ilTorinese

Chiorino incontra gli studenti: “Borse di studio tutte pagate”

L’assessore all’Istruzione e al Diritto Universitario della Regione Piemonte consegna copia dei bonifici effettuati agli studenti: “Dissenso strumentale e politicizzato: lo stanziamento per le borse di studio è più che raddoppiato”

“Detto, fatto. Avevamo promesso che le borse di studio sarebbero state pagate a tutti i vincitori entro fine gennaio e così è stato”. Lo dichiara Elena Chiorino, assessore all’Istruzione e al Diritto universitario della Regione Piemonte.

Martedì la Regione ha trasmesso in tesoreria i flussi necessari al pagamento di tutti i vincitori della prima rata, adempiendo così alle operazioni di sua competenza. I bonifici sono stati eseguiti da Edisu.

“Tutti gli studenti vincitori, dal primo all’ultimo, riceveranno il bonifico in questi giorni a seconda dei tempi d’accredito che possono variare di banca in banca. Abbiamo fatto tutto entro fine mese, esattamente come avevamo promesso. Con uno stanziamento complessivo che raggiunge cifre mai toccate prima in Piemonte, segnale inequivocabile di quanto per noi il diritto allo studio sia fondamentale” prosegue Chiorino.

“A chi oggi è venuto sotto gli uffici dell’assessorato, spinto da una protesta che a questo punto è evidente essere politicizzata, rispondo con l’elenco dei bonifici eseguiti: Elena Chiorino e questa Giunta di centrodestra mantengono gli impegni presi” conclude l’assessore.

Al via le masterclass della Gispsy con le più grandi star del West End di Londra

 

Il 27 e 28 gennaio si inizia con la Strega verde di Wicked, Alice Fearn.

Il 26 gennaio open day con Reece Richards da Hairspray e dalla serie Netflix “Sex education”

 

 

Prendono il via gli appuntamenti  di “Broadway & West end Gypsy Project” della Gypsy Musical Academy, la grande e storica  accademia di spettacolo e musical torinese.

La prima grande artista che approderà  sotto la Mole direttamente dai più  grandi palcoscenici di Londra è  Alice Fearn, famosa soprattutto per il ruolo di Elphaba nel musical “Wicked”, la strega verde del West End, ruolo che ha interpretato più di 700 volte.

La masterclass si terrà sabato 27 e domenica 28 gennaio. Il primo giorno sarà  dedicato soltanto agli allievi dell’accademia, il secondo sarà  aperto a tutti.

Per informazioni e prenotazioni 011/0968343

Alice è impegnata nel ruolo di Captain Beverley Bass & Others nel musical “Come from away”, vincitore dell’Olivier Award.

Alice ha iniziato la sua carriera nel West end con “Woman in White” e si è  poi unita al cast de “Les Miserables” sostituendo Cosette e Fantine; ha interpretato il ruolo di Rapunzel in “Into the woods”, Gingy/Sugar Plum Fairy in  Shrek e Nancy in Oliver.

Alice è solo la prima di una serie di grandi artisti  che vedremo nei prossimi mesi grazie alla Gipsy musical Academy, tutti provenienti dal prestigioso West End di Londra e da Broadway a New York, per un testa a testa tra i luoghi più importanti del mondo per quanto riguarda il teatro in lingua inglese. Qui hanno visto la luce i musical dei musical e, alle due estremità  dell’oceano, sono cresciuti i migliori interpreti del panorama internazionale pronti adesso a portare il loro insegnamento a Torino grazie alla Gipsy.

Per coloro che, invece, desiderino candidarsi alle audizioni del triennio accademico intensivo per l’anno 2024/2025, è prevista una masterclass gratuita con un altro grande artista  del West End di Londra, nonché noto autore di Netflix, Reece Richards.

II 26 gennaio si terrà l’open day della sezione accademica e una masterclass di musical con questo artista che vanta nel suo curriculum non solo ruoli come Seaweeed di Hairspray e Jackie Wilson e Martin Gaye Motown, ma anche nel piccolo schermo ruoli in famose serie come “Sex Education” e “You”.

Ad accompagnare i ragazzi nel trienno accademico i corsi quotidiani, dal mattino alla sera, composti da ben 38 discipline, nell’ambito del canto, della recitazione e della danza, tenuti da insegnanti di prestigio, quali Claudio Insegno, uno dei principali registi di musicali in italia, Vittorio Matteucci, lo storico frollo diNotre  Dame de Paris e Fabrizio Angelini, altro grande regista italiano.

