Si chiama MICHELE POLIERI il cantautore che tra un mattone e un colpo di cazzuola crea le sue canzoni. A volte sono cose surreali, con testi ironici e scherzosi. Altre profonde, che toccano i pensieri più profondi. Nascono così “Ciccillo”, “La cozza pelosa” e altri brani capaci di coinvolgere e mettere allegria a chi li ascolta, specie in serate live. Poi c’è l’altro Michele Polieri, quello che dopo avere ascoltato “Ciccillo” ti stupisce con testi come “Non c’è più tempo” dedicato all’ambiente o “Ragazza dei sogni”, tra l’altro musicate in simbiosi con uno degli autori più importanti nel panorama italiano: Andrea Amati. Michele Polieri al Palafiori di Sanremo, nel periodo del Festival della Canzone Italiana 2024 presenterà il suo nuovo singolo. E sarà un successo
L’evento promosso da ALSIL Onlus, Associazione per la Legalità e Scurezza sul Lavoro insieme a FSP Polizia di Statovale anche come giornata formativa per gli agenti delle Forze dell’Ordine.
Avrà luogo a Torino Lunedì 4 Dicembre dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso l’Educatorio della Provvidenza in Corso Trento 13, il convegno nazionale dal titolo “Sport, Salute e Legalità”.
Una tavola rotonda per un confronto e un aggiornamento importanti sull’attualità di un tema che grande importanza e altrettanto spazio occupa e riveste sia in ambito legislativo che nelle cronache del Paese. L’evento, che vale altresì come credito formativo per i professionisti in divisa, è promosso da ALSIL Onlus (Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro) e dal Sindacato FSP Polizia di Stato.
All’ordine del giorno, in un dibattito e un dialogo multidisciplinare sul tema, “I rapporti tra tifoserie, società sportive e Forze dell’Ordine”.
Ad aprire i lavori saranno i Saluti Istituzionali della QuesturaDi Torino. Modera Antonio Zullo, psicologo e criminologo clinico. A seguire gli interventi di un pool integrato di esperti del settore di chiara e riconosciuta fama quali Luca Pantanella(Segretario Generale Provinciale Torinese FSP Polizia di Stato), Franco Maccari (Vice Presidente Nazionale FSP Polizia di Stato), Alfredo Trentalange (Dirigente Benemerito A.I.A., già Presidente A.I.A. e Settore Tecnico), Malù Mpasinkatu (Direttore Sportivo e Opinionista TV, Testimonial per la lotta la razzismo nello sport), Manuel Toscano (Psicologo dello sport per l’area Juventus e Nazionale Italiana Sci di Fondo) e Giampietro Moscatelli(Direttore CNIMS – Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive dell’Ufficio Ordine Pubblico della Segreteria del Dipartimento della P.S.).
Così Luca Pantanella, primo promotore della nobile iniziativa nonché Presidente di ALSIL Onlus: “Abbiamo indetto questo convegno per fare focus e porre l’accento su un rapporto quantomai delicato e ricorrente che lega tra loro Sport, Salute e Legalità. Coinvolgendo ogni anno decine di migliaia di agenti in complessi servizi di garanzia dell’ordine pubblico per il territorio oggetto di manifestazioni sportive di massa. Tutte operatività che richiedono formazione costante e massima capacità da parte deiprofessionisti impiegati nella gestione delle stesse, atte a garantire serenità e incolumità in contesti ad alta potenzialità criminale. Come Ente non lucrativo di utilità sociale deputato all’implementazione della sicurezza e del rispetto della legge sui luoghi di lavoro, crediamo fortemente che la risposta più efficace all’inquietudine crescente che spesso si registra durante un evento sportivo su larga scala consista nell’interazione preliminare virtuosa fra ambiti diversi della prevenzione. E ciò al fine di mettere bene a punto un modello d’azione in grado di arginare e contenere episodi e fenomeni di violenza”, chiosa Luca Pantanella.
