ilTorinese

Stellantis, Grimaldi (AVS): Senza impegni e nuovi modelli la cortesia non basta

“È già tregua annunciata fra il governo e Stellantis, con Elkann che – a quanto pare – verrà a rivendicare davanti al Parlamento di essere il più importante datore di lavoro d’Italia. Un’affermazione che suona già come un ricatto, oltre a stridere, visti gli anni di cassa integrazione nelle fabbriche italiane. Come al solito si ragiona al contrario: si pretendono disponibilità e cortesia senza mai offrire impegni chiari, nuovi modelli e un piano di assunzioni che risollevi il settore. Il Governo dovrebbe ricordarsi che l’obiettivo centrale è portare avanti il Green new deal europeo e costruire le auto del futuro, non gettare tutte le nostre risorse in armi” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.

 Tovaglieri (Lega), Ue gioca a Risiko, riconversione bellica incoerente con Green Deal

Strasburgo, 12 mar – “Oggi la Commissione ci propina l’ennesima strategia per rilanciare l’industria europea, dopo averla affossata con le sue stesse mani. Eppure nel Piano Industria Pulita non riusciamo a vedere ravvedimenti sostanziali: confermata la folle corsa verso l’elettrico, sussurrata appena l’espressione “neutralità tecnologica” e snobbato bellamente l’uso del nucleare per fini civili. Di fronte al tracollo dell’auto elettrica, anziché fare retromarcia sul Green Deal, in modo del tutto incoerente Bruxelles decide di investire 850 milardi di euro per costruire carri armati – ma da quando i carri armati sono green? – e senza alcun mandato parlamentare, chiedendo ancora una volta enormi sacrifici a quei cittadini che, a causa delle politiche scellerate Ue, non riescono ad arrivare a fine mese. Il problema è che, mentre qui dentro si perde tempo a giocare a Risiko, la Cina ogni giorno ci soffia fette di mercato e ogni minuto che passa senza aiutare le nostre imprese è una pietra tombale sulla competitività europea”.
Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della commisione Industria, è intervenuta nella sessione plenaria di Strasburgo nel corso del dibattito sul Clean Industrial Deal.

L’UCID Torino ha incontrato la Fondazione Cottino

Nella serata di lunedì 10 marzo scorso l’UCID ( Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti ) Torino è stata ospite della Fondazione Cottino presso il Cottino Social Impact Campus, una struttura all’interno del Politecnico la cui Presidente Cristina di Bari, nipote del fondatore Giovanni Cottino, ha accolto il folto pubblico annunciando la volontà di associarsi all’UCID Torino, un desiderio che ha generato nei partecipanti un vivo entusiasmo.

“Nel corso della serata è stato ricordato il padre della Fondazione Cottino, nella persona di Giovanni Cottino, industriale e imprenditore, che negli anni Ottanta è riuscito ad avere tra i 1500 e i 2000 dipendenti, prima di cedere la sua azienda a un gruppo estero. Non avendo figli, Cottino ha lasciato gran parte del proprio patrimonio alla Fondazione – ha ricordato Marco Lazzarino, Presidente di UCID Torino – Abbiamo interloquito con Cristina di Bari, insieme a Giuseppe Dell’Erba, direttore della Fondazione, e a Caterina Soldi, program manager del Campus, che hanno mostrato l’importante lavoro che svolgono per promuovere progetti ad alto impatto sociale. Per noi dell’UCID l’incontro con la Fondazione Cottino è stata una grande opportunità, e il campus Cottino è il manifesto tangibile della visione e della generosità del benefattore Giovanni Cottino, cosiccome dell’impegno e della passione di chi oggi porta avanti la missione della Fondazione che, tra i suoi progetti, ha anche quello di donazione di 5 milioni di euro al Politecnico di Torino, finalizzato alla costruzione di una struttura interna. Durante la serata vi è stata occasione di presentare un libro su Giovanni Cottino, intitolato “Il maestro silenzioso”, scritto da Francesco Antonioli”.

 

Mara Martellotta

 

Morti sul lavoro: il Piemonte entra in “zona rossa”

Secondo i dati dell’Osservatorio SIcurezza Vega

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona rossa, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, il rischio d’infortunio mortale in regione (2,8 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (2,0).