Tra i residenti Stefania Fratepietro, Cristina Fraternale Garavalli, il ballerino Luca Spalato, Sergio Moses, Eugenio Gradabosco e la direttrice artistica e fondatrice della Gypsy, Neva Belli.

La Gypsy Academy significa anche accompagnamento nel mondo del lavoro, grazie all’inserimento dei ragazzi nel mondo dello spettacolo e ai titoli realizzati dalla sua compagnia che, nel 2019, si aggiudicò il passaggio alla finalissima di “Italia’s Got Talent”.

MARA MARTELLOTTA

Giachino: “Per trattenere i giovani laureati e rilanciarsi, Torino ritorni a puntare sull’industria”

Caro Direttore,
Ricorderai che, cinque anni fa, iniziai il discorso sulla TAV in piazza Castello dicendo che la scelta di molti giovani neolaureati di lasciare Torino e l’Italia ci faceva perdere le energie migliori. Il tema è tornato al centro del dibattito senza che in questi cinque anni si sia fatto qualcosa, per merito dell’Arcivescovo Repole che  dice: “Senza Giovani non ci sarà Torino”. Ma dalle parole come sai la politica e le Amministrazioni devono passare ai fatti altrimenti il Declino continua.
Per trattenere i giovani neolaureati occorro offrire uno sbocco lavorativo interessante qualitativamente e economicamente. Ecco perché Torino è il Piemonte devono dire chiaramente con delibere non con interviste ai giornali che il giorno dopo vanno in dimenticatoio.
Lo dico perché contro il declino di Torino mi batto da 10 anni con coerenza, prima portando in Città la sede della Autorità dei trasporti, poi con la grande battaglia per la TAV e infine con la iniziativa che è riuscita a far stanziare da Draghi 8,7 miliardi per il settore automotive. Il Governo Meloni vuole rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese.
Torino deve tornare a puntare sull’industria compresa il settore auto e quello della mobilità che sono in continua evoluzione e che spingerebbero Stellantis o altri produttori a guardare a Torino e offrirebbero uno sbocco torinese a chi al Politecnico studia Industria dell’auto.
Lo dico perché ogni giorno che passa le ricerche economiche ci forniscono dati che vanno contro le previsioni fatte nei tre Piani decennali presentati dai Sindaci che hanno amministrato Torino dal 93 ad oggi. Sul Sole 24 ore ci si dice che l’Alta gamma cerca 346.000 tecnici ma ne troverà solo il 50% Nel 2019 si stimavano 236.000 posti nell’alta gamma. Torino , la Capitale dell’auto e della industria italiana nel 93 scelse con una lungimiranza da spavento che l’industria in futuro non sarebbe stata più cosi  importante e pertanto occorreva scommettere turismo, cultura e loisir. Il risultato di quella scelta è che Torino, come ha detto la ricerca della sede torinese di Banca d’Italia ha perso 20 punti dalle Città italiane più competitive e la sua Area Metropolitana , sempre presieduta dal Sindaco di Torino, e’ 41a sulle 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti.(ricerca CRESME).
In questi giorni si è acceso uno scontro tra là Premier Meloni e Repubblica sulla vendita della FIAT a Peugeot che ha costretto Tavares a dire qualche cosa di più sul futuro dell’auto , che rimane uno dei settori più innovativi , e dell’indotto che per fortuna non si è fatto ingannare dai piani decennali torinesi e ha continuato a investire e a rimanere competitivo .
Torino ovviamente dovrebbe fare il tifo per il Piano Auto di Urso che vuole rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese magari affiancando a Stellantis un altro produttore. Per fortuna  abbiamo ancora uno dei migliori Politecnici del mondo .
Ecco perché a mio parere sarebbe il caso che il Sindaco Lorusso e il Consiglio Comunale discutessero di queste cose in seduta aperta anche a Politecnico , Sindacati e esperti per arrivare con una Delibera ufficiale a dire che Torino ritorna a puntare sulla Manifattura del futuro e sull’auto. Successivamente si potrebbe dare vita a un Gruppo di lavoro con Politecnico e le aziende più innovative da Spea, a Prima Industrie , alle migliori aziende della componentistica , a Alenia , Comau e alle migliori aziende dell’ICT da Reply a Dylog a Bellucci  e tante altre che sto dimenticando oltre ovviamente alla Regione e alle Fondazioni Bancarie per dare finalmente al nostro territorio una politica industriale. Questo gruppo dovrebbe ovviamente coinvolgere gli Ingegneri del Centro ricerche della FIAT, i migliori studenti del Politecnico e della Università perché è inaccettabile che da un lato 3/4 dei ragazzi torinesi sia precario e che i migliori laureati de ne vadano all’estero depauperando in modo grave Torino e la sua Area Metropolitana.
Il merito della iniziativa dell’Arcivescovo è di aver fatto dire anche dai dati del Prof. Davico che Torino è in declino . Ma il declino va curato e non basta la Linea 2  della Metropolitana anche perché la TAV arrivera’ , grazie a chi la tenuta ferma e a chi l’ha assaltata, solo nel 2032.
Tutto questo lavoro offrirà al prossimo Consiglio regionale del Piemonte materiale importante per il suo lavoro che è quello di far tornare ai primi posti la Regione dove è nata la Unità d’Italia e che per decenni ha offerto al Paese ottimi uomini di governo
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Patteggiano i genitori che volevano “curare” il figlio omosessuale

