ilTorinese

Un’estate più sicura con il controllo del vicinato

Una realtà già presente in diversi comuni del Torinese e del Piemonte 

 

E’ tornata l’estate e, come ogni anno, porta con sé problematiche legate alla solitudine o all’abbandono. Questo succede nonostante non si sia più in presenza di fenomeni di ‘fuga dalla città’ come avveniva nei decenni passati. Le persone che rimangono, soprattutto se sono sole o anziane, gli alloggi lasciati liberi per i pochi giorni di riposo di chi va in ferie, senza dimenticare gli animali ‘facili doni facili abbandoni’ da parte di ‘proprietari’ incuranti delle sanzioni penali esistenti, sono potenziali di ricadute negative non sempre riconducibili ad episodi di criminalità o di microcriminalità. Certamente le Amministrazioni pubbliche con i loro interventi a carattere sociale possono fare molto ma non tutto. Una risposta, per essere efficace, deve avere alla base innanzitutto la collaborazione dei cittadini che vivono ed appartengono a questa o quella Comunità. Il Controllo del Vicinato, espressione della sicurezza partecipata non vuole essere, e non è, soltanto una deterrenza per i delinquenti che arrivando in questo o quel luogo avranno la percezione di non passare inosservati e quindi di avere meno possibilità di agire impuniti. IL CONTROLLO DEL VICINATO E’ anche e soprattutto coesione sociale, ovvero il prendersi cura degli altri, con gesti e comportamenti semplici quali il telefonare ad un anziano che vive solo per sapere come sta o se ha bisogno di qualcosa, l’avere il numero del vicino per avvertirlo se è partito l’allarme, controllare come sta l’animale d’affezione che vive con la persona in quel momento assente. In una piccola realtà cittadina o rurale sono sicuramente pratiche che sovente vengono messe in atto, meno frequentemente avviene invece nella grandi conurbazioni urbane. ACDV – Associazione Controllo del Vicinato, operante dal 2016 in tutta Italia è disponibile a fornire consigli e suggerimenti per istaurare delle reti di persone che prescindano unicamente dall’utilizzo di social come Facebook e Whattsapp, utilissimi certamente ma che non devono fare dimenticare che la coesione e la solidarietà passano soprattutto e dipendono dal contatto umano.

 

Atelier d’arte al Regina, grazie a Forma Onlus

Un venerdì estivo non ordinario:  il Regina si è trasformato in un atelier d’arte grazie a Forna Onlus.
Tutti i bimbi ricoverati hanno partecipato ai laboratori curati dai professionisti dello IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design
Il disegno in tutte le sue espressioni è entrato nelle camere di degenza.

Facebook Forma Onlus

Settimo: ladri arrestati grazie alle telecamere

Nella notte fra mercoledì e giovedì i carabinieri della Tenenza di Settimo hanno arrestato due ladri responsabili di furti ai danni di distributori h24. I militari li hanno bloccati mentre fuggivano subito dopo aver rubato circa 300 euro. Erano riusciti a sfondare il controsoffitto della parte aperta al pubblico e ad accedere alla zona in cui vengono conservati i contanti, per poi scappare col bottino. Non sapevano, però, che le forze dell’ordine erano già sulle loro tracce grazie a un’attenta attività di indagine svolta anche con l’ausilio delle telecamere della videosorveglianza pubblica.

I ladri avevano già colpito con modalità simili un altro distributore qualche giorno fa. Incrociando le immagini delle telecamere e il sistema di rilevamento delle targhe che registra gli ingressi in città, i carabinieri hanno notato che il mezzo era nuovamente a Settimo. Hanno capito che i ladri avrebbero potuto colpire nuovamente, e anche grazie ai sistemi di videosorveglianza sono riusciti rapidamente a individuare e a bloccare i ladri prima che fuggissero.

«È l’esempio di come funziona un buon lavoro di tutela della sicurezza pubblica – interviene il vicesindaco Giancarlo Brino – Si tratta di un’azione costante che incrocia l’attività di indagine, utilizzo di strumenti tecnologici e impegno nel presidio del territorio. Per questo, mi sento di ringraziare le forze dell’ordine, un vero esempio di professionalità e competenza.

