Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito apre il Palazzo dell’Arsenale alle scolaresche di Torino. 20 ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Meucci – Via Revel”, accompagnati dai propri docenti, sono stati accolti ieri dal Comandante dell’Istituto di Formazione e hanno partecipato al momento più solenne della giornata, l’Alzabandiera. Nell’ampio cortile d’onore è stato effettuato lo sfilamento dei reparti del Quadro Permanente e degli Ufficiali Frequentatori della Scuola di Applicazione per promuovere come il senso di appartenenza alla Patria si costruisca attraverso valori come dovere, disciplina e rispetto per le regole. Oltre a ricevere informazioni sulle attività quotidiane svolte dai militari e sulle opportunità professionali, formative e lavorative offerte dalla Forza Armata sono state illustrate le origini del Tricolore e dell’Inno Nazionale. L’appuntamento è stato molto apprezzato dai ragazzi che hanno riportato ad insegnanti e genitori la propria soddisfazione.
In Piemonte due nuovi Centri antiviolenza
Si è tenuta presso l’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte la riunione del Coordinamento dei Centri antiviolenza presenti sul territorio piemontese. L’assessora regionale Monica Cerutti ha colto l’occasione per fare il punto delle progettualità messe in campo. In Piemonte sono state assegnate a fine 2017 risorse pari a 1.129.000 di euro circa per attività volte al contrasto delle donne così ripartiti:
– 830.000 euro per i 14 Centri antiviolenza e le 9 Case rifugio già esistenti;
– 229.428 euro per l’apertura di due nuovi Centri antiviolenza, uno a Casale e uno a Chieri;
– 70.552 per l’apertura di tre nuove Case rifugio ad Alessandria, Almese e Torino.
In questo modo ai 76 posti letto delle 9 Case rifugio piemontesi si aggiungeranno altri 20 all’interno delle 3 nuove Case rifugio, per un totale di 96 posti. A questi si aggiunge l’attivazione di nuovi 52 posti di accoglienza (36 di I livello e 22 di II livello). In particolare, i 36 posti di I livello saranno la risposta abitativa nelle situazioni di emergenza. L’assessora non ha nascosto la propria soddisfazione nell’esser riuscita ad ampliare in modo significativo il numero di posti letto differentemente caratterizzati.
Tra fumetti e auto d’epoca
Sabato 24 febbraio 2018 – Ore 11.30
OPEN GARAGE
Visita guidata
In via eccezionale, sarà possibile visitare l’OPEN GARAGE del MAUTO – l’area dedicata ai lavori di manutenzione e conservazione che ospita circa 70 pezzi da collezione disposti in ordine cronologico – e assistere ai lavori di restauro in loco. Dalla Décauville 3 1/2 HP che alla velocità media di 28 km/h vinse nel 1989 la Parigi-Amsterdam-Parigi alla prima utilitaria Peugeot “Bébé” AG, dalla spider Opel 5/12 HP del 1912 alla lussuosa limousine Lancia Theta dotata dei primi servizi elettrici incorporati e carrozzeria made in Torino, si tratta di un’occasione unica per vedere “dietro le quinte” del Museo dell’Automobile.
Prenotazione obbligatoria a museoauto@museoauto.it o al numero 011677666
Costi:
La visita è compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso. Il gruppo dovrà essere composto da un minimo di dieci persone a un massimo di venti.
Domenica 25 febbraio 2018 – Ore 16.00
AL CENTRO DEL FUMETTO
Visita guidata e laboratorio per bambini dai 3 ai 12 anni
Gaston Lagaffe, protagonista del fumetto “La fantastica Fiat 509”, è il nome del personaggio che accompagnerà i piccoli in visita. Dopo aver letto insieme alcune parti del racconto e aver individuato gli elementi essenziali di alcune automobili presenti in Museo, si creerà una striscia/fumetto ispirata ad un’automobile che ogni bambino potrà scegliere tra cinque vetture. Grazie a sagome pretagliate e a nuvole fumetto precedentemente preparate, anche i più piccoli potranno, con l’aiuto dei genitori, assemblare il proprio piccolo racconto per immagini.
