redazione il torinese

Religiosamente Granata

Venerdì 27 aprile dalla ore 18.30 inaugurerà presso gli spazi di Math12 in via Silvio Pellico 12 la mostra dal titolo “Religiosamente Granata – Una maglia per sette artisti” che vedrà come protagonista la storia del Torino Calcio riflessa nelle opere di artisti contemporanei

L’esposizione, curata dalla galleria Paola Meliga di Torino, è stata pensata per celebrare la gloriosa storia del team calcistico, intimamente legata all’identità cittadina. Il tragico evento di Superga, con l’incidente aereo del 4 maggio 1949 che spezzò il sogno del Grande Torino, ebbe nel contempo l’effetto di proiettare quei grandi campioni in una dimensione quasi mitica, consegnandoli all’immortalità e onorandone la memoria con l’appellativo di “Invincibili”. L’omaggio alla squadra avverrà attraverso il lavoro di sette artisti contemporanei torinesi, che esporranno opere grafiche, pittoriche, fotografie e sculture che traggono ispirazione, forza e vitalità dalla passione per la squadra del Torino. Gli artisti aderenti all’iniziativa sono Claudio Bellino, Gianni Bergamin, Massimo Bertoli, Attilio Di Maio, Mario Giammarinaro, Mauro Franco e Luciano Proverbio. Nell’esposizione troverà spazio anche il ricordo delle vicende della squadra giovanile del Torino Calcio cui toccò l’onore e l’onere il 15 Maggio del 1949 di sostituire allo stadio Filadelfia contro il Genova il grande team perito nell’incidente aereo di Superga. Durante l’inaugurazione verrà proiettato il cortometraggio “L’ultimo viaggio del Conte Rosso”, realizzato da Fabiana Antonioli per Filmika, che racconta le storie di quattro giocatori della squadra giovanile del Torino che portarono a termine il campionato degli Invincibili scomparsi nel 1949 a Superga, tra i quali figura Antonio Giammarinaro, zio dell’artista Mario Giammarinaro. La mostra, in programma sino al 13 maggio, verrà inaugurata a un paio di settimane di distanza dalla morte di Sauro Tomà, avvenuta il 10 aprile scorso a Torino, l’unico membro della squadra del Grande Torino (insieme con il secondo portiere Renato Gandolfi) che sopravvisse fortuitamente alla tragedia perché, per seri problemi al menisco, fu costretto a rinunciare alla trasferta aerea a Lisbona. L’esposizione sarà quindi anche un modo per omaggiarlo.

 

Paolo Barosso

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Info mostra:

“Religiosamente Granata “

Math12_SPAZIOTRAVERSALE: Via Silvio Pellico 12 a Torino

dal 27 Aprile 2018 al 13 Maggio 2018

con i seguenti orari: Martedì/Sabato h 15,00.20.00 Domenica 15,00-19,00 –

Lunedì giorno di chiusura.

 

 

 

 

Anche a Torino “Familyhub: Mondi per crescere”

Al via “Familyhub: Mondi per crescere” il progetto multi-regionale di imprenditorialità sociale dedicato ai servizi educativi personalizzati per bambini. Capofila dell’iniziativa è il consorzio Co&So che opererà assieme ad una cordata di 33 partner, sia territoriali che nazionali, tra cui CGM, Oxfam, Dynamo Academy, Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia) e l’Istituto degli Innocenti. I territori su cui impatterà il progetto sono Firenze, Roma, Forlì, Potenza, Milano, Torino e Matera.

 

“Familyhub: Mondi per crescere” vuole ampliare l’accesso all’educazione dei bambini grazie a un’innovativa personalizzazione dei servizi offerti alle famiglie unita ad azioni di sostegno economico.

 

In ogni territorio saranno aperti degli sportelli che, da una parte svolgeranno una funzione d’ascolto delle famiglie, e dall’altra, forniranno risposte specifiche e concrete sul modello dei Family Hub già attivi e operanti nelle città di Firenze e Scandicci.

