Incidente mortale a Torre Pellice. Un anziano e il suo cane sono stati travolti e uccisi da due auto. L’uomo stava attraversando la strada con il cane al guinzaglio quando un’Alfa Romeo Giulietta li ha investiti facendo sbalzare il pensionato contro un’altra auto che sopraggiungeva dal senso opposto. Non c’è stato niente da fare per salvare lui e l’animale.
Poco meno di una settimana e venerdì 10 maggio, condizioni permettendo, partirà l’Esplorazione del
Fiume Vjosa, un piano ambizioso nato dall’idea di Carlo e Gabriele, due appassionati di outdoor e
conservazione ambientale. “Progetto Ulisse” – questo il nome iconico scelto per la traversata fluviale
che partirà dalla Grecia e finirà in Albania su uno degli ultimi corsi d’acqua incontaminati
d’Europa – sarà un’esplorazione frutto della necessità di proteggere l’ambiente naturale.
Un’iniziativa che vede protagonista uBroker Spa e Reset Energia come main sponsor, insieme ad Acid
Rain, South Face Paradise S.n.c, Pellissier Sport S.n.c. e OutBe S.r.l., realtà che come noi
condividono una connessione con la terra d’appartenenza, il Piemonte e la Valle d‘Aosta, e valori
preziosi: sostenibilità, risparmio energetico, riduzione degli impatti ambientali e salvaguardia dei luoghi
naturali più preziosi della Terra.
Il piano è ambizioso: Carlo Fasciano e Gabriele Melchiorre, canavesani doc, navigheranno tutti i 173 km
del fiume Vjosa utilizzando una zattera costruita interamente con materiali riciclati e di recupero.
Sette tappe da Konitsa sul confine fra Grecia e Albania fino alla foce del fiume Vjosa sul Mar Adriatico
per esplorare lo straordinario ambiente incontaminato insieme alla cittadinanza locale. Lungo il percorso
sono, infatti, previste iniziative di citizen science, perché anche la ricerca scientifica sarà compagna fedele
di questa avventura e scoprirete presto come. Inoltre, l’impresa non finisce qui. Carlo e Gabriele,
torneranno a casa navigando da Valona a Brindisi. Per questa traversata, la zattera si trasformerà: una
vela e due moduli supplementari ai lati permetteranno al team di affrontare il mare e tutte le sue incognite.
La zattera è frutto dell’ingegno e dell’impegno di Carlo e Gabriele, che hanno trasformato fusti di birra
e altri materiali riciclati in una struttura che si distingue per la sua sostenibilità ambientale. Il
lavoro artigianale di Carlo e le sue abilità nella saldatura e nell’assemblaggio hanno dato forma a una
zattera robusta e funzionale. Gabriele, focalizzandosi su design e concetto, ha guidato il processo
creativo, garantendo che la zattera non solo rispondesse ai requisiti funzionali, ma incarnasse anche
un’espressione tangibile di sostenibilità. L’uso di materiali di recupero non solo riduce l’impatto
ambientale, ma testimonia anche la possibilità di creare soluzioni innovative partendo da risorse già
esistenti. Un mezzo che diventa un vero e proprio simbolo di impegno per un mondo più sostenibile.
Noi di uBroker Spa e Reset Energia parteciperemo alla spedizione supportando la squadra nella
logistica con la messa a disposizione di un furgone per poter trasportare tutto il necessario e
contribuendo attivamente alla possibilità di fare ricerca sul campo, modificando così le sorti di un
luogo tanto prezioso. Grazie al nostro contributo, infatti, il team ha potuto acquistare strumenti e sonde
utili a raccogliere dati che saranno utilizzati da prestigiose Università; il sensore MeteoTracker per il
monitoraggio metereologico, il protocollo FreshWater Watch disegnato da Earthwatch EU per lo stato di
salute dell’ecosistema fluviale e la raccolta di campioni per le analisi sulla qualità delle acque e, infine, i
sensori EnvLogger per rilevare la temperatura dell’acqua lungo il fiume
I nostri inviati speciali, poi, seguiranno Carlo e Gabriele nella traversata, che sarà raccontata giorno per
giorno con contenuti esclusivi sui canali di Progetto Ulisse e sui nostri canali social. Questa
spedizione rappresenta quelli che sono i nostri valori più profondi, sposando la nostra visione di futuro:
un mondo dell’energia attento e rispettoso del pianeta Terra.
