redazione il torinese

Il grande Basket visto dalla Curva: FIAT Torino – Morabank Andorra La Vella

Torino in Europa sembra uno slogan ormai abusato ma in questo caso è invece il classico gradito ritorno

Tra pareri contrastanti di persone che non credono nella competizione (temendo il troppo “lavoro” se così vogliamo intendere più che la partita in sé, il carico derivante dalla lungaggine dei viaggi e trasferimenti, che possa incidere sul rendimento in campionato) e tra coloro che invece credono che questo campo internazionale svilupperà sempre un miglior rendimento di qualità nella squadra, la FIAT Torino comunque vince e convince in questa seconda giornata. Come sempre queste pagine non raccontano la cronaca già ampiamente vissuta sulle pagine delle cronache sportive ufficiali e “linkate” da altri siti… .Qua lasciamo spazio alle opinioni a caldo di coloro che hanno vissuto la partita e regalano agli altri le proprie sensazioni, condividendole da tifosi e sportivi con tutti gli altri. Per iniziare, direi la mia, … che riguarda il controllo della partita da parte della panchina, che mi sembra veramente un cambio di registro importante rispetto agli ultimi anni. La gestione del timone in mano ad un comandante qualificato rende responsabili tutti e darà ad ognuno il proprio spazio. Saper cogliere le occasioni è importante in ogni mondo lavorativo e questi ragazzi sembra proprio abbiano compreso di dover sempre essere pronti: 5 10 20 30 minuti non importa, ma tutto al massimo. “Torino è bella e gioca bene… Che emozione vedere Okeke..così protagonista.. la sua giovane età.. la gioia più grande di questa serata… Proprio il piccolo grande David!” ci scrive Barbara, che da tifosa ha vissuto con emozione questo ritorno al basket europeo concretamente al punto da sentire quasi venire meno la voce per sostenere i colori di Torino, sottolineando la partita “entusiasmante” creata dal giovane neoazzurro della FIAT Torino. “Washington tornato ai suoi livelli di intensità è un piacere morale per tutti coloro che hanno sempre tifato per Torino e creduto nei suoi livelli di gioco su più piani”, ci dice Silvana rilevando l’assoluta “inefficacia” nei semplici numeri delle statistiche che non possono evidenziare tutto il lavoro “occulto” del nostro grande “spettinato”.

“Speriamo che non arrivino troppo stanchi alla fine del campionato, perché la coppa è bella ma io ci terrei di più allo scudetto”, ci dice Paolo dalla tribuna “televisiva”, e, fatti i debiti “toccamenti” di rito, speriamo proprio non accada… “Aux grande in Europa! Rimonta concreta ed efficace quando serve… Okeke mostruoso, potenzialità da giocatore di livello molto alto, e anche tutta la squadra.. con due grandi chicche… i crossover di Garrett (mamma mia!) e Sasha (Vujacic ndr) che si butta per terra rischiando di sbucciarsi le ginocchia (da un 2 volte campione NBA un grande esempio). Quest’anno ci siamo…eccome”. Questo il commento di Simone che come sempre riesce a vedere anche negli angolini delle partite. “Sono contenta perché Torino ha carattere, e non è mai morta, Torino non crolla mai, almeno fino ad adesso, e grazie al lavoro silenzioso di Deron Washington unito al grande compito svolto da tutti gli altri avremo sicuramente spazio per future soddisfazioni”, commenta Sabrina dalla balaustra. Sicuramente abbiamo tre star quasi consolidate: Patterson, Garrett, Mbakwe che non dovremo mai dare per scontati ma contenti di averli in squadra. Un “animale” da competizione quale pochi altri: Sasha Vujacic. Un campione senza bisogno delle mie parole, con uno sguardo da ragazzo che adora ciò che fa e adora il pubblico che a sua volta lo ricambia. Un vero guerriero, può anche sembrare non al massimo ma quando la gara si fa dura lui esce alla “stragrande”, e sembra proprio vivere per quei momenti! “Una squadra con tante figure eccellenti e tanti campioni “occulti”: Jones e Iannuzzi su tutti!” un commento dalla mail di Giovanni, e direi che non si può che essere d’accordo con lui. Jones è probabilmente molto più solido di quello che la situazione estiva avesse fatto sembrare e direi complimenti a chi l’ha scelto: non sono solo quelli delle altre squadre a guardare lontano, ma si sa, per qualcuno l’erba del vicino… . In sintesi… una squadra che ci sembra ben costruita e con tante armi ancora da rodare al meglio (vedi i nostri due eroi dell’altr’anno Valerione Mazzola e capitan Poeta), ma il percorso è ancora lungo e il tempo non mancherà a tutti per mettersi in mostra! GO AUX!

