redazione il torinese

BOTTA – VIGNALE (MNS): “LA GIUNTA APPROVA UN’INUTILE E DANNOSA FUSIONE E UNA COSTOSA NUOVA AZIENDA”

“SE VINCEREMO LE ELEZIONI PORREMO RIMEDIO ALL’ENNESIMO ERRORE DEL CENTROSINISTRA”

La Giunta regionale nella seduta odierna ha approvato la proposta di delibera di accorpamento delle ASL e ASO di Alessandria che adesso dovrà essere discussa in Commissione sanità e in Consiglio regionale. L’accorpamento, qualora approvato, sarà operativo dal 1 gennaio del 2019. Inoltre la Giunta ha prospettato la nascita di un nuovo soggetto, AS@P.

“È paradossale dichiarano Marco Botta e Gian Luca Vignale che la Giunta regionale, invece di occuparsi dei veri problemi della sanità piemontese, continui in un’opera di continua distruzione delle sanità territoriali, per giunta prevedendo una nuova super azienda che garantirà qualche nuova poltrona: quali saranno i costi e i benefici per i piemontesi?”

All’incontro organizzato il mese scorso ad Alessandria abbiamo dimostrato che la nostra contrarietà alla fusione non è aprioristica, ma basata sull’analisi dei bilanci, dei flussi di mobilità e di un’organizzazione sanitaria rispettosa di tutti i territori” continua Vignale.

Primari e sindacati hanno espresso la loro contrarietà a questa proposta, ora continua Marco Botta, commissario regionale del Movimento Nazionale dovranno essere le istituzioni locali a difendere la sanità alessandrina, votando la mozione già presentata ad Alessandria dal Movimento Nazionale per la Sovranità e sottoscritta da tutte le forze del centrodestra” conclude Botta.

“Le politiche di Chiamparino e Saitta di questi anni finalizzati a “tagliare” i servizi nei presidi territoriali dell’ASL hanno portato risultati evidenti: la migrazione verso altre regioni o verso l’ospedale di Alessandria, che non può più reggere un flusso così imponente, di migliaia di alessandrini che non trovano più nei loro ospedali di territorio i servizi” continuano Botta e Vignale.

“Continueremo la nostra battaglia annunciando che già dalle prossime settimane ci recheremo dichiarano Alessandro Bego, Commissario Provinciale del MNS e Pierpaolo Guazzotti, consigliere comunale Lega-MNS in altri centri della provincia per manifestare la nostra contrarietà ad un ulteriore taglio dei servizi sanitari nella nostra provincia”.

“In Commissione e in Consiglio il Movimento nazionale per la Sovranità esprimerà il proprio dissenso con la forza dei numeri e di reali motivazioni di tutela della sanità, cercando di evitare che la delibera venga approvata. Se vinceremo le prossime elezioni regionali conclude Vignale la revoca della delibera di fusione sarà uno dei prossimi provvedimenti della futura amministrazione”.

***

COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

Licenziamenti Embraco: lettera dei lavoratori a Mattarella e Grasso

La perdita di 497 posti di lavoro, a seguito della chiusura dell’Embraco è definita  “una catastrofe sociale” in questo territorio già pesantemente segnato dalla crisi“. Così i lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri appartenente al gruppo Whirpool nella lettera consegnata a Torino, al presidente del Senato, Pietro Grasso. La missiva è stata inviata anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente della Camera Laura Boldrini. “Una multinazionale  non può cancellare i diritti di 497 cittadine e cittadini in questo modo dopo avere sfruttato tutto ciò che poteva! La Whirpool ha un debito con il nostro Paese e non può abbandonarlo così. Non lo meritiamo. L’Embraco deve continuare a produrre a Riva presso Chieri, Torino, Italia”, è scritto nella lettera. Ha dichiarato Grasso: “Vorremmo chiedere all’azienda di restituire tutti i vantaggi fiscali e i privilegi ottenuti. Sono stati dati in previsione di un’attività lavorativa che può essere interrotta per ragioni economiche, ma quando viene interrotta per il profitto è una cosa surreale”.

