ilTorinese

Nuova vita all’Organo Reale

Dopo un attento restauro riprendono fiato le canne dell’organo costruito a metà settecento dai Fratelli Concone e conservato inalterato e in condizioni di assoluta originalità. Nessun apporto elettrico impone l ‘azionamento manuale dei mantici. Strumento di piccole dimensioni idoneo alla Cappella Regia. Grazie all’ Accademia Santo Spirito che ha organizzato tre concerti  aperti alla cittadinanza, pochi fortunati che oltre ad entrare in un luogo assolutamente fantastico,nella Cappella Reale di Palazzo Madama , hanno potuto godere del suono d’altri tempi. L’ organista Luca Ronzitti coadiuvato dagli alzamantici Pagliero e Zamboni ha interpretato un repertorio organistico e clavicembalistico di autori Frescobaldi, Scarlatti, Leo e Trofeo alternando pagine di scuola napoletana e sabauda con ritmi cadenzati dei balli tardo rinascimentale. Un’esperienza rara per gli amanti della musica barocca.

GABRIELLA DAGHERO

Corteo a Torino per lo scudetto al Napoli

Anche a Torino i tifosi del Napoli si sono dati appuntamento ieri sera per festeggiare lo scudetto vinto dalla squadra partenopea. Un lungo corteo di auto si è snodato per il centro cittadino. Nelle foto di Lori Barozzino alcuni momenti dei festeggiamenti in via Po.

Carte d’identità in cambio di denaro: nei guai alcuni funzionari dell’anagrafe di Torino

Da una  indagine sul traffico di droga nel marzo 2019, ne è partita una seconda che si è sviluppata per episodi di presunta corruzione a carico di una funzionaria dell’Anagrafe di Torino ed di altre due donne, possibili intermediarie nei confronti di cittadini stranieri per ottenere, in cambio di denaro, carte di identità in tempi brevissimi, rispetto ai soliti tempi di attesa.

Il 3 maggio, durante il blitz  della polizia sono state eseguite perquisizioni presso le abitazioni delle tre donne e di alcuni stranieri coinvolti, che hanno permesso di trovare materiale utile alle indagini. Inoltre sono state effettuate perquisizioni nei confronti di un ulteriore funzionario dell’Anagrafe di Torino e di un altro straniero, entrambi indagati.

Tragedia nella notte: schianto mortale, vittima una donna. Quattro feriti

Una donna di 45 anni è deceduta in un incidente stradale avvenuto nella notte sulla provinciale  a Borgofranco d’Ivrea. E’ grave il figlio ventitreenne che è stato ricoverato al Cto. Il bilancio  è di quattro feriti.  Una Fiat Panda è giunta sulla provinciale da una via laterale e lì’ si verificato lo scontro con l’altra vettura. I carabinieri stanno verificando la dinamica dei fatti.

Giovane uccise il padre per difendere la madre: “non può trattarsi di legittima difesa”

La Corte d’Assise di Torino ha rinviato gli atti del processo nei confronti del giovane Alex Pompa alla Corte Costituzionale. È stata sollevata la questione di legittimità della norma, evidenziando che “non può trattarsi di legittima difesa”.

Nel 2020, il ragazzo aveva 21 anni, e uccise il padre a Collegno con decine di coltellate per difendere la madre dalla violenza dell’uomo. Fu assolto in primo grado per legittima difesa ma la procura di Torino aveva fatto ricorso confermando la richiesta di 14 anni di carcere. Fino al rinvio degli atti, con l’ordinanza nella quale è indicato esplicitamente che non si tratta né di un caso di legittima difesa né di un caso di eccesso colposo.

Specializzandi in pronto soccorso, presto incontro tra Regione e Università

EMERGENZA URGENZA, IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE CONDIVIDONO LE RICHIESTE PER L’IMPIEGO DEGLI SPECIALIZZANDI IN PRONTO SOCCORSO. PRESTO UN TAVOLO REGIONALE CON LE UNIVERSITA’

 

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio hanno ricevuto i rappresentanti nazionali e regionali del Sindacato dei medici dell’Emergenza Urgenza, che hanno manifestato loro le difficoltà relative all’impiego degli specializzandi nei Pronto Soccorso a causa delle diverse interpretazioni dei decreti ministeriali Calabria e Bollette da parte dei Rettorati universitari, ai quali spetta l’atto autorizzativo.