Per quanto riguarda le incidenze, in regione si scopre che AstiCuneo e Torino si trovano in zona rossa con indici rispettivamente pari a 11,13,8 e a 3,3. Mentre Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità pari a “zero”.

Sia in termini assoluti, sia per infortuni mortali in occasione di lavoro, Torino detiene il primato negativo con 3 vittime, seguono Asti e Cuneo con 1 vittima.

Le Attività Manifatturiere, nel 2025, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (252).

L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.

  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.

  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.

  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.

“MAG – The farmer fair”: al via a Savigliano

Grande attesa nell’antica cittadina alle porte delle Langhe e “culla dell’industria ferroviaria” per l’apertura della grande “Fiera della meccanizzazione agricola”

Giovedì 13 marzo, ore 11

Savigliano (Cuneo)

L’appuntamento è nel Padiglione Congressi “Inalpi Media Center” dell’“Area Fieristica di Borgo Marene”, in via Alba a Savigliano, dove, giovedì 13 marzoalle ore 11, si terrà l’inaugurazione della 41^ edizione del “MAG – The farmer fair”, la più grande Fiera outdoor della “meccanizzazione agricola” di tutto il Nord-Ovest. Organizzata, come sempre, dalla “Fondazione Ente Manifestazioni” e dalla “Città di Savigliano”, la “Fiera” resterà aperta al pubblico, con ingresso libero e gratuito, fino a domenica 16 marzo, tutti i giorni con orario continuato dalle ore 9 alle 19.

Oltre alla cifra considerevole di 255 espositori presenti su 50mila metri quadrati di area espositiva, il “MAG 2025” propone un ricco calendario di 13 eventi a tema agricolo che si svolgeranno nell’“Inalpi Media Center”, mentre nel “Padiglione Ecotech” troveranno spazio le novità in materia di “efficienza energetica”, “energie rinnovabili” e “tecnologia applicata” all’agricoltura.

Nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 marzo sarà attivo un “servizio navetta” gratuito da Savigliano, Marene e Cavallermaggiore. Tra le novità di quest’anno, anche un “servizio navetta elettrico” gratuito per visitatori ed espositori all’interno dell’area fieristica e la Sala riunioni “Amilcare Merlo”, che ospiterà incontri organizzati in collaborazione con il “Centro Estero per l’Internazionalizzazione” e “Arproma – Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole”.

Per info: tel. 0172/712536 o www.fierameccanizzazioneagricola.it

Spiega Andrea Coletti, presidente della “Fondazione Ente Manifestazioni”: “Oggi ‘MAG’ non è soltanto una Fiera, ma un marchio riconosciuto e riconoscibile a livello nazionale, che attrae le migliori aziende ed i principali operatori del settore. Questa 41^ edizione si preannuncia come la più completa in termini di espositori presenti, la più curata nei servizi per il visitatore e la più ricca di contenuti per gli operatori … Il ‘MAG 2025’ nasce su solide premesse, forte del sostegno dei costruttori di macchine agricole, che sicuramente avranno un preciso punto di riferimento per quello che è il loro business. A dimostrarlo è la lunga lista di ben 43 aziende che, soprattutto per ragioni di capienza dell’area fieristica, non hanno potuto trovare spazio e che avremmo voluto, se possibile, ospitare volentieri”.

Da segnalare, tra i “servizi di ristorazione”, anche la presenza di tre “aree food”: il “Padiglione Ristorante” gestito dal “Picchio Rosso Group” e due aree bar gestite da Andrea e Dario Bosio“Cibarti street Food” e “Saloon Golden Star”.

g.m.

Nelle foto: “MAG” immagine di repertorio; Andrea Coletti

Giuseppe Cruciani, Maurizio Scandurra e il “canepardo”: ‘La Zanzara’ a Caramagna Piemonte

 

Sabato 15 marzo al Ristorante ‘Lago dei Salici’ va in scena la presentazione del best-seller ‘Via Crux: contro il politicamente corretto’. Attesi moltissimi ospiti illustri.

Sabato 15 marzo a Caramagna Piemonte (CN) l’appuntamento imperdibile è con un’ospite d’eccezione. Sarà infatti Giuseppe Cruciani il protagonista assoluto della serata-evento presso l’elegante cornice del ‘Lago dei Salici’, rinomato wedding & congress center fra i più ampi e raffinati in Italia nel suo settore. Media partner dell’evento è Radio GRP.