AUTO SFONDA ROTONDA E FINISCE CONTRO UN MURO, MUORE 35ENNE

DALL’EMILIA ROMAGNA

Un altro incidente mortale sulle strade italiane. Nella notte sulla Strada Provinciale 51 in località Salvaterra nel comune di Casalgrande, nel Reggiano un 35enne di Rubiera è morto  finendo con la propria Ford Focus contro il muro di una azienda dopo avere sfondato  una rotonda. E’ stato colpito violentemente dei cartelli e ha continuato  la marcia per  un’ottantina di metri fino  a schiantarsi contro il muro. L’uomo è morto sul colpo per le gravi lesioni riportate. Aperta una inchiesta dalla Procura reggiana.

NUOTO Campionato Regionale di Categoria, i risultati del secondo turno di gare

Al Palazzo del Nuoto di Torino è cominciata la domenica di gare del Campionato Regionale di Categoria di nuoto per salvamento, che in mattinata ha visto in acqua i 100 percorso misto, i 100 manichino pinne e la 4×25 manichino. Doppietta di titoli individuali per Cristian Barbati, classe 1999 della Rari Nantes Torino allenato da Stefano Foggetti, già due volte sul gradino più alto del podio nella giornata di ieri, nei 100 manichino pinne e torpedo e nei 200 super lifesaver (categoria Cadetti). Cristian ha vinto i 100 percorso misto e i 100 manichino pinne (48”62), distanza di cui detiene il record italiano junior con il tempo di 47”03 nuotato ai Campionati Italiani di Categoria Estivi dell’estate scorsa. Nei 200 super lifesaver è invece primatista del mondo junior con il crono di 2’11”58, stabilito ai Campionati Italiani di Categoria Estivi del 2016.

I titoli dei 100 percorso misto sono andati a Gaia Cappelli (Centro Nuoto Nichelino, Ragazze), Luiz Felipe Lemes Dos Santos (GS Vigili del Fuoco Salza, Ragazzi), Giorgia Meineri (CSR Granda, Junior), Davide Berardinetti (Libertas Nuoto Chivasso, Junior), Eleonora Bianco (CSR Granda, Cadette), Elisa Borasi (River Borgaro, Senior), Gregory Spiga (River Borgaro, Senior); nei 100 manichino pinne i più veloci sono stati Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani, Ragazze), Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino, Ragazzi), Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani, Junior), che ieri ha migliorato di quasi un secondo il primato nazionale junior dei 200 super lifesaver, Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino, Junior), Veronica Trucco (River Borgaro, Cadette), Vittoria Borgnino (Sa-Fa 2000 Torino, Senior) e Jacopo Musso (Rari Nantes Torino, Senior).

Da segnalare che Jacopo Musso ha nuotato i 100 manichino pinne in 45”96, a meno di un secondo dal record mondiale appartenente a Francesco Bonanni; considerando le gare di ieri l’azzurro è salito a tre titoli individuali. Due, invece, per Francesca Pasquino, Eleonora Bianco e Mattia Faccinti, raccolti tra ieri e oggi; doppiette anche per Rossella Fimiani (Aquatica Torino, Senior), Luca Rinaldi (Swimming Club Alessandria, Junior) e Elisa Dibellonia (Centro Nuoto Nichelino, Ragazze). Per quanto riguarda le staffette odierne, infine, quattro ori per la Sa-Fa 2000 Torino; uno per Centro Nuoto Nichelino, CSR Granda, River Borgaro e Swimming Club Alessandria. Il Campionato Regionale di Categoria si concluderà nel pomeriggio con 200 ostacoli, 4×50 ostacoli, line throw e 50 manichino. L’inizio delle gare è alle 14.