 

Gli sportelli faranno perno sulla figura del case-manager che faciliterà l’accesso ai servizi e sarà l’elemento di raccordo tra l’utenza vulnerabile e i servizi messi a disposizione dal territorio come centri per l’impiego, servizi sociali, biblioteche, anagrafe, centri interculturali etc…

 

I servizi educativi saranno protagonisti di un autentico cambiamento di paradigma per offrire alle famiglie, in situazioni di fragilità, maggiore flessibilità oraria, attraverso aperture prolungate e attività di out reach come laboratori in piazza, nonché sviluppare progetti innovativi che prevedano l’uso del digitale. La famiglia sarà sostenuta e accompagnata anche attraverso il coinvolgimento di esperti nell’ambito sanitario (ad esempio alimentazione e vaccinazioni pediatriche), sostegno pedagogico (sonno, regole e gioco).

 

I soggetti promotori del progetto vogliono favorire un modus vivendi sostenibile per quelle famiglie che vivono in un contesto di fragilità reso ancora più difficile dalla crisi economica e occupazionale. Per questo i destinatari saranno minori nella fascia 0-6 anni e nuclei familiari con bambini (0-6 anni) che saranno individuati tramite i partner territoriali del progetto.

 

La priorità sarà data alle famiglie con bassa intensità di lavoro, famiglie a rischio povertà con un reddito disponibile (nell’anno precedente) inferiore alla soglia di rischio, famiglie che sperimentano gravi deprivazioni materiali (ritardo/morosità bollette, mutui, affitto), non adeguato riscaldamento in casa, impossibilità di sostenere spese impreviste, difficoltà a permettersi un pasto adeguatamente proteico per almeno 2 giorni, irrealizzabilità vacanze e indisponibilità economica per l’acquisto di tv a colori, lavatrice, macchina e telefono (Fonte: indicatori standardizzati a livello europeo da Eurostat).

 

Attraverso queste specifiche azioni si intende intercettare le famiglie più vulnerabili per favorire così una maggiore conoscenza e consapevolezza della relazione con i servizi operanti sul territorio. Tutto questo sarà possibile grazie soprattutto alla realizzazione di 6 nuovi presidi territoriali di comunità volti a diminuire la percentuale di persone a rischio povertà. Non si tratta di interventi palliativi, ma di un progetto che vuole far nascere comunità educanti solidali sul territorio.

 

 

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“Familyhub: Mondi per crescere: “Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”

Estate in anticipo: 10 gradi sopra la media

In tutta la regione sono dieci i gradi sopra la media stagionale  di fine aprile. Dopo il freddo di pochi giorni fa, coda invernale,  con nevicate tardive, ora le temperature massime sfiorano i 30 gradi in pianura e bassa collina. In montagna oltre i 1.100 metri di Beaulard di Bardonecchia, in Valle di Susa, la temperatura è salita fino a 22 gradi. Lunedì torna qualche nube e da martedì a Torino e in tutto il Piemonte farà ancora caldo con cielo sereno.

CASELLO DI BEINASCO: “E’ DA CHIUDERE”

Pasta rischia di soffocare. Nei giorni lavorativi e nelle ore di punta il traffico di auto private lungo via Torino e la strada provinciale n. 6 raggiunge dei livelli insostenibili, contribuendo a innalzare i livelli di inquinamento. Una situazione aggravata dal casello di Beinasco: sono tanti, infatti, gli automobilisti che per evitare di pagare il pedaggio in tangenziale raggiungono Torino percorrendo proprio la provinciale che attraversa Pasta. Sabato 21 aprile il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha raccolto le preoccupazioni e le proposte dei residenti del quartiere durante una simbolica manifestazione, voluta dall’amministrazione comunale, in occasione del mercato rionale per chiedere ancora una volta il rispetto degli impegni assunti da Ativa nel 2000 e l’immediata chiusura del casello di Beinasco. La concessione di ATIVA è ormai è scaduta e il casello, da mesi, è aperto in regime di proroga senza più alcun motivo. Alla manifestazione ha preso parte anche il consigliere regionale Andrea Appiano che insieme alle amministrazioni comunali sta combattendo la battaglia per la soppressione del casello. «La barriera di Beinasco contribuisce ad aumentare il traffico sulle nostre strade, con automobilisti e camionisti che entrano ed escono dallo svincolo SITO per evitare il “balzello” della tangenziale, percorrendo così la bretella del Dojrone fino a raggiungere Pasta e via San Luigi» spiega Nicola de Ruggiero. Per monitorare i livelli di inquinamento nell’aria, da una settimana è in funzione proprio a Pasta una centralina dell’ARPA: fino a metà maggio rileverà le concentrazioni di ossidi di azoto, biossidi di zolfo, PM10, PM2.5 e monossido di carbonio. Si tratta della seconda fase dei campionamenti, una raccolta dati che completerà quanto già registrato sempre dalle centraline ARPA tra i mesi di febbraio e marzo del 2017.

