redazione il torinese

La Festa della cucina romana

Eataly Lingotto: Carbonara & Friends 
Torna la Festa della carbonara e delle eccellenze romane di Eataly Lingotto: venerdì 13 aprile, un corso di cucina curato dall’Oste della Bon’Ora, direttamente da Grottaferrata, per scoprire i segreti per realizzare un ottimo primo piatto secondo tradizione. Sabato 14 aprile, piatti speciali dedicati alla carbonara nei Ristorantini; domenica 15 aprile, “Panza mia fatte capanna”: il pranzo della domenica questa volta ha un menu speciale firmato l’Oste della Bon’Ora. 
Per info e prenotazioni: 011 19506801 e www.eataly.it
 
Il programma nel dettaglio: 
– N’assaggio de Roma: Menu tematici nei Ristorantini
Sabato 14 aprile 
 

I Menu dei Ristorantini di Eataly Lingotto si arricchiranno di speciali proposte preparate per l’occasione da rinomate realtà torinesi e non solo. A far da protagonisti, i piatti romani per eccellenza! Dall’istituzione torinese Du’Cesari all’Oste della Bon’Ora, passando per lo chef Domenico D’Agostino di Piazza Duomo Ristorante di Pinerolo. Non mancherà inoltre la proposta degli chef di Eataly: la carbonara di Eataly.
Domenico D’Agostino di Piazza Duomo Ristorante, Pinerolo 
Al Ristorantino delle verdure 
Tonnarelli cacio e pepe 
Du’ Cesari, Torino 
Al Ristorantino della carne 
Trippa alla romana  
Porchetta con fave fresche e pecorino romano  
Panna cotta alla sambuca nera romana
L’Oste della Bon’Ora, Grottaferrata 
Al Ristorantino del pesce 
Baccalà e carciofi fritti  
Puntarelle con battuto di alici | 
Zuppa inglese 
 
– Panza mia fatte capanna: a pranzo con l’Oste
Domenica 15 aprile
 

Il pranzo della domenica è con l’Oste della Bon’Ora: per l’occasione lo chef Massimo preparerà la carbonara, l’amatriciana, la cacio e pepe e altre sorprese. Non mancheranno vini tipici e buona musica sul tema.  
Il Menu: 
Crema di zucchine con guanciale croccante, menta fresca e pecorino romano  
Il carcotto: porchetta nostrana di vitello e insalata croccante 
Carbonara  
Amatriciana 
Cacio e pepe 
Crema Maria Luisa con millefoglie sbriciolato 
Zuppa inglese con amarena e cioccolato  

‘TORINO CRIME FESTIVAL’, IL 14 APRILE OSPITE L’AVVOCATO CATERINA BIAFORA DI UNC PIEMONTE

AL CIRCOLO DEI LETTORI

Il noto legale interviene sul tema ‘Ti amo da morire: uxoricidio, violenza domestica, stalking

Tra i relatori più attesi e autorevoli del Torino Crime Festival, prestigiosa kermesse promossa dall’omonima Associazione Culturale sotto la direzione di Fabrizio Vespa e Valentina Ciappina, con il coordinamento scientifico di Biagio Fabrizio Carillo, Fabrizio Russo e Claudio Bertolotti, quest’anno anche Caterina Biafora, noto e stimato Legale Penalista, ruolo che riveste con successo anche all’interno del pool di valenti avvocati del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (presieduto dall’Avvocato Patrizia Polliotto), dal 1955 la prima e più antica associazione consumeristica italiana. Caterina Biafora, che da anni tutela efficacemente le parti deboli, attualmente Consigliere del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, è da sempre figura attenta e autorevole in materia di studio anche in ambito penalistico. Sabato 14 aprile, alle ore 16, al Circolo dei Lettori, terrà un intervento specifico sul tema ”Ti amo da morire: uxoricidio, violenza domestica, stalking. Quando l’amore è una trappola’. Al tavolo dei relatori, insieme all’Avvocato Biafora, è attesa anche la Dottoressa Viviana Lamarra e la Dottoressa Alessandra Bramante, affermate psicologhe e psicoterapeute esperte dell’argomento oggetto di conferenza. Modera l’incontro la Dottoressa Maria Borello, Docente di Filosofia del Diritto all’Università di Torino. Un appuntamento di rilievo all’interno del programma del festival.

