redazione il torinese

BOMBA AL LINGOTTO: CROCE VERDE TORINO IMPEGNATA NELL’ASSISTENZA

Anche la Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde Torino ha partecipato, domenica 27 maggio, alle operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico, da 500 libre, che ha all’interno 130 chili di esplosivo, riemerso nei giorni scorsi a Torino in via Nizza, durante i lavori di scavo nei pressi di Eataly.

 

La Croce Verde Torino ha messo a disposizione 4 ambulanze di base e due furgoni per il trasporto delle persone disabili e 25 volontari soccorritori per l’assistenza sanitaria e l’evacuazione dei cittadini dalla zona compresa tra via Nizza sino all’incrocio con via Millefonti, via Garessio, via Genova e corso Spezia. I residenti allontanati, circa trecento persone, sono stati accolti al Palavela, centro dotato di assistenza e di generi di prima necessità.

 

La Croce Verde Torino, aderente all’Anpas, è un’associazione di volontariato, fondata nel 1907, che opera nella città di Torino, e nei comuni di Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro e Venaria Reale operando nel campo sanitario con servizi d’istituto di trasporto e di soccorso sanitario urgente anche in convenzione con il Sistema di emergenza sanitaria 118. I servizi sono diretti a tutte le persone che, momentaneamente o permanentemente, sono in stato di necessità. Oggi i volontari soccorritori della Croce Verde Torino sono oltre 1.300, organizzati in squadre notturne e diurne che affiancano gli oltre 80 dipendenti, senza dimenticare la squadra di montagna e quella di protezione civile.

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L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci sostenitori, 407 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 462mila servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15milioni di chilometri utilizzando 404 autoambulanze, 188 automezzi per il trasporto disabili, 227 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni.

Fiamme al campo nomadi di corso Tazzoli

Un incendio è divampato  a Torino all’interno del campo nomadi in corso Tazzoli. La colonna di fumo prodotta dal rogo è alta decine di metri ed è visibile da lontano. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme che hanno bruciato alcune baracche. Forse la causa dell’incendio è stata  l’esplosione di bombole di gas. Non ci sarebbero feriti.

(foto archivio)

Binasco: “Inventarmi giorno per giorno un modo per tenere viva la gioia creativa”

Lo deve davvero amare Valerio Binasco il teatro – e di un amore ancora più profondo, se possibile, il “suo” teatro -, lo si è sentito durante il suo lungo intervento, quasi uno spettacolo, come un biglietto da visita a presentare il progetto degli anni a venire, traguardo il 2020, nel corso della conferenza stampa della stagione 2018/2019, alcuni giorni fa nella sala gremita del Gobetti, con i “suoi” ragazzi, i ragazzi dei suoi spettacoli futuri, seduti al fondo e in vena di cori da stadio. Prima, gli interventi più formali di Vallarino Gancia e Fonsatti (banche e istituzioni per una volta non hanno trovato posto), presidente e direttore del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, a dirci dei “risultati in costante crescita nelle ultime stagioni”, del nucleo culturale inteso come “fabbrica prolifica che quotidianamente svolge funzioni molteplici a favore della comunità”, dell’”efficientamento energetico che si distinguesse per l’attenzione ai consumi e dunque all’abbattimento dei costi” il primo; a ricordarci, dopo il doppio mandato a Martone, l’avvicendamento con il trio tutto piemontese, o meglio “dell’alessandrino”, “il nostro tridente” ormai denominato, formato dallo stesso Binasco direttore artistico, da Fausto Paravidino in veste di dramaturg e Gabriele Vacis alla direzione della Scuola per attori, la volontà di “coinvolgere la comunità in modo consapevole”, le trasferte londinesi, al Coronet Theatre, di due produzioni nate in città, Mistero buffo di Dario Fo, interprete Matthias Martelli, e Novecento di Baricco (accoppiata Allegri/Vacis) nel venticinquesimo anno dal debutto, il secondo. Per non tacere del fatto che da pochi mesi lo Stabile sia stato ammesso a far parte di Mitos 21, un network composto dai più prestigiosi teatri europei con sede a Parigi, Londra, Berlino, Stoccolma, Amsterdam e Budapest, occasione per stringere rapporti di collaborazione: già un assaggio dovrebbero essere intese la coproduzione di La Maladie de la mort – fra gli altri con Les Bouffes du Nord – messo in scena dalla più acclamata regista britannica del momento, Katie Mitchell, e le presenze di Nora/Natale in casa Helmer diretto da Kriszta Székely, giovane regista ungherese residente al Teatro Katona di Budapest, e di Requiem pour L., il nuovo spettacolo di Alain Patel coprodotto dallo Stabile e da Torinodanza.

