ilTorinese

Festa dell’8 Marzo alla GAM, MAO e Palazzo Madama: tutti gli appuntamenti

Mercoledì 8 marzo 2022

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Mercoledì 8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne

alle collezioni permanenti e molte mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama.

Inoltre due incontri speciali alla GAM e a Palazzo Madama

e domenica 5, mercoledì 8, sabato 11 e domenica 12 visite guidate a tema

Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donna proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.Dall’offerta sono escluse le mostre temporanee con biglietteria separata. A partire da domenica 5 marzo e fino a domenica 12 marzo i tre musei propongono inoltre visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e l’8 marzo due conferenze: a Palazzo Madama Textiles are back, speciale donne, legata al riallestimento della nuova sala tessuti, e alla GAM Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione che il Dipartimento Educazione propone insieme all’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati.

Cosa si può visitare:

Alla GAM Ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre Alberto Moravia, Ottocento e Michael Snow in Videoteca. Hic sunt dracones a pagamento.
Al MAO ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Lustro e lusso dalla Spagna islamica. Buddha10 a pagamento.
A Palazzo Madama ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Le chiavi della Città nei capolavori di Palazzo Madama.

Tutti gli appuntamenti:

Domenica 5 marzo ore 16.30

DONNE DA RACCONTARE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Con l’avvicinarsi dell’8 marzo, Palazzo Madama vuole omaggiare le donne attraverso un percorso guidato in museo, ispirato a figure femminili che, inaspettatamente, si incontrano fra gli oggetti esposti nelle sale, rivelando singolari biografie. Volti di fanciulle e donne aristocratiche, come Maria Antonietta, Regina di Francia, o legate al mondo dell’arte, come l’attrice e cantante Louise-Rosalie Lefebvre, che affidano a celebri miniaturisti la memoria del proprio essere e apparire: donne le cui vite sono un interessante spunto di conversazione e racconto. Tra leggenda e realtà, le sale e le vetrine dei diversi piani del museo mostreranno oggetti esclusivi adatti a celebrare una data importante.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 5 marzo ore 16.30

DONNE DA ORIENTE

MAO – visita guidata tematica in occasione della Giornata Internazionale della Donna

Dai corredi funerari della collezione cinese, alle eleganti opere della collezione giapponese, fino alle raffinate decorazioni dell’arte islamica, i visitatori saranno condotti nelle collezioni del MAO in un itinerario dedicato alle svariate immagini e significati sul femminile che figurano nella produzione artistica delle differenti culture d’Oriente.

Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

Mercoledì 8 marzo ore 16 – sabato 11 e domenica 12 marzo ore 15

DONNE NELL’ARTE

GAM – Visita guidata tematica

La visita si sviluppa tra le sale della collezione del 900 alla ricerca delle donne che hanno saputo far sentire la propria voce nel panorama artistico italiano e internazionale. A partire dai primi decenni del ‘900 con Nella Marchesini e Antonietta Raphaël, che hanno cercato di emergere in un ambiente artistico prettamente maschile, alle artiste degli anni ‘50 e ‘60 come Carla Accardi e Giosetta Fioroni, Louise Nevelson, Carol Rama, Dadamaino che hanno portato avanti, attraverso il loro lavoro, la riflessione sul ruolo della donna nella società e nell’arte. Diverse per origine, formazione e personalità e stile, queste artiste sono accomunate dal fatto di essere riuscite a imporsi con passione e intelligenza nella realtà artistica del, 900 sfuggendo agli stereotipi e ai clichés di genere.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com

Mercoledì 8 marzo ore 15

“MAN MANO” e DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE

GAMEvento in occasione della Giornata Internazionale della donna

Il Dipartimento Educazione della GAM, nell’ambito dei progetti dedicati all’inclusione e accessibilità, insieme al Centro Studi EducArte e all’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati propone, in occasione della Giornata Internazionale della donna, un pomeriggio di racconto che presenta i risultati del lavoro svolto insieme in questi mesi.

Alle ore 15 sarà inaugurata l’installazione collettiva Man manorealizzata con un gruppo di donne rifugiate e, a seguire in Sala Uno, la conferenza dal titolo Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.

Seguirà rinfresco

Ingresso libero www.gamtorino.it

Mercoledì 8 marzo ore 16.30

DEE DA ORIENTE

MAO – visita guidata tematica in occasione della Giornata Internazionale della Donna

Spaziando dall’Asia meridionale alla Regione himalayana, l’itinerario si concentra sulle opere d’arte del Museo che rappresentano forme femminili del divino. Un modo per conoscere alcune fra le svariate manifestazioni pacifiche e irate della Dea che caratterizzano induismo e buddhismo.

Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com

Mercoledì 8 marzo ore 17

TEXTILES ARE BACK. SPECIALE DONNE

Palazzo Madama – conferenza con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama

La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.