Gli uffici tecnici della Città e Amiat hanno predisposto il piano d’intervento da attuare in caso di nevicata: il testo del “Piano dei servizi di viabilità invernale 2023-2024”, con il relativo preventivo di spesa, sono stati approvati oggi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Chiara Foglietta.Tra i servizi erogati dalla società rientra infatti anche quello per la viabilità invernale, sulla base del quale Amiat interviene sulla rete stradale con attività di pronto intervento, stoccaggio sale, insalamento e sgombero neve su rete viaria, aree mercatali, marciapiedi degli edifici delle scuole comunali e parcheggi a rotazione dedicati alle persone con disabilità.
Al livello verde interviene la sola formazione di mezzi per l’insalamento, mentre a partire dal livello giallo intervengono i mezzi per lo sgombero della neve secondo numeri progressivamente crescenti. Alle operazioni meccanizzate si aggiungono, inoltre, addetti Amiat più eventuali avventizi e spalatori Gtt per la spalatura a mano, in numero crescente a seconda del livello di intervento.
Per una lite al semaforo seguita da una violenta aggressione Marco Nebiolo, 47 anni, è ancora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia del Cto con un trauma cranico, emorragie interne ed escoriazioni in varie parti del corpo. Componente del collegio edile dell’Api di Torino e del consiglio direttivo della Federazione italiana mediatori ed agenti di affari aderente a Confcommercio Imprese (Fimaa), è ancora in ospedale dopo essere stato selvaggiamente picchiato da tre individui scesi da un’auto quando si è fermato al semaforo. La moglie lancia un appello: “chi ha visto parli”.
“DUE NOSTRI ORDINI DEL GIORNO PER ANTICIPO SCREENING PER TUMORE AL COLON A 45 ANNI E INSERIMENTO NEL NOMENCLATORE REGIONALE DELL’ELETTROMIOGRAFIA”
“Ringraziamo il Consiglio regionale per aver accolto all’unanimità i nostri due ordini del giorno in ambito sanitario. Due documenti che intendono focalizzare l’attenzione sulla prevenzione, la diagnosi e il monitoraggio delle patologie” ad affermarlo la vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris, prima firmataria dei due ordini del giorno accolti.
“Il tumore del colon retto rappresenta la seconda forma di tumore che colpisce uomini e donne in Italia. Nel nostro Paese, ed in tal senso il Piemonte è all’avanguardia, vi sono già delle campagne di screening atte ad individuarne eventuali presenze. Tuttavia, alcune recenti ricerche hanno rilevato un abbassamento dell’età media in cui questa patologia si manifesta e pertanto abbiamo chiesto di abbassare l’età per sottoporsi al test di screening per il tumore del colon retto a 45 anni” ha spiegato Biletta.
“Il secondo atto di indirizzo riguarda le connettiviti indifferenziate, che sono condizioni cliniche caratterizzate da sintomi e segni tipici di una malattia autoimmune che, tuttavia, non soddisfano i criteri minimi sufficienti per la diagnosi di una precisa connettivite.
Le manifestazioni cliniche principali della connettivite indifferenziata sono dolori articolari e muscolari, la secchezza della bocca e/o degli occhi e stanchezza. Inoltre, sono stati descritti eritemi cutanei, febbricola, afte orali, perdita di capelli, abbassamento di numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Vi sono diversi esami per individuare questa forma di malattia, ma quello più efficace è l’elettromiografia, che tuttavia risulta essere a totale carico del paziente. Per questo abbiamo imprgnato la Giunta per chiedere di valutare di inserire l’elettromiografia tra le prestazioni del nomenclatore regionale. Proposte significative per avvicinare il sistema sanitario locale ad una medicina che cambia ed evolve”. Conclude l’esponente azzurra.
