ilTorinese

Rapina in centro a Torino. In manette 19enne

La Polizia di Stato ha tratto in arresto a Torino un cittadino marocchino di 19 anni gravemente indiziato di rapina in concorso con persona rimasta ignota.

Sono circa le tre di notte, quando la pattuglia in servizio di Volante del Comm.to di P.S. Barriera Nizza transita nei pressi di Largo Vittorio Emanuele II e si avvede di due ragazzi in difficoltà per strada. Uno di loro, di 21 anni, riferisce agli agenti di essere appena stato rapinato del proprio giubbotto griffato e del marsupio da parte di due giovani, di cui fornisce le descrizioni.

I poliziotti danno immediatamente corso alle ricerche dei soggetti e li rintracciano nella vicina via San Quintino: alla vista della pattuglia di polizia, i due si dividono scappando. Uno di essi verrà però raggiunto: il giovane, un cittadino marocchino di 19 anni, indossa proprio il giubbotto poc’anzi rapinato al richiedente. Nelle tasche del pantalone del fermato, anche due pezzi di hashish, che verranno sottoposti a sequestro amministrativo.

La refurtiva  è stata riconsegnata al legittimo proprietario e il giovane tratto in arresto per rapina in concorso.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Basket, Frecciarossa Final Eight 2024: Milano e Venezia le prime semifinaliste

 

EA7 Emporio Armani Milano e Umana Reyer Venezia sono le prime semifinaliste delle Frecciarossa Final Eight di basket, iniziate oggi pomeriggio all’Inalpi Arena.

Il primo quarto di finale ha visto prevalere nettamente la EA7 Emporio Armani Milano su Dolomiti Energia Trentino, con il punteggio finale di 80-57 che ha confermato quello che era il pronostico della vigilia.

La vittoria di Milano non è mai stata in discussione, con la squadra del coach Messina capace di prendere il largo già nel secondo quarto, dopo un inizio di gara piuttosto equilibrato: 20-17, 20-6, 26-12, 15-22 i parziali della partita.

Dopo la clamorosa uscita al primo turno delle Final Eight 2023, inizia quindi con il piede giusto il cammino della squadra milanese, che si conferma tra le favorite alla vittoria finale, insieme a Bologna.

L’altra sfida di giornata (ore 20.45) ha messo di fronte due squadre che si sono affrontate in campionato pochi giorni fa con lo stesso esito: tra Umana Reyer Venezia e Estra Pistoia ci sono stati 15 punti di differenza, con risultato finale 86-71.

19-16, 17-18, 25-16, 25-18 i parziali della partita, con Venezia che fatto il break decisivo nel terzo quarto (+10 al minuto 24) in quella che era una prima assoluta tra le due squadre, rispettivamente teste di serie numero 1 e numero 8 del tabellone, nelle Final Eight.

Il quadro delle semifinali si completerà domani con le sfide Virtus Segafredo Bologna-Unahotels Reggio Emilia (ore 18) e Germani Brescia-Generazione Vincente Napoli (20.45).

“Giovedì Scienza”: Hedy Lamarr, l’attrice che inventò il Wi -Fi

Per “Giovedì Scienza”, il 15 febbraio 2024, al Polo del ‘900, in via del Carmine 14, a Torino, alle ore 17.45, si terrà l’incontro “Da Holliwood al Bluetooth – L’attrice che ci ha portato il Wi -Fi”. Un pomeriggio con l’attrice e scrittrice torinese Sara Damario e con la professoressa Michela Meo del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino alla scoperta dell’attrice austriaca Hedy Lamarr. La diva viennese, per Andy Warhol la “donna più bella del mondo” non fu un’attrice qualsiasi: oltre a diversi film, sei mariti ed il successo internazionale sin dalla prima pellicola in cui si vede un seno nudo – “Extase” del cecoslovacco Gustav Machaty nel 1933 – brevettò un’invenzione a scopo militare, oggi utilizzata per la telefonia mobile, la tecnologia wireless. Lady Bluetooth interpretò quindi un ruolo chiave nella storia dell’innovazione scientifica inventando il moderno metodo di comunicazione senza fili impiegato nelle reti wi -fi e nel Gps. Modernissima.

