redazione il torinese

FIGLIO DI DUE MAMME,  FDI: “APPENDINO PERSEVERA IN PROPAGANDA DIABOLICA”

 <<Torino persevera a calpestare i diritti dei bambini con la trascrizione di genitori dello stesso sesso. A distanza ormai di settimane dal primo provvedimento del sindaco ancora aspettiamo le risposte di ministero e prefetto da noi sollecitate. I provvedimenti vanno annullati.>> dichiara Augusta Montaruli deputato di Fratelli d’ Italia << Se non vi è intenzione il Ministero dica il perché e qualcuno si prenda le responsabilità di questa violazione del diritto dei minori di avere una mamma e un papà. Non intendiamo cedere sul fronte dei diritti di chi non ha voce. C è anche un’interrogazione parlamentare a mia firma. Il Ministro prenda carta e penna.>>  Maurizio Marrone dirigente nazionale di FDI prosegue: <<Che nella mentalità grillina i bambini siano oggetto di capricci ideologici invece che soggetti di diritto, esattamente come per il PD, lo abbiamo capito da tempo: ma siamo in uno Stato dove la legge e le istituzioni contano ancora qualcosa? Questa è l’occasione per Prefettura e Governo di dimostrarlo>>

 

A Mondojuve i giovani influencer del web

Domenica 13 maggio a partire dalle ore 17 Mondojuve – lo Shopping Center situato tra i Comuni di Vinovo e Nichelino si prepara ad accogliere i giovani influencer di House of Talent: Michele Cavallaro, Roberto Magro, Federico Mancosu, Maddalena Sarti, Edoardo Maragno, Swami Caputo e la new-entry Giuseppe Barbuto, seguiti da centinaia di migliaia di follower sui social network, incontreranno i loro fan presso laGalleria DianaHouse of Talent è la prima realtà nazionale che raccoglie tutti i maggiori influencer del web: la crew in continua espansione è composta dai ragazzi che hanno partecipato alle due edizioni del reality show di Rai2 “Il Collegio” insieme ai più creativi Muser, gli utenti della piattaforma creativa social Musical.ly, amatissima dai teenager.

 

Comau partner di “A bit of [hi]story”

Comau partecipa a A bit of [hi]story, evento strutturato in una serie di incontri, laboratori e conferenze dedicati alla storia dell’informatica e all’information technology, in programma il 12 e 13 maggio all’Impact Hub di Torino, organizzato dal Museo Piemontese dell’informatica, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana e Città di Torino

Partner tecnico dell’iniziativa, per il secondo anno consecutivo, Comau prende parte alla manifestazione torinese con il robot modulare e open source e.DO, protagonista di un laboratorio educational organizzato nel pomeriggio di domenica 13 maggio. Durante il workshop, alcuni studenti delle scuole primarie di primo e secondo grado (elementari e medie), possono scoprire da vicino come funziona un robot e come sia possibile utilizzarlo in modo intuitivo, anche per svolgere semplici attività didattiche. Nello specifico, e.DO robot coinvolge i ragazzi in un’interessante applicazione di disegno, guidato in remoto tramite app da tablet. e.DO robot è un piccolo e compatto braccio robotico progettato da Comau per avvicinare il mondo della robotica a quello della scuola, al settore educativo in genere e al campo consumer.

Con Markaris vanno in scena il delitto e le denunce sociali

Petros Markaris affascina e diverte presentando al 31° Salone Internazionale del Libro di Torino il suo nuovo romanzo “L’università del crimine”, un’occasione per parlare anche dei problemi della Grecia, della crisi che non ha colpito soltanto la popolazione, ma anche l’istruzione, l’università e delle ambizioni di tanti intellettuali.

Definito da molti critici il Camilleri greco, da altri accostato a Georges Simenon, Markaris, classe 1937, è nato ad Istanbul, terra della quale ha confessato di avere portato per tutta la vita le stimmate, ed è stato legato da una lunga collaborazione al regista Theo Angelopoulos con il quale ha lavorato a numerose sceneggiature, tra le quali “L’eternità e un giorno” (Palma d’oro a Cannes nel 1998). Nel 1995 Markaris ha pubblicato il suo primo libro giallo, creando la figura del commissario Kostas Charitos, figura metodica, tranquilla, abitudinaria, e della sua famiglia, la moglie Adriana, intransigente e testarda, la figlia Caterina, avvocato idealista, e delineando, romanzo dopo romanzo, la situazione della società greca alle prese con i diversi problemi e con una crisi – ha spiegato lo scrittore – che è stata oscurata da false verità da parte della politica.