«Sono partite oggi le lettere di invito alle due imprese coinvolte nel dialogo competitivo per la realizzazione del Parco della Salute di Torino. Avranno 4 mesi di tempo, fino al 12 aprile 2024, per la consegna della proposta di progetto definitivo»: a comunicarlo è il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che aggiunge: «Siamo ampiamente nei tempi concordati con il Ministero e abbiamo mantenuto la promessa di far partire le lettere di invito entro novembre. Ancora una volta ringrazio il commissario Corsini per il grande lavoro fatto a supporto della realizzazione di un’opera strategica per la sanità della nostra Regione. Fin dal mio primo giorno come presidente sbloccare lo stallo che da anni coinvolgeva questo progetto è stata una assoluta priorità, come per altre opere fondamentali che abbiamo fatto ripartire l’impegno messo in campo anche sul Parco della Salute sta dando i suoi frutti».
Grazie ai 72 milioni messi a disposizione dalla Regione per coprire gli extra costi, la gara per la realizzazione proseguirà con gli importi attualizzati all’aumento dei prezzi che si è determinato a partire dal 2019 quando è stata lanciata la procedura, passando dai 422,8 milioni del vecchio piano economico finanziario agli attuali 494,8 di cui 203,5 di contributo pubblico. Anche il canone annuale di 32 milioni potrà vedere un adeguamento intorno al 20%. Si tratta di cifre tutte comprensive di Iva che saranno oggetto del bando di gara e quindi passibili di ribasso.
«Le imprese a cui è stata trasmessa la lettera di invito sono due grandi realtà e sono sicuro che faranno un ottimo lavoro – dichiara il commissario straordinario per il Parco della Salute di Torino, l’avvocato dello Stato Marco Corsini -. Stiamo procedendo come da nostro cronoprogramma, ampiamente nei termini che abbiamo condiviso con gli uffici ministeriali. La previsione è di arrivare all’aggiudicazione l’estate prossima con la prospettiva dell’avvio dei lavori entro il 2024».
«La Regione continua a fare la sua parte con massimo impegno per la realizzazione di una opera fondamentale – aggiunge l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Abbiamo garantito le risorse per far proseguire la gara e altrettanto faremo per le dotazioni e le apparecchiature tecnologiche, che sono determinanti in un ospedale che sarà centro di ricerca e di didattica di eccellenza. Così come lo diventerà ancora di più anche il nostro Regina Margherita, che proprio ieri la Giunta ha deliberato di rendere una Azienda sanitaria autonoma».
«Siamo molto entusiasti per il proseguimento celere dell’iter, grazie al Commissario Corsini che come Azienda stiamo supportando in ogni fase del processo – sottolinea Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino -. L’invio delle lettere conferma la determinazione di arrivare al più presto all’aggiudicazione della gara e all’avvio dei lavori».
Il Parco della Salute diventerà non solo il più grande polo sanitario del Piemonte, ma uno dei più importanti e strategici in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confluiranno sotto le ali del nuovo Parco l’ospedale delle Molinette, il Cto (quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale) e il Sant’Anna, ad eccezione dell’Ospedale infantile Regina Margherita che resterà al di fuori dal Parco della Salute come azienda sanitaria autonoma.
Il progetto mantiene i 1.040 posti letto previsti che, grazie allo scorporo del Regina Margherita, saranno preziosi per potenziare i posti letto a servizio del fabbisogno sanitario della nuova struttura e della comunità. Ai 1.040 posti all’interno del Parco si aggiungono anche i 450 del Cto, che confluirà nell’Azienda sanitaria Parco della Salute nella sua totalità con Ortopedia complessa e Oncologica che andranno fisicamente nella nuova area e la traumatologia che resterà invece nella struttura attuale, che come previsto diventerà un ospedale “spoke”, continuando a essere punto di riferimento con il pronto soccorso non solo per le funzioni generaliste, ma in particolare per la traumatologia.
“L’obiettivo è quello di tornare alla piena produzione e occupazione dello stabilimento, puntando anche alla sostenibilità dell’acciaio prodotto”, è quanto ha ribadito in Consiglio regionale l’assessore al Lavoro Elena Chiorino, nell’informativa sulla crisi aziendale in Piemonte dell’ex Ilva.
