Il progetto di sostenibilità sociale di Caffè Vergnano “Women in Coffee”, si schiera ancora
una volta contro ogni tipo di violenza di genere.
In occasione dell’8 marzo Caffè Vergnano supporterà infatti l’Associazione Nazionale
Volontarie Telefono Rosa – che da 35 anni sostiene le donne e i minori vittime di violenza –
devolvendo una percentuale del fatturato del mese di marzo ricavato dalla vendita di tutti i
prodotti della gamma Women in Coffee, che include caffè e merchandising*.
La Pink Collection by Women in Coffee è acquistabile sul sito www.caffevergnano.com, nei
bar aderenti al progetto serviti da Caffè Vergnano e nelle caffetterie Women in Coffee, dove
saranno allestiti dei corner dedicati all’iniziativa.
Caffè Vergnano e Telefono Rosa nuovamente insieme, a testimonianza della forza dell’unione
che può fare la differenza
TGV INOUI annuncia l’apertura della vendita dei biglietti per le tratte interne tra Milano, Torino e Oulx, offrendo ai clienti la possibilità di godere di un’esperienza di viaggio confortevole e conveniente anche per le distanze più brevi. Questo nuovo servizio rappresenta un’importante novità per i clienti, che infatti potranno sperimentare il comfort e la convenienza di viaggiare tra Milano, Torino e Oulx con tariffe a partire da soli 10 euro.
Un confort garantito dagli standard INOUI, con ampi sedili e prese di corrente sia in prima che seconda classe, una connessione WI-FI gratuita per restare connessi e un accesso al portale TGV INOUI per trascorrere piacevolmente il tempo a bordo.
Da oggi, un collegamento giornaliero è operativo in entrambe le direzioni tra Milano, Torino e Oulx. La partenza è alle 14:10 dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, con arrivo a Oulx alle 16:33 e fermata intermedia a Torino Porta Susa prevista alle 15:41. Nella direzione opposta, la partenza da Oulx è programmata per le 20:52, con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 23:10 e fermata a Torino Porta Susa alle 21:48. Con la riapertura della linea, interrotta a seguito della frana nella Valle della Maurienne, saranno disponibili ben tre collegamenti al giorno.
A partire da oggi inoltre, Sncf Voyageurs ha deciso di estendere la disponibilità dei biglietti della tratta internazionale con il servizio sostitutivo anche per le partenze primaverili sottolineando la continuità dell’offerta ferroviaria TGV INOUI tra l’Italia e la Francia. Come precedentemente comunicato, il servizio, già attivo dal 10 gennaio, ha permesso di ripristinare il collegamento parziale Milano-Torino-Parigi , dopo quattro mesi dalla frana verificatasi nella Valle della Maurienne il 27 agosto 2023.
Per venire incontro alle richieste sempre più numerose dei viaggiatori, giunte sin dalla riapertura del servizio, è infatti possibile prenotare il viaggio tra i due Paesi anche per il periodo dal 25 marzo al 22 maggio. Dal mese di marzo inoltre le vendite saranno prolungate anche per la stagione estiva.
La ripresa del servizio è stata accolta con grande soddisfazione dai clienti, che hanno apprezzato la possibilità di raggiungere la Francia in modo economico e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente. La soluzione proposta da TGV INOUI evita il passaggio dalle Alpi Svizzere ed è stata molto apprezzata sui social e sui media.
Ad oggi è operativo un TGV INOUI al giorno, con il servizio di sostituzione in bus nel tratto tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne prevedendo una partenza dalla stazione di Milano Porta Garibaldi alle 14H10 per Parigi e una partenza da Parigi Gare de Lyon alle 14H48 per Milano e Torino. I passeggeri diretti in Francia possono viaggiare in TGV INOUI da Milano e da Torino a Oulx, per poi proseguire in bus da Oulx a Saint-Jean de Maurienne, dove un TGV INOUI li attende per completare il viaggio da Saint-Jean de Maurienne verso Chambéry e Parigi. Per i viaggiatori diretti in Italia, il collegamento giornaliero segue lo stesso percorso in direzione opposta.
*Tutti i giorni tranne i giovedì in cui il treno serve Macon Loché alle 21:44 e Parigi Gare de Lyon alle 23:16
L’offerta TGV INOUI continua a garantire tariffe accessibili a partire da 39 euro rendendo il viaggio un’opzione conveniente per una vasta gamma di clienti. I biglietti possono essere acquistati sui canali di vendita abituali, sul sito e applicazione SNCF CONNECT e presso le agenzie di viaggio autorizzate SNCF. I clienti in possesso della Carta Avantage potranno continuare ad utilizzarla, usufruendo degli stessi vantaggi su tutto il tragitto, in particolare la riduzione del prezzo dei biglietti.
