

In vista della Biennale MArteLive 2019, continua la selezione di nuclei organizzativi per la realizzazione delle finali regionali. Il modo migliore per promuovere l’arte e la cultura nel proprio territorio
Ecco l’occasione per operatori, organizzatori e associazioni culturali di crescere professionalmente, promuovendo l’arte e la cultura nella propria regione. MArteLive, infatti, sta selezionando nuclei organizzativi locali capaci di dare vita alle finali regionali del suo storico concorso multiartistico.
MArteLive è il festival che da 18 anni continua a rivoluzionare il modo di concepire l’arte in Italia e che nel 2011 è stato premiato come miglior Festival italiano dal MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti. Dal 3 all’8 dicembre 2019 a Roma, la Biennale MArteLive coinvolgerà giovani artisti emergenti, divisi in 16 diverse sezioni, che si esibiranno in circa 300 spettacoli tra concerti, performance, rappresentazioni teatrali e di danza, proiezioni, installazioni e reading. L’obiettivo è quello di raddoppiare gli oltre 40mila spettatori dell’edizione 2017. Prima di arrivare a questo evento colossale, lo staff MArteLive valuterà e selezionerà migliaia di giovani artisti attraverso le finali regionali su tutto il territorio nazionale. Il modello è quello sperimentato con successo nel corso degli ultimi anni e valorizzato, in particolare, lo scorso dicembre a Roma con la finale laziale: una tre giorni di “spettacolo totale”, in cui le arti si sono mischiate in un’esperienza sensoriale unica nel suo genere. Per questo motivo è ancora in corso la selezione di nuclei organizzativi autonomi capaci di realizzare, con il supporto del nucleo centrale, altre finali di MArteLive nella propria regione di appartenenza. Un modo unico per contribuire alla crescita artistica e culturale del proprio territorio, valorizzando i migliori talenti locali e permettendo loro di partecipare a un evento di portata nazionale come la Biennale MArteLive 2019. I requisiti per il riconoscimento di organizzatore MArteLive sono semplici: si cercano operatori e associazioni culturali che siano già attivi nel territorio e che siano in grado di creare uno staff che possa organizzare eventi live all’interno di locali o spazi dedicati all’arte. A guidarli in tutte le fasi ci sarà lo staff romano di MArteLive, che fornirà tutto il necessario in termini di strumenti e know how, organizzando corsi di formazione gratuiti svolti direttamente sul territorio. In questo modo ogni nucleo organizzativo sarà in grado di portare avanti il progetto indipendentemente, per far sì che la magia de “Lo spettacolo totale” si ripeta in tutta Italia. Come, d’altronde, è già accaduto nell’edizione del 2017 con nuclei organizzativi che si sono attivati su tutto il territorio italiano, isole comprese. Nel frattempo, gli artisti interessati a partecipare potranno continuare a iscriversi a una o più delle 16 categorie che vanno dalla musica al teatro, passando per arti circensi, artigianato, moda, cinema, arti visive e tanto altro ancora. Una volta superata la prima selezione, avranno la possibilità di esibirsi live o di esporre all’interno delle finali organizzate nella propria regione o macro-area di appartenenza, passaggio essenziale per condurli all’attesissimo main event, la Biennale MArteLive 2019. Per i finalisti numerosissimi premi in palio, come il premio speciale della Fondazione Film Commission Roma e Lazio del valore di €2000, l’inserimento nel cartellone degli eventi organizzati dall’ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), un contratto di management con l’etichetta MArteLabel del valore di €20.000, l’inserimento nelle Scuderie MArteLive che apre alla partecipazione a vari festival (Busker in town, Tolfarte, Carpineto Buskers Festival) e poi ancora produzioni, visibilità, ingaggi e borse di studio. Grazie alla sua ramificazione nazionale, MArteLiveItalia si configura come una delle più grandi reti italiane di operatori culturali e artisti. Un’occasione imperdibile per partecipare alla crescita creativa e culturale del proprio territorio con il supporto di una realtà rodata da quasi vent’anni di esperienza nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Il percorso che porta alla Biennale MArteLive 2019 è ormai avviato: ora tocca a chi crede nell’arte e nella cultura mettersi in gioco e portarlo a compimento. Per candidarsi come nucleo organizzativo inviare un Curriculum Vitae o una presentazione dell’organizzazione all’indirizzo curriculum@martelive.itspecificando nell’oggetto “Candidatura Organizzazioni MArteLive Italia”.
