ilTorinese

Sorpreso con la marijuana nel brick del vino rosso

È quasi mezzanotte quando la volante del Commissariato di P.S. Centro percorrendo C.so San Maurizio nota un soggetto africano in bicicletta con in mano un brick di vino.

Il ventottenne maliano alla vista della polizia cerca sin da subito di far perdere le proprie tracce svoltando improvvisamente in via Montebello, ma i poliziotti riescono a fermarlo nei pressi di via Buniva.

Il comportamento dell’uomo, insofferente al controllo svolto dagli agenti, insospettisce ulteriormente gli operatori quando all’ennesima richiesta di consegnare il brick di vino rosso il ventottenne si rifiuta.

Sottoposto a perquisizione personale, vengono rinvenute nelle calze che indossa 2 buste di cellophane trasparente mentre nel brick di vino rosso 18 buste,  per un totale 120 grammi di marijuana, oltre a diverse banconote di piccolo taglio per un totale di 45 euro.

Il ventottenne, che risulta irregolare sul territorio italiano, viene tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio.

Freddie Mercury & Co. La leggenda del rock raccontata all’“Archivio di Stato” di Torino

Nelle immagini del celebre fotografo londinese

“Queen Experience. Peter Ince”

Dal 6 aprile al 16 luglio

Iconica l’immagine-guida della mostra. Eccolo, Freddie. Trionfalmente agghindato da regina (i baffi non fanno testo), abito lungo e vistoso – portato con fierezza quasi fosse opera del grande royal designer Norman Hartnel, sarto di fiducia per anni della royal family – la regia corona in testa e, ahinoi (voluta trasgressione?) la stravagante fuoriuscita dall’ingombrante veste a coda di piedi scalzi in libertà. Tutta la regalità e l’ironica stravaganza. Del resto proprio lui diceva:”Amo molto la regina e lo sfarzo. E la amo anche perché è stravagante”. Appare così in uno scatto del 1987 il leggendario Freddie Mercury, al secolo Farrak Bulsara, origini parsi (Stone Town, Zanzibar, 1946 – Londra, 1991), mitico e carismatico frontman dei “Queen”.

La foto è a firma del londinese Peter Ince (classe ’55), per più di dieci anni road manager della band; anni gloriosi raccontati nelle 60 immagini (alcune inedite) raccolte nella mostra “Queen Experience” prodotta (dopo il successo della rassegna dedicata agli scatti di Steve Shapiro a David Bowie) da “Radar”“Extramuseum” e “Le Nozze di Figaro” ed ospitata, da giovedì 6 aprile a domenica 16 luglio, negli spazi dell’“Archivio di Stato” di Torino. La curatela è di “Ono Arte”, in collaborazione con “Blu&Blu Network”.

In parete troviamo immagini memorabili, eterne nel tempo, che lasciano ben trasparire la grande famigliarità e la profonda amicizia che legavano Ince, soprannominato Ratty, alla band di “Bohemian Rhapsody” e in particolare al leggendario Freddie Mercury. Il sodalizio fra il fotografo londinese e i “Queen” (che nel 1973 erano ancora il “gruppo di spalla” dei “Mott The Hoople) inizia  nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare “A Night at the Opera”. Peter era il responsabile di strumenti e soundcheck. Suo compito, vigilare affinché la performance del gruppo sul palco filasse liscia come da copione e ben presto si guadagnò la fiducia di FreddieBrianJohn e Roger. 

A scattare fotografie ai “Queen” Peter inizia a partire dal 1976, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del successo mondiale, e continua fino al 1986, con una parentesi di ulteriori due anni in cui il fotografo avrebbe immortalato solo Mercury.  In virtù dello stretto rapporto personale esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra ha, infatti, un particolare focus sul leader della band. Tra gli scatti in mostra emergono certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, dove Hince ha immortalato Freddie sempre con grande empatia e creatività. Da vero artista.

Nei momenti di massima eccentricità e spettacolarità a quelli più intimi e “casalinghi”, quando Freddie, ad esempio, posa in tranquillità coccolando sorridente un bianco cagnolino. Spavaldo travolgente uomo-spettacolo, capace di trascinare folle oceaniche in concerto, a uomo “mite e introverso nella vita privata”: come scrive Hince, che al gruppo ha anche dedicato nel 2012 un libro edito da “Arcana” dal titolo “Queen unseen. La mia vita con il più gande gruppo rock del ventesimo secolo”. Il loro mantra: “Più lavori duro, più fortuna attrai. Non si accontentavano mai. Mi hanno insegnato molto, soprattutto a credere in me stesso”.

