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Morto bimbo di due anni caduto dal terzo piano
È morto il piccolo di due anni caduto dal terzo piano di un edificio di Alessandria lunedì scorso. Il bambino si era sporto sul davanzale per recuperare un giocattolo. Le ricostruzioni degli investigatori dicono che il bimbo era in casa con la mamma che stava allattando il fratellino quando è caduto nel cortile. In gravissime condizioni era stato ricoverato in ospedale.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Rosso indelebile. L’arte contro la violenza di genere
IL TORINESE WEB TV
Il 14 marzo è stata una giornata significativa per la lotta contro la violenza di genere, con l’inaugurazione di due panchine rosse, simbolo di sensibilizzazione sul tema. Le panchine sono state realizzate dalle classi 4 L e 4 E del liceo artistico Passoni, sotto la guida dell’artivista Rosalba Castelli e delle professoresse Giovanna Mavilia, Mariangela Capra e Sabina Ramundo. Il progetto è stato pensato per trasmettere messaggi forti contro la violenza sulle donne. Le panchine sono state collocate davanti al “fungo” di corso Telesio, un’area simbolica, e sono state arricchite da frasi che invocano rispetto, consapevolezza e la necessità di fermare ogni forma di abuso. Durante l’inaugurazione, hanno partecipato anche diverse figure istituzionali, tra cui Alberto Re, presidente della circoscrizione 4, il coordinatore Lorenzo Ciravegna, e i consiglieri Roberto Ceschina e Federico Varacalli, che hanno preso parte all’evento, dimostrando il loro impegno nel promuovere la cultura del rispetto e della parità. Oltre al colore, le panchine sono arricchite da frasi scritte dagli studenti stessi, pensate per sensibilizzare e combattere questo fenomeno sempre più diffuso. “Le violenze non segnano solo i corpi” e “Anche i luoghi lasciano impronte indelebili” “L’amore non è una cella” e “1522” numero di telefono cui le donne vittime di violenza possono ricorrere. Questa creativa azione artistica non solo valorizza l’arte come strumento di comunicazione sociale, ma vuole anche stimolare una riflessione nei passanti, incoraggiando la consapevolezza e il rispetto verso tutte le donne.
FRANCESCO VALENTE
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Panfua: Il Nuovo Tempio dei Fluffy Pancake a Torino
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Viene inaugurata sabato 15 marzo, alle 15.30, la mostra “Un lunghissimo Ottocento – esperienze estetiche, poetiche e tematiche tra collezionismo e decorazione prima e dopo il divisionismo di Angelo Mombelli”, un’esposizione che attraversa un secolo di evoluzioni artistiche e culturali.
Organizzata dal Comune di Rosignano Monferrato, in collaborazione con Emanuele Cardellino, esperto d’arte e titolare della galleria L’ Estampe di Torino, e con Francesca Boi alla direzione artistica e al progetto curatoriale. La mostra è allestita presso i Saloni Arnaldo Morano, attraversa e percorre il lunghissimo Ottocento, un secolo eccezionalmente intenso, costituito da grande evoluzione economico culturale, nel quale correnti più strettamente positiviste si alternarono ad altre spiritualiste, nella cultura elitaria come nel sentimento comune, dando origine a figurazioni artistiche nelle quali dall’alternanza rifletteva l’indagine, più o meno consapevole, che gli artisti e gli intellettuali erano chiamati ad approfondire. Nel percorso espositivo appariranno oltre 30 opere di grandi artisti dell’Ottocento e del primo Novecento italiano che ebbero una straordinaria fortuna collezionistica nonostante le pressioni sempre più forti da parte delle avanguardie, contestualizzati in ambienti domestici opportunamente ricostruiti prendendo spunto e ispirandosi ad alcune opere di Angelo Morbelli, capace di rendere al meglio il contesto nel quale le opere si collocano.
La mostra di Rosignano Monferrato si pone in ideale continuità con la “bellezza liberata-Leonardo Vistolfi, gli amici divisionisti” ospitata a Casale Monferrato. L’obiettivo è offrire ai visitatori la possibilità di confrontare le diverse espressioni artistiche del periodo, dal divisionismo ad altre correnti che hanno sancito il passaggio tra Ottocento e Novecento.
Inaugurazione: sabato 15 marzo alle 15.30
Durata mostra: 15 marzo – 11 maggio 2025
Orari: sabato e domenica 10.30 – 12.30 e 15.30 – 17.30. In settimana 15.30 – 17.30 su appuntamento.
Telefono: 347 0530167
Mara Martellotta
Duathlon Sprint Città di Santena
Nuova edizione del Duathlon Sprint Città di Santena, prova del circuito nazionale in programma domenica 16 marzo sulle distanze di 5 e di 2,5 km per quanto riguarda la corsa podistica e di 20 km per la prova ciclistica. Il programma della manifestazione organizzata dall’associazione sportiva Qualitry di Torino prevede il ritrovo alle 10 alla scuola media Giovanni Falcone di via Tetti Agostino 31, mentre alle 11 nella piazza adiacente alle scuole elementari, di fronte al parco Cavour, si aprirà la zona cambio. La gara femminile partirà con la formula “Mass Start” alle 13 e quella maschile alle 14,30. Le premiazioni sono in programma alle 16,30.
