ilTorinese

Torino e i Savoia

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Credo che questo sia per me l’ultimo articolo dedicato ai funerali di Vittorio Emanuele. In primis lodo la bella (e coraggiosa) intervista del mio amico Gustavo Mola di Nomaglio (da non confondersi con il professore di Torre  Sangiorgio  (Cn) che decise con pochi amici legati ad una associazione segreta  la decadenza da principe ereditario di Vittorio Emanuele. Anche molto apprezzabile l’intervista dell’amico Alberto Turinetti di Priero. Poi vengono gli scarabocchi storicamente sgrammaticati di chi ritiene che il funerale del principe in Duomo sia un’offesa alla Sindone, dimenticando che la Sindone venne portata a Torino dai Savoia e che l’arcivescovo che non andrà ai funerali, è  il custode del dono che fece Umberto II al Papa. L’ultima ostensione vide Vittorio e famiglia ricevuti in pompa magna dall’arcivescovo pro tempore. Dopo l’esilio Vittorio Emanuele venne ricevuto dalla presidente Mercedes Bresso in Provincia;  duole apprendere che oggi la stessa Bresso parli con disprezzo del signor Savoia:  appare  infatti un po’ incongruente con il suo passato di donna ligia alle istituzioni. Un altro giornalista sportivo  che si definisce anche scrittore, scrive che il principe  venne a Torino solo nel 2003, dimenticando che il principe era in esilio per oltre 50 anni non certo per libera scelta. Ci vuole quello che Omodeo chiamo’ il senso della storia e allora vedremmo che Torino è città sabauda in ogni angolo salvo le Vallette, via Artom ed altri borghi. Sono i Savoia che hanno edificato Torino. Basta vedere il mostro del palazzo dei lavori pubblici  davanti al duomo o la  pur bella Torre Littoria, per rendersi conto di cosa invece i Savoia   hanno fatto con Juvarra, Guarini e i Castellamonte a Torino su invito della dinastia. Senza dimenticare il Museo Egizio e la Galleria Sabadua. Su Veneria Reale e la reggia non c’ è bisogno di dire nulla. Anche un fazioso non dovrebbe essere così incolto da non sapere. E al vero cretino che obietta anche su Superga come luogo di sepoltura del signor Savoia bisognerebbe ricordargli che la basilica venne edificata dal primo re sabaudo Vittorio Amedeo II.
Anche chi con più rispetto propone i funerali alla Consolata, non considera che la basilica è di piccole dimensioni e che è legatissima ai Savoia,  come dimostrano le statue delle due regine e il fatto che il principe Umberto andasse a pregare proprio alla Consolata. La chiesa che non osano proporre è il Santo velo che forse non viene più neppure usata  per i fini per cui era costruita. Assumete tutti un po’ di lexotan e  prendete atto almeno fino a sabato che Torino e’ inscindibile dai Savoia almeno fino  al 1946.  L’uomo di sinistra Umberto Levra avrebbe voluto Vittorio Emanuele a Palazzo Carignano  nel 2020 per il bicentenario del suo avo padre della Patria su mia proposta. Anche Aldo Cazzullo ha riconosciuto che ai Savoia si deve il Risorgimento. Non fu cosa da poco: implicitamente nella loro critica radicale lo riconobbero anche Gramsci e Gobetti. La mia famiglia e la mia cultura storica mi indicano il rispetto. Se i miei avi o anche solo mio nonno e mio padre, leggessero cose diverse da quelle che scrivo si rivolterebbero nella tomba. Il vecchio Piemonte era sabaudo.

Scorie nucleari, Ravetti e Rossi (Pd): “La maggioranza non ascolta”

 “Sul deposito di scorie a Trino cadono le maschere di Cirio e della sua maggioranza. Nell’odierna seduta del Consiglio regionale con 18 voti favorevoli e 23 contrari l’Aula ha respinto la nostra richiesta di discutere e votare già oggi l’ordine del giorno “La norma del Decreto Energia che consente l’autocandidatura per individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi va stralciata” con la quale il Partito Democratico esprime contrarietà sulle autocandidature per individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi. Era già avvenuto nel dicembre scorso e questo fatto dimostra chiaramente che la maggioranza di centrodestra non vuole assumersi la responsabilità di prendere una posizione chiara sul tema, mentre sui giornali dichiara tutto e il contrario di tutto” dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Domenico Ravetti eDomenico Rossi.