Del resto, lo stesso Freddie era solito ripetere spesso: “Quality and style will always shine trough– darling /Qualità e stile risplenderanno sempre – tesoro”. E da questo spaccato unico, da questo accesso privilegiato nascono le foto presentate in mostra, dove la carriera dei Queen è documentata anche da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen: centinaia di memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band, dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di “Radio Gaga” e molto altro ancora. Ad implementare il percorso espositivo sarà inoltre una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band.

 “A 50 anni – dicono gli organizzatori – dall’uscita del primo disco, l’omonimo ‘Queen’, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per i fan e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale”.

Gianni Milani

 

“Queen Experience. Peter Hince”

“Archivio di Stato”, piazza Castello 209-piazzetta Mollino; tel. 011/535529 o www.associazioneradar.it

Dal 6 aprile al 16 luglio

Orari: giov. e ven. 14,30/18,30, sab. e dom. 11/19

Nelle foto:

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

Arrestato con più di 100 dosi di crack in casa

Le Volanti dell’UPGSP hanno tratto in arresto un giovane senegalese di 31 anni gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

 

Sono le 4.30 del mattino quando in c.so Novara direzione piazza Baldissera una Volante del Commissariato di PS Barriera di Milano nota una macchina con due soggetti a bordo viaggiare nel senso opposto di marcia e accelerare l’andatura alla vista degli agenti.

 

Gli agenti, insospettiti da tale comportamento, effettuano un’inversione del senso di marcia e si portano all’inseguimento del veicolo, ma all’intersezione tra corso Novara e corso Giulio Cesare il passeggero scendeva repentinamente dal veicolo.

 

Gli operatori però lo intercettano e lo sottopongono a controllo: nella borsa a tracolla che il trentunenne senegalese porta con se, vengono rinvenute 2 dosi di crack, 270 euro in banconote di piccolo taglio e quattro chiavi riconducibili ad una abitazione.

 

I successivi accertamenti consentono agli operatori di polizia di risalire al domicilio del Senegalese nel quartiere cittadino Barriera di Milano. All’interno dell’alloggio sito al primo piano con ballatoio vengono rinvenute sul mobile della TV della camera da letto 104 dosi di crack, 400 euro e materiale vario atto al confezionamento.

 

Al termine della perquisizione il trentunenne senegalese irregolare sul territorio italiano veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio.

 

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

La Caserma Amione diventerà la nuova Cittadella della PA

Entrano nel vivo le attività per la realizzazione della Cittadella della PA all’interno della Caserma Amione a Torino: un’importante operazione di rigenerazione urbana che, attraverso il recupero e la valorizzazione di edifici pubblici, trasformerà un’area situata in una posizione strategica della città, da sistema chiuso e inaccessibile, a luogo di condivisione aperto al quartiere e dotato di servizi per la cittadinanza e spazi verdi.

Estesa su una superficietotale di circa 28 mila mq, la Caserma Amione sarà oggetto di un articolato intervento che prevede, da un lato, il restauro e recupero della porzione storica sottoposta a vincolo e, dall’altro, la riqualificazione di un’ampia area retrostante sulla quale verranno realizzate nuove costruzioni efficienti ed ecosostenibili, esteticamente in armonia con il contesto e immerse in 16 mila mq destinati al verde.

L’Agenzia del Demanio finanzia interamente l’operazione con un investimento di oltre 210 milioni di euro che permetteranno di trasferire all’interno della struttura militare, 12 amministrazioni pubbliche e circa 1200 dipendenti, raggruppando numerosi uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un risparmio complessivo di circa 6 milioni di euro l’anno.

C’è tempo fino al 10 di Agosto per partecipare al bando di gara europea, pubblicato oggi dall’Agenzia del Demanio, per l’affidamento della progettazione e altri servizi tecnici per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’intera caserma. L’importo a base di gara delle prestazioni da affidare è pari a oltre 14 milioni di euro. I contenuti del bando di gara tengono conto degli esiti del Concorso di idee per la progettazione, promosso nel 2018 dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Torino, con il supporto della Fondazione per l’Architettura di Torino, al fine di acquisire un progetto di indirizzo strategico per la realizzazione della cittadella amministrativa, per l’assetto urbanistico dell’area circostante e per la successiva variante.