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Con “L’università del crimine” gli omicidi di tre docenti universitari, diventati ministri, sono lo spunto per affrontare il problema più importante dei professori che non considerano l’insegnamento come una vocazione, ma come un lavoro al quale tornare una volta terminate o fallite le ambizioni politiche. I posti all’università restano scoperti anche per colpa di coloro che scelgono la carriera politica, ma conservano la cattedra, impedendo così le sostituzioni e impoverendo il mondo accademico. L’università in Grecia incontra, giorno dopo giorno, sempre maggiori difficoltà, non ci sono fondi, eppure i professori che lasciano la cattedra per entrare in politica sono moltissimi e i giovani ricercatori non possono essere assunti perché la cattedra è congelata. Si tratta di una situazione assurda, ma alla quale nessuno pone rimedio. Markaris ha spiegato che i suoi libri nascono innanzitutto dai temi che lo indignano, che lo fanno letteralmente “impazzire” e contro i quali decide di prendere posizione e ha criticato il pressapochismo di una società dove esprimere un’opinione è diventato troppo facile e possibile a tutti, grazie ai social network che consentono a chiunque di dire qualsiasi cosa. Sferzante, persino duro, sempre lucido, Petros Markaris ha annunciato il titolo del suo prossimo romanzo “L’età dell’ipocrisia”, tema quanto mai attuale e non soltanto in Grecia.

 

Barbara Castellaro

 

 

 

 

Il meraviglioso mondo di Alice

DOMENICA 20 MAGGIO San Secondo di Pinerolo (Torino)

“Non importa che età avete, se siete importanti o insignificanti: tutti tornate a essere bambini”. Così la grande Virginia Woolf ebbe a scrivere in elogio di uno dei più importanti romanzi della letteratura per l’infanzia qual è stato e continua ad essere “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carroll

E allora è proprio una bella idea, che ci aiuterà per l’appunto a diventare tutti (almeno per un giorno) un po’ bambini, quella che insieme hanno avuto la Fondazione Cosso e la Cooperativa Theatrum Sabaudiae progettando per domenica 20 maggio, dalle 10 alle 19, presso il Castello di Miradolo (via Cardonata 2 a San Secondo di Pinerolo), “Il meraviglioso mondo di Alice”: una giornata dedicata ai bambini, alle famiglie e ai visitatori di ogni età per vivere insieme esperienze indimenticabili ispirate al romanzo di Carroll, con fiabeschi personaggi in abito vittoriano che si muoveranno tra le sale del Castello di Miradolo e i sentieri del Parco. Obiettivo, quello di creare veri e propri tableaux vivants a tema, sorprendendo i visitatori del giardino storico che potranno trovarsi di fronte la piccola Alice Liddell, protagonista del romanzo, così come il Bianconiglio, con l’orologio nel panciotto, o il Bruco che riposa sotto la tenda ottomana; se poi si vorrà si potrà anche prendere posto al tavolo da Tè dei matti o giocarsi la testa affrontando la perfida Regina di cuori. La giornata sarà anche arricchita da attività creative, giochi, visite guidate, degustazioni e dolci pause ispirate al tema. La corte interna ospiterà “Drink me” e “Eat me”, due angoli per l’acquisto di tè e pasticcini da passeggio. Dalle 12 ci sarà la possibilità, su prenotazione, di ritirare presso la Caffetteria il proprio cesto da Pic Nic da consumare nel Parco. Alle 11 e alle 16 appuntamento con “TLab La stagione in tazza” e “T-Time Tra fiaba e realtà”, due laboratori per degustare e imparare a conoscere il tè, in collaborazione con The Tea di Claudia Carità. Per partecipare alla giornata, è stato anche programmato un Servizio Navetta dedicato, da Torino al Castello di Miradolo, con partenza alle ore 10 da piazza Carlo Felice e rientro alle 17.30. Costi e prenotazioni: il biglietto di ingresso al Parco include i tableaux vivants a tema e gli allestimenti dedicati al “Meraviglioso mondo di Alice”, l’attività creativa per i bambini “Lo spazio delle meraviglie”, l’audio racconto in cuffia stagionale e la mappa del Parco. Tutte le altre attività, laboratori, degustazioni, Pic Nic, Servizio Navetta da Torino, richiedono la prenotazione e hanno un costo aggiuntivo al biglietto di ingresso al Parco.