“I piemontesi si stanno organizzando – proseguono gliesponenti dem – per scendere nelle piazze e manifestare contro questa norma. Il Pd, fuori e dentro quest’Aula, ribadisce la propria ferma opposizione a qualsiasi scelta contro gli interessi del Piemonte e che prende in considerazione aree non previste dal CNAI. La maggioranza sceglie l’ambiguità per poter continuare a sostenere diverse parti in commedia”.

 

Freddo a Torino: un servizio di accoglienza per persone in difficoltà

/

Nonostante gli inverni siano generalmente più miti negli ultimi anni, non mancano in questo periodo notti ghiacciate con temperature che scendono sotto lo zero. Un euro problema per i senza tetto che rischiano l’assideramento. Non tutti sanno che Torino ha servizi di strada e di accoglienza  diurni e notturni rivolti alle persone più in difficoltà. E’ possibile scrivere al Servizio Adulti in difficoltà, all’indirizzo mail adulti@comune.torino.it per aiutare persone che vivono in strada, in zone isolate, indicando via e numero civico più vicino a loro

Il “vino del ghiaccio” e le antiche origini della sua produzione valsusina

 

E’ storia antica, è poesia. Grappoli ghiacciati, neve, luce del chiarore della luna. Nasce così il “vino del ghiaccio” valsusino. La viticoltura, nell’alta Val di Susa ha origini remotissime sui ripidi versanti lungo il cammino della Dora Riparia che percorre la valle, e questo quando ancora nell’astigiano non si parlava di coltura delle viti essendo quelle terre ancora acquitrinose. Secoli e secoli fà, sono state le comunità monastiche che assistevano i pellegrini, furono le locande sorte per alloggiare e sfamare i viaggiatori a dare impulso alla produzione e allo smercio del vino, quando i viandanti percorrevano la via franchigena verso la Francia e viceversa. Il vino del ghiaccio, prodotto anche in altre parti del mondo, tra cui il Canada, è particolare per molti aspetti che lo differenzia sostanzialmente dagli altri vini. Le uve si lasciano sui tralci fino all’inverno inoltrato e la vendemmia avviene a temperature di – 8 gradi circa e nelle ore notturne, di solito al chiarore della luna o all’alba e assolutamente a mano. Le uve raccolte vengono poi subito pigiate ancora ghiacciate ed il mosto ottenuto si pone a riposare sino all’autunno successivo. Di un colore tra il rosato ed il dorato, l’azione del freddo gioca un ruolo importante in quanto libera al massimo tutto il suo tenore zuccherino. Infatti gli acini rimasti al sole, al freddo, al disgelo, sono intensamente ricchi di profumi. Spesso si vedono le viti avvolte da reti per ripararle dagli uccelli che potrebbero danneggiarne gli acini.

Questo vino si accompagna ai dessert ma anche ai formaggi mediamente erborinati e serviti con la marmellata di mirtilli o di altri frutti di montagna. E’ sicuramente un vino ” da meditazione” figlio del freddo e dell’inverno ma anche della passione e della cura di chi lo produce, partendo dalle locali uve Avanà. Chiomonte ne è la culla a beneficio di tutta la valle. Lunga vita al prezioso vino del ghiaccio valsusino nonostante le temperature poco invernali di questa stagione e lunga vita agli agricoltori, ai produttori, a quanti lavorano ed amano questa antica terra valsusina, ricca di storia, di bellezza e di produzioni uniche, tramandate nei secoli.

