Una primavera all’insegna dei colori e dei profumi a Venaria Reale, con l’esposizione e la vendita di piante, fiori, intrisi di fragranze e sapori, con l’animazione, gli spettacoli, le mostre, la magia e la musica che permeano le vie, le piazze del Borgo Antico e la Reggia di Venaria. ,La Festa delle Rose, giunta alla 17^ edizione,si è scvolta da venerdì 17 a domenica 19 maggio. Anche quest’anno la Festa delle Rose sarà accompagnata da Fragranzia, che nella sua quarta edizione si svolgerà l’1 e il 2 giugno, sempre nella splendida cornice del Centro storico Venariese. Come sottolineato dal sindaco della Città di Venaria Reale, anche quest’anno grande è stato il lavoro dell’organizzazione degli Uffici comunali e della Fondazione Via Maestra per preparare un programma ricco e poliedrico. Si evidenzia la partecipazione delle tante Associazioni, che anche in questa edizione hanno dato il loro preziosissimo contributo. L’arco delle Rose all’inizio di via Mensa e piazza Vittorio Veneto, simboleggia ormai l’ingresso ideale all’interno della Festa delle Rose, un evento che è anche motore economico e appuntamento irrinunciabile per il turismo e quanto quest’ultimo restituisce in valore di produttività ad esso legata sia per gli espositori sia per il commercio cittadino. L’assessore alla Cultura della Città di Venaria Reale, evidenzia la crescita in questi anni che ha avuto la manifestazione, grazie alla presenza di espositori nuovi, e alla sezione profumi e fragranze, quest’anno anche grazie allo svolgimento in Reggia, durante la Festa delle Rose, del Congresso Mondiale di Magia, che vedrà spettacoli ed intrattenimenti aperti al pubblico nelle vie e nelle piazze della Reale. Un evento di grande suggestione, arricchito nel tempo di nuovi contenuti e sezioni che generano ulteriore valore, dato il prezioso lavoro fatto sin qui. Oggi è importante fidelizzare il visitatore ed il turista e rispondere alle esigenze di un pubblico appassionato sempre più diversificato. La 17^ edizione della Festa delle Rose vede la conferma di Fragranzia, giunta alla 4^ edizione, dedicata ai percorsi olfattivi e alle conferenze, dove nella Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria sarà riproposta l’Infiorata.
Le iniziative sono gratuite e aperte a tutti. E poi, l’importantissima presenza nel territorio comunale della manifestazione Masters of Magic World Convention, una ulteriore nuova e valida occasione, che grazie alla collaborazione con la Città, offrirà spettacoli di magia in strada nel Centro storico.
Afferma Mirco Repetto, direttore artistico della Fondazione Via Maestra «Gli espositori registrati sono in totale 100, sia del settore florovivaistico sia degli altri settori, provenienti dal Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria, Puglia e dalla Francia. La XVII edizione della Festa delle Rose si presenta con molte novità e immutato fascino. Ogni anno il Borgo Antico di Venaria Reale è come se si riscoprisse in una dimensione nuova, fantastica. Deve essere così l’impressione di chi, passeggiando lungo la via Mensa, si trova in una piazza Annunziata trasformata in un giardino e piena di colori e profumi. Mai come con l’edizione numero 17 si può parlare di magia. Naturale infatti è il connubio tra la Festa delle Rose e l’incontro con i grandi maghi. Una Festa delle Rose che sottolinea il valore della sezione Fragranzia, dedicata alla scoperta di un mondo, quello dei profumi, altrettanto magico e, sotto certi aspetti, sconosciuto. La Cappella di Sant’Uberto in Reggia, sarà protagonista di un allestimento davvero suggestivo, curato da Diletta Tonatto, e dalla possibilità di attraversare un percorso olfattivo particolare e affascinante. Evento che vedrà coinvolti anche i Giardini della Reggia, con un percorso alla scoperta di profumi, con la società MuMO di Macerata. Ecco dunque che, con l’edizione 2019, viene ulteriormente sottolineato ed esaltato quell’ Unicum ambientale e architettonico, segno distintivo della Città di Venaria Reale e della Reggia».