Dà soddisfazione vedere come gli investimenti in videosorveglianza stiano portando risultati ormai evidenti a tutti, come dimostrano le numerosi azioni portate a termine sia dai carabinieri che dalla polizia municipale negli ultimi mesi. Eradicare fenomeni di piccola criminalità è un lavoro lungo che non può basarsi sulla sola repressione. Sapere che le telecamere e il sistema di monitoraggio degli accessi funzionano e contribuiscono non solo a registrare ma, almeno in certa misura, anche a prevenire i furti e ad assicurare i responsabili alla giustizia svolge una decisiva funzione deterrente, e rende davvero più sicura la nostra Città».

Piscina di Sestriere: nuotare a 2000 metri

La Piscina Comunale di Sestriere offre acqua riscaldata e due vasche, una interna ed una esterna, che si affacciano sulla sky line delle montagne olimpiche.

La piscina è aperta per tutta l’estate, 7 giorni su 7, con orario continuato dalle ore 11:00 alle 20:00.

Per maggiori informazioni:
0122 750773
www.piscinasestriere.it

Topi e blatte, Ambrogio (Fdi): “Tresso si dimetta”

“Il racconto di Torino, in questi giorni, è quanto mai surreale: da un lato il Sindaco Lo Russo distilla la favola di Harvard e Bloomberg, dall’altro l’Assessore Tresso prima giustifica i mancati sfalci con la necessità di favorire la biodiversità e poi, non soddisfatto, chiede aiuto ai commercianti nell’impari lotta contro topi e blatte. Insomma, la realtà supera di gran lunga la fantasia”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“A meno che topi e blatte non rientrino nella biodiversità perseguita dall’Assessore – continua la Ambrogio – o addirittura tra le peculiarità sabaude da valorizzare, individuate da Harvard e Lo Russo per il city brand, la misura è colma: cura della città e decoro urbano sono il minimo sindacale in capo ad un’amministrazione. Basta provocazioni e ‘intuizioni’: se l’Assessore Tresso non è in grado di gestire le deleghe di propria competenza, si dimetta!”.
“Commercianti e cittadini riconoscono al Comune tasse e tariffe, peraltro sempre più pesanti, per avere, di contro, servizi efficienti. Delle due l’una: o l’amministrazione garantisce l’erogazione di tali servizi o deve farsi da parte. Torino è stanca di parole, favole e promesse”.

Amichevole Torino-Feralpisalò 2-0

Schuurs
Savva

Buona la prima!Vittoria e bel gioco contro il Feralpisalò, squadra di serie C: il Torino di Ivan Juric mostra spunti interessanti e la solita ottima organizzazione tattica. Bene Verdi nel primo tempo che colpisce un palo con una bella giocata, poi cala fisicamente come gli altri.Varie assenze tra i granata che portano a schierare dall’inizio anche Seck, pure lui in evidenza, così come Ilkhan, abile nel giro palla.1-0 nel primo tempo con un gran gol di Schuurs al termine di un’azione personale. Nella ripresa tanti cambi, con Gemello che prende subito il posto di Milinkovic-Savic, decisione che porta il neo acquisto Popa al ruolo di terzo portiere.Trova spazio anche l’altro acquisto Bellanova, ancora alla ricerca della forma:domenica arriverà in ritirò Tameze assieme a Ricci.Buona prova per i tanti giocatori della Primavera di Scurto tra cui spiccano Silva, N’Guessan, Ciammaglichella e soprattutto Savva, che prima sfiora il gol con un colpo ravvicinato sul traversone potente di Pellegri, poi segna il raddoppio nel finale con un gran gol mostrando freddezza davanti al portiere avversario.

Enzo Grassano

Lavoro, più opportunità per i disabili con i fondi della Regione Piemonte

Vogliamo restituire dignità lavorativa a chi ha perso il proprio impiego o vive una situazione di particolare fragilità, superando così il concetto di assistenzialismo puro che non produce alcun effetto positivo né per il singolo né per la collettività e, al contempo, garantiamo un sostegno concreto ai Comuni per realizzare progetti di utili alla collettività. Per la prima volta la misura – finanziata quest’anno con oltre 4 milioni di euro – è destinata anche alle persone con disabilità che, in questo modo, non solo trovano un impiego, ma possono – con il proprio lavoro – sentirsi parte integrante della comunità in cui vivono. Da pochi mesi abbiamo chiuso le graduatorie del precedente bando che ha finanziato oltre 160 cantieri e coinvolto più di 700 persone. Non ci fermiamo certo quì, ma mettiamo subito a disposizione nuove risorse e nuove opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone”. Lo dichiara l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, dopo l’approvazione in Giunta della delibera relativa ai “cantieri di lavoro”.

