ilTorinese

Equità, Benessere, Sviluppo alla Settimana del Lavoro

Dal 18 al 23 marzo a Torino al Polo del ‘900

VOGLIO VIVERE BENE. Equità, Benessere, Sviluppo

La Settimana del Lavoro 2024 indaga i nuovi rapporti tra vita e lavoro

Sei giorni di incontri, dialoghi, seminari, workshop e proiezioni per analizzare come le persone stanno cambiando atteggiamento nei confronti del lavoro e di principi fino a ieri consolidati: dal fenomeno delle «grandi dimissioni» a un nuovo «Manifesto della qualità di vita di lavoro»

Quattro ricerche curate da Università di Torino, Osservatorio BenEssere Felicità e Randstad Italia forniranno scenari locali e nazionali per interpretare tendenze e priorità emergenti espresse dai vari attori del mondo del lavoro

Programma disponibile su Settimanalavoro.it: tra gli ospiti Linda Laura Sabbadini, Chiara Saraceno, Lorenzo Pregliasco, Guido Boella

Cosa fare per rendere il lavoro più inclusivo, equo, gratificante? Come bilanciare produttività e benessere dei lavoratori? Cosa vuol dire lavorare bene? Cosa vuol dire vivere bene? Quali nuove competenze e capacità sono necessarie per adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro? 

 

A queste domande intende rispondere la quarta edizione della Settimana del Lavoro, in programma a Torino, al Polo del ‘900, da lunedì 18 a sabato 23 marzo 2024, rassegna biennale curata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, in collaborazione con Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 e con il sostegno di Fondazione CRT.

Docenti, ricercatori e ricercatrici, professionisti, parti sociali, rappresentanze politiche, sindacali e datoriali analizzeranno come sta cambiando per gli italiani il rapporto con il lavoro, inteso come cultura e sistema di valori, in particolare per i più giovani. Al centro della discussione sarà proprio questo diverso atteggiamento delle persone rispetto a quelli che fino a ieri erano considerati principi consolidati, con l’obiettivo di raggiungere una reale qualità di vita di lavoro.

“Stellantis e la fine dell’automotive in Italia”

CONVEGNO NAZIONALE  DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Sabato 16 Marzo dalle 14,30 alle 18
presso il Circolo ARCI LA PODEROSA
(via Salerno 15A, Torino)
Il tema del futuro di Stellantis e dell’automotive a Torino e nel nostro Paese è tornato da qualche tempo all’attenzione dell’opinione pubblica, dopo un periodo di sostanziale silenzio.
A fronte di incerte e poco convinte dichiarazioni sulla centralità della realtà produttiva torinese nelle strategie di Stellantis sta la realtà di uno stabilimento, quello di Mirafiori, sempre meno utilizzato, destinato a produzioni sempre più lontane dall’assemblaggio di autoveicoli, con il fantasma vorace della speculazione che si staglia sull’enorme area di 3 milioni di metri quadri.
Sullo sfondo, la necessità di una vera transizione ecologica, di un progetto di mobilità sempre più orientato verso il trasporto pubblico, piuttosto che sull’uso privato dell’auto come finora lo abbiamo concepito. La necessità, anche, di un’alternativa diversa da chi  concepisce lo sviluppo della nostra città come orientato verso la produzione bellica aerospaziale.
Su questi temi RIFONDAZIONE COMUNISTA svolgerà un Convegno Nazionale a Torino SABATO  16 MARZO dalle ore 14,30 alle 18 presso il Circolo ARCI La Poderosa di via Salerno 15a.
In occasione del Convegno, intitolato “Stellantis e la fine dell’automotive in Italia” numerose voci esperte si confronteranno sui temi della globalizzazione, della transizione ecologica e digitale, delle necessarie politiche pubbliche.
Dopo l’introduzione, affidata al segretario della Federazione di Torino Fausto Cristofari, si succederanno gli interventi di lavoratrici Stellantis come Nina Leone (Mirafiori) e Iolanda Picciariello (Melfi), di sindacalist3 come Samuele Lodi, responsabile nazionale automotive della FIOM e Elena Ferro, della segreteria della Camera del Lavoro di Torino, del responsabile della commissione lavoro Giorgio Pellegrinelli, di importanti studios3 come Vincenzo Comito, Angelo Tartaglia, Matteo Gaddi, Nadia Garbellini. Concluderà i lavori Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro del PRC.
Proveremo così ad aggiungere un mattone nella costruzione di un’alternativa al declino produttivo di Torino e dell’automotive, nella direzione di un diverso modello di società.
  RIFONDAZIONE COMUNISTA

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

VENERDI 15 MARZO

 

Da venerdì 15 marzo ore 10

fino al 15 aprile ore 12

LIBERTYAMO: IL CONCORSO FOTOGRAFICO PER LA MOSTRA LIBERTY. TORINO CAPITALE

Palazzo Madama – concorso fotografico

Palazzo Madama, in collaborazione con SIAT Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, propone un concorso fotografico per favorire la conoscenza del patrimonio architettonico Liberty presente sul territorio della città di Torino.

