ilTorinese

Atti osceni ai giardinetti: anziano sanzionato

Su segnalazione di alcuni passanti un uomo 74enne è stato sanzionato per atti osceni in luogo pubblico. nei Giardini Zumaglini di Biella. La Polizia lo ha identificato e sottoposto ad accertamenti.  Nonostante le sue spiegazioni gli agenti hanno proceduto con la sanzione.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Scuole, Rivarolo Canavese ed altri Istituti Superiori al freddo: intervenga la città Metropolitana

A causa dell’ennesimo guasto tecnico da alcuni giorni molte aule dell’istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese sono al freddo, con temperature ben al di sotto delle soglie di legge e gli studenti che protestano perché non sono idonee per le lezioni. Era già capitato un anno fa, ed avevamo criticato l’assenza delle istituzioni nella manutenzione degli impianti. In un anno a quanto pare la situazione non è migliorata. Sergio Bartoli, Sindaco di Ozegna, si unisce a sottolineare la problematica: <Molti ragazzi del mio paese e dei comuni vicini, frequentano il Moro e si sono rivolti a me per cercare di capire dove sia il problema e come risolverlo una volta per tutte. Capisco che un guasto possa accadere a tutti, ma quando i guasti si ripetono con frequenza il problema diventa strutturale. E va risolto. Chiedo alla Città Metropolitana di Torino, che è l’ente competente per gli istituti superiori di farsi carico di intervenire, non solo per il guasto del momento ma per dare sicurezza di un servizio per il futuro. Per garantire ai ragazzi non solo il diritto a studiare ma anche di poterlo fare in ambienti sicuri e idonei”.
Conclude il Sindaco Bartoli
“La scuola deve avere la priorità, deve essere accogliente e sicura. Anche il riscaldamento e’ un elemento di sicurezza e di attenzione verso i nostri ragazzi, già penalizzati nel raggiungere gli istituti a causa della scarsità del trasporto pubblico locale”.

“Censura all’informazione”: la Subalpina sotto la Prefettura

Mercoledì 24 gennaio in piazza Castello a Torino

I giornalisti in tutta Italia si mobilitano contro la modifica del codice di procedura penale che vieta la pubblicazione, integrale o per estratto, delle ordinanze cautelari.
Raccogliendo l’invito della Federazione nazionale della stampa, l’Associazione Stampa Subalpina terrà una conferenza stampa, mercoledì 24 gennaio, alle ore 12, davanti la Prefettura di Torino, in piazza Castello, per illustrare le ricadute del cosiddetto “emendamento Costa” sulla libertà d’informazione.
A seguire, la Subalpina consegnerà al Prefetto Donato Giovanni Cafagna il documento di Fnsi, Associazioni di stampa di tutta Italia e Comitati di Redazione delle principali testate contro l’introduzione di queste nuove norme.