L’ideatore e conduttore de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, l’iconico programma e podcast radiofonico più ascoltato in Italia, salirà sul palco nel corso di una vivace cena-spettacolo per affrontare al meglio, con il piglio critico, la sagacia e la verve inarrestabile che lo contraddistinguono, la sua crociata culturale “Contro il politicamente corretto”: sottotitolo di ‘Via Crux’, il suo bestseller pubblicato a luglio 2024 da ‘Cairo Editore’ recentemente diventato altresì anche un one-man-show teatrale che registra continui sold-out e apprezzamenti di critica e pubblico crescenti ovunque.

Un’occasione unica per confrontarsi a ruota libera con una delle voci più libere e irriverenti del giornalismo italiano, pronta a smascherare con puntuale precisione tutti gli inganni manifesti e occulti del nostro tempo. Rompendo gli argini, scardinando prospettive, strappando maschere in nome della verità troppo spesso artefatta a fini strumentali proprio con la complicità sfacciata dei mezzi d’informazione.

A dialogare con lui sarà Maurizio Scandurra, giornalista e saggista cattolico che proprio lo stesso Cruciani ha trasformato in uno degli opinionisti ricorrenti de ‘La Zanzara’. Special guest Luca Scazzi con il fidatissimo Canepardo, il dog più famoso di TikTok, entrambi diventati ormai da tempo un vero e proprio fenomeno social diffusissimo e altrettanto ilare che grande successo hanno riscosso anche durante lo scorso Festival di Sanremo a spasso per la cittadina ligure.

Giuseppe Cruciani è la voce degli italiani onesti, che lavorano, producono e difendono il mondo così com’è”, esordisce “Capitan” Giovanni Riggio, amministratore del ‘Lago dei Salici’ (www.lagodeisalici.com). Un giornalista e un intellettuale libero che incarna appieno la voglia di riscatto di un popolo e un Paese stanchi e stufi del giogo di bufale strumentali soltanto ai grandi poteri. Poterlo avere nostro ospite è davvero un onore, per condividere un momento di confronto sul futuro che ci attende tra un concetto e una battuta, fra un pensiero e una risata, in un clima conviviale e sereno”.

Proprio nel 2025 il ‘Lago dei Salici’ celebra il primo trentesimo anniversario dalla fondazione, che dal 1995 l’ha reso una location di primo piano sempre più richiesta e frequentata da ogni parte d’Italia per matrimoni, cerimonie pubbliche e private, set cinematografici e ricorrenze aziendali.

L’incontro a cena con Giuseppe Cruciani vuole essere il battesimo di un anno per noi speciale, con un calendario ricco di iniziative dui primo piano da condividere con chi ci segue da sempre insieme alle grandi figure e personalità del nostro tempo”, chiosa soddisfatto Giovanni Riggio, General Manager del premiato Event Center di Caramagna Piemonte, che alla carriera imprenditoriale affianca anche una passione attoriale verace che l’ha visto parte attiva, oltre che come concorrente in programmi tv di successo quali ‘Forum’ (con Barbara Palombelli), ‘Guess my age’ (con Max Giusti) e ‘Avanti un altro’ (con Paolo Bonolis e Luca Laurenti), anche in svariate pellicole accanto a personaggi del calibro di Antonio Zequila, Enzo Salvi, Denise Richards e Lorenzo Flaherty.

Per informazioni e prenotazioni su cena seduta e menù, tel. 0172 89236, oppure Whatsapp 392 0653237, con possibilità di pernottamento aggiuntivo in hotel per chi ne fa richiesta (a soli 2 km dalla location dell’evento).

