ilTorinese

Di Giacomo (S.PP.): “chiarezza, o agli agenti non resta che volgere l’altra guancia”

 

Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame di Torino

“Sul reato di tortura siamo arrivati all’interpretazione: la sentenza del Tribunale
del Riesame di Torino che ha annullato la sospensione dal servizio di 23 agenti
del carcere di Biella conferma che non c’è tempo da perdere perché i
legislatori mettano mano e rivedano la normativa del 2017 che ha introdotto il
reato di tortura”. Così Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP. –
Sindacato Polizia Penitenziario – aggiungendo che “il commento positivo
espresso a caldo sulla sentenza adesso, dopo il deposito del dispositivo, va
sicuramente rivisto perché da tortura la nuova interpretazione è di “abuso di
autorità”, che prevede “solo” fino a trenta mesi di reclusione. In sostanza per i
giudici di Torino si può anche non essere sospesi dal servizio ma comunque si
risponde di un reato. Per gli agenti costretti a fronteggiare quotidianamente le
aggressioni di detenuti, sempre più violenti e impuniti, aumentate nel giro
degli ultimi mesi del 180%, non resta che volgere l’altra guancia. Se ci si è già
dimenticati del gravissimo episodio del detenuto che nel carcere di Frosinone,
cinque giorni fa, ha colpito con una lametta alla gola un nostro collega, con
una profonda ferita che poteva procurargli la morte, vogliamo ricordarlo noi
per riaccendere l’attenzione sul punto di non ritorno in cui ci troviamo con il
pericolo di vita per i servitori dello Stato. La richiesta del nostro sindacato di
avere un quadro normativo chiaro – afferma Di Giacomo – proprio alla luce
della nuova sentenza non è più rinviabile. Rivolgiamo pertanto un appello a
Ministro Giustizia e Parlamento perché affronti il più rapidamente possibilità
questa che è una priorità per il personale penitenziario che persino in casi di
rivolte non sa come comportarsi per non incorrere nel reato di tortura o, da
adesso, di “abuso di autorità”.

Aldo Di Giacomo   

Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP.

Tutto su “I fiori nell’arte”, conferenza di Alessia Cagnotto

Mercoledì 14 giugno 2023, presso il Centro Pannunzio, nella sede di Via Maria Vittoria 35 H, alle ore 18, la Prof.ssa Alessia Cagnotto ha tenuto la conferenza I fiori nellArte, un tema di alto pregio e di vasta entità a cui la relatrice ha saputo dare un particolare rilievo tecnico e specialistico.
Di fronte ad un pubblico attento e interessato, la parola esperta e precisa della docente di Arte, con il supporto via via delle immagini proiettate,  ha avuto modo di delineare, con competente  certezza, lessenzialità della poetica degli autori presi in esame, attraverso un linguaggio preciso, aperto e coinvolgente.  La sala piena e silente ha seguito linteressante taglio dialettico dato dalla docente, il cui modulo narrativo ha saputo presentare le opere esaminate ciascuna non semplicemente come quadro a se stante, ma inserite tutte in una dimensione emozionale, capace di evocare ambienti e situazioni, con accostamenti sorprendenti e illuminanti.  
E così il racconto si snoda e quasi esige una simpatia che si collega finemente al contesto: la natura, dice la docente, è da sempre fonte di ispirazione per gli artisti, in tutti i suoi aspetti, partendo dai paesaggi fino al genere “natura morta”. Rientrano in questa ultima categoria “i fiori”, soggetto che non da subito viene considerato importante, si dovrà infatti attendere la celebre “cesta” di Caravaggio prima che tali tipologie di composizione vengano comprese come un genere autonomo. Le composizioni floreali, continua la Professoressa, piacciono molto ai pittori fiamminghi, anche se “l’epoca d’oro” del soggetto fiore è senza dubbio l’Impressionismo. I grandi nomi dell’Ottocento, Renoir, Monet, Manet, Van Gogh e molti altri osservano costantemente la natura e i suoi dettagli, dal loro peculiare e unico modo di osservare e riproporre nascono le eterne opere note come le serie dei “Girasoli” o delle “Ninfee”. Fanno quasi contrasto con tali componimenti, luminosi e dai toni accesi, le composizioni delle epoche successive: il Novecento, secolo devastato dalle guerre, trova voce negli artisti, i quali ascoltano il mondo gridare, per riprendere le parole di Munch, come dicono i fiori nevrotici di Schiele, i turbolenti petali di Nolde, fino alle metalliche composizioni di Lempicka. I fiori si rivelano ancora fonte di grande interesse per gli artisti contemporanei, ed anche per i fotografi, così come dimostrano le sensuali immagini di Mapplethorpe e quelle di Araki. Quello che può parere semplice e silenzioso, come un piccolo fiore, effimero e delicato, è in realtà fonte infinita di spunto e rielaborazione, eterno escamotage per coloro che da sempre necessitano di esprimere se stessi.Il tempo passa veloce, e la conferenza si chiude non senza alcune domande che il pubblico interessato rivolge allesperta, la quale volentieri risponde con raffinata precisione artistica e piacevolezza verbale, note che hanno segnato questo suo incontro.