Associazione Stampa Subalpina 

Le Venezie di Marco Polo 700 anni dopo

Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia”. Perché le Venezie di Marco Polo sono tante e si possono visitare e scoprire nel libro di Ermanno Orlando “Le Venezie di Marco Polo, storia di un mercante e delle sue città”, il Mulino. Lo storico medievista di Ca’ Foscari ci porta in viaggio nelle città che Marco ha conosciuto e attraversato. Con una particolarità: il grande viaggiatore resta sullo sfondo mentre i luoghi visitati si prendono per intero la scena. E così vediamo Venezia, vissuta, lasciata e ritrovata, e poi salperemo per San Giovanni d’Acri, Trebisonda, Costantinopoli, Tabriz… e infine torneremo a Venezia, “la città continuamente cercata nelle altre e cambiata nello spazio di un viaggio che pareva infinito”. Sono trascorsi 700 anni dalla morte di Marco Polo, il 9 gennaio 1324, e su di lui esiste una montagna di libri tradotti in numerose lingue che narrano le sue straordinarie vicende di viaggio che aprirono agli europei il lontano e leggendario Oriente, raccontate da numerosi autori. Pochi anni fa un’esposizione eccezionale al Mao di Torino ci fece conoscere anche l’anima dell’esploratore e i suoi segreti. Per alcuni mesi nelle sale del Museo d’arte orientale fu esposto il testamento di Marco Polo, una riproduzione perfetta della pergamena originale di pecora su cui il viaggiatore e scrittore veneziano dettò le sue ultime volontà poche ore prima di morire.
È il 1271 quando il giovane Marco insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo partono da Venezia che a quell’epoca era una metropoli multietnica con 100.000 abitanti. Prima tappa San Giovanni d’Acri in Terra Santa, poi un lungo itinerario attraverso Turchia, Persia, Afghanistan, il deserto del Gobi e nel Catai, la Cina del nord, alla corte di Qubilay, il Gran Khan dei Mongoli, nipote di Gengis Khan. In Cina i Polo resteranno quasi vent’anni prima di ripartire per Venezia che rivedranno nel 1295 dopo un altro viaggio avventuroso. Viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante, Marco Polo ha raccontato i suoi viaggi in Asia e in Estremo Oriente nell’opera letteraria “Il Milione”, un’enciclopedia geografica conosciuta in tutto il mondo. A San Giovanni d’Acri, nelle terre crociate, scopriamo scorci di Venezia tra la fortezza dei cavalieri templari, il palazzo del bailo, il bazar, i bagni e le taverne per i mercanti che affollavano la città che a fine Duecento contava 40.000 abitanti. “Chiunque giungeva ad Acri vi respirava Venezia nella foggia degli edifici, nel vociare dei commercianti, negli odori dei cibi, negli stili di vita…E poi Costantinopoli, “la più nobile tra le capitali del mondo, per tre ottavi veneziana, così bella da togliere il fiato, con le sue possenti mura, le smisurate cupole, le sue colonne svettanti”. I veneziani erano di casa a Bisanzio che, al passaggio dei fratelli Polo, contava ben 400.000 abitanti. Il loro quartiere era immenso, ben più ampio di quello delle altre colonie straniere presenti in città. Erano ricchi, potenti e anche prepotenti, “spadroneggiavano come se tutto fosse loro concesso, senza leggi e senza scrupoli, lasciando agli altri solo le briciole”.
A quasi 70 anni Marco Polo si ammalò gravemente. Il viaggiatore-mercante stupisce il mondo con il suo favoloso viaggio e sorprende anche per il suo testamento. In punto di morte chiama un notaio e nella sua camera da letto, pur molto provato nel fisico ma ancora estremamente lucido, decide di donare parte delle sue ricchezze alla chiesa per salvarsi l’anima, denaro e beni alla moglie e alle figlie in un momento storico nel quale si lasciava tutto ai maschi. E tra i beni lasciati ai parenti ci sono anche oggetti favolosi come stoffe in oro, drappi di seta, il pelo di yak, pietre e perle di gran valore. La pergamena-testamento è stata ritrovata all’interno di un manoscritto veneziano. Molti studiosi avrebbero voluto esaminarla da vicino ma i rischi di danni per l’usura erano gravi. Così nel 2016 il ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca Marciana decisero di realizzare una copia perfettamente corrispondente al testamento originale. Venezia celebrerà i sette secoli dalla morte di Marco Polo con una grande mostra a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre.
Filippo Re
nelle foto:
Libro “Le Venezie di Marco Polo”, il Mulino
San Giovanni d’Acri (oggi Akko in Israele), ricostruzione delle fortezza Templare
Marco Polo lascia Venezia, miniatura del XV secolo

Riapre il Cinecircolo il Pungolo con molte novità

/

Dopo quattro anni di pausa riprenderà la sua programmazione il 23 gennaio prossimo lo storico cineforum il Pungolo. Nel solco della tradizione ritornano le amate rassegne del cineclub torinese che è organizzato dall’associazione Cinecircolo il Pungolo, in collaborazione questa volta con l’associazione Arturo Ambrogio.

Sede della rassegna il recentemente riaperto cinema Esedra in via Bagetti 30, accanto alla parrocchia Gesù Nazareno, sala cinematografica che è stata la casa del Pungolo sin dalla sua nascita, nel lontano 1967.