Igino Macagno 

Piccoli interventi figuravano come operazioni chirurgiche: medico scoperto dalla Gdf

Un medico eseguiva  piccole operazioni di routine ma le fatturava  come interventi chirurgici. E’ stato scoperto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della Guardi di Finanza. Il dottore avrebbe sottoposto alcuni pazienti a infiltrazioni, ma registrando l’esecuzione di operazioni chirurgiche di stabilizzazione vertebrale. Il medico avrebbe usato  a proprio vantaggio codici del nomenclatore sanitario, facendo passare le infiltrazioni non coperte dalle polizze assicurative sottoscritte dagli ignari pazienti, tra le tipologie di intervento rimborsabili  dalle compagnie  assicurative.

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco)

Fino a venerdì 16 febbraio in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 16 febbraio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Enrico Salza. Sessant’anni, e più, di lavoro e d’amore per la “sua” Torino

Presentato, nei giorni scorsi, al Grattacielo di “Intesa Sanpaolo” il libro dedicato alla storia “unica” del grande banchiere e imprenditore torinese

“Un uomo generoso, che non si risparmia a tavola come nei consigli di amministrazione”: così ebbe a definire Enrico Salza, con “goliardiche” ma importanti e veritiere parole d’affetto, Valerio Zanone, tre volte Ministro della Repubblica e sindaco di Torino dal luglio 1990 al dicembre 1991. Imprenditore, banchiere, editore e “leader civico”, Salza (oggi 86enne) è stato per oltre sessant’anni fra i  protagonisti di maggior peso nello sviluppo concreto, politico economico e sociale, di una Torino capace di grandi aperture alle vicende del Paese e di camminare con gambe ben diritte e solide, proprio grazie a figure come la sua, “Salza & Company” (primo fra tutti, lo voglio ricordare, l’indimenticato “Avvocato” di casa Fiat quando Fiat era ancora Fiat e, soprattutto, Fiat era ancora Torino) che seppero tenere fermo, guidandolo nelle giuste direzioni, il timone di una “barca” oggi invece barcollante e assai meno solida, nel bel mezzo di una “tempesta perfetta”, che non risparmia colpi impietosi ovunque decida d’abbattersi. Ma, attenzione, non tutto è perduto. “Sapremo fare la nostra parte”, ci tranquillizza ancora una volta Salza, con il titolo e i contenuti del suo recente libro autobiografico (sottotitolo:“Testimonianza di un imprenditore banchiere”), settimo volume della Collana “Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo – Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura” edito da “Leo S. Olschki” (Firenze), 2024. Testimonianza autobiografica, il libro – presentato da Piero Gastaldo, presidente della “Fondazione 1563” e introdotto da Gustavo Zagrebelski, ex presidente della “Corte Costituzionale” – ripercorre le tappe principali della sua vita professionale e delle sue “scelte etiche” dagli anni Sessanta a oggi. Attraverso un anno di interviste curate dall’economista Giuseppe Russo (dal 2014 direttore del “Centro Einaudi”) e inte­grate da una selezione di suoi scritti e discorsi (alcuni mai pubblicati), Salza racconta la sua esperienza di “imprenditore innovatore e responsabile”, di presidente della “Camera di commercio di Torino”, di editore de “Il Sole 24 Ore”, di protagonista della crescita dell’“Istituto bancario San Paolo” e della fusione nel 2007 – atto creativo del più importante Istituto di Credito Italiano – di “Sanpaolo Imi” con “Banca Intesa”(presidente Giovanni Bazoli), nonché di promotore del “Progetto per Torino” e di altre iniziative, spese a “campo largo” per la città, dalla promozione di “Alleanza per Torino” e alla conseguente “sponsorizzazione” a sindaco, 1993-2001, di Valentino Castellani fino all’acquisizione in terra subalpina delle “Olimpiadi Invernali 2006”, sindaco Chiamparino. Attualmente Enrico Salza è presidente della “Tecno Holding Spa”, di “Italconsult” e di “Tinexta” (già “Tecno Investimenti” S.r.l.). E ad omaggiarlo, in grande stile e con la dovuta amicizia e riconoscenza, in occasione della presentazione del suo libro, all’Auditorium del Grattacielo di “Intesa Sanpaolo”, era presente, nei giorni scorsi, tutto il gotha politico-economico-culturale della “Torino che conta”.