Ingresso libero

Prenotazione consigliata: t. 011 4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Non sono bella, piaccio

Ogni epoca ha avuto il proprio ideale di bellezza, i propri canoni ed il relativo maquillage; in questo articolo tratterò in particolare la bellezza femminile.

Nell’antico Egitto, e la scoperta della tomba di Tutankhamon lo dimostra, le donne conoscevano ed usavano l’eye-liner.

Nell’antica Grecia, per esempio, nelle donne erano apprezzate le forme sinuose, vengono raffigurate con fianchi larghi e con seno e glutei rotondi, sodi ma non troppo prominenti.

Arriviamo alla civiltà romana, dove la ricerca della bellezza riguarda anche gli uomini. Le donne devono avere occhi grandi e ciglia lunghe; anche qui troviamo testimonianze dell’uso dell’eye-liner ottenuto mescolando antimonio, fuliggine e piombo applicato con un attrezzo realizzato appositamente in osso o legno; un finto neo, nell’angolo superiore della bocca, era un’aggiunta ulteriore che, a seconda della posizione, comunicava qualcosa di preciso a chi lo guardava.

Attraversando i vari secoli, il concetto di bellezza ha subito profondi cambiamenti, particolarmente con la conoscenza di nuove civiltà con le loro tradizioni.

Mai come nella nostra epoca, però, la bellezza e, in generale, l’aspetto fisico hanno avuto tanta importanza da discriminare chi non rispecchi determinati canoni o non si adegui allo stile imperante.

Nell’immediato primo dopoguerra assistiamo ad una bellezza femminile quasi androgina, poco seno, capelli alla “garçonne”; i capelli lunghi sono fuori moda, compaiono i pantaloni anche per le donne.

Gli anni 30 del secolo scorso vedono un ritorno alla sensualità, alla femminilità: icone come Marlene Dietrich, anche se è vestita spesso da uomo e fuma, o Greta Garbo sono il modello cui molte donne si ispirano.

Via via attraverso i decenni assistiamo ad un cambiamento continuo di stili, di mode, di acconciature; il clima politico ed economico influenzano enormemente le tendenze: dalla minigonna degli anni 60, in pieno boom economico, alla gonna maxi nel periodo delle contestazioni femministe, per giungere ai jeans quando si comincia a parlare di parità).

Mai come ai giorni nostri, però, la bellezza è stata da un lato trascurata o travisata e, al contempo, usata come mezzo di discriminazione già in tenera età.

Con la complicità dei social, chiunque si discosti dalla bellezza ideale di quel momento viene additato come se fosse un untore, un individuo in grade di nuocere alla società, indegno di farne parte.

Nel film “Vacanze di Natale” la scena tra Billo (Jerry Calà) ed il proprietario del locale in cui Billo suona è diventata iconica. Billo è sempre circondato da donne molto belle e, per questo, spesso si distrae dal suo compito. Il proprietario del locale lo apostrofa “Ma cosa ci troveranno mai le donne in un pupazzo come te?” E Billo pacificamente risponde “Non sono bello, piaccio.”

Per definire questo disprezzo, questa discriminazione a seconda dell’aspetto fisico rispondente o no a determinati canoni è stato coniato il termine bodyshaming.

Questo senso di inadeguatezza, spesso inculcato dalle persone che ci sono più vicine, che noi consideriamo positive ma che, evidentemente, non lo sono affatto porta ad un vero e proprio distress, per risolvere il quale non di rado chi ne sia affetto ricorre a sedute di psicoterapia, prodotti cosmetici costosi, sedute in palestra o continui acquisti di nuovi abiti mentre la cosa, banalmente, più efficace sarebbe non curarsi di quelle critiche.

Chi ha stabilito cosa sia meglio? O cosa sia giusto? O cosa sia bello? Spesso una ragazza o anche una donna matura che mi chiede un servizio fotografico, soprattutto se sono sessioni di fotografia terapeutica, mi dice, con tono di domanda indiretta:“Dovrei perdere qualche chilo” oppure “Dovrei eliminare un po’ di cellulite”. solitamente rispondo che non è con me che deve parlarne ma col suo medico: se il sanitario ritiene che il suo sovrappeso sia dannoso per la salute (cuore, ginocchia, colonna vertebrale, ipertensione) allora adotterà i provvedimenti opportuni (dieta, attività fisica, ecc).  Ovviamente giro la domanda alla ragazza: “perché vuoi dimagrire?” Quasi sempre la risposta è perché “mi sento grossa”, “perché sembro un baule”, “perché nessuno mi guarda”.

E’ evidente che sia una motivazione che nasce dalla modella stessa, perché si paragona con i modelli sbagliati che la pubblicità ci propina con ogni mezzo, perché associa la riuscita sentimentale delle sue amiche al loro aspetto fisico (trascurando che spesso hanno trovato un qualcuno che era stato scartato da tutte le altre) ed è altrettanto evidente che il mondo circostante rafforzi questa sensazione isolando chi non rispecchi determinati parametriperché sovrappeso, strabico, senza capelli perché calvo o sottoposto a chemioterapia, o patologicamente magro perché paziente oncologico.