L’intera iniziativa è ideata e promossa dalla Città di Venaria Reale ed organizzata dalla Fondazione Via Maestra, in collaborazione con “La Venaria Reale – Consorzio delle Residenze Reali Sabaude” e con la Proloco Altessano-Venaria Reale.
L’ingresso alla Festa delle Rose e Fragranzia è gratuito.
Per conoscere al meglio il programma e gli appuntamenti proposti, visitare il sito ufficiale della festa, alla pagina web:
www.festadellerose.it oppure: www.comune.venariareale.to.it
e le pagine Facebook Festa delle Rose, Città di Venaria Reale
e il sito www.lavenaria.it
Clinici: "Fare presto con il Parco della Salute"
Documento della neonata commissione e dell’Università di Torino
Si è insediata in questi giorni la nuova Commissione Clinici della Scuola di Medicina dell’Università di Torino per il triennio 2019-21. Constatata la grave obsolescenza delle attuali strutture edilizie della Città della Salute e della Scienza di Torino e l’altissimo costo di gestione e manutenzione delle stesse, la Commissione unanime ritiene non più procrastinabile la realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione della città di Torino. Si è pertanto deciso di dedicare nei prossimi mesi al tema del Parco della Salute l’intera attività della Commissione stessa nell’intento da un lato di sostenere con forza in tutte le sedi ogni iniziativa volta a dare alla luce nel più breve tempo possibile quell’Ospedale dedicato alla Medicina di alta complessità che tutti i piemontesi attendono da anni, dall’altro di dare un deciso contributo accademico alla definizione di una struttura che dovrà rispondere alle sfide della Sanità dei decenni futuri. Tale struttura pertanto non potrà essere una semplice trasposizione in spazi nuovi dell’esistente, ma dovrà porsi obiettivi ben più complessi ed ambiziosi. La Commissione, che lavorerà in stretta correlazione con la cabina di regia diretta dal dottor Silvio Falco, attuale Direttore Generale della Città della Scienza e della Salute di Torino, e con il Collegio di Direzione della stessa, ritiene in particolare che il valore aggiunto della nuova struttura debba essere rappresentato dalla integrazione dell’alta complessità clinica con gli aspetti più innovativi della ricerca traslazionale, biomedica e robotica, in linea con il nome scelto di “Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione”. Pertanto i lavori della Commissione saranno indirizzati ad integrare ed implementare l’attuale progetto della Regione Piemonte in un’ottica di sinergia tra assistenza clinica, ricerca ed insegnamento, con l’ambizione di dare a Torino ed al Piemonte una struttura di eccellenza che non solo risponda alle più complesse esigenze sanitarie regionali e nazionali, ma sia anche motore e fulcro dello sviluppo economico e culturale della nostra città nel prossimo decennio.
(foto: il Torinese)
PERFORMING + più competenze a sistema
3 regioni e 6 città, 6 incontri, 87 enti, 27 relatori, 40 ore di formazione e confronto, 1050 km percorsi
Questi alcuni dati che provano a raccontare in maniera sintetica il primo anno di Performing+, progetto triennale promosso da Compagnia di San Paolo e Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con l’Osservatorio Culturale del Piemonte, per rafforzare le competenze dei soggetti del Terzo Settore attivi nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. La scelta di lavorare congiuntamente nasce dalla comune convinzione che il ruolo generativo del comparto nello sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio necessiti di essere potenziato investendo nelle competenze e nella costruzione di relazioni, per una comunanza di pratiche, obiettivi, ragionamenti ed esperienze sempre più efficace ed estesa. “La Compagnia di San Paolo, in particolare con il suo Piano Strategico 2017-2020, a fronte delle domande crescenti da parte del territorio, propone una strategia e co-progetta con la comunità, ponendosi sempre di più come soggetto che diventa moltiplicatore di risorse e fattore abilitante per il territorio. In quest’ottica, con Performing+ la Compagnia affianca, all’erogazione di contributi