Tutti i risultati a questo link

Campionato di ciclismo su strada per sole donne

La Uisp Piemonte lancia il primo Campionato di ciclismo su strada per sole donne E’ in arrivo una bella novità per le appassionate del mondo su due ruote. La Uisp Piemonte lancia il primo Campionato amatoriale di ciclismo femminile su strada, solo ed esclusivamente riservato alle donne. Le atlete potranno finalmente confrontarsi solo fra di loro. La prima prova è prevista per domenica 11 marzo a Castelnuovo Don Bosco (At) con un percorso unico di 30 chilometri e 700 metri di dislivello positivo. La seconda gara sarà a Rivodora (To) domenica 16 settembre con un percorso ancora in fase di definizione ed una lunghezza che non supererà i 40 chilometri. Sono previste due categorie e saranno premiate le prime 5 assolute e 3 di ogni categoria. La classifica si baserà sul tempo totale impiegato nelle due prove e sarà assegnato il titolo di campionessa regionale. Il format delle due competizioni in linea denominato “piccolo fondo”, è basato su una tipologia di gara breve ma impegnativa con un discreto dislivello. L’obiettivo di questo campionato è di incrementare il numero e la presenza di atlete nel ciclismo su strada. Per questa ragione, si è scelto di programmare una gara riservata solo alle donne rispetto ad una mista, perchè si rivela più adatta a chi si avvicina alla disciplina. Di solito le donne rappresentano solo il 5% del totale e sono inserite in gare maschili dove prevale un agonismo esasperato, con tutti i rischi del caso. Le due gare permettono alle neofite di provare e alle più esperte di confrontarsi con un discreto dislivello. Ed è fondamentale, soprattutto, fare un cambio di passo culturale. Anche perchè LA BICICLETTA è femminile, non maschile! Per info: pagine FB “Campionato femminile ciclismo su strada Uisp” “Uisp regionale Piemonte Ciclismo”

UNA OFFESA AI MORTI

Se alle Fosse Ardeatine furono trucidati diversi italiani , di religione ebraica, numerosi furono i Reali Carabinieri , gli ufficiali superiori, come Cordero Lanza di Montezemolo , ed i Generali Simoni e Fenulli , egualmente massacrati in quella stessa sede

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

I promotori del processo staliniano , tenutosi a Roma , all’Auditorium , la sera del 18 gennaio ,dove caso unico nella storia , vi era un imputato , il Re Vittorio Emanuele III , un pubblico ministero , una parte civile , ma non un avvocato difensore , non hanno pensato che sottoponendo a questo processo il RE , per la firma delle Leggi cosiddette razziali , e non gli effettivi estensori delle stesse, offendevano indirettamente decine e decine di migliaia di morti del Regio Esercito , della Regia Marina e della Regia Aeronautica , che, sia prima , che dopo l’8 settembre 1943 avevano aiutato gli ebrei ed avevano dato inizio alla Resistenza contro i nazifascisti in nome di quel Re . Se alle Fosse Ardeatine furono trucidati diversi italiani , di religione ebraica, numerosi furono i Reali Carabinieri , gli ufficiali superiori, come Cordero Lanza di Montezemolo , ed i Generali Simoni e Fenulli , egualmente massacrati in quella stessa sede , e se si ricorda Bruno Buozzi, fucilato sempre dai tedeschi alla Storta , non si può dimenticare che insieme con lui furono fucilati il Generale Dodi ed altri ufficiali , né si può dimenticare il Generale Perotti, fucilato il 5 aprile 1944 , al Poligono del Martinetto a Torino.

***

E possiamo dimenticare ben quattro Ammiragli , Carlo Bergamini , affondato con la corazzata Roma , colpita da bombe tedesche il 9 settembre 1943 , Federico Martinengo , ucciso , sempre in tale data , combattendo contro unità navali germaniche, e Inigo Campioni e Luigi Mascherpa , fucilati a Parma , dopo un processo farsa da parte della repubblica sociale mussoliniana , rei di avere difeso Rodi e Lero dai tedeschi sempre dopo l’8 settembre. E la Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù con il Generale Antonio Gandin ed il Colonnello Romagnoli ? E i componenti delle prime formazioni di patrioti che dettero inizio alla Resistenza particolarmente in Piemonte e poi nel resto dell’Italia Settentrionale, perché si opposero al tedesco invasore ? Per un giuramento prestato, ed a chi era prestato questo giuramento se non a S.M.Vittorio Emanuele III. Ed a quale Re pensava l’ignoto prigioniero della cella n.13 di Via Tasso a Roma , carcere dei patrioti arrestati dopo l’8 settembre , che incideva sul muro la scritta , ancor oggi visibile :”L’anima a Dio ,la vita al Re ,il cuore alla donna , l’onore a me “. , Ha pensato a tutto questo la presidente delle comunità ebraiche ? Sa anche che il primo reparto che entrò in linea a fianco delle truppe angloamericane l’8 dicembre 1943 , a Montelungo , portava sulla divisa lo scudetto sabaudo ed era stato più volte visitato nella sua fase di addestramento proprio da quel Re ? Si è mai soffermata sulla Via Prenestina all’altezza di Mignano Montelungo a visitare il Sacrario Militare dove riposano le spoglie di quei combattenti della Guerra di Liberazione e nei lager sa quante centinaia di migliaia di militari italiani furono rinchiusi , sempre per fedeltà a quel giuramento a quel Re ? Ha mai letto la tragica fine , nella notte tra il 27 e 28 agosto 1944, della Principessa Mafalda di Savoia a Buchenwald?

