ilTorinese

Bonus neonati a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX –  Il Comune di Sauze d’Oulx ha istituito il Bonus comunale una tantum per i nuovi nati e/o minori adottati residenti” per l’anno 2023 con scadenza domande 31 gennaio 2024.

Il Sindaco Mauro Meneguzzi sottolinea l’importanza dell’atto: La nostra Amministrazione Comunale si era data l’obiettivo di istituire un contributo a supporto delle famiglie residenti a Sauze d’Oulx che contribuiscono all’incremento delle nascite e a premiare chi esprime fiducia nella famiglia e nello sviluppo demografico della comunità. Purtroppo gli anni della pandemia ci hanno costretti ad operare nuove scelte non preventivate, ma tornando alla normalità con questo bilancio siamo riusciti ad individuare le risorse necessarie a sostenere questo progetto. Pertanto abbiamo reperito la cifra di € 3.000 che verrà ripartitatra le domande pervenute degli aventi diritto per un importo massimo di € 500 per ogni evento di nascita e adozione”.

Potranno partecipare al bando neonati i genitori dei nuovi nati nel periodo tra il 01 gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023.

Sono equiparati ai figli naturali i figli adottati, a decorrere dalla data del provvedimento di adozione. Per i parti gemellari, la famiglia potrà presentare più domande, tante quante i gemelli nati.

Al bando sono ammessi anche i cittadini stranieri residenti a Sauze d’Oulx ed in possesso di regolare titolo di soggiorno del genitore richiedente e del minore.

La domanda, redatta sull’apposito modulo d’istanza dovrà essere inoltrata, a pena di inammissibilità a mezzo posta elettronica all’indirizzo ufficio.protocollo@comune.sauzedoulx.to.it oppure amezzo PEC all’indirizzo comune.sauzedoulx@legalmail.it oppure con consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Sauze d’Oulx – Via della Torre n. 11 – Sauze d’Oulx, negli orari di apertura al pubblico.

Il bando ha scadenza 31 gennaio 2024.

Per informazioni e chiarimenti è possibile scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica ufficio.personale@unionevialattea.to.it o contattare il numero0122/89.114 (interno 8).

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“La cultura del dono” alla Biblioteca Nazionale Universitaria per i trecento anni della fondazione

A conclusione delle celebrazioni per i trecento anni dalla sua fondazione, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino presenta la mostra “La Cultura del Dono”, dedicata al tema del dono in ambito culturale, risultato di tre anni di lavori su alcuni fondi librari conservati presso l’Istituto. La mostra è stata inaugurata mercoledì 20 dicembre alle ore 18 presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale, in piazza Carlo Alberto 5, con i saluti istituzionali, la presentazione del progetto espositivo e una visita alla mostra con i curatori.

Nell’agosto del 2020 la Biblioteca Nazionale ha deciso di valorizzare un corpus di libri custoditi nei suoi magazzini, recuperando circa 17 mila volumi e 11 mila opuscoli, per un totale di 556 metri lineari di opere provenienti da tutto il mondo, di cui la maggior parte antiche e di interesse culturale rilevante. Il nucleo principale di questo patrimonio è costituito da doni giunti in seguito al grande incendio della biblioteca di via Po, che innescò un’immediata gara di solidarietà.

Tra agosto e dicembre del 2020 è stata ritrovata anche documentazione inedita afferente all’archivio storico della biblioteca. Si ricostruì l’arrivo dei doni, la loro consistenza e gli scambi epistolari con i loro donatori, prima fondamentale traccia per una sistemazione fisica dei volumi.

Nasce così l’idea di un progetto integrato che, nell’ambito di un piano di conservazione, tutela e valorizzazione, ha portato alla ricognizione completa dei beni attraverso il riordino, l’inventariazione, la catalogazione dei volumi e dell’archivio storico. È anche stato realizzato un portale 3D ove è possibile sfogliare alcuni dei libri virtualmente.