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PS: splendida l’idea delle sciarpe commemorative della serata numerate…saranno un ricordo splendido negli anni a seguire per tutti coloro che le hanno acquistate e le terranno con cura nelle proprie bacheche!

Paolo Michieletto

Per scrivere su ilgrandebasketvistodallacurva: torinesesport@yahoo.com

Smog alle stelle: è il doppio del consentito. Il Comune invita a non aprire porte e finestre

La situazione delle micropolveri inquinanti è critica e il Comune invita ad evitare, per salvaguardare la salute dei cittadini,  di aprire porte e finestre. La  concentrazione di Pm10 è salita a 114 mcg/mc, oltre il doppio del limite di 50. Per questo l’assessorato all’Ambiente invita i cittadini ad adottare alcune precauzioni come evitare attività fisica e prolungata all’aperto e, in particolare per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, a restare il più possibile in ambienti chiusi,” evitando anche di aprire porte e finestre”. Per quanto riguarda gli spostamenti a piedi o in bici, il Comune raccomanda di farlo per il più breve tempo possibile e lontano dalle vie più trafficate. Intanto il traffico è bloccato dalle 8 alle 19 per  tutte le automobili private fino ai diesel Euro 4 e sabato il divieto riguarderà quasi con certezza anche gli Euro 5.

Il calore del sole di Pantelleria e l’ingegno del Piemonte nel passito di “Dietro l’Isola”

Pantelleria, battuta dal vento, è la “perla nera” del Mediterraneo. La quinta isola italiana per superficie, composta da rocce di origine vulcanica, si trova in mezzo al mare, a metà strada tra due continenti, più vicina alle coste della Tunisia che a quelle siciliane. Pantelleria è un gioiello naturalistico, con i suoi scogli neri che s’immergono nel mare, le cale di pietra lavica, il lago di Venere, il Faraglione, l’arco dell’Elefante, i muri a secco. Gli abitanti vivono in tre centri –  Pantelleria, Khamma, Scauri – e in numerosi dammusi, le tipiche case pantesche. L’isola vive di turismo e di prodotti tipici come l’uva da tavola (zibibbo), i capperi e le lenticchie. Ma il vero tesoro della sua terra sono i vigneti dai quali si ricava il prezioso passito conosciuto in tutto il mondo. Sono in tanti a produrre questo “nettare degli Dei”, alcuni dei quali molto famosi, dall’attrice Carol Bouquet a Salvatore Murana, dalle Cantine Pellegrino a Donnafugata. Tra i migliori c’è anche un piccolo produttore, Salvino Gorgone. Il suo passito proviene da circa due ettari di vigneto, divisi in due appezzamenti situati in zone altamente vocate come la contrada “Dietro Isola”, che dà il nome al vino, e contrada “Serraglio”. Le viti coltivate ad alberello pantesco, sono collocate sul terreno vulcanico sciolto, posto a circa 300 metri  sul livello del mare. La prima vendemmia inizia a metà agosto e l’uva, posta ad appassire al sole sugli stenditoi, vi rimane per una ventina di giorni. Durante questo periodo, viene girata e scelta più volte manualmente per favorire il migliore appassimento. Verso la metà di settembre avviene la seconda vendemmia. L’uva fresca viene pigiata delicatamente insieme all’uva “passolata”, selezionata ancora una volta con accuratezza da mani pazienti. Dopo la macerazione e fermentazione in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, il passito, raggiunto l’equilibrio tra alcol e zuccheri e la concentrazione aromatica desiderata, resta per otto mesi in tini d’acciaio, per poi continuare ad affinarsi in bottiglia per altri tre mesi. E’ così che nascono le circa ottomila  bottiglie da mezzo litro di questo vino giallo dorato con riflessi ambra. Al profumo, come scrivono gli esperti sommelier, con un tocco lievemente poetico “emergono intense le note iniziali di albicocca e pesca, che continuano poi con fichi secchi, frutta candita e miele fino ad arrivare a note mediterranee balsamiche”. Un gusto pieno, equilibrato, intenso e soprattutto elegante. A collaborare con Salvo Gorgone in questa avventura c’è un famoso enologo, lombardo di nascita e piemontese d’adozione – Donato Lanati –  che conosce bene l’isola di Pantelleria  e – oltre ad aver studiato una nuova tecnica per produrre il passito –  ha chiesto ed ottenuto che  un altro piemontese, il grande Giorgetto Giugiaro,  disegnasse l’etichetta della bottiglia di “Dietro Isola”. Un mix ben combinato d’ingegno e professionalità, di legame forte con le tradizioni del territorio pantesco e le migliori tecnologie enologiche, dove il connubio tra Sicilia e Piemonte conferiscono quella qualità al prodotto necessaria per offrire a chi lo berrà gioia e piacere.