South Face Paradise, guidata dai suoi fondatori Simone Costa e Luca Tenan, anch’essi canavesani,
coordina il progetto e la parte logistica e si impegna a fornire supporto di sicurezza lungo l’intero
percorso. Inoltre, partecipa attivamente nella discesa del fiume Vjosa in kayak. Infine, in collaborazione
con l’azienda Outbe, South Face Paradise sarà responsabile delle analisi scientifiche lungo il corso del
fiume, contribuendo alla raccolta di dati utili alla ricerca scientifica e alla conservazione
dell’ecosistema fluviale.
Infatti, l’azienda Outbe collabora già con le Università della Bicocca di Milano e il progetto Freshwater,
in partnership con l’Università di Oxford, per condurre alcuni studi lungo il fiume Vjosa. Questa
sinergia fra le realtà che prendono parte al progetto promette di fornire una base solida per comprendere
meglio l’ecosistema del fiume e contribuire alla sua protezione a lungo termine.
Infatti, il progetto è sì un’avventura sportiva grazie anche al contributo di Pellissier Sport che contribuisce
alla spedizione con la fornitura di indumenti sportivi, ma si estende con un’impegnativa e impegnata
campagna di sensibilizzazione ambientale. Il fiume Vjosa è da diversi anni al centro di una lotta
internazionale per la sua protezione, conosciuta come “Salva il Cuore Blu d’Europa”. Grazie agli sforzi
congiunti di ambientalisti e al sostegno di importanti marchi e istituzioni, nel 2023 è stato istituito il parco
nazionale omonimo, il primo parco fluviale selvaggio d’Europa.
La spedizione, quindi, non vuole solo documentare l’esperienza, ma si propone di produrre un
documentario che racconti la storia e la lotta dietro al fiume Vjosa. Quella prodotta dal team di
Acid Rain sarà una narrazione che cattura le testimonianze e i luoghi simbolici della battaglia per
preservare l’unicità e la meraviglia di questo fiume.
L’Esplorazione del Fiume Vjosa promette di essere un’avventura epica, unendo sport, natura e impegno
per la conservazione ambientale. Rappresenta un esempio tangibile di come sia possibile trasformare la
passione per l’avventura in azioni concrete per proteggere il nostro pianeta.
Nominato lo scorso anno ad della multiutility del Nord-Ovest Iren, oggi è stato arrestato nell’ambitodell’inchiesta di Genova per la quale è finito ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Nella maxi indagine della direzione distrettuale Antimafia e della Guardia di finanza è coinvolto anche l’amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, con l’accusa di corruzione “per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”, vicende che non riguarderebbero Iren ma la precedente attività alla guida dell’autorità portuale genovese.
Iren scrive in una nota di avere “appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità Giudiziaria di Genova. I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren. Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale e a tal fine è stato convocato entro il primo pomeriggio della giornata odierna un consiglio di amministrazione straordinario per l’attribuzione temporanea delle deleghe”.
Il Pd ha un avversario tosto: Elly Schlein
EDITORIALE
Di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”
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L’associazione TAG Torino Art Galleries, in occasione del Salone del Libro di Torino, parteciperà al Salone OFF con l’iniziativa “Libri d’arte in galleria” dal 7 al 12 maggio con la presentazione di cataloghi e libri d’arte, permettendo al pubblico di appassionati d’arte di conoscere da vicino gli artisti, i curatori, i critici d’arte e i direttori dei musei che saranno protagonisti di conversazioni capaci di mostrare i retroscena dell’arte attuale e dei suoi processi di cambiamento, insieme alle storie di artisti e galleristi da sempre impegnati sulla scena poliedrica e avanguardista dell’arte torinese.
“L’Associazione TAG – sostiene la neo presidente Elisabetta Chiono – è lieta di partecipare per la prima volta al Salone OFF proponendo presentazioni e incontri con gli autori per ospitare il pubblico cittadino e quello in visita nella nostra città appassionato di arte e di cultura “.
Il 7 maggio prossimo alle 18.30 presso la Riccardo Costantini Contemporary, in via Goito 8, l’autore del volume “L’ironia è una cosa seria- Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea”, Francesco Poli, incontrerà Marco Enrico Giacomelli.
Alla stessa ora l’8 maggio, presso la galleria FEBO&DAFNE, in via Vanchiglia 16 Marco Rizzo, autore di “Per amore di Monna Lisa” dialogherà con Andrea Lorenzo.