Intesa Sanpaolo prima a finanziare le richieste di APE

Intesa Sanpaolo è la prima banca a finanziare le richieste di APE (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) dei lavoratori che, compiuti 63 anni e con un minimo di 20 anni di contributi, vogliano uscire anticipatamente dal lavoro usufruendo di un reddito ponte che li accompagni alla pensione. Da oggi lo strumento di flessibilità, introdotto in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2017 e prorogato fino al 2019, è concretamente richiedibile attraverso il sito dell’INPS. Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori, spiega: “Intesa Sanpaolo è riuscita a far fronte in tempi molto stretti ad una urgente esigenza sociale ovvero la disponibilità del finanziamento, mezzo indispensabile per accedere all’APE. Tutto ciò in coerenza con il nostro più ampio impegno a mettere a disposizione strumenti in grado di dare maggior sicurezza alla terza fase della vita tramite un ventaglio di soluzioni, dalle forme di previdenza complementare alla tutela della propria salute e dei propri cari con soluzioni assicurative mirate”. Il finanziamento si configura come un reddito ponte con una durata massima di 43 mesi, che Intesa Sanpaolo verserà al richiedente fino a quando non inizierà a percepire la pensione di vecchiaia. L’importo mensile viene stabilito dal richiedente in funzione di quella che sarà la sua futura pensione. Il tasso, fisso dal momento dell’erogazione, è uguale per tutto il sistema bancario: è regolamentato dall’accordo quadro e viene aggiornato ogni due mesi dall’ABI. L’APE prevede una detrazione fiscale fino al 50% della quota interessi e della copertura assicurativa. Quest’ultima è obbligatoria e viene prestata da una Compagnia terza tutelando gli eredi in caso di premorienza dell’intestatario. La durata del prestito è fissata in 20 anni, ma è possibile richiederne l’estinzione anticipata parziale o totale.

 

(foto: il Torinese)

Marchionne festeggia, Fca a gonfie vele. Ricavi da 125 miliardi

Fca ottiene risultati economici ottimi, lo conferma l’amministratore delegato Sergio Marchionne, che conferma i target del 2018 con  ricavi netti pari a circa 125 miliardi di euro, ebit adjusted superiore  di 8,7 miliardi, utile netto adjusted di  5 miliardi e indebitamento netto industriale azzerato con liquidità di 4 miliardi. Il gruppo, dice Marchionne “ha chiuso un altro anno di risultati straordinari conseguendo target finanziari ambiziosi e continuando a realizzare il piano quinquennale”. L’ad è intervenuto all’assemblea degli azionisti, presieduta da John Elkann. “Sono stati raggiunti o superati tutti i principali obiettivi finanziari in ognuno dei cinque anni del piano – ha sottolineato –  e per quanto riguarda i prodotti abbiamo accresciuto la nostra competitività con diversi lanci significativi di modelli”.

 

(foto: il Torinese)

Olimpiadi, Torino balla da sola: “mai pensato a Milano”

“Torino non ha mai pensato a una candidatura con Milano”. Così la sindaca  Appendino a proposito dei Giochi invernali del 2026, parlando con i sindaci della Città metropolitana. E aggiunge: “non ci sono  stati contatti con Milano”. Dopo avere inviato al Coni la manifestazione d’interesse per l’evento sportivo la prima cittadina ha sottolineato la volontà di proporre un modello olimpico sostenibile, che riutilizzi gli impianti sportivi esistenti.