In questo momento, decine di specializzandi potrebbero essere utilmente impiegati nei reparti di Emergenza, venendo incontro in modo significativo alle drammatiche necessità del momento, consentendo non soltanto di allentare la pressione sui medici urgentisti, ma anche di limitare il ricorso al personale esterno.

Il presidente e l’assessore alla Sanità hanno condiviso le preoccupazioni della categoria, peraltro già da loro espresse in più occasioni anche in sede nazionale, e si sono impegnati a convocare un tavolo congiunto con le Università del Piemonte già nei prossimi giorni, per condividere un percorso sostenibile da tutti.

Sul palcoscenico dell’Alfieri Torino diventa la capitale del musical

Arturo Brachetti inaugura il 10 ottobre con “Cabaret”, nella amara Berlino anni Trenta

È come un fiume in piena Arturo Brachetti, la sua bella tour eiffel dritta in testa. Ad inizio di conferenza stampa intrattiene un bel gruppo di giornalisti su questo “Cabaret”, libretto di Joe Masteroff e musiche di John Kander, tratto dalle pagine amare di “Addio a Berlino” di Christopher Isherwood, titolo premiatissimo, successo mondiale da quando nel 1972 Bob Fosse fece letteralmente esplodere Liza Minelli come Sally Bowles, “Cabaret” che viene a mettere la bandierina sulla carta geografica di Torino, l’esatto punto di partenza è il teatro Alfieri, come nuovo centro di intrattenimento e capitale italiana del musical, con uno/due titoli di importanza internazionale ogni stagione, artisti importanti, produzioni super e prime assolute, questa stabilita ad inaugurare la stagione prossima il 10 ottobre. “Una storia che mi segue, una di quelle storie che ti fanno innamorare. Nel 1979 al Paradis Latin di Parigi mi ritrovo a dividere il camerino con Joel Grey, quell’omino impalpabile che era stato il maestro di cerimonie nel film – racconta Brachetti – e nell’83 mi ritrovo a Londra con un mio spettacolo e Bob Fosse che una sera mi entra in camerino e mi riempie di complimenti.” Un destino impenitente che continua a zigzagare e lui che ancora è pronto a cantare “Money Money” o “Willkommen” sul palcoscenico del Kit Kat Club nella Berlino degli anni Trenta. “Una città moderna, spregiudicata, estremamente libera, un’isola anarchica più sfrenata di quanto non lo fosse la stessa Parigi. Gli anni della Repubblica di Weimar, arte e avanguardie, diritti degli omosessuali e uso di droghe, un’isola felice su cui stava emergendo il nazismo. I tempi di Fritz Lang, della Dietrich e dell’”Angelo azzurro”, certi locali che riversavano sensualità ed erotismo, ballerine disponibili ad ogni tavolino dei locali, un telefono a contattare questa o quella, i petit cadeau erano un drinck o un preservativo o una bustina di cocaina, ogni sera tra prostituzione e miseria.” Case signorili e fumose camere d’albergo, avventure personali e la tragedia di una nazione, qualcuno ha scritto che Isherwood ha messo in scena “la prova generale di una catastrofe”. Arturo, occhi grandi e sorrisone aperto, conferma che sarà uno spettacolo per bambini, qualcuno lo blocca e corregge il tiro.

Ancora un po’ e va a sembrare la serata troppo seriosa di qualche regista troppo impegnato. Diana Del Bufalo che tra lo spaventato e l’emozionato si prepara ad affrontare Sally, “non vedo l’ora, ho amato molto il film. Nemmeno da mettere a confronto con “Sette spose per sette fratelli”, là suonava tutto più facile, qui c’è la complessità di un personaggio e di un’epoca da tirar fuori, spero di rendere ogni cosa al meglio.” È Luciano Cannito a fare oggi il Maestro di Cerimonie, sarà lui a dividere con Brachetti gli onori della regia – saranno sue anche le coreografie, le scene firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi -, a orchestrare un testo e una messinscena che guarderà al cinema e ai tanti effetti speciali. Come alla passione e alla professionalità dei 18 interpreti in palcoscenico, a cui va aggiunta la band dal vivo che obbedirà alla direzione musicale di Giovanni Mara Lori (“è decisamente importante la parte musicale e decisiva l’esecuzione non registrata”), compositore e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di alto livello, autore di Mediaset, insegnante di canto ad “Amici”. Dice ancora Cannito, anche lui nel pieno dell’entusiasmo: “Vogliamo sia un grande spettacolo di prim’ordine, avremo sicuramente gli elementi giusti, ce ne siamo resi conto quando ieri per tutto il giorno e fino a tarda nottata abbiamo esaminato circa 400 ragazzi, età media intorno ai 22, che si sono messi completamente a disposizione in recitazione e canto e ballo per entrare nel cast.” Vista la certezza di come il pubblico torinese risponda a teatro, unica piccola amarezza la presenza a Torino per una settimana soltanto, “lo so, lo spazio è breve, abbiamo già più di 170 piazze prenotate”, ma la promessa è di tornare in un periodo assai più ampio la stagione successiva.