 

Per info e prenotazioni: tel. 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

 

g. m.

La Notte Bianca della Fotografia

Sabato 12 maggio Fo.To – Fotografi a Torino propone la Notte Bianca della Fotografia con spazi espositivi aperti anche fino a mezzanotte

 

«La lunga serata che ci attende, fatta di mostre, incontri, talk con artisti, conferma la volontà della città di riflettere su questa straordinaria forma d’arte e ripensare a cosa è oggi la fotografia  spiega Andrea Busto, direttore del MEF – Museo Ettore Fico, che ha concepito la manifestazioneDa una parte i musei possono raccontarne la storia e le trasformazioni, dall’altra gallerie, fondazioni, scuole… possono farsi interpreti di un meccanismo nuovo e attuale di lettura della fotografia, delle sue possibilità di commistione con installazioni sonore, video e performance». Fo.To – Fotografi a Torino riunisce una pluralità di spazi e artisti che esplorano temi diversi. Nomi dell’avanguardia internazionale si affiancano a importanti fotografi italiani del Novecento ad artisti più giovani, fino a personalità che usano la fotografia con particolari tecniche di montaggio. Insieme animano un centinaio di esposizionidal centro alla periferia. Sul canale YouTube della manifestazione – https://goo.gl/WNyktD – sono raccolte alcune interviste che raccontano progetti o considerazioni sulla fotografia. Informazioni generali su www.fotografi-a-torino.it

L’indipendenza fa la forza dei librai

Botteghe ben lontane dalla spersonalizzazione delle catene; piuttosto piccoli nidi di cultura in cui il libraio è prima di tutto lettore assiduo che scopre le pagine e poi sa consigliare il libro giusto a ognuno di noi

Dopo il successo dell’anno scorso, al Salone del libro di Torino torna la “Piazza dei Lettori” dominata dalla bellissima Torre di François Confino, nel Padiglione 1. E’ gestita da “Colti” il Consorzio dei Librai Indipendenti Torinesi che hanno riunito le forze e fatto sistema contro l’omologazione e lo strapotere delle grandi catene e la concorrenza delle librerie online, come Amazon. Un pool di 23 librai (purtroppo 2 in meno dell’anno scorso, perché hanno chiuso) in schieramento compatto, intorno a una suggestiva torre di libri altamente simbolica. Una sinergia che quest’anno presenta un’iniziativa in più. E’ il “Firmacopie della Piazza dei Lettori”, un fitto programma di incontri con gli scrittori che firmeranno per voi i loro libri. Tra i tanti meeting, quelli con Francesco Recami e il suo “La clinica riposo & pace. Commedia nera n.2” (Sellerio); Daria Bignardi con “Storia della mia ansia” (Mondadori). Domenica sarà la volta di Alicia Giménez-Bartlett con “Mio caro serial killer” (Sellerio); Giuseppe Catozzella presenta “E tu splendi” (Feltrinelli); mentre per chi ama la storia l’appuntamento è con Matteo Strukul e il suo “Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti” (Mondadori); e Paolo Giordano firmerà copie del suo ultimo “Divorare il cielo” (Einaudi). Altra novità del consorzio è l’iniziativa “Colti in movimento” che assembla libri e bicicletta con una road map delle piste ciclabili per raggiungere tutte le librerie del gruppo. E si perché l’idea è quella di viaggiare su 2 ruote per riappropriarsi del proprio tempo, per scorrere sulle strade come fra le pagine dei libri. E’ un’enorme area urbana fatta di piccole realtà, di librai che coltivano un rapporto strettissimo con i lettori. Botteghe ben lontane dalla spersonalizzazione delle catene; piuttosto piccoli nidi di cultura in cui il libraio è prima di tutto lettore assiduo che scopre le pagine e poi sa consigliare il libro giusto a ognuno di noi. Perché conoscono le nostre passioni e i nostri interessi, ci aprono mondi nuovi e sanno indirizzarci verso chicche di letture indimenticabili. L’obiettivo condiviso è coltivare il vizio di leggere: l’unica dipendenza che crea indipendenza.

