ilTorinese

Asili nido gratis sotto i 35mila euro d’Isee: la proposta della Lega

 


Preioni: “Contro la denatalità, sosteniamo le famiglie piemontesi”

“Contro la denatalità del nostro Paese la soluzione non è lo ius scholae né, tanto meno, lo ius soli. Sono gli incentivi alle nascite a dare i migliori risultati. Sostenere i nuclei familiari e favorire le condizioni per creare famiglia devono essere gli obiettivi delle istituzioni. La proposta della Lega degli asili nido gratis, almeno fino ai 35mila euro d’Isee, va in questa direzione: dà una risposta concreta a un bisogno reale, sentito da tutte le famiglie con bimbi piccoli. Per questo chiediamo che sia inserita nel prossimo bilancio di previsione regionale”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Piemonte.
“Il nido ha un costo molto alto, ma è un servizio di cui hanno bisogno molte famiglie, sia perché entrambi i genitori lavorano, sia perché l’età lavorativa si è alzata e quindi spesso i nonni sono ancora occupati”, aggiunge Preioni. “In Paesi come Francia e Germania – sottolinea – in cui ci sono importanti agevolazioni statali per favorire la natalità, i risultati sono eccellenti e mostrano tassi di natalità tra i più alti d’Europa.

 

“Per contrastare l’invecchiamento generale della popolazione, anche in una città come Torino che perde sempre più abitanti, soprattutto tra i giovani – rimarca il capogruppo della Lega – bisogna puntare sulla famiglia non su fattori esterni che facilitino solo gli stranieri, ma favorendo e sostenendo la creazione di famiglie. Il modello di integrazione che ha in mente la Lega non è certo il degrado di Barriera di Milano”.

Quinta edizione ricca di novità di “Parla Con Me”

Riparte il 7 dicembre prossimo, dalle 18 alle 19, condotta da Simona Riccio

 

Giovedì 7 dicembre prossimo riprenderà la trasmissione radiofonica “Parla Con me”, condotta dalla Social Media Manager & Organic Specialist Simona Riccio. Quest’anno la trasmissione si focalizzerà sull’agricoltura di precisione 4.0, digitalizzazione, intelligenza artificiale e innovazione, promettendo un confronto diretto che miri a portare benefici al settore agricolo. Nella terza edizione di “Parlami di Spreco” si aprirà un nuovo capitolo, quello del mondo della moda, esplorando l’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento. La trasmissione, in collaborazione con l’On. Maria Chiara Gadda, Promotrice della Legge Antispreco, continuerà a dimostrare un impegno costante per un futuro più sostenibile.

La prima puntata andrà in onda giovedì 7 dicembre dalle 18 alle 19, con ospiti Gabriele Ferieri, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI); William Nonnis, Analista tecnico-operativo per la digitalizzazione e innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di missione PNRR e precedentemente Full Stak & Blockchain Developer al Ministero della Difesa, oltre che in Enea.

È riconosciuto dagli addetti ai lavori come il “purista della Blockchain”. Alla trasmissione partecipa anceh, come ospite, Francesco Paolo Russo, Founder e CEO di To Be srl, specializzato in Li-Fi Technology e Direttore della Associazione Nazionale Giovani Innovatori.

Nel mese di dicembre la trasmissione andrà in onda tutti i giovedi; dall’inizio del 2024 ogni quindici giorni, sempre nella giornata di giovedì.

La missione di “Parla Con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

Per riascoltare le puntate, e per ulteriori informazioni, potete visitare il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

Taglio degli alberi sulla strada statale 10 “Padana Inferiore”

Da lunedì 11 a venerdì 15 dicembre sempre nella fascia oraria 9–17, prima parte dei lavori in conclusione giovedì 7 dicembre

Anas ha programmato la seconda fase di bonifica straordinaria delle pendici di propria competenza che consiste nel taglio degli alberi prospicienti la strada statale 10 “Padana Inferiore” tra l’inizio di competenza Anas all’altezza di località Mongreno e il territorio comunale di Pino Torinese.

In accordo con gli Amministratori locali, i lavori attualmente in corso si concluderanno giovedì 7 dicembre e riprenderanno solo dopo il ponte festivo con la seconda fase, ovvero tra lunedì 11 e venerdì 15 dicembre mantenendo la chiusura al traffico tra le 9:00 e le 17:00.