La fotografia sarà l’occhio con cui le persone partecipanti sapranno interpretare e comunicare costruzioni e dettagli dei tanti edifici Liberty (case d’abitazione, ville, fabbriche, scuole, bagni pubblici) costruiti tra il 1900 e il 1920 circa, e diffusi nelle otto circoscrizioni.

Il concorso è aperto dal 15 marzo al 15 aprile 2024 e si inserisce nelle iniziative di Palazzo Madama per la mostra Liberty. Torino Capitale con il sostegno di Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Torino.

Tre fasce di età per partecipare: Floreale (6-11 anni); Art Nouveau (12-19 anni)Liberty (dai 20 anni in su).

 

Modalità di partecipazione

 

  1. Individua un edificio o un suo dettaglio nei confini della Città di Torino.
  2. Scatta una fotografia digitale con le seguenti caratteristiche: formato rettangolare 3:2, estensione jpg/jpeg; dimensioni massima 5 Mega.
  3. Dai un titolo alla fotografia e scrivi un breve testo descrittivo (massimo 500 battute spazi inclusi per motivare la scelta del soggetto ripreso. Il titolo e la descrizione vanno inseriti nel modulo di adesione.
  4. Dal 15 marzo al 15 aprile invia all’indirizzo mail libertyamo@fondazionetorinomusei.it  come allegati una sola fotografia con le caratteristiche sopra descritte e il modulo di adesione completo in tutte le sue parti e firmato. Il modulo dovrà essere riempito in tutti i punti e contenere i dati personali (nome/cognome, data di nascita; contatto e-mail; telefono; indirizzo), titolo e descrizione del particolare ripreso (massimo 500 battute spazi inclusi) e dichiarazione che la fotografia riproduce un edificio o un suo particolare sito nei confini della Città di Torino.

Regolamento

 

.       Ogni partecipante potrà inviare al massimo 1 fotografia.

.       La fotografia deve essere opera del proprio ingegno, non violare le normali norme di decenza.

.  Non saranno ammesse al concorso fotografie pervenute prive del modulo di liberatoria.
. Non saranno ammesse al concorso fotografie pervenute all’indirizzo email                libertyamo@fondazionetorinomusei.it  oltre le ore 23.59 del 15 aprile 2024.

.           Non saranno prese in considerazione fotografie nelle quali compaiano persone riconoscibili.

 

Premi

 

La Commissione di valutazione decreterà i vincitori e assegnerà i seguenti premi al primo classificato nelle rispettive categorie:

  • Floreale (6-11 anni): 1 macchina fotografica tipo instant camera (valore 100 €) e 1 buono da utilizzare presso il negozio di Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 100 €).
  • Art nouveau (12-19 anni): 1 corso di fotografia base organizzato da Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 200 €).
  • Liberty (dai 20 anni in su): 1 corso di fotografia avanzato organizzato da Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 200 €).

Il premio è reso possibile grazie al contributo di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino.

Le fotografie pervenute saranno valutate da una giuria composta da:

Giovanni Carlo Federico Villadirettore di Palazzo Madama

Beatrice Coda Negozio, SIAT e curatrice della mostra Liberty. Torino Capitale

Michela GarisCamera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino

Roberto CorteseArchivio Storico della Città di Torino

Anna La FerlaServizi Educativi di Palazzo Madama

Le fotografie vincitrici saranno annunciate il 10 maggio 2024 sul sito web www.palazzomadamatorino.it, sulla pagina Facebook e Instagram del Museo: gli autori saranno contattati dallo staff del museo. Se non sarà possibile reperire il vincitore entro 7 giorni, verrà indicato un nuovo vincitore in base alla classifica stilata dalla giuria.