Il 9 maggio alle 18, presso la galleria Weber & Weber Arte Moderna e Contemporanea di via San Tommaso 7 si terrà un incontro dal titolo “Chimere” con Armando Audoli, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.
L’11 maggio alle 11.30 presso la galleria GAGLIARDI E DOMKE, in via Cervino 16, presentazione del libro “Amen” di galleria e altre storie, incontro con l’autore Pietro Gagliardi.
Infine gli ultimi due appuntamenti saranno con la galleria Simondiin via della Rocca 29, dove verrà presentato il catalogo ‘Botto &Bruno. Society, you’re crazy breed’. Testi del catalogo di Beatrice Merz e Maria Certonze, e con la galleria CRAG GALLERY, in via Parma 66D, dove il 12 maggio, alle 10.30, vi sarà l’incontro con l’autore del libro “Il pensiero superficiale nell’arte e nella cultura contemporanea “, Gabriele Salvaterra.
Sono incontri a ingresso libero.
Mara Martellotta
Nel programma del centrodestra per la sanità piemontese, presentato agli Artigianelli di Torino dal presidente Alberto Cirio, si prevedono nuove assunzioni, il proseguimento del piano di abbattimento delle liste d’attesa, e la telemedicina per le cure a domicilio. Ma quello che spicca è il nuovo pronto soccorso convenzionato a Torino. In attesa dei nuovi ospedali sarà privato e verrà fatto il bando entro l’estate.
Informazione promozionale
L’artista internazionale Maurizio D’Andrea è nativo di Napoli e sin dalla sua giovane età ha dimostrato un vivo interesse per la psicologia, dedicandosi allo studio delle teorie di Jung e di Freud, riuscendo ad immergersi nelle profondità dell’inconscio e degli archetipi collettivi, plasmando la sua visione artistica.
L’avventura pittorica inizia molto presto, a soli sedici anni, dando vita a paesaggi mentali che altro non sono che il riflesso dell’interno della sua mente, permeata profondamente dall’inconscio. Molti sono stati gli strumenti artistici sperimentati da D’Andrea, quali pennelli, spatole, rulli e stracci, tutti capaci di esprimere la complessità dei suoi pensieri. Le sue opere sono caratterizzate da colori audaci e gesti pittorici intensi, talora descritti come nevrotici, segno di uno studio approfondito, da parte di D’Andrea, della pittura di Jackson Pollock, sulla quale si è concentrato sui suoi gesti liberi, e di Emilio Vedova, noto pittore astrattista italiano. L’arte del maestro Maurizio D’Andrea può essere classificata nell’ambito dell’astrattismo lirico-informale, in cui emozioni e sensazioni sono comunicate attraverso l’uso della forma, del colore e dei gesti. Le sue opere rappresentano un’immersione nell’inconscio e nell’esplorazione della mente umana.
“Il mio ‘viaggio artistico’- svela D’Andrea- scava nelle profondità nascoste della mente, un viaggio ispirato al lavoro pionieristico di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Questi visionari hanno illuminato il concetto di inconscio, un regno in cui risiedono strati di pensiero, desideri e esperienze umane condivise, capaci di manifestarsi attraverso simboli, miti e immagini ricorrenti. Nella mia arte utilizzo l’astrazione e ne faccio uno strumento di trasformazione. L’astrazione pura, nella sua essenza, cerca di distillare il nucleo di un oggetto o di un’idea, eliminando la rappresentazione diretta della realtà. Attraverso questa astrazione cerco di aggirare la superficie e di immergermi nell’inconscio, dove si trovano gli archetipi universali.
Archetipi che emergono nelle mie opere come forme e simboli ripetuti, forgiando un linguaggio visivo capace di trascendere le barriere linguistiche e culturali. Il mio viaggio creativo è plasmato da un ricco arazzo di influenze. Tra queste figura l’espressionismo astratto americano, in particolare la New York School, che ha lasciato un segno indelebile nella mia comprensione dell’arte astratta e della pittura gestuale: Jackson Pollock, Mark Rothko e Robert Motherwell hanno guidato la mia esplorazione della spontaneità, dell’espressione emotiva attraverso il colore e la trasmissione dei significati profondi attraversi i dipinti. Ciò che mi motiva è la ricerca dell’universale, ispirata al concetto di Platone della forma universale.