L’attrice Martina Colombari ha posato di recente senza alcun makeup dichiarando che “È una lotta, quella all’aspetto ideale, che impegna con accanimento crescente le donne fin dall’età pediatrica e poco importa se questo feticcio di adeguatezza ad uno standard artificiale e malsano venga raggiunto a prezzo di un imponente disagio psicologico, minaccia all’identità sociale, dispercezionecorporea, disturbi della nutrizione, dell’alimentazione e dell’umore che lasciano strascichi nell’arco dell’intera esistenza. Questa idea di bellezza è il burqa dell’occidente dietro cui si nasconde tutto il resto che costituisce il vero valore di una donna: la sua essenza, unicità, i suoi talenti e capacità”

Secondo voi le compiante Rita Levi Montalcini o Margherita Hack, Maria Montessori o Anna Magnani, Nilde Iotti o Hannah Arendt sono diventate famose per il loro aspetto fisico, per la loro avvenenza?

Personalmente, e so di non essere l’unico, ritengo che chi affida unicamente al proprio fisico il compito di renderlo famoso, lo faperché non possiede altro; inoltre, e mi rivolgo soprattutto alle donne, pensate che il fisico prima o poi ci abbandona per l’età, un infortunio, le gravidanze o fattori epigenetici: come pensate di vivere quando il vostro fisico non attrarrà più gli sguardi di chi incontrate?

Ora mi rivolgo ai maschietti: quando non potrete più valorizzare opportunamente il fisico della vostra compagna, sarebbe opportuno che cultura, dialogo, ironia occupassero i vostri momenti; pensateci, quando scegliete una compagna o criticate la compagna di qualcun altro; non soppesate la vostra compagna per ciò che può darvi, esteticamente o culturalmente; pensate a ciò che avete da offrirle voi.

Sergio Motta

Logistica, incontro con Fdi. E il settore automotive non verrà dimezzato

Ieri nella sede regionale di FDI  importante incontro sulla logistica Piemonte tra FDI e Interporti piemontesi 

Il responsabile regionale logistica Mino Giachino e l’on. Enzo Amich della Commissione Trasporti della Camera su incarico del Coordinatore regionale on. Fabrizio Comba , hanno incontrato i responsabili degli interporti piemontesi per esaminare le criticità che impediscono alla logistica piemontese di svilupparsi maggiormente , dai ritardi delle Ferrovie nei collegamenti e negli impianti alla stasi della riforma degli Interporti. Non  è accettabile che la merce giunta al giovedì sera non riesca ad essere consegnata prima del lunedì così come sono stati esaminati i punti qualificanti della prossima riforma degli interporti . Infine sono state esaminate alcune proposte da presentare al Presidente Cirio e all’Assessore Gabusi per implementare le dotazioni impiantistiche degli interporti al fine di acquisire nuovi traffici e creare nuovi posti di lavoro.

Giachino: “Vittoria grazie al Governo Meloni. Il settore automotive italiano non verrà dimezzato. Sono molto soddisfatto . Dopo aver salvato la TAV da un anno mi battevo a favore dell’automotive italiano che sarebbe stato dimezzato dalla decisione europea di puntare tutto sull’auto elettrica. Ancora una volta il PD non ha difeso il lavoro italiano”.

Donna: immagini e poesie

Una Mostra Fotografica e Poetica si terrà il prossimo 4-5 marzo a Rivarossa

 DONNA: IMMAGINI E POESIE 

un interessante connubio fra scatti fotografici e versi poetici per raccontare scorci del mondo femminile… in occasione appunto della festa della donna.

Le foto sono della fotografa Donata Ponchia e le poesie della poetessa Barbara Barducco.

L’evento si terrà a Rivarossa presso la Sala Consiliare Comunale  in Via Frescot 21

L’apertura della mostra è  prevista alle ore 16 di sabato 4

domenica 5 esposizione dalle 9,00 alle 18,00.

Gli eventi sportivi sono un investimento Ricadute per quasi 50 milioni in Piemonte

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IRES

OGNI EURO INVESTITO IN EVENTI SPORTIVI NE HA GENERATI 7,5.

6,5 MILIONI DI FONDI HANNO PORTATO A RICADUTE PER 49,19 MILIONI”
Il presidente
Cirio e l’assessore Ricca: “I dati ci dicono che il Piemonte ha giocato bene le sue carte. Questo successo ci sprona a proseguire sulla strada di un impegno sempre maggiore”.