Al centro di tutto e di tutti Fabrizio Di Fiore, romano di nascita, deus ex machina preparato, con la passione per la musica, un passato e un presente nel mondo finanziario, elegante e sorridente, capace di dare ai presenti la convinzione di una ferrea solidità, pronto a spiegare il perché di quella bandierina su Torino, sull’Alfieri e sul Gioiello che dalla prossima stagione correranno completamente sotto il suo marchio. “Ci pensavo già da un paio d’anni e qualcosa di più, c’era curiosità e voglia di saggiare un terreno tutto nuovo, convinto a dover affrontare qualcosa di veramente mio, ben lontano dall’idea dei finanziamenti pubblici e forte della certezza che la vera disponibilità stia nelle risorse private. Sono abituato a mettere sul tavolo prima di ogni cosa gli aspetti economici, di soppesarli, di procedere in operazioni che risultino ampiamente vincenti per tutta la loro durata. Torino al contrario di altre piazze che risultano già sature, è una città disposta a lasciare spazi a una prova commerciale. Qui si può fare del buon lavoro, c’è modo per guardare ben oltre negli anni, ci siamo già mossi in questo senso. Viaggio molto, vedo spettacoli, nei giorni scorsi ero a Londra, cerco di mettere in cantiere titoli importanti e mostrarli nelle prossime stagioni.” Un uomo, un esperto, che durante la pandemia non ha certo tirato i remi in barca ma che s’è fatto venire in mente delle solide idee con cui poter affrontare il futuro. Un uomo che ha voglia di confrontarsi con altre realtà della città (“Ho incontrato il nuovo sovrintendente del Regio, ho visto Fonsatti dello Stabile”), che certo non dimentica il passato che per sessant’anni ha occupato le sale dell’Alfieri e del Gioiello (“ho mantenuto un rapporto meraviglioso con la famiglia Mesturino, nessuna volontà di resettare il lavoro fatto ma mantenere tutto il buon lavoro fatto in precedenza”). La concretezza sembra essere decisamente la sua dote maggiore: “So che qualcuno si sarà chiesto: questo da dove esce? che vuole fare? È come se mi fossi buttato in quattro e quattr’otto dentro la Champions League.” Intanto l’otto di giugno, in una serata di gala nella sala di piazza Solferino, la Fabrizio Di Fiore Entertainment svelerà i grandi titoli della prossima stagione.

Elio Rabbione

La didattica orientativa: un corso on line 

Sul sito di Scuola.net a cura del Cesedi

E’  on line, a partire dal  2 maggio sul sito di Scuola.net, il corso sulla didattica orientativa organizzato dalla Città metropolitana di Torino tramite il Ce.Se.Di.- Centro Servizi Didattici in collaborazione con La Fabbrica.

Il tema dell’orientamento è di grande attualità, poiché i ragazzi – specie dopo il periodo di pandemia di Covid 19 – hanno necessità di ottenere il supporto necessario a effettuare una corretta scelta del percorso scolastico. Il fenomeno dell’abbandono e delle numerose istanze di passaggio da un istituto all’altro (le cosiddette “passerelle”) è in costante e preoccupante crescita, con conseguenti difficoltà di accoglimento e di utilizzazione dell’edilizia scolastica, ma soprattutto con ricadute dannose sul percorso formativo dei giovani.