***

Noi onoriamo e ci inchiniamo davanti alle innocenti vittime della ferocia nazionalsocialista hitleriana, abbiamo visitato a Gerusalemme con animo commosso e partecipe lo Yad Vashem, fino alla Hall of Names, con i nomi delle vittime della Shoah, ma chiediamo eguale rispetto per chi è caduto per fedeltà al giuramento al re Vittorio Emanuele III su cui si vogliono far ricadere tutte le responsabilità e tutte le colpe e che ebbe l’umiltà di scrivere al figlio Umberto, al momento della abdicazione :”per quasi mezzo secolo ho servito il mio Paese anche in ore difficili ed amare…mirando sempre, anche se posso avere errato , al bene della Nazione.”

 

Domenico Giglio

Presidente del Circolo REX

Les Folie, Cocktails & Food nel cuore della Movida

Giovedi 25 Gennaio, alle ore 18,  in Via delle Orfane 16, zona quadrilatero si inaugura Les Folie Cocktails & food nel cuore della Movida torinese. L’ampio locale è ricavato all’interno di un  prestigioso   palazzo del ‘700, posto  di fronte alla piazzetta che dà nel  retro dell’ufficio di igiene.

Una location scelta ad hoc per coinvolgere i gruppi di giovani e non solo che vanno  per locali. Les Folie, un nome scelto dagli intraprendenti  che hanno gia’ avuto in passato lo Zafferano cCfe insieme a Ricky Tognazzi e Simona Izzo, titolari non a caso, ma nel loro spirito solito, pieno di cretivita’ e un poco di sana follia,quanto basta, per realizzare un locale innovativo che faccia tendenza ,unico del suo genere nella zona: tre locali in uno, ben divisi e distinti .

 Il Bar  inizia la giornata con le colazioni , croissanterie alla francese  e caffè,  continuando   con la  migliore tradizione dei cocktails , che si avvale della consulenza dei noti Salvo e Gigi di barZ8 (promotori delle serate della movida a Torino).

Il ristorante che si propone a pranzo e con apericena  è gestito dallo Chef Maurizio Tumolo con il suo staff, reduce da recenti esperienze a Londra e Barcellona. Maurizio  ha avuto i natali da chef al famoso ristorante ”La Pergola” di Roma, i frequentatori e conoscitori dei migliori ristoranti della capitale lo conoscono bene.

 Il wine bar è angolare,   con le sue vetrine alla via, che porta al centro del Quadrilatero, è il primo che si nota da via della Consolata con la sua luce calda che riflette sulle bottiglie dei vini scelti con cura da intenditori dai fratelli Fiore e taglieri di prosciutto spagnolo. Non vi preoccupate, vi sono vini per tutte le tasche come per tutte le invitanti  proposte da Les Folie Vi aspettiamo Giovedi 25 Gennaio alle 18, non mancate.

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

.

Il crollo della cultura  torinese – Scalfari vs De Benedetti – L’avvocato anonimo – L’addio a Guido Filogamo – Tra storia e gastronomia – Da Moncalieri a Roma?

***

 

Il crollo della cultura torinese

Le quinte cadute  sulla scena del Teatro Regio con il rischio di ammazzare, insieme alle dimissioni del Segretario generale  della Fondazione Musei sono il simbolo dello sfascio della cultura torinese che è ormai in stato comatoso. Solo le signorine dell’ex pagina” In Città “de “La Stampa”(quella inventata da Edoardo Ballone che si rigira nella tomba vedendo all’opera le allieve) fingono di non sapere e scrivono le stesse cose conformiste  di sempre, esaltando gli amici,in primis l’amato circolo di via Bogino. Loro non vedono  ma scrivono. La cultura in mano a Parigi e Leon, le assessore per antonomasia ,sta precipitando nel baratro  e solo Gabriele Ferraris denuncia con coraggio la sua morte violenta ad opera di lor signore  e accoliti vari, spesso imparentati tra loro.

