redazione il torinese

Giornata per i Diritti dell’infanzia: la celebra il Consiglio regionale

Il Consiglio regionale celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ricorre lunedì 20 novembre, con una serie di iniziative.

Il Comitato Diritti Umani sostiene e patrocina il progetto socioculturale “Profumo di vita #neldirittodel bambino”organizzato dall’associazione di volontariato Legal@arte. Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Lauspartecipa, lunedì 20 novembre, alle 18, nel Salone d’Onore del Castello del Valentino, all’inaugurazione della mostra fotografica dell’artista torinese Elena Givone, curata da Roberta Di Chiara, per sensibilizzare sul tema della violenza assistita da minori. L’esposizione, costituita da 12 opere fotografiche di grande formato che ritrae bambini appena nati, sarà visitabile fino al 26 novembre.

Nella mattina di lunedì 20 novembre, inoltre, nell’ambito della rassegna cinematografica “Rights on the movie 2017”, al Cinema Massaua di Torino (piazza Massaua 9) viene proiettata la pellicola “Vado a scuola”, destinata a oltre 200 studenti e studentesse delle scuole secondarie piemontesi di primo e secondo grado. La rassegna, promossa dal Comitato regionale per i Diritti umani, presieduto dal presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, in collaborazione con Agiscuola, si focalizza quest’anno proprio sui temi legati ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il film, diretto dal Regista Pascal Plisson,  documenta le sfide quotidiane che devono vivere ogni giorno quattro bambini (Zahira in Marocco, Jackson in Kenya, Carlito in Argentina, in una città della  Patagonia, e Samuel in India) per raggiungere le loro scuole, spinti dal desiderio di conoscenza e la speranza di un futuro migliore. Martedì 21 novembre alle 21 al cinema Massimo di via Verdi 18, a Torino, avrà luogo invece la proiezione aperta alla cittadinanza.

Sabato 18 novembre, alla Cartiera di Torino, sede della Compagnia Tedacà (via Fossano 8), si è inoltre tenuto il secondo laboratorio organizzato dall’Associazione Almateatro, soggetto capofila, in partenariato con Associazione Acti Teatri Indipendenti e Associazione Tedacà,  e previsto dal progetto “Siediti vicino a me – Il Teatro incontra il mondo”, attività per minori migranti. Le attività di laboratorio teatrale hanno coinvolto la Comunità Home blu, comunità di prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati di Torino.

Strade e ponti malmessi? Alla Regione arrivano i nuovi fondi del programma Anas

Sono oltre i 900 milioni  del contratto di programma Anas 2016-2020 siglato con la Regione Piemonte. Con questa somma sarà possibile realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria, come la messa in sicurezza di ponti e strade, ed opere importanti e attese da anni.L’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, giudica gli investimenti aggiuntivi per 600 milioni di euro nel contratto di programma Anas con orizzonte temporale fino al 2022  “un buon risultato, frutto della collaborazione tra istituzioni, che consentirà di sgravare le Province dagli oneri di manutenzione delle strade riclassificate e di realizzare importanti investimenti che altrimenti sarebbe stato difficile ottenere”.

 

Allegri dopo la sconfitta: “A bocca aperta”

“E’ difficile spiegare questa gara, è una partita che ti lascia a bocca aperta: non abbiamo concesso quasi nulla. Abbiamo giocato molto bene il primo tempo ma se non abbiamo segnato vuol dire che non siamo stati bravi al momento di concludere” Così Massimiliano Allegri commenta su Premium Tv  l’inaspettata sconfitta della Juventus a Marassi per 3-2. Dovevamo avere più pazienza e meno frenesia”. Mercoledì sarà Champions contro il Barcellona. Allegri osserva: “bisogna fare qualcosa di più, ma non tanto sull’aspetto tecnico. Oggi è stata la stessa partita che abbiamo fatto a Bergamo dove ci siamo fatti rimontare due gol”.

Oftalmico, gli infermieri: “blocchiamo la convenzione Asl-Città della Salute”

RICEVIAMO E PUBBBLICHIAMO

“Apprendiamo di questa pseudo convenzione firmata dai vertici dell’Asl e da quelli della Città della Salute, con i direttori generali Alberti e Zanetta, per quel che riguarda l’utilizzo del personale dell’ospedale Oftalmico da parte della stessa Città della Salute. Si tratta di un atto gravissimo, antisindacale, che viola in modo palese il contratto, al quale ci opporremo con ogni mezzo possibile, anche di natura legale. Diffidiamo il direttore Alberti e l’assessore alla Sanità Saitta, che di certo non è all’oscuro di tale operazione, dal proseguire su questa strada per risolvere la questione legata al travagliato trasferimento dell’Oftalmico. Comprendiamo l’ansia della Regione, che ha come obbiettivo il 13 dicembre per il totale spostamento del presidio di via Juvarra, data che se fallita potrebbe compromettere il percorso legato all’uscita dal piano di rientro dal debito in sanità. Ma non è giocando sulla pelle dei lavoratori in questo modo che si risolvono i problemi. Per noi, questa convenzione non ha alcun valore”. Lo ha detto oggi il Segretario Regionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, Claudio Delli Carri, riguardo alle notizie sulla firma di una convenzione tra Asl Città di Torino e Città della Salute per l’utilizzo del personale dell’Oftalmico: oculisti, anestesisti, infermieri.