La mostra si articola in un duplice livello di narrazione, di cui uno sistematico, che affronta il difficile percorso dell’acquisizione del materiale, esplicitato attraverso tre personaggi guida, una linea cronologica e i testi a corredo, e l’altro tematico, in cui a narrare ricchezza e varietà dei doni saranno i volumi stessi, organizzati fisicamente in quindici filoni narrativi.

Trai temi proposti, doni del Cinquecento, un’eleganza fragile, un opuscolo per ogni occasione.

Vittorio Amedeo II, il re fondatore della Biblioteca; Erminia Caudana, la restauratrice che guidò per oltre 50 anni il laboratorio di restauro istituito dopo l’incendio del 1904, e Stelio Bassi, il direttore che traghettò la biblioteca dalla sede di via Po a quella attuale in piazza Carlo Alberto, sono i mentori che accompagnano visitatori e visitatrici alla scoperta degli oltre ottanta volumi protagonisti dell’esposizione.

La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo 2024, presso la sala mostre Juvarra, l’atrio annesso e la sala storica della Biblioteca Nazionale, da lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, ingresso gratuito.

Mara Martellotta

Ambrogio (Fdi): “Calo inflazione ottima notizia”

“ORA BCE TAGLI I TASSI, ECONOMIA REALE HA BISOGNO DI OSSIGENO”

“Anche grazie alle misure messe in campo dal governo Meloni, come il Trimestre Anti-Inflazione, il dato di dicembre rallenta ulteriormente: si tratta di un’ottima notizia che da un lato certifica il buon lavoro dell’esecutivo e che, dall’altro, apre alla possibilità, o meglio all’opportunità, di un tempestivo allentamento dei tassi di interesse da parte della Bce. Si tratta di una decisione indifferibile che darebbe ossigeno alle famiglie, che favorirebbe l’accesso al credito delle aziende e che, soprattutto, libererebbe risorse per l’Italia, da investire in crescita e ulteriore recupero del potere d’acquisto”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Bilancio del Senato.
“E’ chiaro che, dinanzi a un’economia reale in rallentamento in tutta l’Eurozona, un taglio adeguato dei tassi ridarebbe slancio e ossigeno a tutti i settori produttivi. Auspico che non si reiteri la lentezza decisionale che ha caratterizzato la fase di rialzo, condotta in ritardo e in modo eccessivamente brusco: serve prontezza e tempestività, abbiamo il dovere di sostenere la crescita”.

Palazzina di Caccia di Stupinigi, atmosfera di festa con Blue Note Gospel Choir

Domenica 7 gennaio, ore 16

Concerto di brani natalizi e gospel contemporaneo

 

 

Nato nel 2000, il Blue Note Gospel Choir ha cantato in chiese e teatri per oltre 250 concerti in tutto il Nord Italia. Composto da 16 coristi suddivisi in 3 sezioni (soprani, contralti e tenori), ha un repertorio basato su un gospel contemporaneo e gli spettacoli si caratterizzano per il coinvolgimento costante del pubblico con canti che rendono il concerto interattivo ed unico.

Il programma di domenica 7 gennaio alla Palazzina di Caccia di Stupinigi prevede due momenti distinti. Nella prima parte vengono eseguiti i classici brani natalizi in chiave moderna e nella seconda parte il Blue Note Gospel Choir si cimenterà su brani di gospel contemporaneo.

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

L’ingresso allo spettacolo è compreso nel prezzo del biglietto

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Non si effettuano prenotazioni, fino ad esaurimento posti

Info: 011 6200634stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Il Pnrr a sostegno dell’agricoltura di precisione

Il 10 gennaio apre il bando regionale 2024-2025

Pubblicato il bando regionale a sostegno delle micro, piccole e medie imprese agricole piemontesi e delle loro cooperative e associazioni, per l’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettono l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione. Il bando ha una dotazione finanziaria di 26 milioni e 500 mila euro, fondi assegnati tramite il Pnrr (Missione 2.C1 – Investimento 2.3).