Conan Doyle e “Le avventure di Sherlock Holmes”

conan-2Il 31 ottobre del 1892 Conan Doyle pubblicò “Le avventure di Sherlock Holmes”, riprendendo le storie già apparse sulla rivista britannica Strand Magazine. Il successo del personaggio fu tale che il suo autore dimenticò presto le delusioni patite per la mancata carriera di medico. La creazione dell’astuto detective londinese che dimorava al 221B di Baker Street diede il via ad una saga che ispirò a Doyle quattro romanzi e 56 racconti. Al fianco del più celebre investigatore della storia del giallo, a partire dal romanzo “Uno studio in rosso”, comparve l’immancabile dottor Watson. Una curiosità: in nessun romanzo o conanracconto di Doyle si legge del noto intercalare “Elementare, Watson”, né lo si descrive con quel suo strano cappello  o con la pipa ricurva. A parte questo, alla creatura di Conan Doyle si sono in qualche modo rifatti anche gli autori di celebri investigatori, da Agatha Christie ( con il suo Hercule Poirot) ad Umberto Eco, nel caso del Guglielmo da Baskerville de “Il nome della rosa”. I film e le serie televisive non si contano e l’interprete che più di altri ha legato il suo volto a quello dell’investigatore è stato l’attore britannico Basil Rathbone. Ancora oggi, nella londinese  Baker Street, al Museo di Sherlock Holmes, continuano ad essere recapitate le lettere indirizzate a colui che, con grande abilità, riuscì a svelare anche il mistero e la vera natura del mastino di Baskerville.

Marco Travaglini

Un fiore per la ricerca

AICG sostiene AIRC e  la ricerca sul cancro con la margherita solidale italiana 100%

Ultimi giorni per acquistare le margherite solidali: prosegue infatti fino al 25 aprile l’iniziativa «MARGHERITA per AIRC» grazie alla quale AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) e i suoi associati, da sempre sensibili alle tematiche sociali e alle iniziative benefiche, rinnovano il supporto ad AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) a sostegno della ricerca oncologica. In provincia di Torino partecipano all’iniziativa Crespo Garden a Roletto, Daveli Garden Center a Carmagnola, Garden Center La Serre di Piobesi Torinese, Peraga (Mercenasco), Hortilus e Vivai a Colleretto Giacosa, Viridea a Collegno e Settimo Torinese. Sono quest’anno più di 70 i centri giardinaggio associati ad AICG (l’elenco completo è sul sito www.aicg.it)dove si possono acquistare le piante di MARGHERITA solidale al prezzo di 4.50 euro: per ogni margherita venduta, 1.50 euro sarà devoluto ad AIRC per sostenere la terza e conclusiva annualità della borsa di studio istituita grazie all’impegno di AICG.

 

 

MADE IN ITALY

La «MARGHERITA per AIRC», l’eccellenza interamente italiana – proviene dalla Riviera Ligure, in particolare dalla piana di Albenga, dove ogni anno ne vengono prodotti circa 10 milioni di vasi e garantita da FDAI – Filiera Agricola Italiana Spa, è contrassegnata da un’etichetta firmata FDAI e AICG. Si conferma quindi la grande attenzione di AICG per la produzione italiana e il made in Italy.

 

TESTIMONIAL

La Margherita solidale ha anche quest’anno il supporto di un’altra Margherita: la campionessa mondiale di scherma Margherita Granbassi, da anni al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro nella doppia veste di ambasciatrice e volontaria.