“Il modello della nuova Cittadella della Pa di Torino- ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Piemonte Valle D’Aosta, Sebastiano Caizza– rispecchia in pieno l’idea di Pubblica Amministrazione che l’Agenzia sta portando avanti in altre realtà del Piemonte e su tutto il territorio nazionale: si tratta di un progetto virtuoso che contribuirà a migliorare l’assetto urbanistico di tutta la Città. Attraverso il recupero di immobili sottoutilizzati si potranno generare risparmi per le casse dello Stato e offrire nuovi servizi per i cittadini”

“L’avvio di questo procedimento, che riguarda la trasformazione dell’area della Caserma Amione, -spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– costituisce una tappa fondamentale del più ampio lavoro tra l’Agenzia del Demanio e la Città per la rigenerazione delle aree di proprietà dello Stato. L’edificio manterrà la sua vocazione pubblica, in un processo di riqualificazione che lavora sul patrimonio edilizio esistente, non consumando nuovo suolo, che verrà valorizzato attraverso una selezione pubblica orientata alla qualità del progetto architettonico”

Nel dettaglio, il progetto prevede la struttura militare diventi uno spazio aperto, con al centro un giardino con alberi ad alto fusto, una piazza a gradoni e vie pedonali. Tutto attorno si svilupperanno

gli uffici e, al piano terra sono previste servizi per la cittadinanza. Le nuove edificazioni non supereranno i quattro piani su via Pilo e i sei su corso Lecce. La facciata dovrà allinearsi con l’edificio art nouveau vincolato dalla Soprintendenza e le pareti saranno prevalentemente in vetro.

L’inserimento del Parco all’interno della nuova Cittadella della Pa, utilizzato come chiave di collegamento con i giardini già presenti all’interno del quartiere Campidoglio, dovrà avere le caratteristiche di un vero e proprio parco.

Considerata la specificità dell’intervento, l’Agenzia del Demanio ha deciso che, insieme al perseguimento dei Criteri Ambientali Minimi obbligatori necessari a garantire, in particolare, la riduzione della pressione ambientale degli interventi sul paesaggio, sulla morfologia, sugli ecosistemi, sul microclima urbano, sulla resilienza dei sistemi urbani rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici e i livelli adeguati di qualità ambientale, verranno adottati anche protocolli volontari di sostenibilità energetico ambientali. In particolare, per quanto riguarda la porzione della caserma vincolata, è stato adottato il Protocollo GBC Historic Building, mentre per le nuove costruzioni il Protocollo LEED® – che certifica le costruzioni ecocompatibili.

Inoltre, in linea con la politica dell’Agenzia, verrà sviluppata una rendicontazione di dettaglio in relazione ai principi specifici ESG individuati.

Al fine di consentire un rapido avvio del processo di realizzazione del Cittadella, gli uffici del Ministero della Difesa, (l’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Torino (U.T.T.) e il Deposito del Museo Storico Nazionale di Artiglieria), attualmente all’interno della caserma Amione, saranno gradualmente trasferiti presso la Caserma Dabormida. L’intervento, nel suo complesso dovrà quindi essere realizzato in due macrofasi, in modo da garantire la continuità delle proprie funzioni amministrative al Ministero della Difesa e al contempo rispettare i tempi di avvio dei lavori per la realizzazione della nuova Cittadella della PA.

Per accedere al bando di gara vai al seguente link:  https://www.agenziademanio.it/it/gare-aste/lavori/gara/Servizi-tecnici-di-progettazione-in-modalita-BIM-per-la-realizzazione-del-Federal-Building-Caserma-Amione-sito-nel-Comune-di-Torino

Per maggiori informazioni sul progetto è disponibile la scheda di approfondimento (.pdf)

“Carte da decifrare”. Per due giorni, a Busca

In  luoghi da sogno, musica e letteratura si intrecciano su note e voci di artisti d’eccezione

Sabato 1 e domenica 2 luglio

Busca (Cuneo)