***

Scalfari vs De Benedetti

L’intervista a “Repubblica “del fondatore Eugenio Scalfari, in aspra polemica personale con Carlo De Benedetti, merita di essere letta. Botte da orbi tra ex amici di merende politico-intellettuali .C’è da sorridere nel vedere due  vegliardi battibeccare e aggredirsi a vicenda come in una commedia goldoniana .Una guerra senza esclusione di colpi che ha coinvolto lo stesso direttore Calabresi, orfano del Commissario di Polizia mandato a morire sotto i colpi dei sicari di “Lotta Continua “guidati idealmente da Adriano Sofri, mandante dell’omicidio. Una rissa ridicola che ha tolto il poco smalto residuo al giornale radical-chic italiano. Scalfari afferma che il quotidiano e’ stato figlio dell’”Espresso “ fondato da Adriano Olivetti, Caracciolo e Scalfari. Dimentica  però di dire che Adriano, pochissimo  tempo dopo ,si ritirò da quell’impresa, non condividendone lo scandalismo  e soprattutto dimentica di dire  che il vero fondatore e primo direttore  del settimanale nel 1955 fu Arrigo Benedetti, il giornalista lucchese amico di Pannunzio, fondatore anche dell’”Europeo”. Dimenticare Benedetti e citare se’ stessi e’ un atto che si commenta da se’ .Benedetti lasciò  l’”Espresso” nel 1967 per gravi dissensi con la linea filo- araba di Scalfari. Se Fini fosse ancora in circolazione ,potrebbe dire  che siamo alle comiche finali tra Scalfari e l’Ingegnere che portò alla morte  la “Olivetti” che fu di Camillo e Adriano. Finirà così anche per il giornale -partito ,quello sì ,fondato da Scalfari ?

***

L’avvocato anonimo

Il caso del noto avvocato torinese, rimasto anonimo, condannato a otto anni e  due mesi di carcere per violenze e abusi sulla moglie ,una donna russa madre di due bambini, suscita indignazione e perplessità . Nessun giornale ha pubblicato il suo nome, malgrado l’imputato abbia vivacemente discusso dopo la sentenza con l’avvocato della donna che ha fatto intervenire un carabiniere. Noi siamo dell’idea che la colpevolezza vada accertata in tre gradi di giudizio e che valga sempre la presunzione di innocenza, ma una condanna ad otto anni non è una multa, non è una condanna leggera .La tutela dell’imputato fino alla sentenza definitiva va sempre garantita, ma noi assistiamo continuamente al massacro mediatico, persino prima del processo , di chiunque. Ci sono i killer giornalistici che devono la loro notorietà alle aggressioni giornalistiche ,senza scrupoli deontologici di sorta. Basta una fuga di notizie o una intercettazione o addirittura un pettegolezzo .Invece il noto avvocato torinese e’ passato indenne. Nessun nome, nessuna foto. Perché? Ad esempio, l’avvocato Giulia Bongiorno, neofita della Lega, che difese Andreotti, non ha nulla da dire ?Nessun politico ha aperto bocca. Dev’essere davvero un avvocato importante chi resta nell’incognito anche di fronte a una condanna a otto anni.