Per via dell’avanzamento dei lavori tra il traforo e Pino Torinese, a partire da lunedì 11 dicembre la chiusura sarà in vigore nel tratto compreso tra Mongreno e l’imbocco del traforo del Pino lato Pino Torinese dove è attualmente attivo il cantiere Anas. I lavori sono finalizzati a elevare il livello di sicurezza per la circolazione lungo la statale che potrebbe essere direttamente interessata dalla caduta degli alberi a causa di intense nevicate o fenomeni meteorologici estremi. In corso anche la bonifica degli scoli laterali dalle piante infestanti.

Al tavolo tecnico di coordinamento aperto con gli Amministratori locali si discuterà di eventuali ulteriori interventi da eseguire nei primi mesi del 2024.

Durante la chiusura tra l’11 e il 15 dicembre i veicoli leggeri continueranno ad essere indirizzati sul percorso alternativo costituito dalla provinciale 5. Il percorso alternativo consigliato per i mezzi con peso superiore a 3,5 tonnellate è costituito dalla Tangenziale di Torino.

Anas, società del Polo infrastrutturale del Gruppo Fs italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

PALAZZO MADAMA si rinnova. In arrivo i fondi della Città

Il Comune di Torino erogherà un milione e mezzo di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria di Palazzo Madama. La proposta è contenuta in una delibera a firma dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, approvata questa mattina dalla Giunta comunale.

I lavori avranno inizio a gennaio 2024, con il restauro dei pavimenti lignei del piano nobile, mentre da febbraio 2024 è prevista la messa in sicurezza del terrazzo, con consolidamento strutturale e rifacimento del solaio di copertura dello scalone juvarriano, la parte più dispendiosa degli interventi, con un preventivo di spesa di circa un milione di euro. Nella manutenzione straordinaria saranno inclusi anche l’aggiornamento dell’impianto antincendio e l’adeguamento normativo della cabina elettrica di media tensione.

La necessità di provvedere ai lavori di manutenzione urgente e non differibile di Palazzo Madama, contrattualmente a carico della Città, è stata resa nota dalla Fondazione Torino Musei con lettera del 23 giugno 2023, a cui la Città di Torino ha comunicato prontamente, già ad agosto 2023, di aver disposto risorse economiche per un totale di un milione e 500mila euro, a parziale copertura dei costi.

La Fondazione Torino Musei, costituita nel 2002 delibera del Consiglio comunale su proposta della Giunta comunale, dal 1° gennaio 2003 opera allo scopo di migliorare gli standard qualitativi dei servizi museali, favorendo nuove attività volte ad arricchire, promuovere, valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale museale torinese e facilitando, altresì, l’incontro, il confronto e la collaborazione con altre istituzioni e musei di altre realtà italiane e straniere.

NUOTO Europei di corta, due medaglie al Piemonte

Si va a concludere all’Aquatics Complex di Otopeni la prima giornata del Campionato Europeo in Vasca Corta: per i piemontesi in azzurro Sara Curtis (CSR) e Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino) subito due medaglie!

Ragazza dal talento smisurato che impara dagli errori della mattina e si assicura un posto in finale nei 50 Stile Libero; Sara Curtis (CSR) nuota la sua semifinale con un superbo 24″13 (split super a 0.69), che cancella il 24″28 siglato la scorsa primavera Torino e la fa salire dal quarto al terzo posto tra le performer italiane. Ma sul finale di giornata continuano le emozioni per la 17enne cuneese alla prima esperienza con la nazionale assoluta: il quartetto femminile della 4×50 Stile Libero conquista la medaglia d’argento, l’allieva di Thomas Maggiora chiude la staffetta con un frazione da 24’’12 che ferma il cronometro a 1’36’’92 e porta le azzurre sul secondo gradino del podio.

I grandi successi del Piemonte non si fermano qua perché anche la staffetta maschile 4×50 Stile Libero chiude in seconda posizione: il quartetto azzurro conclude la gara in 1’23’’27 conquistando l’argento, un’ultima frazione di Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino) da 20’’61 assicura agli azzurri la medaglia d’argento.