Europa Verde Piemonte: “Imbrattata la sede da attivisti del Nucleare”

La scorsa notte l’ingresso della sede di Europa Verde Verdi Piemonte in Via Monginevro 8 a Torino è stata imbrattata da anonimi che hanno applicato degli adesivi raffiguranti un invito all’utilizzo dell’energia nucleare e rimosso la bandiera all’ingresso.
Questo l’invito dei Co-portavoce   Regionali, Mariella Grisà e Mauro Trombin: ” Sul nucleare siamo disponibili ad un confronto non occorre agire nell’ombra, invitiamo i fautori del gesto a farsi avanti per aprire un dibattito costruttivo”.
“Abbiamo controllato se fosse stata danneggiata qualche altra parte della sede ma fortunatamente si tratta solo di questo atto di vandalismo che seppur di poco valore economico ha un importante valore etico e morale” dichiara Frosina Fabrizio Co-portavoce  di Europa Verde Torino Metropoli.
Le  nostre battaglie a favore delle energie rinnovabili sono di fatto una sfida per molti sostenitori dell’energia nucleare, a loro modo hanno voluto mandare un messaggio a noi.
Giorgio Bertola consigliere regionale di Europa Verde avverte: “Queste provocazioni ci incoraggiano ancora di più a promuovere fonti di energia sostenibile e non pericolose”.

“Barriera a cielo aperto 2023”, un’estate di spettacoli fa rivivere il quartiere

L’antica “Barriera ‘d Milan” o “Barriera dl’Emme” diventa per tre mesi vivace scena teatrale, con oltre 60 appuntamenti in 8 diversi spazi e 8 realtà coinvolte

Dal 16 giugno al 26 settembre

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna per il terzo anno consecutivo  la Rassegna estiva “Barriera a cielo aperto” che animerà per tre mesi l’estate dell’antica “Barriera di Milano” (storico quartiere della periferia Nord di Torino, nato nel 1853, esattamente dov’è adesso piazza Crispi, dopo il via dato alla prima cinta daziaria) con una ricca programmazione di oltre 60 appuntamenti, frutto della collaborazione progettuale di 8 realtà locali, che si attiveranno in 8 diversi spazi del quartiere, guidate dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”. In agenda, film popolari e pellicole indipendenti, concerti musicali, feste di quartiere, talk su tematiche ambientali, esposizioni temporanee, workshop, concerti in radio con palco su strada e quant’altro.

Il via nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 giugno, in una due giorni di festa e condivisione il cui centro nevralgico sarà piazza Foroni  che, dalle 17 alle 23 di venerdì, diventerà metaforicamente il palcoscenico a cielo aperto di un intero quartiere ospitando giochi, musica, libri, ecosostenibilità e cinema, senza dimenticare l’“area Bimbi”. Sarà anche possibile giocare a basket , farsi fare un ritratto , realizzare disegni per terra con gessetti e vivere un’esperienza video-grafica interattiva basata su “Romeo e Giulietta” di Shakespeare con l’“Associazione Enchiridion”. Alle 21.30, la proiezione in piazza della commedia “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani (2023), film interpretato da Antonio Albanese, Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco e Fabrizio Bentivoglio. Si continuerà sabato 17 giugno, già dalla mattina, all’“Orto Urbano del Boschetto” con una serie di momenti conviviali, mini-corsi, talk fino alle 19 quando inizieranno i festeggiamenti per il nono compleanno del “Community Hub” di via Baltea: dal tardo pomeriggio a sera i coabitanti festeggeranno nella nuova pedonale “Baltea Lido” con musica e attività per grandi e piccini.

