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SkySnow Race, prova inaugurale del circuito CRAZY SkySnow Italy Cup

SAUZE SKYSNOW RACE. ALLA PRIMA PROVA DI COPPA ITALIA SKYSNOW, GIANLUCA GHIANO E CORINNA GHIRARDI ROMPONO IL GHIACCIO AGGIUDICANDOSI LA VITTORIA.

Alla Sauze SkySnow Race, prova inaugurale del circuito CRAZY SkySnow Italy Cup, è il piemontese Gianluca Ghiano (Santiano Dante ASD) a tagliare per primo il traguardo sulle nevi di casa, bissando il successo dello scorso anno. Al femminile Corinna Ghirardi (Skyrunning Adventure ASD) si impone davanti a Chiara Giovando (Pegarun ASD) che lascia alle sue spalle Giulia Pol (G.S. Orecchiella Garfagnana ASD), vincitrice uscente della gara.

La stagione invernale dello Skyrunning si è aperta sabato 27 Gennaio in occasione della Sauze SkySnow Race, la gara in notturna ospitata dal Comprensorio sciistico della Vialattea, primo importante banco di prova per i tanti atleti di calibro nazionale ed internazionale presenti al via con ambizioni di successo.

Gianluca Ghiano, partito sotto il cielo stellato di Sauze d’Oulx con i favori del pronostico, ha risposto alle aspettative con una prova di spessore battendo la concorrenza internazionale con il tempo di 49’19”; alle sue spalle il francese Allouche Benjamin ed il basco Ajuria Elkorobarrutia Aitor, rispettivamente distaccati di 46” e 3’33”; Matteo Lora (Skyrunning Adventure ASD), forte verticalista in forze alla squadra azzurra, ha completato la top five di giornata concludendo la prova con un distacco di 5’15”. A sorpresa l’ottimo risultato del giovane emergente, Pietro Alvise Besostri Grimaldi Di Bellino, che si è imposto nella categoria Youth con un ottimo 12° posto assoluto.

In campo femminile, podio di assoluta eccellenza firmato dalle migliori specialiste italiane: in prima posizione la pluricampionessa Corinna Ghirardi (Skyrunning Adventure ASD) che, con il tempo di 1h00’27”, vince sulle compagne di nazionale Chiara Giovando (Pegarun ASD) e Giulia Pol (G.S. Orecchiella Garfagnana ASD).

Con la vittoria nella prima delle tre gare in programma, Gianluca Ghiano – Campione Italiano di SkySnow in carica – e Corinna Ghirardi partono al comando della classifica di Coppa Italia “CRAZY SkySnow Italy Cup” in vista delle prossime tappe sulle nevi di Gressoney (Weissrunner Gressoney) e dell’Appennino Emiliano (SkySnow Schia Monte Caio).

Si rammenta che la gara piemontese, oltre che assegnataria di punti per lo scudetto di Coppa Italia, era prova valida per le selezioni degli atleti nazionali per il Campionato Mondiale SkySnow 2024 che si svolgerà a Tarvisio il prossimo Marzo.

Grande la soddisfazione espressa dall’organizzazione per il primo atto della CRAZY SkySnow Italy Cup 2024; come sottolineato da Gianluca Logozzo, presidente dell’ Associazione Sportiva Piossasco Trail Runners, lo sforzo organizzativo è stato ampiamente premiato dagli esiti di una splendida serata di sport sotto alle stelle nel suggestivo scenario del comprensorio sciistico della Vialattea: numeri in decisa crescita e partecipazione internazionale per la Sauze SkySnow Race, che si conferma evento di sport e di animazione territoriale di assoluto rilievo per le valli alpine piemontesi.

