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Sfm, Gallo (Pd): “Accelerare collegamenti Valli olimpiche”

17 gennaio 2024 – “Il Sfm così come pensato tanti anni fa prende forma. Ora serve accelerare gli interventi per collegare le Valli olimpiche, attivare la linea Sfm8 per Ivrea e Settimo e migliorare il servizio della linea Sfm1 altrimenti ci troveremo di fronte a una rivoluzione solo a metà. Parallelamente si deve intervenire per garantire un servizio efficiente che consenta a lavoratori e studenti di raggiungere senza problemi la propria destinazione, dando così una risposta seria ai tanti pendolari, come quelli della Rivarolo-Chieri che, ormai quotidianamente, segnalano disservizi, ritardi e cancellazioni. Queste sono le priorità per il Partito Democratico. Martedì prossimo presenterò in Consiglio regionale una Question Time proprio su questo argomento” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Dal 20 gennaio prossimo il sistema ferroviario metropolitano compirà un’altra evoluzione, rivoluzionando i trasporti della città metropolitana di Torino, accorciando le distanze tra i territori e collegando il nostro aeroporto di Caselle in modo rapido, veloce e diretto con Torino e le Valli di Lanzo. Da oggi l’obiettivo del Pd per i prossimi anni sarà quello di seguire con attenzione i tempi di realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari al potenziamento del nodo di Torino per collegare nel più breve tempo possibile le Valli olimpiche a questa infrastruttura” prosegue l’esponente dem.

“Tutti questi interventi sono già finanziati da anni e adesso fanno parte del PNRR. Devono essere portati a termine per dotare, finalmente, il territorio metropolitano di una linea efficiente e capillare di trasporti pubblici che consenta spostamenti agevoli tra le diverse aree” conclude Gallo.

 

A.L.B.A, la prima carrozzina che migliora l’autonomia del paziente parte da Torino per un tour internazionale

Si tratta di un progetto rivoluzionario, pensato per migliorare l’autonomia dei pazienti con mobilità ridotta, partito da Torino per essere presentato a livello internazionale. Quella creata da A.L.B.A ( acronimo di Advanced Light body Assistants) è una carrozzina di nuova generazione che permette al paziente di muoversi in maniera più autonoma grazie anche alla tecnologia a disposizione rappresentata dai comandi vocali e dai comandi da remoto.

Un progetto all’avanguardia quello di A.L.B.A che può muoversi non solo orizzontalmente, ma anche verticalmente tra i piani dell’edificio, comunicando direttamente con gli ascensori. Si tratta di un progetto che interagisce direttamente con le infrastrutture, nato dalla collaborazione di aziende leader nei rispettivi settori. La carrozzina creata da A.L.B.A soddisfa tutti i criteri di sicurezza, non supera i 6 km orari e può evitare gli ostacoli grazie al sistema di sensori di cui è dotata. Oggi in fase di espansione internazionale e pronta per essere presentata a Parigi  e a Dubai, oltre che all’interno di importanti fiere come, ad esempio, la Gulf Information Technology Exhibition, è nata nel 2019 grazie alla sperimentazione avvenuta all’interno del Presidio Sanitario San Camillo, un ospedale specializzato in riabilitazione, pensata per muoversi in contesti non solo ospedalieri ma anche all’interno di spazi di diversa natura. L’obiettivo di A.L.B.A è stato quello, infatti, di rivoluzionare la mobilità e la qualità di vita del paziente, garantendo spostamenti efficienti e comodi.

“Nel 2016 mia nonna – spiega l’ingegnere Andrea Segato, ideatore di A.L.B.A – ha dovuto incominciare a muoversi in carrozzella per un’artrosi al ginocchio. Ho cercato di capire come aiutarla, sul mercato non c’era moltissimo anche se l’1 % della popolazione mondiale ha bisogno di questo supporto. La nostra è una soluzione nata grazie all’incontro con aziende importanti e che ci proponiamo essere concorrenziale nel prezzo e con una tecnologia che aiuti tutti”.

“Il San Camillo è stato scelto per le sperimentazioni di A.L.B.A. per la sua lunga esperienza nel campo della riabilitazione e per l’alto numero di pazienti che segue – spiega il Direttore Generale Marco Salza – è un progetto importante poiché sancisce il connubio tecnologia – salute che ben si sposa con la riabilitazione: A.L.B.A. è importante per tre motivi: dà maggiore autonomia a chi ha disabilità importanti, tutela i lavoratori che mobilizzano le persone malate, controlla da remoto dove si trovano le carrozzine.