Il 2022 è stato per la Regione Piemonte un anno di investimenti sportivi straordinari. La vittoria del titolo di “Regione Europea dello Sport” conferito da ACES Europe, oltre alla componente di visibilità internazionale strettamente connessa ad esso, ha funzionato da molla propulsiva per promuovere una campagna di finanziamenti senza precedenti di competizioni agonistiche grandi, medie e piccole.

Per studiare quale sia stato l’effetto di questo impegno straordinario la Regione Piemonte, per la prima volta, ha deciso di commissionare all’istituto di ricerca Ires Piemonte uno studio scientifico che andasse a fotografare le ricadute economiche generate non solo dai grandi eventi ma anche da quelli di dimensioni medie e piccole. Una cartina di tornasole utile per monitorare ciò che è stato fatto ma anche per orientarsi in futuro prossimo.

Lo studio Ires

Partendo dai dati generali: nel 2022 la Regione Piemonte ha finanziato complessivamente eventi per 6,5 milioni di euro. Questi eventi, a livello aggregato e non divisi per dimensioni, hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni di euro. L’investimento regionale, il finanziamento pubblico a cui si è affiancato un finanziamento privato di 10,3 milioni di euro, ha portato a ricadute complessive pari a 7,5 volte la cifra di partenza. Ogni euro pubblico stanziato ha prodotto, quindi, 7,5 euro.

I grandi eventi promossi dalla Regione sono stati 12 e hanno visto un finanziamento pubblico pari a 2,37 milioni di euro (per una spesa totale di 6,2 milioni, se si sommano i soldi dei privati e di altri enti pubblici). Questi eventi hanno portato a ricadute economiche sul territorio quantificabili in 29,1 milioni di euro, cioè a una cifra 12 volte più grande del contributo regionale.

Gli eventi delle federazioni sportive sono stati 145 (organizzati da 40 federazioni) e sono costati complessivamente 8,8 milioni di euro a fronte di un finanziamento regionale di 3,37 milioni. Le ricadute sul territorio sono state quantificate da Ires in 16,7 milioni, cifra 5 volte superiore al contributo regionale.

Gli eventi degli enti di promozione sportiva (gli enti coinvolti sono stati 12 e gli eventi 277) hanno ricevuto un contributo regionale pari a 600mila euro (complessivamente sono costati 1,28 milioni di euro) e hanno prodotto ricadute per 2,43 milioni. Una ricaduta, quindi, pari a 2 volte la spesa complessiva e a 4 volte l’investimento regionale.

Gli eventi sportivi organizzati dai Comuni sono stati 20 (in 20 Comuni) e sono stati finanziati dalla Regione per 178mila euro (la spesa totale sostenuta per organizzarli ammonta a 461mila euro). Questo investimento, i 178mila euro, ha prodotto ricadute per 870mila euro.

Gli investimenti della Regione Piemonte: uno storico in crescita

Nel triennio 2020-2021-2022 gli investimenti sportivi della Regione Piemonte sono andati crescendo costantemente. Se nel 2020, anno centrale dell’emergenza Covid, lo stanziamento per i bandi degli eventi è stato pari a 1.263.240 euro, l’anno successivo, il 2021, la cifra è passata a 3.437.628. Il 2022, anno del Piemonte “Regione Europea dello Sport”, i bandi hanno totalizzato la cifra record di 7.359.262 di euro.

Anche per quanto riguarda il numero di domande finanziate per i bandi dell’impiantistica sportiva il trend, rispetto all’ultimo decennio, è in netta crescita: se nel 2016 erano state finanziate 46 richieste (per uno stanziamento di 900mila euro) e nel 2018 65 (per 2.221.840), nel 2022 sono state finanziate 155 domande (per l’ammontare di 4.565.196 di euro).

Per quanto riguarda il sistema neve, nel 2022 la Regione ha erogato contributi per 11.733.161.

Eravamo certi che puntare sullo sport sarebbe stata una mossa vincente ma i dati presentati oggi consolidano quella che era un’intuizione. Il fatto che a fronte di 6,5 milioni investiti dalla Regione si siano generate ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè ricadute 7,5 volte maggiori rispetto al nostro investimento, rende lampante il successo di una strategia che ha scommesso fin da subito, a 360 gradi, nello sport indipendentemente dal fatto che si declinasse in grandi eventi, piccoli eventi o eventi di base – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Oggi, guardando lo studio elaborato da Ires, possiamo dirlo con certezza e possiamo anche aggiungere che non solo i grandi eventi generano ricadute eccezionali, cosa che fanno, ma che anche quelli più piccoli, che richiedono investimenti minori, sono veri e propri moltiplicatori di ricadute. Il trend di investimenti nel settore sportivo è in costante crescita, come appare evidente dagli stanziamenti effettuati nell’ultimo triennio e dalla considerevole cifra impegnata per il bando impiantistica del 2022, e come istituzione abbiamo intenzione di proseguire su questa strada”.