Tutti gli appuntamenti si terranno presso l’“Arena Monterosa” (10 le proiezioni in programma), il “Community Hub” di Via Baltea 3( con 14 eventi, di cui 12 legati alla Rassegna musicale “Suoni dal Lido”, i “Barriera Talks” e la mostra fotografica “Linea di confine” con scatti in b/n di Nicolò Taglia) , la “Casa del Quartiere Bagni Pubblici” di Via Agliè (che ospiterà 13 eventi, fra cui cinque concerti di musica live curati da Marco Piccirillo), l’Orto Urbano del Boschetto di AgroBarriera” (con incontri di “agroecologia” accanto a passeggiate legate ai segreti del verde urbano e a laboratori di pianificazione)  e il “Centro Interculturale” della Città di Torino (che ospiterà un workshopdi cinema condotto da Hleb Papou, regista de “Il legionario”, premiato al “Festival di Locarno” 2021 per la miglior regia nel Concorso “Cineasti” del presente”), oltre a Piazza ForoniPiazza Botticelli e ai Giardini Saragat per appuntamenti singoli.

“Come Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) siamo contenti – commentano Vittorio Sclaverani e Valentina Noya, presidente e vicepresidente dell’‘Associazione’ – di poter coordinare per il terzo anno il progetto ‘Barriera a cielo aperto’ . Il lavoro di tutti i partner coinvolti ha permesso di costruire delle proposte di condivisione dove i linguaggi e i pubblici si possono incontrare e muovere in un contesto vitale come è, storicamente, il quartiere di Barriera di Milano. L’estate 2023 è significativa per la nostra realtà, perché il 7 luglio festeggeremo il 70° anniversario della nostra Fondazione avvenuta per opera della lungimirante Maria Adriana Prolo; per l’occasione saranno in programma molteplici attività, tra le quali siamo felici di poter organizzare a fine giugno la restituzione di progetti importanti come ‘Ragazzi in Città’ e ‘Cinema Plurale’, pensando sempre a una cultura inclusiva, accessibile a tutti, in particolare alle nuove generazioni”.

“Barriera a cielo aperto 2023” è dedicata a Paola Gargale, Adonella Marena, Carla Massaglia, Laura Mattarella, Federico Biasin, Nino Casciaro, Piero Gilardi, Ivano Marescotti, Gianni Minà e a Mario Minchilli, il “cestaio” di Via Baltea.

Per info e programma completo: “Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15 D, Torino; tel. 011/0765039 o www.amnc.itinfo@amnc.it

g. m.

Nelle foto:

–       Via Baltea 9

–       Da “Grazie ragazzi”, film di Riccardo Milani

–       Arena Monterosa

Concluso alla Taurinense il Corso di Diritto Umanitario nei conflitti armati

COMANDO TRUPPE ALPINE

BRIGATA ALPINA “TAURINENSE”

COMUNICATO STAMPA

Nel quarto corso organizzato dalla Brigata alpina Taurinense, formati 22 nuovi operatori di Diritto Internazionale Umanitario nei conflitti armati.

Torino, 13 giugno 2023 – Si è concluso presso la Brigata alpina Taurinense, il 204° Corso di Diritto Internazionale Umanitario dei conflitti armati, svolto dalla Croce Rossa Italiana a favore del personale dell’Esercito ed aperto anche ad altre Forze Armate.

Articolato su trenta ore di studio suddivise tra lezioni frontali e momenti di esercitazione, il corso è stato condotto da docenti universitari, istruttori di diritto internazionale, consiglieri giuridici e da personale della Croce Rossa. Significative e preziose sono state le lectio magistralis del Dottor Nicola Pedde, direttore dell’Institute of Global Studies, e del Generale Giorgio Battisti, già comandante della Taurinense nel 2002/2003 ed attualmente vice Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Internazionale Umanitario.