Info: www.palazzomadamatorino.it

 

Venerdì 15 marzo ore 16

BRONZO E MARMO: IL LIBERTY SI FA SCULTURA

Palazzo Madama – visita guidata

In mostra sono esposti alcuni lavori relativi a grandi sculture famose. Gli artisti sposano la nuova arte e le figure si trasformano: la morte assume il volto di una donna sfuggente, eterea e monumentale. Grandi i nomi di coloro che interpretarono al meglio questo periodo: Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, Pietro Canonica. Per ognuno di loro un approfondimento in mostra osservando e commentando le loro vite e le opere che, nelle sale, si possono ammirare.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

SABATO 16 MARZO

 

Sabato 16 marzo dalle 14.30 alle 17.30

ARTE E TÈ IN ORIENTE

MAO – Visita guidata alla collezione giapponese e workshop di preparazione del tè

A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea

Nella cultura del tè in Giappone si intrecciano molteplici abilità artistiche che in armoniosa simbiosi contribuiscono alla pratica del tè come forma d’arte e percorso spirituale ispirati al Buddhismo Zen. La visita nella galleria giapponese del museo, arricchita da cenni sullo sviluppo dell’arte del tè in Giappone, inviterà i partecipanti a cogliere gli elementi caratterizzanti della cultura tradizionale rintracciabili tanto nelle testimonianze di epoche lontane quanto nella rilettura contemporanea ad opera dell’artista Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), il cui lavoro si inserisce in dialogo con la collezione permanente. L’esperienza con l’estetica giapponese e la sua connessione con la natura trova ideale prosecuzione nella proposta di laboratorio che segue, tra foglie di tè e variazioni stagionali.

Workshop di preparazione del tè a cura di Claudia Carità (The Tea).

L’attività del T-LAB è un’occasione per avvicinarsi e conoscere i vari tipi di tè utilizzando lo strumento professionale universale e applicando le modalità di valutazione tecnica. Ogni tipo di tè sarà preparato con un set dedicato. Il set si compone di tazza, coperchio e coppetta in porcellana di colore bianco ed è l’accessorio utilizzato dalla figura professionale del tea tester durante la valutazione qualitativa dei tè. Ogni partecipante potrà così prendere familiarità con gli elementi necessari che lo guideranno per la corretta scelta e preparazione del tè.

T-LAB Area GIAPPONE LE STAGIONI DEL BANCHA: foglie di tè verde ottenute da raccolti stagionali differenti (1st flush di primavera, autunno, inverno) Ogni tè proposto sarà presentato e successivamente preparato dal partecipante. Il tè finale con kyusu sarà accompagnato da una gelèe a tema. Tutti i partecipanti potranno provare ad utilizzare la kyusu sfruttando la possibilità di infondere più volte le stesse foglie di tè e offrendolo quindi ai partecipanti allo stesso tavolo.

Sintesi dell’attività di laboratorio: – preparazione di n.3 tè con Set Tea Taster – preparazione di kukicha con kyusu (1 per tavolo).

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 15 marzo, l’iniziativa verrà attivata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, fino ad esaurimento posti disponibili.
Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

Costo: 24 € a persona.

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio

 

 

DOMENICA 17 MARZO

 

Domenica 17 marzo

GIANNI CARAVAGGIO. PER ANALOGIAM

GAM – chiude la mostra

Chiude domenica 17 marzo la mostra antologica dedicata a Gianni Caravaggio, entrato a far parte della collezione del museo sin dal 2001. L’esposizione si compone di un nucleo di opere realizzate nell’arco di quasi trent’anni di lavoro, dal 1995 ad oggi. Cinque nuove opere sono state prodotte per l’occasione.

Dall’intera mostra emerge il potere evocativo delle opere e delle immagini che, nel presentare se stesse, rimandano sempre anche a ulteriori immagini e ad ulteriori significati. Il pensiero che riconosce tali rimandi è il pensiero per analogiam, dove ogni forma è anche metafora e dove in ogni granello di materia si può riconoscere inscritto l’emblema del tutto. Il pensiero per analogia trova nel finito la memoria dell’infinito e nella più piccola realtà la presenza di quanto ci sovrasta: i visitatori troveranno tra le opere un panno posato a terra, una coperta nera ricamata di stelle bianche, disposte in un preciso ordine. Il loro disegno ripeterà la posizione delle costellazioni sopra Torino il 31 ottobre alle sei della sera, giorno e orario di inizio dell’inaugurazione. I visitatori si troveranno così inclusi in un perfetto rispecchiamento tra il microcosmo del ricamo e il cielo sopra il museo.

Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/gianni-caravaggio-per-analogiam/

 

Domenica 17 marzo ore 10:30

STORIE DI SENSI

GAM – Attività per le famiglie sulla mostra Hayez. L’officina del pittore romantico

Bambini 3-5 anni

In occasione della mostra “Hayez. L’officina del pittore romantico” la GAM propone un’attività dedicata ai visitatori più piccoli. Nelle opere di Hayez colpisce il modo sapiente in cui il pittore riesce a realizzare vestiti e costumi che appartengono ad epoche storiche lontane. Insieme ai bambini nel percorso di visita osserveremo panneggi, tessuti, textures, cercando di svelare i metodi e segreti di questo grande pittore, a partire dai disegni preparatori per arrivare alle opere su tela.

Gli spazi dell’Educational Area si trasformeranno in un originale atelier di moda dove, sperimentando la sensazione tattile di diversi tessuti, proveremo a creare una nuova veste per i personaggi incontrati e osservati durante la visita.

Costo bambini: 8 euro (biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Costo adulti accompagnatori: biglietto d’ingresso alla mostra ridotto, ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online

 

Domenica 17 marzo ore 15

NATUR-ARTE

GAM – attività per le famiglie

Per celebrare l’inizio della primavera la GAM propone una attività rivolta a grandi e piccini sul tema della natura. A seconda di come l’uomo si rapporta col mondo esterno e di come la società reagisce agli eventi si possono notare delle influenze negli artisti e nel loro modo di raffigurare la Natura. Il percorso di visita partirà dall’opera La città che sale di Umberto Boccioni dove si racconta una società in pieno sviluppo nella quale scienza e tecnologia causano una forte antropizzazione del paesaggio. A partire dal secondo Dopoguerra e fino al movimento dell’Arte Povera invece, artisti come Eduardo Chillida, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio cominciano a modificare il loro modo di approcciarsi alla realtà naturale, studiandola, analizzandone le regole interne, recuperando materiali e temi che li rendono più vicini ai pensieri contemporanei. Negli spazi dell’Educational Area genitori e bambini avranno modo di sperimentare la tecnica della stampa su tela con materiali naturali.

Costo: € 7 a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Domenica 17 marzo ore 16

MANDALA

MAO – attività famiglie

L’attività prevede un percorso attraverso l’affascinante galleria dedicata alla Regione Himalayana con particolare attenzione alle preziose thang-ka – i caratteristici dipinti su stoffa – che ci sveleranno il significato dei mandala tibetani fornendo lo spunto per realizzare in laboratorio dei mandala “contemporanei” con materiali inusuali.

Consigliato dai 6 anni in su.

Costo: bambini € 7, adulti accompagnatori ingresso ridotto alle collezioni.

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l’attività: t. 0114436927-8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MARTEDI 19 MARZO

 

Martedì 19 marzo ore 18

IL CIELO IN UN SOFFITTO: MERAVIGLIE E SEGRETI DELLA CAPPELLA PALATINA A PALERMO

MAO – conferenza a cura di Sherif El Sebaie

La Cappella Palatina di Palermo, che Guy de Maupassant descriveva come “la più bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d’artista”, e Oscar Wilde come “la meraviglia delle meraviglie”, è la massima testimonianza della convivenza tra le culture di Oriente e Occidente sotto il regno di Ruggero II d’Altavilla. Non a caso, è stata inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità come “esempio di convivenza e interazione tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea”. Uno di questi imprescindibili componenti è il soffitto, realizzato con molte probabilità da artisti provenienti dall’Egitto Fatimide.

Sherif El Sebaie accompagnerà il pubblico alla scoperta dei misteri di un soffitto di cui tutti i segreti non sono ancora stati rivelati.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

 

MERCOLEDI 20 MARZO

 

Mercoledì 20 marzo ore 17

LIBERTY IN PAROLE

Palazzo Madama – Incontro recital con Luca Scarlini

Un incontro recital, affidato alla drammaturgia di Luca Scarlini, racconta nella Sala Feste di Palazzo Madama la letteratura a Torino e in Piemonte, tra celebrazione e parodia, a partire dalla stagione di Guido Gozzano, che definiva il liberty “una rosolia del gusto”, passando da Amalia Guglielminetti, perfetta maliarda liberty, come dichiarano le sue poesie e novelle, ma anche nel suo look eternato dal magnifico ritratto di Mario Reviglione (1912); accanto alla donna, avanza l’automobile, esaltata da Mario Morasso, come nuova incarnazione essenziale della città moderna. Del liberty nei suoi aspetti oscuri hanno scritto tra gli altri Elémire Zolla, Giovanni Arpino nel meraviglioso Un’anima persa, Italo Cremona, Guido Ceronetti e Giorgio De Maria nel suo apocalittico Le dieci giornate di Torino.