La Città metropolitana di Torino ha stanziato specifiche risorse volte a rafforzare la didattica orientativa nelle scuole attraverso l’offerta del Ce.Se.Di. che aggiunge alle tradizionali competenze in materia di formazione, anche quella della “didattica orientativa”: il Centro è infatti in grado operare come polo di formazione per gli insegnanti sull’orientamento degli studenti che dalla scuola secondaria di I grado devono iscriversi alla scuola secondaria di II grado, ma anche sull’orientamento professionale.

Il corso a disposizione dal 2 maggio sul sito Scuola.net fornisce una speciale occasione di formazione ai docenti, anche nell’ottica dell’attuazione delle nuove Linee guida del Ministero per l’istruzione e il merito circa l’obbligo di una specifica formazione dei docenti in materia di orientamento.

Il corso, essendo a cura di Ce.Se.Di. che è ente di formazione del personale della Scuola accreditato dal Ministero dell’Istruzione avrà efficacia ai fini della validità della formazione in servizio (“i soggetti accreditati che intendono offrire formazione al personale del comparto scuola”).

Il corso, on line e in modalità asincrona, sarà totalmente gratuito e fruibile per tutti i docenti che lo desiderino e che si colleghino a Scuola.net attraverso il link sul sito della Città metropolitana di Torino:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/did-or23

In Piemonte censite 66mila coperture in amianto

L’assessore ha chiarito che la parte ambientale del Piano, articolata in più sezioni, spazia dalla mappatura dell’amianto di origine naturale ed antropica, alla bonifica dei siti, sino allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. Tutti i dati rilevati confluiscono in un unico database, il “Portale Amianto”, gestito da Regione Piemonte e Arpa Piemonte, che comprende anche la mappatura dell’amianto naturale.

Come detto, l’amianto antropico (non naturale ma presente sui manufatti) è stato verificato su 65.916 coperture: 12.882 in provincia di Alessandria; 5.310 in provincia di Asti; 8.433 in provincia di Biella; 11.100 in provincia di Cuneo; 6.143 in provincia di Novara; 13.787 in provincia di Torino; 2.161 nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola; 6.100 in provincia di Vercelli.

Tale mappatura diventerà presto un quadro dinamico, non solo sullo stato delle verifiche, ma anche sull’attuazione degli interventi di rimozione dell’amianto.

Per quanto riguarda le azioni di bonifica degli edifici scolastici di proprietà pubblica e l’incentivazione delle bonifiche dei privati mediante servizi di raccolta e smaltimento di rifiuti contenenti amianto (piccoli quantitativi), si è proceduto con bandi per i quali dal 2009 al 22 sono stati stanziati oltre 12,2 milioni di euro per un totale di 260 interventi.

L’assessore ha poi parlato delle bonifiche dei siti in provincia di Torino di Balangero e Corio (nella foto), dove è stata conclusa la sistemazione idrogeologica della discarica lapidea stabilimenti zona est (lato di Balangero) ed è stata effettuata la messa in sicurezza di diversi corpi della cava. Al momento è in corso di ultimazione la sistemazione idrogeologica e idraulica sul lato di Corio (prevista entro fine 2023) ed è in fase di esecuzione la messa in sicurezza permanente lato Balangero, nonché la messa in sicurezza e bonifica delle vasche di decantazione dei fanghi.

Le bonifiche dell’ex area Eternit di Casale Monferrato (Al) e della sponda destra del fiume Po, è stato ricordato, sono ultimate.

Il tema dello smaltimento amianto è anche trattato dalla Legge regionale 30/2008, che stabilisce, inoltre, le competenze attribuite alla Regione. La legge, con le modifiche del 2019, prevede che la Giunta regionale adotti atti finalizzati ad incentivare le operazioni di rimozione dei manufatti contenenti amianto, mediante l’ampliamento delle possibilità di smaltimento e recupero dei rifiuti provenienti dalle bonifiche.

È poi proseguita, sino alla conclusione, la discussione generale del disegno di legge 242 “Nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione ambientale integrata” presentato dalla Giunta regionale. È intervenuto il consigliere di Ev, che ha sottolineato come i 12 emendamenti presentati al testo recepiscano le osservazioni delle associazioni pro natura e di alcuni enti locali. Il commissario ha aggiunto che questo non sembra essere un provvedimento divisivo, ma non per questo non merita attenzione da parte dell’opposizione.

