ilTorinese

Scatta & Post@ per il Natale a Cesana

CESANA TORINESE – Dopo l’avvio da tutto esaurito a Cesana, ecco che il calendario delle manifestazioni natalizie porta subito alla ribalta una novità assoluta.

Parte infatti sabato 23 dicembre l’iniziativa “Scatta & Post@” che da libero sfogo a fotografi e videomaker per immortalare Cesana in periodo natalizio.

L’iniziativa è proposta dal Consorzio Fortur (Sauze d’Oulx, Cesana Torinese, Oulx, Claviere, Sauze di Cesana, Chiomonte, Exilles, Salbertrand) in collaborazione con l’Ufficio del Turismo di Cesana e con il patrocinio del Comune di Cesana.

La presidente del Consorzio Fortur Serenella Marcuzzo presenta l’iniziativa: “Per vivacizzare il periodo natalizio a Cesana e per valorizzare il suo territorio abbiamo pensato assieme con l’Ufficio del Turismo, a indire questa caccia fotografica ed anche video. Chi vorrà partecipare, dal 23 dicembre al 6 gennaio potrà realizzare fotografie e reel di Natale a luminarie, angoli a tema, la neve bianca ed il rosso Natale. Lo scopo è quello di scattare foto e realizzare reel di tutto ciò che è “Natale a Cesana”. Sarà poi sufficiente postare su Instagram le foto ed i reel del Natale a Cesana e taggare la pagina @comuneCesanaTorinese. Fatto questo i primi 100 partecipanti potranno passare direttamente all’Ufficio del Turismo di piazza Vittorio Amedeo a ritirare un omaggio di ringraziamento per la partecipazione”.

Il Sindaco Roberto Vaglio invita alla partecipazione: “L’iniziativa natalizia “Scatta & Post@ volutamente non è un concorso, ma un modo per andare alla scoperta di Cesana in periodo natalizio, ammirando le decorazioni, le nuove luminarie natalizie che come Comune abbiamo deciso di installare in paese e nelle frazioni per rendere ancora più magico il periodo delle feste. Invito quindi tutti i turisti a cimentarsi fotografi per un giorno e a individuare gli angoli più particolari del nostro paese. L’invito è anche ai Cesanesi che possono così andare a focalizzare l’attenzione sul loro posto del cuore. Non essendo un concorso non ci sarà una classifica, ma i primi 100 che posteranno su Instagram le immagini del nostro paese riceveranno un omaggio di partecipazione”.

Pantanella (Alsil Onlus): “Sempre in prima linea nella tutela dei minori da ogni forma di violenza”

Ieri alla Reggia di Venaria la presentazione del Calendario solidale 2023 “Profumo di Vita” in collaborazione con l’Associazione Legal@arte.

Si è tenuta martedì 19 dicembre alle ore 11.30 alla Reggia di Venaria la presentazione ufficiale dell’Edizione 2023 del Calendario “Profumo di vita” (iniziativa solidale che prosegue con successo dal 2017) frutto di un progetto per la sensibilizzazione sul fenomeno della violenza assistita dai minori, ovvero quella commessa in loro presenza, in collaborazione con la fotografa Elena Givone.

L’evento è stato promosso e realizzato dall’Associazione Legal@arte, costituita da un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato insieme ad A.l.s.i.l. Onlus, Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro.

Così Luca Pantanella, Presidente e anima motrice di Alsil: “La distribuzione del calendario, che mira a fare informazione e prevenzione su un tema di grane attualità, verrà effettuata presso una serie di farmacie del capoluogo torinese, e sarà possibile averne copia offrendo in cambio una confezione di latte in polvere destinata alla Caritas della Diocesi di Torino che provvederà a farle recapitare alle famiglie più bisognose del territorio. Ringrazio sentitamente Legal@arte per averci coinvolto in questa entusiasmante avventura che coniuga beneficenza e bellezza, e insieme con lei anche tutti i 12 grandi fotografi di fama internazionale che hanno prestato gratuitamente il proprio genio creativo per la realizzazione di questo affascinante set d’immagini tese a fornire un contributo concreto alla creazione di una coscienza comune sempre più radicata nella costruzione di un nuovo modello preventivo in grado di tutelare i più piccoli dagli abusi dei grandi compiute con loro presenti”, chiosa il professionista, altresì Segretario Generale Provinciale della sigla sindacale FSP Polizia di Stato nonché Presidente dell’Osservatorio Economico FMPI (Federazione Medie e Piccole Imprese)che comprende 6000 marchi nazionali, di cui 500 aziende solo in Piemonte.