Le vicende dell’ex lva-Italsider – una delle maggiori aziende siderurgiche italiane del Ventesimo secolo – sono note e ruotano attorno alla crisi dell’insediamento di Taranto. Il Piemonte occupa circa 600 dipendenti fra Novi Ligure, in provincia di Alessandria, e l’unità produttiva di Racconigi, nel Cuneese.
Come ha spiegato Chiorino, il Governo sta portando avanti un piano sulla siderurgia imprescindibile per il Paese.
“Siamo consapevoli di quanto importante sia, oggi più che mai, il settore siderurgico anche per un’autonomia strategica. Massima è e sarà sempre la disponibilità ed il sostegno da parte di Regione ai lavoratori del comparto che vivono questa situazione sul nostro territorio regionale” ha aggiunto.
Un’altra azienda che versa in difficoltà è la Lear di Grugliasco (To), che opera nel settore dell’automotive, dove sono a rischio circa 400 posti.
“Come Regione abbiamo chiesto al Ministero il rifinanziamento dell’ammortizzatore sociale, da intendersi come un ponte verso una soluzione e non come una lenta agonia per i lavoratori e loro famiglie. Auspichiamo un piano condiviso con Lear a cui, anche in questa sede, rivolgo un appello alla responsabilità sociale d’impresa che dovrebbe avere nella ricerca di tutte le soluzioni possibili per i propri lavoratori e per garantire la competitività dell’azienda stessa. La Regione è pronta a fare la sua parte di fronte a una visione industriale che superi la monocommittenza, ma guardi a tutto il comparto dell’automotive e anche valutando soluzioni verso nuovi settori, con potenzialità di crescita e di futuro, incluse possibilità di reindustrializzazioni in nuovi ambiti” ha spiegato Chiorino, che ha annunciato un nuovo incontro al Ministero dell’Industria per il prossimo 11 gennaio.
Si è poi svolto il dibattito. Diego Sarno (Pd), parlando di etica aziendale e di corresponsabilità sociale, ha chiesto la convocazione d’un Consiglio regionale aperto per conoscere la strategia regionale per tutelare i lavoratori e attrarre nuove aziende sul territorio.
Per Silvana Accossato (Luv), c’è la necessità di conoscere la visione di politica industriale della Regione Piemonte, anche nei confronti di Stellantis e delle sue reali intenzioni.
“La Regione renda pubblici i dati e le scelte con concretezza. Ci sono in ballo i destini incerti di molte famiglie” ha chiesto Domenico Ravetti (Pd), ricordando il recente Consiglio comunale aperto a Novi Ligure sullo stabilimento ex Ilva.
Anche Francesca Frediani (M4o-Up) ha ribadito la necessità di un Consiglio regionale aperto, “ma che non sia una passerella elettorale: sarebbe utile avviare un tavolo di confronto per trovare soluzioni per i lavoratori”.
Sean Sacco (M5s), nell’annunciare di aver depositato la richiesta di un Consiglio aperto sul futuro dell’acciaio in Piemonte e a livello nazionale, ha chiesto di conoscere se e quando il Governo avrà intenzione di investire nella riconversione energetica dello stabilimento ex Ilva.
Per Giorgio Bertola (Gruppo Misto-Europa Verde), a proposito della Lear “si rischia di avere un effetto domino per tutto l’indotto se non verranno prodotte auto in Piemonte. Fondamentale è sapere che cosa chiederà la Regione a Stellantis”.
“Le criticità non sono imputabili all’attuale Governo nazionale e nemmeno a quello regionale, si sta cercando di limitare lo spazio eccessivo dato a Stellantis da altre maggioranze” ha voluto precisare Chiorino nella replica.
Audizione Teci e Tecid
Alla presenza del presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia, e della stessa Chiorino, a margine della seduta mattutina sono state ricevute le organizzazioni sindacali e una rappresentanza di lavoratori della Teci e Tecid di Collegno (To), che hanno esposto i timori perla situazione alla Te Connectivity.
