In un incidente stradale verificatosi a Castagneto Po sulla ex statale 590 della val Cerrina è morto il conducente di un’auto. L’uomo guidava una Seat Ibiza in direzione di San Raffaele Cimena quando è finito per cause da accertare contro un albero a bordo strada. Un ciclista ha avvisato una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona.
Solo pochi mesi addietro, con una precedente interpellanza (la 567_2023), il Consigliere Fissolo aveva evidenziato che il PNSS (Piano Nazionale di Sicurezza Stradale) ha individuato tra le categorie a rischio più elevato di incidenti proprio i pedoni. Tra le zone più sensibili cui prestare maggiore attenzione rientrano sicuramente gli attraversamenti pedonali in prossimità di plessi scolastici. Tra questi rientra l’attraversamento pedonale di fronte al Liceo Primo in via Giulio Carcano nella Circoscrizione 7. L’attraversamento essendo posto in mezzo ad un rettilineo può diventare pericoloso per studenti e corpo docente che fanno il loro ingresso nell’istituto scolastico.
Nel suo intervento in discussione il Capogruppo dei Moderati Fissolo ha dichiarato: “È fondamentale garantire la sicurezza ai nostri studenti e ritengo doveroso per la Città attuare tutti gli interventi possibili per ridurre il più possibile il rischio di investimenti pedonali in particolar modo di fronte alla scuole come il Liceo Primo presso cui da tempo è stato richiesto, anche dalla Circoscrizione, un attraversamento pedonale rialzato.”
Il 19 gennaio le piazze d’Italia si sono colorate di lilla. Da nord a sud, passando per il centro, sono state migliaia le persone che si sono ritrovate a manifestare contro il taglio ai fondi dei Disturbi del Comportamento Alimentare operato dal Governo Meloni. Nello specifico, il fondo dedicato ai DCA era di 25 milioni, azzerati con un colpo di spugna dal ministro Schillaci, e poi riportato a 10 milioni in seguito alle proteste emerse.
Le risorse così stanziate risultano totalmente insufficienti a colmare le tante lacune presenti in questo ambito. Ciò che va considerato infatti, è che in Italia sono circa tre milioni e mezzo le persone che soffrono di disturbi dei comportamenti alimentari e nove sono le vittime giornaliere in media nel nostro paese (la seconda causa di morte giovanile dopo gli incidenti stradali). Il gruppo di Azione Torino (come tutte le altre sedi su territorio nazionale) ha deciso di scendere in piazza Castello accanto alla Fondazione Fiocchetto Lilla, per sostenere la necessità non tanto di un rinnovo dei fondi, quanto di un inserimento strutturale di un budget autonomo all’interno dei sistemi L.E.A. Esso obbligherebbe di fatto tutte le regioni a fornire i livelli essenziali di assistenza e dotarsi almeno di una struttura residenziale.
La salute continua ad essere la priorità assoluta per il nostro partito che da sempre lotta per una sanità pubblica più efficiente e soprattutto per un Sistema Sanitario Nazionale realmente universale. Questa scelta da parte dell’esecutivo mette in una condizione di grave difficoltà le moltissime persone che soffrono di DCA dimenticando che, come dichiara l’onorevole Daniela Ruffino da sempre in prima linea per la battaglia sulla salute mentale, “un paese civile non abbandona i più deboli.”
Il percorso, dunque, che viene chiesto da tutte le associazioni che si occupano del tema e di cui noi come Azione abbiamo cercato di farci da portavoce, è di indipendenza e di permanenza delle risorse per contrastare queste malattie. Questo approccio renderebbe possibile la continuità necessaria nelle cure e porrebbe chiunque nelle condizioni di potervi accedere con regolarità e celerità. È impensabile che una persona affetta da anoressia piuttosto che di bulimia, per poter ricevere l’assistenza sanitaria in una struttura pubblica sul territorio piemontese, debba attendere dai 9 ai 12 mesi (ci sono regioni in cui queste tempistiche si allungano ulteriormente) per scalare le liste d’attesa. In alcuni casi, questo periodo risulta fatale.
È il momento in cui il governo deve dare risposte, non bastano cerotti come i fondi da dieci milioni. Serve una presa di responsabilità, ci sono tre milioni e mezzo di persone, soprattutto giovani, che aspettano.
Le preoccupazioni di molti automobilisti sono fortunatamente rientrate. «Abbiamo chiesto a gran voce e ottenuto che il vertice di questa mattina in Prefettura si chiudesse con una soluzione e questa soluzione è arrivata – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – Abbiamo chiesto che non si entrasse nel merito della vicenda amministrativa tra la società concessionaria e il Ministero, che verrà approfondita nelle sedi adeguate.