La Venezia di Hugo Pratt tra locande, campielli e malinconiche magie

pratt3Raccontava Hugo Pratt in un’intervista rilasciata all’Europeo all’inizio degli anni ‘70: “A Venezia studiavo, andavo a scuola, dimostravo di essere abbastanza dotato per il disegno, ma il mio scopo principale era di attraversare l’intera città da un tetto all’altro. Vivevo praticamente sui tetti, e, sui tetti, sotto le tegole, tenevo le mie cose, i miei giornali, i miei libri…”. Considerato uno dei simboli della venezianità, in realtà  Hugo Pratt era nato a Rimini nel 1927. Giramondo, irrequieto, a dieci anni  fu letteralmente trascinato in Africa dal padre – ufficiale dell’esercito – e restò nel continente nero  fino al 1945, per poi vivere in Argentina e sviluppare lì la sua arte grafica e poi, dagli anni ’70 in avanti, sempre più spesso a Parigi e in Svizzera, a Losanna, dove morì nel 1995. Ma a Venezia, che lui adorava e di cui ha saputo esprimere l’essenza come pochi altri, Pratt ha vissuto intensamente tutta l’infanzia e , tornandovi, aveva stabilito a Malamocco la sua “sede”. “Scarso, Scarso, è pronto lo “sfogio” per Corto Maltese!”. Con questa battuta, contenuta nell’Angelo della finestra d’Oriente, una delle sue storie veneziane, omaggiava la trattoria locanda “da Scarso” a Malamocco, nella parte più meridionale del Lido, sulla laguna. Gestita dall’omonima famiglia, assieme all’annessa locanda, fa parte anch’essa della storia di Venezia. Sui suoi tavoli, a gustare sarde in saòr e baccalà mantecati, risi e bisi, radicchi e – ovviamente – gli sfogi, cioè le sogliole, oltre al papà di Corto Maltese si sono alternati tanti personaggi illustri, da Mario Soldati a Federico Fellini.