A bordo dei treni, il personale di bordo franco-italiano è costantemente impegnato a garantire ai clienti un viaggio confortevole. Grazie al Wi-Fi a bordo e al portale TGV INOUI i clienti possono anche lavorare, avere accesso a films, podcasts e riviste digitali. È previsto un servizio di ristorazione tra Saint Jean de Maurienne e Parigi.
“Oggi siamo orgogliosi di annunciare una significativa espansione dell’offerta ferroviaria TGV INOUI in Italia, con il lancio del servizio interno tra Milano, Torino e Oulx. Questa connessione rappresenta un passo avanti nell’ampliamento dei nostri servizi e permette di posizionare TGV INOUI come una valida alternativa all’auto per gli spostamenti di breve distanza ad un prezzo accessibile e a basso impatto ambientale. Inoltre l’estensione della vendita dei biglietti del servizio sostitutivo a partire dal 25 marzo, riflette la nostra volontà di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti. La riapertura del collegamento e la continuità del servizio resa possibile grazie al lavoro di squadra del personale SNCF in Italia e in Francia, rappresenta per noi la dimostrazione dell’impegno al servizio dei nostri clienti e della sostenibilità.” ha dichiarato il Dott. Ancora, Amministratore Delegato di Sncf Voyages Italia.
Per maggiori informazioni, si invita a consultare il sito web di SNCF CONNECT.
Dybala travolge i Granata: Roma – Torino 3-2
Roma Torino finisce 3-2 (1-1) nel posticipo della 26esima giornata di campionato della Serie A.
I giallorossi vanno a segno con Dybala (42′ su rigore, 57′ e 69′) con una tripletta.
I Granata segnano con Zapata (44′) e poi arriva l’autogol di Huijsen (88′).
250 Euro in più con l’ultimo stipendio. Fiorenzo Borello: “Non una spesa ma un investimento per la nostra comunità aziendale”
Le famiglie, da un lato, devono barcamenarsi con i prezzi ovunque in aumento. I supermercati, dall’altro, sono alle prese con la contrazione dei consumi. In questo periodo non proprio semplice in cui tutti devono cercare di far quadrare i conti Fiorenzo Borello, fondatore e responsabile di Borello Supermercati ha fatto una scelta coraggiosa destinando un bonus di 250 euro in aggiunta allo stipendio mensile consegnato nei giorni scorsi ai suoi dipendenti. In totale 200mila euro detassati e dunque tutti usufruibili. “Per l’azienda è stato un impegno non di poco conto, – commenta Borello – ma i nostri 750 collaboratori sono una vera e propria famiglia. Quindi considero questa scelta non una spesa bensì un investimento sulle risorse umane, un piccolo aiuto per affrontare più serenamente la quotidianità”.




Mi sono sempre interessato di politica senza mai perdere la mia autonomia di giudizio e sono stato per decine d’anni il più giovane iscritto all’ordine dei giornalisti di cui temo di essere oggi uno dei decani. Debbo dire che da tempo mi sento sempre più confuso e restio a qualsiasi impegno politico, anche se a mio modo mi sento impegnato per tante cause controcorrente e divisive a cominciare da quella di Israele: sono sincero, più esse sono divisive più mi piacciono, pur odiando da sempre anche solo l’idea di andare in piazza o ogni forma manichea e ogni estremismo. Semmai mi sento un estremista moderato. Sentirmi diviso dalla massa acefala mi fa sentire meglio. Oggi, leggendo la solita mazzetta on line di giornali cartacei, debbo dire che il mio malessere ha superato i limiti della moderazione che di norma mi impongo, non ritenendo giornali e politica così importanti da rovinarmi fin dal mattino la mia vita serena di studioso e di piccolo agricoltore che conduco da anni dopo aver lasciato senza nostalgia l’insegnamento. A questo proposito le notizie che continuo a leggere sull’università danno l’idea di un ambiente divenuto oggi invivibile con invidie e gogne molto peggiori di quelle del ‘68. Aprendo i giornali nei titoli di prima mi appare la parola “manganello” evocatrice di un certo clima di cent’anni fa e della celere di Mario Scelba, autore, per altro, della famosa legge volta a reprimere l’apologia del fascismo. A prescindere da cosa sia veramente accaduto a Pisa e a Roma (sarà la magistratura a stabilirlo), leggo e sento un vero e proprio odio verso le forze di polizia che mi riportano al ‘68 e all’identificazione tra poliziotti e fascisti, dimenticando anche cosa scrisse Pasolini in difesa dei