A seguito della decisione della multinazionale svizzero-americana nel campo dei prodotti per l’elettronica, di delocalizzare tutte le produzioni presenti, potrebbero essere rischio 222 posti di lavoro. La delegazione ha perciò chiesto al Consiglio regionale e a tutte le forze politiche, di farsi parte attiva sui vari tavoli istituzionali, al fine di trovare una soluzione industriale da parte del gruppo alternativa alla delocalizzazione.
All’incontro erano presenti anche Sarno, Accossato, Bertola, Frediani, Sarah Disabato (M5s) e Sara Zambaia (Lega).
Nuoto Frecciarossa, medaglie per i piemontesi
Si chiude la prima giornata di gare allo Stadio del Nuoto di Riccione: arrivano le prime due medaglie per gli atleti piemontesi, una è fatta del metallo più prezioso!
E’ la velocista di Cuneo Sara Curtis (CSR) a conquistare la prima medaglia del pomeriggio, l’atleta piemontese va a conquistare l’argento nei 50 Stile Libero in 25’’34.
Arriva il titolo italiano per Anita Gastaldi (VO2 Nuoto Torino) che conquista il metallo più prezioso in 2’12’’60. “Per essere novembre sono soddisfatta di questo top, di solito questo in questo momento della stagione non sono sempre al top della forma” ha dichiarato a fine gara l’allieva di Fabrizio Clary.
Tra le prestazioni del primo pomeriggio di finali troviamo il sesto posto in finale A dei 50 farfalla di Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino) con 23’’86.
Nella finale B dei 200 Farfalla troviamo in quinta posizione Deva Ciliberti (Rari Nantes Torino) con 2’17’’10. Nella finale A della distanza troviamo invece Cristina Caruso (CS Roero) sesta con 2’15’’83 3 al settimo posto c’è poi Beatrice Demasi (Rari Nantes Torino) con 2’16’’26.
Luca Moni (Centro Nuoto Torino) si aggiudica la finale B dei 200 Rana con il crono di 2’15’’58. Nel settore femminile di questa distanza c’è il terzo posto in finale B di Giorgia Crepaldi (Lib Nuoto Novara) con 2’33’’04 e l’ottava posizione di Aurora Venturi (Rari Nantes Torino) con 2’32’’47.
Nella finale B dei 200 Misti maschili domina Lorenzo Altini (Centro Nuoto Torino) che vince con il crono di 2’03’’88.
Sfuma il bronzo per soli due centesimi per Francesca Fresia (Aquatica Torino) che chiude in quarta posizione la finale A dei 200 Misti fermando il cronometro in 2’14’’99.
FIN E 1522. La Federazione Italiana Nuoto aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Gli atleti medagliati, che intendono aderire alla campagna, potranno salire sul podio indossando una spilla a forma di fiocco rosso sulla tuta all’altezza del cuore che sarà distribuita in zona premiazione. #NO alla violenza fisica e psicologica contro donne e bambine.
Promuoviamo il numero antiviolenza e stalking 1522 indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime.
L’obiettivo è ambizioso e impegnativo : una città climaticamente neutra entro il 2030, e per raggiungerlo è necessario giocare di squadra tra istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. Venerdì scorso si sono presentati in tanti in via Fenoglietti per partecipare a “Economia circolare; la città in gioco”, la serata organizzata in occasione dell’apertura del Festival “Circulars Days” di Green Pea e all’interno della XV Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti.
Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati alla cittadinanza i due progetti europei Respondet e Sme4Green che hanno coinvolto il Comune di Torino e altri partner nella stesura di due piani di azione locali che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo della neutralità della città entro il 2030. E durante la serata i partecipanti, attraverso l’animazione condotta dalla società benefit Mercato Circolare, hanno avuto modo di giocare a squadre per conoscere le parole chiave e guida dei documenti dei progetti presentati: economia circolare, comunità energetiche rinnovabili, cibo e packaging.
