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Domenica 4 febbraio, ore 15.45
In occasione dell’esposizione, in piazza Castello a Torino, dell’elefante Fritz per la riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, orfana del suo elefante, organizza una visita guidata su fiabe e filastrocche di animali.
Come nella favola dei musicanti di Brema, “Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela” è un percorso tra gli animali legati al vissuto e alle decorazioni della Palazzina. Il cervo, l’elefante e la scimmietta sono i primi tre animali ad accogliere i visitatori in questo strano viaggio nella storia e nella natura. Filastrocche, curiosità e favole che hanno per protagonisti gli animali creano un filo conduttore per un percorso di visita che si trasforma in un gioco per conoscere la vita ed il tempo in cui la palazzina è stata abitata.
INFO
Palazzina di Caccia di Stupinigi
Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)
Domenica 4 febbraio 2024, ore 15.45
Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela
Prezzo visita guidata: 5 euro + il prezzo del biglietto di ingresso
Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro
Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card
Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente
Info e prenotazioni: 011 6200601 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it
Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).
I poliziotti della Questura di Torino si accingono a salutare il Dottor Gianpaolo Bonafini, Vicario del Questore di Torino dal 14 giugno 2021, recentemente promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato, e il Dottor Gianluigi Brocca, Vice Capo di Gabinetto, promosso Primo Dirigente della Polizia di Stato e in attesa di nuovo incarico.
Il Dott. Bonafini, laureatosi in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1993, nello stesso anno ricopre il suo primo incarico da funzionario della Polizia di Stato presso la Questura di Palermo svolgendo la propria attività all’UPGeSP e ai Commissariati di P.S. di “Corleone” e “Brancaccio” dove conduce indagini sulla criminalità comune e organizzata.
Nel 1999 giunge a Milano dove dirige la Sezione Interventi sul Territorio (SIT) dell’UPGeSP.
Dal 2001 ricopre la dirigenza della squadra mobile della Questura di Lecco.
Dal 2002 al 2013 si trasferisce a Bergamo dove ricopre brillantemente l’incarico di dirigente della locale Squadra Mobile.
Dal 2013 al 2016 si sposta a Venezia dove svolge l’incarico di Capo di Gabinetto della Questura lagunare.
Dal 2016 al 2018 ricopre il ruolo di dirigente della Divisione Anticrimine presso le Questure di Treviso e Perugia.
Infine, dal 2018 si stabilisce a Torino dove ricopre il delicato ruolo di Capo di Gabinetto della città sabauda e successivamente quello di Vicario del Questore di Torino.
Il Dottor Gianluigi Brocca, entrato in Polizia nel 1994, vince il concorso da Commissario di Polizia nel 2003, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso la l’Università degli Studi di Torino, ricoprendo dal 2004 al 2007, presso la Questura del Verbano Cusio-Ossola l’incarico di Dirigente dell’UPGeSP, di Capo di Gabinetto e di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione.
Trasferito a Torino nel 2008 assume l’incarico di Vice Dirigente del Commissariato P.S. Centro fino al 2014; nel corso di quell’anno viene trasferito presso il Commissariato di P.S. Ivrea- Banchette dove assume l’incarico di Dirigente fino al 2019.
Dal 2019 al 2020 dirige il Commissariato di P.S. Rivoli.
Dal 2020 al 2024 assume l’incarico di Vice Capo di Gabinetto della Questura di Torino con la funzione, tra l’altro, di coordinare il Gruppo Operativo Sicurezza (GOS) per le manifestazioni sportive che si tengono presso l’Allianz Stadium e presso lo Stadio Olimpico Grande Torino.
Da parte di tutti i colleghi della Questura di Torino porgiamo a entrambi i migliori auguri per il proseguimento di una brillante carriera.
Sono state 63.578 le trasformazioni contrattuali da tempo determinato a indeterminato registrate nel 2023 in Piemonte.