questurini. Torna anche il titolo “La rabbia degli studenti” vecchio di oltre mezzo secolo: gli studenti in primis dovrebbero studiare e non occuparsi di cose che non conoscono e che alcuni prof. impongono loro con gli slogan antisemiti di sempre, abusando della cattedra per fini di parte. Ma è tutto fiato sprecato perché questi prof. non sanno insegnare altro se non il fanatismo, anticamera della violenza. Non sanno cosa sia la storia che loro identificano con l’ideologia dell’odio. In tutt’altra direzione ci appare intollerabile il presidente ucraino che dice che in Italia ci sono troppi sostenitori di Putin, dimostrando ingratitudine verso un paese che lo sostiene e commettendo un’interferenza incomprensibile. Il presidente ucraino non è un bel personaggio ed è molto rozzo e arrogante. Sto dalla sua parte solo perché detesto Putin e ne vedo i pericoli. Il solito don Ciotti in un altra pagina dice la sua sui migranti, tema stantio su cui ha già detto mille volte il suo pensiero, sempre uguale come se lui stesso fosse il Vangelo. Gli articoli sulle elezioni sarde vogliono dar l’idea della confusione che regna nell’isola e dei litigi tra partiti. Il vero malcelato timore è che la sinistra perda. Vedremo cosa accadrà , ma gli articoli non aiutano a capire e sono scritti per giustificare un’eventuale sconfitta. Un’altra influencer vuol farci credere che a decidere su vita, morte e amore debba essere la Consulta, mentre c’è innanzi tutto la nostra coscienza individuale e civica e il Parlamento sovrano a cui la Consulta non può sostituirsi. Se leggo certe affermazioni, penso al presidente Giovanni Conso che si rigira nella tomba. Si riesce anche a far dire con un titolo cose banali a Luca Ricolfi, divenuto operaista e nostalgico delle tute blu. C’è persino uno svergognato Pietro Morello che afferma testualmente che “Gli atti vandalici sono uno sfogo sociale”, frase indecente che non merita neppure una confutazione. Infine c’è un’eccezionale intervista con Marcello Veneziani, considerato un fascista ancora oggi, affidata ad una giornalista che di norma si occupa non di filosofia, ma di cose frivole. E infatti non è un vero Veneziani, ma una sua fotocopia. Ho solo citato le cose più eclatanti, attinte da diversi giornali e dalla “Stampa” che quanto a faziosità non è seconda a nessuno. Dedicare del tempo a queste bazzecole mi infastidisce sempre di più. Penso che dedicherò lo stesso tempo, facendo in primavera una salutare passeggiata, anche se il vicino Valentino è diventato pericoloso per le pessime frequentazioni e per l’incuria in cui è stato abbandonato. Le letture mattutine dei giornali non sono più la preghiera del laico, come diceva Hegel, ma una presa in giro da parte di chi avrebbe come obbligo quello di informare e non di censurare il pensiero di chi non è uniformato alla vulgata o stravolgere la verità con mezzucci adatti a menti leggermente sottosviluppate che giungono a credere che gli atti vandalici possano essere davvero “uno sfogo sociale”.
La sorda notte in un condominio di corso Agnelli 118 a Torino, un sessantenne di origini romene ha aperto il gas del suo alloggio al quinto piano provocando un’esplosione e un incendio. Ferito, è stato trasportato al Cto e arrestato dalla polizia con l’accusa di tentata strage. Sono rimasti feriti i gatti del padrone di casa e alcuni appartamenti risultano inagibili.
Vino e Donna, una storia millenaria
Un libro recentissimo, un titolo che richiama una storia antica: nel volume “Vino è Donna – da baccante a sommelier” pubblicato da Edizioni Pedrini, l’autrice Maria Luisa Alberico, giornalista, sommelier, per anni presidente dell’Associazione Donna Sommelier Europa, nella sua ventennale esperienza volta alla valorizzazione dell’impegno femminile nelle professioni legate al mondo del vino e alla cultura del saper bere, si interroga sul significato profondo che in questi ultimi decenni registra un significativo ritorno della donna verso attività che coinvolgono la Natura e che si ricollegano al vino. Si tratta di un affascinante e originale viaggio nel mondo della conoscenza e della pratica del vino dall’antichità ad oggi, attraverso il filo invisibile dell’indissolubile legame che unisce il nettare degli dei e la figura femminile, in compagnia di una divinità privilegiata, Dioniso, dio del vino e “dio delle donne”.