 

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist.
Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei. Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, IED e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee.

L’evento è organizzato nell’ambito della mostra “Liberty. Torino Capitale”, in collaborazione con Camera di Commercio di Torino.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Non si effettua prenotazione.

“Borders”. Boschi e ancora boschi nelle fotografie di Cocis Ferrari

L’inquietante suggestione dell’“ignoto” nelle labirintiche immagini boschive del fotografo genovese, in mostra alla “BI-Box” di Biella

Fino al 13 aprile

Biella

Istruzioni per l’uso! Osservate bene la foto di apertura dell’articolo. Seduto a terra, le gambe incrociate e le mani posizionate a comodamente reggere il peso del busto, potete vedere un visitatore (o lo stesso artista) osservare i “muri di vegetazione” fermati da attenti minuziosi scatti fotografici, capaci di raccontare – nell’intricato gioco di rami, fiori o piante erbacee d’ogni genere e forma – le più accese e intriganti fantasie. Roba da perdercisi dentro. Ora, non dico di seguire alla lettera la comoda posizione del visitatore di cui sopra. Ma certo, davanti agli scatti, alle misteriose architetture boschive portate in mostra alla “BI-Box Art Space” di Biella, fino a sabato 13 aprile, dal giovane fotografo genovese (oggi residente a Torino) Cocis Ferrari, l’atteggiamento giusto – dallo stesso artista consigliato – è quello di porsi in uno stato di intima riflessione. Come esigono, del resto, le immagini d’impronta allegorica, pur nell’esatta definizione dei contorni e delle forme, cristallizzate in modo tecnicamente superlativo dall’obiettivo dell’artista. E allora, al limitare del bosco che ti trovi davanti, tu, spettatrice o spettatore, prova a chiederti, al pari di Cocis (forse nome-tributo a Cochise, fra i più celebri condottieri Apache dell’Ottocento?) che faccio, entro o non entro? Dubbio amletico. O ancora, se ne fossi appena uscito, ma come ho fatto a venirne fuori … e quali sensazioni mi sono portato dentro e addosso? Questa tensione emotiva vuole essere il nodo di fondo di “Borders”, titolo evocativo (“frontiere” o “confini” al limitare di corpose strutture naturalistiche) del progetto fotografico esposto alla biellese “BI-Box” da Cocis Ferrari, vincitore assoluto, fra l’altro, del “Premio Nocivelli 2023”, creato nel 2009 dalla moglie di Luigi Nocivelli, grande imprenditore bresciano ed appassionato cultore di arte contemporanea.

A cura di Irene Finiguerra, l’esposizione propone una selezione di dieci fotografie scattate a muri di vegetazione, “uno spazio fitto – sottolinea la curatrice – pieno di alberi, foglie, ombre, che lascia intuire una vita nascosta di piccoli animali, di suoni di rami spezzati e insieme la speranza che nella natura possa celarsi il fantastico. Natura che diventa così un pretesto per creare fotografie e al tempo stesso offrire a chi guarda pezzi di luoghi portandolo lì, sul quel limite, su quella soglia del bosco”. Parole cui ben s’agganciano le riflessioni dello stesso Ferrari: “Le prime immagini di ‘Borders’ sono state realizzate in zone periferiche, prevalentemente industriali e nascono da un’improvvisa folgorazione: ‘tra tutto quel vuoto, quel cemento e quel piattume… all’improvviso un bosco!’. Sembra quasi una favola a volerla raccontare così. […] La prima fase di ‘Borders’, intesa come momento percettibile, si gioca proprio nella scelta di non entrare, di rimanere ad osservare questa vegetazione”. Che diventa per il fotografo, e per noi che osserviamo il risultato del suo lavoro, una sorta di “spazio mentale”, in cui fantasticare in rimbalzi, assonanze e contrasti di percezioni, più o meno bizzarre e plausibili ma in grado di conferire un senso, pura emozione capace di sradicare tutta la perfezione di quel “verde” per creare pagine di assoluta libertà creativa. E interpretativa.

Una delle foto in esposizione stabilisce un legame particolare tra il progetto e il territorio Biellese, in quanto scattata all’interno dell’“Oasi Zegna”, parco naturale nelle Alpi Biellesi, istituito nel 1993, ma le cui radici risalgono agli anni Trenta, per opera dell’imprenditore Ermenegildo Zegna, fondatore dell’omonimo “Gruppo” e originario del territorio in cui sorge l’“Oasi”.

