ilTorinese

Ministro giapponese in visita al Museo della Montagna

In occasione del G7, che si tiene a Torino il Ministro all’ambiente giapponese, Shintaro Ito ha visitato il Museo della Montagna.

Accompagnato dalla  direttrice Daniela Berta il Ministro ha visitato l’Area espositiva e l’Area documentazione, esplorando le collezioni giapponesi della Fototeca e della Biblioteca Nazionale Club Alpino Italiano.

 

Novanta anni dalla canonizzazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Martedì 30 aprile al via le celebrazioni

 

Si apriranno martedì 30 aprile alle ore 7, dopo un ricco calendario di concerti, le celebrazioni per i novanta anni della canonizzazione di san Giuseppe Benedetto Cottolengo, proclamato Santo nella basilica di San Pietro da Papa Pio XI, che lo definì “il gigante della carità”.

La celebrazione sarà alle ore 7 nella chiesa della Piccola Casa di Torino, in via Cottolengo 14, con la Santa Messa presieduta da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare della Diocesi di Torino. Alle 8.30 padre Carmine Arice, padre generale della Piccola Casa, presiederà la celebrazione eucaristica per la Scuola Cottolengo. Solenne concelebrazione eucaristica, che verrà trasmessa in diretta streaming, alle 10.30, officiata da monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino.

Fino al 29 aprile nella casa della Divina Provvidenza tutti i giorni si terrà la novena in preparazione alla Solennità di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. A predicare la novena saranno diversi rappresentanti della Famiglia Carismatica Cottolenghina sul tema della loro preghiera e spiritualità a partire dagli orientamenti pastorali di padre Carmine Arice per il 2023/24.

“Quest’anno le celebrazioni per la festa del Santo Cottolengo vogliono rappresentare il ringraziamento peri 90 anni dalla canonizzazione- spiega padre Arice – “ Nella Chiesa celebrare non significa soltanto ricordare, ma soprattutto rinnovare, vale a dire comprendere come oggi possiamo incarnare il carisma del fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, testimone della carità, ma prima di tutto della fede in Cristo. Questo presuppone una comunione con il Signore, ma anche una cura della preghiera e della spiritualità, sulle quali è incentrata questa prossima novena”.

Mara Martellotta

In manette spacciatore 63enne

Un cittadino italiano sessantatreenne è stato arrestato dalla Polizia di Stato nelle scorse ore in quanto gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. Barriera Nizza, sospettando che l’uomo potesse smerciare cocaina nei presi di piazza Chiala, ne seguivano i movimenti, intercettando una presunta cessione di sostanza stupefacente con una donna sopraggiunta a bordo di un’auto. La signora veniva fermata quasi subito dagli agenti, venendo trovata in possesso di 3 dosi di cocaina. Anche il 63enne veniva fermato: nelle sue tasche venivano rinvenute 4 dosi di cocaina termosaldate rivestite di nylon, del tutto analoghe a quelle poc’anzi trovate in possesso della acquirente.

Avendo fondato motivo di ritenere che il 63enne potesse detenere presso la propria abitazione altro stupefacente, i poliziotti effettuavano un’accurata perquisizione dell’alloggio ove lo stesso vive, rinvenendo, nascoste dentro un marsupio, altre 18 dosi termosaldate, già pronte allo smercio, contenenti cocaina.

Altro stupefacente, 72 grammi, veniva però rinvenuta, anche grazie alle unità cinofile intervenute, nelle cantine, all’interno di un buco ricavato nel massetto.

 Infine, nell’appartamento i poliziotti rinvenivano e sequestravano materiale vario utile al confezionamento della droga, come bilancini di precisione e ritagli di buste di nylon, nonchè una cospicua somma di denaro, oltre 6100 €, di presunta provenienza illecita.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi, l’uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Leggermente al Salone del Libro OFF

“Leggermente al Salone del Libro OFF”  si svolgerà dal 5 al 13 maggio. All’interno del programma del Salone Internazionale del Libro Torino Off, “Leggermente” propone 8 appuntamenti gratuiti, 6 incontri tra scrittori e gruppi di lettura e 2 laboratori che si svolgono in alcune Case del Quartiere, Biblioteche e Librerie.

Avvicinare la cittadinanza alla lettura, sostenere e valorizzare i gruppi di lettura già presenti sul territorio e favorire la nascita di nuovi. Questi in estrema sintesi sono gli obiettivi del progetto “Leggermente” nato nel 2010 e frutto della collaborazione tra la Fondazione Cascina Roccafranca, le Biblioteche Civiche Torinesi e la libreria Gulliver, di concerto con un gruppo di lavoro più allargato che vede la presenza di rappresentanti dei gruppi di lettura e di diverse Associazioni e librerie.

Le colazioni gratuite dei City Angels

Due foto della distribuzione delle colazioni gratuite di domenica mattina 28 aprile che è stata effettuata per gran parte sotto la pioggia battente.

La prossima settimana il servizio di distribuzione delle colazioni è programmato per domenica 5 maggio la mattina dalle 07:00 alle 09:00, in via Nizza n.24 (Torino) di fianco al furgoncino di Specchio dei Tempi.

