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“Mozarteumorchester Salzburg”, concerto in Duomo promosso dall’Accademia della Cattedrale di San Giovanni

 

 

Presso la Cattedrale di San Giovanni Battista di Torino, in piazza San Giovanni, martedì 5 marzo alle 20:30  verrà proposto un concerto della “Mozarteumorchester Salzburg”, diretta dal Maestro Luigi Piovano.

Il concerto fa parte del progetto denominato “Lo spirituale nell’arte”, “Bau & Haus” e l’Accademia della Cattedrale di San Giovanni. È la prima volta che l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo si esibisce presso il capoluogo piemontese. Questo evento filantropico è offerto alla cittadinanza da Paola Marchiaro, AD presso Bau & Haus Srl e Vicepresidente dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni.

Il concerto sarà in memoria di Don Carlo Franco (23-02-1959/28-01-2023), fondatore e Presidente dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni. Oggi il nuovo Presidente è l’imprenditore Carlo Rosa, la direzione artistica è affidata ad Antonmario Semolini e a Giacomo Bottino.

Il concerto è a ingresso libero ed è gradita un’offerta in favore delle famiglie bisognose.

Sono due le sinfonie previste dal programma, la Sinfonia in do maggiore “Jupiter” K 551 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 di Ludwig Van Beethoven.

La Sinfonia Jupiter è l’ultima delle sinfonie composte da Mozart. Fa parte di un ciclo di tre sinfonie composte in rapida successione durante l’estate del 1788 e venne completata, infatti, a Vienna il 10 agosto dello stesso anno. La Jupiter è una sorta di apoteosi della forma sonata, estesa eccezionalmente a ciascuno dei quattro movimenti e rivitalizzata da un così organico uso del contrappunto da conquistare nuovi spazi espressivi, arcate di tessiture sinfoniche fino ad allora mai sperimentate.

La Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 fu composta da Beethoven tra il 1811 e il 1812. Venne eseguita per la prima volta l’8 dicembre 1813 a Vienna. Questa sinfonia è “l’apoteosi stessa della danza”, è la danza nella sua essenza più sublime, danza intesa come sublimazione di un’essenza ritmica che percorre tutta l’opera, in un graduale e costante crescendo di intensità metrica.

Info: paolamarchiaro@gmail.com

Telefono: 328 0486125

 

Mara Martellotta

AFRICA. Le collezioni dimenticate, successo di visitatori

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Sono stati 20.832, per una media giornaliera di 198, i visitatori che nei 105 giorni di apertura effettiva hanno apprezzato le 160 opere in gran parte inedite – sculture, utensili, amuleti, gioielli, armi, scudi, tamburi e fotografie storiche – provenienti dalle collezioni delle residenze sabaude e dal Museo di Antropologia di Torino, con prestiti dal Museo delle Civiltà di Roma e da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino.

L’esposizione è stata curata da Elena De Filippis, Enrica Pagella e Cecilia Pennacini, ideata e prodotta dai Musei Reali con la Direzione Regionale Musei Piemonte e il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, in collaborazione con il Museo delle Civiltà di RomaCoopCulture e con il contributo di Tuxor SpA.

Molecole d’Acqua APSA: “Alcune domande ai futuri amministratori regionali”

Caro direttore,

le Regioni sono, unitamente ai Comuni, gli unici enti di territorio a rappresentanza popolare, con organi di governo costituiti attraverso regolari elezioni, e gestiscono somme ingenti in settori essenziali per la nostra vita quotidiana (sanità, formazione, sviluppo economico), nonché buona parte dei fondi europei.

Abbiamo usato nella frase precedente una locuzione, rappresentanza popolare, che già porta con sé le prime domande. Esiste ancora, in sistemi elettorali che privilegiano la governabilità alla rappresentatività, una vera rappresentanza popolare? Ci siamo scordati che la democrazia esiste solo se tutte le minoranze hanno voce e rappresentanza reale?
Non sono queste però le domande che qui ci interessano. Qui ci interessa entrare nel merito di talune competenze proprie delle Regioni e quindi di diretta responsabilità dei decisori regionali, ai quali spetta non solo gestire l’esistente, ma progettare il futuro della propria Regione.