Bonus mamme 2024, chi può averlo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

In arrivo dal 2024 la decontribuzione rivolta alle madri con due o più figli dipendenti a tempo indeterminato, per la durata rispettivamente fino a uno e tre anni. A partire da gennaio 2024 sarà disponibile il nuovo ‘Bonus mamme’ per le lavoratrici con almeno due figli. Si tratta dello sconto contributivo di massimo 3mila euro inserito nella Legge di Bilancio a sostegno delle famiglie e rivolto alle madri con due figli o più figli, con contratti a tempo indeterminato, indipendentemente dal livello della retribuzione, ma ad eccezione delle donne occupate nel lavoro domestico.

Secondo quanto previsto dalla norma sul ‘Bonus mamme’, a cominciare dalla prima busta paga del 2024 e fino al 2026 le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato a tempo indeterminato non dovranno versare nessun contributo, fino a un ammontare massimo di 3mila euro, e solo se in possesso di questi requisiti: essere madri di 3 o più figli, fino ai 18 anni del figlio più piccolo; essere madri con due figli, fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo e solo per il periodo di paga dall’1 gennaio al 31 dicembre 2024.

Nel corso dell’audizione di fronte alle Commissioni di Camera e Senato relativa alla legge di Bilancio in corso di approvazione, l’Istat ha calcolato che le italiane coinvolte nella misura saranno circa 800mila, considerando le circa 600mila mamme, con due figli per il solo 2024, e le oltre 214mila con tre e più figli.

Si tratta in generale del 27,8% delle madri lavoratrici dipendenti con almeno un figlio minore, il 10,0% delle donne lavoratrici dipendenti e l’8,4% delle donne occupate.

I dati differiscono lievemente nella relazione tecnica dell’Ufficio parlamentare di bilancio allegata alla Manovra, secondo la quale sarebbero 111mila le dipendenti del settore privato con almeno tre figli, di cui uno con meno di 18 anni.

Secondo quanto si legge dal documento redatto dai tecnici dello Stato, “gli sgravi contributivi non si traducono interamente in un incremento del reddito disponibile. Il beneficio al netto delle imposte crescerà progressivamente fino ad attestarsi su circa 1.700 euro, raggiunti in prossimità della retribuzione lorda di 27.500 euro, valore che resta pressoché costante per le retribuzioni superiori”.

Per i redditi fino a 35mila euro al ‘Bonus mamme’ andrà sommato il taglio del cuneo fiscale, per un aumento alle lavoratrici dipendenti che arrivano a questo livello di retribuzione che dovrebbe ammontare a circa 1.770 euro.

Sempre stando all’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio, la decontribuzione per le mamme sarà destinata per il 57 per cento circa alle lavoratrici con meno di 35 mila euro di stipendio, mentre andrà per il 43 per cento a dipendenti che hanno retribuzioni più elevate.

La simulazione effettuata con il modello Upb su un campione rappresentativo di famiglie stima un costo per l’erario della decontribuzione specifica per le lavoratrici madri nel 2024, al netto della maggiore Irpef e addizionali locali, di circa 450 milioni.

Lo sconto del 100 per cento dei contributi previdenziali riguarda la copertura dell’Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) per il privato e Fap per il pubblico, per una quota del 9,19 per cento normalmente a carico delle lavoratrici a spese dello Stato, sul 33 per cento di contributi da versare dallo stipendio.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Le foto di Solano e Gigli

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MAGNIFICA TORINO / In copertina il plastico di Torino in piazza Castello. Uno scorcio di Palazzo Reale. Le foto sono di Vincenzo Solano. Lo scatto del Monviso e della Via Lattea visti dal Lago Superiore è di Gianpaolo Gigli.

Addio ad Anna, la signora del ricamo Bandera

Scompare a Chieri Anna Ghigo

 

Si è spenta a Chieri la signora del ricamo Bandera, Anna Ghigo, 73 anni, residente a Chieri.