L’autostrada Torino-Aosta quindi non chiude e continuerà ad essere gestita nella modalità attuale, senza ulteriori penalizzazioni per l’utenza. Abbiamo difeso le ragioni dei nostri cittadini e del nostro sistema economico che non avrebbero compreso e non potevano accettare l’interruzione di un collegamento per una vertenza burocratica. Abbiamo chiesto e ottenuto che sia tutelata l’utenza. Ringraziamo la Prefettura e la disponibilità di Ministero e di Ativa, che pur senza fare passi indietro rispetto alla vicenda complessiva, hanno compreso l’esigenza di non chiudere la tratta, con un provvedimento incomprensibile che avrebbe penalizzato cittadini e imprese».
Auto sfonda vetrina del bar: quattro in ospedale
Momenti di paura questa mattina a Torino, alle 9.30, quando per cause da accertare, un’auto ha sfondato la vetrina di un bar in via de Maistre, a Mirafiori, all’angolo con via Pisacane. Sono quattro persone le persone rimaste ferite: due in codice giallo e due in codice verde. Le ambulanze le hanno trasportate al Cto.
Di Riccardo Ruggeri
A cura di lineaitaliapiemonte.it
Trattori, macchine movimento terra, camion, marciano su Berlino. Senza speranza? Il mondo dovrebbe essere di chi lavora, non di perditempo che vivono di chiacchiere pseudo colte sostenute dalle truppe cammellate di influencer
Alcuni anni fa scrissi il Cameo che troverete sotto “virgolettato”. Era stato appena deciso che dal 2035 le auto prodotte o importate in Europa sarebbero state solo elettriche. Aggiunsi una battuta sull’agricoltura e sull’allevamento. Rileggendolo mi pare invecchiato bene.
Infatti, liquidata l’industria dell’auto, adesso tocca all’agricoltura e agli allevamenti. Per questo trattori, macchine movimento terra, camion, marciano su Berlino. Senza speranza? Sono tecnicamente morti? E il (losco?) governo semaforo (socialisti, liberali, verdi) li contrasta. Che tristezza.
Sono dispiaciuto che quel che resta dell’intellighenzia “no woke” e dell’informazione “non serva”, non abbiano ancora capito la strategia degli Illuminati della Ruling Class (copyright del compianto amico Angelo Codevilla) di Bruxelles e di Davos, e delle loro truppe cammellate di influencer. Questa ci viene spacciata come transizione ecologica, mentre in realtà è oscenamente sociologica. Stanno suicidando i popoli europei, ma sconvolti dall’ideologia woke-cancel neppure se ne accorgono…
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A Monforte d’Alba, torna a marciare il progetto della “Fondazione Bottari Lattes” rivolto al mondo della scuola
Martedì 23 gennaio, ore 10
Monforte d’Alba (Cuneo)
Progetto biennale rivolto alle scuole, “Vivolibro” è nato nel 2012 a Monforte d’Alba, per volontà della “Fondazione Bottari Lattes”, guidata dal 2009 da Caterina Bottari Lattes e dedicata alla memoria del marito Mario Lattes (pittore, scrittore, editore e fra i più raffinati intellettuali del Novecento), con l’ obiettivo di “formare giovani lettori attraverso eventi culturali e laboratori didattici”. Giunto quest’anno alla sua settima edizione, dal “Progetto” non ci si poteva aspettare un avvio più importante e di così viva (sempre) attualità. I primi due appuntamenti dell’anno si svolgono infatti nell’ambito della “Giornata della Memoria” (indicata a livello internazionale dalle “Nazioni Unite” nel giorno 27 gennaio di ogni anno, a ricordo della data – 27 gennaio 1945 – in cui venne liberato il campo di sterminio nazista di Auschwitz) e vedono la partecipazione degli studenti e delle studentesse della “Scuola Secondaria di Primo Grado” di Monforte d’Alba.
Martedì 23 gennaio al “Teatro Comunale” di Monforte (via della Chiesa) sarà proiettato il film documentario “Chi scriverà la nostra storia”, diretto dalla pluripremiata regista americana Roberta Grossman, tratto dall’omonimo libro dello storico Samuel Kassov. Nel film viene narrata la storia vera di una compagnia segreta composta da giornalisti, ricercatori e capi della comunità formatasi nel 1940 nel “Ghetto di Varsavia”. Guidato da Emanuel Ringelblum (storico polacco di origine ebraica) , il gruppo combatté la propaganda dei nazisti non con le armi, ma con carta e penna. Insieme composero un “archivio” preziosissimo e insieme spaventoso, in cui si trova la cronaca della Shoah, la graduale distruzione di un popolo.