 

Mara Martellotta

A “Parla con Me” “Agritech e Suolo: quando la tecnologia tutela un patrimonio prezioso

La puntata del 18 gennaio 2024

 

Giovedì 18 gennaio, alle ore 18:00, Simona Riccio, Agrifood &Organic Specialist, oltre che fondatrice di “Parla con Me”, tornerà in diretta con la continuazione della puntata che ha suscitato grande successo il 21 dicembre scorso. Questa puntata, proprio per la vasta richiesta di approfondire il funzionamento pratico delle app, strumenti elettronici e droni, si concentrerà sull’applicazione pratica delle tematiche discusse. La puntata, intitolata “Agritech e Suolo – quando la tecnologia tutela un patrimonio prezioso”, vedrà la partecipazione degli stessi relatori della puntata precedente: Cristiano Spadoni, Project Development Leader Image Line e Reporter AgroNotizie; Salvatore Filippo Di Gennaro, Ricercatore presso CNR – IBE (Consiglio Nazionale delle Ricerche); Francesco Civolano, Tecnico agronomo e analista dati presso iFarming Srl.

Diversi saranno i temi trattati durante la puntata: Image Line, un nuovo approccio digitale nel carbon farming, con l’esperienza di LIFE VitiCaSe in vigneto; CNR – IBE, con un approfondimento su Agrosat e presentazione del progetto B – Wine, dedicato a pratiche sostenibili di gestione del vigneto, supportate dall’uso del Biochar e della valutazione tramite i sistemi digitali di analisi per calcolare l’impatto delle pratiche agricole. Il terzo tema affrontato sarà l’iFarming, analisi dei big data generati dai sensori, l’esplorazione della potenzialità dell’IoT nel comprendere la salute del suolo, il rapporto tra suolo e acqua e la presentazione dei progetti avviati.

“Parla con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre che sul canale Youtube di “Parla con Me”.

La mission di “Parla con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

Donna di 42 anni muore nello scontro. Alla guida il compagno, ferita una bimba

Ieri sera in un tragico incidente a San Raffaele Cimena nel Torinese sul ponte per Volpiano una donna di 42 anni è morta in uno scontro tra più auto. La Stilo su cui viaggiava la vittima era guidata dal compagno, che sarebbe stato trovato positivo all’alcool test. Ferita una bimba di 4 anni che si trovava su un’altra vettura. È ricoverata al Regina Margherita ma non è in pericolo di vita.

“La Chiesa torinese ha risvegliato la Città ma il lavoro per uscire dal declino è lungo”