NELL’ESTATE 3 BANDI PER I COMUNI
Dopo l’estate saranno aperti tre bandi rivolti ai Comuni piemontesi che potranno presentare nuovi progetti nei quali coinvolgere persone disoccupate sul proprio territorio per svogere opere come attività forestali e vivaistiche, rimboschimento, sistemazione e interventi in montagna, volti al miglioramento dell’ambiente e delle aree urbane. Infine i cantieristi potranno essere impegnati anche in servizi di notevole rilevanza sociale, compresi i servizi alla persona.

Da 40 a 260 le giornate di lavoro complessive per il cantiere di lavoro per il quale si prevede la corresponsione di una indennità giornaliera ed eventuali benefit aggiuntivi che potranno essere previsti dai Comuni.

LA NOVITA’ 2023
L’apertura della misura ai disabili rappresenta la novità significativa di questa edizione che risponde all’esigenza di far fronte alle difficoltà di inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso uno strumento che, in passato, si è dimostrato particolarmente efficace nei confronti di coloro che si ritrovano maggiormente distanti dal mercato del lavoro. Per i percorsi dedicati alle persone con disabilità, che richiedono una maggiore personalizzazione e l’attivazione di servizi aggiuntivi, saranno ammesse al finanziamento anche ad esempio le attività formative, il tutoraggio e il supporto specialistico.

I DESTINATARI
La misura sarà composta di tre azioni, distinte in base ai destinatari: la prima, rivolta ai disoccupati di almeno 45 anni, oppure disoccupati in carico ai servizi socio assistenziali, con basso livello di istruzione e in condizioni sociali/familiari di particolare gravità; la seconda sarà indirizzata alle persone in regime di restrizione della libertà personale; la terza sarà aperta, in via sperimentale, alle persone con disabilità iscritte presso i servizi di collocamento mirato dei Centri per l’Impiego della Regione Piemonte e in possesso della cosiddetta “Relazione conclusiva”.

Ragazzini spaccano vetro del bus Gtt e scappano

Due minori residenti nel torinese hanno danneggiato un bus della linea 17.  Hanno dato un pugno a un finestrino rompendo il vetro. I due sono stati rintracciati in via Sabaudia a Grugliasco e identificati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’autobus. Non è conosciuto motivo del  loro atto vandalico  che ha causato  l’interruzione del servizio di trasporto pubblico.

Foto di repertorio

Avvenne oggi 532 anni fa. La posa della prima pietra del Duomo di Torino

 

Era il 22 Luglio del 1491: Torino ed i suoi abitanti quel giorno assistettero ad un importante evento che cambiò l’aspetto cittadino ed anche le loro quotidiane abitudini.

Si stava per concludere un secolo, il lontano Quattrocento, con la costruzione dell’unica opera rinascimentale in territorio taurinense, sulle tracce del pensiero architettonico del Brunelleschi, la cattedrale di S. Giovanni Battista a tre navate suddivise da pilastri cruciformi, il Duomo di quella che divenne secoli dopo la prima capitale d’Italia. Fu un grande cantiere per quel tempo i cui lavori si conclusero in sette anni, non molti se si pensa alla totale manualità dell’impresa. Fu la giovane duchessa Bianca di Savoia a porre la prima pietra in quella lontanissima mattinata estiva mentre bisognerà attendere il 1505 per la consacrazione di quella che sicuramente fu agli occhi di tutti un’opera avveniristica e così lontana dal gusto gotico che imperava allora. Immaginiamo la giovane ed esile duchessa nel suo abito dorato con quel suo strascico appena accennato, il taglio vita alto, l’ampia scollatura rotonda, il broccato leggero estivo con pietre dure attorno allo scollo, alle ampie maniche e le perle nei capelli oltreché sul suo esile diafano collo, intenta a espletare un compito che sarebbe passato alla storia sotto gli occhi dei notabili, del clero, dei cittadini di ogni condizione ed età, giunti di buon mattino per non perdersi l’evento di cui si parlava da tempo.