“Sull’oftalmico stiamo assistendo a teatrino indegno – prosegue Delli Carri – nel quale prima viene detto che il trasferimento sarà totale, poi si scopre che in via Juvarra rimarranno alcuni interventi come la cataratta, poi a ciò si aggiunge che rimarrà forse anche un accesso di pronto soccorso. Il tutto sotto agli occhi indifferenti dell’assessorato alla sanità che non pare muovere un dito per dirimere la questione.

Per risolvere il problema dello spostamento del personale bisognava attivare un tavolo tra le parti sindacali e i vertici di Asl e Città della Salute, sotto la regia dell’assessorato. Ma l’assessore non lo ha fatto o non lo ha voluto fare. E oggi ci troviamo in questa situazione assurda. Di soluzioni ce ne potevano essere, ad esempio pensando all’oftalmico come ad una sede distaccata della Città della Salute, almeno temporaneamente, in attesa di armonizzare la fusione. Invece si è scelto di agire all’insaputa dei lavoratori con una convezione che noi, di fatto, bloccheremo. Siamo pronti anche ad opporci anche con azioni legali per attività anti sindacale e anti contrattuale”.

“Ora – conclude Delli Carri – è necessario che l’assessore Saitta e il direttore Alberti si assumano le responsabilità di questo fallimento, di questo disastro. E non si azzardino a pensare di esternalizzare alcun servizio, altrimenti la nostra reazione sarà dura e immediata. La soluzione si poteva trovare se si fossero imboccati i giusti binari del dialogo, anche da parte della politica regionale, nel rispetto delle norme contrattuali e sindacali. Così non è stato fatto e le conseguenze, anche per eventuali ricadute sul piano di rientro regionale, non dipendono certo da noi”.

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

Il pd metropolitano al presidio Gtt

Il Partito Democratico Metropolitano di Torino  lunedì 20 novembre, sarà presente al presidio in piazza Castello, dalle ore 15, a fianco dei lavoratori GTT che chiedono di conoscere la reale situazione dell’azienda e le intenzioni future della proprietà, il Comune di Torino. Da mesi i cinquemila lavoratori della più grande partecipata pubblica piemontese, e le loro famiglie, assistono con preoccupazione al susseguirsi di notizie sullo stato dell’azienda.   Tram e bus necessitano di manutenzioni, si sono registrati nei primi sei mesi del 2017 numerosi incidenti, senza pari rispetto agli anni passati. Il servizio è sempre più precario con corse cancellate e ritardi, soprattutto nelle zone più periferiche e popolate della città. Gli amministratori del PD, non sottraendosi alle proprie responsabilità, lavorano da mesi trasversalmente a tutti i livelli per salvare e rilanciare l’azienda, tutelare un importante servizio pubblico e qualche migliaia di posti di lavoro. Il PD si aspetta che ogni soggetto faccia la sua parte e, in primo luogo, lo faccia l’amministrazione comunale, azionista unico di GTT. L’annunciata riorganizzazione, che prevede il taglio e l’esternalizzazione di alcune linee e l’aumento del prezzo dei biglietti, scaricano il problema sui soggetti più deboli, cioè gli utenti e i lavoratori, aumentando le inefficienze, con effetti incerti sul risanamento del bilancio dell’azienda e senza prospettive di investimento.

LE ASSOCIAZIONI: “LA REGIONE PIEMONTE HA RIAPERTO LA CACCIA”