 

 

Zambaia, Preioni e Mosca (Lega): “Autoriparazioni, proposta di legge al Parlamento” 

 

“Per modificare il Codice delle assicurazioni private e ripristinare un vero libero mercato per il comparto delle carrozzerie”

Da Torino la battaglia politica per una vera libera concorrenza tra le compagnie assicurative e il settore delle autoriparazioni continua a Roma, dove la leghista Sara Zambaia ha presentato una proposta di legge al Parlamento per modificare il Codice delle assicurazioni private e mettere così fine a limitazioni del mercato sempre più stringenti.

“Di fatto – rimarca Sara Zambaia – parlare oggi di libero mercato nel comparto delle autoriparazioni non ha già più senso. Da parte delle compagnie assicurative, infatti, permangono politiche distorsive che generano una vera e propria canalizzazione forzata delle riparazioni. In particolare, questo si realizza mediante strategie di marketing che condizionano pesantemente la libera scelta della carrozzeria da parte dell’assicurato, come contatti di call center o di agenti di assicurazione, allungamento dei tempi di liquidazione o il riconoscimento del diritto a ottenere una riparazione a regola d’arte, o attraverso l’applicazione, nei confronti dell’assicurato, di maggiori franchigie, clausole vessatorie e altri maggiori costi in caso di libera scelta del riparatore di fiducia”.

“La diretta conseguenza di questi meccanismi – aggiunge Zambiaia – è che le imprese non convenzionate si vedono sottrarre commesse da parte di clienti o potenziali clienti indotti a rivolgersi altrove con conseguente forte riduzione della propria attività e dei margini di guadagno. E questo comporta spesso la loro chiusura per mancanza di lavoro. Un’emorragia occupazionale che ho voluto affrontare con forza insieme con i miei colleghi della Lega Alberto Preioni e Michele Mosca e dopo un lungo e proficuo confronto con le principali sigle del settore, come Confartigianato Piemonte, Cna Piemonte, Casartigiani Piemonte e Federcarrozzieri”.

“Quello delle autoriparazioni e delle imprese di carrozzeria – puntualizzano ancora i leghisti Preioni e Mosca – resta un settore fondamentale per il tessuto artigiano italiano, con 20mila attività in tutto il Paese e 2.600 nel solo Piemonte, che danno lavoro a più di 8mila nostri concittadini. Già la crisi energetica e il rincaro delle materie prime hanno messo a forte rischio la loro sopravvivenza. In più, queste dinamiche di canalizzazione forzata che negano la libera concorrenza hanno prodotto altri due ordini di conseguenze. Il primo è che le imprese convenzionate hanno perso la loro capacità di libera determinazione delle tariffe di mano d’opera secondo le regole di mercato, in quanto indotte dalle compagnie di assicurazione ad accettare tariffe al di sotto di quelle normalmente applicate. Il secondo è che per garantirsi margini utili alla sopravvivenza le stesse aziende sono costrette a lavorare sottocosto, sacrificando molte volte la qualità e aumentando direttamente i rischi per chi guida i veicoli così riparati e, in generale, per la circolazione stradale”.

“Il mio testo – sottolinea quindi Zambaia – vuole ripristinare le regole di un mercato libero perché la libera scelta dell’autoriparatore da parte dell’assicurato deve essere un diritto che non può avere eccezioni né deve essere messo in discussione. La mia proposta di legge si pone così due obiettivi principali. Innanzitutto il divieto per le imprese di assicurazione, pena la nullità, di inserire nelle polizze pattuizioni contrattuali afferenti la scelta dell’impresa di autoriparazione e che hanno per oggetto l’introduzione di limitazioni e decadenza negli indennizzi e nei risarcimenti, discriminazioni nei massimali e nelle franchigie, penali o rivalse di qualsiasi natura. Quindi, disporre a carico delle imprese di assicurazione che offrono direttamente, indirettamente o tramite convenzioni la riparazione dei veicoli l’onere di comunicare preventivamente al contraente o al danneggiato se viene effettuata la riparazione o la sostituzione della parte danneggiata, se la sostituzione avviene con ricambi prodotti dalla casa madre o con ricambi equivalenti e, infine, la tecnica di esecuzione della riparazione nel caso di danni estetici o provocati da eventi atmosferici e naturali”.