 

Per informazioni:

AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio

www.aicg.it – segreteria@aicg.it – Tel. +39.031.301037

 

 

EARTH DAY, 3 UNIVERSITARI ITALIANI SU 4 CHIEDONO AL PROPRIO ATENEO DI UTILIZZARE ENERGIA RINNOVABILE

Un sondaggio internazionale condotto da Sodexo su oltre 4mila universitari ha rivelato che gli italiani sono terzi nella classifica degli studenti più attenti al tema dell’energia sostenibile: quasi 3 studenti su 4 (73%) vorrebbero che il proprio ateneo utilizzasse fonti green, battuti solo da indiani (82%) e cinesi (81%). Gli italiani sono anche tra i più attenti agli sprechi alimentari (71%), contro il 60% di Spagna e UK

Se il fine dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra ideata dall’attivista per la pace americano John McConnell e celebrata per la prima volta il 22 aprile 1970 sotto l’egida dell’ONU, è quello di sottolineare la necessità dellaconservazione delle risorse naturali della Terra stimolando lo sviluppo di una nuova coscienza ambientale in milioni di persone… Il futuro potrebbe essere più roseo di quanto si possa pensare grazie alle nuove generazioni. Quasi 3 universitari italiani su 4 (73%) infatti ammettono di considerare importante che il proprio ateneo utilizzi esclusivamente energia green per ridurre notevolmente l’impatto della propria attività sull’ambiente in cui vivono. Una percentuale decisamente importante, se si pensa che per i “colleghi” americani (65%), inglesi (68%)e spagnoli (69%)questa tematica è meno prioritaria. Distanti invece gli studenti cinesi e indiani, che comandano questa classifica: per loro la percentuale tocca rispettivamente la quota dell’81% e dell’82%.

È quanto emerge dal recente sondaggio a livello mondiale condotto da Sodexo intervistando oltre 4000 studenti in Italia, Cina, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e India relativamente allo stile di vita universitario per andare a scoprire, tra i diversi aspetti analizzati, quanto siano attenti alle tematiche della sostenibilità gli universitari di tutto il mondo.

Consentire scelte consapevoli, tramite una corretta informazione e l’offerta di opzioni salutari è la base del nostro lavoro – spiega Franco Bruschi, Head of Schools & Universities Segment Med Region per Sodexo – Alcuni esempi tra i tanti: il ristorante “Think Green by Sodexo”, che ha come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente e della salute attraverso un servizio di ristorazione ecosostenibile. Offre, infatti, un menu vario ed equilibrato, salutare e responsabile, attento all’impatto ambientale delle singole preparazioni, ma anche una gestione del ristorante volta alla riduzione dei rifiuti e degli sprechi all’interno dei luoghi di produzione e consumo, l’utilizzo di prodotti ecosostenibili, la promozione di iniziative di sensibilizzazione e momenti di coinvolgimento degli studenti”.

Ma non è tutto, per gli studenti del Belpaese infatti la sostenibilità passa anche per il cibo: addirittura il 71% degli universitari vorrebbe che la propria università riducesse gli sprechi alimentari. Anche in questa speciale classifica gli italiani si piazzano sul terzo gradino del podio, davanti a inglesi (60%), spagnoli (60%) e americani (61%), preceduti solamente dai più “green” cinesi (82%) e indiani (87%). Contrariamente a quanto si possa pensare gli universitari del Belpaese sarebbero anche disposti a pagare di più per prodotti agricoli d’origine locale (31%), prodotti agricoli del commercio equo e solidale o con certificazione di produzione etica (21%), e prodotti agricoli sostenibili in genere (20%). Gli studenti italiani invece sono meno attenti dei pari età a livello internazionale sulle tematiche relative alle prassi commerciali rispettose dell’aspetto etico: un aspetto ritenuto importante solo dal 64% del corpo studentesco universitario, contro ad esempio il 75% degli americani e il 78% dei cinesi.