Giovedì 25 l’“Auditorium” della Fondazione ospiterà, restando in tema, l’incontro con la professoressa Elena Ravina (Docente di Lettere della “Scuola di secondo grado” di Monforte), che sarà in dialogo con gli studenti e la giornalista de “La Stampa” di Cuneo, Daniela Scavino a partire dal suo manoscritto sul tema dell’“Olocausto”. Dopo aver visitato la “Risiera di San Sabba” a Trieste (ex- Opificio, utilizzato dopo l’occupazione nazista come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre ’43 e in seguito trasformato in “Polizeihaftlager” – “Campo di detenzione e di polizia”) e soprattutto il “Lager di Mauthausen”, nell’alta Austria, l’autrice ha deciso di raccontare attraverso la vicenda del protagonista, Pietro, un personaggio di finzione, la storia delle tante persone che hanno realmente vissuto i soprusi e le privazioni di cui si tratta nel libro. Nel corso della presentazione verranno letti alcuni estratti.
I prossimi appuntamenti di questa settima edizione di “Vivolibro”, il cui tema sarà la “sostenibilità ambientale”, si terranno in primavera.
Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via G. Marconi 16, Monforte d’Alba (Cn); tel. 0173789282 o www.fondazionebottarilattes.it
g.m.
Nelle foto:
– Immagine guida “Vivolibro”
– “Fondazione Bottari Lattes”
– Elena Ravina
Confiscati da parte degli agenti della Dia a Volpiano e Chivasso beni per 8 milioni di euro nei confronti di due imprenditori pregiudicati. Si tratta di due fratelli di 58 e 61 anni, già condannati in primo grado nel procedimento penale scaturito dall’operazione Platinum Dia. L’accusa sostiene che i due imprenditori sono affiliati alla locale ‘ndranghetista di Volpiano. Il sequestro riguarda otto aziende, quote societarie di un ristornate, 14 immobili, 6 auto e 19 rapporti finanziari.
Spettacolare scontro in cinque set al Pala Gianni Asti di Torino, dove le biancoblù sono state protagoniste di una brillante prestazione grazie alla quale ottengono
un bel punto contro Vero Volley
Dopo Conegliano, Milano. Dopo aver strappato un punto alla capolista, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 sfiora il colpo grosso anche con l’Allianz Vero Volley seconda forza del campionato, portandola al quinto set e cedendo di un’incollatura durata 2 ore e 27 minuti.
All’ingresso in campo Bregoli mischia un po’ le carte schierando Anthouli in diagonale con Malinov, Gray e Weitzel al centro, Skinner e Omoruyi in banda, Spirito libero.
Dall’altra parte della rete nel sestetto iniziale c’è l’ex Cazaute.
I primi due set sono caratterizzati da molti errori di Milano. Chieri ne approfitta al meglio nel primo set imponendosi con autorevolezza 25-21, mentre nella seconda frazione le ospiti chiudono 23-25 non sbagliando più nulla nel finale. Termina 23-25 anche il terzo set che Milano fa suo in rimonta da 17-13. Il quarto set sorride a Chieri che si impone 27-25 dopo aver annullato un match-point a Milano. Pochi particolari decidono anche il tie-break che termina 13-15.
Grandi applausi per entrambe le squadre al termine di una splendida partita, che lascia tanto a Chieri quanto a Milano buoni motivi per essere soddisfatte. Il premio di MVP va a Sylla che risulta anche la top scorer dell’incontro con 19 punti. Da parte chierese la miglior realizzatrice è Skinner con 14 punti.
Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Allianz Vero Volley Milano 2-3 (25-21; 23-25; 23-25; 27-25; 13-15)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 4, Anthouli 13, Weitzel 13, Gray 9, Omoruyi, Skinner 14; Spirito (L); Morello, Rolando, Zakchaiou 1, Kingdon 7, Grobelna 4. N. e. Kone, Regoni (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
ALLIANZ VERO VOLLEY MILANO: Orro 6, Egonu 18, Folie 14, Heyrman 3, Sylla 19, Cazaute 4; Castillo (L); Prandi 1, Bajema 13, Candi 3, Rettke 4, Malual 7. N. e. Daalderop, Pusic (2L). All. Gaspari; 2° Bucaioni.
ARBITRI: Pozzato di Bolzano e Papadopol di Mantova.
NOTE: presenti 3897 spettatori. Durata set: 25′, 26′, 28′, 34′, 18′. Errori in battuta: 10-14. Ace: 5-8. Ricezione positiva: 61%-67%. Ricezione perfetta: 34%-27%. Positività in attacco: 34%-36%. Errori in attacco: 6-24. Muri vincenti: 11-15. MVP: Sylla.
