ilTorinese

La polizia locale di Torino recupera alloggi occupati

Questa mattina, all’alba, unitamente a Polizia e Carabinieri, gli agenti del Nucleo Polizia Abitativa con il Reparto di Polizia Giudiziaria, del Reparto Informativo Sicurezza e Integrazione e del Reparto Operativo Speciale hanno effettuato l’ennesimo intervento di  recupero di due alloggi ubicati in via Scarsellini di proprietà di ATC che da oltre due anni erano occupati abusivamente.

Si tratta di un’attività programmata in sede di Cosp e l’intervento è scattato dopo un lungo percorso di mediazione posto in essere per convincere le famiglie occupanti a lasciare  in autonomia le abitazioni.

Le operazioni sono ancora in corso e sul posto anche gli uffici dei Servizi Sociali per la ricollocazioni dei minori. Al momento gli alloggi recuperati sono due.

Al termine delle operazioni saranno cambiate  le serrature e l’immobile rientrerà nelle disponibilità dell’ Agenzia Territoriale per la Casa.

Dall’inizio dell’anno sono già 19 gli alloggi recuperati dalla Polizia Locale.

Schianto mortale tra camion e furgone sulla A21, vittima un 27enne

Un giovane di 27 anni è morto ieri pomeriggio, a seguito di un incidente avvenuto sull’autostrada Torino-Piacenza. Mentre era alla guida del suo furgone, per cause in fase di accertamento si è scontrato con un camion di fronte. Il furgone per il violento impatto si è incastrato sotto il mezzo pesante. Il giovane è deceduto in ospedale a Parma.

Variazioni linee Gtt sabato per il Torino Disability Pride

A seguito dello svolgimento della manifestazione “Torino Disability Pride”, con temporanea chiusura al transito dei veicoli in piazza Carlo Felice, via Roma e piazza Castello, nel pomeriggio di sabato 15 aprile varieranno il servizio le linee 3 – 6 – 13 – 15 – 55 – 56 – 61 – Star 1 – Venaria Express.

  • Linea 3. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione corso Tortona: in corso Tortona angolo corso Belgio, alla fermata n. 598 effettua l’ultima fermata con discesa di tutti i passeggeri, quindi prosegue fuori servizio.
    Direzione Vallette: effettua la prima fermata per la salita a bordo dei passeggeri in corso Belgio angolo via Ricasoli presso la fermata n. 572 – “Ricasoli” e segue il percorso normale.
  • Linea 6. Dalle ore 13.00 alle ore 15.30.
    Direzione piazza Carlo Felice: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Carlo Alberto prosegue per corso Vittorio Emanuele II, inversione di marcia all’altezza di via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II (capolinea provvisorio in comune con la linea 61 presso la fermata n. 1830 – “Vittorio Emanuele II Cap”).
    Direzione piazza Hermada: dal capolinea provvisorio di corso Vittorio Emanuele II segue il percorso  normale.
  • Linea 13. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione piazza Gran Madre: da via Cernaia deviata in corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, corso Cairoli, via Bonafous, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
    Direzione piazza Campanella: da piazza Vittorio Veneto deviata in via Bonafous, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, percorso normale.
  • Linea 15. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione piazza Coriolano (Sassi): da via XX Settembre angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso Tortona, corso Belgio, percorso normale.
    Direzione via Brissogne: da corso Belgio deviata in corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via San Tommaso, percorso normale.
  • Linea 55. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione corso Farini: da via XX Settembre angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Napione, percorso normale.
    Direzione via Don Borio (Grugliasco): da via Vanchiglia deviata in corso San Maurizio, corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via San Tommaso, percorso normale.
  • Linea 56. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione largo Tabacchi: da via Pietro Micca deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
    Direzione via Tirreno (Grugliasco): da piazza Vittorio Veneto deviata in via Bava, corso San Maurizio, corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Pietro Micca, percorso normale.
  • Linea 61. Dalle ore 13.00 alle ore 15.30.
    Solo in direzione corso Vittorio Emanuele II: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Carlo Alberto prosegue per corso Vittorio Emanuele II, inversione di marcia all’altezza di via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II (capolinea).
  • Linea Star1. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione corso Regina Margherita (Ospedale Gradenigo):da corso Vittorio Emanuele II  deviata in via Accademia Albertina e da piazza Carlo Emanuele II segue il percorso normale.
    Direzione via Cavalli (Palagiustizia): da via Accademia Albertina angolo via Giolitti deviata in via Accademia Albertina, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
  • Linea Venaria Express. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00.
    Direzione Reggia di Venaria: da corso Regio Parco deviata in corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Pietro Micca, percorso normale.
    Direzione Autostazione via Fiochetto: da via Pietro Micca deviata in via XX Settembre, corso XI Febbraio, lungo Dora Savona,  Autostazione via Fiochetto (capolinea).