Prenotazione obbligatoria a museoauto@museoauto.it o al numero 011677666
Costi:
L’attività didattica ha un costo di 5 euro a bambino, 3 euro per gli adulti accompagnatori. Alla quota si aggiunge il prezzo del biglietto di ingresso al Museo di 8 euro (ridotto) per gli adulti e di 2,50 euro per i bambini (gratuito per i minori di 6 anni). I possessori delle tessere Abbonamento Torino Musei pagheranno solo il contributo per l’attività.
Il violino protagonista
Venerdì 16 marzo alle ore 17,30 nella sala di Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria, 12), il violinista, violista e compositore Massimo COCO, titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio statale di musica “Niccolò Paganini” di Genova, accompagnato dal collega Valerio GIANNARELLI, anch’egli docente di violino presso lo stesso Conservatorio, terrà una conferenza musicale sul tema “IL VIOLINO SI
RACCONTA” nella quale tratterà dell’evoluzione di questo strumento dalle sue origini ai nostri giorni. Nel corso della conferenza saranno proposti alcuni brani con eccezionali e storici strumenti musicali. In sala un Francesco Ruggeri del 1696, un Giovanni Battista Guadagnini del 1746, un Tommaso Balestrieri del 1750, un Giuseppe Guarneri del 1705, un Antonio Stradivari (ex Bello – Mary Low) del 1687, un Paolo De Barbieri del 1929 e una viola Joseph Hill del 1770. Parteciperà inoltre la giovane e prodigiosa violinista Masha DIATCHENKO.
Un medico legale dell’Asl To 1, 62enne, è accusato di peculato, truffa, falso ideologico, accesso abusivo ai sistemi informatici. Sembra gestisse una compravendita di patenti, intascando i soldi dei rinnovi dei documenti di guida. Con la collaborazione di un impiegato considerava validi falsi requisiti fisici e psichici al fine di ottenere il rinnovo della patente. Il medico avrebbe indebitamente intascato circa 70 mila euro e dovrà rispondere di ben 46 capi d’imputazione.
“NOI SIAMO PER IL VOTO”

Noi siamo per il voto perchè crediamo in una politica di fraternità che sappia costruire ponti di dialogo in un rapporto autenticamente intercuturale, che sappia abbattere i muri della diffidenza, che sappia produrre speranza, ricucire il paese, pacificare la società.
Noi siamo per il voto perchè per i credenti rappresenta una presa di coscienza, una condivisione profonda, una adesione ideale ad un progetto solidale. Nella certezza che solo così si possa aprire una nuova stagione che accetta diversità, che apre sentieri di unità per varia e diversa umanità.
Noi siamo per il voto perchè la politica non sia né serva né padrona ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo.
Noi siamo per il voto perchè crediamo nella cultura del bene comune, per andare oltre il clima di “rancore sociale” e delle “paure collettive” che respiriamo intorno a noi, che non lasci ai margini nessuno, che non saccheggi e inquini le risorse naturali, con un chiaro “no” a tutte le armi di distruzione di massa.
Noi siamo per il voto perchè chi crede deve essere riconosciuto, ancor prima del suo impegno nella società, come testimone nella quotidianità, in quel sentire forte la responsabilità verso l’altro, il diverso, l’emarginato.
Noi siamo per il voto perchè lo riconosciamo come un valore morale, chiedendo a tutti, nessuno escluso, il senso di responsabilità verso la comunità nazionale, per evitare una contrapposizione tra istituzioni mal frequentate e una mitizzata e ideale società civile.
Noi siamo per il voto perchè cessi la disaffezione alla cosa pubblica e la dilagante tentazione di disertare le urne. Chiamandoli al diritto-dovere di vigilare poi sull’operato degli eletti, richiamandoli a coerenza con programmi e promesse.
Noi siamo per il voto perchè vogliamo dare il nostro contributo all’Italia che sogniamo. Votare non è solo un diritto e un dovere di ciascun cittadino maggiorenne della Repubblica. Votare è prendere pienamente parte al destino del nostro Paese e dunque al nostro.