Chieri illumina i mosaici di Monreale

E’ difficile andare via dopo averli visti, a Ravenna, a San Marco a Venezia o a Santa Sofia a Istanbul. Sarà capitato a tutti coloro che li hanno ammirati. Ma i mosaici bizantini dorati di Monreale sono ancora più stupefacenti. Siamo di fronte alla più grande decorazione di questo tipo in Italia, superiore, secondo gli esperti, anche a quella di San Marco a Venezia, e seconda al mondo, per estensione, soltanto alla basilica di Santa Sofia a Istanbul. Ora la nuova illuminazione del Duomo siciliano di Monreale, uno dei massimi capolavori dell’arte normanna e patrimonio dell’Unesco, esalta la straordinaria bellezza dei mosaici che rivestono le pareti dell’edificio religioso offrendo ai visitatori un impatto visivo del tutto eccezionale. Oggi il loro splendore colpisce ancora di più grazie a un ultramoderno sistema di illuminazione messo a punto dai tecnici del gruppo austriaco Zumtobel.
Tra le ditte coinvolte nei lavori di restauro anche la Fedelenergy di Chieri, azienda di manutenzione industriale elettrica ed elettronica dei fratelli Fedele, siciliani di origine. Grazie a loro, i ricchi mosaici bizantini della cattedrale di Santa Maria Nuova di Monreale sono tornati a brillare. I restauri hanno restituito splendore a una parte dei mosaici del Duomo voluto nel 1172 dal re normanno di Sicilia, Guglielmo II d’Altavilla detto il Buono, sepolto in cattedrale. Il nuovo impianto di illuminazione esalta i particolari dei mosaici creati da mosaicisti siciliani insieme ad artisti provenienti da Costantinopoli, esperti nell’arte del mosaico, alla fine del XII secolo. Su una superficie di oltre 6000 metri quadrati i mosaici dorati raccontano l’opera di Cristo, dalla Creazione all’Apocalisse, illustrano scene della Bibbia, dell’Antico Testamento ed episodi del Nuovo Testamento. Ma, come detto, l’emozione è oggi potenziata dalla nuova illuminazione a Led di una ditta chierese che sostituisce il vecchio impianto. Un trionfo di luci in una cattedrale ricca di storia e di bellezze artistiche che tutto il mondo ci invidia.      Filippo Re

Ospedale di Lanzo, “entro il 10 aprile riaprono le sale operatorie”

“Quale sarà il futuro dell’ospedale di Lanzo?” è il titolo dell’interrogazione presentata da Sarah Disabato (M5s) nel corso del question time in Consiglio rergionale. Secondo l’esponente pentastellata, tale presidio “è stato progressivamente depotenziato, peggiorando la qualità del servizio sanitario per la popolazione locale. Una situazione che non potrà essere compensata dall’ospedale di Ciriè in quanto non è in grado di assorbire ulteriori pazienti”.

In base al cronoprogramma definito dalla Direzione generale dell’Asl To4, dopo l’incontro del 25 febbraio con operatori e tecnici, “l’obiettivo è di rafforzare la sinergia con quello di Ciriè – ha invece risposto dall’assessore Gian Luca Vignale – per rendere la risposta ai bisogni di salute locali maggiormente efficace ed efficiente. In particolare, a Lanzo le sale operatorie saranno riaperte il prossimo 10 aprile per interventi di ortopedia a bassa complessità, nonché di oculistica e terapia antalgica. Dal prossimo mese di giugno saranno effettuati piccoli interventi di chirurgia generale. Da metà marzo sarà nuovamente operativo l’ambulatorio di ecografia e da metà aprile, gli ambulatori di ecodoppler e per lo scompenso cardiaco.”

Più avanti toccherà a pneumologia e geriatria e saranno prese in considerazione altri potenziamenti. Dopo l’incontro pubblico, tenutosi a Lanzo il 6 marzo scorso, con il Comitato di difesa dell’ospedale, l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha convenuto sulla necessità di riportare il reparto di medicina al rango di struttura complessa, impegnandosi a chiedere alla Giunta regionale una deroga normativa in tal senso.

 