“Questo libro – scrive Salza in prefazione – è il racconto della mia vita professionale e vuole restituire il senso e la morale delle scelte che ne sono state alla base. Se per nascita avrei potuto probabilmente vivere una vita di agi, per cultura familiare la strada è stata invece battuta passo a passo ed è stata spesso ripida, lastricata anche di qualche inciampo. Ma ho avuto sempre il modo e la forza di rialzarmi, grazie ai maestri che ho avuto la fortuna di incontrare e ai collaboratori con cui ho lavorato e che con lealtà hanno condiviso gli obiettivi”. “Maestri” e “collaboratori”. Squadra vincente. “Io credo ancora oggi fortemente a Torino”, insiste Salza. E noi vogliamo credergli. Vorremmo credergli. Ma i fatti spesso ci raccontano altre, tristi, realtà.

Gianni Milani

Nelle foto di Davide Bozzalla:

–       Enrico Salza con la moglie Novella

–       Giuseppe Russo

–       Enrico Salza con alcuni “grandi” amici della “Torino che conta”

Gli infermieri e il Milleproroghe

Riceviamo e pubblichiamo – Nella vigilia del dibattito che si terrà in Aula alla Camera dei Deputati in merito al Decreto Milleproroghe, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche desidera esprimere la propria posizione riguardo alla proroga del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie.
« Il ritiro dell’emendamento che avrebbe prorogato l’allentamento del vincolo di esclusività fino al 2026 è motivo di profondo dispiacere per la nostra categoria», dichiara Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino. « Sebbene non fosse la soluzione completa alle nostre richieste, rappresentava comunque un passo verso l’auspicabile abolizione di una norma che limita la nostra libertà professionale, impedendoci di svolgere attività libero professionale al di fuori dell’orario di servizio.»
La richiesta di abolizione del vincolo di esclusività e l’apertura alla libera professione infermieristica per i lavoratori dipendenti è una richiesta precisa e motivata che coinvolge l’intera comunità infermieristica ed è fortemente sostenuta dagli Ordini di riferimento. Questa misura non solo garantirebbe pari opportunità agli infermieri rispetto ad altre categorie professionali, ma avrebbe anche un impatto positivo sull’attrattività della professione, incoraggiando nuove leve ad intraprendere percorsi di studio in infermieristica.
Dal punto di vista assistenziale, il riconoscimento della possibilità di esercitare la libera professione consentirebbe agli infermieri di contribuire in modo più efficace a sostenere le strutture pubbliche e private presenti sul territorio, assicurando ai cittadini risposte immediate ai loro bisogni di assistenza infermieristica.
« Tuttavia, ci preoccupa il fatto che l’approccio attuale alla materia varia da un’azienda sanitaria all’altra, generando confusione e ritardi nell’ottenere le necessarie autorizzazioni per svolgere attività extralavorative -prosegue Bufalo –  . È essenziale un regolamento attuativo univoco sul territorio regionale che semplifichi le procedure e agevoli lo svolgimento dell’attività libero professionale nell’interesse della collettività».
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche si impegna quindi a intraprendere un dialogo con gli Uffici regionali competenti al fine di promuovere uno snellimento delle procedure, garantendo così una maggiore efficienza e tempestività nell’erogazione dei servizi infermieristici.