Noi siamo per il voto perchè anche se la politica appare lontana dalle nostre vite, non dobbiamo mai dimenticare che la politica incide profondamente sulla nostra quotidianità, sul presente e sul futuro di ciascuno di noi.
Noi siamo per il voto perchè siamo chiamati a vedere il buono che c’è intorno a noi, perchè il nostro voto conta, perchè il voto è strumento per essere protagonisti, perchè astenersi vuol dire subire passivamente.
Scegliamo di metterci in gioco.
Domenica si terrà un’edizione straordinaria del mercato periodico tematico ‘Gran Balon’. L’iniziativa si inserisce nella due giorni di festa dell’Antico Carnevale del Balon (24 e 25 febbraio). Visto il successo ottenuto nel 2017 – la manifestazione è stata seguita da oltre 30mila visitatori – l’Associazione commercianti Balon, sempre con la finalità di valorizzare una delle zone più caratteristiche di Torino, ha riproposto l’evento. Come lo scorso anno si celebrerà lo storico Carnevale del Balon, un appuntamento legato alla
tradizione che vuole diventare una ricorrenza fissa in città. Sono previste mini ambientazioni a tema carnevalesco, soprattutto in costume e, in collaborazione con la Famija Turineisa, con Gianduja e Giacometta, con la maschera del borgo, la “Rusnenta” e i gruppi di rievocazione storica, sarà organizzata una sfilata per ‘raccontare’ un viaggio a ritroso nel tempo. Inoltre, a due passi dalla mongolfiera, il pubblico in maschera potrà partecipare a un contest fotografico. Nell’area mercatale
invece, in collaborazione con l’associazione culturale due fiumi, saranno esposti oggetti in disuso, di cui si è quasi persa la memoria storica, ma ancora presenti solo sui banchi del Balon. Ad aprire l’evento, sabato 24 febbraio, la tradizionale consegna delle chiavi della città. La festa terminerà domenica sera con il gran ballo in Piazza Borgo Dora e la premiazione dei gruppi di rievocazione storica.
(lc – www.comune.torino.it)
(foto: il Torinese)
Ecco alcuni commenti da parte degli esponenti politici cittadini sugli scontri tra centri sociali e forze dell’ordine avvenuti ieri sera
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Lanciare bombe carta contenenti schegge metalliche è un gesto criminale.
Mi auguro che gli agenti feriti, ai quali va la solidarietà di tutta la Città, possano rimettersi quanto prima. Auspico altresì che i responsabili di un gesto tanto vile siano quanto prima individuati e consegnati alla giustizia. Fatti di tale gravità non devono più ripetersi. Torino, medaglia d’oro alla Resistenza, è una città non violenta e tale deve restare
Chiara Appendino
Sindaca di Torino
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La violenza vista ieri sera per le vie di Torino non ha nessun colore politico. Centri sociali o Casa Pound, poco importa: tutti i violenti hanno la stessa matrice di odio per la libertà e la democrazia. Trovo molto grave che la politica si sia fatta trascinare sul terreno dei distinguo e dei sofismi: quando si lanciano bombe carta arricchite di schegge metalliche è importante sapere se quel gesto sia da attribuire a criminali di un colore politico piuttosto che di un altro? È un gesto criminale e il crimine non ha un colore politico. Se la politica non entra in quest’ottica, e continua invece a dividersi pensando di strumentalizzare manifestazioni di odio, a uscirne sconfitta sarà la politica. La terribile pagina scritta ieri sera a Torino merita una seria e approfondita riflessione in Consiglio comunale dove Forza Italia si aspetta una puntuale comunicazione da parte del Sindaco.