Le proiezioni avverranno tutti i martedì alle 21.15 e i mercoledì alle 17.15 e 21.15. In sala si accede con la tessera che costa 50 euro per i soci, 40 per gli under 30 e 70 euro per i soci sostenitori.

La prima proiezione sarà quella del film “Mixed by Erry” di Sidney Sibilia, seguita martedì 30 e mercoledì 31 gennaio da “Everything Everywhere all at once” di Daniel Schinert e Daniel Kwan.

Il 6 e 7 febbraio prossimi verrà proiettato il film ‘Grazie ragazzi’ di Riccardo Milani, martedì 13 e mercoledì 14 gennaio sarà la volta di “Ritorno a Seoul” di Davy Chou.

Martedì 20 e mercoledì 21 febbraio vi sarà la proiezione di “Mon crime” di Francois Ozon.

Sei film del programma verranno presentati in collaborazione con “Cinegustolgia” di Marco Lombardi che, da anni, propone, con un originale formato, delle insolite e intriganti letture di film e suggerimenti di prelibatezze enogastronomiche. Alcuni film del ciclo verranno abbinati dal Pungolo a degustazioni di finger food creati, per l’occasione, da ”Il forno dell’angolo” di Luca Scarcella.

I titoli scelti saranno “Everything Everywhere all at once” del 30 gennaio alle ore 21.15, “Grazie ragazzi” del 7 febbraio alle ore 17.15, “Mon Crime” del 21 febbraio alle ore 21.15, “ll più bel secolo della mia vita” il 21 marzo alle 21.15, “Holy spider” il 17 aprile alle 21.15, “Stranizza d’amuri” l’8 maggio alle 17.15 e il 27 maggio un film a sorpresa alle 21.15.

 

Mara Martellotta

La ValleBelbo Sport offre ottimi spunti alla Coppa Albanese

Al via il bando di Torino di AAA architetti cercasi

Una nuova sfida per i progettisti under 33.

 

Dopo il bando AAAPadova, aperto a fine 2023, al via il bando di Torino ‘AAA architetti cercasi. La casa abbordabile: rigenerazione e memoria’.

Dopo Padova è stato presentato il secondo bando della sesta edizione del concorso promosso da Confcooperative habitat sul tema della casa abbordabile e della trasformazione urbana.

Questo secondo bando della sesta edizione ingaggia progettisti under 33 con un contest di idee sui temi della rigenerazione urbana nel cuore della città di Torino. È stato presentato oggi all’Urban Lab di Torino per scoprire giovani talenti e per diffondere la cultura dell’abitare cooperativo da Confcooperative habitat, la federazione che unisce le imprese cooperative italiane e promosso con il contributo di Fondosviluppo Spa, il fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione di Confcooperative e con il patrocinio del Ministero delle infrastrutture e trasporti.

Dopo aver coinvolto dal 2008 a oggi oltre 1300 progettisti italiani e stranieri, il concorso apre una doppia sfida ad architetti e ingegneri, paesaggisti e urbanisti con meno di 33 anni alla data di consegna dei progetti sul tema della casa cooperativa a costo abbordabile, declinando in due bandi paralleli a Padova e a Torino, la proposta di elaborare nuove soluzioni abitative per promuovere la presenza in città di nuclei familiari temporanei quali, per esempio, starters e giovani che decidono di radicarsi a Torino, una volta terminati gli studi universitari.

Giovedì 18 gennaio è stato presentato a Torino il secondo bando AAA 2023/2024, con la collaborazione di Confcooperative Piemonte, il patrocinio del Comune di Torino, dell’ordine degli Architetti P.P e C. di Torino e Regione Piemonte.

I giovani progettisti sono ingaggiati in un frammento incompiuto del tessuto storico della città di Torino. L’area di interesse collettivo dell’isolato di Sant’Eligio è messa a disposizione dal Comune di Torino con un protocollo di intesa per lo svolgimento del concorso. Ai partecipanti è richiesta l’elaborazione di una proposta strategica unitaria alla scala dell’edificio, degli spazi aperti e della città, che prevede l’innesto di abitazioni abbordabili e una mix di usi collettivi e la restituzione alla città di spazi aperti pubblici a vocazione pedonale.