Patrizia Foresto

A Saluzzo e a Rivoli è ancora Carnevale

Il carro vincitore, a Saluzzo, nella sfilata di domenica scorsa, quello di Luserna San Giovanni – Cavour e ora arriva il turno delle grandi sfilate degli Oratori

E’ ancora gran festa: da sabato 10 a martedì “grasso”, 13 febbraio

Saluzzo (Cuneo)

Dopo la grande sfilata di domenica scorsa, per l’affollato centro storico di Saluzzo, che ha visto l’assegnazione a pieni voti – 100/100 – del tradizionale “Trofeo Rosatello” al carro allegorico (“L’ultimo viaggio”) di Luserna San Giovanni – Cavour, prosegue questa settimana nell’antica capitale del Marchesato  il denso programma del “96° Carnevale Città di Saluzzo – 6° Carnevale delle 2 Province”.

 

Sabato 10 febbraio, alle 10, a Saluzzo, presso l’“Ala di ferro” (il “Mercato Coperto” di piazza Cavour) si terrà la consueta “Colazione di Ciaferlin”, mentre domenica 11, sempre a Saluzzo, dalle 14, prenderà il via il “7° Carnevale degli Oratori” con la sfilata dei carri e gran baldoria nel centro cittadino. Alla sfilata, parteciperanno i carri dell’Oratorio “Don Bosco” di Saluzzo (“Inside Out – Odb”), delle parrocchie di Verzuolo (“I pagliacci di Verzuolo”), dell’Oratorio di Piasco/Rossana (“Inside Out with us”), di quello di San Giacomo Pratavecchia/Sant’Antonio Monastero (“Leg-Oratorio”), di “San Luigi” di Dronero (“Puffolandia”) e “Sacra Famiglia” di Roccabruna (“La carica dei 41”).

Alla stessa ora, a Rivoli, si terrà la grande parata del “70° Carnevale di Rivoli” con chiusura del “Carnevale delle 2 Province”.

Lunedì 12 febbraio, alle 15, al “Pala Crs” di Saluzzo (via Don Giacomo Soleri, 16), ballo dei bambini con Marco Marzi e Marco Skarica e, alle 20 sempre al “Pala Crs”, polentata e gran ballo serale con l’orchestra Aurelio Seimandi.

Martedì “grasso”, 13 febbraio, infine, chiusura del Carnevale con Luna Park (in piazza XX Settembre e in piazza Cavour) per i bambini.

Sottolinea don Marco Casalis, co-parroco di Piasco-Rossana, fra i fondatori del “Carnevale degli Oratori” con il gruppo della “Pastorale Ragazzi Diocesana”: “Il ‘Carnevale degli Oratori’ è una tradizione che unisce per mesi giovani e adulti di ogni età insieme a parroci, catechisti e suore, ma in modo particolare è un appuntamento che lega Parrocchie ed Oratori, tutti coinvolti nella realizzazione dei carri. Un grazie va al vescovo Cristiano Bodo e alla ‘Fondazione Amleto Bertoni’ che continua a credere in questo evento supportandolo ogni anno”.

Intanto, mentre migliaia di persone hanno assistito sabato 3 febbraio a Barge e domenica 4 febbraio a Saluzzo alle sfilate cittadine, per decretare il vincitore del “6° Carnevale delle 2 Province” (dato dalla somma dei risultati delle sfilate di Barge, Saluzzo e Rivoli) bisognerà attendere domenica 11 febbraio al termine della grande sfilata del “70° Carnevale di Rivoli”.

Per maggiori info sugli appuntamenti è possibile contattare la “Fondazione Amleto Bertoni”, organizzatrice del “Carnevale di Saluzzo”: tel. 0175/43527 o info@fondazionebertoni.it

g.m.

Nelle foto:

–       Il carro di Luserna San Giovanni-Cavour, vincitore del “Trofeo Rosatello” a Saluzzo

–       Il carro di Fossano-Centallo, vincitore del “Trofeo Chiale” per i migliori costumi e coreografie

–       Il carro di Scalenghe-Barge, vincitore del “Trofeo Vaudagna”

Arrestato ragazzo con esplosivi e arma clandestina

Gli agenti del Commissariato di P.S. Mirafiori e dell’UPGeSP hanno tratto in arresto un giovane di 21 anni gravemente indiziato di detenzione di arma clandestina ed esplosivi clandestini, oltre ad averlo denunciato in stato di libertà per la detenzione di sostanza stupefacente e detenzione illecita di segni distintivi di un corpo di polizia.