“I risultati di questa ricerca non mi stupiscono e rafforzano quanto stiamo facendo all’interno dell’Università – spiega il dottGiacomo Magatti, Sustainability Manager dell’Università di Milano-Bicocca presso il Dipartimento Scienze Ambiente e Territorio – come Gruppo per la Sostenibilità di Ateneo BASE (Bicocca Ambiente Società Economia), riceviamo dagli studenti numerose proposte per rendere l’ambiente universitario e i servizi offerti meno impattanti. Il tema energia è per noi prioritario: efficienza, riduzione dei consumi e fonti rinnovabili devono essere al centro della nostra agenda, così come molti altri temi quali la gestione dei rifiuti, la mobilità, il Green Public Procurement. Altro elemento significativo in cui sta avvenendo un veloce cambiamento è l’acqua: su spinta degli studenti sono stati installati erogatori di acqua di rete e sono in distribuzione borracce d’acciaio per ridurre l’utilizzo di plastica. Importante sottolineare anche l’aspetto formativo: il nostro percorso sulla sostenibilità “Think green, be cool!” ha riscosso grande successo. Inoltre è attiva su scala nazionale la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile: tutti assieme stiamo facendo rete affinché gli atenei italiani intraprendano percorsi verso la sostenibilità tramite il coinvolgimento di studenti, personale e territorio in cui risediamo”.

Il Jazz come vitamina

All’Ospedale Sant’Anna la comunità jazzistica torinese ha dato gratuitamente un’adesione massiccia all’operazione “Vitamine Jazz”, dalle finalità culturali e sociali. Sono già avvenuti quarantacinque interventi fra le corsie da parte di più di novanta fra i migliori jazzisti torinesi. L’operazione prosegue ed è auspicabile che l’impegno di chi ha finora partecipato  (quasi un piccolo festival) sia ricordato anche durante tutto il TJF. L’operazione ha avuto inizio a ottobre 2017. Ecco la programmazione dettagliata degli interventi dei JAZZ BLITZ al S.Anna destinati a un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione, previsti nella settimana del TJF e che purtroppo non sono stati inclusi nella presentazione ufficiale del Festival:

LUNEDI’ 23 aprile                        ORE 10,30 SALA 3° PARADISO

                                                    Concerto aperto al pubblico Via Ventimiglia 3

                                                     ” Standard jazz”

                                                     Fabio Giachino pianoforte

                                                     Giulia Damico    voce

MARTEDI’ 24 aprile                   ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                     ” Traditional jazz”

                                                    Gianni Santoro chitarra

                                                     Fulvio Vanlair flicorno

                                                     Dante Arnoldi sax

GIOVEDI’ 26 aprile                     ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                    ” Brasilian Jazz “

                                                    Elisa Molino voce

                                                    Carlo Masoero chitarra

                                                     Luciano Pasian contrabbasso

Il regista Raimondo Cesa, autore del progetto “Vitamine Jazz” spiega: Quando con la Fondazione abbiamo pensato a questa nuova iniziativa non credevamo sicuramente ad un’affluenza così massiccia, gli interventi da quando è partito il progetto sono ormai quasi 50. Come prima cosa vorrei ringraziare la Comunità jazzistica Torinese che ha accolto con sensibilità ed entusiasmo l’appello da me lanciato a nome della “Fondazione Medicina a Misura di Donna” per l’ospedale Sant’Anna di Torino. Oltre novanta artisti jazz, con diverse formazioni, dall’autunno del 2017, stanno invadendo pacificamente con la loro musica l’ospedale, abbracciando l’ingresso, accompagnando le cure al day hospital oncologico, dando il benvenuto alle nuove vite (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi). Stiamo assistendo ad un’invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città”.