Cominciamo.
Qual è la logica che induce – oggi, con gli incredibili strumenti di interazione da remoto che abbiamo – a costruire grattacieli in cui concentrare tutto il personale regionale? Oppure a realizzare “città della salute” o “cittadelle universitarie”?

La storia industriale del nostro paese non dovrebbe averci dimostrato che il modello della “grande fabbrica” s’è rivelato fallimentare, lasciando cattedrali nel deserto da riconvertire a spese della comunità? Replicarlo oggi non pare antistorico ed autolesionistico? Perché continuare a ragionare per grandi aree urbanisticamente dedicate – residenziali, commerciali, produttive – anziché per piccole aree integrate diffuse su tutto il territorio? Com’è possibile non rendersi conto che questo modello obbliga ad una mobilità continua e crea sempre meno assi di sviluppo e sempre più periferie?

Perché si continua ad accentrare, anziché decentrare? Ma le Regioni non erano nate proprio dall’esigenza di decentramento e vicinanza ai cittadini? Come può essere vicino ai cittadini un Ente che si chiude in una torre d’avorio anziché distribuirsi in piccoli nuclei operativi sul territorio? Come può essere vicino al cittadino se lo obbliga, per qualunque sua esigenza, a fare decine, se non centinaia, di chilometri?

Perché ci si lamenta della scarsissima natalità e poi si considera la gravidanza una malattia? Perché i nascituri sono obbligati a venire al mondo in pochi selezionati ospedali nei soli centri urbani più grandi?  Perché la stessa logica accentratrice è stata traferita ai pronto soccorso? Ma la pandemia (ammesso che la si possa ancora nominare) non ha dimostrato che le Regioni in cui esisteva ancora sanità di prossimità hanno reagito meglio ed avuto meno morti? Cos’è che impedisce di seguire un modello di sanità diffusa fatta di ambulatori territoriali, che, con una decina di persone a diversa specializzazione, consentirebbero di nascere sui territori e di dare un primo soccorso a tutti i codici verdi e gialli?

Come si concilia la sostenibilità ambientale con la mobilità parossistica a cui le scelte accentratrici di cui sopra obbligano? Come si conciliano tali scelte con la necessità di non abbandonare ad una marginalità senza futuro territori sempre più vasti, anche urbani, delle nostre regioni?

Le domande sono come le ciliegie, una tira l’altra, ma la temperanza è una virtù e noi ci fermiamo qui.

Esse sono rivolte a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali e chiediamo ai media di farle proprie, darne visibilità e magari aggiungerne altre, perché le risposte vanno date non a noi, ma a tutti gli elettori.

Per quel che ci riguarda siamo aperti a tutte le risposte, meno una, la più gettonata: non abbiamo le risorse. Non la accettiamo per il semplice motivo che le Regioni sono dotate di portafoglio, per cui i loro amministratori hanno soltanto due compiti: scegliere come spendere i soldi che ci sono e cercare di trovarne altri attraverso una progettualità intelligente e lungimirante.

Mauro D’Aveni

Consiglio Direttivo
Associazione di promozione sociale e culturale
Molecole d’Acqua APSA

Cura e ricerca scientifica: unanimità per la legge sugli Irccs

Ricerca scientifica pubblica negli istituti di ricovero: con 42 sì, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo unificato che contiene le Disposizioni in materia di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Fondazioni Irccs.

Il provvedimento, licenziato ieri dalla quarta Commissione, è il testo unificato delle Proposte di legge di Alessandro Stecco (Lega) e Domenico Ravetti (Pd).

