Per il Piemonte si profila l’uscita dalle misure più restrittive imposte da oltre due anni dall’epidemia di Psa, la Peste Suina Africana. Il Comitato Paff (Piante, Animali, Alimenti e Mangimi) della Commissione Europea ha deciso oggi a Bruxelles l’abolizione delle ultime misure di restrizione per la Psa in Sardegna, che ha completamente eradicato la malattia dopo quarant’anni di infezioni.
La Commissione Europea si è espressa all’unanimità anche sull’uscita dalle zone di restrizione per la peste suina di alcuni territori della regione Piemonte, dove la zoonosi si è manifestata dal marzo 2022 causando ingenti danni economici al settore suinicolo e imponendo massicce misure di contingentamento e contrasto. Ne dà notizia il commissario straordinario per la Peste Suina Africana Giovanni Filippini. La declassificazione viene concessa alle aree dove da almeno 6 mesi non si sono più riscontrati casi di contagio. i Comuni tornati indenni potrebbero così uscire dalla zona di protezione 2 e passare alla cosiddetta Zona 1.
Commenta l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, che ha la delega al contrasto della Psa: «Attendiamo di conoscere ufficialmente quali zone e comuni del Piemonte potranno uscire dalle restrizioni più severe. Ma è comunque una splendida notizia per i nostri allevatori e per il settore suinicolo, che ha affrontato sacrifici immensi e che rappresenta una voce fondamentale dell’economia agraria piemontese. Dopo tanti sacrifici, il coordinamento e un’azione di contrasto che ha avuto nuovo impulso con l’arrivo del commissario straordinario Giovanni Filippini – che con la sua azione ha eradicato la Psa dalla Sardegna – dimostra come sia possibile ottenere risultati significativi. Non dobbiamo abbassare la guardia. L’impegno non cesserà fino a quando tutto il Piemonte non potrà dirsi indenne come la Sardegna. Anche di questo tema discuterò martedì 24 al G7 di Ortigia con il Ministro Lollobrigida, che ringrazio per il sostegno che ci ha assicurato finora e per quello che ora è necessario mettere in atto per sconfiggere definitivamente questa piaga».
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Ma un rapporto così esclusivo ha sempre anche il rovescio della medaglia. La gelosia esagerata e soffocante porta Venâncio a perdere il controllo, perché si sente escluso dall’amore che la moglie riversa sul loro bambino nato da poco. E’ questa la causa scatenante dalla quale deriva la tragedia che apre una voragine tra i due.
Credo sia uno dei romanzi migliori dello scrittore Guillame Musso (nato ad Antibes nel 1974), con una trama incredibile e accattivante; continue sventagliate di colpi di scena, personaggi intriganti e una maestria di scrittura che assembla magnificamente il tutto.
Claire Dederer (nota giornalista collaboratrice di prestigiose testate, tra le quali il “New York Times”) in questo libro cerca di rispondere alla domanda: «Dobbiamo continuare ad amare i grandi personaggi che nella vita privata si sono rivelati dei mostri, mentre le loro opere restano delle pietre miliari?».
Il titolo precisa che i due monumentali volumi (per un totale di 880 pagine) tracciano la storia dei tessuti dall’inizio nel 1600 fino ad oggi. L’opera nasce dalla collezione del Musée de l’Impression sur Etoffes che si trova a Mulhouse (cittadina della Francia Alsaziana, quasi al confine con la Svizzera) dove ha sede il più importante museo di tessuti stampati al mondo.