L’appuntamento è a Busca. In quell’antica fetta (dalle origini pre-romane) del Cuneese al termine della Valle Maira, dove, sabato 1 e domenica 2 luglio, torna la Rassegna, ormai giunta alla sesta edizione, “Carte da decifrare”, promossa e organizzata dalla “Fondazione Artea” di Caraglio (primo fondatore la “Regione Piemonte”) e dal Comune, in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino. Una due giorni per due imperdibili appuntamenti di musica e letteratura, concepiti “su misura”, fra arte e natura, in tre suggestive location buschesi: il “Castello del Roccolo” (costruito a partire dal 1831 dai Marchesi Taparelli D’Azeglio e fra i più preziosi revival neo-medievali in Piemonte), le locali “Cave di Alabastro” (antichissime suggestive grotte, in parte a cielo aperto, caratterizzate da cinque lunghe e profonde gole simili a dei canyon) e la “Collezione La Gaia” sulla collina di Busca, che con le sue oltre 2.500 opere (collezionate in quarant’anni da Matteo e Bruna Viglietta) è oggi considerata fra le più grandi collezioni private di arte contemporanea a livello mondiale. Tre magnifici patrimoni del territorio che – secondo la filosofia di “Carte da decifrare” – diventeranno nel prossimo weekend straordinari e meravigliosi palcoscenici per scrittori e musicisti di notevole levatura. “Questa nuova edizione della rassegna – sottolineano i direttori artistici Marco Pautasso e Claudio Carboni – si conferma infatti un ‘format’ davvero unico ed originale, in cui luoghi di rara suggestione diventano protagonisti intrecciandosi mirabilmente alle trame letterarie e musicali cucite insieme da artisti d’eccezione, offrendo al pubblico un’esperienza ambientale, culturale e sensoriale di rara potenza”.

Il via, sabato 1° luglio alle 18.30, sulla terrazza del “Roccolo” (strada Romantica, 17), dove protagonisti saranno il violoncellista di fama internazionale e compositore italiano – il più eseguito nel mondo – Giovanni Sollima e lo scrittore Marco Balzano nel reading-concerto “Café Royal & Music”. I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticket.it oppure il giorno dello spettacolo, dalle 17.30, presso la biglietteria del “Castello”, salvo esaurimento posti, al costo di 18 euro (intero), 12 euro (15-19 anni), gratuito per i minori di 14 anni e i diversamente abili con accompagnatori.

Domenica 2 luglio, invece, lo spettacolo si svolgerà alle 17, con replica alle 18. Si partirà da Busca, con ritrovo in piazza F.lli Mariano, e trasporto in navetta alle “Cave di Alabastro”. In questo luogo certamente “non convenzionale”, l’autrice Evelina Santangelo leggerà alcuni passi del suo ultimo romanzo “Il sentimento del mare” (Einaudi), sulle note jazz del sassofonista Pietro Tonolo. A seguire, con una “passeggiata esperienziale” condotta da guide naturalistiche, ci si sposterà alla “Collezione La Gaia”, dove si potrà assistere ai “Racconti musicali dal mondo delle donne” (Einaudi) della giornalista e scrittrice romana Melania Mazzucco, accompagnati da musiche originali che profumano di tango, viaggi esotici e atmosfere mediterranee di Carlo Maver (bandoneon e flauti) e Joe Pisto (chitarra e voce). Nel suo romanzo, la Mazzucco propone una galleria di capolavori nei quali la donna è “soggetto due volte”: perché concepisce e realizza l’opera e perché ritrae sé stessa o un’altra donna. Vi si incontrano artiste straordinarie, la cui grandezza è stata ignorata, sminuita o del tutto negata, si resta affascinati e coinvolti da nuovi ed emozionanti racconti dell’universo della pittura e della scultura. Un percorso collettivo, tutto femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi nell’arte, superando i ruoli che la società e la cultura del tempo hanno sempre assegnato loro. Prima del rientro a Busca con la navetta, è prevista una visita guidata a una selezione di opere della “Collezione La Gaia”. Per la partecipazione all’evento è obbligatoria l’iscrizione: saranno organizzati due gruppi con partenza da piazza F.lli Mariano, rispettivamente alle 17 e alle 18. Biglietti disponibili su www.ticket.it, fino ad esaurimento posti, al prezzo di 18 euro. Il biglietto cumulativo per tutti gli spettacoli ha un costo di 30 euro. Per infowww.fondazioneartea.org

g.m.

Nelle foto:

–       Castello del Roccolo, ph. Daniele Molineris

–       Giovanni Sollima, ph. Shoba

Quattro vie per quattro grandi donne

È in programma  venerdì 30 giugno 2023, alle ore 11.00, in strada della Pronda 69 a Torino, la cerimonia di intitolazione delle vie Teresa MatteiLidia MenapaceErnestina Prola e Aida Ribero.