Per iscriversi al concorso consultare il seguente link: https://concorso.martelive.it/sezioni
Dopo diversi anni di matrimonio la loro storia era giunta ufficialmente al termine da qualche giorno anche se già dallo scorso mese di dicembre non vivevano più insieme. Lui non si dava pace: insistenti erano le telefonate, anche nel cuore della notte, che costringevano la donna a staccare la spina del telefono e a spegnere l’utenza mobile, ma quando non riusciva a mettersi in contatto diretto iniziava con l’inoltro di innumerevoli messaggi fino a presentarsi sotto casa, alla fermata dell’autobus e sul posto di lavoro. Persistenti erano le richieste di denaro e di ospitalità che, ai rifiuti della ex divenivano minacce. La donna in qualche occasione lo avevo accolto, ma anche in quelle circostanze lui finiva per intimorirla.
Martedì la donna non ha più retto alle continue insistenze dell’ex marito, un italiano di 51 anni, ed ha contattato la Polizia. L’uomo in serata aveva raggiunto telefonicamente la suocera nel tentativo di convincere la figlia a scendere di casa per restituirle un bene prestatogli. Al rifiuto della donna lui si presentava sotto casa e iniziava a citofonare ripetutamente, per poi allontanarsi e ripresentarsi dopo poco assumendo la medesima condotta. In precedenza era accaduto che era riuscito anche a raggiungere il pianerottolo ed aveva preso a calci e pugni la porta di casa.
E’ accaduto in zona Barriera Nizza. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti hanno assistito alla sua ennesima telefonata e la donna, consigliata dagli operatori, ha accettato di incontrarlo. All’appuntamento si è presentata anche la Polizia che lo ha arrestato per il reato di minacce e denunciato alla Procura di Torino per detenzione di un coltello multiuso rinvenuto nel borsello a tracolla.
(foto archivio)
Troppi sono i bar frequentati da pregiudicati che sovente li utilizzano per trattare i loro ‘affari’. E i proprietari, non è infrequente, che voltino lo sguardo dall’altra parte, a loro volta ‘per non avere grane’, anche se la legge prevede che gestori di pubblici esercizi abbiano l’obbligo (che deriva dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza vigilare non solo che all’interno vengano dei locali non vengano commessi reati, ma anche che non diventino luogo di ritrovo abituale di pregiudicati. I carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno messo sigilli nelle ultime 48 ore ad un bar di Grugliasco e ad uno di Rivoli dove, negli ultimi giorni, era stata accertata la presenza di pregiudicati. In particolare nel bar di Rivoli un litigio tra clienti si era trasformato in una rissa a colpi di mazza da baseball con 4 arresti. Quattro giorni fa, infatti, erano stati coinvolti nel litigio il titolare del locale e alcuni clienti. L’uomo, colpito con la mazza, ha reagito consegnando una rivoltella, detenuta per uso sportivo, ad un avventore che l’ha poi utilizzata per minacciare gli aggressori. La chiusura dei locali è stata disposta dal Questore di Torino, Giuseppe De Matteis, in virtù dell’articolo 100 del Tulps, si richiesta delle stazioni carabinieri competenti per territorio.