Cerco di catturare queste forme universali nella mia arte rivelando le profonde connessioni tra esperienze umane condivise. A Torino, culla dell’innovazione e della creatività artistica, ho fondato il “Movimento Artistico, Introversico Radicale”, che sostiene la purezza nell’interiorità dell’arte, incoraggiando la collaborazione, la sperimentazione e la liberazione dell’espressione creativa dai vincoli commerciali. Esso mira a coinvolgere gli spettatori in una relazione individuale e viscerale con l’arte, in cui l’artista, l’opera d’arte e lo spettatore si impegnano in un dialogo profondo.

Il mio viaggio si estende oltre la pittura tradizionale per includere l’arte digitale, dove continuo a esplorare le profondità della mente umana. I miei lavori digitali approfondiscono vortici interiori, proiezioni mentali e spazialità geometriche. Attraverso il mio software “Artetc” creo fusione e sovrapposizione spaziale di forme, linee e archi, sbloccando le nuove dimensioni dell’espressione artistica. Ai miei occhi, il successo come artista si verifica quando il mio lavoro trascende l’espressione personale e diventa una fonte di connessione, contemplazione e ispirazione per gli altri. Si tratta di comunicare in modo efficace emozioni e concetti complessi attraverso l’arte, lasciando un impatto duraturo sugli individui e sulla società nel suo insieme.

L’arte è uno specchio che riflette l’anima della società, un potente mezzo per l’espressione culturale, il commento sociale e l’esplorazione delle esperienze umane. Sfida le convenzioni, provoca discussioni e arricchisce le nostre vite promuovendo la creatività, il pensiero critico e le connessioni emotive. Preserva la nostra storia, documenta la nostra cultura e lascia un‘eredità senza tempo. Il mio obiettivo è condividere la mia arte con un pubblico globale, consentendo a persone provenienti da culture differenti di connettersi con il mio lavoro e di trovare un significato personale. Voglio trasmettere il linguaggio dell’inconscio e dimostrare che l’arte astratta può trascendere le barriere culturali e linguistiche, toccando le corde dell’umanità”.
L’artista sta dando un contributo notevole all’astrattismo internazionale contemporaneo. I suoi studi mirano ad arricchire e sostenere il linguaggio astratto e le sue molteplici astrazioni, con focus sulla psiche. Ha esposto in mostre collettive e private a New York, Tokyo, Parigi, Madrid, Bruxelles, Berlino, Barcellona, Amsterdam, Zurigo, Londra, Berna e in altre città.
Il primo agosto sarà a Vienna con una mostra personale nella famosa galleria Steiner. Maurizio D’Andrea è presente sui social con il profilo Facebook e il profilo Instagram, nei quali è possibile trovare anche le immagini delle sue opere d’arte.
Mara Martellotta
Ciclista investito: è in gravi condizioni
Nuovo incidente sulle strade piemontesi ai danni di un ciclista. Un uomo è stato investito sulla strada che collega Frugarolo e Spinetta Marengo. Il ciclista di 74 anni è stato soccorso dal personale del 118 ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Alessandria. Le sue condizioni sono gravi. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
“La guerra, la storia, la memoria che verrà”, al centro dei primi incontri organizzati dal “Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte”
Giovedì 9 e venerdì 10 maggio
Due eventi dedicati al tema della “Guerra” e della “Memoria” (media partnership “La Stampa”). E quattro nomi di assoluto rilievo sul piano storico e culturale: saranno loro, fra le figure di maggior interesse, a fare da apripista alla XXVI edizione del “Salone Internazionale del Libro di Torino” che farà della città la “Capitale della Lettura” dal 9 al 13 maggio. Due eventi, si diceva. Tenuti in collaborazione con “Polo del ‘900”, “Anpi”, “Comunità Ebraica”, “Istoreto” e “Aiace”.
Il primo (giovedì 9 maggio, ore 14,30, Padiglione 2, presso l’“Arena Piemonte) è un monologo sulla “Guerra” attraverso la letteratura e il cinema, con protagonista Mattia Feltri, direttore del giornale online“HuffPost” ed editorialista de “La Stampa” dove oggi cura la rubrica di prima pagina “Buongiorno”; il secondo (venerdì 10 maggio, ore 15,30, stesso luogo) metterà a confronto sul tema della trasmissione della “Memoria” la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, la scrittrice Lia Levi e la giornalista Agnese Pini.
“Guerra, tempo di vivere tempo di morire”: il canovaccio sui cui andrà a muoversi l’intervento di Feltri: un monologo sulla guerra “attraverso la letteratura e il cinema”. Da Stanley Kubrick a Remarque, passando per Omero, il Vangelo e la “Chanson de geste”, il primo genere poetico (basato su eventi del periodo carolingio) “ben definito e strutturato espresso in lingua d’oil”. Una cascata di materiale storico su cui riflettere, per fare poi i conti, a valle, con la tragica realtà dei giorni nostri.