Interverranno: Francesca Troise, presidente della Circoscrizione 3 di Torino, Nino Boeti, presidente Anpi provinciale di Torino (a ricordo di Teresa Mattei e Lidia Menapace), Anna Joannas, consigliera del Comune di Exilles (a ricordo di Ernestina Prola), Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del concorso letterario nazionale Lingua Madre (a ricordo di Aida Ribero), e Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica del Comune di Torino.

Teresa Mattei

Genova, 1.02.1921 – Casciana Terme Lari (PI), 12.01.2013

Partigiana, politica e insegnante. A soli venticinque anni, è la più giovane eletta all’Assemblea Costituente. È tra le fondatrici dei Gruppi di difesa della donna e dell’Unione Donne Italiane. Nel 2005 viene insignita dell’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Lidia Menapace

Novara, 3.04.1924 – Bolzano, 7.12.2020

Partigiana, dirigente politica e saggista. Laureata in Letteratura italiana, scrive per Il Manifesto, che contribuisce a fondare. Attivista del movimento pacifista e femminista. Nel 2014 pubblica il libro autobiografico “Io, partigiana. La mia resistenza”. Di sé diceva: «Sono ex tante cose, ma non ex partigiana, perché essere partigiani è una scelta di vita».

Ernestina Prola

Göeschenen (Svizzera), 18.02.1876 – Torino, 29.11.1954

Prima donna torinese, e tra le prime in Italia, a conseguire, nel 1907, la licenza per la conduzione di veicoli a motore. Pioniera dell’automobilismo, ha anche esperienze come pilota sportiva. La passione per i motori e la forte determinazione la portano inoltre a ottenere il brevetto di motorista d’aviazione, rendendola, per la sua epoca, un esempio di emancipazione.

Aida Ribero

Buenos Aires (Argentina), 31.01.1935 – Torino, 22.11.2017

Docente, giornalista e saggista. Protagonista delle maggiori battaglie per i diritti civili, e per i diritti delle donne in particolare. È stata attivista in prima linea nel Coordinamento Giornaliste del Piemonte, nella Casa delle Donne di Torino e nel Gruppo di studio del Concorso Lingua Madre. Concorre a fondare il Coordinamento contro la Violenza e Telefono Rosa di Torino e il Centro Studi e Documentazione sul Pensiero Femminile.

Sette corse di classe all’ippodromo di Vinovo

Appena il tempo di mandare in archivio la Notturna di mercoledì 28 giugno, in una serata che ha confermato tra l’altro le grandi doti di Etoile Sky (con Andrea Guzzinati) alla terza vittoria di fila, e l’Ippodromo di Vinovo è già pronto a riaprire. Venerdì 30 giugno per chiudere il mese, altre sette corse di trotto sulla pista torinese. Il centrale di serata sarà rappresentato dal premio Manzoni, un miglio dedicato ai cavalli di 5 anni e oltre. Favori per il duo di Mauro Baroncini: Capoclasse Italia al via con il numero 2 e con Santo Mollo in sulky, ma anche Cristallo Arc che scatterà al largo con il 6 insieme ad Andrea Farolfi. Due cavalli di grandi potenzialità che si dovranno opporre ad avversari di livello come l’eterno Showmar, pupillo di Andrea Guzzinati ed estremo penalizzato con il 7, e Bacco Del Ronco affidato da Fausto Barelli al fido Flavio Martinelli, in seconda fila.

Anche la corsa di contorno al clou, il premio Leopardi sempre sui 1600 metri, sarà di classe. Al via soggetti di tre anni, fra i quali alcuni che si sono già distinti come Esedomani, allieva di Luca Mancadori e Marco Smorgon che avrà nuovamente in sulky Simone Mollo, con il quale in passato aveva già dimostrato buon feeling. Con lei tra le altre anche Eclipse Gar allenata dal team di Trecate, reduce da tre vittorie sull’anello torinese con alle guide sempre Andrea Guzzinati.  Dopo una lunghissima assenza tornano sulla pista gli Allievi, ormai veri professionisti pronti ad intraprendere la carriera di Driver. Saranno 10 dietro le ali dell’autostart sui due giri di pista: favori per Turbo Bye Bye con Nicolò Mollo e Chapeau Car con Daniele Demuru.