Per oltre vent’anni è stata presidente dell’Associazione Amici del Ricamo bandera, un gruppo nato per volontà della Fondazione Chierese per il tessile. Si tratta si un’arte antica che custodisce la tradizione  di quella che viene definita l’arte della pittura con l’ago. Una tradizione la cui origine si perde nel lontano 1400, quando a Chieri nasceva il tessuto bandera. Con ago e fili colorati creava capolavori unici e preziosi, tra cui abiti, cuscini, biancheria.

“Era una vera artista – ha ricordato Melanie Zefferino, presidente della fondazione Chierese per il Tessile e il Museo del Tessile – ho sempre ammirato il suo estro creativo, la sua dedizione, la precisione delle sue ricerche. Era un riferimento per tutti noi, competente, attenta e disponibile nel trasmettere agli altri tutte le sue conoscenze”.

Sabato scorso, due giorni prima della sua scomparsa, presso la galleria civica di Chieri a palazzo Opesso in via San Giorgio 3, veniva inaugurata la mostra “Chapeau” con l’ultima opera di Anna Ghigo; ha decorato con la tecnica bandera il ritratto fotografico di Luciano Berruto, che la ritrae sorridente su un fondo scuro.

La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 25 febbraio prossimo.

I funerali sono in programma giovedì 21 dicembre, alle ore 10:15,presso il Duomo di Chieri

 

Mara Martellotta

Emiliano Paoletti: al Polo del ‘900 memoria storica e apertura al futuro

RITRATTI TORINESI

Emiliano Paoletti è direttore del Polo del ‘900 dall’aprile 2022

Uno degli esempi più significativi frutto di un progetto di rigenerazione urbana torinese è sicuramente il Polo del ‘900, nato nel 2016 o meglio sorto dalla riconsegna ai cittadini dei palazzi di San Celso e San Daniele, realizzati da Filippo Juvarra nel 1700.

“Il Polo del ‘900 ingloba 24 enti partecipanti – spiega il suo direttore Emiliano Paoletti – di cui alcuni sono enti residenti e altri non residenti, ma tutti collaborano alle attività del Polo, quali il Centro culturale Franco Antonicelli e il Centro studi Piero Gobetti. I 24 enti partecipanti rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, culturale e economica del Novecento, oltre che nel campo della salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà. Il Polo del ‘900 pone anche a disposizione del pubblico spazi per eventi, spettacoli, sale di lettura, biblioteche, archivi, una caffetteria e un cortile”.

“Soci fondatori del Polo del ‘900 – aggiunge Emiliano Paoletti – sono la Città di Torino, la Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo. Uno dei due edifici del Polo del ’900 è in particolar modo dedicato al Museo diffuso della Resistenza, che proprio quest’anno, in occasione dei vent’anni dalla sua inaugurazione, è stato oggetto di un importante intervento di restauro e ammodernamento del suo percorso espositivo, grazie a un contributo straordinario del Comune di Torino. A breve si insedierà il nuovo Consiglio di Amministrazione del Museo che, tra l’altro, procederà all’individuazione del suo direttore. Il Polo ha assunto una certa notorietà a livello anche nazionale e non solo, per l’unicità del suo progetto, e ha avuto l’onore di ricevere due visite da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la prima nel 2018 in tempi pre covid, la seconda quando è intervenuto a un evento il 2 agosto scorso”.

“Per l’ottantesimo anniversario della Resistenza, che di fatto ha inizio dopo l’8 settembre 1943 – aggiunge il direttore del Polo del ‘900 Emiliano Paoletti – abbiamo contribuito alla realizzazione della mostra dal titolo “DisobbediResistere. Gli internati militari italiani”, curata da ANCR, ISTORETO e istituto Salvemini, aperta fino al 2 febbraio prossimo nella galleria Immagini di palazzo San Celso.