Osvaldo Napoli
capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino
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Esprimo la mia solidarietà agli agenti colpiti negli scontri di ieri e tutta la mia profonda preoccupazione per i metodi utilizzati da questi inqualificabili violenti. Sono questi i soggetti con i quali l’Amministrazione vuole interloquire, per esempio, sul tema dell’emergenza abitativa? Spero vivamente di no: la Giunta prenda le distanze. Ho ben chiaro da che parte stare: di fronte alla violenza politica (o alla violenza che utilizza la politica come pretesto) io starò sempre con le Forze dell’Ordine. Non nascondo la mia preoccupazione vedendo quanto fascismo ci sia anche da parte di chi, al fascismo, dice di contrapporsi. Sono curioso di sapere se, tra i violenti che ieri sera hanno mandato all’ospedale diversi agenti, ci sia anche qualcuno dei soggetti che questa Amministrazione ha deciso di considerare un referente riconosciuto per le interlocuzioni della Città di Torino sul tema, tra gli altri, dell’emergenza abitativa (gli stessi soggetti che pretendono di avere voce in capitolo a livello istituzionale benché occupino immobili e si oppongano agli sgomberi con la forza). È questo il tipo di movimentismo che la Giunta Cinque Stelle considera un valore e un interlocutore? Spero che almeno la Giunta intenda prendere le distanze, al più presto, da questi inqualificabili episodi di violenza e dai loro autori.I valori nei quali credo io sono ben altri: tra questi, la sicurezza e il rispetto per gli Agenti e per i cittadini. Vedo segnali davvero preoccupanti dal punto di vista della tenuta democratica e della coesione sociale. Torino è meglio di così e, alla stessa maniera e con la stessa proporzione, si merita di meglio.
Silvio Magliano
Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
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“Come Comitato Resistenza e Costituzione siamo solidali con gli agenti feriti. Carabinieri e polizia rappresentano lo Stato, difendono le istituzioni, i cittadini, la legalità e noi stiamo dalla loro parte”: lo dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Nino Boeti, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, commentando gli scontri di ieri sera. “Gli scontri di ieri sera, fomentati da sedicenti antifascisti, non c’entrano niente con i sacrifici dei partigiani che hanno combattuto in nome della libertà e della democrazia. I rigurgiti fascisti vanno affrontati con gli strumenti di cui la democrazia dispone, le forze dell’ordine e la magistratura. Tirare pietre e assaltare poliziotti in nome dell’antifascismo non ha nulla a che fare con quei 20 mesi di lotta resistenziale”.
Nino Boeti
Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte
Presidente Comitato Resistenza e Costituzione
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I fatti successi ieri sera a Torino sono molti gravi e devono essere condannati senza se e senza ma. Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali e dai comportamenti violenti e fuori dalle regole tenuti da simpatizzanti degli stessi. Il silenzio in questi momenti non è consentito alle istituzioni. Non è tollerabile che in un Paese democratico si consenta ad estremisti violenti di cercare di impedire ad altre forze politiche, quale che ne sia il colore non importa, di presentare liberamente i propri candidati alle elezioni. Il comportamento tenuto da aderenti ai centri sociali ieri sera a Torino si pone al di fuori delle regole democratiche. Una città non può essere teatro di guerriglia urbana ed è grave che questa guerriglia cerchi di giustificarsi ricorrendo ad un presunto e mal riposto antifascismo. L’antifascismo è per sua natura non violento e democratico.
Alberto Morano
Lista Civica Morano
Ieri, giovedì 22 febbraio alle ore 21 presso il Cinema teatro Baretti di Mondovì, ha avuto luogo la “ prima monregalese” del documentario di Alice Filippi “ ’78 – Vai piano ma vinci “, presentato in anteprima assoluta a novembre 2017 al 35° Torino Film Festival ( TFF ) e annunciato ufficialmente a Roma tra i candidati al Premio David di Donatello 2018. L’opera prima della giovane regista monregalese, infatti , è stato votato dai 1289 giurati della Giuria dell’ Accademia del Cinema italiano tra i cinque titoli finalisti come Miglior Documentario per quelli che si possono considerare i Premi Oscar del Cinema italiano, le cui premiazioni si svolgeranno il prossimo 21 marzo alle ore 21,15 in diretta su RAI Uno. Il documentario, prodotto dalla MOWE di Roberta
Trovato, è stato realizzato con il sostegno di Mibact – Direzione Generale per il Cinema e di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund. Alla serata erano presenti , oltre ad Alice Filippi, Paolo Manera, Direttore di Film Commission Torino Piemonte, gli attori, le
comparse e i testimoni della vicenda. Il documentario porta alla luce e ricostruisce i 76 giorni vissuti dal padre di Alice, Pier Filippi, allora ventitreenne e figlio di un noto industriale monregalese, che nel 1978 venne rapito dalla ‘ndrangheta , suscitando clamore in tutta Italia, per poi risolversi in un inaspettato lieto fine. Il giovane, infatti, riuscì a liberarsi , a fuggire e a far arrestare i rapitori. Repliche del film sono previste sabato 24 e domenica 25 febbraio alle 21 sempre al Cinema Baretti di Mondovì.