Un dato estremamente positivo quello rilevato dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, in quanto vede le stabilizzazioni crescere del 2,5% rispetto al 2022 e riscontra che si tratta di un contratto su dieci rispetto ai 653.184 di tutta Italia.
Ma non si tratta di un episodio sporadico: le stabilizzazioni sono infatti aumentate del 43,5% rispetto al 2021 e dell’11,1% rispetto al 2019.
Un risultato frutto anche delle politiche attive per il lavoro messe in campo in questa legislatura dalla Regione, come il potenziamento della formazione e dei tirocini, gli investimenti sull’alto apprendistato, l’avvio delle Academy di filiera.
L’assessore al Lavoro Elena Chiorino ricorda che “fin dal primo giorno abbiamo lavorato per sostenere la crescita delle nostre imprese e dei lavoratori, nella convinzione che aziende sane e competitive siano la condizione imprescindibile per garantire il dato occupazionale e condizioni contrattuali migliori” e osserva che “ora raccogliamo i frutti di queste politiche anche grazie a un sistema imprenditoriale solido, che abbinato a un patrimonio di conoscenze dei nostri lavoratori ha contributo in modo significativo a queste stabilizzazioni, la cui crescita costante è la miglior certificazione possibile della salute delle nostre imprese”.
La Giornata di raccolta del farmaco durerà un una settimana, da martedì 6 a lunedì 12 febbraio prossimi.
Nelle farmacie che espongono la locandina è chiesto ai cittadini di donare uno più medicinali ai bisognosi.
In Torino e provincia parteciperanno 311 farmacie, dove si possono donare uno o più medicinali da banco.
Gli enti accreditati con il Banco farmaceutico di Torino hanno richiesto 137.148 confezioni di farmaci (+31.324 rispetto al 2023) a sostegno di 42.855 persone in difficoltà sanitaria. Si è registrato un aumento di +13860. A livello regionale richieste 173.910 confezioni di farmaci ( +29.464) per 87.826 assistiti ( +27646).
Sono 5mila le farmacie che partecipano in tutte le città italiane ( l’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org) ed è chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi.
I farmaci raccolti (598.178 confezioni nel 2023, pari a un valore di 5.010.685 euro) saranno consegnati a 1900 realtà benefiche che si prendono cura di 427 mila persone in condizioni di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato al Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali. Servono, soprattutto, antinfluenzali e medicinali pediatrici, antifebbrili, analgesici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, farmaci per i dolori articolari e muscolari, antistaminici, disinfettanti, vitamine e sali minerali.
A Torino e provincia la raccolta si svolgerà da martedì 6 a lunedì 12 febbraio in 311 farmacie. I farmaci raccolti sosterranno 64 realtà benefiche del territorio che hanno espresso un fabbisogno di 137.148 confezioni di farmaci, con un aumento di 31324 confezioni rispetto alle 105.824 richieste nel 2023, e che andranno a aiutare 42855 assistiti, 13860 persone in più rispetto alle 28.995 del 2023. Ciò vuol dire che le richieste di farmaci e le persone assistite sono aumentate di circa il 30 per cento a livello regionale.
In Piemonte nel 2023 sono state raccolte 66514 confezioni di farmaci in 567 farmacie, pari a un valore di 554.325 euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a aiutare 60180 persone, a loro volta aiutate da 153 realtà socio assistenziali del territorio regionale.
La GRF si svolge sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di AIFAe 8n collaborazione con CDO opere sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica, Assosalute, Egualia-industrie farmaci accessibili. Intesa Sanpaolo è partner istituzionale dell’iniziativa.
MARA MARTELLOTTA
Cene speciali e attività didattiche della Scuola di Eataly Lingotto
animano il programma dedicato a festeggiare il 14 febbraio
Arriva in occasione di San Valentino il dolce perfetto da regalare a chi vuoi bene: il cuore di cioccolato firmato Eataly proposto in un elegante astuccio nelle tonalità del rosso.