Marco Travaglini

Quando il barbiere faceva show

Tra forbici, rasoi, profumo di brillantina e clarinetti, apre la prima stagione de Le Musichall il Teatro Necessario con l’esilarante NUOVA BARBERIA CARLONI.

Immersa in un’atmosfera d’altri tempi in cui il barbiere, oltre a fare barba e capelli, cantava, suonava, serviva da bere e consigliava i clienti, la platea de Le Musichall diviene una grande sala d’attesa e il pubblico protagonista della serata. In scena rivive la vera barberia di provincia, quella che soltanto mezzo secolo addietro era nientemeno che il luogo di ritrovo preferito dai signori. Un posto discreto, dove discutere liberamente dei propri affari e delle proprie idee. E c’era la musica, c’era il caffè e c’erano gli aneddoti balzani del fidato barbiere. Un po’ sciamani un po’ dottori, i tre attori-aspiranti barbieri sono veri e propri artisti del cuoio capelluto, determinati a curare, a suon di lozione, qualunque problema, certi che il cliente uscirà pulito e liscio, rigenerato nel corpo ed elevato nello spirito. Teatro Necessario, pluripremiata compagnia di teatro di strada e circo contemporaneo di Parma in costante tour in Europa, porta in scena uno spettacolo molto divertente che si ispira all’opera Il barbiere di Siviglia. La Nuova Barberia Carloni dà il via alle attività del teatro e apre la sua prima stagione internazionale, curata da Cristiano Falcomer direttore dell’apprezzato festival Lunathica, e sostenuta dalla Regione PiemonteLe Musichall, il teatro delle varietà con la direzione artistica di Arturo Brachetti, nasce dalla collaborazione tra Arte Brachetti srl e l’Opera Torinese del Murialdo, con l’obiettivo di rivitalizzare quelle forma di spettacolo popolare e coinvolgente, di arte varia, teatrale e musicale. Le Musichall vuole proporre un intrattenimento leggero, divertente e di qualità, trasversale per proposte e per discipline, internazionale nell’approccio.

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Biglietti: Ingresso intero: 20 euro + 1,50 di prevendita

Ingresso ridotto di legge (over 65 – under 12) e convenzionati (Cral, Associazioni, Abbonamento Musei, Torino+Piemonte card e Torino+Piemonte Contemporary card, Opera Torinese del Murialdo): 18 euro + 1,50 euro di prevendita

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Le Musichall

Via Juvarra, 15 (ingresso temporaneo da Corso Palestro, 14) – 10122 Torino

Per informazioni e prenotazioni 011 1911 7172

www.lemusichall.com – info@lemusichall.com

Esportazioni, distretti piemontesi a gonfie vele

Secondo la ricerca “Monitor”, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, anche nel secondo trimestre del 2017 i distretti piemontesi hanno messo a segno un risultato eccellente, realizzando un incremento delle esportazioni del 15,3% (pari a 295 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016. Si tratta del dato migliore – sia in valore assoluto che in termini di variazione percentuale tendenziale –  tra le regioni ad alta intensità distrettuale italiane, che nel complesso hanno visto aumentare le esportazioni del 4,3%. I distretti piemontesi hanno fatto molto bene sui mercati esteri anche se confrontati al manifatturiero della regione, che nel secondo trimestre 2017 ha segnato un progresso in termini di export pari al 9% tendenziale, 996 milioni di euro in più rispetto al secondo trimestre del 2016.


