ilTorinese

Torna la serie A

Notizie flash calcio.

Tornano in campo le 20 squadre di Serie A dopo la sosta per le gare delle nazionali.Nella 13esima giornata di campionato l’inizio è fissato sabato alle ore 15:00 con la Salernitana che sfiderà in casa la Lazio. A seguire alle ore 18:00 l’Atalanta di Gasperini in una super sfida contro il Napoli del nuovo mister Mazzarri sulla panchina partenopea ritornato dopo dieci anni . In serata ci sarà Milan-Fiorentina,con fischio d’inizio alle ore 20:45.Passiamo a domenica
con Cagliari-Monza alle 12:30 ed a seguire Frosinone-Genoa, in contemporanea con Empoli-Sassuolo alle ore 15:00.Attenzione massima ai risultati di queste gare perché se consideriamo la differenza di punti che separano il Torino da queste squadre c’è in gioco una bella fetta di qualificazione in Europa.Successivamente alle 18:00 si giocherà Roma-Udinese, mentre alle 20:45 si disputerà la super sfida Juventus-Inter,primi contro secondi.
Il turno di campionato terminerà lunedì prossimo con i due match Verona-Lecce alle ore 18:30 ed infine Bologna-Torino alle 20:45. Trasferta importante per i ragazzi di Juric,che affronteranno,fuori casa la squadra di Thiago Motta,vera rivelazione del campionato e diretta concorrente dei granata per un posto in Europa.

Enzo Grassano

Aggredisce uomo in un negozio e gli spacca il naso

Nei giorni scorsi la squadra volante della Questura di Novara  è intervenuta dopo una chiamata al 113 che segnalava un giovane che stava aggredendo un uomo e una donna con un bastone in plastica in un negozio di Novara. A fare  alterare l’aggressore un rimprovero da parte del negoziante al giovane, soggetto già  noto per comportamenti antisociali, per avere lasciato sacchi della spazzatura all’esterno dell’esercizio commerciale. Gli agenti hanno trovato l’uomo aggredito con il setto nasale rotto, dopo aver ricevuto alcuni schiaffi in faccia, invece la donna era stata aggredita per strapparle dalle mani il cellulare lanciato dal giovane in mezzo alla strada. L’aggressore è stato arrestato.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Il Corecom contro la violenza e la discriminazione sulle donne

Combattere la violenza sulle donne è un dovere civile ed etico a cui le istituzioni devono rispondere. La violenza di genere resta ancora un fenomeno per lo più sommerso e la sensibilizzazione sul tema è necessaria per garantire il suo riconoscimento tempestivo. Per questo è importante tenere alta l’attenzione e continuare a fare informazione, anche nelle scuole. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi volti a ridurre gli episodi di violenza, ma molto rimane ancora da fare – dichiara l’avv. Alessia Caserio, vicepresidente del Corecom Piemonte, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne -.

 Su questo fenomeno così come, più in generale, sulla discriminazione di genere, non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo incrementare la nostra azione di denuncia e sensibilizzazione, – continua la vicepresidente- invitando sia le vittime che la cittadinanza ad intervenire attivamente, segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine, alla Magistratura, ai tanti sportelli di ascolto delle Istituzioni e delle molte associazioni presenti sul territorio

A tal proposito il Corecom Piemonte – sottolinea l’avv. Caserio – è attivo da anni nella promozione dell’educazione e della formazione alla cittadinanza di genere che rappresenta un importante strumento di prevenzione e di contrasto rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Come Comitato regionale per le comunicazioni – conclude Alessia Caserio – abbiamo predisposto anche una casella di posta elettronica:
nodiscriminazione.corecom@cr.piemonte.it dedicata all’accoglimento di qualunque segnalazione di comportamenti antidiscriminatori da parte sia di enti pubblici che di privati
”.

Cgil e Uil in piazza a Torino

Cgil e Uil ha portato in piazza i lavoratori questa mattina a Torino nel giorno in cui i sindacati manifestano  nelle regioni del Nord per chiedere di cambiare la proposta di legge di bilancio e le politiche economiche e sociali del governo. Nel capoluogo piemontese si tiene una delle cinque manifestazioni del Piemonte, con un corteo da Porta Susa a piazza Castello, chiude il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che prima della manifestazione ha incontrato i lavoratori della Lear e della Te Connectivity, aziende che vedono a rischio 600 posti di lavoro.