Mercoledì 5 giugno alle ore 17,30 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), sede della Città Metropolitana di Torino, il Centro “Pannunzio” consegnerà i seguenti Premi: Premio “Mario Soldati”per la Cultura a Gian Carlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Incontri dell’Unione Industriale; Gian Piero Leo, per oltre un decennio Assessore alla Cultura della Regione Piemonte ,una delle figure più eminenti ed aperte del mondo cattolico italiano ; Laura Pompeo, archeologa, allieva di Giorgio Gullini, Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri. Inoltre, verrà consegnato il Premio “Francesco De Sanctis” a Mauro Salizzoni, medico e docente universitario, già Direttore del Centro Trapianti di fegato dell’Ospedale Molinette. Verrà poi conferita la Medaglia d’oro della Fedeltà a Germana
Bassani Cecalotti, socia fondatrice del Centro “Pannunzio” e fedelissima pannunziana per oltre 50 anni. Introdurrà Anna Ricotti. La premiazione fa parte delle manifestazioni per il ventennale della scomparsa di Mario Soldati, scrittore, regista cinematografico e televisivo, giornalista, che fu tra i fondatori del Centro “Pannunzio” e suo Presidente per vent’anni. Pier Franco Quaglieni amico personale dello scrittore e curatore del nuovo libro “ Mario Soldati. La gioia di vivere “ ricorderà l’amico e maestro , una delle figure più eminenti del Novecento Italiano . E ‘ previsto un saluto del nuovo Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio .
Mercoledì 5 giugno alle ore 17,30 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), sede della Città Metropolitana di Torino, il Centro “Pannunzio” consegnerà i seguenti Premi: Premio “Mario Soldati”per la Cultura a Gian Carlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Incontri dell’Unione Industriale; Gian Piero Leo, per oltre un decennio Assessore alla Cultura della Regione Piemonte ,una delle figure più eminenti ed aperte del mondo cattolico italiano ; Laura Pompeo, archeologa, allieva di Giorgio Gullini, Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri. Inoltre, verrà consegnato il Premio “Francesco De Sanctis” a Mauro Salizzoni, medico e docente universitario, già Direttore del Centro Trapianti di fegato dell’Ospedale Molinette. Verrà poi conferita la Medaglia d’oro della Fedeltà a Germana
Bassani Cecalotti, socia fondatrice del Centro “Pannunzio” e fedelissima pannunziana per oltre 50 anni. Introdurrà Anna Ricotti. La premiazione fa parte delle manifestazioni per il ventennale della scomparsa di Mario Soldati, scrittore, regista cinematografico e televisivo, giornalista, che fu tra i fondatori del Centro “Pannunzio” e suo Presidente per vent’anni. Pier Franco Quaglieni amico personale dello scrittore e curatore del nuovo libro “ Mario Soldati. La gioia di vivere “ ricorderà l’amico e maestro , una delle figure più eminenti del Novecento Italiano . E ‘ previsto un saluto del nuovo Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio .
Siamo all’alba di una nuova era nel basket: l’NBA sbarca, intesa come modello, anche in Italia
Una squadra che ha sede in un certo luogo ma che non ha seguito può essere trasferita in un altro. Così, ad esempio, è successo con i Lakers che da Minneapolis si spostarono a Los Angeles, che ovviamente non potrebbe essere definita una città lacustre (Lakers = Lacustri)… Così accade a Torino dove una squadra con sede a Cagliari si sposta nella nostra città.
La “Folla” gradirebbe il ritorno del marchio storico, se così vogliamo definirlo, ma in realtà è una società nuova che predilige la nostra città in quanto sicuramente più appetibile di altre per visibilità, bacino di tifosi potenziali e molteplici altri fattori. Il nome è superficie, la realtà che giocherà a Torino sarà la sostanza.
Almeno per il prossimo anno saremo la succursale di Sassari in serie A2 e poi si vedrà. Non è ancora spenta, purtroppo, la forte delusione per come è andata con la squadra denominata Auxilium e marchiata FIAT dell’ultimo anno, con tutte le sue vicissitudini e incredibili epiloghi. Ormai nelle mani degli organi di giustizia competenti le sorti della società e dei suoi responsabili, a noi restava solo il vuoto.
Dalla Sardegna arriva la luce della speranza di continuare a vedere di nuovo il basket di buon livello sotto la Mole. Certo che dopo Dyson, Washington, Dallas Moore, Sasha Vujacich, Deejay White, Eyenga, Mancinelli al top della forma, Diante Garrett, Trevor Mbakwe e altri ancora…sarà dura tornare indietro.