 

Territorio e apertura all’Europa. E Binasco? Divide il suo straripante monologo, costellato dalle risate della sala e dagli applausi, in quattro paragrafi principali, “about me” il primo. Ovvero, alla domanda precisa, affermare “qual è la mia idea di teatro”. Mettere per la prima volta la propria firma a un cartellone teatrale “richiede molto lavoro psicologico”, anche. E poi, “si devono dire con disinvoltura alcune bugie su noi stessi, per esempio bisogna dare importanza alle nostre idee e far finta di credere di essere importanti a nostra volta”. Capitolo due, “about you”. “Penso che si tratta sempre di ‘seguire’ qualcuno. E’ difficile pensare che in arte qualcuno vada per una strada solitaria. Ci si passa sempre un testimone”, una lezione che in molti modi tramanda, tra amicizia e complicità, “ho sviluppato una sensibilità nei confronti degli attori e dei loro problemi, vorrei lavorare solo con attori creativi, anime semplici, cuori imprevedibili”. Capitolo “about love”, con l’idea del mondo, o meglio ancora dell’uomo, che necessariamente anticipa l’idea del teatro per cui “non amo il teatro in sé, ma solo come arte che mi permette di mettere in scena le persone”. Con il loro bel mucchio, pure esse non soltanto chi agisce sul palcoscenico in prima persona, di confusioni e di tormenti e di incoerenze, il tutto trasmesso da “un gruppo di attori capaci di studiare e di approfondire la recitazione e la cultura del nostro mestiere”. Nascerà il Lemon Ensemble, scuola e lavoro alle Fonderie Limone, con l’aiuto di maestri dagli States come dall’Est europeo. In tutto questo questo troveranno, ancora, posto i classici, “about classics”. Di contro, replica immediata: “La gente non è stufa di vedere Amleto, Arlecchino, Don Giovanni? Seconda in classifica come domanda frequente sarà: Bè? Non è un po’ banale fare i grandi titoli? Risposta alla prima domanda: no. Risposta alla seconda domanda: no”. Immediato. Alla fine le titubanze iniziali hanno uno sbocco, Binasco quella sua idea la lancia all’intera platea, “quando dico ‘Teatro’, penso subito a un gioco e a una festa”. La festa che abbiamo già avuto al Carignano con il suo positivissimo Don Giovanni (in tournée nella stagione prossima),se la porterà dietro, rivestita addosso speriamo, l’Arlecchino goldoniano che avrà i tratti di Natalino Balasso per inaugurare la programmazione ad ottobre, l’essere o non essere del dubbioso Amleto lo sentiremo a maggio. Dovrebbe essere una gioia, e siamoben disposti a crederci, perché “i classici sono carichi di una energia inesauribile, e non sono mai tristi, anche quando sono tragici”.