Il duathlon è uno sport individuale che comprende una frazione iniziale di corsa, seguita da una di ciclismo e da un’ulteriore frazione di corsa. Il format è simile a quello di una gara di triathlon, senza soluzione di continuità tra le frazioni. La corsa si disputerà su di un anello di 2,5 km interamente chiuso al traffico, da percorrere due volte nella prima frazione e una volta nell’ultima. La frazione ciclistica di 20 km avrà come teatro un anello chiuso al traffico, da percorrere due volte. Per partecipare alla gara è necessario essere in possesso della tessera della Federazione Italiana Triathlon o di una federazione riconosciuta dalla Federazione internazionale World Triathlon. Gli atleti non tesserati potranno sottoscrivere un tesseramento giornaliero fornendo copia del certificato medico agonistico per la pratica del triathlon.
Tutte le informazioni sul Duathlon Sprint Città di Santena sono reperibili nel sito Internet www.qualitry.it
C’era una volta… “un pezzo di legno” scriveva Carlo Lorenzini, in arte Collodi. Anche questa storia inizia con un pezzo di legno, ma il legno non è destinato a diventare burattino, bensì una sedia impagliata che in comune con Pinocchio ha avventure, viaggi e un legame stretto con i suoi artigiani: il seggiolaio, il cadregat in dialetto e l’impagliatrice, l’ampajaura.
L’attività, sviluppatasi a partire dalla metà dell’Ottocento, coinvolge gran parte delle famiglie del Comune di Azeglio e si sviluppa a tal punto da riuscire a dare impulso non solo al commercio locale, ma a creare flussi stabili verso il Nord Italia, la Svizzera, la Francia e gli Stati Uniti, affievolendosi, per poi cessare del tutto intorno agli anni ’80 del secolo scorso, travolta dalla produzione in serie, dalle macchine e dall’utilizzo di quella tecnologia che ha tutto uniformato, spazzando via il calore del passato a vantaggio della freddezza di un presente sempre più rapido e superficiale. Nel 2004, con grande impegno e amore, i volontari dell’Associazione ARTEV hanno creato l’ecomuseo “La Cadrega fiurja”, un piccolo gioiello che custodisce e sottrae al trascorrere del tempo il racconto della nascita della produzione e dell’impagliatura delle sedie, un luogo di gozzaniana memoria dove regna non il rimpianto, ma semplicemente quella sottile malinconia che tutto avvolge e tutto rende caro.
Ai locali si accede attraverso una piccola scalinata che da piazza Massimo d’Azeglio scende verso via XX Settembre, costeggiando la Torre Campanaria e la Chiesa Parrocchiale. Una lungo e ampio ingresso ospita numerosi esemplari di sedie sottratte al trascorrere del tempo, sedie umili per la cucina contadina e sedie eleganti per la sala da pranzo, sedie impagliate con la lesca, l’erba palustre che con la paglia di segale costituisce la seduta, e sedie alle quali si intreccia la canapa, sedie che si fronteggiano e si affiancano, richiamando alla mente la “Sedia di Vincent” e la “Sedia di Gauguin” dipinte da Van Gogh, in apparenza vuote, ma evocative di presenze, di volti, di storie, di emozioni. Non poteva mancare la ricostruzione della sala da pranzo o salotto con i manufatti azegliesi, con il servizio “buono” che nessuno utilizzerà, con il canapè impagliato sul quale non siederà nessuno, con i volti sottratti per sempre al trascorrere del tempo da uno scatto fotografico. “Fuga delle stanze morte! Odore d’ombra! Odore di passato!”, citando Gozzano. E poi la cucina con l’angolo per impagliare e il laboratorio di falegnameria del cadregat con gli utensili, gli attrezzi, le sedie incompiute, la paglia ancora da intrecciare. Questo sito espositivo che dovrebbe essere conosciuto e protetto, come conosciute e preservate devono essere le nostre radici perché il presente e il futuro non si possono costruire senza passato, senza origini, senza un punto dal quale partire e al quale tornare, rappresenta solo una cellula dell’Ecomuseo, che si compone anche del “Sentiero della lesca”, il percorso naturalistico nel bosco e sulla sponda azegliese del lago di Viverone, dove si può osservare l’erba lacustre usata per l’impagliatura, e dovrebbe coinvolgere la vecchia fabbrica di sedie fondata nel 1879 dal cav. Santina, in regione Pila, nella quale i macchinari funzionano ancora. Una via dell’anima, un ritorno alle origini e alle storie delle generazioni che ci hanno preceduto, di quegli antenati che vivono nelle memorie e nei gesti ripetuti, oltre che nei nostri cuori e che un umile oggetto come una semplice sedia può riportarci, per caso, alla mente, simile alla “madeleine intinta nell’infuso di tiglio del ricordo”.