economici, azioni di capacity building che nascono dal dialogo con altre istituzioni, vengono definite a partire dai bisogni del contesto e maturano con esso, condividendo percorsi capaci di portare valore aggiunto agli enti che lavorano nel settore dello spettacolo dal vivo” afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo. “A fronte di una società in trasformazione per abitudini, aspettative e bisogni, come fondazioni culturali siamo chiamati a ripensare il nostro modello di azione: oggi l’innovazione culturale deve passare necessariamente per la costruzione di un capitale culturale collettivo che faccia sì che best practise e modelli proficui diventino scalabili e migrabili verso comunità sempre più ampie. Il tutto sapendo coniugare qualità artistica, sviluppo locale e impatti sociali” commenta Matteo Negrin, Direttore di Fondazione Piemonte dal Vivo. “Il valore che Performing+ assume per l’Osservatorio è quello insito nel dare avvio a un processo di capacitazione dei singoli professionisti e del settore nel suo complesso, che pur nutrendosi della condivisione di buone pratiche, messa a sistema di conoscenze, metodi, relazioni nazionali e internazionali, va oltre e si spinge a progettare insieme un percorso per rendere l’esperienza di Performing+ una policy, alla quale si chiede di dare un contributo importante di ispirazione e orientamento ai singoli e al sistema intero. Uno degli effetti a cui si mira esplicitamente consiste nella costruzione di una comunità professionale intessuta di legami anche deboli tra gli operatori, per costruire quel tessuto che è il terreno di base per future possibilità e per costruire atmosfere creative” dichiara Luca Dal Pozzolo, direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte.
Il primo anno, strutturato in sei giornate itineranti nelle tre regioni da novembre a maggio 2019, è stato dedicato al tema dell’audience development, per agire prima di tutto sullo sviluppo della domanda e sulla connessa capacità dei soggetti di interpretarsi e operare come fattori di crescita degli individui e della comunità di appartenenza. Il comitato scientifico – composto da Sandra Aloia, Compagnia di San Paolo; Luisella Carnelli, Osservatorio Culturale del Piemonte; Mara Loro, Fondazione Piemonte dal Vivo – ha ideato un percorso che ha visto l’alternarsi di relatori da tutta Italia, con consolidate esperienze nell’ambito dello spettacolo dal vivo e della progettazione culturale: Lucio Argano, Alessandro Bollo, Giuliana Ciancio, Emanuele Masi, Agostino Riitano, Pierluigi Sacco, Rosa Scapin, Catterina Seia sono alcuni dei nomi che hanno incontrato le realtà culturali durante Performing+. Obiettivo del percorso triennale è, da una parte, rafforzare la consapevolezza delle organizzazioni culturali sul loro ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile della società e, dall’altra, accompagnarle e facilitarle nella ricerca della loro personale dimensione di sostenibilità, attrezzandosi per gli scenari che si troveranno di fronte e che dovranno necessariamente affrontare. L’appuntamento con Performing + è per l’autunno 2019, con il nuovo ciclo dedicato alla sostenibilità organizzativa, gestionale, economica e ambientale.
Venerdì sciopero dei mezzi pubblici
Venerdì 31 maggio 2019 è prevista una giornata di sciopero del trasporto pubblico proclamata dalla organizzazione sindacale Ugl Autoferrotranvieri.
I mezzi pubblici circoleranno nei seguenti orari:
- Servizio Urbano, Suburbano e Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
- Servizio Extraurbano, linee urbane di Ivrea e Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino–Aeroporto–Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.
Si precisa a termini di legge che gli effetti sul servizio sopra riportati derivano da due scioperi distinti, di 4 e 24 ore, su temi correlati al Piano Industriale e ad altre tematiche aziendali.
Stalker arrestato. Perseguitava la ex moglie
Gli agenti del Commissariato di Rivoli hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino italiano. Tale misura è un aggravamento di quella a suo carico in precedenza.