I due genitori torinesi che avevo scoperto l’omosessualità del figlio 14enne e lo volevano “rimettere sulla giusta strada” hanno patteggiato pene da 2 anni e 1 anno e 4 mesi di carcere. Per ottenere la condizionale, i due dovranno compiere un percorso psicologico e riparatorio della durata di 12 mesi, come previsto dal Codice Rosso per reati come stalking, violenza sessuale e, nel caso specifico i maltrattamenti in famiglia. I genitori hanno anche risarcito il figlio, che vuole iscriversi all’università.

“Inversu-M”: Manzocchi racconta storie di bambini e aguzzini in un romanzo intrigante

Informazione promozionale

“Nulla era improvvisato. Lucida follia e avidità. Senza alcuno scrupolo. L’organizzazione prelevava i bambini dagli orfanotrofi, le creature più indifese e delle quali nessuno si sarebbe interessato…”

 

IL LIBRO

7-12-1964 – Nella gelida notte di Sant’Ambrogio, un neonato, figlio di violenza e povertà, viene depositato in una nicchia del convento di Santa Marta, nella periferia Milanese.

Oggiono –  Estate 2022

Gianantonio Valsecchi si presenta in stato di agitazione nella piccola caserma dei Carabinieri della cittadina di provincia dove risiede. Dalle parole concitate dell’uomo emergono alcuni ricordi e confusi frammenti in cui vede se stesso, bambino e prigioniero  di minacciosi aguzzini.  

Il Maresciallo Dario Catapani non dà molto peso alla questione e lo liquida con una pacca sulle spalle.

Quando però, dopo alcuni giorni, Valsecchi torna da lui, più pacato e aggiungendo qualche dettaglio, la vicenda assume una diversa consistenza.

Catapani decide di dargli una possibilità. Si muove con discrezione tra le sue conoscenze e con l’inaspettato aiuto dell’Appuntato Scognamiglio, arrivato da poche settimane dopo gli anni trascorsi a Milano, indirizza Valsecchi verso l’unica persona in grado di rivelare le sconvolgenti verità nascoste da più di mezzo secolo nel luogo più sorprendente e nella mente contorta di chi agiva al di sopra di ogni sospetto.

Ho avuto l’idea di questo romanzo visitando una piccola struttura ospedaliera dismessa da molti anni. L’ho immaginata ancora in funzione, con il viavai del personale e dei pazienti che si affrettano e si accalcano davanti ad  una porta chiusa in attesa del proprio turno.

E poi ci sono le porte chiuse e i piani riservati, dove solo pochi addetti possono accedere. Ed è lì che è scattato tutto…”

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L’AUTORE

Roberto Manzocchi è nato  nel 1972 e vive in provincia di Lecco.  Lavora come Ausiliario Socio Assistenziale nell’ambito degli anziani.  Ama la musica, gli animali e la lettura. Nel 2020 è uscito “IL PASSO PIU’ LUNGO”, pubblicato da EDIZIONI ITALIANE. Nel 2021 “LA STRADA CHE CERCHI” pubblicato da ETABETA.PS.  LE MACCHINE ROSSE” è il terzo libro ed è uscito nel dicembre del 2022 per ETABETA.PS.