L’immagine rappresenta un cespuglio di ortensie, le cosiddette “rose del Giappone”.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Parte dell’allestimento

–       Cocis Ferrari

–       Cocis Ferrari: “Borders”, 6 terza serie

–       Cocis Ferrari: “Borders”, 39 terza serie

Raccolta fondi per i lavoratori Delgrosso

La Delgrosso, azienda nichelinese dell’indotto auto è in crisi ed è stata avviata la procedura di liquidazione giudiziale. I lavoratori non percepiscono stipendio da oltre due mesi e la situazione si preannuncia complessa. L’amministrazione comunale ha attivato tutti gli strumenti possibili e i sindacati hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere i lavoratori e le loro famiglie.

“Ieri in Sala Mattei abbiamo ospitato la conferenza stampa convocata da Fiom Cgil per lanciare una raccolta fondi a favore dei lavoratori della Delgrosso – raccontano il Sindaco 𝗚𝗶𝗮𝗺𝗽𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗧𝗼𝗹𝗮𝗿𝗱𝗼 e l’Assessore al Lavoro 𝗙𝗶𝗼𝗱𝗼𝗿 𝗩𝗲𝗿𝘇𝗼𝗹𝗮 -. Ci siamo impegnati a diffondere la raccolta il più possibile e abbiamo immediatamente coinvolto tutti i 31 Comuni toccati dalla vicenda. Intanto stiamo facendo quanto in nostro potere per cercare di trovare soluzioni concrete. abbiamo avviato interlocuzioni con possibili investitori e acquirenti e con le agenzie per il lavoro del territorio. Speriamo di poter offrire risposte il prima possibile”.

Festa della fioritura al Borgo Rubens


Viaggio tra fiori, cavalli e Giappone

Domenica 17 marzo – dalle ore 10 alle ore 18
Corso Casale, 438/16 a Torino

A pochi giorni dall’arrivo della primavera, domenica 17 marzo dalle ore 10 alle ore 18 l’Associazione Rubens (C.so Casale, 438/16 a Torino) lancia un’intera giornata all’aria aperta per la tradizionale Festa della Fioritura.

Un modo per unire le attività dell’Associazione che sotto lo slogan “la relazione che cura” sono dedicate quotidianamente alla “fioritura” delle persone, a un’esperienza unica ed intensa tra fiori, cavalli e Giappone, immersi nel verde della collina di Superga.

La festa si rivolge a tutti, grandi e piccoli, per dare la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta e in mezzo alla natura, partecipando a vari momenti di condivisione e di gioco. Durante tutta la giornata, organizzata con il patrocinio della Circoscrizione 7 e in collaborazione con ASD Dojo Takahashi, che da anni si occupa di insegnare arti marziali a Torino, sarà operativo il Bistrot Sociale per servire colazioni, merende o un pranzo gustoso, a base di prodotti da filiera corta.

Le attività ricreative proposte sono le seguenti:

  • Esperienze con i cavalli: attività emozionanti e di contatto con i cavalli;

  • Lanterne giapponesi: laboratorio creativo di lanterne giapponesi;

  • Passeggiate sensoriali guidate: passeggiata guidata nel sentiero del Borgo, alla scoperta dei sensi dell’olfatto, della vista e dell’udito osservando e annusando i fiori che ci circondano e ascoltando gli animali che abitano il bosco;

  • Karate: dimostrazione del Karate con possibilità di potersi sperimentare, accompagnati dagli esperti nel settore;

  • Ideogrammi giapponesi: grazie al supporto di un’esperta, si potrà creare un quadretto con l’ideogramma giapponese del proprio nome;

  • Origami: laboratorio creativo di origami;

  • Stand uova di pasqua e regali solidali Rubens: sarà possibile acquistare le uova di Pasqua solidali o scegliere uno dei pensieri per sostenere l’associazione.

Programma:
– 09.30: partenza navette
– 10.00/13.00: attività
– 13.00/14.30: pausa pranzo (possibilità di pranzare al Bistrot – vedi sezione sottostante)
– 14.30/17.00: attività
– 18.00: fine festa

CONTRIBUTO MINIMO:
15 euro a persona – 10 euro a persona (gruppi: minimo 5 persone)
Bambini sotto i 3 anni gratis.

Questo evento è stato organizzato per raccogliere fondi a sostegno dei progetti portati avanti dall’Associazione Rubens per cui l’intero ricavato, al netto delle spese, sarà impiegato per sostenere il Borgo e tutti i suoi spazi in modo da poter fornire il miglior servizio possibile a chiunque scelga di intraprendere un percorso insieme a questa importante realtà del Terzo Settore.