Caro Direttore,
Teatro S. Giuseppe strapieno come ai vecchi tempi della DC che qui teneva molti  dei suoi convegni. La richiesta forte dell’Arcivescovo Repole a Stellantis di chiedere i suoi programmi su Torino, l’intervista dell’Arcivescovo che parla dell’impoverimento del lavoro, quello precario o quello a tempo parziale hanno consentito a La Voce e il Tempo, il settimanale diocesano, di fare ciò che nessun giornale soprattutto quelli cosiddetti autorevoli avevano mai fatto, parlare di Torino partendo da alcuni dati reali della Torino di oggi. Alcuni dati sono impressionanti e in qualsiasi azienda privata avrebbero portato al licenziamento degli amministratori.
A Torino 3 giovani su 4 sono precari. La quota di Torino dentro Stellantis è poco più dell’1% , gli stabilimenti italiani valgono il 15% della intera Stellantis. Dopo 30 anni di scelta sul turismo Torino e’ l’ultima tra le citta’  per occupati nel settore. Oltre alla forte disoccupazione giovanile grosso e’ il problema per i cinquantenni che vengono messi in mobilità dalle aziende.
Ero al centro della sala tra Parroci, medici, pensionati e forte è stato  lo sconcerto di fronte a questi dati perché lo si capiva dagli applausi almeno 3/4 della sala han sempre votato per le Amministrazioni di sinistra che governano la Città dal 1993. Lo si vede anche dai commenti giornalistici, la parola declino (che denunciai per primo nel 2008) è relegata a un piccolo riquadro. Ma d’altronde i giornali di proprietà della azienda hanno sempre dato largo spazio e giudizi largamente positivi sulla trasformazione urbana portata avanti dalla intellighentia di sinistra.
Se Mons. Repole nel suo primo intervento ha colpito  tutti in particolare quando ha detto che dietro i dati occorre immedesimarsi in chi soffre ed è in difficoltà riprendendo di fatto la famosa omelia di Mons. Nosiglia quando diceva che a Torino la metà della Città che sta bene (tra cui molti giornalisti) non si accorge della metà della Città che sta male. Bravo Cirio a spiegare il lavoro svolto e a far capire la svolta sul settore auto. Dallaccordo sulla Mirafiori riciclo alla richiesta di un secondo produttore di auto per rilanciare lavoro e occupazione. Detto per inciso questo discorso è possibile solo perché oggi il Ministro URSO ha a disposizione un tesoretto di 6,5 miliardi da usare per incentivare in qualche modo l’arrivo di un secondo produttore. Ma quel fondo nasce dalla mia iniziativa del 29.12.2021 confluita nella Mozione Molinari che portò al fondo Giorgetti.
Lorusso ha spiegato che il rilancio dei quartieri più dimenticati come Barriera di Milano arriverà dalla costruzione della Linea 2 della Metro ma allora non si capisce perché non sia stata messa in pista o dieci anni fa  e per avere solo il progetto ci sono voluti 10 anni.
Il discorso sul rilancio è ancora lungo però e lo si capisce dal fatto che non si sia parlato di TAV, l’opera più importante , perché da un lato è ancora forte la critica di un’ala cattolica e di una parte del PD , a partire dai Sindaci Notav della VALSUSA.
Pensate se a fronte dei dati pesanti forniti da Davico aggiunti a quelli di Banca d’Italia sulla perdita di quasi 20 punti di PIL, noi non avessimo salvato la TAV, l’opera che rimettendo Torino nel circuito economico europeo ci consentirà di attrarre turisti, merci e investimenti esteri.
Ma quello di ieri sera non può essere che un primo momento . D’altronde se Torino deve tantissimo alla FIAT , deve tantissimo a Sindaci cattolici come Peyron e come Grosso e molto  a politici sempre di area cattolica come Donat-Cattin, CALLERI, Botta e Porcellana. Ecco perché le prossime elezioni regionali saranno importanti se in Regione arriveranno esponenti torinesi competenti e grintosi come l’albese Cirio.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Metropolitana, servizio di nuovo sospeso per “intrusione”

Alle 7 di questa mattina il servizio della metropolitana è ripreso, ma era stato nuovamente bloccato diversi minuti  prima. Dopo la sospensione  di ieri, per quasi un’ora, del Metro’ a causa dell’ingresso di alcuni writers nei tunnel a Fermi, questa mattina  intorno alle 6,45 Gtt comunica su X: “il servizio è momentaneamente sospeso per intrusione nei cantieri del prolungamento di Cascine Vica”. Poco dopo Gtt ha comunicato la ripresa regolare.

Carrefour, cassa integrazione straordinaria per circa 900 dipendenti dell’area torinese

L’apertura per la procedura dell’avvio della cassa integrazione straordinaria per quasi 900 dipendenti di Carrefour è stata comunicata dall’azienda alle organizzazioni sindacali. Si tratta di lavoratori di sei ipermercati dell’area metropolitana  che avrebbero i fatturati e le vendite in diminuzione rispetto allo scorso anno. I sindacati si dicono insoddisfatti delle risposte dell’azienda alla loro richiesta di sapere quali investimenti si pensa di attivare per contrastare la crisi e hanno chiesto un incontro urgente  in relazione alla procedura di cassa integrazione straordinaria che si terrà lunedì 22 gennaio.

Carrefour Italia comunica di aver avviato la richiesta di attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 6 ipermercati dei 43 punti vendita diretti della Regione Piemonte: Burolo, Torino Corso Montecucco, Nichelino, Grugliasco, Collegno e Moncalieri Rossi. La cassa integrazione avrà una durata massima di 12 mesi per un ammontare ristretto di ore lavoro complessive in ciascun punto vendita, per un impatto sulle ore lavorate pari al 4% del totale ore lavorate dei dipendenti diretti impiegati in Regione Piemonte.

“La richiesta si rende necessaria dalla crescente complessità dello scenario economico complessivo, unitamente all’esigenza di semplificare e ottimizzare l’organizzazione delle attività in punto vendita del formato Iper al fine di assicurarne la sostenibilità economica e la continuità operativa”.