Gli eventi sportivi e la pratica dello sport a tutti i livelli sono un volano economico importante che coinvolge settori economici diversi, da quelli più strettamente legati ai servizi turistici come ospitalità e ristorazione fino ai trasporti, le assicurazioni, il noleggio o l’acquisto di attrezzature e materiali. L’IRES ha analizzato tutte le domande di finanziamento pervenute alla Regione a seguito dei bandi aperti per contribuire agli eventi sotto il titolo “Regione Europea dello Sport” – dichiara Michele Rosboch, Presidente di Ires Piemonte -. I dati ottenuti dall’elaborazione hanno permesso di ricostruire il quadro economico complessivo, localizzare gli eventi, identificare i destinatari, la categoria della manifestazione, la tipologia di sport, la durata. Si è infine valutato l’impatto economico generato dagli eventi attraverso il calcolo delle spese dirette, indirette e indotte”.

VisitPiemonte: le abitudini sportive dei piemontesi

Il binomio sport e turismo è andato progressivamente saldandosi in modo sempre più evidente. Per l’intero corso del 2022 VisitPiemonte, oltre a fornire supporto comunicativo e logistico, ha lavorato per monitorare l’afflusso di atleti e di appassionati provenienti da tutto il mondo che sono approdati nella nostra regione. Oltre a questo compito ha anche realizzato una ricerca sugli sport più amati e praticati, a livello amatoriale e non, dai piemontesi.

Dal sondaggio (interamente disponibile tra gli allegati) emerge che i tre sport preferiti tra agonisti e amatori piemontesi sono: al primo posto il fitness (ginnastica-danza), al secondo l’atletica leggera, al terzo il ciclismo. Per trovare il calcio bisogna scendere al quinto gradino, mentre il tennis si trova al decimo. Tra gli sport preferiti tra i soli agonisti il podio cambia: al primo posto l’atletica leggera, al secondo il fitness e al terzo il calcio. Per quanto riguarda gli amatori, invece, il ciclismo di posiziona al secondo posto, seguito dall’atletica leggera ma preceduto dal fitness.

Il Piemonte, insignito nel 2022 del titolo di ‘Regione Europea dello Sport’ si conferma come una delle regioni più attive e competitive nel panorama sportivo europeo. Lo scorso anno sul nostro territorio oltre 200.000 atleti provenienti da tutto il mondo, e soprattutto da Francia, Svizzera, Germania e Spagna, hanno animato le varie competizioni: un valore anche di posizionamento turistico per il Piemonte, che si propone come meta sia per chi assiste a grandi eventi che per chi pratica le varie discipline, grazie alla passione e all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito a far diventare questa regione un punto di riferimento internazionale – sottolinea il presidente del Cda di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris. Nell’ambito delle nuove competenze nella promozione dello sport e nella creazione di un’identità sportiva del territorio, VisitPiemonte ha dato visibilità a tutte le iniziative sportive per promuovere tutti gli sport a qualsiasi livello, attività che verrà rafforzata. Abbiamo inoltre realizzato un sondaggio online su un campione rappresentativo di più di 5.000 piemontesi per delineare una panoramica utile alle politiche di promozione della salute, del benessere e dell’integrazione sociale. É in questo contesto che intendiamo anche avviare seminari di formazione sulla cultura della pratica sportiva e sullo sport come medicina preventiva”.

Il Mercato della Terra di Slow Food arriva a Torino! Ogni quarta domenica del mese

Sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto.

Anteprima speciale domenica 5 marzo con gli amici produttori e attività didattiche.

L’attesa è finita: anche a Torino arriva il Mercato della Terra di Slow Food! Inaugurazione e prima data sarà domenica 26 marzo, dalle ore 9 e fino alle ore 19. L’appuntamento, ospitato sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto, si replicherà poi una volta al mese, ogni quarta domenica.

Torino, capoluogo del Piemonte, terra di grandi eccellenze enogastronomiche e patria di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha un patrimonio culturale immenso, che trova espressione in tante realtà agricole e artigiane che portano avanti il loro lavoro secondo i criteri del “buono, pulito e giusto“. Il Mercato della Terra di Torino è dunque un progetto che vuole dare massima espressione a questa ricchezza ed è stato fortemente voluto dalla Condotta Slow Food di Torino Città, con il sostegno di Eataly Torino Lingotto, da sempre partner e sostenitore di Slow Food. Coinvolge ogni volta 16 produttori selezionati tra i migliori del territorio: produttori di PresìdiMaestri del Gusto, aderenti al Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e molto altro. Non è un mercato qualunque, ma uno spazio dove acquistare e vendere il meglio della produzione enogastronomica, creare uno scambio e fare educazione. Il Mercato della Terra di Torino è il 47esimo a venire avviato in Italia ed entra a far parte di una rete internazionale ispirata ai princìpi di Slow Food: si contano infatti più di 80 Mercati in 30 Paesi del mondo!