 

Ecco i link per l’acquisto:

Inversu-M di Roberto Manzocchi | Cartaceo (youcanprint.it)

Amazon.it: Inversu-M – Manzocchi, Roberto – Libri

Grandi opere in Piemonte, non solo Tav: Terzo valico, i lavori proseguono nei tempi previsti

Nella commissione Trasporti della Regione, presieduta da Valter Marin, sono stati ascoltati  in audizione: Mariano Cocchetti responsabile Rfi del progetto Terzo Valico, Paolo Costa Medich e Giuseppe Irace competenti per il consorzio Cociv e Andrea Perego per Italferr. “I lavori per la costruzione del Terzo Valico dei Giovi, in particolare nella interconnessione con la linea ferroviaria storica Genova-Torino, stanno proseguendo come da programma: saranno conclusi entro il 2026 ed entreranno in funzione nel 2027”. Questa, in sintesi, la dichiarazione dei responsabili del Consorzio Cociv che sta realizzando il progetto finanziato con il Pnrr,  in Commissione  in Consiglio regionale.

 

L’audizione era stata chiesta dai consiglieri Francesca Frediani (M4o-Up) e Sean Sacco (M5s) con particolare riferimento alle questioni sollevate dai sindaci della zona interessata e dai cittadini di Novi Ligure, in una precedente audizione in Commissione.
Frediani e Sacco hanno posto alcune domande agli auditi in particolare sull’aumento dei costi, sull’impatto ambientale dell’opera e sulla ricaduta all’interno del tessuto urbano di Novi Ligure.
Gli auditi hanno risposto che in questo momento si stanno scavando le due gallerie, per poi arrivare alle porte di Novi. In merito all’impatto acustico saranno predisposte le barriere antirumore in città per 4,5 km, di diverse altezze e trasparenti sugli attraversamenti e ci sarà un adeguamento della viabilità cittadina. I costi sono aumentati in base ai prezzi delle materie prime.
Alle domande dei consiglieri sugli eventuali cedimenti strutturali in seguito ad eventi sismici e atmosferici gravi (possibile ingrossamento del Rio Gazzo), gli esperti hanno assicurato che sono stati fatti tutti gli approfondimenti previsti sugli aspetti ambientali e idrogeologici, non solo per la fase dei lavori di costruzione, ma anche in vista della funzionalità della linea, che interesserà sia treni merci che passeggeri.

Infine è stato sottolineato che il previsto tavolo di lavoro sulle barriere antirumore non è mai stato convocato dal Ministero dell’Ambiente: il presidente Marin si è fatto carico di sollecitarlo attraverso l’assessore regionale competente.

Sei opere settecentesche di Pietro Domenico Olivero approdano al Duomo di Torino

Presso il Duomo di Torino, giovedì 25 gennaio, verranno presentate sei opere settecentesche di Pietro Domenico Olivero, frutto di un restauro, la cui mostra inaugurerà domenica 28 gennaio prossimo nella sede del Duomo di Torino. Si tratta di sei oli su tela che sono parte dell’arredo della Chiesa di San Tommaso e che verranno straordinariamente esposte in Duomo fino all’11 febbraio prossimo.

Pittore di corte dei Savoia, Pietro Domenico Olivero (Torino, 1 agosto 1679 – Torino, 13 gennaio 1755) è stato anche oggetto di una mostra a Moncalvo. Per comprenderne appieno l’arte è necessario considerare lo scenario storico, politico e sociale del tempo in cui visse. All’ombra delle vicissitudini del Marchesato del Monferrato, passate attraverso l’esaurirsi della dinastia dei Gonzaga, l’amicizia e inimicizia tra Monferrato e Spagna, le guerre e l’avvento dei Savoia, in quegli anni vi fu un grande risveglio culturale di cui Olivero fu attento indagatore della realtà, “che sapeva trasfigurare in modo poetico”, ha citato il critico d’arte Alberto Cottino, paragonandolo per certi aspetti al Lissandrino.

“Gli schizzi poetici più importanti di questo artista sono quelli che riproducono le madri con i propri figli, i poveri e il mondo dei vinti, una realtà che Pietro Domenico Olivero riproduceva con grande dignità”.

 

Mara Martellotta

Al via l’esercitazione “Volpe Bianca”

Addestramento specialistico per le Truppe Alpine dell’Esercito pronte a operare anche in clima artico

OULX, Piemonte 24 gennaio 2023. Si è concluso ieri “Winter Resolve”, il primo dei tre eventi esercitativi che compongono “Volpe Bianca”, il sistema di esercitazioni annuali dedicato al “Mountain Warfare” in ambiente invernale, organizzato dalle Truppe Alpine dell’Esercito. Questa prima fase esercitativa ha visto un Gruppo Tattico del 2° Reggimento Alpini addestrarsi nel combattimento in montagna, in un contesto caratterizzato da condizioni ambientali e meteorologiche sfidanti, nell’area dell’alta Val di Susa e dell’alta Val Chisone, in preparazione all’esercitazione internazionale “Nordic Response”, che si svolgerà in Norvegia, e coinvolgerà più di 20.000 militari di forze aeree, terrestri e navali provenienti da diversi paesi della NATO.