È ormai tarda serata quando, transitando in corso Unione Sovietica, la pattuglia del Commissariato nota due ragazzi aggirarsi con fare sospetto.

Durante l’identificazione i giovani appaiono sin da subito nervosi e riluttanti al controllo.

Negli slip di uno dei due ragazzi vengono rinvenuti alcuni involucri di hashish e di marijuana, oltre a 115 euro in contanti.

Nel domicilio di quest’ultimo, nascosto nell’armadio sotto i vestiti, sono stati trovati un fucile a pompa con matricola abrasa, dodici artifizi pirotecnici artigianali privi di etichetta e una pistola scacciacani priva di tappo rosso. Unitamente a personale dell’UPGSP viene inoltre rinvenuto un bastone telescopico lungo 53 cm, un berretto con visiera appartenente ad un corpo di Polizia e una bilancia avente residui di sostanza stupefacente.

Il tutto viene sequestrato e il giovane è tradotto in carcere.

Ultimi giorni per la domanda di servizio civile Anpas

C’è tempo fino al 15 febbraio, salvo proroghe, per candidarsi a svolgere il servizio civile universale in una delle associazioni Anpas del Piemonte. Un’occasione unica per ragazze e ragazzi fra i 18 e 28 anni, per loro Anpas mette a disposizione 158 posti in ambito sociale, di cui 46 posti riservati a giovani a bassa scolarizzazione. La durata del servizio è di 12 mesi, un anno di crescita personale e professionale.

 

I progetti di servizio civile di Anpas di quest’anno sono nell’ambito dei servizi di tipo socio sanitario, educativo e della promozione culturale.

I servizi di trasporto sociale e sociosanitario sono rivolti principalmente alle persone disabili e agli anziani non autonomi negli spostamenti e coinvolgono maggiormente l’operatore in servizio civile sotto l’aspetto relazionale con il paziente.

Si tratta di servizi di accompagnamento con l’utilizzo di pulmini e ambulanze a favore di quei cittadini che devono effettuare visite o terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione.

La particolarità di questi servizi è il rapporto umano con le persone trasportate. I volontari e le volontarie, anche grazie a specifici corsi che li preparano a questa attività, acquisiscono sensibilità nel comprendere le condizioni dei pazienti e una propensione a gestire al meglio il servizio di accompagnamento.

Le volontarie e i volontari in servizio civile acquisiranno l’abilitazione al trasporto infermi riconosciuta dalla Regione Piemonte e spendibile ai fini di una eventuale futura esperienza professionale in campo sanitario.

Anpas avvierà i propri progetti di servizio civile non solo nell’ambito del trasporto infermi per i servizi di tipo socio sanitario, ma anche nel settore educazione e promozione culturale. Questi ultimi hanno il fine di divulgare tra gli studenti delle scuole superiori e tra la cittadinanza la cultura del volontariato assistenziale e del primo soccorso, nonché promuovere stili di vita più sani e salutari.

Ai volontari e volontarie in servizio civile spetta un assegno mensile di 507,30 euro per un impegno settimanale di 25 ore. La presentazione delle candidature va fatta esclusivamente su piattaforma on line del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14.00 del 15 febbraio 2024.

Per orientare le ragazze e i ragazzi nella scelta dei progetti di servizio civile e negli adempimenti richiesti, Anpas Piemonte ha predisposto un sito web dedicato: http://serviziocivile.anpas.piemonte.it/.

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Asti e Alessandria (totale 42 posti disponibili)

Croce Verde Asti (5 posti), Croce Verde di Montemagno (2 posti), Croce Verde di Nizza Monferrato (5 posti), Croce Verde Mombercelli (2 posti), Volontari Tonco Frinco Alfiano Natta (2 posti), Croce Verde Casale Monferrato (2 posti), Croce Verde Felizzano (4 posti), Croce Verde Arquata Scrivia (2 posti), Croce Verde Alessandria (6 posti), Avis Primo Soccorso Valenza (2 posti), Croce Bianca Acqui Terme (2 posti), Croce Verde di Ovada (6 posti), Croce Verde di Ovada sezione di Basaluzzo (1 posto), Croce Verde Villalvernia (1 posto).