La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha diffuso oggi questi  dati sugli 11 distretti del Piemonte. Il monitor indica esportazioni in crescita sia verso i mercati maturi (+18,3% tendenziale) che verso i nuovi mercati (+7,3% tendenziale) e stima uno sviluppo a tassi sostenuti anche nella seconda metà dell’anno, in presenza di condizioni di domanda che resteranno favorevoli in gran parte dei principali mercati di sbocco. «I distretti piemontesi continuano a registrare performance più che brillanti – sottolinea Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo – Spicca il contributo determinante dell’Oreficeria di Valenza, ma si distinguono anche alcuni distretti della meccanica e dell’agroalimentare, fondamentali per l’economia della nostra regione. Anche il mercato interno è ripartito. Entro la fine dell’anno ci attendiamo un ulteriore recupero degli investimenti da parte delle imprese, in particolare nei settori agro-alimentare, turistico, ad alta tecnologia, metalmeccanica e automotive. Questo trend positivo trova conferma negli impieghi a medio-lungo termine erogati da Intesa Sanpaolo nel nord ovest, in crescita del 10% nei primi 8 mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Un traino importante è rappresentato dalle agevolazioni introdotte dal Piano Industria 4.0, un ambito in cui la nostra banca si distingue anche nell’offerta non tradizionale, come consulenza e matching. È interessante sottolineare come oggi il 67% delle imprese piemontesi della meccanica produca già macchinari 4.0, con un ottimo posizionamento, quindi, anche dal punto di vista dell’offerta.»

 

(foto: il Torinese)

LIBERO SCAMBIO: ATTIVITA’ SOSPESE PER LUTTO SABATO E DOMENICA

In segno di lutto stop al mercato di libero scambio di via Carcano e canale Molassi nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 ottobre. Lo ha deliberato la Giunta comunale approvando un provvedimento presentato dall’assessore al Decentramento, Beni comuni e Diritti, Marco Giusta, che sospende per il prossimo fine settimana le attività di Barattolo. “E’ una decisione – spiega l’assessore Giusta – presa dall’Amministrazione comunale per esprimere il cordoglio e la vicinanza di tutta la città alla famiglia del signor Maurizio Gugliotta.” Sabato e domenica le strade e le aree usualmente destinate a Barattolo saranno presidiate da agenti di Polizia municipale al fine di garantire ordine e sicurezza pubblica.

 

www.comune.torino.it

Cento anni fa si combatteva a Caporetto

Protagonisti il prof. Alessandro Barbero, ordinario di Storia medievale all’Università del Piemonte Orientale, il prof. Marco Di Giovanni docente di Storia contemporanea all’Università di Torino e il prof. Giovanni Cerino Badone aggiunto di Storia moderna all’Università del Piemonte Orientale