Avanti Juve! Juventus-Sporting Lisbona 1-0

Gara di andata quarti finale Europa League
Gatti

Comincia bene la Juventus nei quarti di finale di Europa League,gara di andata, che supera per 1-0 lo Sporting Lisbona a Torino. I bianconeri di Allegri soffrono nel primo tempo, rischiano lo svantaggio in diverse occasioni, poi crescono notevolmente nella ripresa fino al 73′, quando sblocca la gara,che stava diventando complicata,con Federico Gatti, difensore centrale che segna da due passi il suo primo gol in bianconero,approfittando anche di un errore del portiere avversario Adan. Nel finale di partita il protagonista è il portiere juventino Perin, che con un doppio intervento strepitoso nei minuti di recupero salva la Juve e consente alla squadra di presentarsi in vantaggio al match di ritorno, in programma tra sette giorni a Lisbona,con ottime possibilità di qualificarsi in semifinale.

Enzo Grassano

Trentenne trovato morto per una caduta

Il cadavere di un trentenne di nazionalità albanese, è stato trovato sul Mombracco, nel Comune di Sanfront. Un uomo che passava in zona ha dato l’allarme e il corpo è stato recuperato da una squadra del Soccorso Alpino della delegazione Monviso. L’autopsia, svolta mercoledì ha accertato   che l’uomo è deceduto a causa di una caduta.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Prendete posto, dimenticate gli altri impegni: su Rai 5 è di scena il Teatro Regio

Venerdi 14 alle 22.45, e domenica 16 aprile alle ore 20.15, Rai 5 trasmetterà il documentario  “Regio 50. Ci si mette molto tempo per diventare giovani”, di Roberto Giannarelli e Francesca Nesler, che racconta il Teatro Regio di Torino in occasione del cinquantenario dalla sua riapertura.

Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1936 un violento incendio distrusse il Teatro Regio. La città perse un simbolo del potere, un luogo di cultura ma anche un gioiello dell’architettura settecentesca. La città affidò immediatamente agli architetti Morbelli e Morozzo della Rocca la ricostruzione del teatro, ma quel progetto non vide mai la luce.

Nel 1965 i lavori di ricostruzione passarono in mano a un pazzo visionario: Carlo Mollino. Architetto, designer, fotografo e studioso torinese, Mollino rappresenta a pieno l’assunto che spesso il confine tra genialità e follia è impercettibile.

Mollino progettò un teatro dalle linee futuristiche, una navicella spaziale che sembra sospesa nell’aria e fu per questo molto criticato. I torinesi inorridirono scoprendo di non ritrovare il teatro che fu inghiottito dalle fiamme. Il teatro riaprì tra critiche feroci il 10 aprile 1973. Cinquant’anni dopo, la Rai celebra Mollino con un documentario che andrà in onda, su Rai 5, venerdì 14 alle 22.45 e domenica 16 aprile alle 20.15, all’interno di una lunga maratona di opere liriche prodotte e messe in scena al Teatro Regio.

E allora scopriamo che Mollino ha concepito il teatro pensando al corpo di una donna, simbolo di fertilità e che il palco ne rappresenta il ventre. L’intero spazio è a forma di uovo, senza coordinate, dove lo spettatore è destinato a perdersi. Ed ancora, il boccascena ricorda un televisore anni 60, il soffitto richiama la forma di una conchiglia, la platea è un’unica struttura di cemento armato degradante con una catena di palchi anch’essi degradanti, dalla visuale perfetta.