“Una consapevolezza diffusa dell’importanza dell’economia circolare per l’ambiente e lo sviluppo e la disponibilità a modificare le proprie abitudini sono cruciali per il raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, un obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo – sottolinea l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta – . Ma ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, green e sostenibile”.
La serata di venerdì è stata anche l’occasione per dare visibilità alle imprese e organizzazioni che sono state coinvolte nella stesura dei due documenti durante l’anno. Le organizzazioni, divenute testimonial di una delle “R” dell’economia circolare, presenti alla serata sono state: Cooperativa Liberitutti, con il progetto “Ci2 – Cibi Circolari”portato avanti a Cascina Falchera, Coopertiva Tricicolo con la ciclofficina e il centro del riuso in via Arbe, la start up Around che propone un servizio di packaging vuoto a rendere, Off Grid Italia, con il progetto ReuseGame che prevede la riconversione di uno scarto di cartotecnica in un porta lampada; Panacea social farm, una panetteria sociale che sperimenta nuove farine e ingredienti per la panificazione a partire da scarti alimentari, come la trebbia da birra e il pastazzo di mela; la società benefit Mindful Morsel che studia come valorizzare e trasformare eccedenze di frutta e verdura in chips o farine per realizzare snack nutrienti; la startup Atelier Riforma che con la tecnologia Re4Circular permette di ottimizzare il lavoro di selezione dei capi di abbigliamento a fine vita al fine di indirizzarli alla strategia circolare più ottimale: riuso, upcycling, riciclo.
Tutte queste realtà, e tante altre, sono parte della comunità di pratica sull’economia circolare promossa da Torino Social Impact, e sono censite sulla app Mercato Circolare, app che permette all’utente di entrare in contatto con le diverse realtà che in Italia operano secondo i principi dell’economia circolare.
“Una serata che con la presentazione dei due documenti ha voluto essere, non la celebrazione della chiusura dei due progetti, ma l’inizio di un percorso di dialogo con la cittadinanza sulle tematiche affrontate durante la serata”, concludono gli organizzatori.
Nell’auspicio che i concorsi e le mobilità vadano a buon fine, si valutino incentivi per gli ospedali periferici.
La neurologia è un reparto essenziale per la popolazione del ciriacese e delle valli di Lanzo ed è determinante per evitare il declassamento dell’ospedale di Ciriè.
La carenza di medici e la conseguente eventuale chiusura del reparto sarebbe gravissima per questo territorio.
“Nel rispondere al mio question time – afferma la consigliera Canalis – l’assessore regionale alla sanità Icardi ha asserito di aver attivato tutte le possibili modalità di selezione di nuovo personale, quali la mobilità da altre strutture sanitarie e il concorso del prossimo 30 novembre, oltre alla procedura di selezione del nuovo Direttore. Credo però che vada presa in considerazione anche l’introduzione di incentivi per gli ospedali più periferici, se non si vuole lasciare scoperte le aree montane e quelle più svantaggiate come il ciriacese e le valli di Lanzo”.
“Se davvero l’amministrazione regionale ha a cuore la montagna, si prodighi per preservare i servizi essenziali e rendere gli ospedali periferici più attrattivi per i pochi specialisti oggi disponibili – aggiunge il consigliere comunale Federico Ferrara– Il rischio altrimenti è l’ulteriore divaricazione tra aree urbane ed extra urbane e l’aumento delle disuguaglianze territoriali. Senza trasporti e sanità efficienti, questo territorio rischia di diventare di serie b”.
Monitoreremo attentamente l’esito del concorso e della selezione del nuovo Direttore e verificheremo che non si esternalizzi il servizio a società private. Pur consapevoli delle difficoltà generali di reperimento di medici per gli ospedali periferici, crediamo infatti nell’importanza di difendere la natura pubblica e universalistica della nostra sanità, oggi così minacciata dai tentativi di privatizzazione.