Classifica Maschile:

1° GHIANO GIANLUCA (ASSOCIAZIONE SPORTIVA SANTIANO DANTE) 00h 49′ 19”

2° ALLOUCHE BENJAMIN 00h 50′ 05”

3° AJURIA ELKOROBARRUTIA AITOR 00h 52′ 52”

4° MARTINAT FABIO (PIOSSASCO TRAIL RUNNERS/GSP 80) 00h 54′ 10”

5° LORA MATTEO (SKYRUNNING ADVENTURE ASD) 00h 54′ 34”

Classifica Femminile:

1° GHIRARDI CORINNA (SKYRUNNING ADVENTURE ASD) 01h 00′ 27”

2° GIOVANDO CHIARA (ASD PEGARUN) 01h 01′ 58”

3° POL GIULIA (ORECCHIELLA GARFAGNANA) 01h 02′ 40”

4° BROGGI BENEDETTA (SPORT PROJECT VCO) 01h 03′ 17”

5° ROCCHIA LUISA (APD PONT-SAINT-MARTIN) 01h 07′ 24”

Per le classifiche complete consultare il portale Wedosport:  Classifica Sauze SkySnow Run – wedosport

Nuovo Dea Molinette, il più grande pronto soccorso: a marzo la gara avvio lavori

In merito ai lavori del nuovo DEA dell’ospedale Molinette, Citta della Salute sottolinea in una notte che “nel mese di dicembre SCR, Società di Committenza regionale, ha aggiudicato la progettazione dei lavori, che a metà gennaio ha dato mandato ai progettisti di predisporre il progetto definitivo. In linea con quanto comunicato dalla Regione quindi, si conferma che, nei primi mesi dell’anno, e in particolare a marzo, sarà avviata la gara per l’avvio dei lavori.
Alla luce del fatto che si tratta del Pronto soccorso più importante della Città Metropolitana, l’Azienda Città della Salute di Torino sta lavorando in sinergia con Azienda Zero per individuare una soluzione organizzativa che punti a garantire, in ogni modo, il maggior numero di prestazioni di Pronto soccorso. Il tutto con un solo ed unico principio di fondo: quello di poter garantire la sicurezza dei cittadini, dei pazienti e dei lavoratori”.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Uri Caine e i Lou Dalfin

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Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il Latin Trio di Simona Palumbo.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana si esibiscono gli Aires del Sur. Al Magazzino sul Po sono di scena i Leatherette. Al Mad Dog suona il sassofonista Toti Canzoneri.

Giovedì. Al Blah Blah sono di scena Andy MacFarlane e Nicolò Fiori. All’Osteria Rabezzana suona il quartetto del trombettista Jim Rotondi. Allo Ziggy sono di scena i Piqued Jacks. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Daykoda.

Venerdì. Al Folk Club suona il pianista Remo Anzovino. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena i Lou Dalfin con Madaski. All’ Imbarchino suonano i Mont Baud. Al Magazzino di Gilgamesh blues con il trio di Alberto Marsico e Dany Franchi. Al Magazzino sul Po è di scena Kuzu. Allo Ziggy si esibiscono gli Uguaglianza con gli Short Fuse. Al Più Spazio 4 il trombettista Giorgio Li Calzi sonorizza il documentario “La neuropatologia”.

Sabato. Al Blah Blah suonano gli Ananda Mida. Al Conservatorio piano solo per Uri Caine. Al Magazzino sul Po si esibisce il duo Brucherò nei Pascoli. Al Folk Club suonano i Birkin Tree con Becky Nì E’allaithe.

Domenica. Allo Ziggy sono di scena Federico Sirianni , L’Orage e Davide Di Rosolini. Al Diavolo Rosso di Asti suona il quartetto We Are Waves.

Pier Luigi Fuggetta

Ruffino (azione): “Le radici dell’odio non si sono ancora spente”

La morte ha colto Bruno Segre, memoria viva e operosa della Resistenza al nazifascismo, e mi piace ricordarlo, cittadino onorario di Giaveno, nel giorno in cui si celebra il “Giorno della Memoria”. La sua vita e il suo impegno civile e politico sono la testimonianza di quanto lunga e ancora non conclusa è la lotta per affermare i valori della vita e della dignità della persona. Vittima dell’odio scatenato dalle leggi razziali del 1938, Bruno Segre è stato e rimane un simbolo alto per tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Spegnere l’odio razziale significa risalire alle radici della tragedia in cui precipitò l’Europa nel secolo scorso.

Quelle radici non sono ancora morte e sprigionano veleni che stanno intossicando le nuove generazioni. Esse vanno recise in modo netto e limpido, senza ambiguità o reticenze, per ricondurre la storia alla verità dei fatti. Solo operando nella chiarezza potremo restituire senso al presente e speranza nel futuro. Così l’on. Daniela Ruffino (Azione)

Grande serata al Lingotto con il Maestro Muti

 Si è tenuto venerdì  all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto il concerto della Chicago Symphony Orchestra diretta dal Maestro Riccardo Muti. Un evento organizzato dalla Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino e Lingotto Musica con il prezioso contributo di SIAE.