Il cuore Eataly è perfetto per dire “ti voglio bene” in occasione della festa dell’amore per eccellenza ma anche per celebrare l’amore in tutte le sue forme. Un cioccolato al latte in cui il puro e inconfondibile gusto di cacao viene esaltato dalla dolcezza delle morbide note del latte.
Il cuore Eataly sarà sempre presente nella selezione del Mercato di Eataly, da regalare e regalarsi ogni volta che vogliamo dire “ti voglio bene” e lanciare un messaggio d’affetto.
Per San Valentino anche cene speciali e corsi di cucina per due persone
I ristoranti di Eataly Torino Lingotto celebrano tutti i giorni l’amore per il buon cibo, con la migliore selezione di materie prime e le ricette stagionali. In occasione del 14 febbraio, sono in programma cene con menu speciali pensati dagli chef di Eataly e una comoda box per una cena romantica da ritirare nelle gastronomie e gustare a casa.
L’appuntamento è con la cena di San Valentino alle Cucine del Mercato. Piatti di pesce incontrano idee vegetali e di carne: dalla rivisitazione moderna di un grande classico come riso, patate e cozze, al risotto alla barbabietola e il filetto di maiale con sedano rapa, fino ad arrivare al dolce pere e gianduia, con cremoso al cioccolato e frutta cotta al vino. In abbinamento una bottiglia di vino tra quelle selezionate per ogni coppia. La cena è proposta al pubblico al prezzo di € 50 e si consiglia la prenotazione.
Gli amanti della cucina tradizionale piemontese saranno accontentanti dal menu che Giù da Guido, il bistrot torinese dello chef Ugo Alciati (1 stella Michelin per GuidoRistorante, Serralunga d’Alba, CN) presente all’interno della grande Enoteca di Eataly Lingotto, ha pensato per l’occasione: grandi classici della cucina nostrana, proposti con un tocco di creatività e con attenzione particolare all’alta qualità delle materie prime. Ecco allora, tra le proposte a menu, le uova in purgatorio, la battuta di bue con il tuorlo fritto, il filetto di baccalà. Immancabili i Plin, preparati ogni giorno dalle sfogline del pastificio di Eataly come da ricetta della “Agnolotti Queen” Lidia Alciati, così soprannominata dal Los Angeles Times. Per concludere in dolcezza, il cremoso alla fragola e cioccolato. Il tutto accompagnato dalla selezione di vini dell’esperto sommelier Piero Alciati, o per i più appassionati e curiosi la possibilità di scegliere direttamente tra gli scaffali della Cantina. € 55 a persona.
E per chi preferisce godersi una cena speciale nella comodità di casa, gli chef di Eataly firmano una dinner box d’asporto, dall’antipasto al dolce, per festeggiare con ottimi piatti di pesce. La box di San Valentino, valida per una persona, si può prenotare entro lunedì 12 febbraio alle ore 12, al prezzo di 40 € l’una, per poi ritirarla nella giornata di mercoledì 14 febbraio presso la Gastronomia di Eataly Lingotto.
Anche la Scuola di Eataly propone appuntamenti a tema: lezioni pratiche di cucina pensate per la coppia ma anche degustazioni guidate di vino, per brindare insieme. Tante sono le occasioni da trascorrere con i propri cari, grazie alla condivisione dell’amore verso il buon cibo e il buon bere.
· Speciale San Valentino: amore, cucina e curry | mercoledì 14 febbraio ore 19-22
· Cucina di coppia: menu afrodisiaco | giovedì 15 febbraio ore 18.30-21.30
· Degustazione di coppia: in buio veritas | giovedì 15 febbraio ore 18.30-20.30
Per informazioni e prenotazioni: www.torino.eataly.it
“È un test importante, ma non è uno snodo decisivo: facciamo un passo alla volta”. Lo afferma il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, nel presentare la sfida scudetto contro i nerazzurri a San Siro.