Però, a volte, si deve ritornare nell’oscurità per risorgere a nuova e più elevata vita. E la speranza è proprio questa. Sarà un ritorno alle origini con il Palaruffini che sarà nuovamente sede di emozioni forti. Sarà un anno nuovo in cui tutti si prenderanno i meriti e nessuno le colpe. Ma sarà anche un anno importante per designare e disegnare un nuovo schema nel basket cittadino.
L’anno vissuto, con la squadra precedente, di 9 vinte e 33 perse, a qualcuno non è piaciuto…diciamo così, e speriamo di non riviverlo più. Dare la colpa solo ad una o due persone è riduttivo, ma di sicuro il collettivo che ha condotto a questo disastro di risultati sportivi e di immagine non è sinonimo di qualità. MA, e con questo chiudo questa parte, dell’altr’anno non ne parleremo più.
Ora il presente è il futuro. I nostalgici vorrebbero nomi e colori noti per affezionarsi di più, come se questo fosse una garanzia. Ma in realtà, saranno i risultati a far affezionare il pubblico. E Torino, una città che ripudia facilmente un allenatore di calcio di una squadra che vince cinque scudetti e molteplici trofei in cinque anni, non è proprio una città semplice. Ma è una città che si affeziona facilmente a realtà positive. E questa nuova realtà che si denominerà anche con il nome del nuovo sponsor REALE MUTUA ASSICURAZIONI, sembra partire con il piede giusto, con un presidente attivo sul piano delle relazioni pubbliche, con il ritorno di una persona di rango superiore come Niccolai, e con un tessuto organico che spero all’altezza delle due persone che lo rappresentano.
Abbiamo vissuto in pochissimi anni, passando dalle stalle alle stelle e quindi al buio del baratro, emozioni fortissime e contrastanti. Ora, tutti noi tifosi di Torino (qualsiasi sia il nome…) del Basket, attendiamo di veder giocare. Siamo saliti in serie A con il nome di PMS, abbiamo vinto una coppa Italia con il nome di AUxilium e con lo stesso siamo falliti. Ora sembra che saremo Dinamo o Academy, ma anche se ci chiamassimo i nuovi canguri o le cavallette impazzite noi … saremo sempre lì sui gradoni a sostenere chi ci darà la possibilità di vedere un pallone di color simil arancione muoversi su un parquet, e poi infilarsi in un anello dotato di retìna.
Il pubblico ha voglia di basket, se chi arriva si curerà della qualità del gioco e dei comportamenti virtuosi, facendo tabula rasa di tutto ciò che ha permesso il crollo dei sogni dei tifosi dell’altr’anno, a tutti i tifosi importerà solo sostenere un gruppo di ragazzi che con una maglia rappresentano i loro sogni.
Questa è ancora la città in cui vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta. E Torino, vuole vincere. I tifosi vogliono vincere. Se nello sport non vuoi vincere, che sport è? E allora chiuderò con il vero motto di De Coubertin, che alcune culture politiche hanno volutamente troncato per dare un tono tutto “particolare” all’attività motoria, che non è mai stato solo “…l’importante è partecipare”, ma come da me riportato nel mio libro sulla storia dello sport, Pierre Fredy, barone De Coubertin, scrisse (non disse!): “Nella vita, come nello sport, l’importante non è vincere, ma partecipare per poter vincere!”.
E noi, noi tifosi di Torino del basket, chiediamo solo questo: lottare per vincere. Il basket è bello se giocato bene, e noi speriamo di vederlo fare. Auguri Torino.
Paolo Michieletto
Un motociclista di 27 anni è morto nella notte a Torino in un incidente stradale avvenuto intorno alle 3. La vittima è Andrei Britcari, moldavo, che stava percorrendo via Monginevro da corso Trapani a bordo di Kawasaki ZR7. A un certo punto all’altezza di piazza Sabotino, il giovane si è schiantato contro una Chevrolet Aveo guidata da un 29enne italiano risultato negativo all’alcoltest. Auto e moto si sono incendiate. La polizia municipale di Torino sta cercando di ricostruire la dinamica dei fatti.