Con la lectio magistralis tenuta da Giuseppe Filippetta, già direttore dell’Archivio Storico e della Biblioteca del Senato, abbiamo inaugurato il triennio dedicato all’ottantesimo della Resistenza, un percorso che coinvolge molti degli enti partecipanti, con il coordinamento scientifico dell’ISTORETO, una interessante iniziativa per la quale ogni anno dal 2023 al 2025 una parola chiave ( un verbo all’infinito) coglie gli elementi essenziali che hanno caratterizzato gli anni 1943, 1944 e 1945, permettendo di definire una cornice di senso capace di collegare passato e presente, tenendo unita la riflessione storiografica del dibattito culturale e civile. Si sono anche tenuti un seminario e una conferenza dedicati agli scioperi avvenuti nelle fabbriche nel ’43: disobbedire era un atto simbolico di rifiuto che segnò quel tempo.

La prima parola è, appunto, “disobbedire”. La seconda “combattere”. La terza “sognare”. Questa iniziativa recherà un percorso di mostre, eventi, seminari e rassegne cinematografiche. Nel 2023 abbiamo anche realizzato una collaborazione editoriale con il quotidiano Domani sui temi della Liberazione”.

“Queste attività sono state rese possibili grazie al contributo del Comune di Torino che ha finanziato in parte il restauro del Museo e in parte le attività per l’ottantesimo della Resistenza – precisa Emiliano Paoletti – a cui si è aggiunto un contributo da parte della Regione Piemonte per il coordinamento di una neocostituita rete della guerra e della memoria a cui aderiscono diversi enti del territorio piemontese.

In questo quadro va poi contestualizzato il progetto che riguarda l’ottantesimo anniversario dell’eccidio della Benedicta, località che si trova in provincia di Alessandria. La Regione Piemonte è impegnata nella realizzazione di un memoriale, della costruzione di un percorso museale cui partecipano diversi enti piemontesi, tra i quali alcuni dell’Alessandrino, impegnati nel mantenere viva la memoria di quel tremendo eccidio.

È già stato approntato l’edificio che ospiterà il materiale del memoriale dell’eccidio. Si tratta di una costruzione particolarmente originale nelle sue funzioni, che si adatta a un paesaggio montano, e che sarà aperto dalla primavera fino a fine estate”.

“Un’altra tematica – spiega Emiliano Paoletti – a cui abbiamo dedicato molto spazio nell’autunno di quest’anno è stata quella del mare, che consideriamo un tema trasversale, in quanto dietro a questo termine si celano altre parole come il colonialismo, i rapporti con i Paesi africani, il tema delle migrazioni, il ruolo del mare nel traffico internazionale delle merci e delle persone e l’inquinamento. Il progetto integrato è stato coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli, con la partecipazione di diversi enti e molte attività tra cui la mostra ‘Archeoplastica’, curata dall’ISMEL, in collaborazione con l’associazione omonima che, da decenni, si occupa della pulizia delle spiagge. Allestita a fine settembre, è durata per tutto il mese di ottobre.

Le tre parole chiave che hanno ispirato la programmazione del Polo nel 2023 sono mare, polvere e orizzonti. Il mare è inteso come spazio di transito tentato o riuscito di corpi e merci, il lavoro sulle navi e nei porti. Il mare come spunto di ricerca e produzione culturale. ‘Polvere’ è la seconda parola, cui si accompagna l’immagine ‘Vortici di polvere’, scelta da Omero per rappresentare la furia della battaglia nell’Odissea. Da allora il sodalizio tra l’immagine della polvere e le descrizioni di guerra non si è più sciolto, sopravvivendo anche nella letteratura contemporanea. Un sodalizio che non si nutre solo con l’associazione visiva del campo di battaglia, ma soprattutto si alimenta della metafora profonda e antica che lega la polvere alla morte, tanto che, a partire dalle guerre del Novecento, ‘polvere’ è il prodotto della guerra. ‘Polvere’ è stata una winter school di tre giorni a cui hanno partecipato oltre 50 studenti universitari, coordinata dall’associazione Vera Nocentini insieme ad altri nostri Enti. Il terzo termine scelto è ‘orizzonti’, che mira alla possibilità di riattivazione del dialogo con l’immaginario politico e sociale delle nuove generazioni, portando attenzione alla visione di chi guarda la propria vita con una traiettoria proiettata nel futuro, alla ricerca di orizzonti di senso. Con Orizzonti verranno indagate tre esperienze sociali e politiche che hanno contrassegnato il periodo 2001-2021: il ‘movimento dei movimenti’, al secolo ‘No Global’, il ‘Movimento Studentesco dell’Onda Anomala’, il movimento ‘No Tav’. Il progetto rivolge la sua attenzione alle voci di una nuova generazione e mette al centro il lavoro di tre giovani ricercatrici, di un giovane collettivo chiamato ‘Stasis’ che si occupa di ricerche multimediali e che si avvale della collaborazione di una casa editrice torinese, Morsi, nata nel 2020. Ne nascerà una pubblicazione ad hoc, in cui le ricerche storiche dialogheranno con le illustrazioni, e l’incontro conclusivo sarà incentrato sulla partecipazione politica e i nuovi linguaggi.