Barbara Castellaro
Visite su prenotazione
P.za M. d’Azeglio – 10010, Azeglio
0125 72537 / 3398151581
La Reggia di Venaria celebra l’avvicinarsi della Primavera con la terza edizione di “Sulle note della bellezza”, il suggestivo concerto immersivo nella luce mattutina della Galleria Grande. Per l’occasione la Reggia apre le sue porte ai visitatori alle 8.30, accogliendo il pubblico all’interno dell’incantevole galleria per immergersi nella bellezza dell’architettura juvarriana, progressivamente illuminata dalle luci del primo mattino e lasciarsi coinvolgere dalle note del Quartetto Prometeo, uno dei più importante ensemble cameristici europei. Dopo il concerto, prima di procedere alla visita dei giardini della Reggia, gli spettatori possono cogliere l’opportunità di una ricca esposizione nei suggestivi ambienti della stessa. Il programma del concerto prevede, di Joseph Haydn, “Sunrise” Quartetto op.76 n.4; di Dmitrij Šostakovič il Quartetto n.7; di Giorgio Federico Ghedini “Il terzo quartetto in un solo tempo”.
Il Quartetto Prometeo è composta da Nurit Stark al violino, Aldo Campagnari al violino, Danusha Waskiewicz alla viola, Francesco Dillon al violoncello. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia, e si è esibito nelle più importanti sale concerto come la Concert Gebow di Amsterdam, il Prague Spring Festival, il Mecklemburg Festival, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Società del Quartetto di Milano, Gli Amici della Musica di Firenze, il Teatro La Fenice, e ha collaborato con musicista del calibro di Mario Brunello, Enrico Pace, il Quartetto Balcea, David Geringas e altri. Dal 2013 è Quartetto in residence all’Accademia Chigiana di Siena, in collaborazione con la classe di Salvatore Sciarrino, e dal 2019 tiene corsi di quartetto presso l’Accademia Musicale Santa Cecilia di Portogruaro e dal 2020, a Roma, nell’ambito di Avos Project.
Domenica 16 marzo, ore 8.30.
Biglietto: 16 euro comprensivo della visita ai giardini e alla Reggia – gratuito per abbonamento musei. Costo colazione 12 euro
Prenotazione: silvia.caruso@compass-group.it
Mara Martellotta
8 marzo 2025
In concomitanza con l’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, le sale espositive della Fondazione Giorgio Amendola, in via Tollegno 52, a Torino, ospitano l’esposizione collettiva intitolata “Segno, disegno, pensiero”, omaggio alla creatività e alla qualità di 11 artiste torinese: Maura Banfo, Clotilde Ceriana Mayneri, Chen Li, Carla Crosio, Matilde Domestico, Fernanda Fedi, Carol Rama, Marina Sasso, Anna Valle e Alma Zoppegni.
La mostra, a ingresso libero, è stata inaugurata alle ore 17 di sabato 8 marzo e sarà aperta fino a lunedì 31 marzo.
“Con questa mostra – spiega la curatrice Paola Malato – si intende mettere a fuoco l’aspetto della ricerca artistica femminile contemporanea che coniuga l’immagine figurativa con la lettera, con lo scritto o con il segno linguistico inteso sia nei suoi aspetti semantici sia nella sua essenza calligrafica. Le potenzialità comunicative della parola scritta, oltre al significato dei suoi contenuti, rimandano a segni, simboli, suoni, tracce evocative di idee e di pensieri, che veicolano una inaspettata dimensione estetica. Ecco che l’arte se ne appropria fin dai tempi più antichi: la parola supera la pura autoreferenzialità e diventa immagine significante in sé, portatrice di una sua risorsa comunicativa. Il segno scritto è pensiero che si fa traccia, e la traccia si fa voce e la voce, a sua volta, si fa energia emotiva, etica, simbolica e, in qualche caso, anche ideologica”.
La mostra è aperta da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Il sabato dalle 9.30 alle 12.30
Mara Martellotta
Rifondazione in piazza contro la guerra
Oggi il Partito della Rifondazione Comunista sarà presente in città con due appuntamenti:
– alle ore 15,30 in Piazza della Repubblica angolo via Milano per un incontro con i cittadini in cui si presenteranno le nostre posizioni a favore della Pace e contrarie all’aumento delle spese militari e alla manifestazione indetta da Michele Serra.
– alle ore 16,30 alla manifestazione unitaria contro il DDL Sicurezza varato dal governo Meloni, che abbiamo contribuito ad organizzare e che si terrà in Piazza Palazzo di città.
Il segretario provinciale Paolo Ferrero ha dichiarato: “La lotta contro la guerra e l’aumento delle spese militari e contro la legge fascista che il governo vuole varare per reprimere chi protesta, sono due facce della stessa medaglia. Da un lato ci tagliano la sanità e lo stato sociale usando i soldi delle nostre tasse per le armi e dall’altra vogliono impedirci di protestare. Oggi quindi manifestiamo contro il DDL Sicurezza voluto dalla Meloni e contro chi – dal governo a Michele Serra al PD – vuole che l’Unione Europea continui la guerra in Ucraina. Manifestiamo contro la guerra, le spese militari e la repressione per costruire l’alternativa sociale e politica.”