A carico dell’uomo, infatti, a fine del 2018, era stata emesso un divieto di avvicinamento alla persona offesa per le condotte maltrattanti nei confronti della coniuge e del figlio minore e per i ripetuti atti persecutori della quale era stata vittima la moglie, durante la fase di separazione. Tra i diversi comportamenti persecutori, l’uomo in una circostanza aveva anche confezionato un atto pubblico falso proveniente apparentemente dal Tribunale di Torino al fine di ottenere un tentativo di riconciliazione. Nonostante il divieto di avvicinamento, l’uomo ha continuato a perseguitare la donna recandosi più volte nei luoghi da lei frequentati e dal loro figlio. In una circostanza, la donna aveva rinvenuto sulla propria autovettura un uccello morto con la testa quasi decapitata appoggiato sul cofano dell’auto. La stessa mattina, la vittima era stata avvicinata e insultata dal coniuge. I comportamenti persecutori reiterati e l’inottemperanza del divieto di avvicinamento hanno portato all’aggravamento della misura cautelare.
M.Iar.
Dal Canavese alla terra dei due laghi
“Dal Canavese alla terra dei due laghi” è il titolo dell’incontro promosso dall’ associazione culturale azegliese Artev per sabato 1 Giugno, alle 21.00. L’iniziativa si terrà alla Residenza di campagna “Fuori porta d’Azeglio”, in via Roma, 1 bis del comune nell’estremo lembo nord-orientale del Canavese. Interverranno, moderati da Rosalba Pennisi dell’Artev, gli scrittori Barbara Castellaro e Marco Travaglini. Tre i libri che saranno presentati. Il primo, “La curva dei persici”, ambientato sul lago d’Orta,in un luogo immaginario, sospeso nel tempo, dove la vita scorre tra grandi e piccoli avvenimenti sullo sfondo del più romantico dei laghi italiani, battuto dal vento fresco delle Alpi. “Le voci del silenzio” è una Spoon River nata sulle sponde canavesane della Dora Baltea. E’ lì che, tra i viali della memoria, Barbara Castellaro ha riallacciato le storie e le vite di persone straordinariamente normali per i più e del tutto speciali per la scrittrice nata a Ivrea. Racconti che strappano dall’oblio i profili di alcuni protagonisti, risarcendoli delle sfortune che hanno sofferto in vita. In quattordici capitoli si snoda il “lessico familiare” dell’autrice, dalla triste storia di Antonio – suo nonno materno – all’orgogliosa e libera personalità di Lia, dal povero caldarrostaio Quasimodo allo zio Pierone e alla “nonna” Sila che costruiva zoccoli intagliandoli nel legno. Per lo storico Gianni Oliva, che ha curato l’introduzione, si tratta del “recupero delle memorie passate che compongono una realtà emotiva presente”. Ultimo libro, “Il tempo dei maggiolini” con Marco Travaglini che prova a dare voce a quel mondo piccolo fatto di memorie, dove il passato rimanda a tempi meno facili ma più ricchi di semplicità, di saggezza antica, di rapporto umano. “Erano gli anni delle case di ringhiera, dei grandi prati non ancora invasi dal cemento, delle quattro stagioni – commenta lo scrittore Benito Mazzi nella prefazione -, delle primavere verdi punteggiate di rondini e maggiolini; delle serate estive sfolgoranti di lucciole, sull’aia o davanti alla calma scura del lago ancora impregnato dei caldi profumi del giorno, delle creme solari“. Barbara Castellaro, giornalista e scrittrice eporediese, vive a Torino e nel 2002 ha curato, presso la Olivetti di Ivrea, la scelta delle opere e del catalogo della mostra “55 artisti del Novecento dalla raccolta Olivetti”, in collaborazione con Renzo Zorzi. Marco Travaglini, anch’esso giornalista e scrittore, bavenese di nascita e torinese d’adozione, ha vissuto a lungo sui laghi Maggiore e d’Orta.