***

L’addio a Guido Filogamo

All’età di 101 anni e ‘ mancato il professor Guido Filogamo, uno dei luminari della medicina torinese ,emerito di  Anatomia umana, per otto anni preside della Facoltà di Medicina di Torino. I giornali lo hanno ricordato prevalentemente come fratello del presentatore radiofonico  Nunzio, mentre il grande vecchio era un vero scienziato di fama internazionale ,allievo del mitico Giuseppe Levi e amico ,tra gli altri , di Rita Levi Montalcini. Mi trovai molte volte a contatto con lui , a partire dal mattino ,quando ,più o meno alla stessa ora ,facevamo colazione al caffè Platti, una consuetudine che è durata anni. Ogni mattina Guido aveva la sua osservazione o la sua battuta sempre puntuale ,sempre colta e raffinata .Era un uomo dotato di ironia sottile, l’esatto contrario dei giovani d’oggi. Spesso ci incontravamo sul 67 perché ogni giorno, anche in tarda età ,si recava al suo istituto  universitario di cui fu direttore. Poi venne a parlare al Centro Pannunzio e ad un certo punto si iscrisse anche e partecipo ‘ ai lavori del Comitato scientifico e direttivo, dando il suo contributo dotto e insieme appassionato. I medici di una certa età l’hanno avuto tutti come docente e lo consideravano maestro. Era un uomo brillante anche a cena,amabile e colto conversatore. L’Università di Torino e l’Università in generale perdono  un suo punto di riferimento .Era un uomo di scienza imbevuto di umanesimo che  lo portava a vedere nel malato soprattutto un uomo. In lui il medico si identificava con l’uomo.

***

Da Moncalieri a Roma?

L’assessore alla cultura del Comune di Moncalieri Laura Pompeo e’ la candidata scelta  per le prossime elezioni politiche dai circoli del Pd per il collegio 8 del Piemonte. La Dottoressa Pompeo e’ una donna capace ed esperta che ha fatto di Moncalieri, in passato senza una vita culturale autonoma, un polo attrattivo  di prim’ordine . La biblioteca Arduino fucina di iniziative e la riapertura del famoso Castello sabaudo sono alcuni dei risultati raggiunti dell’assessore Pompeo che dedica tempo e passione al suo ruolo con una obiettività politica che le va riconosciuta . Tra gli assessori alla cultura e’ forse l’unica capace, competente , attiva, non settaria. Questo sarebbe un motivo per tenersela stretta a Moncalieri e magari portarla in Regione  per sostituite l’attuale assessora .Ma la base del suo partito la vuole in Parlamento e la Pompeo e’ donna meritevole di andare a Montecitorio dove lavorerebbe bene e molto. L’ex sindaco di Moncalieri Meo  che certamente non ha brillato, le contende però la candidatura. Una notizia quasi incredibile che forse è una falsa notizia.

***

Tra storia e gastronomia

Al Colle di Nava, gestito da oltre 160 anni dalla stessa famiglia ,esiste uno dei migliori ristoranti piemontesi, ”Da Beppe “. E’ la famiglia Cagna, un cognome tradizionale dell’alta valle Tanaro. La famiglia può anche vantare un eroe caduto nei cieli del Mediterraneo, medaglia d’oro al valore militare, il generale Stefano Cagna, trasvolatore atlantico con Italo Balbo. Ma gli osti del colle non sono da meno e meritano una medaglia d’oro al valore gastronomico. Funghi, cacciagione, fondute ,primi di grande qualità e tradizione con il raschera  protagonista. Ampia e ottima la carta dei vini ,ma il vino da scegliere e’ l’Ormeasco di Guglierame ,il  vino rosso  che rappresenta quasi il simbolo dell’incontro tra Piemonte e Liguria. I proprietari sono anche persone simpatiche, il che non guasta mai. Io ho passato il Capodanno senza clamori in sana allegria  con amici fidati. Ci andavo anni fa, ci ritornerò . E al colle passerò anche  a rendere omaggio, come feci in passato con un discorso, al sacrario alpino in cui riposa il generale Emilio  Battisti, eroe di Russia che fu  prigioniero dei sovietici per sette anni e rifiutò la salvezza di un aereo tedesco per stare con i suoi soldati.

***

LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

Processo al re

Caro Quaglieni,
Cosa pensa del processo organizzato contro Vittorio Emanuele III a Roma come responsabile delle leggi razziali ?                      Aristide  Gifuni

.
I processi non si fanno in teatro ma nei tribunali. Se si tratta di morti da settant’anni anni i giudizi devono esprimerli gli storici e non i dilettanti e meno che mai i politici. Appare curioso che venga processato chi controfirmò quelle leggi e non chi le ideò e scrisse , cioè Mussolini e i suoi gerarchi . Il re capro espiatorio di tutto?

.