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Cuneo (totale 7 posti disponibili)

Asava Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanze di Grinzane Cavour (1 posto), Gruppo Volontari del Soccorso Clavesana (2 posti), Croce Bianca Fossano (1 posto), Croce Verde Bagnolo Piemonte (2 posti), Croce Verde Saluzzo (1 posto).

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Novara (totale 13 posti disponibili)

Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante di Nebbiuno (3 posti), Sre Servizio Radio Emergenza Volontari Soccorso di Grignasco (2 posti), Pubblica Assistenza Novara Soccorso (3 posti), Volontari del Soccorso Cusio Sud-Ovest di San Maurizio d’Opaglio (5 posti).

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Torino (totale 75 posti disponibili)

Ivrea Soccorso (2 posti), Croce Verde Torino (7 posti), Croce Verde Torino Sezione Ciriè (2 posti), Croce Bianca del Canavese di Valperga (2 posti), Croce Bianca Orbassano (6 posti), Croce Bianca Rivalta di Torino (3 posti), Croce Bianca Volpiano (3 posti), Croce Giallo Azzurra di Torino (2 posti), Croce Verde Rivoli (7 posti), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (4 posti), Volontari Soccorso Sud Canavese di Caluso (2 posti), Vasc Volontari Assistenza Soccorso di Caravino (1 posto), Anpas Comitato Regionale Piemonte di Grugliasco (1 posto), Croce Verde None (6 posti), Croce Verde Pinerolo (8 posti), Croce Verde Cumiana (6 posti), Croce Verde di Perosa Argentina (2 posti), Croce Verde Bricherasio (4 posti), Croce Verde Cavour (3 posti), Croce Verde Porte (4 posti).

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Verbania (totale 11 posti disponibili)

Corpo Volontari Soccorso Ornavasso (2 posti), Corpo Volontari Del Soccorso Villadossola (3 posti), Croce Verde Gravellona Toce (2 posti), Squadra Nautica Salvamento Verbania (2 posti), Croce Verde di Verbania (2 posti).

 

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Vercelli (totale 10 posti disponibili)

Gruppo Volontari Soccorso Santhià (2 posti), Pal Pubblica Assistenza Livornese di Livorno Ferraris (3 posti), Pubblica Assistenza Trinese di Trino (3 posti), Vapc Volontari Assistenza Pubblica di Cigliano (2 posti).

 

Giorno del Ricordo, “I nostri stemmi” a Palazzo Lascaris

Giovedì 8 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo
alle ore 15, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14 a Torino)
inaugurazione della mostra “I nostri stemmi”
a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Comitato provinciale di Torino
Intervengono:
Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione
Nello Belci, consigliere A.N.V.G.D. di Torino

L’assessore interviene su trasferimento rapporti lavoro Regina Margherita

 «AVVIENE SULLA BASE DELLA NORMATIVA SPECIALE PREVISTA PER LA COSTITUZIONE DI NUOVE AZIENDE»

«Con decreto 61/2023 del 28 dicembre 2023 è stata costituita l’AO Ospedale infantile Regina Margherita – OIRM. La costituzione della nuova Azienda avviene ai sensi della normativa speciale di cui alle leggi regionali 18/2007 e 3/2012 e il perfezionamento del trasferimento dovrà esser preceduto da una serie di attività, fra le quali la ricognizione dei rapporti di lavoro da trasferire alla nuova Azienda – previa idonea interlocuzione con le organizzazioni sindacali».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.

«Non si pone, pertanto, una questione di nuove assunzioni – come erroneamente indicato nell’interrogazione – ma piuttosto di trasferimento di rapporti di lavoro dall’AOU Città della Salute alla nuova A.O. OIRM – per effetto dello scorporo – in corrispondenza al personale assegnato alle S.C. che garantiscono le prestazioni a favore dell’utenza pediatrica e che entreranno a far parte dell’atto aziendale della nuova A.O.
Anche con riguardo al personale amministrativo, si prevede che le relative funzioni saranno garantite in sede di avvio attraverso convenzioni con l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, nelle more del perfezionamento delle operazioni di scorporo con conseguente trasferimento all’OIRM del personale amministrativo da assegnare pro-quota per le attività alla stessa assegnate. Il tutto, al netto delle nuove assunzioni previste in tutte le Aziende sanitarie regionali dal piano straordinario di assunzioni, come concordato con le Organizzazioni Sindacali», conclude l’assessore Icardi.