La giuria di Torino sarà presieduta dall’architetto Renata Codello, segretario generale della fondazione Giorgio Cini e composta da Alessandro Maggiori, presidente Confcooperative Habitat, Emanuela Canevari, rappresentante del Comune di Torino, e Gianni Gallo delle Confcooperative Piemonte Nord.

Mara Martellotta

I bambini salgono sul palco dello Spazio Kairos

Per avvicinare anche i bambini al teatro, Onda Larsen organizza domenica 21 gennaio alle 16 la merenda (che viene offerta), seguita alle 16,30 dallo spettacolo teatrale “Verso un’isola piena di bimbi e pirati” diretto e interpretato da Tita Giunta. Ad ospitare il pomeriggio è lo Spazio Kairos, ex fabbrica di colla di via Mottalciata 7, al confine tra Barriera di Milano, Aurora e Regio Parco.

 

La scelta non è caduta a caso su questo spettacolo. E’ una storia, infatti, per grandi e piccini, un gioco teatrale e musicale: i bambini vengono truccati e diventano protagonisti. Guidati da due buffi personaggi voleranno verso un’isola misteriosa, dove conosceranno pirati, indiani e fate, canteranno e giocheranno nel duello finale: insomma, diventeranno loro i veri protagonisti della storia e del pomeriggio.

L’idea alla base è commistione tra il teatro di narrazione e quello interattivo per permettere alle famiglie di avvicinarsi in modo giocoso al palcoscenico.

 

LO SPETTACOLO IN BREVE

Teatro interattivo e di narrazione
Dai 3 anni in su
Durata: 50’

 

 Biglietto unico (con merenda omaggio alle 16): 8 euro.  Info: biglietteria@ondalarsen.org

Recupero vuoti contributivi pensionistici, nel 2024 è possibile

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Torna da gennaio la pace contributiva, la misura che consente a una certa fascia di lavoratori di riscattare fino a 5 anni di mancati versamenti, utili al calcolo della pensione. Il provvedimento, già sperimentato nel triennio 2019-2021 e inserito nella legge di Bilancio 2024, riguarderà soltanto coloro che hanno iniziato a lavorare nel 1996, i cosiddetti “contributivi puri”, mentre esclude chi ricade nel sistema retributivo e nel misto.

L’obiettivo è quello di consentire ai giovani occupati con carriere precarie e discontinue di ricevere in futuro un assegno un po’ meno povero, pagando al minimo gli anni scoperti del proprio montante contributivo ai fini pensionistici.

La pace contributiva può essere richiesta per recuperare i “vuoti contributivi” tra l’1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023, fino a un massimo di cinque anni e non per forza consecutivi. La misura, che può essere inoltre associata al riscatto della laurea, permette di aumentare dunque l’importo del trattamento previdenziale, oppure di anticipare il pensionamento: il riscatto può far ritirare dal lavoro il richiedente fino a un massimo 5 anni rispetto ai 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le donne) e rispetto ai 20 della vecchiaia (qui abbiamo spiegato perché il sistema pensioni è a rischio collasso).

La norma è rivolta ai lavoratori che risultano privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, per i periodi senza obblighi contributivi, tra gli iscritti: all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria); al Fpld (fondo pensione lavoratori dipendenti); alla gestione speciale Commercianti; al fondo speciale della previdenza degli artigiani; al fondo speciale dei coltivatori diretti, degli imprenditori agricoli professionali, dei coloni e dei mezzadri; ai fondi esonerativi dell’Ago e alle forme sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria, come l’Inpdap e l’Enpals; alla gestione separata Inps.

Sono esclusi dal provvedimento coloro che alla stessa data avevano più di 18 anni di contribuzione con il sistema retributivo, né i soggetti del sistema misto che ne avevano di meno (qui abbiamo riportato  tutte le novità previste nel 2024 sulle pensioni).

Il costo del riscatto degli anni di contributi è calcolato secondo quanto previsto dal comma 5 art. 2 del decreto 30.4.1997, che prevede l’applicazione dell’aliquota contributiva a seconda della gestione di appartenza del lavoratore: per un dipendente si tratta del 33% del proprio imponibile; per un autonomo in media il 24%; per un lavoratore iscritto alla gestione separata INPS il 25,72%.