Il corso ha affrontato molteplici ed interessanti tematiche del diritto Internazionale dei conflitti armati tra cui i principi di proporzionalità, limitazione e distinzione, affrontando infine argomenti di stretta attualità che riguardano i diritti umani nei conflitti armati e nei fenomeni migratori.

Le lezioni, tenute presso il Comando della Brigata “Taurinense”, hanno fatto luce sull’esperienza della CRI in patria e all’estero e sul trattamento dei prigionieri di guerra. Particolare attenzione è stata posta sull’uso e l’abuso dell’emblema di protezione ed il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L’analisi di casi di studio richiedenti l’applicazione delle norme in contesti simulati, ha reso il corso strettamente attinente alle diverse tematiche che il personale militare può trovarsi ad affrontare.

Barno Ismatullaeva una delle due Cio-Cio-San al teatro Regio

Due protagoniste  si alterneranno nel ruolo

 

La signora Barno Ismatullaeva sosterrà il ruolo di Cio-cio-san nella produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che è in scena già da martedì 13 giugno scorso. Liana Haroutounian si alternerà come protagonista nelle recite del 15, 17, 20, 23 e 27 giugno. Matteo Lippi sarà il tenente Pinkerton per tutte le recite poiché Rame Lahaj non potrà prendere parte alla produzione per una indisposizione che gli impone un riposo assoluto per 15 giorni.

Madame Butterfly va in scena nell’allestimento del Teatro Regio firmato da Damiano Michelietto. Orchestra e Coro del teatro Regio saranno diretti dal maestro Dmitri Jurowski. Il Coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il teatro Regio.

Il soprano Barno Ismatullaeva ha fatto il suo debutto la scorsa estate sul palcoscenico del lago di Bregnez in Madama Butterfly, diretta da Andreas Homoki, per la direzione musicale di Enrique Mazzola.

La stampa internazionale ha scritto di lei che si trattava di una “Cio-Cio-San semplicemente sbalorditiva […] la grande aria di Cho Cho San riesce a essere di una bellezza commuovente.

Il tenore genovese Matteo Lippi si è formato sotto la guida di Mirella Freni e porta sul palcoscenico del teatro Regio il suo Pinkerton, che è stato ampiamente applaudito al suo debutto al Glynderbourne Festival.

Mara Martellotta

 

I biglietti per la Madama Butterfly sono in vendita alla biglietteria del Teatro Regio

www.teatroregio.torino.it

Tel 0118815241/0118815242

Le soluzioni delle imprese piemontesi per combattere la crisi energetica

Rimodulazione prezzi, riduzione profitto, autoproduzione, efficientamento e rinegoziazione contratti.

 

l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende è raddoppiata tra il 2021 e il 2022.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

 

La crisi energetica e le speculazioni hanno colpito duramente le imprese artigiane del Piemonte, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, oltre 117mila in tutto il Piemonte, con un progressivo gonfiarsi dei prezzi dell’elettricità e del gas che ha provocato un’impennata dei costi.

Anche se a maggio 2023 il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica si dimezza (-48,8%) rispetto ad un anno prima, la media dei primi cinque mesi del 2023 risulta superiore del 177% alla media del 2019. Nel primo trimestre 2023 il prezzo dell’elettricità per una micro e piccola impresa sale del 16,5% rispetto un anno prima, collocandosi su un livello che è 2,6 volte la quotazione media del 2019.

 Le piccole e medie realtà hanno adottato però alcune soluzioni per continuare a essere presenti sul mercato e a lavorare: aumento dei prezzi, riduzione dei margini di profitto, autoproduzione di elettricità, efficientamento degli impianti, rinegoziazione dei contratti e, purtroppo, anche la riduzione e la sospensione dell’attività.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sul caro energia.

La maggior parte delle nostre imprese ha dovuto da un lato contenere al massimo gli aumenti dei prezzi, dall’altro ridurre margini già non cospicui. Solo una minima parte ha dovuto sospendere o ridurre l’attività.

 

 “Non sappiamo se la tempesta dei rincari sia passata, d’altra parte siamo troppo condizionati da meccanismi speculativi sovranazionali – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – di certo dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

“Il caro energia che ha colpito imprese e famiglie rende imperativo il consolidarsi di una politica che miri all’autonomia energetica del Paese a qualsiasi costo e a discapito di qualsiasi interesse che non sia quello strettamente nazionale – conclude Felici – Inoltre, senza farci obnubilare da chimere clorofilliane, il Sistema Regione e il Sistema Paese devono mettere mano agli strumenti a disposizione per ridurre gli sprechi e adottare, ove possibile, tecnologie a bassa emissione, senza imporre scelte ideologiche funzionali solo ad interessi esterni e che non hanno effetti sulle emissioni”.