Helen Alterio
Dark Night
Il primo marzo al Cinema Esedra di Torino
Liberamente ispirato al tragico caso del Massacro di Aurora, Dark Night ritrae sei personaggi, compreso il giovane killer, nelle ore precedenti l’attentato criminale. Sei giovani individui galleggiano in un vuoto di relazioni, ciascuno di loro potrebbe essere l’artefice del folle gesto. Le loro azioni e il loro vissuto sembrano condurli a piccoli passi verso il dramma finale, lo stesso che si consumò nel cinema Century 16 alla prima di The Dark Knight Rises (Il cavaliere oscuro – Il ritorno, di Christopher Nolan). Dark Night è stato presentato al Sundance Film Festival, nella selezione ufficiale 2016 e ha vinto il Premio Lanterna Magica alla 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti de La Biennale di Venezia 2016.
NOTE DI REGIA
Ci sono alcuni film che mi hanno fatto nascere il desiderio di diventare regista. Quando ho visto per la prima volta I 400 colpi di François Truffaut (1959) – e ogni volta che lo rivedo ancora – rappresenta per me intimità, gioventù, bellezza, umorismo, autenticità, solitudine, è una storia d’amore epica ed è l’esempio di ciò che una storia cinematografica può offrire attraverso l’intelligenza e l’anima utilizzando la minima quantità di strumenti o trucchi. È stato però Ballast di Lance Hammer (2008) che non mi ha fatto rinunciare alla voglia di realizzare un film. Quel film è così sottovalutato che mi addolora. Lo stile etereo della narrazione, la cinematografia strutturata, i personaggi autentici presenti in un mondo strano e rallentato, riconoscibile ma del tutto unico. Il montaggio di questo film ti sposta ritmicamente in avanti con una voce fresca e un’estrema sicurezza registica. Sono troppi da contare i film che mi hanno letteralmente ossessionato. Solo per parlare degli italiani, da Professione: reporter (1975) di Michelangelo Antonioni a Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (1972) a Gomorra di Matteo Garrone (2008). Ogni mio film ha una vibrazione simile per quanto riguarda l’aspetto estetico, ma per ciascuno l’approccio è stato in qualche modo diverso. Per girare Dark Night (2016) ho avuto sedici giorni. Avevo una sceneggiatura molto precisa. Ho tagliato alcune scene che pensavo non aiutassero la narrazione. L’andamento narrativo doveva essere come un imbuto, in un certo senso, sempre più stretto. Ci sono alcune scene che mi sono davvero piaciute ma che ho tagliato. È un film abbastanza duro così com’è e non volevo portare la gente fuori da questa spirale. E così siamo andati avanti in termini di atmosfera da thriller, piuttosto che rappresentare momenti reali.
[Tim Sutton]
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Con Robert Jumper, Eddie Cacciola, Aaron Purvis, Shawn Cacciola, Anna Rose Hopkins musiche di Maica ArmatSundance Film Festival 2016 – selezione ufficiale
73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – sezione Orizzonti – Premio Lanterna Magica
Data di Uscita: 1 marzo 2018 Durata: 85′
Trailer: www.youtube.com/watch?v=EWtw9CsiOP4&feature=youtu.be
Distribuzione: Mariposa Cinematografica e 30Holding