Avetta (Pd): “Cosa sta capitando ai treni piemontesi?”

Discusso in Consiglio regionale il Question Time sui disservizi nelle ferrovie regionali: “Torino-Pinerolo, Rivarolo-Torino-Chieri, Torino-Ivrea-Aosta, Torino-Ceres: la Giunta Cirio pensa di fare finta di nulla e limitarsi a dire che la causa è nei cantieri?”

«Comprendiamo che molti dei disagi che si stanno registrando sulle linee ferroviarie regionali siano dovuti ai cantieri, in particolare a quelli del Pnrr, e agli interventi di soppressione dei passaggi a livello. Forse, però, ci si poteva preparare meglio a questa stagione di cantieri ed ai relativi sacrifici, anziché limitarsi ad annunci mirabolanti, come quelli dell’acquisto dei nuovi treni. I disagi c’erano prima di questi nuovi cantieri, ci sono ora e chissà se conosceremo mai un domani senza (o con pochi) disagi». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) a margine della discussione in Consiglio regionale del Question Time sui ritardi, disservizi e disagi per i pendolari piemontesi.

«Trenitalia ammette che il servizio offerto è insoddisfacente e che l’indice di puntualità è peggiorato negli ultimi mesi. E’ un buon punto di partenza, almeno non ci si nasconde dietro alibi o a numeri smentiti dalla realtà quotidiana dei pendolari. Però non basta. Disagi e criticità sono segnalate ogni giorno dagli utenti che utilizzano il trasporto pubblico locale per ragioni di lavoro e di studio, costretti a continui giustificativi o permessi a causa dei ritardi. La linea Torino-Pinerolo continua a registrare ritardi e cancellazioni. Gli ultimi episodi segnalati dai pendolari sono quello dello scorso giovedì 1 febbraio a causa del guasto di un passaggio a livello, mentre il giorno successivo la corsa del mattino delle 8.20 da Pinerolo è stata cancellata. La Sfm1 Rivarolo-Torino-Chieri non è in grado di garantire la regolarità delle corse, in particolare a causa dei lavori in corso a Volpiano (le  medie di puntualità sono scese dal 94% all’80%), e proprio in questi giorni i danni causati da un tentativo di furto di rame  tra Volpiano e Settimo ha provocato rallentamenti e cancellazioni. La linea Torino-Ivrea-Aosta da anni è soggetta a pesanti disservizi ed è oramai evidente la sua inadeguatezza rispetto alla domanda dell’utenza, senza contare che il servizio è ulteriormente limitato per i prossimi 3 anni dai lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta, finanziati con fondi PNRR.  E perfino sulla Torino-Ceres, la tratta che collega il centro città con l’aeroporto e con Ciriè, inaugurata di recente dopo lungo tempo di attesa, si sono già registrati disagi come quello che ha visto un guasto che ha bloccato la circolazione ferroviaria lo scorso 27 gennaio. Ma se prendessimo ogni linea ferroviaria della nostra Regione, ci troveremmo a elencare una lunga serie di disservizi. Con l’aggravante, però, che il prezzo delle singole corse e degli abbonamenti aumentaMa che cosa sta capitando ai treni piemontesi? Davvero l’unica risposta è dare la colpa ai cantieri e nascondersi dietro al “stiamo lavorando per voi?”. La situazione attuale non è forse figlia dei sempre minori investimenti? Di fronte a tutto ciò la Giunta Cirio non può certo fare finta di nulla. Perché si possono fare spallucce di fronte alle lamentele dei pendolari e invitarli ad avere pazienza, ma quello che non possiamo fare è accettare il progressivo abbandono del trasporto pubblico locale da cittadini sempre più esasperati che alla fine optano per l’auto privata, quanto meno quelli che se la possono permettere».