Tra i produttori che saranno presenti, ci sono aziende e società agricole, frantoi, aziende vitivinicole e birrifici, realtà artigiane che proporranno in vendita una vasta gamma di prodotti: i clienti potranno acquistare – solo per citarne alcuni – frutta e verdura fresche e di stagione, formaggi e latticini di varia stagionatura, legumi, marmellate e composte, olio della campagna piemontese, uova di galline allevate free-range (all’aperto), salumi da filiera corta, mieli di montagna, farine, pasta secca, prodotti di panificazione, biscotti, vini del territorio e birre artigianali. Non mancheranno i Presìdi Slow Food, che avranno una particolare rappresentanza. Ogni mese si alterneranno produttori diversi, per raccontare le stagioni e la biodiversità che la natura propone in ogni periodo dell’anno.

Al Mercato della Terra di Torino naturalmente non si farà soltanto la spesa. Come accade in tutti gli altri mercati contadini di Slow Food, alla compravendita si affiancheranno attività di didattica. Ogni domenica ci sarà per questo un ricco palinsesto, organizzato assieme a Eataly Lingotto, che da ormai 16 anni ha tra i suoi pilastri l’educazione alimentare e che anche in questa occasione darà il suo contributo proponendo appuntamenti a tema per bambini e adulti, coinvolgendo i produttori presenti. Saranno occasioni di approfondimento e scoperta di eccellenze e tradizioni del territorio.

E in attesa del primo appuntamento del 26 marzo, la giornata di domenica 5 sarà dedicata ad un’anteprima del Mercato della Terra. Dalle 9 e fino alle 19 in via Nizza ci sarà uno spazio di Eataly Lingotto in cui i volontari di Slow Food racconteranno le attività dell’associazione e il Mercato della Terra di Torino. Saranno presenti anche due produttori, che poi sarà possibile ritrovare in piazza durante il Mercato, con le loro eccellenze. Cascina Bonetto (Lusernetta, TO) porterà in vendita e in degustazione le Antiche Varietà di Mele Piemontesi, Presidio Slow Food e i suoi trasformati, dal succo al pacioc, passando per l’aceto. Azienda Agricola Paolo Viola (Valfenera AT) proporrà invece il suo miele e altri prodotti come polline e biscotti aromatizzati al millefiori.

Non mancheranno gli appuntamenti didattici. Alle 11 e alle 16.30 ecco “Il mondo delle api”, sul piazzale di fronte a Eataly: insieme a Paolo Viola andremo alla scoperta degli attrezzi indispensabili per l’apicoltore, i passaggi di un lavoro davvero straordinario che porta alla nascita del miele, il ruolo dell’ape regina e delle api operaie e molto altro. Tutto questo, con una vera arnia didattica. Paolo farà inoltre assaggiare il miele delle sue amiche api.

Le 18 saranno invece il momento perfetto per l’“Aperitivo con Slow Food”, negli spazi dell’Enoteca di Eataly Lingotto. In compagnia degli esperti di Slow Food Torino, conosceremo alcuni dei Produttori che da domenica 26 marzo saranno protagonisti del Mercato della Terra e assaggeremo alcune eccellenze del territorio, per un aperitivo buono, pulito e giusto!

Tutti gli appuntamenti didattici di domenica 5 marzo sono gratuiti. Si consiglia la prenotazione. Per maggiori informazioni www.torino.eataly.it

Di seguito il calendario completo del Mercato della Terra di Torino:

– domenica 26 marzo

– domenica 16 aprile

– domenica 28 maggio

– domenica 18 giugno

– domenica 24 settembre

– domenica 22 ottobre

– domenica 26 novembre

– domenica 17 dicembre

Assistenti pedonali decisivi per la sicurezza stradale

Il progetto “Ruote ferme, pedoni salvi”, promosso dall’AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada in collaborazione con la Polizia Locale di Torino, continua a registrare episodi degni di nota, che confermano la bontà dello stesso oltre la semplice vigilanza degli attraversamenti pedonali a rischio. Lo scorso 21 febbraio, nei pressi dell’intersezione tra Corso Vittorio Emanuele II e via Paolo Borsellino, in zona Tribunale, è avvenuto un incidente con lesioni che ha coinvolto una bicicletta e un monopattino. Alla guida dei due mezzi vi erano due ragazze, una di nazionalità cinese e l’altra iraniana. Nell’immediato è intervenuto uno degli assistenti pedonali che stava prestando servizio davanti al Tribunale di Torino e che si è adoperato subito per chiamare i soccorsi, tranquillizzando e rassicurando le ragazze e  fungendo altresì da interprete con la pattuglia intervenuta. Inoltre ha coadiuvato gli agenti nella gestione della viabilità.

L’utente ha ricevuto il plauso del Commissario Responsabile del Comando Territoriale III della Polizia Locale di Torino, al quale è assegnato, per “l’ammirevole comportamento e senso del dovere dimostrato”.