Cirio: "Chiamparino si dimette? Ci ripensi"
Fra crinoline, merletti e impeccabili acconciature d’antan, si torna a volteggiare, al Museo del Risorgimento, con i Balli dell’Unità d’Italia
18 febbraio 1861: a Torino si riuniva nell’allestimento temporaneo presso la grande corte di Palazzo Carignano (già sede del Parlamento Subalpino), il nuovo Parlamento che già si definiva “Italiano”, pur numerandosi come VIII Legislatura, continuando così la numerazione delle Legislature del Regno di Sardegna. Ma tant’é. L’Italia (o gran parte di essa) era cosa fatta. E quel giorno Torino si vestì a tutta festa. Di sera la città si illuminò di scenografici fuochi artificiali e grandi incontenibili festeggiamenti animarono ogni angolo della prima capitale del Regno d’Italia. Ovunque, nelle strade, nelle piazze e nei Palazzi – signorili, nobiliari e non – fu un tripudio festoso di musica e balli che durarono, si presume, fino a notte fonda. Ebbene, a 158 anni di distanza, è proprio quel clima di incontenibile gioia, di slancio e miracolosa coesione sociale che si intende andare a ricreare attraverso il “Gran Ballo del Risorgimento” ospitato a Torino per la seconda volta dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano (via Accademia delle Scienze, 5; tel. 011/5621147) e organizzato dalla Società di Danza Torinese, fondata nel 2009 (con sede in piazza Massaua, 17) per “promuovere lo studio, la pratica e la diffusione delle danze storiche ottocentesche”. L’appuntamento è per domenica 2 giugno, a partire dalle ore 15, quando negli splendidi Saloni del Museo, ben cento danzatori provenienti da alcuni dei quaranta Circoli Italiani della Federazione Società di Danza, fondata a Bologna nel 1991 da Fabio Mollica, daranno vita a vertiginosi Valzer, a divertenti Contraddanze e a Quadriglie non meno che a danze figurate con bellissime riproduzioni di abiti da ballo ottocenteschi, fra crioline, merletti e ampollose acconciature à mode de l’époque. Il tutto sulla base di scrupolose ricerche storiche condotte dal ’93 dallo stesso Maestro Mollica. A dare ali alle danze saranno le più belle composizioni di Giuseppe Verdi (per restare in clima ancora fortemente risorgimentale) e degli Strauss viennesi (eccelsa dinastia di compositori di musica da ballo e operette dell’Ottocento austriaco), sulle quali sarà possibile, attraverso la leggiadria dei ballerini, tornare indietro nel tempo di oltre centocinquant’anni, a quel clima di travolgente festosità di quel lontano 18 febbraio del 1861, quando i torinesi scesero in piazza per gridare al mondo la nascita dell’Italia. Al “Gran Ballo del Risorgimento”, potranno assistere tutti i visitatori del Museo muniti di regolare biglietto di ingresso (sono previste le consuete tariffe e riduzioni – gratuito per i possessori delle tessere Abbonamento Musei e altre card). Ulteriori info su www.societadidanzatorinese.it o www.museorisorgimentotorino.it
g. m.
Piazza San Carlo allo specchio
Luce sfumata e architetture antiche nell’immagine riflessa di piazza San Carlo, scattata da Sonia Busé
Chiamparino lascia il seggio e chiude Facebook
Ecco il testo integrale del post pubblicato dal presidente uscente della Regione Piemonte
“Ancora un grazie di cuore a tutte le elettrici e gli elettori che mi hanno dato la loro fiducia; a tutti coloro che mi hanno sostenuto nella recente campagna elettorale; ai tanti che mi hanno fatto sentire il loro calore ed il loro affetto sia durante la campagna sia ora, in questi giorni amari ma sereni, dopo una sconfitta pesante e senza appello. Un grazie ai miei più stretti collaboratori, e prima ancora amici, con cui ho condiviso larga parte delle giornate nei cinque anni trascorsi e ancor di più nei mesi di campagna elettorale; un grazie infine alla squadra con cui abbiamo governato il Piemonte in questi anni in cui, ne resto profondamente convinto, abbiamo ridato dignità credibilità ed utilità alla Regione Piemonte. Tuttavia, come già accennato, la sconfitta è stata netta e pesante e la responsabilità è prima di tutto di chi ha guidato l’amministrazione e la battaglia elettorale. Confermo quindi la rinuncia al seggio che mi verrà assegnato in quanto candidato classificato al secondo posto, come segnale di assunzione piena di responsabilità, in modo da lasciare spazio ai nuovi eletti, senza condizionamenti del passato. Di conseguenza chiudo questo spazio pubblico di confronto, ringraziando ancora tutti coloro che mi sono stati vicini in questi ormai tanti anni di impegno pubblico per Torino ed il Piemonte”.