BISTROT
Per tutta la durata dell’evento sarà aperto il Bistrot Sociale con caffetteria, dolci, tramezzini e piadine. Per chi volesse pranzare al Borgo sarà possibile acquistare una lunch box classica o vegetariana con un contributo di 12 euro.

  • lunch box classica: insalata di grano saraceno + straccetti di pollo + contorno di carote + acqua

  • lunch box vegetariana: insalata di grano saraceno + torta salata + contorno di carote + acqua

La Festa della Fioritura è un evento greeen per cui a chi partecipa viene richiesto di portarsi una borraccia che sarà riempita sul posto in modo da non sprecare carta/plastica ulteriore. Per tramezzini, piadine e dolci non è necessaria la prenotazione mentre per la lunch box è consigliata, per poter permettere di servire e garantire il pranzo a tutti.

ACCESSO AL BORGO 

Per raggiungere il Borgo sarà possibile usufruire della navetta gratuita che dalle ore 9.30 partirà da via Beato Cafasso (fronte scuola Villata) e porterà i partecipanti in pochi minuti al Borgo, permettendo così di parcheggiare l’automobile e salire comodamente.

Il servizio navette sarà attivo (andata e ritorno) tutto il giorno.

Non sarà possibile accedere al Borgo con la propria autovettura salvo presenza di disabilità motoria (da segnalare preventivamente in modo da prenotare il parcheggio in loco). Si ricorda che è possibile arrivare al Borgo anche a piedi: partendo da Corso Casale in 10-15 minuti di passeggiata si arriva al Borgo. La navetta è offerta gentilmente da Vol.To che da anni sostiene le nostre attività.

PRENOTAZIONI:
La festa è aperta a tutti, ma per partecipare è
necessaria la prenotazione compilando il form presente al link: https://www.associazionerubens.it/news/festa-fioritura/

ULTERIORI INFORMAZIONI
borgorubens.info@gmail.com

Morte di Gesù: campagna di inviti dei Testimoni di Geova

 

Gli abitanti di Chivasso invitati a due eventi speciali a marzo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –  Se per molti domenica 24 marzo è un giorno come gli altri, per milioni di persone in tutto il mondo si tratta invece di un giorno speciale: quello in cui si riuniranno al tramonto per commemorare la morte di Gesù Cristo. Considerato il giorno più importante dell’anno per i Testimoni di Geova, la Commemorazione viene celebrata ogni anno nella data che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico in armonia con le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca 22:19: “Continuate a far questo in mio ricordo”. Sebbene nel mondo ci siano oltre 8,6 milioni di testimoni di Geova, l’anno scorso oltre 20 milioni di persone hanno partecipato all’evento.

In tutto il mondo molte persone che non sono testimoni di Geova assistono alla Commemorazione. Speriamo che anche gli abitanti della nostra zona si uniscano a noi nel ricordare la morte di Gesù Cristo in segno di gratitudine per il suo sacrificio”, ha detto Daniele Clementi portavoce dei Testimoni di Geova. ”Si tratta di un’occasione solenne, ma allo stesso tempo di un momento gioioso”.

L’evento, della durata di un’ora, consiste in un discorso che metterà in evidenza il significato della morte di Gesù e il suo valore per tutta l’umanità.

Questo mese in Torino si sta svolgendo una campagna per invitare gli abitanti della zona a partecipare all’annuale Commemorazione della morte di Cristo e a uno speciale discorso pubblico che sarà pronunciato la settimana precedente.

Intitolato “La risurrezione: vittoria sulla morte!”, il discorso speciale è in programma nelle Sale del Regno della zona il fine settimana del 16-17 marzo 2024. Questa conferenza di 30 minuti approfondirà la speranza contenuta nella Bibbia in base alla quale nel prossimo futuro avrà luogo una risurrezione dei morti.

Luca Brocchin un Testimone residente in Volpiano dice: “La mia famiglia attende con ansia tutto l’anno il discorso speciale e la Commemorazione. Sono entrambi eventi utili e istruttivi, ma ci aiutano anche a fermarci e a riflettere su tutti i doni di Dio per cui possiamo essere grati”.

Per saperne di più su come i Testimoni di Geova osservano la Cena del Signore, visita la pagina delle domande frequenti sull’evento, che si trova su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

Per ulteriori informazioni sulla Commemorazione del 2024 e sul discorso speciale e su come partecipare visita il sito jw.org.