Il progetto è coordinato dal Centro studi Piero Gobetti, in collaborazione con Arci Torino, Istituto Antonio Gramsci, Unione Culturale Franco Antonicelli”.

“Il Polo del ‘900 vuole essere anche – conclude il suo direttore – un centro di attualizzazione della storia e dei grandi temi del Novecento, ma anche essere una casa capace di ospitare eventi diversi e di differenti culture, come è stato per la recente Festa della Luce della comunità induista, e rafforzare valori e idee delle nuove generazioni favorendo la loro partecipazione. Un gruppo di giovani ragazze del ‘Club del Cucito’ si ritrova ogni sabato e presenta delle finalità di tipo sociale. Sono loro che hanno cucito 150 fazzoletti inviati a Palermo in occasione delle manifestazioni contro la violenza sulle donne. Sempre al Polo del ‘900 si tiene un laboratorio aperto a tutti, in cui si impara a danzare, includendo tutte le forme di abilità e disabilità. A condurlo è l’insegnante Gabriella Cerritelli. Sempre presso il Polo, la Compagnia PEM con Gabriele Vacis organizza dei laboratori teatrali aperti e delle prove aperte agli spettatori. Si tiene anche una scuola di architettura per bambini e ragazzi, corsi di lingua, con l’impegno di far crescere l’attenzione per i temi dell’inclusione e il desiderio di prossimità nei confronti delle persone”.

Mara Martellotta


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Ultimo saluto al presidente degli agenti di commercio

È morto a 80 anni  Giorgio Carboni, a lungo  presidente degli Agenti di commercio dell’Ascom di Vercelli e  consigliere nazionale della categoria. Lascia la moglie, i figli  e i nipoti. Era molto conosciuto anche per il suo impegno nel mondo sportivo della Pro Vercelli.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Materasso prende fuoco, si salvano dal rogo lanciandolo in strada

Potevano morire tra le fiamme in un alloggio di via Italia a Biella. Il fuoco, forse provocato da una candela o una sigaretta, ha avvolto un materasso: è stato buttato appena in tempo in strada dagli abitanti della casa per evitare che l’incendio si propagasse. I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme sul materasso e nell’abitazione.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Tav… ultima chiamata?