Laura Goria

Uomo aggredito con l’acido, arrestati i suoceri

Era stato aggredito due volte con acido solforico, su iniziativa dei suoceri contrariati che la figlia avesse sposato un uomo con 20 anni più di lei. I carabinieri di Poggibonsi, nel senese, hanno arrestato una coppia di torinesi, lui di 54 anni lei di 45, ritenuti i mandanti, per le lesioni subite dal genero 48enne che ha riportato danni permanenti al volto. Sono in corso le indagini per identificare gli autori materiali delle aggressioni del  23 febbraio scorso a San Gimignano e del 19 aprile a Torino.

Dall’Uefa provvedimento contro Buffon

Un procedimento disciplinare nei confronti di Gigi Buffon è stato aperto dall’Uefa per l’espulsione e le dichiarazioni fatte a Madrid. Allo stadio  Bernabeu il portiere e capitano bianconero venne allontanato dall’arbitro Oliver dopo  le proteste successive al rigore concesso al Real all’ultimo minuto di recupero, che portò all’eliminazione della Juventus. La discussione del caso avverrà il 31 maggio da parte della commissione Controllo, Etica e Disciplinare.

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

E se la signora si ritrovasse uno sconosciuto nel proprio letto?

Anche il cinema, quasi inevitabilmente, s’interessò al divertimento della commedia di Claude Magnier (qualcuno ricorda ancora “Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio?”, ultimo titolo – era il 1968 – della “fidanzata d’America” Doris Day prima che si ritirasse dallo schermo, forse offesa che qualcuno, togliendole il ruolo eterno della ragazza della porta accanto, tutta sorrisi e innocue passioni e con il sesso tenuto fuori della porta di casa, le proponesse il ruolo di Mrs. Robinson nel “Laureato” di Nichols?). Tipico esempio di teatro boulevardier, comparve sui palcoscenici parigini nel ’56 e fu subito un successo assicurato. Che dura ancora, un ingranaggio e un dialogo senza ombre, che in queste sere (repliche fino a domenica) coinvolge il pubblico del Gioiello, tra risate e applausi, immancabili. Che cosa hai fatto quando eravamo al buio (questo il titolo oggi scelto) è la storia della giovane Jacqueline, moglie trascurata di Robert e amante sempre in attesa di Jean, che da qualche tempo non si fa vedere troppo dalle sue parti. Nervosa, annoiata, del tutto sconsolata, cerca rifugio nelle chiacchierate con l’amica del cuore e soprattutto nei sonniferi, che una notte le fanno un brutto scherzo se non s’accorge che in quattro e quattr’otto uno sconosciuto le piomba in casa, e la macchina in panne può sempre essere un motivo più che valido, fa un paio di telefonate, manda giù quel che resta di quel beveraggio soporifero e s’accomoda senza esitazioni nel suo letto. L’arrivo di Robert dovrebbe far precipitare la situazione, se l’ospite Monsieur Masure non sapesse rigirarla a proprio vantaggio, stringendo amicizia con il cornuto di turno e sbandierando una nuova passione per la bionda padrona di casa. Ma non è il caso di andare oltre e lasciare la conclusione a chi vorrà (dovrà? un consiglio, sì, se cercate una serata all’insegna della risata) vedere lo spettacolo. Una scrittura essenziale, dialoghi spudoratamente congegnati, battute e piccoli colpi di scena a raffica, entrate e uscite perfettamente calibrate, intromissioni ad effetto, caratteri delineati come si deve, una regia – di Giorgio Caprile, che si ritaglia anche quel marito troppo preso dai propri affari e non soltanto – che dà libero sfogo ai tanti suggerimenti dell’autore e condisce di suo. A guidare la cordata un Alessandro Marrapodi da fuochi d’artificio, con un certo fascino da spendere ma seduttore inaspettatamente sedotto, latin lover fino a un certo punto ma dai ritmi teatrali davvero ineccepibili sempre. Al centro dei sogni proibiti di entrambi la Jacqueline di Miriam Mesturino, brava nel giocarsi il ruolo buttato su differenti binari, credibile nelle battaglie come nelle rappacificazioni, disinvoltamente pronta a far breccia dall’una come dall’altra parte.

 

Elio Rabbione