La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare e’ condivisione continua. Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni. Credo a quasi tutti voi sia capitato di assistere ad un concerto jazz dal vivo, i musicisti sono estremamente attenti alla reazione del pubblico facendo di conseguenza reagire i loro strumenti. In psicologia sociale ce’ una definizione “evento comportamentistico interpersonale” che può servire a definire il rapporto che si instaura fra i jazzisti ed il pubblico. L’emozione è fondamentale, la tensione costruttiva insieme al pubblico porta alla creazione musicale che si propaga fra i musicisti e che si schiude a tutte le contaminazioni. Chi suona crede nella possibilità di comunicare qualcosa di reale, quando questo succede viene favorita una relazione significativa. Vengono aperti nuovi canali di comunicazione non verbale, avviene una sinergia, un processo di sintonizzazione che tende a stimolare risposte fisiche e psicologiche. E’ arrivato all’Ospedale Sant’ Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture. Composizioni originali e improvvisazioni, nelle quali le sonorità jazzistiche si alternano ad atmosfere mediterranee e sudamericane, con toni caldi e dolci, portano le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere.

Torino e i libri

In attesa del Salone con il  gruppo facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”

 

Torino, Maggio: una meta ed una data, il Salone Internazionale del Libro, evento che da ormai più di trent’anni ci trasporta in un’atmosfera diversa dal quotidiano. In quei pochi giorni (dal 10 al 14 maggio) il mondo dei lettori emerge con prepotenza, esce dallo spazio personale per diventare pubblico, visibile e condiviso. Ancora di più quest’anno, perché sarà presente tutta l’editoria italiana, i grandi gruppi e gli editori indipendenti; ci saranno come sempre eventi culturali e presenze importanti. Torinesi e Piemontesi si riconfermano persone di grande sensibilità culturale, e questo viene avvalorato anche dalla presenza, nel gruppo Facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri” , di un grande numero di iscritti, che pongono la sola Torino fra le prime città d’Italia (con oltre 2300 partecipanti). Una presenza, fra l’altro, molto attiva ed interessata, non solo alle opere di autori storici piemontesi come Luigi Gramegna, Cesare Pavese, Primo Levi, Beppe Fenoglio, Fruttero e Lucentini, per citarne solo alcuni, ma anche agli emergenti contemporanei, troppo numerosi per citarli tutti, che hanno evidentemente trovato un pubblico attento e preparato. Così i lettori piemontesi del gruppo Facebook, con i loro post ed i loro consigli, hanno permesso agli altri iscritti di conoscere autori e libri meno noti, legati al territorio e alle tradizioni della propria cultura. In tutto ciò è evidente ed innegabile che una simile divulgazione, basata esclusivamente sull’esperienza ed i pareri dei lettori, senza alcun interesse editoriale o economico, possa arricchire altri lettori, che potranno conoscere usi, costumi, storia di un territorio altrimenti lontano, grazie ai libri di Alessandro Perissinotto o di Margherita Oggero e di Luca Baggio, senza dimenticare Massimo Gramellini, Alice Basso o Sebastiano Vassalli, e qui mi fermo scusandomi con gli scrittori che non ho citato, suggeriti dagli iscritti al gruppo.Proprio grazie a questi suggerimenti è possibile venire in contatto con realtà poco note, un commento o una recensione possono incuriosire o lanciare un’idea, aprire una finestra su un paesaggio nuovo ma già selezionato, scremato, con indicazioni di letture, generi, ambientazioni che permettono una selezione critica alla fonte. Una selezione però basata su opinioni, gusti, idee di persone non legate al mondo dell’editoria, che esprimono le proprie valutazioni liberamente e senza secondi fini; magari ingenuamente, con semplicità, oppure con grande competenza, ma sempre e solo per amore della lettura. Ho vissuto alcuni anni a Torino, mi è rimasta nel cuore e credo che conoscerla e riconoscerla attraverso le parole dei suoi scrittori potrà essere un viaggio emozionante.

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Multato “chef” egiziano: friggeva pannocchie in piazza San Carlo

Era un vero e proprio  barbecue, allestito in piazza San Carlo, il salotto di Torino. L’aveva piazzato un quarantenne egiziano, poi  fermato  dalla Polizia Municipale. Gli agenti erano intervenuti a seguito della segnalazione di un venditore abusivo in piazza, ma l’uomo stava preparando le pannocchie grigliate di granturco solo per sé e i suoi amici. E’ stata sequestrata l’attrezzatura e comminata una multa al “cuoco” improvvisato.

 

(foto: il Torinese)