Dal 10 gennaio è possibile presentare domanda di contributo a copertura delle spese per l’acquisto di macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, dai droni e stazioni meteo ai macchinari per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci e dei fertilizzanti; per la sostituzione di trattori per l’agricoltura e la zootecnia; per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

Sono in arrivo aiuti importanti per le nostre aziende piemontesi che intendono investire nell’agricoltura di precisione e quindi nelle produzioni a basso impatto ambientale, possibili grazie all’ammodernamento dei macchinari agricoli, all’introduzione di tecnologie e di sistemi digitali. Questi finanziamenti si aggiungono ai contributi per i miglioramenti e per lo sviluppo delle aziende dei bandi del Complemento di sviluppo rurale, pacchetto giovani, attualmente aperti ”, precisa l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

La concessione di aiuti è pari al 65 % dell’importo dei costi di investimento ammissibili, e nel caso di giovani agricoltori arriva all’80 %. La spesa massima ammissibile è di 35.000 euro per le attrezzature e l’irrigazione e 70.000 euro per la sostituzione dei trattori.

Il bando scade il 21 marzo 2024 ed è pubblicato sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/pnrr-m2c1-investimento-23-ammodernamento-macchine-agricole

Susa, rimosso l’albero abbattuto dal forte vento

Tra i danni provocati dal vento dei giorni scorsi, si è verificato l’abbattimento di un grande albero al Parco Pognante che nella caduta ha distrutto uno degli scivoli del parco.
Grazie all’intervento della Squadra AIB e PC di Susa ODV l’area è stata liberata tempestivamente dalle parti del tronco ma richiede ancora l’intervento di rimozione dei rami, della radice e di sistemazione dei giochi danneggiati.
Per questo motivo è stata disposta la chiusura del parco giochi e durante il periodo di chiusura è stato assegnato un incarico per effettuare la potatura delle altre piante presenti.

#cittadisusa

Ecco i Re Magi, perché portano oro, incenso e mirra?

Una notte di duemila anni fa apparve in cielo una luce. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre riconobbero il segnale che attendevano da tempo e partirono verso Betlemme in Giudea attraversando infiniti paesi in un viaggio lungo e avventuroso. I tre Re Magi, come racconta il Vangelo secondo Matteo, l’unico Vangelo che ne parla, portarono con sé un dono da offrire a Gesù bambino. Ma perché proprio oro, incenso e mirra? L’oro, donato da Melchiorre, il più anziano dei Magi, era un dono riservato ai Re e Gesù, per i tre misteriosi personaggi, era il re dei re. É il metallo più prezioso, simbolo di bellezza e luce divina, energia e ricchezza, trasmette calore e forza e da sempre è associato alla luce e al sole. Tutte le civiltà hanno usato l’oro per celebrare ed esaltare Re e divinità. L’incenso, portato da Gaspare, il più giovane dei tre, è una resina ricavata dalla corteccia di alcuni alberi e fin dai tempi antichi fu utilizzato per cerimonie religiose e rituali gradite agli dei. Il fumo dell’incenso bruciato facilitava la meditazione e la purificazione del corpo. Il magio Gaspare onora Gesù con un dono prezioso che generalmente veniva offerto in sacrificio agli dei. La mirra, resina estratta da piante che crescono in India e in Africa, veniva utilizzata nelle sacre unzioni e per conservare le salme durante i funerali. Sono tutti doni ricchi di significato e molto costosi e pertanto degni di un re. Anche la mirra, portata da Baldassarre, il re magio dalla pelle scura, è una resina molto profumata e conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà antibatteriche. Nella Bibbia viene citata spesso perché veniva usata come olio di unzione per profumare le vesti dei sacerdoti. Le sacre Scritture parlano di alcuni Magi ma non dicono che erano tre e neanche ci dicono che i loro nomi fossero Gaspare, Baldassarre e Melchiorre. E poi ci sarebbe anche un quarto Re Magio, non menzionato nei Vangeli ma presente nella tradizione cristiana da sempre, che rende ancora più fitto un mistero di 2000 anni. Molte leggende infatti narrano di un quarto Re Magio che non giunse mai a Betlemme perché si perse lungo la strada e si dice che per tutta la vita abbia continuato ad errare alla ricerca di quel Bambino.
Filippo Re