Le Molinette di Torino sulla vetta d’Europa con 4 mila trapianti di fegato

4000 trapianti di fegato: un traguardo record in Italia ed in Europa per l’ospedale Molinette di Torino. Una storia lunga 33 anni, da quando il 10 ottobre 1990 il professor Mauro Salizzoni eseguì il primo trapianto di fegato presso l’ospedale Molinette di Torino, dopo essersi formato insieme con tutta l’équipe presso le Cliniques Universitaires Saint-Luc di Bruxelles in Belgio. Un’attività che dai suoi albori è andata sempre più consolidandosi, parallelamente alla crescita delle attività di trapianto d’organo, in particolare di fegato, in Italia. Condotto per 28 anni dal suo fondatore, il Centro Trapianto Fegato di Torino è attualmente diretto dal 2018 dal professor Renato Romagnoli. In questi 33 anni l’équipe di Torino ha saputo affrontare e vincere tutte le sfide che le si sono poste di fronte, essendo anche capace di offrire insegnamento e supporto alla nascita e sviluppo di altri programmi di trapianto di fegato in Italia e nel Mondo.

In quest’anno 2023, durante il quale l’attività di trapianto d’organi in Italia segnerà il suo record di sempre (con una previsione di incremento del 15% rispetto all’anno 2022), il Centro Trapianto Fegato di Torino infrange tutti i record, raggiungendo il traguardo dei 4000 trapianti totali (primo in Italia e in Europa) ed abbattendo il suo precedente record stabilito nel lontano 2005 di 166 trapianti di fegato eseguiti in un anno. Si stima infatti che per la fine del 2023 verrà superato il muro dei 180 trapianti di fegato in un anno, ovvero un trapianto ogni due giorni (con un incremento netto del 25% rispetto all’anno 2022).
Nel dettaglio, ad oggi sono 3993 i trapianti di fegato eseguiti presso l’ospedale Molinette di Torino. Si è trattato in 3806 casi di pazienti adulti ed in 187 casi di pazienti pediatrici. Tra questi, 16 trapianti di fegato sono stati eseguiti da donatore vivente (12 casi adulti e 4 casi pediatrici) ed 8 trapianti sono stati eseguiti con tecnica ‘domino’. In 144 casi si è trattato di trapianti di fegato eseguiti con organi ‘split’, ottenuti dividendo in due parti un fegato di un donatore cadavere. In 117 casi il fegato è stato trapiantato in combinazione con altri organi, principalmente il rene (96 casi), ma anche il polmone, il pancreas e il cuore. I riceventi che hanno beneficiato di tali trapianti sono stati non solo pazienti provenienti da tutte le 20 regioni italiane, ma anche pazienti provenienti da altri 29 Paesi del Mondo intero (Europa, Asia, Africa e le 2 Americhe). Si aggiungono nel computo totale almeno altri 12 trapianti supervisionati in regime di convenzione dal professor Salizzoni nel 1996 a Pisa e nel 2004 a Cagliari e, più recentemente, dal professor Romagnoli nel 2022 a Bari.
Anche i risultati di sopravvivenza pongono al primo posto in Italia il Centro di Torino (come recentemente certificato nel Report del Centro Nazionale Trapianti di Roma pubblicato nel luglio ultimo scorso). In particolare, considerando i primi trapianti di fegato eseguiti in riceventi adulti nel periodo 2014-2020, le sopravvivenze dei pazienti ad 1 ed a 5 anni dal trapianto raggiungono gli straordinari valori di 95,5% ed 87,6% (migliorando rispettivamente di 3,6 e di 7,9 punti percentuali i risultati ottenuti nel periodo 2000-2013). Stesso discorso vale per i trapianti eseguiti nei bambini, in cui il Centro di Torino primeggia con valori di sopravvivenza globale del 96% ad 1 ed a 5 anni dal trapianto.
Per celebrare il raggiungimento dello storico traguardo, sabato 25 novembre 2023 si terrà, presso la Centrale Lavazza di Torino (via Ancona 11), sotto l’egida dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, un’intera giornata dedicata alla diffusione della cultura della donazione degli organi ed al confronto tra riconosciuti esperti del settore trapiantologico ed un pubblico costituito non solo da addetti ai lavori. Condurranno la mattinata i professionisti del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti del Piemonte e della Valle d’Aosta, mentre nel pomeriggio dalle ore 14 si svolgerà una sessione scientifica che affronterà i temi più attuali nel campo del trapianto di fegato con la partecipazione di Luigi Genesio Icardi, Michela Favaro, Stefano Geuna, Giovanni La Valle e Massimo Cardillo (Direttore Centro Nazionale Trapianti), seguita poi dalle ore 16,30 da un’ultima parte di spettacolo, durante la quale interverranno Luciana Littizzetto, Andrea Zalone (spalla ed autore di Maurizio Crozza), il musicista Alessandro Casalis ed il Sunshine Gospel Choir. In particolare, verrà presentato il progetto di una campagna mediatica per la promozione della donazione degli organi dal titolo ‘Dichiarati donatore’.

Quando lo zucchero è arte. A Torino la Biennale Sugar art

Taglio   del nastro ad un evento unico, come tante altre attività artistiche si può affermare che l’arte dello zucchero, la sugar art è partita da Torino.