 La serata è stata inoltre occasione per supportare la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a favore dell’Istituto di Candiolo – IRCCS: sono stati raccolti 38.450 euro (cifra destinata a salire) che serviranno a completare l’allestimento dei laboratori, con strumentazioni all’avanguardia, più innovative e più moderne, nei quali lavorano tre “cervelli di ritorno”, Annamaria Gullà, Eugenio Morelli e Francesco Boccalatte, che hanno lasciato Boston e New York proprio per sviluppare i loro progetti di ricerca in Italia, all’Istituto di Candiolo – IRCCS.

La Dottoressa Annamaria Gullà è Responsabile del Laboratorio di Ematologia Traslazionale e di Immunologia dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Insieme al suo team, composto dalla Dottoressa Barello e dal Dottor Turi, si occupa di ricerca sul mieloma multiplo, andando a stimolare il sistema immunitario per individuare nuove terapie. Il Dottor Eugenio Morelli, invece dirige oggi, dopo 6 anni in un centro di ricerca americano che fa capo all’Università di Harvard, il Laboratorio di Ricerca Traslazionale sull’RNA dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, mentre Francesco Boccalatte è il Responsabile del Laboratorio Genomica Strutturale del Cancro, studiando la struttura 3D della cromatina del cancro.

La Tilde che parla ai colombi in piemontese e… un po’ in latino

Diario minimo urbano … Vedere e ascoltare per credere

Gianni Milani

L’orario più o meno è sempre quello. E lo stesso dicasi per il luogo. Metà mattina, al centro del giardino che attraverso per andare al mio solito bar, dal mio solito barista per la mia solita colazione … Caffè, brioche ai frutti di bosco o se non c’è all’arancia o – ultima richiesta, ma non meno meritevole – strudel di mele con pasta sfoglia … Se ci passate a tempo, prima ancora di vederla, sentirete arrivare con un roboante strider d’ali, pari a una “flottiglia aerea” in missione bellica, un gruppone affamato di colombi o piccioni (unica differenza il colore delle piume, grigio verde/blu per i piccioni, generalmente bianco per i colombi) che ben sanno attorno a chi effettuare l’atterraggio – è proprio il caso di dirlo – di fortuna. Al centro della “pista”, la loro grande amica, generosa dispensatrice di cibo che, subito, apre il carrello della spesa e dispensa a man larga le leccornie sicuramente più idonee ai suoi protetti con le ali. Granaglie e quant’altro. Lei sa bene cosa dare loro in pasto. Non le solite briciole di pane o di brioches in caduta libera dai tavolini dei bar con dehors esterni ancora resistenti al freddo invernale. E credo sappia anche bene delle ordinanze comunali che disciplinano le modalità di alimentazione dei piccioni in città, individuando aree apposite, una ventina a Torino (quasi tutte aree-parco), ma tutte lontane per le sue deboli gambe.

E allora … Certo non se la sente di lasciare a stomaco vuoto i suoi animaletti. Che paiono per lei essere unico rattoppo a una vita di quotidiana  solitudine. Indifferente agli improperi che le arrivano dalle solite madamin sedute a cianciare sulle panchine – sverniciate, imbrattate, indecorosi siti graffitari dimentichi delle loro originarie utilità – e che, a volte, senza astio la rimbrottano: ma Tilde (ecco il suo nome) lassa perde, lur lì a portu mac ‘d malattie. E questo è pur vero. Ma lei continua imperterrita. Di età possiamo definirla diversamente giovane. Sempre sola e, fra le labbra, un via vai continuo di sigarette. Cappottone nero, sciarpone grigio, pantofoloni imbottiti e colbacco di pelliccia o  (più facile) simil-pelliccia nero: Tilde è una perfetta, impeccabile madamin d’antan. Sempre sola, mai che si fermi a parlare con qualcuno. Unici suoi interlocutori, quei beati, starnazzanti e tubanti piccioni o colombi. E con loro parla. Eccome! E per tutti ha un nome e tutti sembrano riconoscerla. Al passo, prima ancora che alla vista. Fa nen parei, Clementina, non essere così ingorda, ce n’è per tutti! Il più recente incontro proprio ieri mattina. Mi sono seduto anch’io, giornale sotto le natiche, su una panchina. Spiavo incuriosito, armeggiando, per non dar nell’occhio, con il telefonino.