Il Nume, che ha in sé principi femminili e maschili ed è ad un tempo perturbante e gioioso, trasgressivo e simbolo dell’energia vitale, nella sua vicenda mitologica assegna alle donne, alle sue sacerdotesse e seguaci, le baccanti, un ruolo prioritario, in sintonia con la natura femminile per la quale prevede una libertà, un’ autonomia impensabili in civiltà tanto lontane da noi. E lo stesso suo dono, il vino, gioia dei mortali, esprime caratteri del femminile. Nasce dalla terra, elemento femminile per eccellenza, è un dono liquido, e come i liquidi è in stretta armonia con quell’acqua generativa da cui siamo nati, è in simbiosi con il calore e l’ardore alcolico e ne stempera l’eccesso.
Al termine di un suggestivo percorso che intreccia vari ambiti di riflessione, storia, antropologia, mito, l’autrice giunge dunque ad affermare che il vino è, in modo originale e speciale, arcaicamente/archetipicamente donna.
Quale oggi il rapporto donne e vino? Nel contemporaneo, le donne mettono in gioco componenti quali empatia, cura, accoglienza e consapevolezza del proprio autonomo impegno, ribaltando stereotipi che nei secoli hanno sottoposto il rapporto donna-vino ad una costante limitazione, tanto che per l’autrice l’odierna sommelier rappresenta l’erede di una tradizione millenaria, colei che sa contemperare la piacevole ebbrezza con il rigore professionale del saper bere affinchè il vino non divenga eccesso ma condivisione. Non si tratta di suggerire preminenze sessiste o di genere, la conoscenza e il piacere del vino superano tali distinzioni, ed anzi proprio la riscoperta di una storia così antica e affascinante permette di costituire una nuova “alleanza” in cui donne e uomini siano uniti nella comune difesa dei frutti della terra, e del vino come privilegiata bevanda di eccellenza.
La presentazione del libro in anteprima rientra nel calendario degli appuntamenti de “La Vendemmia a Torino – Grapes in Town” e si svolgerà Venerdì 1 marzo alle ore 17 presso Agenzia Viaggi Gattinoni – Via Cesare Battisti 1.
In dialogo con Maria Luisa Alberico interverrà Mara Antonaccio, giornalista, direttore editoriale del Pannunzio Magazine. A seguire brindisi a cura
dell’Associazione le Donne del Vino del Piemonte. (Cortese conferma entro 28/2 al 3281269629)
FATTI NOSTRI di Tommaso Varaldo
Le immagini dei bambini innocenti che muoiono nel conflitto in Medioriente sono sconvolgenti. Le guerre lasciano cicatrici profonde su coloro che non hanno alcuna colpa, creando vittime innocenti che non hanno scelto di essere coinvolte. Sabato 24 febbraio ha segnato due anni da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala dell’Ucraina causando lo sfollamento di oltre un milione di bambini, privati delle loro case e dei loro diritti fondamentali. Ricordo alcuni di questi bambini nelle due missioni umanitarie che ho organizzato e che hanno portato in salvo in Italia 97 bambini. La più piccola aveva un mese di vita. Non dimenticherò mai i loro sguardi nel viaggio che abbiamo fatto insieme da Leopoli a Torino: negli occhi di ognuno di loro non c’erano solo l’orrore e la paura ma c’era il desiderio di vivere. E’ bastato un pallone all’autogrill per vedere un sorriso che ha cancellato per qualche istante la violenza degli adulti.
Save the Children ci ricorda che nel mondo un bambino su sei vive in un’area di conflitto. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite del 2022 sui bambini e i conflitti armati, il numero di violazioni dei diritti dei bambini è in costante aumento. I numeri sono agghiaccianti: migliaia di bambini uccisi, mutilati, reclutati come soldati, rapiti o violentati, segnati per sempre da un’infanzia privata di affetto, cibo, istruzione e sicurezza.
Purtroppo, nonostante gli iniziali momenti di orrore, sembra che l’opinione pubblica si sia abituata a convivere con queste tragedie. Anche le immagini dei bambini che muoiono vengono condivise nell’indifferenza generale. Non è accettabile, ma quale società siamo diventata? Dobbiamo impegnarci a proteggere i diritti dei bambini e a impedire che diventino vittime innocenti della violenza degli adulti. Questo dovrebbe essere un obiettivo fondamentale per l’intera umanità, perché il prezzo più alto della guerra viene pagato da coloro che sono più vulnerabili e indifesi.