Ed è partita con il botto, la seconda edizione della Biennale Sugar art, patrocinata dalla Consulta femminile del Consiglio regionale vede  la partecipazione di artisti da tutto il mondo con opere create con stili e metodi diversi, ma tutti con un taglio di arte contemporanea.


Un esposizione unica nel suo genere, ma ricca di interessanti spunti e messaggi a tema sulle donne …il pubblico potrà ammirare le opere esposte presso l’Accademia Albertina fino a domenica 26,ingresso gratuito , mentre i workshop sono tutti esauriti, buon auspicio per quest’ arte che permette a molte persone di rimettersi in gioco esprimendo il meglio di se stesse.
Curatrici dell’ evento le sorelle Cocciolo.

GABRIELLA DAGHERO

Presentato in Regione il “Benessere equo e sostenibile dei territori”

L’assessore Tronzano: “I dati sono importanti e ci consegnano una fotografia dello Stato dell’arte in Piemonte”

Presentato presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte “Il benessere equo e sostenibile dei territori” redatto da Istat con la collaborazione dell’Ufficio Statistica. Si tratta   della collana regionale dei Report BesT, che offre un’analisi integrata degli indicatori Bes dei Territori (BesT). Un sistema di indicatori BesT, riferiti alle province e città metropolitane italiane, che l’Istat diffonde annualmente dal 2018 e che comprende un ampio set delle misure del Benessere equo e sostenibile (Bes) e le integra con ulteriori indicatori di benessere in grado di cogliere le specificità locali.  Nell’edizione 2023 gli indicatori sono in totale 70, distribuiti in 11 dei 12 domini del BesT.

Ciascun Report BesT presenta il profilo di benessere della regione e delle sue province sotto vari aspetti: la posizione nel contesto nazionale ed europeo, i punti di forza, gli svantaggi, le disparità territoriali, le evoluzioni recenti. Queste letture, proposte annualmente, si completano con alcuni indicatori sul territorio come la popolazione e l’economia.

Ciò che emerge dallo studio è che le province piemontesi hanno livelli di benessere relativo più alto che in Italia. Classificando le province italiane in 5 classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta) sul complesso degli indicatori disponibili per l’ultimo anno di riferimento (2020-2022), il 21,3 per cento delle misure colloca le province piemontesi nella classe di benessere più elevata; nel complesso il 47,9 per cento degli indicatori le assegna alle classi medio-alta e alta. I segnali di svantaggio sono meno frequenti: poco più del 28 per cento delle misure si concentra nella coda della distribuzione, ovvero nelle due classi di benessere relativo più basse tra le cinque considerate.

Nell’ultimo anno i livelli di benessere relativo maggiori si osservano nella città metropolitana di Torino, che si distacca in positivo dalle altre province del Piemonte per la quota maggiore di indicatori nelle classi di benessere alta e medio-alta (54,1 per cento, 6,1 punti percentuali in più della media delle province piemontesi) e per la più piccola quota di indicatori nelle classi di benessere bassa e medio-bassa (21,3 per cento).

Confrontando i domini, i risultati migliori si registrano in quello relativo al Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, dove nessuna provincia piemontese si trova nella coda della distribuzione nazionale: il 39,6 per cento delle misure provinciali è nella classe di benessere relativo alta, il 58,3 per cento nella medio-alta.

“I dati sono importanti e ci permettono di verificare la qualità della vita dei piemontesi – commenta l’Assessore alla Programmazione Economico Finanziaria Andrea Tronzano – di valutare positivamente alcune azioni intraprese e di porre dei correttivi laddove necessario. Queste informazioni sono utili – continua Tronzano – perché ci consegnano una fotografia dello stato dell’arte del Piemonte e ci spingono a lavorare al meglio individuando anche le aree di miglioramento su cui operare”.

Metro 2, il Governo firma nomina commissario

“Un’altra opera sbloccata in Piemonte, dopo il Parco della Salute. Ringraziamo il governo e in particolare il ministro dei Trasporti Matteo Salvini per la firma del decreto di nomina di Bernardino Chiaia commissario per la realizzazione della Metro 2 di Torino. Si tratta di un passo avanti fondamentale per garantire tempi certi a un’opera strategica fondamentale per il nostro territorio”. Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dopo la notizia della firma del decreto di nomina del professor Chiaia a cui la Regione augura buon lavoro e assicurato piena collaborazione.
“Come è avvenuto per il Parco della Salute, anche per la seconda linea della metropolitana il governo ha ascoltato e raccolto l’istanza che insieme al sindaco di Torino abbiamo formulato al governo, per ottenere un risultato importante per lo sviluppo sostenibile della città e della sua area metropolitana”.