La cronaca
Primo set – Grande equilibrio fino al 10-10 quando è Milano a piazzare il primo break dell’incontro grazie a Cazaute e un muro di Heyrman (10-13). Anthouli ferma la striscia ospite, quindi due errori lombardi e un primo tempo vincente di Weitzel capovolgono il punteggio in 14-13. Time-out di Gaspari ma al rientro in campo è ancora Chieri a muovere il punteggio con Weitzel e Anthouli (16-13). Egonu firma il 16-14, l’iniziativa resta però in mano alle biancoblù che allungano e toccano il distacco massimo di 6 punti sul 23-17. Folie dimezza lo svantaggio di Milano (23-20). Con una schiacciata spettacolare Skinner dà a Chieri la prima palla set. Egonu mette a terra il 24-21, quindi il primo tempo di Weitzel vale il 25-21.
COMUNICATO STAMPA
Secondo set – Chieri riparte bene e grazie agli errori errori ospiti ha 5 punti di vantaggio sul 13-8 (Gray). Intanto Bajema rileva Cazaute. Nelle fasi centrali del set Milano recupera lo svantaggio grazie a una Folie gli scudi, sfiora la parità una prima volta sul 15-14, la trova sul 16-16 (muro di Orro) e si porta per la prima volta avanti sul 19-20 con un attacco di Sylla. Nel finale la squadra di Gaspari mantiene sempre un’incollatura di vantaggio, guadagna il primo set-point sul 22-24 con Egonu, e chiude 23-25 al secondo tentativo con Bajema.
Terzo set – Inizia meglio Milano e sul 5-8 Bregoli inserisce Kingdon per Omoruyi e Grobelna per Anthouli. Sul 7-11 (Bajema) le chieresi ritrovano il ritmo, pareggiano a 11 (Skinner) e allungano a 17-13 (Kingdon). Gaspari corre ai ripari, prima sostituisce Heyrman con Rettke, quindi cambia la diagonale: dentro Prandi e Malual, fuori Orro e Egonu. Sono proprio le neoentrate sul 20-16 a propiziare la rimonta ospite che si concretizza col pareggio a 22 firmato Sylla dopo due grandi difese di Prandi. Un errore di Grobelna e il muro di Rettke danno a Milano due palle set. Skinner annulla la prima (23-24). Nello scambio successivo Sylla attacco fuori, ma il videocheck rileva un tocco del muro ed è 23-25.
Quarto set – Le due squadre ripartono dai sestetti che avevano concluso il set precedente. Il punteggio resta in bilico fino al 6-6 quando Milano piazza un break con Malual, Rettke e Sylla (7-10). Gray, Kingdon e Grobelna capovolgono il punteggio in 11-10. Le ospiti rispondono con Sylla e Malual ed è 12-14. Bregoli inserisce prima Omoruyi per Skinner, poi Anthouli per Grobelna. Sempre indietro di qualche punto, sul 16-20 Kingdon e Malinov riportano la loro squadra a contatto (19-20). La rimonta biancoblù si concretizza sul 21-21 con Kingdon dopo una grande difesa di Spirito. Negli scambi successivi Sylla e Malual attaccano fuori ed è 23-21. Gaspari rimette in campo Orro ed Egonu. L’opposto firma il 23-22. Candi entra in battuta e piazza l’ace del 23-23. L’errore di Anthouli dà a Milano il primo match-point, che Kingdon annulla con un attacco all’incrocio delle linee. Il primo punto dei vantaggi è chiuso da un muro di Omoruyi. Il set-point chierese se ne va col servizio lungo di Kingdon (25-25). La diagonale fuori misura di Egonu dà a Chieri una seconda palla set, che stavolta viene fruttato al meglio da Anthouli con un mani-out: 27-25, si va al tie-break.
Quinto set – Sul 5-5 due ace di Weitzel portano sul 7-5 Chieri, che poi allunga a 9-6 con un muro di Anthouli. Tre colpi di Egonu riportano il punteggio in parità (9-9). Nel finale si lotta punto a punto. Sul 13-13 l’attacco di Cazaute dà a Milano un match-point. Nello scambio successivo Candi mura Skinner e fa scendere i titoli di coda (13-15).
Il commento
Giulio Cesare Bregoli: «Sarebbe bello ogni tanto vincere contro le grandi squadre, ci stiamo andando vicino spesso ultimamente, ci manca veramente poco, e la nota positiva è che oggi ci è mancato ancora meno. Stiamo crescendo. Dispiace per la sconfitta, ma dobbiamo fare i complimenti alle ragazze per la partita che hanno fatto, per l’atteggiamento e tutto».
Helena Cazaute: «Sono molto contenta di essere tornata qui. È stata una bella partita con un palazzetto pieno. Brave noi ad aver conquistato due punti perché non era facile».
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