Foto Staccioli/DBM

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Ospedale Briançon, Gallo (Pd): “Da Icardi no ad accordi temporanei”

 “Continuano i problemi organizzativi tra l’ospedale francese di Briançon e l’Asl To3 per quanto concerne il riconoscimento e il rimborso delle spese sanitarie per visite, esami e prestazioni effettuate dai cittadini italiani dell’alta e media Valsusa nel presidio ospedaliero transalpino, punto di riferimento per tanti piemontesi che si appoggiano a quella struttura collocata al massimo tra i venti e i quaranta chilometri da casa. Si tratta di un servizio di primaria importanza dato che, senza questa opportunità, sarebbero costretti a viaggiare fino a Rivoli (80 km) o addirittura fino a Torino” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Negli ultimi tempi – prosegue l’esponente dem – i pazienti non possono più avvalersi della collaborazione tra il nostro Paese e la Francia per ricevere cure oltre confine con il sostegno economico dell’Asl di competenza perché sarebbe scaduto l’accordo tra i due territori e, a partire dal mese di settembre, ai pazienti italiani curati presso il presidio francese stanno arrivando le fatture da pagare per le prestazioni”.

“Per fare chiarezza su un tema tanto delicato – prosegue Gallo – ho interrogato l’Assessore regionale alla sanità per sapere se l’attuale Amministrazione regionale abbia la reale volontà di risolvere il problema aprendo un tavolo con l’ospedale di Briançon per cercare di raggiungere un accordo, un’intesa o un protocollo, quanto meno provvisorio, tra l’Asl To3 e il nosocomio transalpino, in attesa che, a livello nazionale, sia formalizzato un nuovo accordo tra governi per rinnovare la convenzione transfrontaliera oppure che a livello regionale del Piemonte parta l’effettiva realizzazione del nuovo progetto Interreg”.

“Nella sua risposta l’Assessore Icardi ha affermato di conoscere bene il problema e che, attualmente, sarebbe in fase di predisposizione un disegno di legge per normare la materia delle prestazioni transfrontaliere, e ha anche precisato che la normativa che continuerà a essere applicata è quella nazionale. In queste parole leggiamo la mancanza di volontà da parte della Giunta di centrodestra di fare accordi temporanei per migliorare l’offerta sanitaria per i cittadini della Valsusa e di rinviare qualsiasi decisione a data da destinarsi, quando il Governo si farà finalmente carico di dialogare con la Francia per cercare un accordo” conclude Gallo.

Fibromialgia, Zambaia (Lega): istituito Osservatorio e Registro  incidenza

Approvata legge regionale 

“Dopo un lungo percorso finalmente approviamo la legge regionale sulla fibromialgia: un primo passo per promuovere il riconoscimento di questa malattia come patologia cronica invalidante“. Così Sara Zambaia, consigliera regionale della Lega e depositaria della proposta di legge, commenta l’approvazione dell’Aula di Palazzo Lascaris del Testo unificato “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia“. “È una legge che ci permette di realizzare un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura, istituendo un Osservatorio regionale, aderendo ai registri nazionali e istituendo il Registro regionale”.

“La fibromialgia – spiega Zambaia – è una complessa sindrome che provoca dolore cronico muscoloscheletrico, accompagnato da disturbi che vanno dall’astenia ai problemi cognitivi e psichici, come ansia e depressione. Una patologia che impatta sulla vita quotidiana di chi ne soffre. È una malattia ‘invisibile’ che colpisce soggetti apparentemente sani, soprattutto donne tra i 40 e i 60 anni”.

Il Testo unificato assorbe la proposta di legge presentata dalla leghista Sara Zambaia e prevede la creazione di un Osservatorio scientifico regionale sulla fibromialgia, composto da medici ed esperti, che predisponga le linee guida per il percorso diagnostico e terapeutico multidisciplinare, elabori programmi di formazione e aggiornamento per i medici e proponga campagne di sensibilizzazione e prevenzione tra la popolazione che culmineranno con la Giornata regionale della Fibromialgia il 12 maggio.

A sostegno dell’Osservatorio è istituito anche un Registro dedicato per monitorare l’incidenza della malattia, l’andamento e la ricorrenza della patologia, oltre l’analisi e la raccolta dei dati clinici dei pazienti anche al fine di rilevare le eventuali complicanze insorte.

“Seppure allo stato attuale la fibromialgia non sia ancora stata inserita nel nomenclatore tariffario nazionale – sottolinea Zambaia – in Piemonte i malati sono comunque presi in carico dal sistema sanitario. Infatti, nonostante siano passati più di vent’anni da quando l’Oms ha riconosciuto come malattia la sindrome fibromialgica, molti Paesi europei, Italia compresa, non hanno ancora condiviso questa classificazione. Con questo provvedimento avviamo così un percorso di promozione e riconoscimento della fibromialgia come patologia cronica, così come hanno fatto altre regioni, Valle d’Aosta, Lombardia, Marche”.