Ai complimenti della Polizia Locale si uniscono quelli del Presidente dell’AFVS, Giacinto Picozza: “I nostri ragazzi in messa alla prova giorno dopo giorno stanno dando dimostrazione di quanto sia importante la loro presenza sul territorio sia a supporto degli utenti della strada e che degli operatori di Polizia, al fine di garantire una maggiore sicurezza”.

Piemonte, presentata la strategia sulla risorsa idrica

Parola d’ordine evitare gli sprechi e attuare velocemente la transizione ecologica e quella energetica. Ingenti risorse per l’attuazione

Seconda sessione del convegno organizzato da Regione Piemonte all’International Training Centre of The Ilo di Torino dedicata al Cambiamento climatico e ambiente

 

Seconda giornata dedicata al convegno “Risorsa idrica in Piemonte”, organizzato da Regione Piemonte. Dopo aver analizzato le strategie di gestione idrica in agricoltura, tema al quale è stata dedicata la giornata di ieri, oggi all’International Training Centre of The Ilo, è stata la volta della giornata dedicata alla risorsa idrica in Piemonte declinata sugli aspetti concernenti il  cambiamento climatico e effetti sull’ambiente, tematica analizzata in tutte le sue molteplici sfumature che vanno dalla strategia regionale sui cambiamenti climatici alla situazione idrica in Piemonte, passando per il ruolo delle università sia sotto il profilo della RUSS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) sia sotto l’aspetto delle possibili sinergie per la gestione dei nuovi estremi climatici.

«Gli effetti dei cambiamenti climatici sono in atto da tempo ma quelli “veri” li abbiamo visti in modo più marcato l’anno scorso – ha esordito l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati – Quest’anno, anche con un po’ più di esperienza alle spalle siamo partiti in anticipo per lavorare tutti insieme, settore agricolo, idroelettrico, ambientale, gli Enti locali e gli stakeholders che si occupano della gestione dell’acqua potabile, per mettere a punto le strategie. Non possiamo più basarci solo sull’apporto che può dare la natura, occorre prepararci. Due sono le strategie: tutelare la risorsa evitando gli sprechi e stoccare l’acqua quando c’è. I cambiamenti climatici impongono questo. Grossi invasi sì ma anche tutte le altre infrastrutture che ci permetteranno di sostenere questi obiettivi. Dobbiamo recuperare il più possibile e finanziare le progettazioni. Fondamentale è dunque partire, avere un’idea progettuale ma soprattutto condividere risorse e strategie. L’importante è farci trovare pronti con i progetti». «Visto che tutti gli indicatori dimostrano che il Piemonte è la regione più penalizzata per quanto riguarda le precipitazioni – ha aggiunto Marnati – faremo presente al nuovo commissario straordinario per la siccità di dare priorità alla realizzazione degli invasi e le infrastrutture per salvaguardare tutti i nostri comparti più importanti, come il potabile, l’agricoltura e l’idroelettrico».

«Abbiamo bisogno di urgenza, sapienza e concretezza» ha affermato l’assessore all’Agricoltura e Cibo di Regione Piemonte, Marco Protopapa che aggiunge «Dobbiamo trovare una sinergia e una capacità di rendere possibile il connubio fra disponibilità e bisogno».

Quattro i punti fondamentali delineati dalla Regione per la transizione ecologica: attuare la transizione dell’economia, da lineare a circolare; raggiungere la neutralità climatica nel 2050 con emissioni nette pari a zero; attuare la transizione energetica, dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili e la transizione verso città e comunità sostenibili che puntino al benessere dei cittadini.

Per la prima volta, nel programma regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, ci sono due misure, una dedicata ai cambiamenti climatici, prevenzione rischio di catastrofe e resilienza, che poggia su una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro e l’altra, da 72 milioni di euro, dedicata alla preservazione della natura e allo sviluppo, e al completamento, di infrastrutture verdi.

Per quanto riguarda il settore delle acque sul fronte della riqualificazione fluviale sono già stati investiti 15 milioni di euro per interventi; in particolare dal 2018 sono stati stanziati 12 milioni di euro di contributi che hanno finanziato 56 progetti, mentre 3 milioni di euro sono stanziati sul bando 2023.

Per quanto concerne il servizio idrico integrato sono particolarmente rilevanti le tre misure del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza che riguardano le infrastrutture idriche primarie, con l’acquedotto della Valle Orco del valore complessivo di 186 milioni di euro, di cui 93 finanziati dal PNRR; le perdite idriche, per la quale al momento sono stati ammessi e finanziati 3 importanti interventi, per circa 80 milioni di euro, che riguardano la digitalizzazione, informatizzazione e compartimentazione delle reti per garantire un migliore controllo e monitoraggio delle perdite e mirare al meglio gli interventi di riduzione delle perdite stesse; infine sul capitolo fognatura e depurazione i 12 interventi piemontesi, per un totale di quasi 57 milioni di euro, di cui 46 finanziati dal PNRR. sono finalizzati  a sanare e prevenire carenze nel settore fognario depurativo, anche in considerazione delle procedure di infrazione in essere.