Nell’illustrare il testo, il relatore di maggioranza Stecco ha sottolineato “la necessità d’inserire nella normativa regionale il riconoscimento del ruolo degli Irccs e delle Fondazioni Irccs all’interno del Servizio sanitario regionale. Un riconoscimento che permetterà, nel caso delle Fondazioni, la presenza nel Cda di rappresentanti di soggetti pubblici quali la Regione, il Comune sede della Fondazione e il Ministero della Salute. Anche se per il momento il Piemonte non ne dispone, è necessario per la Regione avere un tessuto normativo che ne riconosca l’esistenza, l’organizzazione gestionale e direzionale che ne è alla base e le modalità di finanziamento pubblico e privato che permettano l’ottimizzazione delle risorse”.

Il relatore di minoranza Ravetti ha sottolineato la necessità “di attrarre risorse pubbliche e private, elevare la qualità delle prestazioni sanitarie e di cura delle persone, generare poli di attrazione per ricercatori, in primo luogo i giovani, e indicare le strategie per la ricerca, mantenendo una guida saldamente pubblica”.

Ravetti ha inoltre presentato un ordine del giorno, anch’esso approvato all’unanimità, “per impegnare il presidente e la Giunta regionale ad attivarsi affinché ridefinisca e aggiorni il sistema della ricerca e innovazione del Piemonte anche attraverso la redazione di un documento tecnico quale il Piano regionale della ricerca sanitaria”

In particolare, si stabilisce che gli Irccs che hanno sede sul territorio piemontese sono parte integrante del Servizio sanitario regionale, nel cui ambito svolgono funzioni di alta qualificazione assistenziale, di ricerca e di formazione, che partecipano al sistema della ricerca nazionale e internazionale e promuovono l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
Per quanto riguarda le Fondazioni si stabilisce che esse perseguano finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale (ricerca e terapia), in campo biomedico e nella gestione dei servizi sanitari ed effettuino prestazioni di ricovero e cura di alta specialità o svolgano altre attività di eccellenza. È garantita loro piena autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica, secondo la disciplina dei relativi Istituti. Nell’ambito di tale autonomia, inoltre, esse concorrono all’erogazione delle prestazioni sanitarie rientranti nei Lea.

L’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha espresso apprezzamento “per il lavoro di sintesi su un tema così importante per il Piemonte. La Fondazione rappresenta la strada più efficace, veloce ed efficiente per raggiungere gli obiettivi di ricerca. Gli obiettivi li abbiamo, a cominciare dall’Irccs legato alle tematiche ambientali e al mesotelioma ad Alessandria e a Casale, in fase avanzata di riconoscimento. Il Centro trapianti delle Molinette, inoltre, avrebbe le carte in regola per essere riconosciuto come Irccs, così come il Regina Margherita, che ne ha iniziato il percorso”.

Settimana della prevenzione all’ospedale Koelliker

Sabato 2 marzo: Ortodonzia e allineatori trasparenti |Open Day con visite gratuita

 

Continuano all’Ospedale Koelliker di Torino le giornate di prevenzione gratuita dedicate al tema della salute del cavo orale, spesso sottovalutata ma fondamentale per il benessere psicofisico della persona. Dopo un primo incontro sull’implantologia, il centro torinese d’eccellenza specializzato in Odontoiatria, Odontostomatologia e Ortodonzia dell’Ospedale Koelliker porta avanti il ciclo di visite gratuite su prenotazione: sabato 2 marzo è la giornata dedicata all’ortodonzia. Per l’occasione, l’Ospedale Koelliker metterà a disposizione degli specialisti in ortodonzia e pedodonzia, dando quindi la giusta importanza all’attenzione per la salute orale dei bambini. Una corretta prevenzione parte da una tenera età, ma all’incontro di sabato 2 marzo non mancheranno tecnologie per gli adulti, come gli allineatori dentali trasparenti: una soluzione discreta ma ottima per chi non è riuscito a correggere le malocclusioni in giovane età.

