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Dal 2021 Fondazione Mirafiori è promotrice di MA.MI food – MadeinMirafiori, il paniere di prodotti artigianali, stagionali, inclusivi ed etici che sostengano lo sviluppo e la crescita del territorio, affiancando produttori e artigiani nella promozione e ideazione.
Lunedì, con la facilitazione di Massimo Infunti di iMpronta, è stata una giornata aperta a produttori di MA.MI food e partner di Mirafood per interrogarsi su quale sarà il futuro dei 7 prodotti che raccontano Mirafiori attraverso ingredienti locali e nuove etiche sperimentali.
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MA.MI food – Made in Mirafiori nasce dall’impegno di Fondazione della Comunità di Mirafiori e #Mirafood, la comunità Slow Food per la valorizzazione del territorio di Mirafiori Sud, e si sviluppa grazie al supporto di FUSILLI – Fostering the Urban food System Transformation through Innovative Living Labs Implementation, progetto europeo Horizon2020, che mira a trasformare il sistema alimentare urbano attraverso living lab innovativi in 12 città europee.
A Torino FUSILLI è un progetto di Città di Torino/ Torino City Lab e Fondazione Mirafiori/Mirafood in collaborazione con Orti Generali, UNISG – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Università Di Torino/Atlante del cibo di Torino Metropolitana. (Facebook Fondazione Mirafiori)
Fino a mezzanotte del 24 giugno, si potrà salire gratuitamente sulla pista 500, il suggestivo circuito sul tetto del Lingotto trasformato in un giardino pensile con vista mozzafiato sulla città.
Un percorso tra arte e natura, con installazioni artistiche e un’oasi di verde.
Un bar panoramico dove gustare un aperitivo o una cena con vista sulla città illuminata.
Come partecipare?
1️⃣ Cena il 24 giugno presso uno dei ristoranti del Centro Commerciale Lingotto.
2️⃣ Richiedi alla cassa il gettone gratuito per l’ingresso alla Pista 500.
3️⃣ Consegnalo alla biglietteria di Rampa Nord (utilizzando gli ascensori Cortile 1).
(Facebook Centro Commerciale Lingotto)

All’Egizio a vita
Il ministro Sangiuliano alla scadenza di un mandato di nove anni, per cui cambiarono anche lo statuto intendeva, non potendoci più essere conferme, sostituire alla presidenza del Museo egizio la madamina amata dall’Avvocato sulla ribalta dalle Olimpiadi invernali 2006. Con più articoli e un appello si è formata una falange macedone dei conformisti a sostegno della signora per una proroga. In effetti si potrebbe pensare ad una conferma a vita della “signora delle mummie”. Forse prevedendo tra cent’anni di accogliere lei stessa in qualche sala del museo come attrazione museale?
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Brancati come davvero fu
Salvatore Vullo è appena uscito con un pregevole ed originale saggio su “Vitaliano Brancati. Scoprire e riscoprire il grande scrittore”, Morrone editore, con prefazione di Gianni Firera. Si tratta di
un libro non meramente celebrativo, ma capace di ricostruire la vita e l’opera di un personaggio inquieto del primo Novecento. Si parte dalla nascita e dalla formazione in Sicilia a cui resterà sempre legato, per poi analizzare la sua passione fascista come accadde a tanti Italiani che confusero il patriottismo con il nazionalismo. Molti vissero quell’esperienza quasi senza accorgersene, mentre Brancati ne uscì a testa alta. Poi il libro pone l’accento sulla collaborazione all’ “Omnibus” di Longanesi dove Brancati conobbe Pannunzio di cui divenne collaboratore nel dopoguerra al “Mondo”. Viene ricordato il tenero e pur effimero amore che lo legò ad Anna Proclemer, il ritorno ad insegnare in Sicilia e, fatto molto importante, il rapporto ideale tra Brancati e il giovane Sciascia. Il siciliano Vullo così legato alla sua terra, ma così cosmopolita nei gusti e nelle idee, ci offre un profilo assai sottile e profondo di Brancati, ma anche della letteratura e del mondo siciliano. A me piace sottolineare come Brancati, che rimase un liberale dopo le frequentazioni romane, tornò a fare il professore a Caltanissetta senza tentare di diventare un intellettuale engagé come tanti. Soldati mi sottolineava il suo spirito libero nel contesto di una cultura che stava per essere egemonizzata manu militari dal pci di Alicata e Ingrao.
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cancellato il post. Oggi è fatto oggetto di un linciaggio violentissimo inaccettabile. C’è chi ne richiede anche la rimozione da professore ordinario, una richiesta assurda perché dalla cattedra vinta si può essere solo rimossi in casi gravissimi e comprovati e con procedure chiare a tutela dell’ imputato. La inamovibilità dei professori non è un arcaico privilegio, ma è a tutela della libertà di insegnamento contro cui il potere e i faziosi possono avventarsi, inventandosi pretesti. La scienza va tutelata sempre. Questo in Occidente lasciando ai russi l’onta di aver rinchiuso nel ghetto Sacharov.
LETTERE scrivere a quaglieni @gmail.com
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La nuova Giunta regionale
Ho visto che sono intervenuti ben due ministri per fare la Giunta regionale, decidendo gli assessori, promuovendo o punendo i candidati. Mi è sembrato un intervento da proconsoli romani o romaneschi che umilia l’autonomia della Regione e il Presidente cui spetta la scelta degli assessori. Lei cosa ne pensa? Benedetto Pianta
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Ho letto anch’io sui giornali. Una prassi davvero mai sperimentata prima. Presidenti come Ghigo, Bresso, Viglione, Calleri mai avrebbero accettato interventi così pesanti. Questa è molto più che partitocrazia e va oltre anche al famoso manuale Cencelli.
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Palazzo nuovo devastato
I contestatori filo palestinesi hanno lasciato dopo un mese di occupazione palazzo nuovo in condizioni pietose. Gli occupanti hanno anche sfregiato di scritti via Po appena ridipinta dai commercianti. A parte il fatto di non aver impedito l’occupazione o aver costretto i palestinesi a disoccupare il palazzo, qui occorre almeno fermezza da parte del rettore che ne esce molto male, e dalla Questura. I danni vanno rimborsati. Elvio Cassini
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Concordo. È mancata la fermezza e il rispetto della legge. Le autorità accademiche si sono astenute da un intervento doveroso, lasciando Palazzo nuovo in balia di se stesso. Rettori come Allara,
Cavallo, Pelizzetti, Bertolino mai avrebbero ceduto così.
Il 30 giugno, alle 21, a Chieri, la Compagnia Torino Spettacoli propone la pièce di Plauto “La commedia delle tre dracme
Domenica 30 giugno, alle 21, nel piacevole contesto del Cortile del Palazzo Comunale di Chieri, nel pieno centro storico della cittadina, si terrà l’allestimento plautino “La commedia delle tre dracme”, a cura di Girolamo Angione e Gian Mesturino e realizzata dalla Compagnia Torino Spettacoli, da tempo legata a Chieri e al suo pubblico affezionato.
“La commedia delle tre dracme” si caratterizza per una venatura ironica e una comicità straripante. Appartiene al gruppo delle commedie romanzesche. Regista è Girolamo Angione, insieme a Elia Tedesco, protagonista insieme agli altri beniamini di Torino Spettacoli Stefano Fiorillo, Valentina Massafra, Enzo Montesano e ai Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Simone Marietta, Alessia Cargnin, Martina Marrucchiello. Gianni Mancini firma le coreografie.
La pièce narra la storia di un giovane scialacquatore che, tramite un benevolo raggiro, viene salvato da un vecchio amico del padre e dall’immancabile servo plautino parassita.
Plauto tocca vari temi di fondamentale importanza, quale quello dell’amicizia nella figura del fedele Callicle che, per proteggere il tesoro custodito nella casa dell’amico Carmide, è pronto ad acquistarlo a sue spese e sfidare la maldicenza della gente. Il personaggio di Lisitele ha un buon cuore ed è disposto a sposare la sorella dell’amico, anche se senza dote.
Plauto è un commediografo immenso, capace di continue sorprese e di lui si apprezza la vis comica, la battuta spassosa, la risata che proviene dal cuore. La sua maestria consiste nella capacità di una costruzione artistica finissima, in grado di mantenere il contatto con il reale e di compiere il miracolo estetico di fondare la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, con il mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone.
Torino Spettacoli: 011 6618404
Info biglietti: 011 6615447
Mara Martellotta
La prossima settimana partirà l’intervento per la messa in sicurezza del punto in cui convergono la strada provinciale 73 della Serra e la 74 di Chiaverano.
È quanto emerso dal sopralluogo che il vicesindaco di Città metropolitana di Torino
con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo
ha compiuto insieme ai tecnici del Dipartimento Viabilità e Trasporti e ai sindaci di Borgofranco, Nomaglio e Chiaverano.
Il primo intervento per la messa in sicurezza del tratto stradale, interessato da un dissesto con movimento rotazionale del versante sovrastante, consentirà entro luglio di ripristinare per alcune ore al giorno la circolazione a senso unico alternato.
A seguire saranno realizzati gli interventi per la messa in sicurezza definitiva del versante e della sede stradale. (Facebook Città Metropolitana)
I funerali di Luigi Pavese, mancato a 84 anni, si terranno martedì a Vercelli nella chiesa di Sant’Agnese. Era titolare dell’Impresa Pavese Onoranze Funebri Sant’Eusebio, che sarà da oggi gestita dal figlio. Lascia moglie e figli. Numerosi i messaggi di cordoglio per una figura molto conosciuta in città.
Quest’anno, la città festeggia nuovamente con i tradizionali fuochi d’artificio, realizzati in modo da avere un basso impatto ambientale grazie alla riduzione del livello acustico e all’utilizzo di materiali compostabili.
Uno degli eventi più significativi della Festa di San Giovanni a Torino è il farò, il falò che viene acceso ogni anno la sera del 23 giugno in Piazza Castello
Ecco tutti gli appuntamenti:
http://www.comune.torino.it/eventi/calendario/san-giovanni-2024/
CESANA TORINESE – L’estate a Cesana si apre con un weekend ricco di appuntamenti. È il weekend della festa patronale di San Giovanni.
Si inizia venerdì 21 giugno con la “Messa in vetta”. Alle ore 17 ci sarà la celebrazione della Santa Messa sulla cima del Monte Chaberton. A cura di Associazione Monte Chaberton con ulteriori informazioni al numero: 3406636336.
Sabato 22 giugno e domenica 23 giugno torna la “Festa del Maggiociondolo”: organizzata e ideata dalla Società Pubbli&co in collaborazione con il Comune di Cesana Torinese e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, si svolge lungo la via XXIV Maggio, che costeggia il torrente Ripa, in occasione della festa patronale di San Giovanni, ispirandosi alla tradizionale fiera che si svolgeva un tempo nel mese di giugno, di cui si trovano riferimenti in pubblicazioni della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento. Per tutto il giorno mercatino in Viale XXIV Maggio. Quelli tra la metà e la fine di giugno sono i giorni in cui in alta valle si può ammirare la fioritura del Maggiociondolo, pianta che, con i suoi rami coperti di fiori gialli sarà di ornamento a strade, rotonde, balconi e vetrine di Cesana Torinese.
Sempre sabato 22 giugno ci sarà la Commemorazione del Monte Chaberton con alle ore 10.30 la cerimonia militare presso il monumento su SS24. Nel pomeriggio alle ore 16,30 a cura di Associazione Monte Chaberton, conferenza storica “I misteri dello Chaberton” presso la Biblioteca “2 giugno”.
Domenica 23 giugno continua la “Festa del Maggiociondolo” con il mercatino tutto il giorno in Viale XXIV Maggio. Sempre domenica due eventi curati dalla Pro Loco “Per Cesana”. Al mattino dalle ore 10,30 “Volevamo fare Cinema”, spettacolo itinerante lungo le vie di Cesana. Nel pomeriggio alle ore 16 “Bal trad & Gaufres”, aperitivo in musica con il Duo Chat-Berton presso il bar “Da Cosetti”.
Lunedì 24 giugno il giorno della festa patronale di San Giovanni con alle ore 10.30 la Santa Messa e la processione verso il centro di Cesana.
In occasione della Festa Patronale premiazione della “Giornata Ecologica” a cura della Proloco.
Un ragazzino di 12 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente avvenuto sulla A 4 Torino – Milano a Borgo d’Ale, in direzione Torino. Il bambino è stato trasportato in codice rosso al cto di Torino.