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Tra calli, campielli e fondamenta della Serenissima Pratt amava perdersi, girava, incontrava il gruppo di amici storici che lui chiamava “i bighelloni di Venezia”, ritrovava il suo dialetto, rimanendo sempre venessian fino al midollo. Del resto non fece mai mistero di considerare Venezia “il centro del mondo”, prediligendone le parti “nascoste”, al di fuori dei classici itinerari dei turisti, dove stanno le “corti sconte”, quelle piazzette al riparo dallo sguardo indiscreto dei foresti. Raccontava, parlando della sua infanzia: “Avevo quattro o Cinque anni, forse sei, quando mia nonna si faceva accompagnare da me al Ghetto Vecchio di Venezia. Andavamo a visitare una sua amica, la signora Bora Levi, che abitava in una casa vecchia. A questa casa si accedeva salendo un’antica scala di legno esterna chiamata “scala matta” oppure “scala delle pantegane”, o ancora “scala turca”…andavo alla finestra della cucina e guardavo giù in un campiello erboso con una vera da pozzo coperta di edera. Quel campiello ha un nome: Corte Sconta detta Arcana. Per entrarvi si dovevano aprire sette porte, ognuna delle quale aveva inciso il nome di un shed, ossia di un demonio…. Ogni porta si apriva con una parola magica..”. In “Favola di Venezia”,  venticinquesima avventura di Corto Maltese, ambientata a Venezia tra il 10 e il 25 aprile 1921, si narra una  storia che si svolge prevalentemente di notte , in equilibrio tra sogno e realtà, tra oriente e occidente, tant’è che nel fumetto compare anche il titolo in arabo del racconto ( Sirat Al Bunduqiyyah ). Nel finale, una rivelazione: “Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Meraveige; un terzo in calle dei marrani a San Geremia in Ghetto. Quando i veneziani (e qualche volta anche i maltesi..) sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie…”. Nomi fantastici, luoghi magici, come la pratt4maggior parte delle centinaia di ponti e calli nei rioni di Venezia dove, tra le ombre umide delle case strette sui rii silenziosi o sotto le logge dei grandi palazzi signorili, si svelano le trame di storie e racconti vecchi d’ogni epoca, vicina o lontana. secoli di storia. Come se tutto ciò non bastasse, Hugo Pratt si è divertito un mondo ad inventare nomi per i luoghi frequentati dal suo marinaio. Seguendo questa toponomastica fantastica si scopre che il “Ponte della nostalgia” è il ponte Widmann, nei pressi della Chiesa dei Miracoli, a Cannaregio o che il “Sotoportego dei cattivi pensieri” in realtà corrisponde al Sotoportego dell’Anzolo che dà sulla Calle Magno, verso l’Arsenale, nel sestiere di Castello. Il “Campiello de l’arabo d’oro” è in Corte Rotta a San Martino, nelle vicinanze di Campo Do Pozzi, la “Corte del Maltese” equivale a Corte Buello nei pressi di Corte Nova e  la “Calle dei Marrani” è in Salizada Santa Giustina, vicino a Campo San Francesco della Vigna, tutti in Castello. La famosa e già citata “Corte Sconta detta Arcana” è la Corte Botera , che deve il proprio nome ad una bottega dibotteri, cioè di fabbricanti di botti, nei pressi della basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) mentre nel citato racconto Pratt scelse l’abitazione di Tiziano come domicilio di Corto Maltese, nella corte che porta il nome del pittore, a Cannaregio. Pratt, negli ultimi suoi anni, ricordava con un velo di tristezza il pratt1suo legame con la città sulla laguna, quasi parafrasando – inconsapevole o meno – il testo di quella bella e triste canzone che  Guccini ha dedicato alla città (“ Venezia che muore,Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi,Venezia, la vende ai turisti, che cercano in mezzo alla gente l’ Europa o l’ Oriente..”). Quindi, per finire, è necessario far parlare ancora il maestro: “..vado e vengo per il mondo, quasi senza meta. Ma a Venezia ci torno sempre. Cammino per le sue calli, attraverso i canali, mi fermo sui ponti e osservo che sulle rive non ci sono più i granchi che al pomeriggio se ne stavano pigramente a prendere il sole. Non ci sono più da tanti anni. Cerco i posti di quando ero bambino ma molte volte non li riconosco. La scala matta non c’è più e non più neppure la signora Bora Levi. Le finestre della sua casa sono murate, la fisionomia del luogo è cambiata. Quando chiedo non mi sanno rispondere. Gente giovane che non sa, oppure qualche vecchio che non vuole ricordare”.

 Marco Travaglini

Ultimo saluto granata a Sauro Tomà, superstite del Grande Torino

Addio a Sauro Tomà, superstite del Grande Torino, scomparso martedì a 92 anni. Giovedì la camera ardente a Palazzo Madama, che nel maggio del 1949 ospitò i  compagni di squadra del difensore granata morti nell’ incidente aereo di Superga, era presente il Torino al completo. Ieri i funerali, nella chiesa di San Giorgio Martire in via  Barrili, sono stati celebrati da don Riccardo Robella. Tra i partecipanti le glorie del calcio Sala, Zaccarelli e Salvadori.