E ne ho scoperte delle belle. Intanto Clementina anche ieri s’è dimostrata fra le più insaziabili. Ma, quasi al par suo, ho scoperto esserci anche la Graziella, la Totina sempre attaccata alla Cate e poi, fra i maschietti (come farà a capirne il sesso?) quel gadan del Berto e poi Fredo (tses propi ‘n balòs), e Tromlin (che bërlicafojòt ca tses!). E così con tanti altri. Incredibile! Li aveva battezzati tutti. E tutti sembravano rispondere alle sue “cazziate” e ai suoi complimenti. Chissà in “piccionese” come avranno chiamato lei, la Tilde? Perché di sicuro, quando la vedevano arrivare, si passavano con il loro classico “gru gru” la voce … arriva la Tilde … arriva la Tilde, finalmente si mangia! Sulla panchina meno sporca del giardino, osservavo, spiavo e sempre più mi sentivo “basito”. Fuori dai giochi, come tutto il resto di quel piccolo delimitato mondo: le madamin che spettegolavano, i cani al guinzaglio che innaffiavano ciò che resta dei miseri o degli strapieni e incolti “tappeti verdi”, il pakistano seduto sulle cassette di frutta, in un misero cono di sole, a vendere i giornali del mattino e qualche bimbo, con nonni annessi, nel malconcio spazio–giochi lasciato lì, senza mai la soddisfazione di qualche new entry (qualche passatempo un po’ meno agé) da anni e anni.

E non basta. Dopo una mezz’oretta di quello spettacolo, davvero curioso, la stridula, aggraziata vocina di Tilde ha profferito “verbo” che mi ha letteralmente stravolto e sconvolto … Giùsep fa nen l’ambrojon … e gnanca vuiautri … Réddite quae sunt Caésaris Caésari … Come dire, per chi non sa di latinorum: date a Cesare quel che è di Cesare … e adesso basta, ci vediamo domani!… Stesso posto, stessa ora! Aggiunsi mentalmente io. Incredulo. La Tilde parlava ai suoi “piccioncini” in piemontese e un po’ anche in latino! Sì, sì avete capito bene … in latino! E mentre se ne andava pian pianino, mani al carrello della spesa senza rivolgere un bé a nessuno, riprendendosi addosso il valigione della sua triste solitudine e, in bocca, l’ennesima sigaretta, i suoi “protetti” per un po’ la seguivano (quasi a proteggerla) sempre in modalità “flottiglia aerea” per poi, “rotte le righe”, lanciarsi alla ricerca di altri improvvisati (quelli sì, nocivi) street food. Io? Basito. Riconciliato con il pigro grigiore di un mattino qualunque. Ad maiora, Tilde. Qualche volta mi piacerebbe sedermi con te sulla “mia” panchina, “a giornal protettivo”, per scambiare insieme due chiacchiere. Per scoprire (scusa la curiosità) la tua storia. I tuoi rifiuti rancorosi al mondo e, di contro, il tuo grande amore per la Totina, la Cate o per quel bërlicafojòt del Tromlin.

Gianni Milani

Educatori professionali, 75 posti all’Upo

«Con riferimento al fabbisogno formativo del profilo di Educatore Professionale che, negli anni, non era soddisfatto, nell’anno accademico 2023/24, con l’attivazione del Corso di laurea in educazione professionale da parte dell’Università del Piemonte Orientale, sono stati attivati 75 posti, ampliando pertanto la capacità formativa che potrà tendenzialmente essere perseguita anche per l’anno accademico 2024/2025».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sugli educatori professionali.