L’importo da pagare si ottiene moltiplicando gli anni da riscattare (anche di studio universitario) con l’imponibile pari alla retribuzione da lavoro percepita nei dodici mesi precedenti alla presentazione della domanda. Se non c’è alcuna retribuzione di riferimento, si considera il minimale INPS per artigiani e commercianti (17.504 euro per il 2023).

Il costo del riscatto per lavoratori può essere sostenuto dal datore di lavoro al posto i premi di produzione spettanti e in quel caso le somme versate dall’azienda saranno deducibili ai fini Ires.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Trasporto sanitario, soddisfazione volontariato per accordo

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale del Piemonte, Croce Rossa Italiana Comitato Regionale del Piemonte e Misericordie del Piemonte esprimono soddisfazione per il raggiungimento del nuovo Accordo, approvato dalla Giunta regionale il 15 gennaio, per la regolamentazione dei rapporti fra l’Azienda sanitaria zero, le Aziende sanitarie regionali e le Organizzazioni di volontariato per lo svolgimento delle attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza extraospedaliera e di urgenza, trasporto sanitario per dialisi, trasporto sanitario su patologie autorizzabili e continuazione di cure.

L’adeguamento della spesa è stimato intorno ai 3 milioni e mezzo di euro che trovano copertura nell’ambito dei finanziamenti del fondo sanitario ripartiti ad Azienda sanitaria zero e le altre Aziende sanitarie regionali per tali attività.

«L’Accordo quadro che regolerà i rapporti convenzionali tra il sistema pubblico e le organizzazioni di volontariato – commenta Vincenzo Sciortino, presidente di Anpas Piemonte – è frutto del continuo dialogo e del lavoro congiunto tra la Regione Piemonte, Azienda zero e le rappresentanze delle reti di volontariato di cui Anpas Piemonte fa parte. Esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto. Esso potrà garantire la copertura dei costi che il volontariato sostiene per poter svolgere servizi pubblici essenziali, quali il sistema di trasporto di emergenza-urgenza e interospedaliero. I vantaggi che derivano dal convenzionamento con le organizzazioni di volontariato non sono soltanto di natura finanziaria, ma anche qualitativi se consideriamo il valore umano del rapporto paziente volontariato, che vede quest’ultimo impegnato per vocazione naturale all’aiuto della persona presa in carico adottando approcci unici e insostituibili. Il sostegno al volontariato è da intendersi anche rispetto alle molteplici attività che esso svolge a favore delle comunità piemontesi, capace di creare reti di prossimità, basate sui principi di sussidiarietà orizzontale e della libera partecipazione di cittadini che perseguono il bene della collettività».

«Ancora una volta grazie all’approvazione del nuovo Accordo quadro – osserva il presidente di Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Piemonte, Vittorio Ferrero – in Piemonte viene ribadita la centralità che il sistema del volontariato rappresenta per il supporto del Sistema sanitario regionale.

Esprimo dunque soddisfazione e un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo nuovo e importante risultato».

Antonio Dal Torrione, presidente Misericordie del Piemonte: «È stata determinante la condivisione tra Regione Piemonte, Azienda zero e le associazioni di volontariato, tra cui le Misericordie Piemonte, per il raggiungimento del nuovo Accordo quadro, strumento indispensabile che regolerà e stabilirà i rapporti convenzionali tra Regione, e ai suoi organismi, e le organizzazioni di volontariato. Un atto di cui sono personalmente soddisfatto poiché non racchiude solo la gestione economica finanziaria, ma sottolinea l’importanza del servizio di emergenza e non, esaltandone il ruolo del volontariato piemontese che, soprattutto con questo strumento, ha dimostrato volontà, capacità, e valore nel rapporto con i pazienti».

I nuovi accordi, che prevedono tra l’altro anche un’estensione dei rimborsi dei costi di acquisto delle ambulanze, hanno validità fino al 31 dicembre 2026 e sono sottoscritti da Regione Piemonte, Anpas Comitato Regionale Piemonte, Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale del Piemonte, Federazione Regionale delle Misericordie del Piemonte e Anas Piemonte.