Confartigianato Imprese Piemonte ricorda, infine, come l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende sia raddoppiata tra il 2021 e il 2022. Ciò ha significato che, mediamente, l’energia è diventata una delle spese più importanti per le imprese artigiane piemontesi. Il deragliamento dei prezzi dell’energia, ha anche comportato una erosione del 6,1% del valore aggiunto delle micro-piccole-medie imprese. A questi shock, si sono uniti la stretta monetaria, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la mancanza di manodopera.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

16 – 22 giugno 2023

 

VENERDI 16 GIUGNO

 

Venerdì 16 giugno

METALLI SOVRANI. LA FESTA, LA CACCIA E IL FIRMAMENTO NELL’ISLAM MEDIEVALE

MAO – apre la nuova mostra

La seconda tappa del viaggio di avvicinamento alla grande mostra dell’autunno dedicata all’arte dei paesi tra estremo Oriente e centro Asia fino alle sponde del Mediterraneo è un progetto espositivo dedicato ai più raffinati oggetti di arte islamica in metallo dal titolo Metalli sovrani. La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale e rappresenta la prima collaborazione fra il Museo d’Arte Orientale e The Aron Collection.

La mostra, che succede a Lustro e lusso dalla Spagna islamica all’interno della galleria islamica del MAO, presenta una mirata selezione delle principali tipologie di oggetti della metallistica islamica (bruciaprofumi, portapenne, candelieri, vassoi, bacili, coppe, bottiglie porta profumo) che, insieme alla miniatura, può essere considerata tra le più alte espressioni della creatività artistica islamica.

Una creatività che dalla Persia si diffondeva nel mondo come un linguaggio, raggiungendo a Oriente l’India e la Cina e arrivando in Occidente alle pendici dell’Atlante. Frutto di ammirazione e di imitazione raggiunse anche l’Europa, dimostrando quanto le frontiere politiche e religiose non corrispondessero affatto a quelle della percezione estetica.

 

Venerdì 16 giugno ore 16.30

LUSSO A BISANZIO: FASTI ALLA CORTE D’ORIENTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

L’imperatore di Bisanzio indossava abiti in seta, i cui riflessi e bagliori conferivano alla sua figura e a quella

della sua consorte un’aura divina. Il lusso e la raffinatezza caratterizzavano la corte e l’aristocrazia della capitale: la classe dirigente di Costantinopoli sapeva farsi ammirare.

Nella mostra in corso a Palazzo Madama Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario sono esposti bracciali e anelli, amuleti e pettorali: oggetti di pregio e di fine artigianato, che rivelano quanto il lusso fosse realmente status simbol: come in ogni tempo, come in ogni civiltà antica e moderna.

La visita propone un itinerario “fastoso”, utile per comprendere i diversi aspetti del mondo bizantino.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

LUNEDI 19 GIUGNO

 

Lunedì 19 giugno ore 17

COSTRUIRE LA MOSTRA “BIZANTINI”. IL PERCORSO DALL’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE

Palazzo Madama – conferenza con Federico Marazzi, curatore della mostra

Raccontare mille anni di uno Stato che ha cambiato più volte estensione geografica e sistema organizzativo e a cui diamo oggi un nome che i suoi abitanti non conoscevano e in cui non si sarebbero mai riconosciuti: questa è la sfida che vuole affrontare – e vincere – il progetto di una mostra sull’Impero Bizantino. Come affrontarla? Una mostra su Bisanzio deve giocarsi fra due polarità: individuare e analizzare gli aspetti che più hanno contribuito a conferire continuità apparente all’Impero e, allo stesso tempo, rilevare le mutazioni che essi hanno subito nel tempo, contribuendo a definire delle “epoche” fra loro differenti. Allo stesso tempo, va considerato che la lunga parabola storica di Bisanzio, nonostante abbia toccato in più tempi e in più luoghi l’intero territorio italiano (lasciando proprio in Piemonte l’ultimo suo segno con la presenza della famiglia dei Paleologi alla testa del marchesato del Monferrato), è scarsamente entrata a far parte di ciò che compone il sentimento identitario della nazione italiana.