Va detto che per erigere il Duomo furono sacrificate tre chiese medievali contigue, certamente vetuste ma molto care ai torinesi ed alle loro tradizioni. Erano luoghi di culto dedicati al Salvatore, a S. Giovanni Battista e a S. Maria, con ricordi di S. Massimo, reliquie di S. Orsola oltre, si diceva allora, alla mandibola del Battista mentre la terza chiesa, dedicata a Maria, ricordava quella romana edificata dopo il Concilio di Efeso. Tre luoghi di culto che furono anche teatro di assassinii, morti ed altri fatti cruenti come anche allora avvenivano frequentemente. La costruzione del Duomo fu fortemente voluta dai Savoia e dall’allora vescovo di Torino, il Cardinale Domenico della Rovere. La direzione dei lavori ed i disegni furono affidati all’architetto, ingegnere e scultore toscano Amedeo di Francesco da Settignano, detto Meo del Caprino che lavorò prima a Ferrara poi a Roma in Vaticano alla Loggia dei penitenzieri ed infine a Torino oltreché nella vicina Carmagnola, presso la bellissima chiesa nel cuore del centro storico, dedicata a S. Agostino. Fu proprio questo artista a sovvertire l’architettura legata al gotico d’oltralpe per portare a Torino la cultura rinascimentale già ben nota nella Toscana di allora. I documenti dell’epoca riportano che nel 1492 avvenne un primo pagamento ” magistro Amedeo de Septignano fiorentino architectori et magistrato fabricae ecclesiae Taurinensis “. Da gotica a rinascimentale per i torinesi dovette essere un passaggio che destò non poco stupore e si può immaginare per un attimo il loro sconcerto quando videro demolire tre chiese a loro tanto care per far posto ad un edificio completamente rivoluzionario. Basti ricordare l’arrivo in città dei due recenti grattacieli che furono oggetto per anni di discussioni e di differenze di pensiero per tanti torinesi di oggi. Coevo del Duomo è il campanile, quasi a ridosso dei resti del Teatro Romano, con la sua cella campanaria.

Subì un rimaneggiamento sopraelevandolo in altezza sotto Vittorio Amedeo II. Si dovrà attendere il Seicento per assistere agli ampliamenti guariniani ed alla costruzione della famosa cupola del grande Guarino Guarini oltre all’arrivo a Torino da Chambery del sacro telo sindonico ed alle vicende ad esso collegate. Qui si è inteso puntare l’attenzione sulla quattrocentesca nascita del Duomo di Torino lasciando ad un prossimo nostro approfondimento tutto il periodo che la cattedrale e con lei i torinesi vissero dal Seicento guariniano ad oggi.

Patrizia Foresto

Tronzano in visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele

Continua il viaggio dell’Assessore allo Sviluppo e alle attività economiche e produttive Andrea Tronzano nelle aziende piemontesi. Occasioni di incontro che sono utili a capire il momento dell’industria piemontese e ad agire in modo adeguato. La manifattura prosegue con solidità pur tra le preoccupazioni dovute alla situazione internazionale.

 

La visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele è stata particolarmente significativa perché l’azienda di componentistica per serramenti e ferramenta della provincia torinese ha recentemente sfruttato il bando della Regione Piemonte dedicato a interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura con la L.R. 34/04. Tramite questa misura ed i propri investimenti l’azienda ha programmato una serie importante di interventi che hanno permesso la ripartenza dell’attività.

 

Un’azienda storica quella piemontese fondata nel 1889 da Luigi Savio con oltre 5000 prodotti innovativi e di qualità e con ben 190 brevetti depositati in tutto il mondo a cui è stata data continuità.

 

Grazie a questo bando l’azienda ha programmato una serie di investimenti per un importo complessivo di 9.331.000,00, per il quale l’agevolazione concessa è stato un contributo a fondo perduto di 1.866.200,00 a cui sono stati aggiunti altri 200 mila euro dedicati alla salvaguardia dei posti di lavoro. L’agevolazione concessa è stata liquidata nelle scorse settimane

 

“Siamo felici perché – commenta l’Assessore Andrea Tronzano – il connubio pubblico privato è stato in grado di salvaguardare 153 posti di lavoro, tutelando altrettante famiglie e la comunità della Valle di Susa. Meritorio e molto apprezzato lo sforzo portato avanti dalla nuova proprietà e dalla Ceo Cristina Seymandi che senz’altro potrà vincere, con professionalità e innovazione, le sfide che il mercato propone”.

 

“Ringrazio l’Assessore Tronzano per la visita dell’azienda e per l’ascolto prestato. La misura erogata dalla Regione Piemonte a sostegno della Savio è fondamentale per la ripartenza della stessa e per la salvaguardia del tessuto socio economico del territorio della Bassa Val di Susa – afferma il Ceo Cristina Seymandi. L’ eccellenza produttiva italiana va sostenuta affinché possa sviluppare innovazione e tutelare posti di lavoro: confido in un dialogo costante tra imprenditoria ed istituzioni locali per la definizione di strumenti finanziari e strategie condivise”.