La nuova Legge stabilisce anche di individuare un Centro di riferimento regionale per il coordinamento del sistema di prevenzione, diagnosi e cura della fibromialgia.

Inoltre viene riconosciuto e valorizzato l’apporto delle associazioni di volontariato per l’aiuto e la solidarietà verso le persone affette da fibromialgia.

Tra gli obiettivi prefissati c’è anche quello di promuovere l’istituzione di progetti di inserimento lavorativo per i pazienti.

Aiutare i bambini. C’è qualcosa di più dolce?

Fino al 10 dicembre ogni dolce di Natale acquistato sullo Shop Online di Fondazione Crescere Insieme ONLUS e nelle attività commerciali di Torino e Provincia aderenti all’iniziativa sono un aiuto concreto per i bambini del Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sant’Anna

Aiutare i bambini. C’è qualcosa di più dolce? Iniziano  con la consueta cerimonia del taglio del panettone da parte della Madrina Alena Seredova al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera (TINO) del Sant’Anna di Torino, le vendite dei Panettoni Solidali Natalizi, che si concluderanno il 10 dicembre in Piazza San Carlo con il tradizionale appuntamento per la Città di Torino del Concerto Gospel “Sunshine Gospel Choir”, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Crescere Insieme ONLUS.

Tutto questo grazie agli sponsor MAINA, CRAI ed ASCOM Torino che, in questi anni, hanno creato una sinergia vincente permettendo la realizzazione di innumerevoli progetti a sostegno dei bambini prematuri nati al Sant’Anna, polo d’eccellenza e punto di riferimento per le famiglie e i bambini in tutto il Piemonte e di tutta Italia.

Dal 2009 ad oggi, grazie alla generosità di tutta la città, abbiamo raccolto e donato oltre 500 mila euro alla Fondazione Crescere Insieme racconta Piero Boccalatte Ex Presidente Codè Crai Ovestsiamo molto felici di proseguire con questa tradizione natalizia e con questa collaborazione che nel tempo ha contribuito al miglioramento delle condizioni e della qualità della vita dei piccoli degenti del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale di una struttura ospedaliera fondamentale per il nostro territorio.”

Grazie all’aiuto di tutti e al lavoro della Fondazione si è potuta finanziare la ristrutturazione e l’ampliamento dei Reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva dell’ospedale, aggiornare continuamente la struttura con tutte le tecnologie necessarie e supportare lo studio scientifico nel campo della Neonatologia.

Alena Seredova, Madrina dell’iniziativa dichiara: “pensavate che quest’anno non ci fossimo? Vi siete sbagliati, arrivano i panettoni e pandoro “Due volti buoni” della Fondazione Crescere Insieme. Anche quest’anno ci siamo e abbiamo bisogno di tutti voi, grandi e piccini, anche solo un panettone può fare la differenza”.

Rinnoviamo con piacere anche quest’anno il nostro sostegno all’evento promosso dalla Fondazione Crescere Insieme Onlus – dichiara Marco Brandani, amministratore delegato di MAINA attraverso i nostri panettoni desideriamo infatti sostenere questa iniziativa con cui si intende migliorare sempre più i percorsi terapeutici e le strutture del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di Torino. Siamo sempre stati al fianco delle attività della Fondazione attraverso ciò sappiamo fare meglio, ossia i nostri dolci, e desideriamo continuare a farlo, fornendo la nostra piena collaborazione e disponibilità per la buona riuscita di un evento che unisce buona musica, atmosfera natalizia e solidarietà”.

Daniele Farina, Presidente della Fondazione Crescere Insieme ONLUS commenta: “tornano anche quest’anno i nostri panettoni solidali. Il taglio del panettone sarà particolarmente emozionante poiché si svolgerà in Terapia Intensiva, la nostra casa e la nostra famiglia: con noi i nostri sponsor CRAI, MAINA e la nostra madrina Alena Seredova, uniti come una grande famiglia che abbraccia i nostri piccoli pazienti”.

Siamo orgogliosi di essere al fianco del Dipartimento di Neonatologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, dove il professor Daniele Farina dirige un’equipe di grande competenza, per sostenere progetti a favore dei neonati prematuri e delle loro famiglie – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Di fronte alle sfide attuali, soprattutto quelle relative alla salute, diventa cruciale l’impegno collettivo. Auspichiamo che la raccolta di fondi essenziali per il supporto dei neonati e per la ricerca scientifica possa essere sempre più ricca per aiutare sempre più bambini e famiglie”.