La battaglia di Caporetto fu una dolorosa sconfitta o una disastrosa disfatta? In concomitanza con i cento anni dalla “dodicesima battaglia dell’Isonzo” la Scuola di Applicazione dell’Esercito ha dedicato a questo evento l’appuntamento culturale di ottobre, con l’intento di indagare una delle pagine più dibattute della nostra storia. Protagonisti il prof. Alessandro Barbero, ordinario di Storia medievale all’Università del Piemonte Orientale, il prof. Marco Di Giovanni docente di Storia contemporanea all’Università di Torino e il prof. Giovanni Cerino Badone aggiunto di Storia moderna all’Università del Piemonte Orientale. Il generale di corpo d’armata Claudio Berto, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito ha introdotto i relatori ricordando come “la conoscenza della storia militare rappresenti un elemento irrinunciabile per il bagaglio culturale di ciascun soldato”. Nel corso del dibattito sono emerse interessanti riflessioni sulle premesse, sulla condotta e sulle conseguenze di una battaglia che più di altre ha segnato una svolta nella contrapposizione fra il Regio Esercito, le forze austro-ungariche e tedesche. Nel suo intervento il prof. Barbero ha affermato che “nonostante il drammatico esito dello scontro, perdere una battaglia è cosa ben diversa dal perdere una guerra”. Il prof. Di Giovanni ha precisato come “sull’esito di Caporetto abbia influito il logoramento della società italiana, stremata dalla inaspettata lunghezza del conflitto”. Una visione condivisa dal prof. Cerino Badone il quale ha ricordato “l’eccellenza culturale austro-tedesca in campo tecnico”. Dalle considerazioni dei relatori è emerso un quadro complesso e avvincente, dal quale scaturiscono innumerevoli lettura di una vicenda, quella di Caporetto, nella quale le analisi di natura squisitamente tattica o strategica si affiancano a non meno importanti considerazioni di natura sociale, politica ed economica. Se vi furono errori di valutazione, non mancarono iniziative innovative quali ad esempio la creazione degli Arditi. I relatori hanno convenuto che anche a distanza di un secolo sarebbe velleitario emettere un giudizio univoco e storicamente inconfutabile, anche alla luce della frequente contraddittorietà delle fonti. Se Caporetto fu una cocente sconfitta dal punto di vista militare, fu probabilmente una disfatta in termini di immagine, alimentata dalla sfiducia di alcune componenti di un Paese che vedeva disgregarsi un pezzo della propria storia.  All’incontro, al quale hanno assistito i frequentatori dei corsi di formazione di base e avanzata dell’Istituto di studi militari e un folto pubblico di appassionati, ha presenziato il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino. L’alto ufficiale ha espresso ai presenti il proprio plauso per “una iniziativa coinvolgente e in linea con le prestigiose tradizioni culturali di Palazzo Arsenale”.

Il Premio Pulitzer Colson Whitehead al liceo Alfieri

Per il ciclo «Giorni Selvaggi»: presenta il suo bestseller “La ferrovia sotterranea”

 

Lo scrittore americano Premio Pulitzer Colson Whitehead è a Torino sabato 21 ottobre 2017 perGiorni Selvaggi, il ciclo d’incontri con grandi autori internazionali organizzato dal Salone Internazionale del Libro e dal Circolo dei lettori in collaborazione con Colti (Consorzio Librai Indipendenti Torinesi), le Biblioteche civiche torinesi, la Scuola Holden e Torino Rete Libri.

 

Whitehead a Torino tiene due incontri: uno alle ore 21 alla Scuola Holden per il pubblico generalista, e uno alle 12.30 espressamente dedicato agli studenti presso l’Aula magna del Liceo Classico Vittorio Alfieri (Corso Dante, 80).

 

Sono già oltre 300 gli studenti prenotati, cui si aggiungono 50 fra genitori e insegnanti. Provengono daquattro istituti scolastici di Torino: l’Alfieri, il Liceo Scientifico Carlo Cattaneo, l’Istituto di Istruzione Superiore Gobetti Marchesini Casale Arduino e il Liceo Scientifico Galileo Ferraris.

 

Colson Whitehead, newyorkese classe 1969, è fra gli scrittori americani più importanti di oggi. Il suo romanzo La ferrovia sotterranea è fra le letture consigliate da Oprah Winfrey e Barack Obama, e ha già venduto più di un milione di copie. Per ritmo e colpi di scena ricorda i western pulp di Tarantino. È entrato nella testa delle classifiche italiane ed è il primo, dopo vent’anni, ad essersi aggiudicato nel 2017 i due più prestigiosi premi letterari statunitensi: il Pulitzer e il National Book Award. È la storia di una giovane schiava, Cora; della sua fuga dagli orrori di una piantagione della Georgia; del suo arduo viaggio verso la libertà e delle persone che, organizzate in una rete clandestina, la aiutano e aiutano gli altri schiavi come lei a fuggire dagli Stati del Sud.