Per prenotazioni inviare una email a odontostomatologia@osp-koelliker.it

Sabato 2 marzo – Open Day: Ortodonzia e allineatori trasparenti-Eventi – Ospedale Koelliker (osp-koelliker.it)

Le date successive saranno il 6 aprile con la prevenzione orale e il 4 maggio con la paradontologia.

 

Lunedì 4 marzo. Obesity Day | Una serata porte aperte di confronto e sensibilizzazione

presso Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani | Ore 20 | Corso Galileo Ferraris 266, Torino

 

Il 4 marzo ricorre il World Obesity Day, la Giornata Mondiale dell’Obesità che ogni anno coinvolge organizzazioni, associazioni e individui con l’obiettivo ambizioso di invertire la crisi globale dell’obesità. In Italia, nella popolazione adulta, la quota di persone in sovrappeso è pari al 36,1%, mentre quella degli obesi tocca l’11,5%. Si tratta di un trend in costante crescita con una netta riduzione dell’età di insorgenza.

Una situazione epidemiologica che richiede attenzione, informazione e cultura della prevenzione. Per questa ragione il 4 marzo l’Ospedale Koelliker ha organizzato un incontro gratuito aperto a tutti per rispondere alle domande del pubblico sulla diagnosi e la cura dell’obesità.

Sul palco del Teatro Ragazzi e Giovani, proprio di fronte all’ospedale, si alterneranno gli interventi di tutti gli specialisti dell’Obesity Unit dell’ospedale, dal dietologo al gastroenterologo, dallo psicologo al chirurgo bariatrico fino al fisiatra e al chirurgo plastico. L’obiettivo è sensibilizzare e fare chiarezza su questa patologia complessa che richiede un intervento multidisciplinare e a 360° per la diagnosi, la cura ma soprattutto la prevenzione.

Per informazioni e prenotazioni Obesity Day-Eventi – Ospedale Koelliker (osp-koelliker.it)

La Nazionale Calcio Spettacolo scende in campo a Nichelino

Domenica 3 Marzo, in occasione della Festa della Donna, la
Nazionale Calcio Spettacolo scende in campo in una festa
di sport, musica e solidarietà. L’evento intitolato WOMEN’S
DAY CUP inizierà alle 14,00 e darà vita ad un mini torneo al
femminile, alle 16,45 circa l’incontro “clou” tra la Nazionale
Calcio Spettacolo e la Nazionale Italiana Blu Biker.
Ad indossare la maglia della Nazionale calcio Spettacolo
questa volta ci saranno il capitano Vincenzo Torelli, autore
e compositore di sigle tv mediaset e cinema, Mauro Villata,
comico di Colorado Café e tantissime trasmissioni tv, Marco
Carena, cantautore noto per le sue canzoni satiriche, il
tenore Michele Saracino, conosciuto a più come il cantante
di Miss Italia, l’attore Nicola Palmese, il regista Gianni Del
Corral, Max Fortuna, Dj e speaker radiofonico, Stefano
Pitasi in arte Hoshi, giovanissima promessa della canzone
italiana e molti altri.
A presentare l’evento i comici televisivi Gianpiero Perone e
Davide D’Urso, affiancati da Luca Galtieri, volto noto della
tv, con le telecamere del suo TG EVENTS.
L’intero ricavato andrà a favore dell’Associazione “Break
The Silence” che si occupa di fornire assistenza contro la
violenza di genere.

L’allarme dei sindacati: oltre mille uffici postali a rischio in Piemonte

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“In Piemonte un’ulteriore privatizzazione di Poste italiane metterebbe a rischio oltre 1.000 uffici postali a bassa redditività. Un problema non solo occupazionale per oltre 3mila impiegati, ma anche di tenuta sociale, per la possibile chiusura di molti uffici postali minori, in piccoli comuni, specie di zone periferiche e montane.  Chiediamo quindi al Consiglio regionale un’azione di sensibilizzazione affinché il Governo riesamini la sua scelta”.