Volpe Bianca proseguirà nei prossimi giorni con altre due importanti sotto-esercitazioni: la “Ice Patrol”, che vedrà la partecipazione di una pattuglia di otto militari per ciascun Reggimento delle Truppe Alpine in una missione di ricognizione lungo un itinerario di circa 20 chilometri – percorso nell’arco di tre giorni e due notti – e la “Ice Challenge”, una sorta di biathlon in chiave militare che combina una gara di scialpinismo con una di tiro a segno.

L’esercitazione, nel suo complesso, vedrà impegnati nell’arco di circa 2 mesi, oltre 1.000 Alpini provenienti dalle Brigate Alpine Julia e Taurinense, oltre che dal Centro Addestramento Alpino ai quali si aggiungono unità dell’Esercito Romeno e Francese e numerosi osservatori provenienti da diversi Eserciti dei paesi della NATO.

I concetti chiave che saranno sviluppati sono riconducibili alla “verticalità”, cioè l’abilità di dominare la quota e operare in montagna, all’ “articità”, ossia la capacità di operare per lungo tempo in condizioni climatiche estreme e all’ “internazionalità”, ossia l’interoperabilità con eserciti alleati e partner.

Diversi anche gli eventi collaterali previsti, tra i quali alcuni concerti delle Fanfare delle Brigate Alpine Julia e Taurinense nelle località di esercitazione. La cerimonia di chiusura è prevista per domenica 25 febbraio presso la piazza del Magistrato a San Candido e sarà un evento congiunto con la cerimonia di chiusura delle “Alpiniadi invernali” dell’Associazione Nazionale Alpini.

Il Master in Comunicazione Turistica e Enogastronomica “Mario Soldati”

 E’ giunto alla sua settima edizione, temi principali saranno l’inclusività, la sostenibilità e il futuro del pianeta

 

Con la sostenibilità e l’inclusione il Master Mario Soldati allarga i propri orizzonti. Si tratta del primo Master in Comunicazione Turistica ed Enogastronomia, che ha scelto di ampliare il tema della sesta edizione per la settima, che si presenta come un’edizione abbastanza innovativa, che avrà l’obiettivo di creare nuovi strumenti di visibilità, di narrazione e valorizzazione per i professionisti che operino nel green, nel biologico, nel turismo, in armonia con l’ambiente, nelle produzioni certificate per il loro impegno sostenibile.

Titolo del master è, infatti, “Inclusione e sostenibilità ambientale per raccontare il territorio”.

Si tratta di un’edizione inclusiva che, tramite apposite borse di studio, favorirà l’accesso a soggetti fragili, economicamente svantaggiati, senza barriere di genere e nazionalità.

Il 15 marzo prossimo, alle ore 17:00, presso EDIT, si terrà il passaggio di consegne tra gli allievi del Master Mario Soldati della sesta edizione e la nuova classe che inizierà in quell’occasione la propria esperienza nel progetto formativo nazionale dedicato alla comunicazione turistica enogastronomica.

Nato nel 2021 in pieno periodo pandemico, il Master Mario Soldati, giunto alla settima edizione, ha garantito qualità nell’approccio formativo, eccellenza nella didattica, costante dialogo con le istituzioni territoriali, continuità del progetto didattico con due edizioni all’anno e il pieno gradimento da parte di docenti e discenti. In questa nuova fase, il progetto formativo non si limita ad arricchire il programma con i temi della sostenibilità ambientale e dell’inclusione, ma rimodula la didattica in una logica imprescindibile nel racconto, nelle azioni di visibilità e nella reputazione del comparto turistico e enogastronomia. Il progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, la ripresa disomogenea e economica nel periodo post pandemico, la crisi bellica in Ucraina non ancora risolta, la fragilità e le disuguaglianze dell’economia globale impongono un profondo ripensamento del turismo in quanto tale e della cultura di viaggio connessa al territorio, al benessere, al recupero dei sapori tradizionali, al cibo e alla nutrizione. Non è quindi utopistico pensare ad un nuovo turismo, a concepire e organizzare, ma anche da narrare e divulgare con tutti gli strumenti più attuali della comunicazione.