“Lee Miller. Photographer & Surrealist” Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Cento scatti raccontano la vita e l’opera della grande fotografa americana che osò “profanare” la vasca da bagno che fu del Führer.

Fino al 7 gennaio 2024

Un incidente miracolosamente evitato. Da lì, l’inizio di una carriera artistica da “mille e una notte”. 1925: una graziosa studentessa dell’“Art Students League” di New York, cammina tranquillamente per le strade di Manhattan quando d’improvviso un’auto rischia di investirla. Per lei avrebbero potuto esserci gravi conseguenze, se un passante non fosse riuscito a trattenerla per un braccio evitandole seri guai. Incontro salvifico. Il destino aveva in mente ben altre cose per il futuro di quella giovane. Il suo nome: Elizabeth “Lee” Miller, nata nel 1907 a Poughkeepsie, nello Stato di New York, elegante e bella da togliere il fiato. Lui, il provvidenziale “angelo custode”: nientemeno che Condé Nest, editore di “Vanity Fair” e di “Vogue”, che, folgorato da “cotanta beltade”, le propone un contratto da fotomodella, dedicandole pochi anni dopo una copertina su “Vogue”. Lee diventa in breve una delle modelle più richieste dalle riviste di moda, ritratta da fotografi di gran calibro. Fra tutti e tanti: Man Ray, di cui fu, non solo modella, ma altresì musa ispiratrice ed amante. E forse proprio la frequentazione con il leggendario artista e padre della “fotografia surrealista” instillò in lei il desiderio di cambiar mestiere e “postazione”. Di stare cioè non più davanti, ma dietro l’obiettivo fotografico. Nel 1929 si trasferisce a Parigi, collabora con Ray e, insieme, sviluppano la tecnica della “solarizzazione”, così chiamata dai “dagherrotipisti”. Sue le parole di allora: “Preferisco fare una foto che essere una foto”. E fino agli anni ’50 (quando, dopo il secondo matrimonio con il pittore surrealista Roland Penrose e una vita accolta in tutte le sue estreme – e anche dolorose – sfaccettature, diventò soprattutto “Lady Penrose”, preferendo alla macchina fotografica, l’arte della cucina, anch’essa, estrosa e impeccabile) Lee Miller fu fotografa di “sguardo surrealista” di eccelsa bravura, eclettica senza limiti, tanto da diventare pur anche impavida corrispondente di guerra. A raccontarlo sono oggi i cento scatti (“Lee Miller. Photographer & Surrealist”), provenienti dall’“Archivio Lee Miller” presentati, fino al 7 gennaio del 2024, nelle antiche Cucine della “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, in una lodevolissima mostra  – a cura di “ONO Arte Contemporanea”, produzione “Next Exhibition” in collaborazione con l’“Associazione Culturale Dreams” – che ripercorre, sotto la curatela di Vittoria Mainoldi, la vicenda umana e professionale dell’artista americana, scomparsa a Chiddingly nel 1977, ponendo l’attenzione su immagini che travalicano il reale, “caratterizzate dall’uso di metafore, antitesi e paradossi visivi volti a rivelare la bellezza inconsueta della quotidianità”. Ricco e ben studiato il percorso espositivo. In parete si galoppa dalle prime “sperimentazioni” in studio a Parigi, al mondo della “moda” e della “pubblicità” con lavori realizzati nello studio di New York, fino alle poetiche “nature morte” e ai “paesaggi” (mirabile “Portrait of Space”) testimonianza del suo trasferimento al Cairo, dopo il matrimonio (1932) con l’uomo d’affari egiziano Aziz Eloui Bey. Assolutamente suggestivi e intriganti anche gli scatti dedicati agli artisti più famosi dell’epoca: da Charlie Chaplin, che posa con un candelabro in testa, a Picasso, a Ernst o alla superlativa Dora Maar, fino a Mirò a Magritte, al “ragazzo terribile” Cocteau e, ovviamente, a Man Ray. Poco prima dello scoppio della “Seconda Guerra Mondiale”, nel 1939, lascia l’Egitto per trasferirsi a Londra e, ignorando gli ordini dell’ambasciata americana di tornare in patria, inizia a lavorare come fotografa freelance per “Vogue”. Nel 1944 diventa corrispondente accreditata al seguito delle truppe americane e collaboratrice del fotografo David E. Scherman (da lei fotografato con in viso la maschera antigas) per le riviste “Life” e “Time”. E’ lei l’unica fotografa donna a seguire gli alleati durante il “D-Day” e a documentare le attività al fronte e durante la Liberazione. Le sue fotografie ci testimoniano anche gli orrori dei campi di concentramento di “Dachau” e “Buchenwald”. Ed é proprio nei giorni febbrili del dopo conflitto (1945), quando viene fatta la scoperta degli appartamenti di Hitler a Monaco di Baviera, che l’inarrestabile Miller scatta quella che diventa la sua fotografia più celebre, presente in mostra: l’“Autoritratto nella vasca da bagno del Führer”: Lee al centro, a sinistra sul bordo della vasca una fotografia di Hitler, a destra una statuetta di “Venere al bagno”, davanti sul tappetino bianco i suoi scarponi sporchi di fango, su uno sgabello la sua uniforme e l’orologio. Immagine iconica. Violenta e triste. Nonostante l’eccentrica bizzarria. “Per lavare via – scrisse Lee – la polvere di Dachau”.