Nel corso dei lavori è stata data risposta anche alle interrogazioni: 276 “Chiusura e delocalizzazione dello stabilimento Gurit, che ne sarà delle lavoratrici e lavoratori?” presentata da Valentina Cera (M5s); 277 “Quali azioni della Giunta Regionale nell’ambito del sostegno alla sanità transfrontaliera e del progetto ProSATIF-Go?” di Vittoria Nallo (Sue); 279 “Liste d’attesa e gestione ‘fondo Balduzzi’, l’esempio virtuoso dell’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo esportabile in tutto il Piemonte?” di Claudio Sacchetto (Lega); 280 “Richiesta di informazioni sulla chiusura dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba e possibili sgravi fiscali per favorire un acquirente” di Giulia Marro (Avs); 281 “Studenti abbandonati alla stazione di Chieri quali misure urgenti per garantire il servizio ferroviario sulla SFM1?” di Alberto Unia (M5s); 282 “Impatto delle riduzioni delle corse nel Trasporto Pubblico Locale e necessità di risposte efficaci da parte dell’Agenzia della Mobilità Piemontese” di Simona Paonessa (Pd); 283 “Chiarimenti sulla normativa del Bollo Auto per veicoli in leasing. Garantire il gettito fiscale della Regione Piemonte” di Fabio Isnardi (Pd); 284 “Caos sulla linea ferroviaria SFM2 Pinerolo-Chivasso: Giunta Cirio spettatrice?” di Monica Canalis (Pd); 285 “Stravolgimento della cantierizzazione della Torino-Lione: è tutto compatibile con i progetti depositati e approvati?” di Alice Ravinale (Avs).

La Prima dell’Alta Langa

Lunedì 10 marzo 2025, si è tenuta a Torino la settima edizione de “La Prima dell’Alta Langa”, la grande degustazione annuale delle Alte Bollicine Piemontesi presso La Centrale di Nuvola Lavazza dalle 9:30 alle 17:30.
82 produttori hanno presentato oltre 180 cuvée in degustazione.
Durante la giornata erano previsti due seminari per approfondire la storia e le caratteristiche della denominazione:
• Dalle 12:00 alle 13:00, gli storici del vino Pierstefano Berta e Giusi Mainardi hanno raccontato le origini e lo sviluppo del metodo classico più antico d’Italia.
• Dalle 16:00 alle 17:00, Edmondo Bonelli, esperto di geologia, parlerà dei suoli dell’Alta Langa.
Inoltre, era prevista un’apertura straordinaria del Museo Lavazza dalle 11:30 alle 18:00.
Alcune informazioni tecniche:
La denominazione di origine controllata e garantita “Alta Langa” è riservata solo da uve vitigni Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100%.
La zona di produzione nelle province di Asti , Alessandria e Cuneo.
Alta Langa deve rispettare queste caratteristiche :
  • spuma: fine e persistente;
  • colore: da giallo paglierino tenue ad oro intenso;
  • odore: fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia;
  • sapore: sapido, fine ed armonico;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
  • acidità totale minima: 5,0 g/l;
  • estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l
Come devono essere i terreni :
  • terreni: i terreni marnosi calcareo-argillosi, a fertilità moderata;
  • giacitura: esclusivamente collinare. Sono da escludere categoricamente i terreni di fondovalle, umidi e pianeggianti;
  • altitudine: non inferiore a metri 250 s.l.m.;
  • densità d’impianto: quelle generalmente usate in funzione delle caratteristiche peculiari delle uve e dei vini. I vigneti dovranno essere composti da un numero di ceppi ad ettaro non inferiore a 4.000;
  • forme di allevamento e sistemi di potatura: quelli tradizionali, controspalliera bassa con potatura a Guyot tradizionale o cordone speronato;
  • è vietata ogni pratica di forzatura. È consentita l’irrigazione di soccorso.
Vinificazione ed invecchiamento:
La durata del processo di elaborazione (l’invecchiamento cioè dall’inizio della fermentazione in bottiglia destinata a rendere spumante la partita (cuvèe) e la durata della permanenza sulle fecce, minimo 30 mesi per “Alta Langa” spumante e “Alta Langa” spumante rosato e a 36 mesi per i vini con menzione riserva.
STORIA
Attorno al 1850, il Marchese Leopoldo Incisa aveva incluso diversi vitigni francesi nella sua collezione ampelografica localizzata nei vigneti di Rocchetta Tanaro. A metà dell’800 non mancavano in Piemonte impianti di Pinot. Già intorno al 1810 i Conti di Sambuy avevano introdotto alcuni rinomati vitigni francesi per migliorare la produzione vinicola locale. Carlo Gancia, però, aveva favorito la diffusione dei Pinot e Chardonnay intorno a Canelli per favorire la produzione dei suoi spumanti. Con il Progetto Spumante Metodo Classico in Piemonte, del quale la denominazione “Alta Langa” è nata, l’industria spumantistica piemontese ha dato al suo territorio un contributo di impegno economico e tecnologico prezioso per la produzione di spumanti Metodo Classico .
Il metodo di produzione dell’Alta Langa Docg – Alte bollicine piemontesi
Link
Ecco alcuni Alta Langa che mi sono particolarmente piaciuti:

Gancia

2013 millesimato Brut , sboccatura 10/2023 , 60 mesi sui lieviti
2010 millesimato Brut Riserva ,sboccatura 6/2024 , 120 mesi sui lieviti con 5 gr litro

Fontanafredda

Contessa Rosa 2018 Rose’ Brut Riserva , 70% pinot nero 30% chardonnay, sboccatura 2024,60 mesi sui lieviti con goccia di Barolo 1967
Vigna Gatinera 2016 100% Pinot noir Pas Dose’ Riserva, sboccatura 7/2023 , 72 mesi sui lieviti , single Vineyard
Vigna Gatinera 2014 100% Pinot noir Pas Dose’ Brut nature , sboccatura 6/2024 ,
108 mesi sui lieviti

Ettore Germano

2017 100% chardonnay Riserva Blanc de Blanc Pas Dose’ , 50% in acciaio, 50% 8 mesi in tonneaux , sboccatura 3/2024 , 65 mesi sui lieviti
2017 100% Pinot noir Riserva Blanc de Noir Pas Dose’, 50% in acciaio, 50% 8 mesi in tonneaux , sboccatura 3/2024, 65 mesi sui lieviti
2013 Brut , 80% Pinot noir 20% chardonnay , 70% acciaio, 30% tonneaux , sboccatura 2020 36 mesi sui lieviti

Contratto

2015 Riserva Pas Dose’ , 90% Pinot noir in acciaio, 10% chardonnay tonneaux usati per sei mesi ,sboccatura 3/2024, 100 mesi sui lieviti

Rapalino Fratelli

2019 Pas Dose’ , 50% Pinot noir e 50% chardonnay, sboccatura 12/2024,48 mesi sui lieviti
2018 Rose’ Pas Dose’ , 100% Pino noir, sboccatura 6/2024 ,60 mesi su lieviti

Enrico Serafino

2018 Zero Pas Dosè , Pinot noir 100%, sboccatura ? , 70 mesi sui lieviti
2018 Zero Riserva Pas Dosè De saignee’, cioè sanguinamento, Pinot noir 100%, sboccatura ?, 60 mesi su lieviti.
2011 Zero Riserva Pas Dosè , 85 %Pinot noir 15% chardonnay, sboccatura 2021,140 mesi sui lieviti

Bera

2018 Brut 70% chardonnay 30% Pinot noir, sboccatura 1/2024, bottiglia magnum ,80 mesi sui lieviti

Banfi

Cuvee’ Aurora 2017 Pinot noir 100%, sboccatura 6/2023 ,60 mesi sui lieviti
Cuveè Aurora 2015 Pinot noir 100%, sboccatura 11/2019 , 30 mesi sui lieviti
Cuveè Aurora Riserva Pas Dosè 2012 , 85% Pinot noir 15% chardonnay, sboccatura 10/2022 , 100 mesi sui lieviti

Abrigo fratelli

2018 Brut Riserva 100% chardonnay sboccatura 5/2024, 60 mesi sui lieviti

Pecchenino

2019 Riserva Pas Dosè, 70% Pinot noir 30% chardonnay, sboccatura 01/2025, 60 mesi sui lieviti

Tenuta il Falchetto

2018 Riserva Pas Dosè , chardonnay 100%, sboccatura 7/2024 Doss, 60 mesi sui lieviti
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Morte di Ricciardone, un grande vuoto nel panorama culturale e musicale

«La scomparsa di Sergio Ricciardone lascia un grande vuoto nel panorama culturale e musicale del Piemonte. La sua visione innovativa e la sua capacità di trasformare la musica in un’esperienza artistica totale, ha dato un contributo importante alla crescita di Torino come punto di riferimento internazionale per la creatività contemporanea. Club to Club, che ha saputo far dialogare la città e il Piemonte con il mondo, è una delle tante eredità del suo lavoro e della sua passione. In questo momento di dolore il più sentito cordoglio va alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un percorso umano e professionale fatto di talento, dedizione e amore per la cultura».

Lo hanno dichiarato il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli a seguito della scomparsa del direttore artistico di Club To Club.

(foto Facebook)