Bardonecchia: svaso diga Rochemolles, al via lavori

Avranno inizio lunedì 8 gennaio le fasi di svaso completo della diga di Rochemolles, opera realizzata a circa 2000 m lungo l’omonimo rio, e ubicata nel Comune di Bardonecchia.

Si tratta di una grande diga, gestita da Enel Green Power Italia, per la produzione di energia idroelettrica e soggetta alla supervisione e vigilanza da parte della Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo svaso si rende necessario per poter eseguire interventi di manutenzione straordinaria sugli organi dello scarico di fondo, che si trova nella zona più profonda dell’opera di sbarramento, e serve per permettere lo svuotamento completo dell’invaso.

Gli interventi sono stati concordati con il Ministero e fanno parte di una serie di attività, atte a garantire la sicurezza e l’efficienza dell’opera, che sono iniziate nel 2022 e proseguiranno nel 2024 anche dopo il reinvaso della diga, riguardando anche gli altri organi di scarico e di derivazione.

La scelta del periodo, anche se complicato per l’allestimento di un cantiere e l’esecuzione di attività a quelle quote, è dettato dall’esigenza di avere condizioni di minimo afflusso di acqua nelle aree di lavoro, condizioni che possono essere garantite solo nella stagione invernale.

Il lago resterà vuoto fino alla conclusione degli interventi sugli scarichi di fondo, prevista per fine aprile, dopodiché questi verranno richiusi e comincerà il reinvaso della diga per il ripristino delle normali condizioni di esercizio della derivazione verso la centrale di Bardonecchia, che dovrebbe avvenire in tempi rapidi con l’arrivo della stagione primaverile e lo scioglimento delle nevi.

“Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria che riveste carattere di eccezionalità per molteplici aspetti – spiega Andrea Poggi, Responsabile dell’Area Nord Ovest di Enel Green Power Italia. In primis perché garantirà per i prossimi decenni la sicurezza e l’esercizio della diga, degli impianti e l’uso plurimo delle acque; in secondo luogo, perché la diga non viene svuotata da circa 50 anni (tale è infatti la frequenza con cui solitamente si programmano interventi di tale entità su opere di questo tipo), e, non ultimo, per le particolari condizioni in cui ci si troverà ad operare nel cantiere, vista la stagione e la quota”.

Da qualche anno, a seguito di un accordo sottoscritto nel 2008 da Smat, Regione Piemonte, ATO3 ed Enel, SMAT preleva dalla diga l’acqua che potabilizza presso l’impianto di Bardonecchia e distribuisce, attraverso l’Acquedotto per la Valle di Susa, a 31 Comuni della Valle. SMAT garantisce la continuità del servizio a tutti gli utenti avendo pianificato l’attivazione di fonti alternative.

“L’intervento che sarà avviato il prossimo 8 gennaio sulla diga di Rochemolles – sottolinea il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – è molto importante ed atteso. L’opera, infatti, riveste una particolare importanza su più livelli, dal momento che alimenta l’acquedotto di valle ed anche gli impianti di innevamento artificiale oltre alla possibilità, che ha, di trattenere parte dell’acqua in arrivo in caso di forti precipitazioni. In questi mesi ci siamo confrontati con Enel Green Power in modo proficuo per predisporre un programma che ci consentirà di arrivare al termine dei lavori in vista della stagione primaverile”.