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Thomas Vaniglie è un ragazzo che vive a Torino con i suoi genitori adottivi; fin da piccolo ha sempre conosciuto le condizioni che lo hanno portato lì. Tutti lo chiamano Thomas Time per via di una voglia a forma di doppia “t” che ha sulla gamba. È però un ragazzo “spezzato”, perché a causa della sua situazione non riesce a farsi amicizie e a scuola è costantemente preso di mira dai bulli in maniera molto pesante. Durante una vacanza estiva le cose cambiano, e Thomas scopre molte verità che lo conducono ad affrontare una meravigliosa avventura. Thomas all’inizio è riluttante, ma in seguito accetta la missione in quanto unico discendete di un ordine di guerrieri appartenenti a un mondo parallelo, chiamato Noth World. Thomas scopre così sentimenti ed emozioni che non conosceva e che lo trasformeranno in modo radicale. Imparerà ad avere fiducia in se stesso e nell’amicizia, scoprirà la storia della sua gente nativa e soprattutto potrà sentire i suoi genitori vicini per la prima volta.
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Mi chiamo Alessandro Casamatti, sono nato a Parma il diciassette luglio del 1999, vivo a Viarolo (PR) dove frequento il Liceo di Scienze Umane. Fin da piccolo il mio sogno è sempre stato quello di scrivere romanzi, perché la mia più grande passione è leggere grandi autori sia del passato: Franz Kafka o J.R.R. Tolkien che contemporanei: Khaled Hosseini e J.K. Rowling, mi immergo sempre nelle loro storie che sono diventate per me una vastissima fonte d’ispirazione. Grazie a questi grandi autori, ho deciso di voler diventare scrittore e l’anno scorso il desiderio di pubblicare un libro è diventato realtà quando la casa editrice BookSprint Edizioni ha pubblicato il mio primo romanzo: “Il Giocattolo Dei Ricordi”.
CAPITOLO 1- IL TROVATELLO
Nel 1986 i coniugi Lorenzo e Giovanna Vaniglie, venticinque anni lui e ventitré lei, erano appena andati a vivere insieme in una graziosa casa su 2 piani, in via Po a pochi passi dal giardino reale. Lorenzo lavorava come architetto presso il cantiere di una ditta chiamata Yard Ware, era specializzato nella costruzione di palazzi commerciali. Era un ragazzo alto quasi un metro 1e 90 cm, aveva le braccia piene di peli neri, come i capelli e gli occhi. Inoltre i capelli erano molto lunghi e neri, legati con una fascia. Giovanna invece era un po’ più bassa, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, dovunque andasse teneva la mano attaccata alla tracolla della borsa, era un’ottima cuoca e anche una grande esperta di letteratura. Stava cercando di laurearsi in letteratura, perché voleva diventare una famosa scrittrice di romanzi fantasy e ne stava già buttando giù uno. Non avevano figli maschi, avevano solo una figlia di nome Alessia di 2 anni, molto vivace e iperattiva. Lorenzo aveva un fratello maggiore di nome Federico che faceva l’avvocato, il fratello però credeva nell’esistenza del soprannaturale e dei fantasmi, perché credeva di averne visto uno da piccolo ed è per questo che possiede una tavola Ouija e foto di persone defunte su tutte le pareti e ogni sera prima di addormentarsi cerca di parlare con i defunti e inoltre crede di poter vedere il futuro. Solo a casa è così al lavoro si comporta come se niente fosse. Lorenzo non voleva che la figlia passasse troppo tempo con suo fratello, per paura che venisse influenzata dalla sua strana abitudine. Solo una volta Alessia era rimasta sola con lo zio Federico, perché i genitori dovevano lavorare e non c’era nessuna babysitter disponibile, dopo solo quella volta Alessia aveva iniziato ad avere incubi ogni notte, cosi Lorenzo decise di tenere lontano la nipote dallo zio, il quale l’aveva influenzata con una fantomatica visione di lei insieme a qualcun altro più piccolo che lui denominò come il suo futuro fratello, dopo quella volta Alessia cominciò a svegliarsi nel cuore della notte piangendo, e Giovanna capì che era per colpa di quello che lo zio le aveva raccontato.
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