 

La formula dell’incontro con gli studenti è quella del Salone Off 365: la classe 2a B dell’Alfieri, nelle settimane precedenti, ha letto La ferrovia sotterranea. Ne ha discusso a scuola in tre incontri con due tutor della Scuola Holden. Alla presentazione i ragazzi saliranno sul palco assieme all’autore, al quale porranno le loro domande e con il quale dialogheranno. Introducono: Marco Pautasso, vice-direttore Salone Internazionale del Libro di Torino, e Marco Cassini, Sur edizioni. I librai del consorzioColti predisporranno un piccolo bookshop con i titoli dell’autore.

Nuovo record alle Molinette: un solo donatore di organi salva 9 persone

Un evento più unico che raro. Addirittura l’équipe di Cardiochirurgia si è divisa e coordinata contemporaneamente su tre sale operatorie limitrofe per trapiantare due polmoni ed un cuore su tre persone diverse

Ieri mattina in poche ore un solo donatore ha salvato ben 9 persone. E’ stata una vera e propria maratona chirurgica su più sale operatorie con ben cinque trapianti di questi effettuati presso l’ospedale Molinette ( senza dimenticare un sesto di fegato da un altro donatore). Un evento più unico che raro. Addirittura l’équipe di Cardiochirurgia si è divisa e coordinata contemporaneamente su tre sale operatorie limitrofe per trapiantare due polmoni ed un cuore su tre persone diverse.

Quando si sviluppa un processo di donazione di organi o tessuti da un donatore deceduto, solitamente a beneficiarne sono 2 pazienti che ricevono i reni ed un paziente che riceve il fegato. Più raramente a questi organi trapiantati si aggiungono il cuore ed i polmoni. Quanto è capitato ieri è davvero particolare: da un soggetto deceduto sono stati prelevati organi di cui hanno beneficiato ben 9 riceventi di trapianto. Com’è possibile? Se per i reni è ovvio che possono beneficiarne 2 pazienti, com’è possibile per gli altri organi? In realtà anche per i polmoni, si può procedere al trapianto del polmone destro in un primo ricevente e di quello sinistro ad un secondo ricevente. E’ poi possibile separare il fegato in 2 parti, una più piccola (il lobo sinistro) a favore di un bambino, e la restante parte ad un adulto. Che tutte queste opzioni capitino insieme è davvero unico. Ma è successo ieri, quando al Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte (coordinato dal professor Antonio Amoroso) è stato segnalato dal centro di rianimazione dell’ospedale della Carità di Novara il decesso – a causa di una emorragia cerebrale – di una donna di 48 anni, di cui i familiari avevano testimoniato la volontà di donare gli organi.Così da questo atto di generosità si sono intrecciati i destini di tanti pazienti in attesa di trapianto, di sesso ed età differenti, di regioni ed origini diverse, tutti accomunati dalla necessità di ricevere in dono un trapianto per poter continuare a vivere (è il caso dei trapianti di cuore, fegato e polmone) o per poter vivere con una prospettiva ed una qualità di vita migliore (come nel caso dei trapianti di rene e di cornea). Così persone diverse si sono ritrovate assieme in un destino comune:

  • Per il cuore: a beneficiare del trapianto è stata una donna di 41 anni piemontese, in attesa di trapianto a causa di una cardiopatia restrittiva.
  • Polmone sinistro: un maschio di 62 anni della Sardegna, affetto da fibrosi polmonare
  • Polmone destro: una donna di 54 anni della Sardegna, affetta da bronco-pneumopatia polmonare cronica ostruttiva (BPCO)
  • Fegato sinistro: è stato trapiantato su un bambino, presso l’ospedale di Bergamo
  • Fegato destro: un maschio di 67 anni della Campania, con una cirrosi epatica
  • Rene sinistro: una donna di 47 anni nata in Nigeria e residente in Piemonte, in dialisi a causa di una nefrosclerosi ipertensiva
  • Rene destro: un maschio di 47 anni della Sicilia, che ha ricevuto un secondo trapianto di rene in seguito alla perdita di funzione di un precedente trapianto, presso l’ospedale di Novara
  • Cornee: le 2 cornee sono state avviate alla Banca delle cornee, che provvederà a valutarne l’idoneità e ad assegnarle a 2 pazienti in attesa di trapianto.