Così l’azienda che  conferma di voler continuare a consolidare la propria presenza in Piemonte e si rende disponibile ad un confronto con tutte le istituzioni competenti interessate

…E basta con ‘sti insulsi stereotipi!

A “OFF TOPIC”, la presentazione del libro “Che palle sti stereotipi”, scritto a quattro mani da Laura Nacci e Marta Pettolino Valfré

Giovedì 18 gennaio, ore 18,30

“Quella sì che ha proprio le palle!”: bruttissima, infelice, stupida (e sessista?) espressione. Eppure, chissà quante volte ci sarà capitato, accolta anche da un coro di ammiccanti sorrisetti, di sentirla e magari (non nascondiamoci dietro un dito) di buttarla lì a caso, fra goliardici “compagnucci di merenda”, anche noi. Scagli la prima pietra … E ci siamo capiti! Rivolta, soprattutto, senza nessun preciso e scontato riferimento (per carità!), alle donne che “osano” far carriera politica o incamminarsi per sentieri ancor oggi riservati in gran parte ai “maschietti”, trattasi proprio di un’infelice, da bieca figuraccia, espressione. Una delle tante. Uno dei tanti cosiddetti “stereotipi” (non solo “di genere”) che lasciano il tempo che trovano e di cui si potrebbe e si dovrebbe far volentieri a meno. Già “stereotipi”, “cliché” per fare i fini, ovvero “qualsiasi opinione – dalla ‘Treccani’ – rigidamente precostituita, generalizzata e semplicistica, che non si fonda cioè sulla valutazione personale dei singoli casi ma si ripete meccanicamente su persone o avvenimenti e situazioni”.

 

Ad essersi decisamente rotto le “scatole” (ahi, “stereotipo”?) dell’enorme quantità di queste, a volte imprevedibili e insensate cascate di pregiudizievoli “scorciatoie mentali”, sono Laura Nacci e Marta Pettolino Valfré (la prima linguista e docente di temi legati alla “gender equality”, la seconda giornalista esperta di comunicazione e linguistica cognitiva nonché docente all’“Università di Torino”) che, insieme, hanno prodotto “Che palle sti stereotipi: 25 modi di dire che ci hanno incasinato la vita”, libro che verrà presentato giovedì 18 gennaio, alle 18,30, all’Hub culturale “OFF TOPIC” di via Pallavicino a Torino, a cura di “The Goodness Factory”. L’evento vuole essere un “viaggio ironico, ma serissimo”, attraverso i modi di dire “stereotipati” e “stereotipanti” di uso quotidiano che nasce nell’ambito di “MIND THE GAP OFF”, il ciclo di eventi in avvicinamento al Festival transfemminista “MIND THE GAP. Moderatrice: la copywriter e digital strategist, Ella Marciello.

Dicono le autrici: “Occuparsi delle parole vuol dire soprattutto prendersi cura di sé e della propria mente e non esistono cose più urgenti di dedicarci a noi e al rapporto con le altre persone. Questo viaggio, ironico e al contempo serio, ci porta, attraverso i modi di dire che spesso usiamo inconsapevolmente, all’interno di una società ancora troppo maschilista, nella quale le donne troppo spesso mettono in atto comportamenti auto-sabotanti. Sono parole ‘di seconda mano’, che utilizziamo senza compiere una vera e consapevole scelta, sono parole non nostre ma che, nel momento in cui le pronunciamo, dicono tanto anche di noi, di chi siamo, di cosa (senza rifletterci) pensiamo e di come ci comportiamo”.

Il libro della coppia Nacci –Pettolino Valfré dovrebbe in qualche modo aiutarci a riflettere, a trovare la chiave atta a disinnescare i nostri “automatismi”, in modo che “quando – ancora le autrici – staremo per esclamare a una donna:Hai proprio le palle!’, ci verrà da ridere ripensando a cosa vuol dire, a quanto sia assurdo, e ci porterà a domandarci: ‘Sono veramente io che sto scegliendo questi termini?, ‘Chi è la padrona o il padrone della mia mente?’. E ancora: ‘Posso amare le parole che ho detto?’”.

Per info: “OFF TOPIC”, via Giorgio Pallavicino 35, Torino; tel. 011/0601768 o www.offtopictorino.it

g. m.

Nelle foto:

–       Cover libro

–       Laura Nacci

–       Marta Pettolino Valfré

FlixBus e Via Francigena, nuove forme di viaggio sul territorio

Turismo responsabile in provincia di Torino

 

Chi percorre la Via Francigena in Piemonte ha diritto ad agevolazioni sul trasporto in FlixBus per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio.

 

 

FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno rinnovato l’accordo per il 2024: anche quest’anno, chi percorrerà la via di pellegrinaggio più antica d’Europa potrà viaggiare sugli autobus di FlixBus a tariffe agevolate per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio, in provincia di Torino e in tutta Italia.

In Piemonte la Via Francigena collega 13 tappe, attraversando la regione in due varianti che si ricongiungono a Vercelli per poi puntare verso la Lombardia, l’una scendendo dalla Valle d’Aosta e l’altra procedendo da ovest. Fra le tappe piemontesi, vi sono anche Torino, Chivasso e Oulx, dove il cammino interseca la rete di FlixBus.

In particolare, Torino rappresenta uno snodo nevralgico all’interno della rete di FlixBus, sia per i collegamenti nazionali che per le linee internazionali. Grazie alle numerose connessioni in arrivo nel capoluogo piemontese, i viaggiatori potranno raggiungere in autobus le fermate di Corso Vittorio Emanuele II, a pochi minuti dal cammino, Torino Lingotto e Torino Stura, per poi incamminarsi alla scoperta del territorio lungo la Via Francigena. La stessa cosa vale per chi raggiungerà in autobus Chivasso e la località di Oulx, in Val di Susa.

La sinergia tra FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene produce così vantaggi sia per chi percorre la Via che per il territorio stesso.

Da un lato, percorrendo a piedi la Via Francigena, i viaggiatori potranno stabilire un contatto più intimo e profondo con le comunità che incontreranno lungo il proprio itinerario nei territori della provincia, dal Canavese alla Val di Susa. Il viaggio si fa così esperienza concreta dei luoghi, in cui chi viaggia rinuncia a dettare i propri ritmi e le proprie esigenze in favore di un’attitudine più aperta.

Dall’altro, la scelta di raggiungere Torino, Chivasso e Oulx con un autobus FlixBus anziché con la propria auto consentirà loro di diminuire significativamente l’impatto ambientale del proprio viaggio[1], nonché di contribuire alla riduzione del traffico e al decongestionamento stradale. La cura per il territorio si esprime, in questo modo, anche come attenzione per l’ambiente.

Incentivando questa scoperta della provincia di Torino a passo lento, FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene vogliono supportare l’affermazione, sul territorio, di un approccio al viaggio più consapevole e immersivo, consentendo così a chi sceglierà questa modalità di viaggio di sentirsi più residente che turista.

 

Un’alleanza tra aziende, associazioni ed enti del territorio di cui beneficiano viaggiatori e territorio

Nel 2023 il mondo dei viaggi si è confrontato con uno scenario profondamente mutato e dominato da tendenze che hanno talvolta destato preoccupazione. La riapertura delle attività turistiche all’indomani del periodo pandemico ha portato a un brusco incremento della domanda in quest’ambito, classificato da molti come revenge travel, o turismo di rivalsa.

Tra i fenomeni correlati, quello dell’overtourism, o sovraffollamento turistico, ha gettato una nuova luce sulla fragilità del patrimonio nazionale e sull’esigenza di un approccio diverso alla promozione del territorio, in grado di creare ricchezza per le economie locali senza tuttavia pregiudicarne gli equilibri e la qualità della vita per le comunità.

Illuminare itinerari meno conosciuti e incentivare nuove opportunità di viaggio in periodi dell’anno insoliti attraverso la destagionalizzazione può contribuire a ridurre la pressione sui territori, e contemporaneamente supportare economie meno visibili, sostenendo l’occupazione e la crescita in questi contesti.

E del resto, sono le persone stesse che rivendicano il diritto di accedere a nuovi modelli di viaggio più consapevoli. Lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, condotto per conto di FlixBus dalla società di ricerche Squadrati, ha rivelato come oggi sempre più persone manifestino, fra le altre cose, il bisogno di esperienze autentiche in viaggio e una maggiore esigenza di sostenibilità.

Per citare due fra i dati più significativi, il 33% delle persone intervistate ha indicato una preferenza per viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (contro il 26% del pre-Covid), e addirittura il 41% ha indicato di voler «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (contro il 31% del pre-Covid).