La Giunta Regionale ha riaperto anzitempo la caccia negli ambiti percorsi dagli incendi. Non corrisponde al vero la notizia circolata che la Regione avrebbe semplicemente prolungato il divieto di caccia. Con delibera approvata venerdì 17 novembre 2017, la Giunta Regionale del Piemonte ha riaperto anzitempo, con due settimane di anticipo, l’attività venatoria nei comprensori alpini percorsi dagli incendi annullando il divieto che prevedeva lo stop fino al 30 novembre 2017. Le associazioni di protezione ambientale e animaliste condannano fermamente questa decisione che tiene in considerazione solamente l’interesse di una minoranza armata e in nessun conto le esigenze di sopravvivenza delle specie selvatiche. In Provincia di Torino la caccia è stata sospesa fino al termine della stagione venatoria solamente in 19 comuni dove si sono sviluppati gli incendi e in provincia di Cuneo solamente in 5 aree in gran parte costituite da zone percorse dal fuoco dove la caccia sarebbe già vietata per 10 anni ai sensi dell’art. 10 della legge 353/2000. Nelle aree ove la caccia rimane vietata per effetto del provvedimento della Giunta fino al termine della stagione venatoria gli animali sopravvissuti agli incendi si sono probabilmente già da tempo allontanati. Nessuno interpreti i provvedimenti regionali come interventi in favore della fauna selvatica. Trattasi dell’ennesimo regalo ai cacciatori dell’Assessore Ferrero di cui sono vittime gli animali. La strampalata ipotesi poi ventilata agli organi di informazione dall’assessore regionale Giorgio Ferrero di istituire zone di protezione nelle aree percorse dal fuoco rappresenterebbe un inganno ai danni del nostro martoriato patrimonio faunistico. Poiché la legge 157/1992 prevede percentuali fisse per la realizzazione delle oasi di protezione, voler realizzare oasi di protezione nelle aree percorse dal fuoco, dove già la caccia è vietata per 10 anni ai sensi dell’art. 10 della Legge 353/2000, significa solamente vietare la caccia in zone dove la caccia è già vietata e la fauna selvatica non esiste più e riaprirla di conseguenza in altre zone dove la fauna invece è presente o potrebbe avere trovato rifugio. Le Associazioni ambientaliste ed animaliste chiedono quindi all’Assessore Ferrero un atto di coerenza e indipendenza politica dal mondo venatorio, confermando il divieto di caccia in tutti i comprensori percorsi dal fuoco fino al termine della stagione venatoria o quantomeno fino al termine previsto in origine.

 

Per ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, OIPA, PRO NATURA, SOS Gaia Roberto Piana Vice Presidente LAC

Giovane addestratore sbranato da cane inferocito

Una morte orribile: sbranato da un bull terrier che gli era stato lasciato da un amico. Il corpo  di un giovane addestratore di 26 anni è stato trovato ieri sera in un terreno recintato tra Monteu da Po e Cavagnolo. Il ragazzo,  Davide Lo Bue, che viveva a Rivoli, aveva profonde ferite al collo e alla testa. Il cane è ora affidato a un canile di Settimo, mentre le indagini sono coordinate dal pm  Iavarone della Procura di Ivrea e seguite dai carabinieri della compagnia di Chivasso.

Torino ha la sua Cell Factory

A Torino nasce la Cell Factory, l’ Officina Farmaceutica presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino, realtà che opera nel mondo  della scienza applicata alla medicina. Con circa 50  tra docenti,  ricercatori e  operatori coinvolti produce cellule staminali umane epatiche destinate a  pazienti con insufficienze acute che non possono essere sottoposti a trapianto di fegato. In prospettiva anche progetti per altre patologie, ad esempio quelle ematiche e della pelle.

Piemonte – Catalogna

“Piemonte – Catalogna, Italia – Spagna: riflessioni comparative”. Questo parallelo è al centro dell’incontro che si terrà il 2 dicembre prossimo, alle ore 16, a Torino, nella sede del Fogolar Furlan in corso Peschiera 364 (oppure con entrata dal cancelletto di corso Francia 275/B). Ad organizzarlo è l’Associassion Cultural Piemonteisa Noste Reis. L’incontro verrà introdotto da Silvano Straneo e presieduto da Vera Bertolono. Intervengono il consigliere comunale di Torino Roberto Rosso, Alberto Schiatti, coordinatore della rivista Dialogo Euroregionalista, Domenico Comino, presidente di Ape – Autonomisti per l’Europa e Roberto Gremmo, fondatore nel 1973 della rivista “Informazione Catalana”.

Massimo Iaretti

 

Tari: i conteggi di Cavagnolo sono ok

Le polemiche sorte dopo la notizia degli errati conteggi applicati da alcuni Comuni nel calcolo della Tari hanno avuto un’eco anche a Cavagnolo. Così il sindaco Andrea Gavazza, per fare chiarezza sgombrare ogni dubbio ha specificato in un comunicato che tali fatti non riguardano in alcun modo il sistema di conteggio applicato nel Comune di Cavagnolo. L’errore commesso dai Comuni che hanno applicato questo errato meccanismo di conteggio (quali, ad esempio, i Comuni di Milano, Genova, Ancona, Cagliari) è stato nel conteggiare la componente variabile per ogni fabbricato così come catastalmente definito, incluse quindi le pertinenze “Il Comune di Cavagnolo – si legge nella nota – non ha mai utilizzato tale sistema di calcolo, applicando la parte variabile solamente ai fabbricati abitativi (tipo “A”), per cui il contribuente, nelle medesime condizioni, paga la parte variabile una sola volta”. Pertanto, nella bolletta dell’anno 2017, ma anche in quelle relative agli anni precedenti, si può facilmente verificare che per fabbricati pertinenziali non viene conteggiata alcuna quota variabile.

Massimo Iaretti