Tutti i trapianti sono stati effettuati presso le sale chirurgiche dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (con un notevole sforzo organizzativo e di personale per poter eseguire tutti questi trapianti possibilmente in contemporanea), ad eccezione del lobo sinistro di fegato trapiantato nel centro trapianti epatici dell’ospedale di Bergamo ed il rene destro nel Centro trapianti di rene dell’ospedale di Novara. E come se non bastasse in contemporanea l’équipe dei trapianti di fegato ha eseguito un prelievo di fegato ad un donatore di 83 anni deceduto a Perugia per trapiantarlo a Torino su un ricevente piemontese di 57 anni, affetto da cirrosi epatica.

 

(foto: il Torinese)

 

I lunedì pomeriggio della prevenzione e della salute

La nostra Associazione che da tre anni organizza Incontri e Conferenze finalizzate a promuovere la prevenzione delle malattie, in particolare   cardiovascolari e tumorali, ha il piacere di presentare il programma del 2° ciclo di conferenze 2017 che si terranno nei mesi di novembre e dicembre presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino in via Nizza 52. Nel 2016 e nel 2017 (1° ciclo) si é verificato un costante incremento di interesse e di partecipazione da parte dei Cittadini nei confronti degli Incontri proposti e perciò l’Associazione “Più Vita in Salute” ha ritenuto utile proseguire “I Lunedì pomeriggio della Prevenzione e della Salute“.  

 

Tale iniziativa è finalizzata a diffondere informazioni e consigli preziosi per incrementare la durata e la qualità della vita e per mantenersi giovani nonostante il trascorrere degli anni e le difficoltà che ne conseguono. Le prossime conferenze forniranno, come sempre, indicazioni essenziali per scegliere un’alimentazione sana e corretta e per praticare un’attività fisica efficace, sfruttando le risorse del contesto ambientale in cui viviamo.   Riteniamo che sia importante e necessario conoscere i segnali che vengono inviati da un qualsiasi organo del nostro corpo, in quanto possono rappresentare dei campanelli di allarme di una malattia. Il nostro corpo negli anni subisce dei cambiamenti che dobbiamo interpretare e monitorare e se necessario contrastare con interventi corretti e migliorativi.   Inoltre rammentiamo che la salute è più una scelta che un destino e la prevenzione è più un dovere che una scelta, pertanto applicarne le regole è doveroso e irrinunciabile. Ricordiamo alcuni dei molti e importanti messaggi che spesso emergono dagli incontri: Prevenire di più per curare di meno – Dobbiamo rimanere sani nonostante l’epidemia di malattie croniche – Recuperare le sane tradizioni nell’alimentazione quotidiana – Adottare il movimento per godere dei suoi effetti benefici sul fisico – Con la prevenzione si ottiene più salute e più benessere – Conoscere: come affrontare menopausa e andropausa – L’alimentazione corretta può proteggere anche l’apparato digerente – Prevenire l’infarto, e saperne riconoscere i sintomi – Fisioterapia e riabilitazione: il corretto trattamento procura molti benefici – Ricorrere in modo adeguato all’assunzione dei farmaci. Gli Incontri saranno tenuti come tradizione il Lunedì pomeriggio, con orario dalle 16,30 alle 18,30 presso la sede del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino sita in Via Nizza al n°, 52.

La partecipazione del pubblico é libera ed è consentita sino ad esaurimento dei posti.

Come indicato nei file allegati, l’evento é patrocinato da diversi Enti pubblici, è realizzato grazie al supporto di alcune strutture pubbliche e private, con la collaborazione dello SPI 8 e soprattutto grazie alla preziosa disponibilità e collaborazione da parte degli illustri Relatori. La prima Conferenza si terrà lunedì 6 novembre 2017 alle ore 16,30. Nel ringraziare per l’attenzione e per la cortese collaborazione alla diffusione degli eventi, porgiamo un cordiale saluto.

 

Roberto Rey

Giovanni Bresciani