I primi 104 anni del signor Francesco

Classe 1920, due volte vedovo, amante del ballo liscio e della vita.

Il signor Francesco, ex operaio Fiat e marinaio per passione, ha spento ben 104 candeline sulla torna di compleanno. Per questo importante traguardo l’rsa Richelmy di Orpea Italia dove Francesco, residente ad Alpignano, vive da poco più di un mese, ha organizzato una grande festa.

Cappellino da baseball in testa e look giovanile, Francesco ha festeggiato con famigliari, amici, staff della residenza e due ospiti speciali: il Vice Sindaco Anna Maria Scrima e l’Assessore Rossana Peraccio della città di Alpignano.

Assicuratore 61enne perseguita per mesi una cliente

La donna è stata perseguitata  per  mesi interi: un 61enne novarese è ora sottoposto al  divieto di avvicinamento alla sua vittima e ai luoghi da lei frequentati, oltre al divieto di qualsiasi tipo di comunicazione con  lei. Dalle indagini della Polizia di Stato l’uomo, un assicuratore, che dopo il rifiuto della donna di uscire con lui ha continuato a infastidirla,  è  considerato  responsabile di atti persecutori nei confronti della sua cliente dell’agenzia assicurativa.

“Dimmi perché non c’è niente a parte gli errori”

Music tales, la rubrica musicale 

“Dimmi perché

Non c’è niente a parte mal di cuore

Dimmi perché

Non c’è niente a parte gli errori

Dimmi perché

Non voglio mai sentirti dire

Voglio che sia così”

Oggi vi accompagnerò alla scoperta del brano che ha fatto battere il cuore di milioni di fan in tutto il mondo: I Want It That Way.

Sono certa che tutti, almeno una volta, l’avrete sentita o canticchiata.

Se così non fosse, beh eccomi a proporvela.

Immaginatevi catapultati indietro nel tempo, precisamente al 12 aprile 1999.

Quanto ero giovane!!!!

 È proprio in quel momento che il terzo album in studio dei Backstreet Boys, “Millennium,” rivoluziona le hit parade di quell’annata, regalando al mondo una traccia indimenticabile. Il primo singolo estratto, I Want It That Way ha toccato l’anima di chiunque abbia ascoltato quella ballata.

Ma non fatevi ingannare dalla sua iniziale scelta come singolo. Inizialmente, la band aveva optato per un’altra canzone, ma quando ascoltarono il finale di I Want It That Way, capirono che avevano tra le mani un capolavoro.

Decisero di puntare su questa per conferire un’immagine più matura al gruppo, una nuova dimensione che avrebbe catturato i cuori di tutti.

La melodia inconfondibile di “I Want It That Way” si apre con un delicato arpeggio di chitarra che avvolge l’ascoltatore in un abbraccio emozionale, ispirato in maniera diciamo più che inaspettata da… “Nothing Else Matters” dei Metallica. Un connubio magico tra sonorità che fanno vibrare il cuore e parole cariche di significato.

Veniamo al significato del testo, che ha sollevato qualche sopracciglio tra i critici per alcune inesattezze linguistiche. Il mistero di “That” ha fatto sorgere domande, ma i Backstreet Boys hanno difeso coraggiosamente il brano, abbracciandone l’originalità e l’orecchiabilità che lo hanno reso unico.

Kevin Richardson ha spiegato che il testo, non perfettamente logico, fu il risultato dell’ispirazione di Max Martin, che all’epoca non parlava un inglese impeccabile.

Questa ballata romantica è un inno al desiderio di un amore eterno, nonostante le sfide che la vita potrebbe porre davanti a noi. Il cantante si dibatte in un’ardua lotta interiore, interrogandosi sulla sincerità e la durata del suo amore.

Nel ritornello, il dolore di non avere ciò che si desidera affiora con forza, implorando risposte sul perché le cose debbano andare in modo così complicato.

Ma è proprio qui che brilla la speranza. I Want It That Way è un richiamo a credere nel potere del vero amore, capace di superare ogni ostacolo e resistere alla prova del tempo. La canzone ci spinge a credere che, nonostante le incertezze, l’amore autentico possa guidarci attraverso le tempeste della vita.

«Siamo musica pura. Siamo cinque ragazzi che cantano e non si curano dell’immagine.»

Buon ascolto in una versione da “viaggio” e con le orecchie e con gli occhi

https://www.youtube.com/watch?v=yzzWW9uKqxE

 

CHIARA DE CARLO

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