Bisanzio, insomma, non è mai riuscita a essere, nel nostro immaginario condiviso, ciò che, ad esempio, sono state la Grecia antica e Roma, ma anche molte delle altre civiltà che Roma ha soggiogato sul territorio italiano e di quanto non sia stata anche quella dei Longobardi, a cui è stato attribuito il ruolo di demolitrice di quella romana. In rapporto all’Italia, essa è invece rimasta a lungo su un binario morto della storia, su cui l’ha costretta una retorica storiografica sette-ottocentesca che ha visto in essa un’estenuazione della cultura romana immersa in un’atmosfera d’oriente tanto affascinante quanto però sostanzialmente percepita come aliena e incomprensibile.

Questa mostra è stata quindi la prima occasione, per l’Italia, di dare una sua lettura di questo segmento del proprio passato, che rivedesse criticamente gli orientamenti sette-ottocenteschi e operasse una “immersione” del tema entro il flusso vivo della storia nazionale e delle sue connessioni con il mondo mediterraneo.

La conferenza fa parte del ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, visitabile nella Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023, attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Federico Marazzi è professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove dirige anche la Scuola di Specializzazione in beni Archeologici gestita insieme all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi scientifici si incentrano sullo studio della transizione dall’Antichità al Medioevo nell’Italia centro-meridionale e sullo studio storico-archeologico degli insediamenti monastici. È stato curatore della mostra sui Longobardi (Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2017-2018) e di quella sui Bizantini (Napoli-Torino 2022-2023). Collabora con il Museo Nazionale Romano come coordinatore scientifico del riallestimento della sezione tardoantica e altomedievale della sede di Crypta Balbi.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 26 giugno, ore 17

Bella di fama e di sventura. Galla Placidia, la virtù del potere

Con Giovanni C.F. Villa, Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica di Torino

Lunedì 3 luglio, ore 17

Smalti bizantini tra Oriente e Occidente

Con Giampaolo Distefano, Università degli Studi di Torino

Lunedì 10 luglio ore 17

Una vita, molte leggende. Teodora di Bisanzio santa e diavolessa

Con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 17 luglio, ore 17

Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

 

Ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MARTEDI 20 GIUGNO

 

Martedì 20 giugno ore 19

MIYA MASAOKA. Un approccio virtuosistico e innovativo al koto giapponese

MAO – concerto nell’ambito del public program di Buddha10 Reloaded

Miya Masaoka è compositrice, musicista e sound artist. Le sue opere spaziano tra opere New Noh, performance ibride tra acustica ed elettronica, sound art, cori, mappatura del movimento degli insetti, installazioni sonore, performance art e molto altro. Il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia, al MoMA PS1, al Kunstmuseum di Bonn tra gli altri. Ha ricevuto commissioni ed ha collaborato con la BBC Scottish Symphony Orchestra, il Glasgow Choir e l’International Contemporary Ensemble.

Il suo lavoro esplora la percezione corporea della vibrazione, del movimento e del tempo, mettendo in primo piano complesse relazioni timbriche.

È professoressa associata e direttrice del MFA Sound Art Program presso la Columbia University.

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.

 

 

MERCOLEDI 21 GIUGNO

Mercoledì 21 giugno

MICHELE TOCCA. REPOUSSOIR

22 giugno – 5 novembre 2023

GAM – inaugura la mostra

ore 17:00 Conferenza di Anna Ottani Cavina Italia dipinta. L’invenzione del paesaggio

ore 18:00 Inaugurazione della mostra

La GAM di Torino è felice di annunciare la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La mostra, curata da Elena Volpato, nasce dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore firt-timeness: con il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda. Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia.

Info https://www.gamtorino.it/it/evento/michele-tocca-repoussoir/

 

GIOVEDI 22 GIUGNO

Giovedì 22 giugno ore 17.15

L’ARTE PUÒ ROMPERE LE SCATOLE

GAM – performance dell’artista Afran nell’ambito del Festival Panafricano 2023

In occasione dell’apertura del Festival Panafricano 2023 il Dipartimento Educazione GAM ospita, nell’ambito dei progetti per l’Intercultura, la performance L’arte può rompere le scatole dell’artista camerunense Afran.