50 anni fa Mollino regalò alla città un capolavoro d’ingegneria capace di ospitare coloro che lo avrebbero riempito di cultura, bellezza, innovazione. Nel documentario ritroviamo dunque il direttore Noseda e lo scenografo e regista Poda, ma anche i grandi nomi della lirica come Raina Kabaivanski, ingaggiata nel 1973 per inaugurare il teatro insieme a Maria Callas. E della Casta Diva, Kabaivanski racconta con affetto e ammirazione gli insegnamenti su postura e canto

Lo speciale, che nasce dallo storico sodalizio tra Rai e Teatro Regio, è intitolato “Ci si mette molto per diventare giovani”, da una frase di Pablo Picasso. “Un documentario che racconta la storia del teatro ma che cerca di indagare anche le prospettive per il futuro” ha commentato Francesca Nesler, di Rai Cultura, alla presentazione per la stampa.

Il documentario fa parte di una serie di eventi per celebrare il 50 anni del Regio. Sabato e domenica è possibile, con visite gratuite, visitare la struttura e ficcare il naso dietro le quinte, scoprire l’incredibile groviglio di scale che si rincorrono a partire dall’ingresso o ammirare la maestosa torre del palcoscenico. Il sovrintendente Jouvin ha sottolineato la volontà di continuare a progettare eventi per attirare un pubblico quanto mai vasto, a cominciare dai giovani che con la Carta dedicata agli Under 30, possono acquistare biglietti a prezzi agevolati.

La mia sensazione, entrando qui, è sempre quella di essere in un luogo che potrebbe esser stato inaugurato ieri. Più che sospeso nel tempo, a me sembra che il Teatro Regio sia sempre un passo avanti, ad anticipare mode, infischiandosene delle critiche. L’esempio perfetto del carattere torinese. Buon compleanno caro Teatro Regio.

Lori Barozzino 

“Mon cher Abbé Bionaz! Mario Cresci per la Valle d’Aosta”

Al valdostano “Castello Gamba”, l’eccentrica ricerca del geniale fotografo ligure in una mostra dedicata al sacerdote-fotografo di Saint-Nicolas

Fino al 18 giugno

Châtillon (Aosta)

“Penso al mio lavoro come a un percorso circolare dove la discontinuità non sia un’interruzione, ma una sospensione perché nella circolarità il presente può coniugarsi a elementi di ogni tempo. ‘Un tempo dilatato’ dove il mio lavoro si muove attraverso la fotografia dentro la storia dell’arte”.

 

Così Mario Cresci, classe ’42, ligure di Chiavari e fama ben guadagnata sul campo a livello nazionale e internazionale descrive quel che è, e ha da essere per lui, l’arte fotografica. “Un tempo dilatato”, uno spazio sperimentale dove la regola accademica non può lasciarsi intrappolare dal “così fan tutti” o dal “dejavu”, ma è invece lasciata libera di girovagare (sia pure su solide basi scolastiche e artigianali) attraverso i territori innovativi di una ricerca votata al “contemporaneo” – faticosa ma gioiosa – in grado di interagire e contaminarsi con le più varie discipline espressive per ingannare il gioco effimero della pura realtà. Fra i maestri, in tal senso, della fotografia come linguaggio singolare inserito a pieno titolo nell’alveo dell’arte contemporanea, a Cresci la “Regione Autonoma Valle d’Aosta” dedica, fino al prossimo 18 giugno, una suggestiva personale nelle Sale del “Castello Gamba – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea” di Châtillon. A cura di Luca Fiore, la mostra (in apertura della stagione espositiva del “Castello) nasce con l’intento di valorizzare le sedici fotografie dell’artista conservate nelle collezioni regionali, ma non si limita a questo. Quello tra il maestro e il territorio valdostano è un rapporto che inizia (dopo la lunga e complessa esperienza dei quindici anni trascorsi a Matera, girovago in Basilicata) nel 1990, quando Cresci venne invitato a partecipare al progetto confluito nella mostra “Viaggio fotografico nell’interno della Valle d’Aosta”, a cui presero parte grandi nomi della fotografia del Novecento come Luigi Ghirri, Mario De Biasi, Gabriele Basilico e Vasco Ascolini, affiancati ad alcuni artisti della Valle. Allora Cresci si confrontò con il tema del “mondo rurale” e delle montagne della Vallée, “nella mente ancora – scrive Luca Fiore – la lezione imparata a Matera” ma già, in certo senso, facendosi guidare “dalle intuizioni maturate esplorando il rapporto fra fotografia e design”.