In data 18 Dicembre 2023 a Chiomonte ha aperto ufficialmente il cantiere del “tunnel di base” che per la prima volta, dopo anni di attesa, ha iniziato a scavare sul lato italiano. Per l’occasione era presente anche il ministro dei trasporti Matteo Salvini per mettere il “cappello” da parte del governo all’inizio dei lavori, accolto da un presidio NO TAV per ribadire il loro “non benvenuto” nella valle piemontese. Salvini ha presenziato per la firma tra TELT ( società italo-francese incaricata di realizzare la tratta internazionale del tunnel) e la cordata di imprese che realizzerà la galleria fino all’imbocco di Susa. Riguardo il cantiere sappiamo che verrà costruito il tunnel di base del Moncenisio di una lunghezza pari a 57,5 Km di cui 12,5 in Italia scavando 10m al giorno per un periodo di ben 7 anni e mezzo con data di fine lavori prevista per il 2032. Si tratta dunque di un’opera faraonica il cui progetto negli anni è cambiato più volte in quanto si inserisce in un contesto non facile per quel che riguarda i trasporti. Da poco è stato riaperto il Traforo del Monte Bianco a seguito di due mesi di lavori oltre al prolungamento delle tempistiche per il ripristino del Traforo del Frejus dopo la frana della scorsa Estate. Salvini insieme al presidente della regione Cirio ha festeggiato affermando ” è la vittoria dei sì” probabilmente non curante delle esperienze passate degli amministratori locali della Val di Susa come l’On. Osvaldo Napoli (nella foto) che si dice orgoglioso delle scelte fatte e delle battaglie sociali combattute in passato per difendere la realizzazione di quest’opera, in una nota della segreteria nazionale di Azione dichiara: “Ero sindaco di Giaveno, nel 1985, quando espressi il mio netto favore per l’opera straordinaria che doveva collegare Lisbona a Kiev. Oggi che sono stati avviati i lavori sul versante italiano mi piace rinnovare il mio orgoglio di piemontese e di amministratore locale” e prosegue dicendo “Ho affrontato contestazioni, anche dure, e ho ricevuto minacce quando proposi di far passare il tracciato sotto il territorio del mio Comune. Ritenni legittime le proteste locali, quando erano i valsusini a contestare l’opera – aggiunge -. Ho perso il numero delle riunioni in Comune, delle assemblee pubbliche con gli abitanti della valle. Valutazioni del progetto, contro valutazioni, commissioni. Per molti anni sono stato vice presidente dell’osservatorio e da quella posizione mantenni vivo il dialogo con la popolazione. Poi la contestazione ha assunto altre connotazioni. Sono arrivati gruppi di anarchici, centri sociali e umanità varia del tutto estranei alla Tav. E con loro la violenza e le aggressioni e gli atti di puro terrorismo. Chi oggi, come il ministro Salvini e il presidente Cirio, esulta legittimamente per l’avvio dei lavori, può farlo anche per quegli amministratori locali che in anni ormai remoti seppero tenere la barra dritta. Esultano tutti, anche qualcuno di coloro che erano contrari all’opera, salvo convertirsi sulla via di Lione”. Le parole dell’ On. Napoli riflettono la realtà della situazione nella Valle di Susa, coinvolta da anni in guerriglie tra anarchici e le forze dell’ordine, ma anche in contestazioni a livello sociale e burocratico. Dunque, mi sento di dire che alla luce di questa situazione complessa dare vita all’inizio dei lavori può essere un importante trampolino di lancio per l’economia locale e lo sviluppo dell’ area montana circostante.

Federico Audero

 

 

Consiglio regionale, Allasia: “Trentasei leggi approvate, tra semplificazione e innovazione”

“La semplificazione amministrativa e la sburocratizzazione hanno bisogno del lavoro del Consiglio regionale. Ne è dimostrazione quanto fatto quest’anno a Palazzo Lascaris, 12 mesi nei quali abbiamo approvato ben 36 leggi: 10 in più rispetto al 2022, che era già stato un anno di buona produttività d’Aula”. Lo dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte nel corso della conferenza stampa di fine anno.

“Nuove leggi non significano però più burocrazia. Il riordino e l’aggiornamento di vecchie norme, l’approvazione di testi unici che ricompongono diverse leggi accumulatesi negli anni o addirittura testi ad hoc, come la semplificazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale: sono tutti provvedimenti volti ad ammodernare e rendere più agile il nostro impianto normativo”, aggiunge Allasia.

A questo proposito può “essere ricordata la legge annuale di riordino che introduce modifiche, in ottica di razionalizzazione e coordinamento, a numerose materie, come agricoltura, attività estrattive, trasporti, commercio e sanità, specificando il corretto riparto di competenze tra Stato e Regioni”.

Meritano poi di essere citate le due leggi che unificano e aggiornano normative preesistenti: la 30, infatti, accorpa e revisiona la materia dei servizi educativi da zero a sei anni e procede all’abrogazione integrale di sei leggi; la 32, a sua volta, innova e riunifica la disciplina del sistema per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro, provvedendo all’abrogazione integrale di 11 leggi preesistenti, oltre all’abrogazione di numerose altre disposizioni specifiche ormai superate.

In tutto, le sedute svolte sono state 62, di cui 4 aperte (su polizia penitenziaria, ospedale Pellerina, diritti umani e civili, festa del Piemonte), per un totale di 225 ore.

Come detto sono state approvate 36 leggi (una in commissione legislativa). Approvati inoltre 100 atti di indirizzo su 808 presentati, nonché 48 deliberazioni.