L’azione pittorica si sviluppa attorno a una installazione di cartoni con cui Afran interagisce mediante colore, movimento, suoni e parole. Un viaggio di suggestioni che, con ironia, porterà il pubblico a riflettere sugli spostamenti dei beni e sui rapporti di forza nel nostro mondo contemporaneo.

In seconda battuta l’opera suggerirà anche una riflessione sul ruolo rivestito oggi dall’arte, in un contesto in cui spesso questa asseconda passivamente il corso della storia, accontentandosi di entrare in prestigiose collezioni. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla performance attraverso un confronto e un coinvolgimento diretto con l’artista.

Prenotazione obbligatoria al sito https://festivalpanafricano.it/

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Uncem: bene abrogazione abuso d’ufficio

“L’abrogazione del reato di abuso di ufficio per i Sindaci è per Uncem positivo. Sosteniamo questo provvedimento, come ho già avuto modo di dire al Ministro Nordio nei giorni scorsi. Alcune organizzazioni e partiti sono perplessi in merito, mentre Uncem ha sempre sostenuto che togliere il reato sarebbe stato necessario per evitare procedimenti sui Sindaci che, in passato, nella maggior parte dei casi hanno comportato una grave gogna mediatica traducendosi poi in archiviazioni. I Sindaci hanno bisogno di tutele, le indennità sono state in parte aumentate ma di più e meglio va fatto per proteggere ruolo e funzione, per dargli forza. Abrogare il reato di abuso di ufficio è un primo positivo passo. Governo e Parlamento ci auguriamo possano lavorare intensamente e in tempi rapidi su questo e su altri provvedimenti a vantaggio dei Sindaci, anche favorendo il lavoro insieme tra Comuni, tra Amministratori, oltre la logica campanilista e municipalista che per troppo tempo ha imperato, anche nel PNRR e in bandi statali”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Francesco Monchiero nuovo presidente di Piemonte Land of Wine

Il presidente del Consorzio Tutela Roero eletto alla guida dell’organismo che riunisce i Consorzi del vino in Piemonte

Cambio al vertice del superconsorzio dei vini piemontesi con la nomina a presidente di Francesco Monchiero, già rappresentante del Consorzio Tutela Roero. L’assemblea, riunita nel pomeriggio di oggi a Castagnito, si è pronunciata con convinzione a favore di Monchiero che, forte dei risultati ottenuti con la denominazione da lui rappresentata negli anni, ha riunito i consensi dei Consorzi di Tutela che si sono espressi eleggendolo per guidare e definire le strategie di promozione del vino piemontese per i prossimi 3 anni.

Un riconoscimento per il lavoro fatto in questi 3 mandati per la denominazione del Roero, per le strategie di valorizzazione e tutela messe in campo che hanno portato a una crescita della produzione del 40% dal 2013 – anno di costituzione del Consorzio – e un incremento del valore costante negli anni.

“Sono felice di questa attestazione di sostegno da parte dei Presidenti riuniti in Piemonte Land” commenta Francesco Monchiero, presidente del Consorzio Tutela Roero e di Piemonte Land of Wine “Supportato della Regione Piemonte, intendo proseguire con questo spirito di fattiva collaborazione tra le parti coinvolte per far ripartire la promozione internazionale dei vini piemontesi e accrescerne la visibilità. Piemonte Land è la casa comune dei Consorzi dei vini piemontesi, pur mantenendo ognuno di essi la propria peculiare identità. Al suo tavolo si elaborano e si definiscono le strategie e i programmi per proporsi all’esterno con la compattezza di un unico grande organismo e abbiamo in progetto di realizzare attività coordinate e strutturate per valorizzare tutto il Piemonte vitivinicolo come fatto in Roero”

Nato per offrire ai Consorzi di tutela dei vini piemontesi un’assise in cui individuare operatività e strategie comuni, Piemonte Land of Wine ha l’obiettivo di armonizzare la promozione dei vini, dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze del Piemonte in tutto il mondo, ottimizzando anche l’utilizzo dei fondi comunitari destinati alla promozione.