Gianni Milani

“Lee Miller. Photographer & Surrealist”

“Palazzina di Caccia”, via Principe Amedeo 7, Stupinigi , Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.mostraleemiller.it

Fino al 7 gennaio 2024

Orari: dal mart. al ven. 10/17,30; sab. dom. e festivi 10/1830

Nelle foto: “Self Portrait with headband”, New York, 1932; “Portrait of Space”, Egypt, 1937; “David E. Sherman dressed for war”, Londra, 1943; “Picasso and Lee Miller in his studio”, Liberation of Paris, 1944

Fa tappa oggi a Torino il Coca-Cola Christmas Tour

Fa tappa oggi a Torino il Coca-Cola Christmas Tour, che porta la gioia del Natale lungo tutta la penisola, con un messaggio che invita a riflettere sul significato più profondo del Natale e sull’importanza della condivisione.  Piazza Vittorio Veneto ospita infatti, fino alle ore 20.00, il Coca-Cola Truck 100% elettrico, grazie alla collaborazione con Volvo Trucks, e l’accogliente Christmas Area, in cui respirare la magica atmosfera natalizia e scoprire il Babbo Natale che è in ognuno di noi, attraverso concreti gesti di solidarietà.  All’interno dell’Area è infatti possibile partecipare a diverse attività esperienziali e al quiz “Scopri il Babbo Natale che è in te”, grazie all’utilizzo della Coke App, mentre un Food Truck offre la possibilità di gustare dell’ottima pizza accompagnata da Coca-Cola e di donare a favore delle attività di Banco Alimentare. Inoltre, è possibile entrare dentro al Truck di Coca-Cola e vivere un’esperienza indimenticabile, provando l’ebrezza di volare sulla slitta di Babbo Natale.

 

Per il settimo anno consecutivo Coca-Cola è infatti al fianco di Banco Alimentare per aiutare chi è in difficoltà, attraverso un’iniziativa che permette di sostenere la distribuzione di prodotti alimentari per oltre un milione e mezzo di pasti[i]. Una partnership che nel corso degli ultimi 7 anni si è tradotta nella distribuzione di alimenti pari a 14 milioni di pasti[1].

 

Il Coca-Cola Christmas Tour ribadisce il percorso costante dell’Azienda verso un’economia sempre più circolare e nella sensibilizzazione dei consumatori sul tema del riciclo. All’interno della Christmas, infatti, il personale dedicato gestisce la raccolta di tutte le lattine per bevande consumate durante l’evento, che saranno poi conferite al Consorzio CIAL, che, grazie all’adesione al progetto internazionale Ogni Lattina Vale (Every Can Counts) si occuperà del loro avvio al riciclo al termine della giornata. Quest’anno Radio 105accompagna il Coca-Cola Christmas Tour durante le sue tappe nelle principali città italiane, come radio ufficiale dell’evento. Attraverso la voce dei principali conduttori, Radio 105 promuove attività speciali di intrattenimento e un racconto dell’evento, il tutto accompagnato da un’ottima selezione musicale.

 

[1] 1 pasto equivalente corrisponde a 500g di alimenti in base ai LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana

 

[i] 1 pasto equivalente corrisponde a 500g di alimenti in base ai LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana