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C’è molto in questo romanzo, molte atmosfere e tre epoche storiche. Una mummia, un Ispettore, un ladro, un navigatore, la Quarta Crociata, l’Arcangelo Michele, Costantinopoli, uno zoppicante legionario romano, un passaggio veloce di Unni, la malavita degli anni ottanta, tutto questo con Venezia come scenario e come protagonista
L’autore: “Parlo di me”
Mi chiamo Roberto Carraro e mi è sempre piaciuto scrivere. Il mio “esordio” risale a quando frequentavo la quinta superiore; il quotidiano locale aveva indetto un concorso per le scuole superiori per un tema su Padova. Ho partecipato e sono stato uno dei vincitori. La premiazione si è poi svolta nell’aula consiliare del Comune. Gli anni sono passati e ho un ricordo vago del momento; non c’era internet, niente smartphone ed erano poche anche le macchine fotografiche con il rullino di pellicola. Quella premiazione però non è stata un trampolino. La vita poi è andata avanti tumultuosa, come per tutti. La scrittura, quella creativa, immaginifica e libera, ha ricominciato a fluire dopo qualche anno e ho quaderni pieni di idee e racconti, completi (pochi), a metà (parecchi), abbozzi (abbastanza) e poi scarabocchi.
Ho terminato il primo romanzo, “Salami”, proprio nei giorni in cui è apparso un concorso letterario legato ad un reality sulla scrittura indetto dalla Rai. Era il 2013 e il reality si chiamava Masterpiece. Non ci ho pensato molto e ho spedito il manoscritto. Non è passato molto tempo che, sul cellulare, mi è arrivata una chiamata dalla Rai. Avevo superato le prime selezioni e mi chiedevano di andare a Roma a fare un casting per il passaggio successivo. Dopo qualche giorno ero in fila a Cinecittà assieme a decine di altri scrittori esordienti. Questa fase non l’ho superata, ma intanto su circa cinquemila manoscritti inviati, eravamo stati scelti circa in cinquecento. Una bella selezione. Il mio libro aveva colpito i lettori che avevano fatto la prima scrematura.
A quel punto avevo un libro, che mi piaceva molto, e anche la certezza che piaceva anche ad altri. Che fare? L’ho mandato a qualche editore e, come tutti gli scrittori che si rispettino, non sono stato minimamente considerato e sono passato all’autopubblicazione. Dopo ho scritto ancora e ho dato un maggior corpo alla scrittura; non ho più smesso di scrivere. Scrittura a parte, ho molti altri interessi, fra cui i più intriganti, e letterari, sono, a mio giudizio, il fatto che ballo il tango argentino e pratico voga alla Veneta. La voga è quella tipica della Laguna di Venezia, quella delle gondole per capirci. Barche pesanti, in legno, con il fondo piatto per i bassi fondali, sudore e fatica, ma anche bellezza impareggiabile dei luoghi. La voga si ritrova anche nel mio ultimo romanzo: “L’armadio dimenticato”.
C’è molto in questo romanzo, molte atmosfere e tre epoche storiche. Una mummia, un Ispettore, un ladro, un navigatore, la Quarta Crociata, l’Arcangelo Michele, Costantinopoli, uno zoppicante legionario romano, un passaggio veloce di Unni, la malavita degli anni ottanta, tutto questo con Venezia come scenario e come protagonista. I suoi canali e le sue barche di legno, la spinta dei remi, per commercio e guerra, nel passato, per tradizione ai tempi nostri. Tante indagini in tanti anni per l’Ispettore Alvise Scarpa, veneziano nel nome, nel cognome e in tutto quello che fa. Stavolta sarà un’indagine davvero inconsueta che lo porterà a spasso nella storia e nei secoli, dopo che un corpo mummificato viene ritrovato in un armadio dimenticato.
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Link al libro:
https://www.youcanprint.it/larmadio-dimenticato/b/c30d84b0-66d7-5126-b7f0-dc85b01a9b3e
Sito:
“ MANCA IL RISPETTO PER L’ISTITUZIONE”
11 luglio 2023 – “La seduta di Consiglio regionale, fortemente voluta dal centrodestra per procedere alle nomine e approvare provvedimenti urgenti non è riuscita a decollare fino quasi alle ore 12 a causa dell’impossibilità da parte della maggioranza di garantire il numero legale. Un fatto assurdo che si è ripetuto durante l’intera legislatura e che denota mancanza di interesse per i lavori dell’Aula e per l’Istituzione. A questo si aggiungono anche le continue assenze degli Assessori. Oggi i Consiglieri regionali si sono trovati senza interlocutori della Giunta con i quali confrontarsi. E purtroppo non è stata la prima volta” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
Accadde oggi Campioni del mondo!
L’italia di Bearzot vince a Madrid il campionato del mondo di calcio.L’urlo epico di Tardelli nella finale,la gioia sfrenata del Presidente Pertini in tribuna,la telecronaca emozionante di Nando Martellini in TV,tutti gli ingredienti meravigliosi che ricordano quel mitico 11 luglio del 1982. Partita sfavorita, dopo un primo turno mediocre con tre pareggi, la squadra si riprende al secondo grazie soprattutto agli exploit del centravanti Paolo Rossi.Battute Argentina,il favoritissimo Brasile,la sorpresa Polonia.Poi la storica finale che si disputa al Santiago Bernabeu di Madrid: la squadra di Bearzot sconfigge per 3 a 1 la Germania Ovest. Segnano Rossi, Tardelli, Altobelli e per la terza volta l’Italia è campione del mondo.
Quanta emozione che rimane dentro di noi, soprattutto per chi ha vissuto quei momenti da tifoso festante!Poi arriverà il quarto titolo nel 2006,con eguale gioia ed emozione:ma quella è un’altra storia.
Enzo Grassano
Per chi porta nel cuore e nelle vene la bella pedemontana Torino, per nascita, per storia familiare o per adozione, oggi, 11 Luglio è una ricorrenza importante perchè da quel giorno del 1899 un evento che al momento non parve così rilevante cambiò per sempre la storia della città, del Piemonte e superò di molto i confini italiani.
Nacque la Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino, una Casa automobilistica che è diventata il gruppo industriale privato e finanziario più importante del 900. Le sue vicende, il suo sviluppo, i passaggi gestionali, la storia della famiglia Agnelli, le trasformazioni e ciò che oggi rimane del grande colosso è noto a tutti. Soffermiamoci sugli inizi, in quella Torino di fine 800 con la sua storia monarchica, i suoi palazzi, i suoi salotti, i suoi tanti personaggi politici che hanno fatto l’Italia, i suoi portici, i suoi caffè storici ed i tanti suoi volti differenti e mutevoli nel corso dei secoli. Nel 1898 era stato fondato l’Automobile Club di Torino da sei amici tra cui il senatore Agnelli, segretario. Si stava già ben delineando la vocazione automobilistica del capoluogo piemontese. Il passo successivo fu l’idea, con in testa Emanuele Cacherano di Bricherasio ed altri amici, tutti notabili torinesi, di fondare la Fiat che fu ciò che avvenne quell’11 Luglio nel seicentesco Palazzo Bricherasio nella centralissima Via Lagrange al numero civico 20, dove venne firmato l’atto di costituzione della nascente società con un capitale iniziale di 800.000 lire che, detto così sembra poca cosa ma che ad oggi significherebbero 3,6 milioni di Euro. Un’impresa coraggiosa e lungimirante, al limite con il sogno più avveniristico per quell’epoca.
Allo stabilimento di Corso Dante del 1900 seguì il famoso complesso del Lingotto che entrò in funzione nel 1923. E’ un periodo di inarrestabile e fortunata espansione sotto la presidenza del senatore Agnelli nel 1920 affiancato da un giovane Vittorio Valletta. E Torino diventa così la città dell’automobile, nasce la forza lavoro che impiega intere generazioni, molti dalle campagne si trasferiscono in città, il mutamento è grande, dal Sud gli arrivi si susseguono, la macchina Torino è in pieno movimento. Nel 1966 entra in scena il giovane Gianni Agnelli, intelligente, bello, affascinante che sta a Torino come il Duomo sta a Milano. Al funerale di suo padre Edoardo la bara fu portata a spalla dai capi-reparto del Lingotto con la bandiera della Fiat ” Cielo, mare, terra “. Torino perderà quella fama di città dell’automobile grigia, austera e triste, che peraltro non le è mai appartenuta, soltanto nel 2006 grazie ai Giochi Olimpici invernali che le resero il suo vero volto facendola conoscere al mondo in tutta la sua bellezza, unicità ed accoglienza.
Enzo Biagi, nel suo libro “Cara Italia” scrivendo di Torino disse:” Nel Piemonte la Fiat ha sostituito i sovrani, di qui è partita l’industrializzazione ed il miracolo economico”. Terra geniale e tenace, tutto il resto è storia !
Patrizia Foresto
“LoST EU”. Tra storia e sostenibilità,
A luglio, in concomitanza con “Collisioni”
Alba (Cuneo)
Formaggi da “corona reale”. Sono loro i primi attori del Progetto “LoST EU”, sostenuto dall’Unione Europea sul tema “sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie”, che verrà raccontato e andrà in bella mostra, per tutto luglio, ad Alba durante le giornate del grande “Festival Collisioni”, in occasione degli attesissimi appuntamenti in programma che vedranno protagonisti molti fra i più celebri artisti italiani. L’evento, promosso dall’“Associazione Alte Terre DOP” (sede a Bossolasco) – creata come forma aggregativa fra consorzi di tutela di piccole dimensioni per “fare rete” in grado di esportare l’unicità dei prodotti lattiero-caseari, ma non solo, del territorio piemontese – vedrà protagonisti indiscussi nove formaggi e cinque regioni, testimoni di un viaggio alla scoperta ( o ri-scoperta) di territori, tradizioni e storie di piccoli produttori italiani ben convinti di voler tramandare la loro eredità culturale e la sostenibilità dei loro prodotti, in termini di “qualità”, “tracciabilità”, “genuinità” ed “esclusività”. Protagonisti saranno, dunque, formaggi di grande eccellenza italiana come il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia, e in ultimo il Provolone del Monaco dalla Campania. Regioni varie fra loro, ma tutte caratterizzate da paesaggi mozzafiato, che raccontano la bellezza del nostro Paese e allo stesso tempo sono la culla di questi formaggi straordinari. “LoST” racconta, quindi, di luoghi e prodotti lontani tra loro, “accomunati però – spiegano gli organizzatori – dallo strettissimo legame che hanno con la loro storia e il loro territorio, diventando simbolo di un ‘altrove’ rispetto a una cultura più convenzionale”.
Del resto l’acronimo “LoST” (“Looking for the sustainability of taste in Europe”) significa proprio la ricerca di un gusto unico, irripetibile, che porta in sé i valori della sostenibilità. “E vuole suggerire l’idea di qualcosa che pare perduto, ma anche un bisogno di ricerca che molti di noi provano verso tradizioni che si sono perse e storie di un passato dove le regole erano diverse, dettate dal rapporto stretto con la natura. Un senso di vuoto che si è creato soprattutto in questo mondo moderno, dove tutti abbiamo sperimentato cosa significa la minaccia di una natura in rivolta”.
In questo scenario la filosofia di “LoST” vuole appunto stimolare le persone a riflettere, a porsi domande, a mettersi in viaggio alla scoperta di nuove pratiche e valori, per far ritrovare ai nostri formaggi il loro “consumatore perduto”.
Come detto, l’appuntamento combacerà con le giornate del “Festival Collisioni”, in piazza Medford, ad Alba. In questo contesto, verrà allestita un’area di degustazione e racconto dei formaggi a cura dei “Maestri assaggiatori ONAF”, per sensibilizzare il pubblico al tema delle piccole produzioni e promuovendo denominazioni di grande eccellenza ma poco conosciute.
Il “percorso didattico” proseguirà nella rassegna di serate in musica a Barolo, dove il pubblico potrà partecipare a degustazioni guidate nel cortile del Castello, con la presenza degli stessi produttori e video informativi che racconteranno i territori di provenienze e le antiche tecniche produttive radicate in uno specifico territorio. E, per finire, i formaggi di “LoST” saranno anche protagonisti di golose degustazioni al Parco Tanaro di Alba, in tasting comparati che spazieranno da nord a sud, per scoprire la varietà di sapori che dona al formaggio la tradizione produttiva delle diverse regioni italiane.
“Il nuovo progetto europeo ‘LoST’ ci offre l’opportunità storica di mettere in rete a livello nazionale alcuni dei consorzi di tutela più rappresentativi delle piccole Dop dei formaggi di maggiore qualità del nostro paese. Eccellenze di tradizione millenaria – commenta Natalino Giordano, presidente dell’‘Associazione Alte Terre DOP – che condividono una stessa filosofia produttiva fondata sul rispetto dell’ambiente, della salute del consumatore e del benessere animale. “La partecipazione – conclude Giordano – al festival ‘Collisioni’, che da sempre coniuga la grande musica a una filosofia green attenta alle piccole produzioni ‘food&wine’ artigianali di qualità, ci offre una bella vetrina mediatica per dare avvio a un triennio di collaborazione e a un percorso di crescita comune che vedrà i consorzi impegnati nella promozione sui mercati Italia, Germania e Svezia e prenderà il via proprio con la vetrina mediatica dell’evento ‘Agrirock’ più famoso in Italia”.
g.m.
Nelle foto:
– Ossolano
– Provolone del Monaco
– Tour delle Malghe, ph. credits Trentino Marketing
Muore nella doccia a casa di due conoscenti
È stato trovato senza vita nell’abitazione di due persone che lo avevano ospitato. I due l’avevano visto in difficoltà nelle vie di Chiavazza nel Biellese. Secondo le prime informazioni l’uomo, 58 anni, era originario del Cuneese, senza fissa dimora. L’uomo avrebbe accusato un malore improvviso mentre si trovava sotto la doccia e nonostante i soccorsi è deceduto.
Noi facciamo la differenza davanti a noi stessi
LIBERAMENTE Di Monica Chiusano
Danni grandine, sopralluogo della Regione
“Fondamentale la documentazione dettagliata dei danni per poter accedere agli indennizzi”
Il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa nel pomeriggio di ieri hanno effettuato una serie di sopralluoghi nelle zone del Roero e Alta Langa, a Montaldo Roero, Guarene e Treiso, tra i comuni del Cuneese colpiti dalla grandinata di giovedì 6 luglio che si è abbattuta in particolare su Alta Langa cuneese e in alcune aree delle province di Asti, Alessandria e Torino, accompagnati dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e dagli amministratori locali. Presenti inoltre il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio e i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso.
Il vicepresindente regionale Fabio Carosso e l’assessore regionale Marco Protopapa hanno visitato alcune aziende agricole: “Abbiamo constatato di persona la gravità della situazione per i danni causati a vigneti, frutticoltura, coricoltura e ortaggi, che sono alla base dell’economia di questi territori. La grandinata ha anche danneggiato impianti agricoli e abitazioni rimarcando che si è trattato di un evento eccezionale. Ora è importante effettuare la raccolta dettagliata della documentazione che certifichi i danni, un passaggio fondamentale per accedere agli indennizzi. Insieme ai sindaci e agli agricoltori ci siamo soffermati sulle procedure di indennizzo e sulle modalità di segnalazione”.
Intanto i tecnici di Arpa e della Regione sono al lavoro in tutte le province colpite dalla grandinata per la stima dei danni,
L’assessore regionale Protopapa ha poi proseguito la visita a Cossano Belbo, incontrando il sindaco e i produttori, a conclusione della giornata di sopralluoghi.
Per l’Amministrazione comunale “tutto va bene, madama la marchesa”: il concerto è
famoso nel mondo, porta introiti alla città (a quale parte della città?), il disturbo del suono è
quasi azzerato, il festival è “sempre più green”. Pure le fontanelle del parco questa volta
sono state tenute aperte.
Durante l’entusiastico sopralluogo ante-evento (150.000 metri quadrati del parco sono
stati progressivamente chiusi dal 12 giugno scorso), gli organizzatori hanno promesso che
“il parco tornerà gradualmente a essere fruibile da parte della cittadinanza a partire dal
secondo giorno dopo la conclusione del Festival” (CittAgorà del 26.6.2023). Promessa già
saltata: ad oggi, a 7 giorni dalla chiusura del concerto, l’area occupata non è nemmeno in
parte stata aperta (se non la passerella sul fiume).
Il ripristino dell’area verde rovinata dall’evento?. Magari si farà in autunno. “Adesso fa
troppo caldo”.
Nell’ottica di mettere le mani su tutto il parco per tutto l’anno, gli organizzatori
promettono nel futuro qualche concerto di musica diversa, qualche aiuola più fiorita e
quant’altro. La pubblicità, utilizzando esigenze disattese dei residenti, è l’anima del
commercio! Preludio alla progressiva intera gestione privatistica del parco? Svilendo
ulteriormente il ruolo delle sempre più silenti assemblee elettive.
COMITATO DORA SPINA TRE
www.comitatodoraspina3.it