Per info: torino@cityangels.it
#cityangels #cityangelstorino
#volontariatodistrada #volontariatotorino
#specchiodeitempi

Il tramonto della sinistra riformista

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

La politica, come ben sappiamo, non è mai astrazione. È pur sempre legata, seppur con modalità
e metodi diversi, alla quotidianità e alla vita concreta delle persone. E anche la celebrazione delle
date storiche per il nostro paese e gli eventi che vengono organizzati di conseguenza offrono
l’occasione per misurare la qualità e la maturità del dibattito politico. È il caso, nello specifico,
delle manifestazioni legate alla Festa del 25 aprile. Il 25 aprile del 2024.
Ora, al di là del giudizio che ognuno di noi può e deve dare sulle mille manifestazioni che sono
state organizzate in tutto il paese, è indubbio che emergono almeno due elementi
sufficientemente oggettivi che difficilmente possono essere messi in discussione. Semprechè,
come ovvio, non prevalgano la tifoseria e il settarismo.
Da un lato la difficile, in alcuni settori della destra – seppur minoritari – a pronunciare parole chiare
e definitive sull’antifascismo, sulle radici culturali e politiche di quella nefasta e drammatica
esperienza e, soprattutto, sulla necessità di recidere definitivamente i legami, anche solo simbolici
ed emotivi, con il ventennio.
Sul versante opposto, però, emerge un dato molto più preoccupante ed inquietante. Perchè è la
sinistra, nelle sue multiformi e diverse espressioni, ad avere subito un processo di radicalizzazione
politica tale da averla portata nella sua interezza a giocare un ruolo sempre più massimalista ed
estremista nel declinare la sua concreta iniziativa politica. E questo al di là e al di fuori della
violenza – verbale e fisica – emersa in molte manifestazioni di piazza contro la destra, il centro
destra e l’attuale Governo Meloni partecipando, ahimè, alla Festa della Liberazione e quindi della
riconciliazione tra le diverse parti politiche. Del resto, è appena sufficiente ascoltare e prendere
atto delle parole d’ordine dei nuovi “guru” e dei simpatici ”martiri” della sinistra creati per
l’occasione – dallo scrittore Scurati alla giornalista Bortone, dal sempreverde Saviano
all’estremista Montanari – per arrivare alla persin troppo facile conclusione che ormai la linea
prevalente è quella di estremizzare sempre di più il messaggio politico frutto di un percorso
culturale fatto di anatemi ideologici, pregiudizi personali e attacchi politici frontali contro chiunque
non sia riconducibile a quel campo politico. Tradotto in termini politici, è una regressione
nostalgica – anche se nel sottosuolo della sinistra ex e post comunista questo tarlo non è mai
scomparso del tutto – ad una stagione dove prevaleva la sub cultura degli “opposti estremismi”. E
la celebrazione di questo 25 aprile – anche se si tratta di una pagina che viene prontamente
archiviata perché puramente propagandistica – ne è stata la prova plateale che conferma, ancora
una volta, quella deriva.
Ed è in un quadro del genere che la spinta a creare una sinistra riformista e di governo priva di
pregiudiziali ideologiche e di criminalizzazione politica nei confronti degli avversari, cede il passo
ad una deriva massimalista e radicale. Perchè se i “vate” del nuovo corso del Pd e dintorni
ritornano ad essere i pifferai dell’attacco ideologico, della criminalizzazione politica degli
avversari/nemici, della esaltazione della “superiorità morale” e della sistematica denigrazione di
tutto ciò che non è riconducibile al campo della sinistra ex e post comunista – seppur benedetti e
supportati da tutti i circoli radical chic milionari televisivi, artistici, cinematografici, accademici e
giornalistici – la cultura e la prassi riformista sono destinati a giocare un ruolo del tutto marginale
nel prosieguo di quella esperienza. Insomma, ci sono tutte le premesse, mutatis mutandis, di un
salto all’indietro di 40 anni e oltre quando le parole d’ordine dei comunisti erano quelle di liquidare
e abbattere definitivamente “il sistema di potere della Democrazia Cristiana”.
Sono passati molti decenni ma il copione resta sempre lo stesso. E il 25 aprile 2024, e tutto quello
che l’ha preceduto, ci consegna una pagina ancora una volta poco incoraggiante e molto
nostalgica. Peccato, abbiamo di nuovo perso una ghiotta occasione per far crescere una vera
democrazia dell’alternanza e, soprattutto, per ricercare e consolidare quella “riconciliazione”
politica che era la vera ‘mission’ della Festa del 25 aprile promossa e ideata da Alcide De Gasperi.