«Regione Piemonte si è data due strategie importanti: quella sullo sviluppo sostenibile e quella sul cambiamento climatico. La strategia regionale sul cambiamento climatico, il cui primo stralcio è stato approvato a febbraio dell’anno scorso, rappresenta uno strumento di orientamento, ma anche di sintesi e confronto, delle diverse politiche regionali che, ciascuna con le proprie specificità, deve dare risposte per contribuire alla mitigazione e adattarsi ai nuovi scenari che il nostro territorio già affronta e affronterà in relazione al cambiamento climatico – ha spiegato Jacopo Chiara, dirigente Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali di Regione Piemonte – Tra le iniziative interessanti per sostenere le politiche regionali di risposta al cambiamento climatico, è centrale quella relativa alla progettazione e costruzione del Centro Regionale sul Cambiamento Climatico che ha la finalità di garantire il monitoraggio nel tempo dei fenomeni climatici e delle sue ricadute, nonché l’efficacia delle politiche e delle azione avviate in termini di mitigazione e adattamento, cui è destinata la somma di 1 milione di euro».

Egidio Dansero, Vicerettore vicario per la sostenibilità e la cooperazione allo sviluppo Università degli Studi di Torino, Delegato RUS, ha spiegato il ruolo della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, come contesto di riflessione, coordinamento e scambio di buone pratiche e di coinvolgimento delle Università nella sfida della dell’Agenda 2030. «Gli Atenei italiani in rete, attraverso la RUS e in particolare gli atenei piemontesi attraverso la rete regionale RUS Piemonte, sistematizzano la loro azione nei diversi ambiti di impegno, quali ricerca, formazione, terza missione e public engagement, e nell’interazione con i diversi attori territoriali e in particolare con Regione nella costruzione, implementazione e territorializzazione della strategia regionale di sviluppo sostenibile».

«Questo periodo siccitoso è tra i più intensi che abbiamo osservato in questo secolo e su lungo periodo la situazione generale è ancora lontana dal tornare in “condizioni normali” – ha spiegato Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte – Nell’inverno che si sta per concludere, la situazione complessiva delle risorse idriche a disposizione non è molto migliore dello scorso anno. Nel caso di un’altra primavera calda e secca, ci troveremmo nuovamente a dover affrontare la prossima estate una nuova siccità di tipo socioeconomico. Non possiamo più pensare all’acqua come «risorsa infinita» e non sempre le riserve sotterranee potranno venirci in soccorso in caso di siccità prolungata: il Cambiamento Climatico gioca un ruolo nel modificare le condizioni di disponibilità idrica anche sulle Alpi, la sfida come sempre è l’adattamento».

«Nel riconoscimento dell’abbandono nel quale è stato lasciato il settore idrico a grande scala si intravede, in diversi soggetti pubblici, l’interesse a riprendere una strada di collaborazione, indispensabile per una corretta gestione delle risorse idriche a scala distrettuale – ha affermato Pierluigi Claps, Professore Ordinario del Politecnico di Torino, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture – La collaborazione tra soggetti che occupano diverse, talvolta contrapposte, posizioni nel tavolo degli usi idrici, è necessaria per lanciare necessarie iniziative di lungo termine contemporaneamente ad iniziative gestionali tese a minimizzare i danni della temuta siccità prossima ventura. Tali sinergie posso essere rafforzate considerando usi multipli di nuove opere strategiche di cui si è tornato a parlare dopo molti anni (le dighe) da appoggiare su basi di rinnovata conoscenza derivante dalla estesa disponibilità di nuovi dati idrologici».

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di alcuni tra gli stakeholder interessati ai vari utilizzi della risorsa idrica. I partecipanti, per gli ambiti di competenza hanno portato le esigenze di investimento e di infrastrutturazione ma anche le proprie proposte, in un’ottica sinergica e di collaborazione per una migliore gestione della risorsa idrica che ne valorizzi l’uso plurimo anche attraverso la realizzazione di invasi.

La Mole si illumina per il Salone del vino

CON LA PROIEZIONE DEL LOGO

Questa sera, venerdì 3 marzo, sulla MoleAntonelliana sarà proiettato il logo ideato per il Salone Del Vino di TorinoLa cupola si illuminerà di color vinaccia.

Si annuncia così l’evento che si svolgerà sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 marzo, nel corso del lungo week-end. L’immagine del logo suggerisce,  in modo semplice e sintetico, alcuni dei temi del Salone del Vino di Torino: cultura, territorio e meraviglia al primo sorso.

 

L’illuminazione sarà visibile dalle ore 18.45 alle ore 2.00.