Io, ex comunista (dalla parte di Silvio) nell’era degli apprendisti stregoni

Bertolt Brecht scriveva: beati quei popoli che non hanno bisogno di eroi. Noi popolo italiano ora abbiamo bisogno di eroi. Moderni e magari non con grande carisma, eroi moderni, eroi pacati ma pur sempre eroi. Dopo le consultazioni ci possiamo solo appellare al nostro presidente Mattarella. Sperabile che ” tiri fuori dal cilindro il coniglio” per poter fare questo governo. Le nuove elezioni riprodurrebbero una situazione di stallo come l’attuale. Vero che l insieme delle forze politiche non sta dando il meglio di sé… ammesso e non concesso che ci sia, questo meglio. Ora da ex comunista, da chi non ha mai votato e forse non voterà mai Forza Italia, io sto dalla parte di Silvio Berlusconi. Proprio cosi. Le sentenze che lo riguardano non gli impediscono di fare politica. Gli impediscono d essere eletto. E’ un’ altra cosa: non hanno puntato il fucile in testa agli italiani che lo hanno votato. Anche io, se per questo, non capisco quel 33 percento di italiani che vorrebbero Di Maio presidente del Consiglio. Ruolo destinato a chi “conosce” e Di Maio è molto famoso per non conoscere e non sapere. Non sapere di storia, di geografia e di grammatica. Ma e stato votato, tant’è. I pentastellati rischiano di buttate via questa loro maggioranza relativa, questa loro vittoria.  Liberissimi di fare accordi con chiunque ma ricordiamo che per sposarsi si deve essere in due per separarsi é sufficiente uno. La maggiore sfortuna e probabilmente il maggiore limite di Matteo Renzi è di essere un uomo politico non includente, di non accettare mediazioni. O si fa come dico io o tutti a casa. Appunto, é avvenuto questo e il Pd è passato da partito di governo a partito – almeno per ora – di non opposizione, dimezzando i voti in percentuale ed in valore assoluto. Qui non contano le diversità politiche. Fare politica, questo manca. Un sospetto: magari è voluto? Credo di no. Peggio, molto peggio, gli apprendisti stregoni colpiscono ancora. E un conto è far ridere la gente, un altro governare il paese. Prevedo le possibili critiche. La gente avendone le scatole piene ha votato Salvini e Di Maio  e la pochezza di Renzi ha reso tutto possibile. Verissimo. Sottoscrivo pienamente. E poi? Sempre un governo  si deve fare. Proprio perché è inutile rivotare. Ecco che ora abbiamo bisogno di eroi. Abbiamo bisogno di Mattarella.

Patrizio Tosetto

Spara dopo una lite: un morto e due feriti gravi

DALLA TOSCANA

E’ stato arrestato vicino a Grosseto l’uomo che ha sparato a tre persone a Follonica, uccidendone una e ferendo le altre due in modo grave, una donna e un uomo, dopo una lite. Era riuscito a fuggire in auto ma i carabinieri l’hanno bloccato. Si è trattato di un agguato avvenuto a seguito di un litigio. L’omicida, secondo quanto si è appreso, sarebbe un ristoratore della zona.

La civiltà egizia si insegna con i Lego ai bimbi (e non solo)

Bricks4Kidz: visita guidata “Gioca e impara con i LEGO sulle sponde del Nilo”: un viaggio alla scoperta della terra dei faraoni capace di coinvolgere tutta la famiglia

 

Gioca e impara con i LEGO sulle sponde del Nilo è il titolo dell’appuntamento che accoglierà i piccoli visitatori e le loro famiglie sabato 14 e domenica 15 aprile, alle ore 10.10*, presso il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6. Durante l’attività gli educatori di Bricks4Kidz – che da anni si pone l’obiettivo di insegnare le materie S.T.E.M. (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) attraverso l’utilizzo di mattoncini  LEGO – metteranno a disposizione dei set con i quali i bambini, collaborando con i genitori, potranno costruire i modelli proposti durante il laboratorio e riprodurre gli animali e i personaggi che popolavano la rive del Nilo, conosciuti durante la visita guidata. La collaborazione con il team di Bricks4Kidz nasce dalla volontà di avvicinare la scienza all’ambito della cultura umanistica, entrambe molto care al Museo e al suo Direttore, coerentemente anche con il ruolo che le conoscenze astronomiche e matematiche rivestirono nell’antico Egitto.

 

*Per entrambi e i giorni la visita si replicherà anche alle ore 14.40

 

INFORMAZIONI UTILI

Gioca e impara con i LEGO sulle sponde del Nilo

Pubblico: famiglie con bambini 4-12 anni (verranno messi a disposizione modelli con difficoltà differenti, per rispondere alle diverse abilità manuali)

Data e orari: sabato 14 e domenica 15 aprile, ore 10:10

Durata: 90 min. di visita guidata + 60 min. di laboratorio

Prezzo al pubblico: € 13,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mailinfo@museitorino.it