Contro manifestazione G7, bloccata la tangenziale di Torino e bruciati i cartonati dei leader

Che il G7 su clima, energia e ambiente sarebbe stato osteggiato dai soliti contestatori era palese. E infatti nel pomeriggio diversi manifestanti hanno occupato la  carreggiata bloccando in parte la tangenziale nord di Torino accendendo  fumogeni e provocando una coda di 2 km tra Borgaro e Venaria in direzione Frejus. La protesta ha avuto però il suo culmine nella via centrale di Venaria, via Mensa, che conduce alla Reggia. Qui i manifestanti hanno acceso un falò dove hanno dato alle fiamme i cartonati con i volti dei leader del G7, compreso  quello di Giorgia Meloni. Tra i contestatori i No Tav, militanti del centro sociale Askatasuna, ambientalisti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion. Avvisaglie della tensione si erano già manifestate ieri in serata quando al cantiere della Torino Lione a San Didero un gruppo di manifestanti No Tav ha formato un corteo contro il G7, poi disperso dalla polizia. Sui suoi profili social (vedi foto)  il sindaco di Venaria Fabio Giulivi  ha ringraziato le forze dell’ordine e tutti coloro che si sono adoperati affinché la contro manifestazione – come è alla fine avvenuto – si svolgesse senza causare danni.

“Continua la spudoratezza di certi attivisti che, poco fa, dopo aver contestato il vertice del G7 Ambiente a Venaria Reale, si sono recati sulla tangenziale che porta a Torino, per occuparla”, affermano Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Roberto Ravello, dirigente regionale del partito. “Bloccare una delle grandi arterie stradali che portano al capoluogo piemontese non porta ad alcun risultato: arreca solo disagi alla circolazione e quindi ai cittadini. Questi pseudo-ambientalisti sono personaggi in cerca d’autore, in grado solamente di fare rumore”.

 

In scena al teatro Gobetti “David Copperfield Sketch Comedy”, un carosello dickensiano

 

Per l’adattamento e la regia di Marco Isidori con i Marcido Marcidorjs e Mimosa Famosa

 

 

Debutta martedì 30 aprile, alle 19.30, al teatro Gobetti,  per la stagione del teatro Stabile di Torino, la pièce teatrale “David Copperfield Sketch Comedy. Un carosello dickensiano”, tratto da Charles Dickens per la riscrittura,  adattamento drammaturgico e regia di Marco Isidori. Saranno in scena Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone,  Ottavia della Porta, Alessio Arbustini, Vincenzo Quarta e Marco Isidori. Scene e costumi sono di Daniela Dal Cin, le luci di Fabio Bonfanti.

Lo spettacolo è prodotto da Marcido Marcidorjs e FamosaMimosa e verrà  replicato fino a domenica 5 maggio prossimo.

La Compagnia affronta le tematiche del romanzo ottocentesco, trasformandolo per il palcoscenico in una iperbolica narrazione dal ritmo verticale, che procede sostenuta da una serie di sketch dove la prevalenza del passo comico non impedisce la notazione di costume pungente, l’affondo nella contraddizione primaria del tempo storico in cui è collocato il romanzo, l’avvento della società industriale, permeata, tuttavia, da modelli comportamentali antecedenti, ricchi di un’ambiguità favorevole alla drammatizzazione teatrale. Tutto ciò avviene in un tono molto vicino a quello del vaudeville che si è scelto di assumere per far vivere al meglio la natura prismatica di quella giostra teatrale e sentimentale ideata da Dickens.

La scenografa Daniela Dal Cin anche per questo spettacolo si è espressa con una delle sue mirabolanti invenzioni e la chiave di volta di questa riduzione del romanzo di Dickens si colloca nella lotta mortale tra l’esasperazione iconica e la tramatura sonora della recitazione, portata verso una vivificante astrazione. Risulta evidente il tentativo di una rappresentazione segnata integralmenteda quella tensione verso il teatro totale che, da sempre, caratterizza la specificità artistica della compagnia.

“David Copperfield Sketch Comedy – spiega il regista Marco Isidori – vuole essere la riproposta in chiave satirico grottesca del capolavoro di Dickens. Lo spettacolo ha una struttura drammaturgica dove le singole situazioni della “novella”, agganciandosi le une alle altre, si concatenano in una sarabanda teatrale di stupefacente rilievo spettacolare, in questo aiutate eservite dall’impianto scenografico di Daniela de Cin, andando così a instaurare una giostra veloce e incalzante, in cui il dinamismo è  duplice, sonoro e iconografico,  capace di comporre quel corpo drammatico che giustifica oggi la riproposizione teatrale di un testo di tale natura. Lo scandagliare scenico diventa lo strumento più  adatto ad individuare nelle pieghe della narrazione ottocentesca  quei temi universali che da sempre sono appannaggio della vicenda umana e che il teatro soltanto sa specchiare con verità completa”.

MARA MARTELLOTTA

Accoltella la suocera per questioni di eredità

È agli arresti domiciliari il 70enne che ha accoltellato la suocera 90enne, ospite di una casa di riposo a Sanfrè nel Cuneese, in orario di visita. Il genero ha estratto il coltello colpendo l’anziana più volte. Poi il personale della struttura, richiamato dalle grida di aiuto, ha fermato l’aggressore successivamente arrestato dai carabinieri di Sommariva Bosco. L’anziana è stata ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale di Verduno. All’origine dell’aggressione ci sarebbero dissidi familiari in merito a un’eredità.

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