In questo scenario in continua evoluzione, è doveroso riferirsi agli obiettivi e ai target di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, fonte di ispirazione e indirizzo come quello del Master.

La tesi collettiva degli allievi della prima edizione è stata dedicata a un primo possibile magazine “Mandragola”, dedicato ai temi del turismo “green”, progettato integralmente con la stone paper, carta in polvere di pietra a zero impatto ambientale.

Questo progetto potrebbe vedere la concreta attuazione nel prossimo anno.

Il Master Mario Soldati ha sempre favorito, nella logica di una completa inclusività e del sostegno verso i soggetti fragili, l’iscrizione gratuita di allievi tramite specifiche borse di studio. Il nuovo turismo, la nuova gastronomia che gli studenti della settima edizione sono chiamati a studiare partono da valutazioni di impatto economico e ambientale oggettive. L’organizzazione mondiale del turismo (l’agenzia delle Nazioni Unite) fa riferimento specifico a un turismo consapevole del suo impatto sociale segnalando tre presupposti: il primo è che il turismo non pregiudica l’ambiente a livello locale e globale, ma assicura la conservazione della diversità biologica sostenendo attività “low carbo”, nel rispetto della neutralità climatica e della mobilità ecologica. Facilità l’uso di fonti rinnovabili con un approccio “plastic free” e, sotto un secondo aspetto, il turismo valorizza l’etica e l’integrazione sociale tra visitatori e abitanti, la tutela del patrimonio artistico, ambientale, storico e culturale, il rispetto delle leggi e delle tradizioni. Il turismo, inoltre, rappresenta un enorme potenziale economico che non deve penalizzare le comunità locali più vulnerabili. Occorre promuovere l’inclusione sociale, nuovi posti di lavoro, minore inquinamento e preservazione di ecosistemi.

Il comunicatore del futuro deve puntare su due direttive parallele: la creazione di una coscienza civica e turistica, consapevole dei rischi ambientali connessi a una fruizione scorretta e dannosa dell’ambiente, ma anche promuovere un approccio più rispettoso del territorio e delle persone, tali da permettere una fruizione armoniosa del patrimonio da parte di chi si apre alla conoscenza di luoghi nuovi, quindi da parte dei turisti.

Saranno attivati percorsi specifici rivolti a strutture alberghiere certificate, tour operator attenti alla valorizzazione ambientale, hotel ecologici costruiti con i principi della bioarchitettura, aziende attive nella produzione bio e realtà operanti tramite filiere corte e economia circolare.

Il direttore didattico del Master è Guido Barosio.

Per un selezionato numero di persone sono previste borse di studio gratuite.

Lavazza è il main sponsor e la tesi sarà su questa azienda.

 

Mara Martellotta

Come richiedere l’assegno di inclusione

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Come si legge sul portale dell’Inps, l’Assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’Adi è riconosciuto ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Il beneficio economico dell’Assegno di inclusione è erogato a integrazione del reddito familiare. Il bonus è composto da due quote. la prima serve a integrare il reddito fino alla soglia di 6.000 euro, che vengono aumentati fino a 7.560 euro annui se il nucleo è interamente composto da persone over 67, oppure da almeno un componente over 67 più altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza la cui condizione viene verificata sulla base delle informazioni Isee dagli archivi dell’Inps e da altre dichiarazioni a corredo della domanda.

La seconda quota è a integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto regolarmente registrato. Il bonus arriva a un massimo di 3.360 euro e viene erogato in base alle informazioni rilevabili dall’Isee.

Così come Supporto per la formazione e il lavoro, anche l’Assegno di inclusione può essere richiesto online sul sito dell’Inps oppure presso Caf e patronati.

Dopo avere presentato domanda di Adi, il richiedente dovrà sottoscrivere il Pad (Patto di attivazione digitale) all’interno del Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

A seguito della verifica dei requisiti, l’erogazione avverrà a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad. L’erogazione è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. I beneficiari di età compresa tra 18 e 59 anni, con responsabilità genitoriali e con la capacità di lavorare, verranno indirizzati ai Centri per l’impiego per la sottoscrizione del Psp (Patto di servizio personalizzato). E’ anche possibile che i beneficiari vengano avviati ai Puc (Progetti utili alla collettività).

L’Assegno di inclusione viene pagato ogni mese attraverso la Carta di inclusione emessa da Poste italiane.  L’indennità viene erogata per un massimo di 18 mesi e può essere rinnovata, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.