Allegri dice di conoscere bene “la forza dell’Inter, ma noi stiamo molto bene ed è solo una tappa perché poi ce ne saranno altre. E dovremo fare ancora molti punti per il nostro obiettivo: la Champions”. (foto Claudio Benedetto)
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
La notizia della morte del principe Vittorio Emanuele di Savoia era attesa, ma certo ha suscitato in me una certa emozione condivisa anche da alcuni amici a cui l’ho comunicata. La sua figura resta controversa e storicamente marginale. Lasciò l’Italia nel 1946 quando aveva 9 anni ed è sempre vissuto in esilio anche dopo la soppressione della XIII norma transitoria della Costituzione. Non ebbe in Svizzera l’educazione necessaria ad un principe ereditario e preferì vivere come un borghese libero da obblighi formali. Il suo matrimonio fu un matrimonio d’amore contro i desideri del Re Umberto che alla fine si arrese alla volontà del figlio che solo dopo la morte del padre si sentì investito come discendente di una delle più antiche dinastie d’Europa. Due fatti vanno precisati a caldo: l’assoluzione in Francia per l’imputazione clamorosa di aver ucciso un turista tedesco in Corsica che sta di nuovo dominando i tg: la stupida dichiarazione di sedicenti senatori del regno (quale?) che affermarono che la discendenza doveva passare agli Aosta si è rivelata giuridicamente infondata in modo incontrovertibile.
Un oscuro professore di Cuneo non poteva decidere la discendenza di Casa Savoia e questo fatto appare assodato senza ambiguità. Conobbi il principe quando avevo diciassette anni: se debbo essere sincero, non ne ebbi una buona impressione. Freddo e impacciato, si vedeva che non aveva avuto quella formazione adeguata al suo rango a causa dell’esilio. Il principe mi inviò dopo poco tempo una sua bella fotografia con dedica che ho conservato. Con una dedica scritta con inchiostro bianco. Lo rividi di sfuggita ad Altacomba ai funerali di Umberto II a cui partecipai insieme agli amici magistrati Guido Barbaro e Attilio Rossi nel 1983. L’ho rivisto prima del Covid ad Altacomba con l’amica Alessandra Belotti. Mi aveva insignito in precedenza di una onorificenza mauriziana. Fu molto gentile con me e mi disse che avrebbe desiderato venire a sentire una mia lezione. Non fu possibile. Nel 2020 lo avrei voluto invitare a palazzo Carignano per ricordare il suo avo, il Re Galantuomo nato in quello storico edificio duecento anni prima. Il Covid lo impedì. Mi rammarico di non averlo conosciuto più a fondo perché sicuramente dopo la morte di Re Umberto nel 1983 il principe, senza farsi illusioni, aveva preso piena consapevolezza del ruolo a lui affidato dalla storia della sua famiglia. Il modo in cui venne trattato in Italia con arresto e accuse infamanti che si rivelarono false, e’ una pagina da dimenticare.
Su sua richiesta Vittorio Emanuele sarà sepolto nella basilica di Superga. I funerali si svolgeranno sabato 10 febbraio in Duomo.
Il mondo dell’economia e delle imprese torinese piange Alessandro Barberis morto venerdì sera. È stato 10 anni, dal 2004 al 2014, Presidente della Camera di commercio di Torino. L’ente camerale lo ricorda come “uomo di grande capacità ed esperienza manageriale”. In gioventù fu in Fiat, direttore dello stabilimento Teksid di Mirafiori. Fu artefice dello stabilimento per la Fmb a Belo Horizonte, in Brasile, e a capo dell’intero settore fonderie Fiat, con 12 unità produttive e 12 mila dipendenti. Poi amministratore delegato e direttore generale della Magneti Marelli e nel 1993 direttore centrale di Fiat Auto. Nel 1996 è direttore generale dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino. Dal 1997 al 2001 presidente della Piaggio & C. Nel 2002 torna in Fiat come direttore generale della holding, di cui diventa amministratore delegato e vice presidente nel 2003. Nel 2006 il Capo dello Stato lo nomina Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.