Fotografo sulla via di Damasco. Folgorato dal desiderio di “novità”, da un linguaggio che rifletta senza incertezze il mondo dell’“arte contemporanea”. Così trent’anni dopo, e siamo nel 2023, ritornando negli stessi luoghi, gli scatta il ghiribizzo di interagire con le immagini dello scrittore, escursionista e fotografo Émile Bionaz (1862-1930), per trentasette anni parroco di Saint- Nicolas – le cui opere sono conservate al “Museo” di Châtillon – e con gli oggetti conservati al “MAV- Museo dell’Artigianato Valdostano” di Fénis. Nascono così due serie di immagini “Mon cher Abbé Bionaz!” e “Fatti a mano” che coniugano il linguaggio contemporaneo con i contenuti della tradizione. Da una parte, Mario Cresci seleziona venti immagini di Bionaz e le rielabora al computer in modo ironico e poetico, giocando con l’immagine dell’uomo nella maestosa caverna di ghiaccio di Courmayeur, con il Cappello – aureola che passa da un prete a un altro, con gli ottoni di una banda di paese, con il sacerdote che mostra come trofeo una grande aquila reale. Dall’altra, utilizzando sempre il computer, isola da foto digitali a bassa risoluzione alcune delle statuette e dei giocattoli del “MAV” e con paziente lavoro ne ridisegna le sagome: il “cavallo”, lo “stambecco”, il “gallo”, l’“uomo con fiasco e scopa in mano”. Quasi loghi, eleganti ed espressivi, che Cresci usa per comporre delle tavole che sono un omaggio all’antica sapienza dell’artigianato valdostano, ma anche tributo a un linguaggio, fortemente voluto, originale e contemporaneo, assolutamente spendibile anche oggi. In tal senso, Cresci, scriveva giustamente il critico Enrico De Pascale, non è un “fotografo puro” alla Cartier-Bresson, ma “un ricercatore”. Non gli interessa “cogliere l’attimo” ma “coniugare la sistematicità e la razionalità del metodo investigativo con la fantasia immaginativa e la sensibilità visiva proprie dell’artista”. Dell’artista contemporaneo.

Gianni Milani

“Mon cher Abbé Bionaz!”

“Castello Gamba”,  Località Crêt-de-Breil, Châtillon (Aosta), tel. 0166/563252 o www.castellogamba.vda.it

Fino al 18 giugno

Orari; dal mart. alla dom. 9/19

Nelle foto:

–       “Saint-Pierre”, 1990, Archivio Mario Cresci

–       Da: “Mon cher Abbé Bionaz!”, 2023, Archivio Mario Cresci

–       Da: “Amato Brunodet, Tatà e Giulio Vuillermoz, Uomo con fiasco e scopa”, 2023, Archivio Mario Cresci

La Paper Week arriva in Piemonte

 2 GLI EVENTI LOCALI IN CARTELLONE E BEN 10 GLI IMPIANTI PROTAGONISTI DI RICICLOAPERTO

Giunge alla terza edizione la Paper Week, la grande campagna informativa dedicata al ciclo del riciclo di carta e cartone organizzata da Comieco in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirimae con il patrocinio di ANCI, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Rai Per la Sostenibilità.

Dal 15 al 21 aprile, i cittadini potranno scoprire di più su cosa succede a carta e cartone dopo il cassonetto, partecipando a decine di convegni, iniziative e spettacoli organizzati su tutto il territorio nazionale per approfondire meglio come il gesto quotidiano della raccolta differenziata sia solo il primo fondamentale passaggio di un ciclo virtuoso che coinvolge tutti gli attori della filiera: dai cittadini ai Comuni, dagli impianti di gestione dei rifiuti fino alle cartiere e alle cartotecniche.

RicicloAperto

Una delle novità principali di questa edizione è il grande ritorno in presenza di RicicloAperto: dopo la pausa legata alla pandemia, dal 18 al 21 aprile, oltre 100 impianti in tutta Italia apriranno le proprie portein particolare alle scolaresche – per approfondire le diverse fasi del ciclo del riciclo di carta e cartone.

Qui di seguito gli impianti aperti in Piemonte durante la Paper week che accoglieranno oltre 1.300 studenti, tra le partecipazioni più alte.