Il contingentamento dei tempi stato deciso una volta, per la legge di riordino.
Depositati 7.233 emendamenti. Ne sono stati approvati in tutto 200, respinti 1.734 e non votati 5.300.

I gruppi hanno presentato 37 Proposte di legge: 12 la Lega, 14 il Partito Democratico, 5 Fratelli d’Italia, 1 Forza Italia, 2 il Movimento 5 stelle, 3 i Moderati. Sono 21 i disegni di legge della Giunta.
Sono state presentate 370 tra interrogazioni e interpellanze, i Question time 273, gli atti di indirizzo 808 (approvati 100).
Le presenze dei consiglieri alle sedute di Aula e alle votazioni, aggiornate al 30 novembre, sono disponibili sul sito istituzionale https://www.cr.piemonte.it/cms/consiglieri. Il dato delle presenze viene oggi alimentato dal nuovo sistema di voto elettronico lanciato nel 2023, una soluzione tecnologicamente avanzata che non è vincolata allo scranno fisico del Consigliere, perciò consente lo svolgimento delle votazioni anche da altri luoghi.

Le Commissioni si sono riunite 350 volte (3 legislative)hanno licenziato 24 disegni di legge (uno al Parlamento), 14 proposte di legge e 25 proposte di deliberazione. Inoltre, sono stati votati 33 pareri preventivi.

Le Commissioni hanno svolto 55 audizioni, 4 sopralluoghi e 36 consultazioni online.

L’Ufficio di Presidenza si è riunito 49 volte e ha assunto 396 deliberazioni per il funzionamento dell’Ente.

“Voglio ricordare – prosegue Allasia – che, in collaborazione con l’Ires, il Consiglio ha partecipato alla pubblicazione del Vademecum ‘Gli attori del territorio e le risorse informative per la ricerca e la valutazione delle politiche in Piemonte’, documento che offre un quadro degli attori regionali e delle risorse informative nel campo della valutazione delle politiche”.

Al 31 dicembre 2023 i dipendenti del Consiglio sono 253, 30 in meno del 2019. Nel 2023 la spesa per gli assegni vitalizi si è ridotta di oltre 920 mila euro, in virtù della legge regionale 21/2019, passando dagli 8,2 milioni del 2020 a 7,3.

Proseguono intanto i lavori di restauro di Palazzo Lascaris, alcuni ponteggi sono già stati smontati e si continua nel rispetto dei tempi, salvo gli imprevisti, come il ritrovamento di affreschi nell’atrio d’ingresso, il cui recupero naturalmente sta comportando giornate di lavoro aggiuntive.

“Il Consiglio regionale – ricorda il presidente Allasia – in collaborazione con l’Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assietta ha organizzato la prima edizione della Festa del Piemonte, istituita con legge regionale per favorire la conoscenza della storia del Piemonte”. Inoltre, si è insediato il nuovo comitato consultivo del Centro “Gianni Oberto”, che dal 1980 ha lo scopo di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale piemontese, Il centro, tra l’altro, avrà l’ambizioso obiettivo della scrittura dell’inno ufficiale del Piemonte.

Il vicepresidente Franco Graglia aggiunge che “Palazzo Lascaris ha ospitato 10 mostre, tra le altre quella dedicata Erminio Macario e quella per i 100 anni dell’Aeronautica Militare”.  Sono stati organizzati, inoltre, “la prima Giornata del valore alpino, le celebrazioni per il centenario dell’Aeronautica militare, la serata benefica per la Fondazione ricerca sul cancro e diversi altri”.

26 gli eventi al Salone del Libro di Torino, che hanno toccato temi trasversali: dalle radici, alla salute, alla scuola.

“Nel 2023 – aggiunge Graglia – sono stati concessi 202 patrocini gratuiti. Il Consiglio ha assegnato 429 patrocini onerosi, di cui 341 a enti privati per un totale di oltre 423 mila euro, e 88 ad enti pubblici per 121 mila euro”.