Il via a partire dalle 20 e per tutta la sera il pubblico sarà intrattenuto dalla musica dalla musica dei Dj Enzo e Valentina, ma potrà anche cenare al Ristorante Pizzeria “La Scuderia” con i tavoli posti all’interno con aria condizionata, ma anche affacciati sulla pista nella terrazza green (gradita la prenotazione al 345/7787032). Come sempre, all’ippodromo ingresso libero e gratuito per tutti. E mercoledì 5 luglio a grande richiesta insieme al trotto tornerà anche “La Notte dei Bikini” condotta da Elia Tarantino.

Gtt come trasporto merci, Italia Lib Pop: segno di declino civico

Hanno fatto il giro del web, in questa settimana, le foto scattate sulle linee 3 e 4 e che hanno immortalato prima il trasporto di un frigorifero e, successivamente, quello di un wc, in totale spregio delle regole base della convivenza civile e del regolamento del TPL torinese.
“Immagini che evidenziano lo stato in cui i viaggiatori che utilizzano i mezzi pubblici sono costretti a viaggiare. Un servizio spesso carente, sopratutto per i quartieri periferici, e sul quale nessuno fa rispettare alcuna regola”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta quanto accaduto in questi giorni.
“Gli utilizzatori della GTT sono spesso costretti a combattere con ritardi, vetture sporche e l’inciviltà di molti utenti. Chi ha trasportato un frigorifero ed un wc, si aggiunge alla miriade di utilizzatori di monopattini che utilizzano bus e tram per gli spostamenti più lunghi, spesso andando ad occupare la parte centrale dei mezzi, senza limitare i disagi agli altri viaggiatori”, aggiunge Desirò.
Una situazione che sembra essere tollerata da GTT e dal Comune, incapaci di fare rispettare, non solo le normale regole di civiltà, ma anche i regolamenti di viaggio.
“Una Città che spinge sulla mobilità sostenibile, continuando a tappezzare le strade di piste ciclabili e zone pedonali, spesso incoerenti con le reali necessità di mobilità, dovrebbe prestare maggiore attenzione al proprio TPL, fondamentale mezzo per incrementare un utilizzo più responsabile dei mezzi di trasporto”, continua Desirò.
Ci si chiede cosa pensino e che azioni prevedano di mettere in atto GTT e Giunta, davanti ad un progressivo peggioramento del servizio offerto, considerando anche i problemi di limitazione di orari, e sospensione ad Agosto, del servizio di Metropolitana. Qualcuno, in Consiglio Comunale, dovrebbe chiedere spiegazioni, qualcun altro fornirle.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

Sopralluogo a Stupinigi della commissione regionale

Sono solo alcune delle azioni previste dal masterplan “Azioni per la valorizzazione e lo sviluppo del Distretto dei Comuni del Protocollo”, condiviso dalla Regione Piemonte e dai comuni di Nichelino, Orbassano, Candiolo, Beinasco, None e Vinovo per la riqualificazione del distretto reale di Stupinigi, dove, questa mattina, i componenti della Commissione cultura hanno effettuato un sopralluogo proprio allo scopo di verificare lo stato attuale degli spazi e incontrare i sindaci dei Comuni interessati.

“Obiettivo di questa serie di misure – ha dichiarato il presidente dell’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali,  Luigi Chiappero – è quello di realizzare continuità tra tutti gli ambienti a servizio di Stupinigi. Il progetto per il restauro del Parco Storico della Palazzina di Caccia, il ripristino dei cancelli e delle mura perimetrali è gestito dalla Fondazione Ordine Mauriziano: per portarlo a termine ha ottenuto i fondi del Pnrr, circa 2 milioni di euro, attraverso il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU. Altri 5 milioni di euro, arriveranno poi da fondi ministeriali per il completamento del percorso museale, per il restauro dell’appartamento Principe di Carignano e per migliorare l’accessibilità agli appartamenti di ponente”.

Il completamento dei restauri sarà a cura della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali che si è resa disponibile ad avviare la progettazione degli interventi e a promuovere una ricerca di fondi per un piano biennale di investimenti.

Al sopralluogo hanno partecipato il presidente della commissione cultura Davide Nicco (Fdi) e i consiglieri Diego Sarno (Pd), Monica Canalis (Pd), Giorgio Bertola (Europa verde), Francesca Frediani (M4O-UP), Sara Zambaia (Lega) e Sarah Disabato (M5S)