Roccavione

CN

Cartiera Pirinoli S. C.

Cartiera

Borgo San Dalmazio

CN

Acsr S.p.A.

Impianto di recupero

Scarnafigi

CN

Ambiente Servizi S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

DS Smith Recycling – Torino

Impianto di recupero

Asti

AT

GAIA S.p.a.

Impianto di recupero

Guarene

CN

Relife Recycling S.r.l.

Impianto di recupero

Piossasco

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Piossasco (TO)

Impianto di recupero

Castellamonte

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Castellamonte (TO)

Impianto di recupero

Palazzolo Vercellese

VC

Vescovo Romano & C. S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

MAcA – Museo A come Ambiente

Museo

PaperWeeker

Sulla carta siamo tutti protagonisti. Con questo slogan Comieco ha avviato una specifica call to action, trovando il supporto di tante associazioni, aziende, comuni, insegnanti, scuole, influencer ma anche designer e artisti che con le loro iniziative animeranno il calendario della settimana diventando a tutti gli effetti dei#paperweeker.

In Piemonte sono 2 le iniziative entrate a far parte del calendario della Paper Week:

Città

Data

Organizzatore

Attività

Tortona (AL)

15 aprile

GESTIONE AMBIENTE S.P.A.

La carta si rimette in sellaLaboratorio per bambini delle scuole elementari dedicato alla creazione di burattini, marionette, pupazzi con materiale di riciclo (carta e cartoncino).

Torino (Via San Donato 79C)

18 e 20 aprile

13sedicesimi srl

Rilega e personalizza il tuo taccuino – laboratorio in cui i partecipanti potranno rilegare a mano il proprio taccuino utilizzando carta di riciclo recuperata da prodotti fallati.

Paper Week Challenge

Altro appuntamento di richiamo è la Paper Week Challenge, quiz in diretta streaming sulle regole del corretto riciclo di carta e cartone, coniugando “formazione” e “divertimento”. La Paper Week Challenge si articola in 5 appuntamenti, da lunedì 17 a venerdì 21 aprile: per partecipare basta iscriversi utilizzando l’apposito form online disponibile al seguente link https://www.comieco.org/paper-week-challenge-2023/. Il più preparato e veloce di ogni manche vincerà un buono Amazon da 100 euro.

Il calendario delle iniziative della Paper week è in continuo aggiornamento su https://www.comieco.org/comunicazione-ed-eventi/eventi/paper-week/

 

Comieco (www.comieco.org) è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nato nel 1985 dalla volontà di un gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di “imballaggio ecologico”. Nel 1997, con l’entrata in vigore del D. Lgs. 22/97, Comieco si è costituito in Consorzio Nazionale nell’ambito del sistema CONAI e attraverso una incisiva politica di prevenzione e di sviluppo, ha contribuito a triplicare la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: da 1 a 3,6 milioni di tonnellate, raggiungendo e superando con anni di anticipo gli obiettivi di riciclo dei rifiuti di imballaggi cellulosici previsti dalla normativa europea. 

“Deformazioni” in mostra nelle antiche ghiacciaie

Esposizione venerdì 14  aprile ore 19

Mercato Centrale Torino – Piazza della Repubblica 25

Spazio Antiche Ghiacciaie 

Il 14 aprile alle ore 19 inaugura la mostra di Alessandra Nunziante “Deformazioni” nello spazio Antiche Ghiacciaie del Mercato Centrale Torino. L’artista torinese espone nella città nativa, dopo il successo romano presso la Galleria Sacripante.

La nostra esistenza, il nostro corpo, le nostre esigenze e costumi sono in continua evoluzione, spesso veicolati da ritmi sempre più frenetici imposti dalla società.

“Deformazioni” nasce dalla sensazione che proviamo costantemente nei confronti della società, delle malattie, del lavoro e dell’amore. Ognuno di noi si sente con un costante senso di giudizio su come e cosa deve essere ogni giorno. Uno stile di vita veloce, randomico e frettoloso. Accettarsi è sempre più complicato di fronte alla moltitudine di giudizi costanti che ci poniamo in primis noi stessi. Ci si ritrova così ingabbiati in uno stereotipo banalizzato dal consenso di massa e dalla moda del momento, perdendo così l’unicità e il valore dell’imperfezione che rende il proprio essere diverso da tutti gli altri. “Deformazioni”ha dunque un significato sociale, psicologico e formativo.  