Questa la richiesta di una rappresentanza sindacale dei lavoratori di Poste italiane, guidata da Bruno Bartone (Cisl), Nunzia Mastrapasqua (Cgil) ed Evaristo Perrini (Uil), auditi questa mattina in Consiglio regionale a Palazzo Lascaris. Le preoccupazioni dei lavoratori sul futuro dell’azienda riguardano l’intenzione annunciata dal Governo di collocare sul mercato una nuova tranche di azioni, oggi nelle mani del Mef e di Cassa depositi e prestiti.  L’operazione, che dovrebbe realizzarsi nel mese di marzo, si inserisce nella scia della cessione del 35% del pacchetto azionario del gruppo, già decisa nell’ottobre 2015 dall’Esecutivo dell’epoca.
Ad ascoltare le richieste della delegazione il presidente del Consiglio Stefano Allasia, con il consigliere segretario Ivano Martinetti e i consiglieri Paolo Ruzzola, Sean Sacco e Mauro Salizzoni.
I sindacalisti hanno sottolineato che, con l’eventuale perdita del controllo pubblico di Poste, verrebbe meno l’universalità del servizio.
“Comprendiamo le vostre preoccupazioni – ha affermato Allasia – questa amministrazione regionale ha cercato di impegnarsi a supporto di chi abita in montagna per garantire i principali servizi ai cittadini, compresi gli anziani, per evitare che i territori periferici si spopolino.  Come Ufficio di presidenza ci impegniamo a sottoporre la questione all’intero Consiglio. L’obiettivo è formulare un ordine del giorno al Governo regionale affinché si impegni a convocare l’azienda e, quando sarà disponibile il piano industriale, a valutare di mettere a disposizione risorse per garantire comunque la continuità e capillarità del servizio”.

Morto per polmonite il ragazzino dimesso dall’ospedale

La causa della morte di Andrea Vincenzi, il 12enne di Castiglione Torinese deceduto mercoledì scorso al Regina Margherita di Torino, è la polmonite. Il ragazzino, che era  stato dimesso, alcune ore prima dall’ospedale di Chivasso, sarebbe stato ucciso dalla polmonite. Questo il primo risultato  dell’autopsia eseguita dal medico legale su incarico della procura di Ivrea. È stata avviata un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti.

Utenze, mercati e anziani: Unc Piemonte incontra gli over sessanta di Frossasco

 

La Presidente Patrizia Polliotto: “Dialogo con territorio fondamentale per assistenza al cittadino”

 

Aiutare gli anziani, ma non solo, a capire ed interpretare i meccanismi che hanno determinato il passaggio al mercato libero del gas e, prossimamente, dell’energia, e quindi poter operare delle scelte consapevoli: questo lo scopo dell’incontro che l’Associazione Anziani e Pensionati di Frossasco, nel Torinese, ha organizzato richiedendo la collaborazione dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte e con il patrocinio del Comune di Frossasco.

Saranno la Dottoressa Jessica Campolongo e l’AvvocatoSamuele Perassi a chiarire dubbi e presentare utili suggerimenti nell’incontro di Mercoledì 28 febbraio alle ore 15,00 presso il salone polivalente comunale di Frossasco in via Baisa 9 con ingresso libero.

L’incontro è anche inserito in un progetto intercomunale tra 4 comuni limitrofi per la promozione della salute e l’invecchiamento attivo.

In un momento storico e attuale caratterizzato e contraddistinto da continue turbolenze e altrettante trasformazioni normative e sociali, Unc Piemonte prosegue con rinnovati impegno e vigore il cammino intrapreso dal 2011 nell’erogare informazioni corrette e assistenza affidabile alle fasce più deboli della popolazione. Gli anziani sono una risorsa preziosa che merita di essere coadiuvata al meglio per poter orientare in maniera e misura costruttive le proprie scelte in ambito consumeristico, specie in un campo minato ma fondamentale quale quello delle utilities legate alle forniture domestiche di luce e gas”, chiosa l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.