Su “La memoria che verrà” verteranno invece gli interventi di Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini. A moderare il confronto la giornalista de “La Stampa”, Fulvia Caprara: “Una riflessione – spiegano gli organizzatori – a più voci su come trasmettere la ‘Memoria’ e interessare alla ‘Storia’ le generazioni più giovani”.
Compito non facile quello affidato all’Archibugi, alla Levi e alla Pini. Sicuramente di enorme interesse per le varie angolazioni riflessive e propositive da cui le “magnifiche” tre sapranno scoccare frecce che arriveranno senza dubbio dritte al cuore del grande pubblico e di quello più giovane soprattutto.
Con cinque “David di Donatello” e tre “Nastri d’argento”, Francesca Archibugi (romana, classe ’60) è considerata una delle principali registe italiane, “capace di mescolare la commedia e il dramma e di penetrare nelle emozioni e nelle fragilità umane, analizzando vizi e debolezze dell’Italia”. Nel 2015 scrive insieme al regista Paolo Virzì la sceneggiatura de “La pazza gioia”. Nel 2022 dirige il film “Il colibrì” dal libro di Sandro Veronesi. Nel 2016 dirige la serie televisiva “Romanzo famigliare”, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini, e più recentemente “La Storia”, tratta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante, con Jasmine Trinca e Valerio Mastandrea.
Lia Levi, nata a Pisa (1931) da una famiglia piemontese di origine ebraica, ha vissuto da bambina sulla sua pelle le persecuzioni razziali, esperienza che ha voluto testimoniare nel suo primo romanzo, “Una bambina e basta” (1994), vincitore del “Premio Elsa Morante” opera prima: dopo l’8 settembre 1943 riuscì a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi per dieci mesi con le sorelle Gabriella e Vera, e la madre Leontina in un collegio romano di suore. Da allora ha continuato a scrivere romanzi sia per adulti sia per ragazzi, aggiudicandosi svariati Premi. L’ultimo lo “Strega Giovani” con “Questa sera è già domani” (2018). Per trent’anni ha fondato e diretto il mensile “Shalom”.
Agnese Pini (1985), nata a Carrara, dirige da agosto del 2019 “La Nazione”, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano. Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di “QN Quotidiano Nazionale”, “Il Resto del Carlino” e “Il Giorno”. Nel 2023 ha pubblicato “Un Autunno d’agosto” (“Chiarelettere”): “l’eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia; una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura”. Una storia che “ho pensato essere per molto tempo – prosegue la Pini – un capitolo ormai chiuso della storia dell’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere … Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.
g.m.
Nelle foto: Mattia Feltri, Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini
Immagine di copertina C. Benedetto
Poste italiane al Salone del Libro
Poste Italiane sarà presente in occasione del Salone del Libro, in calendario dal 9 al 13 maggio a Lingotto Fiere, con uno stand dove saranno in vendita numerosi prodotti filatelici sul mondo dell’editoria.
Nell’occasione sarà presentata una cartella porta litografie dedicata a “Durlindana la spada di Orlando” della collana editoriale Storie in viaggio Durlindana “La spada di Orlando”. “Durlindana la spada di Orlando” è il quarto libro della collana “Storie in viaggio”, che raccoglie una serie di volumi illustrati per esplorare l’Italia in modo nuovo a partire dai francobolli, alla ricerca di storie e leggende da condividere oltre la dimensione locale.
Nella postazione filatelica allestita nel padiglione 1 saranno inoltre disponibili una cartolina dedicata e gli annulli speciali, uno per ogni giorno della manifestazione.
Poste Italiane da anni si pone come partner nella diffusione della cultura sostenendo il settore dell’editoria libraria e mette a disposizione della clientela “Pieghi di Libri”, il servizio dedicato alla spedizione di libri fino a 5 kilogrammi in tutta Italia, indirizzato sia ai privati sia alle aziende, alla Pubblica Amministrazione e alle scuole e università; è possibile spedire “Pieghi di Libri” da qualsiasi ufficio postale della provincia di Torino o recandosi nei centri di accettazione dedicati.
Per qualsiasi informazione o curiosità su tutto il mondo della filatelia è disponibile il sito filatelia.poste.it.