Il Comitato Pellerina raccoglie le firme

Per fare un albero ci vuole il seme
Per salvare il nostro verde ci vuole la tua firma
Dal  27 gennaio avviamo, a Partire dal Parco della Pellerina, area giostre, la raccolta delle firme
per presentare il Referendum propositivo vincolante per l’amministrazione comunale, sulla
salvaguardia del verde della Città e contro la cementificazione delle aree libere iniziando dalla
tutela del Parco Carrara.
Poichè gli attuali amministratori, di concerto con la Regione, non intendono rispettare gli impegni
elettorali sul consumo del suolo, saranno i cittadini ad esprimersi in proposito.
Potrete apporre la Vostra firma per Salvare la Pellerina e tutti i parchi della Città, le aree verdi, così
come richiesto dal testo referendario, presso tutte le circoscrizioni, l’URP di Piazza Palazzo di Città,
la sede UIC di Via Cigna 37 -TO, la piattaforma digitale del Comune reperibile sul sito
www.comune.torino.it/elezioni e nelle varie postazioni mobili che saranno comunicate di volta in
volta sui social FB, Telegram e Whatsapp. Non fare mancare la Tua firma.
Aiutaci a salvare il verde della Città.

Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il Verde di Torino

Le atlete selezionate per il mondiale juniores 2024 si preparano sulle piste di Monterosa Ski

Champoluc, 27 gennaio 2023 – Le forti atlete azzurre selezionate per i mondiali juniores che si terranno da domani 28 gennaio fino al 3 febbraio in Alta Savoia, hanno sciato oggi (e lo faranno anche domani e lunedì in attesa delle loro gare) sulla magnifica pista Jolanda 1 (nella foto) del Comprensorio Monterosa Ski (Valle di Gressoney-La-Trinité).

Un ritiro premondiali di rifinitura che il tecnico Giseppe Butelli ha definito “decisamente soddisfacente sia per lo stato di forma delle nostre atlete ma anche per la magnifica tenuta della pista: ben battuta e soprattutto posta in perfetta sicurezza. Le condizioni ottimali per la preparazione del Gigante e delle gare più tecniche delle nostre atlete”

La 43ª edizione del mondiale juniores femminile e maschile è stata organizzata dalla Federazione internazionale sci e snowboard e si terrà in Alta Savoia, in Francia, dal 28 gennaio al 3 febbraio. Il programma include gare di discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale e combinata, maschili e femminili, e una gara a squadre mista. Le gare si disputeranno nelle località di Avoriaz, Châtel, Les Gets, Morzine e Saint-Jean-d’Aulps, stazioni sciistiche che fanno parte del comprensorio delle Portes du Soleil.

Per essere aggiornati in tempo reale sulle aperture

si consiglia di consultare il sito: www.monterosaski.eu

A Settimo gli arredi del Distretto del Commercio

Sono stati installati nei giorni scorsi i nuovi arredi urbani finanziati dal Distretto Unico del Commercio, il DUC.
Oltre alle nuove panchine e le fioriere, collocate già la scorsa estate, nei giorni scorsi sono arrivati i pannelli informativi sulla storia di Settimo e sul commercio, ma anche i nuovi divertenti “cestini” per i mozziconi delle sigarette.

I pennelli, realizzato in collaborazione con l’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, raccontano la storia delle fiere di Settimo, sono leggibili anche dalle persone ipovedenti e rimandano ad audioguide attivabili con un QRCode.
I “cestini” nascono come un gioco, un piccolo sondaggio dove “vince” il mucchio di cicche più alto: e quindi puoi scegliere fra sushi e pizza, fra Messi e Maradona o fra i Rolling Stones e i Maneskin. Un piccolo “incentivo” a non sporcare la città e a cambiare la cattiva abitudine di buttare a terra i mozziconi.

Gli arredi sono solo l’ultimo elemento del progetto del DUC, uno degli strumenti messi in campo dal Comune per sostenere il commercio di vicinato, di cui fanno parte, oltre al Comune, le associazioni e gli esercenti. Oltre al rifacimento degli arredi, il distretto ha messo a disposizione dei singoli negozianti i fondi per rinnovare vetrine ed arredi, coprendo fino all’85% dell’investimento.

«Sono una quarantina i negozi e gli operatori mercatali che hanno partecipato, in tutte le zone della Città – interviene l’assessora Chiara Gaiola – C’è un progetto complessivo per consolidare il commercio locale, in un periodo non semplice per una crisi globale prodotta in larga parte dall’e-commerce. È importante avere un centro commerciale naturale bello, interessante e valorizzato sia nei suoi elementi pubblici che in quelli privati. Così come è importante proporre eventi e iniziative capaci di renderci attrattivi, dalle fiere alla pista di pattinaggio». (Facebook)