L’inaugurazione sarà strutturata sulla linea dei cinque sensi, dando vita ad un’esperienza sensoriale e innovativa. Ogni volto rappresentato sarà associato ad un senso diverso, coinvolgendo varie realtà piemontesi, ognuna diversa dall’altra, per dare vita ad un vero percorso percettivo. La collaborazione con realtà piemontesi, non necessariamente appartenenti al mondo dell’arte, è molto importante per l’artista, grazie a questa sinergia il processo demiurgico termina con la realizzazione delle opere d’arte e delle installazioni.

Si parte dalla vista che sarà rappresentata dalla stessa opera d’arte. Titolo del quadro è “Sguardo interiore ”, occhi color oceano, una lacrima rossa e uno sguardo imperfetto rivolto all’immenso. Per quest’opera sarà utilizzata una luce ottica di Mid Century Style,negozio vintage in via Principe Amedeo 29 a Torino. Si prosegue con il tatto con il dipinto “Nuvola di fuoco”, un volto onirico e soffuso, rinchiuso dai pensieri vortiginosi che si racchiudonosopra il proprio capo. L’opera verrà associata ad una lastra di cemento grezzo a forma di spirali, come i fiori rossi posizionati sulla testa del personaggio, essi rappresentano i vortici dei nostri pensieri. Toccando la lastra si percepirà a pieno il senso del quadro. La realizzazione della lastra è di La Loft Pavimenti Cemento Milano – Luca Corduri. Il dipinto riguardante l’olfatto “Soffio delicato” sarà contornato da una composizione di fiori di Simmi Studio, negozio floreale di Torino che da quarant’anni si prende cura di matrimoni e giorni felici. Ogni partecipante potrà prendere il fiore e annusandolo potrà sentire l’essenza dell’opera. I fiori saranno impregnati dalle fragranze di Laboratorio Olfattivo, progetto nato nel 2009 dalla passione di Daniela Caon e Roberto Drago per il mondo della profumeria artistica. Per il volto associato al gusto dal titolo “Luxuria”, Alessandra Nunziante conoscendo l’attivista, scrittrice e personaggio televisivo, ha voluto renderle omaggio con il suo dipinto. Davanti a questo quadro si avrà la possibilità di assaggiare delle tapas preparate dall’Antica Bruschetteria Pautasso, un luogo dove assaporare la cucina tradizionale piemontese, reinterpretata con cura e passione e scoprire i piatti che nascono dalla scelta attenta delle materie prime a km0 e dall’unione di antichi e moderni sapori.

L’udito, “Santificazione”, sarà l’unico esposto all’interno della ghiacciaia e verrà rappresentato dal ritratto del rapper Diss Gacha, nuova promessa torinese. I partecipanti potranno ascoltare la sua musica direttamente in connessione con l’opera.

I volti imperfetti protagonisti delle opere sono sofferenti e nello stesso tempo combattivi. La lacrima di sangue raffigurata in tutti i dipinti è una lacrima di dolore, ma anche di forza. Rappresenta il coraggio di non arrendersi di fronte agli ostacoli della vita.

“Deformazioni” sarà realizzata anche grazie al contributo della start up di comunicazione Weeup e dal video maker Matteo Biondi. Si ringrazia ulteriormente l’Associazione Culturale Magica Torino, Paolo e Rossella parrucchieri e Eliografia Rossi

Biografia Alessandra Nunziante

Artista irriverente, carismatica e controcorrente.

Alessandra Nunziante, nata a Torino il 16 Maggio 1991 si dimostra fin da piccola una persona creativa e alternativa. Nonna ballerina, nonno gallerista, cresce nell’arte e amplia le sue conoscenze prima con la musica, studiando il fagotto e successivamente con la scrittura.

Dopo vari progetti ed esposizioni artistiche, scrive il suo primo romanzo all’età di ventisei anni “Un giorno al contrario” -Il tema principale, incentrato sulla psicoanalisi alternata dall’ estrosità interiore.  Alessandra non si vuole fermare, i soggetti che dipinge per lei prendono vita, le parlano e sembra di comporre una musica Jazz piena di note colorate.