Volgarità in TV
Gene Gnocchi ,parlando di una scrofa che si aggirava incredibilmente  per le vie di Roma, l’ha definita Claretta Petacci. Mi è sembrata una volgarità gratuita .         Carla Recalcati

.
Anche a me e’ apparsa una battuta triviale .L’amante di Mussolini volle seguire il suo uomo anche nei momenti di disgrazia e fini ‘ ammazzata e appesa a piazzale Loreto a Milano. Era sicuramente fascista fanatica ,questo non giustifica la sua fine e il dileggio televisivo dopo oltre settant’anni. Gnocchi e’ divertente, forse l’unica attrattiva piacevole  della trasmissione di Floris.  La sua satira colpisce tutti i politici in modo salace, ma i morti vanno rispettati, anche quelli che non ci piacciono.

Verso la primavera. Dopo il vento da martedì sole e clima mite nei “giorni della merla”

Fino a martedì vento e qualche nevicata sulle vette  più alte e dopo arriverà l’alta pressione  con temperature miti, in particolare in alta collina e bassa montagna. Le previsioni meteo di Smi -Società Meteorologica Italiana, indicano che i cosiddetti  ‘giorni della merla’, secondo la tradizione popolare i più freddi dell’anno, dovrebbero presentare  temperature al di sopra della media del periodo. Intanto, in queste ore, il fronte delle nevicate scende  verso valle e non sono previste piogge in pianura. Venti ancora forti un po’ ovunque fino ai 100 km orari e oltre.

Midollo, neurochirurgia e ricerca alleate

Con l’intervento di Hervé Barmasse l’alpinista “figlio del Cervino”

NELLA VITA, IN MONTAGNA… E NELLA RICERCA L’IMPOSSIBILE NON ESISTE

Le sue spettacolari avventure in cima al mondo, dalle vette dell’amato Cervino fino in Pakistan, Cina e Patagonia, lo hanno reso celebre. Hervé Barmasse, alpinista ma anche scrittore, fotografo e regista (ha debuttato nel 2015 con il libro “La montagna dentro” e girato i film pluripremiati “Linea Continua” e “Non così lontano“) racconta le sue sfide all’impossibile, a tu per tu con i suoi limiti, la paura e l’amica montagna. Perché l’alpinismo è avventura, passione, amore, ma anche fatica e rischio: è il coraggio dell’uomo che mette in gioco la propria vita.

Ma l’alpinista “figlio del Cervino” – ospite il 23 gennaio del NICO, l’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Torino – parlerà anche di una sfida speciale, quella con la patologia vertebromidollare, vinta grazie ai progressi della neurochirurgia, all’esercizio e alla forza di volontà.

Le lesioni del midollo spinale – dovute a incidenti stradali, sportivi o in casa – rappresentano un problema di drammatico impatto sulla sanità pubblica: causano infatti gravi disabilità, con importanti ripercussioni sociali, assistenziali ed economiche. «Una delle più grandi sfide della ricerca è riuscire a stimolare la rigenerazione delle fibre nervose lesionate tramite terapie sperimentali innovative» sottolinea il prof. Alessandro Vercelli, direttore scientifico del NICO, l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi – Università di Torino. «Per affrontarla al meglio abbiamo deciso di unire le forze, creando un gruppo di ricerca che metta insieme approcci complementari: quello clinico del neurochirurgo con quello della ricerca di base, sviluppata da anatomici e fisiologi del NICO».

Terranno a battesimo il nuovo gruppo di ricerca il Rettore dell’Università di Torino e Presidente della Fondazione Cavalieri Ottolenghi Gianmaria Ajani, il Vice Presidente della Fondazione Paolo Bertolino e il prof. Giancarlo Panzica, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”. Il neurochirurgo Diego Garbossa (Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Torino – Città della Salute e della Scienza di Torino) e le ricercatrici Marina Boido e Annalisa Buffo (NICO – Dipartimento di Neuroscienze) spiegheranno al pubblico il passaggio dall’approccio clinico alla ricerca di base sui traumi midollari e la rigenerazione nel midollo spinale.

***

Appuntamento martedì 23 gennaio alle 11:00 presso l’Aula Magna dell’Istituto di Anatomia dell’Università (piano terra – Corso Massimo D’Azeglio 52, Torino).
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: www.nico.ottolenghi.unito.it