Da segnalare anche la creazione del Tour virtuale di Palazzo Lascaris, visitabile online da tutti all’indirizzo https://virtualtour-lascaris.csi.it/virtualtour/lascaris-2023/index.html

 

 

Quanto all’attività del Comitato Resistenza e Costituzione, il vicepresidente Daniele Valle ricorda che “il Giorno della memoria è stato celebrato con il concerto Lechaim per il Giorno della Memoria; il Giorno del Ricordo (10 febbraio) con un ricco calendario di iniziative, in collaborazione con il Polo del ‘900; la Festa della Liberazione del 25 aprile con il concerto all’auditorium del Lingotto Voi che passate il testimone con Vinicio Capossela. Sostenute, poi, iniziative come la posa delle Pietre d’inciampo in memoria delle vittime della deportazione nazista. “Al Salone del Libro, tra gli altri, ricordo l’incontro con l’ex deportata Tatiana Bucci, in dialogo con Pif e quello con Alessandro Barbero sui luoghi della memoria”, riporta Valle.

Nel 2023 sono stati 625 gli studenti iscritti al quarantaduesimo Progetto di Storia contemporanea. I vincitori hanno partecipato ai due viaggi studio organizzati a Trieste e a Vienna/Mauthausen.

 

Il consigliere segretario Gianluca Gavazza parla “dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento, che ha svolto un’attività di formazione rivolta ad un alto numero di cittadini e un’importante ricerca sui debiti dei lavoratori piemontesi. S’è svolta, per gli studenti delle superiori, l’undicesima edizione del concorso Cultura della legalità e uso responsabile del denaro e i ragazzi vincitori sono andati in viaggio studio a Roma in Senato e al Quirinale.

La Consulta femminile, dice poi Gavazza, “ha confermato di saper affrontare le sfide emergenti, adattando i suoi molteplici progetti in iniziative on-line, con l’obiettivo principale di ravvivare il dialogo con il panorama femminile e la società civile, anche in tema di maltrattamenti familiari o di coppia”.

Il progetto Ambasciatori, rivolto agli studenti del triennio degli istituti superiori, pure quest’anno ha avuto l’obiettivo di formare gli studenti sulle tematiche promosse dal Consiglio regionale. Nel 2023, 321 studenti sono stati insigniti del titolo di ambasciatori; 15 sono stati i progetti presentati

 

Ivano Martinetti, consigliere segretario, interviene sugli Stati generali della prevenzione e del benessere, ricordando due iniziative organizzate con la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancroLife is Pink, campagna e raccolta fondi per la ricerca sui tumori femminili e lo spettacolo “Il più grande spettacolo è la ricerca”.

Tra le tante attività dei sistemi informativi, il consigliere segretario si focalizza sul “lavoro per la transizione al digitale negli ambiti di cyber security, competenze digitali dei dipendenti, infrastrutture, strumenti: il 100% del personale dotato di postazioni di lavoro flessibili”. “Sono stati portati avanti numerosi progetti, tra i quali: visita virtuale di Palazzo Lascaris, nuovo sito web del Consiglio regionale, sistema di gestione nomine del Consiglio e della Giunta”.

Il progetto Ambasciatori, rivolto agli studenti del triennio degli istituti superiori, anche quest’anno ha avuto l’obiettivo di formare gli studenti sulle tematiche promosse dal Consiglio. Nel 2023, 321 studenti sono stati insigniti del titolo di ambasciatori; 15 i progetti presentati

“Abbiamo inoltre a lavorato – conclude Martinetti – per rendere pienamente operativo il Forum regionale dei Giovani, previsto dalla legge regionale 6 del 2019. L’obiettivo non è ancora raggiunto, ma intendiamo portare avanti questo impegno anche nell’ultimo scampolo di legislatura contando sulla collaborazione della Giunta”.

Il consigliere segretario Michele Mosca descrive l’attività di comunicazione, “con 570 comunicati stampa1,3 milioni di visite al rinnovato sito internet istituzionale, mentre la pagina Facebook del Consiglio ha raggiunto 90,3 mila follower, Twitter quasi 22mila e Instagram circa 12mila: siamo al primo posto per seguito social tra le istituzioni legislative regionali in Italia”.

“Sempre importante l’attività del Consiglio per le autonomie locali – prosegue Mosca – con i 40 pareri forniti, mentre la Consulta regionale europea ha esteso la sua attività alle scuole primarie e secondarie di primo grado. In generale, sono stati 378 gli studenti che hanno partecipato alla trentanovesima edizione del concorso Diventiamo cittadini europei, in collaborazione con lo Iuse”.