“Musei e cultura per migliorare la vita delle persone con demenza e Alzheimer”


Siano introdotti anche in Piemonte programmi museali dedicati ai pazienti e ai loro familiari: altre Regioni, Toscana in testa, stanno dimostrando la fattibilità e l’efficacia di simili iniziative. L’Ordine del Giorno a mia firma che ne propone l’adozione anche nella nostra Regione è stato inserito tra i temi da trattare in Consiglio Regionale.

Chiedo alla Giunta, con un mio OdG appena inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte, di realizzare progetti di welfare generativo per l’introduzione di programmi museali dedicati alle persone con demenza o morbo di Alzheimer, nonché ai loro familiari e caregiver. Considero fondamentale, infatti, incentivare modelli di cura innovativi basati su appositi interventi psicosociali. Lo stesso Piano Nazionale Demenze prevede la promozione di tutte le forme utili di partecipazione e coinvolgimento di pazienti e famiglie e la mia richiesta va nella stessa direzione. I trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali possono avere un impatto positivo sulla qualità di vita delle persone e delle famiglie. Altre Regioni italiane, la Toscana per esempio, si sono già dotate di progetti di questo tipo, con guide formate e risultati decisamente incoraggianti. Con lo sviluppo di programmi museali che coniughino attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari, anche l’arte e la cultura possono diventare strumenti di sostegno alle persone che affrontano la sfida di vivere con la demenza ed è quindi utile inserire tali misure nel Piano Regionale Demenze della Regione Piemonte, dal momento che, in un ambiente privo di barriere cognitive, le persone con demenza possono trarre tutti i vantaggi di una piena partecipazione alla vita sociale e culturale, con beneficio anche per le famiglie e i caregiver.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Gallo (Pd): “dalla maggioranza una toppa sulla sanità”

 “ICARDI RICONOSCE GLI ERRORI DEL GOVERNO NAZIONALE SULLA REVISIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEL TARIFFARIO E PROVA A CORRERE AI RIPARI CON UNA TOPPA PER QUALCHE MESE, MA IN REALTA’ IL CENTRODESTRA, A TUTTI I LIVELLI, FALLISCE ANCORA UNA VOLTA SUL SISTEMA SANITARIO”

14 febbraio 2024 – “Il governo nazionale, negli ultimi mesi, ha ridotto i fondi della sanità a bilancio rispetto al PIL e, adesso, modifica i LEA e il tariffario, aprendo a una riduzione di alcuni servizi erogati gratuitamente o con ticket ai cittadini e rivoluzionando il servizio sanitario. La revisione dei Livelli essenziali di assistenza e del tariffario, infatti, avvia una modifica sostanziale ai servizi erogati al cittadino con ricadute importanti anche sull’ occupazione del SSN e del privato accreditato. Molti servizi che oggi sono esenti non lo saranno più e molte prestazioni rischiano di essere sottopagate creando problemi di erogazione o addirittura sono destinate a scomparire” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’assessore Icardi, rispondendo alla mia interrogazione, riconosce gli errori della sua stessa parte politica a livello nazionale, affermando che tutte le regioni si erano opposte al nuovo Tariffario voluto dal Governo Meloni, ma che non si può fare altro che recepire i nuovi LEA e il nuovo tariffario. Verrà previsto un periodo transitorio per garantire alcune prestazioni con tariffe regionali attuali nel 2024, poi si vedrà. Insomma, il centrodestra regionale cerca di correre ai ripari degli errori del centrodestra nazionale, ma in realtà prova solo di rinviare di qualche mese gli effetti negativi delle scelte nazionali senza per altro riuscirci. Il centrodestra, a tutti i livelli, fallisce sulla sanità! A noi sta a cuore la salute dei cittadini e l’equità di accesso ai servizi per questo non ci fermeremo in questa battaglia e chiederò urgentemente l’audizione degli ordini professionali perchè la Regione si attivi a mantenere i servizi attuali e le tariffe. No a ulteriori tagli al sistema sanitario!” conclude Gallo.