 

Insomma a teatro, con Binasco, come lui ci aveva promesso, la parola “divertimento” sarà d’obbligo. Esprime ancora un “desiderio”, come uomo e come nuovo incaricato, “quello di sapermi inventare giorno per giorno un modo per tener viva la gioia creativa in questa epoca di tristezza che affligge il mio amato Paese”. Che Dio lo benedica. Perché nelle invenzioni – e nelle promesse che dovremmo veder attuate – di ogni giorno, appuntiamoci tra i 67 spettacoli, di cui 17 produzioni e 32 spettacoli ospiti per un totale di 401 recite in sede, lungo i mesi passati tra Carignano Gobetti e Fonderie, L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi di Tofano e per la regia di Antonio Latella, Se questo è un uomo a seguire l’odissea di Primo Levi, regista Valter Malosti, La ballata di Johnny e Gill scritto e diretto da Fausto Paravidino, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte che Simon Stephens ha derivato dal bestseller di Mark Haddon, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitali. Arriveranno ancora il collaudato Copenaghen di Frayn, Franco Branciaroli con I miserabili, l’apprezzato volto televisivo, e non solo, di Lino Guanciale con La classe operaia va in paradiso, dal film di Petri per la regia di Claudio Longhi, e con il pasoliniano Ragazzi di vita diretto da Massimo Popolizio, Il gabbiano cecoviano diretto da Sciaccaluga con Elisabetta Pozzi, Lavia con I ragazzi che si amano da Prévert, Cederna, Sonia Bergamasco, Maddalena Crippa, Ascanio Celestini, Jurij Ferrini con il riallestimento del suo Cyrano. Il Piccolo di Milano arriverà a novembre con La tragedia del vendicatore, capolavoro di Thomas Middleton, scritto nei primi anni di regno di Giacomo I, un trionfo di corruzione e malcostume, omicidi e teschi avvelenati, la regia è firmata da Declan Donnelan, Leone d’Oro alla carriera.

 

Elio Rabbione

 

 

Nelle foto:

 

Valerio Binasco, nuovo direttore artistico del Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale (ph. Donato Aquaro)

“Copenaghen” di Michael Frayn, con Umberto Orsini, Giuliana Lojodice e Massimo Popolizio, regia di Mauro Avogadro (ph-Marco-Caselli-Nirmal)

Gabriele Lavia in “I ragazzi che si amano” da Jacques Prévert (ph. Filippo Manzini)

“La Maladie de la mort” da Marguerite Duras, regia di Katie Mitchell (ph. Stephen-Cummiskey)

Monster truck, ecco lo show

Arriva per la prima volta a LEINI (To) nel parcheggio Carrefour in via Caselle L’extreme MOTOR SHOW in tour, edizione 2018. Una manifestazione all’insegna delle performance più estreme ed emozionanti, segreto di questa rassegna motoristica in tournée, che sta richiamando migliaia di visitatori in tutte le maggiori “piazze” di mezza Europa. All’EXTREME MOTOR SHOW si preannunciano grandi emozioni, infatti i piloti campioni di varie specialità su due o quattro ruote saranno i protagonisti delle più incredibili performance. Potrete ammirare prima volta nel nostro paese i giganteschi “MONSTER TRUCK” veri e propri big foot americani con motore di 1000 cavalli di potenza a sei cilindri a benzina, capace di passare su di un tappeto di auto. Ce ne sono ben sette! I bisonti della strada con la voro potenza spezzeranno un’auto un due pezzi. La manifestazione che toccherà le piazze più importanti del nostro paese è organizzato dal Team Zoppis, piloti e stunt man con all’attivo 120 film di azione interpretati come controfigure nel cinema. Nel team ci sono grandi piloti di azione come Tony Zoppis e Patrik Bizzarro conosciuti per essere gli esperti con nei crash con i tir. Entrambi sono stati le controfigure di alcuni film di James Bond anche nell’ultimo Spectre Tony è stato quello a far finire la Jaguar nel fiume Tevere mentre Ivan è lui quello che finisce con la macchina sotto un tir e sotto un treno…chiaramente uscendone indenne. E in questo show daranno ampia prova della loro abilità. Sono stati anche protagonisti indiscussi di alcuni programmi di successo famosi comi Italia’s Got Talent e dello show di Italia Uno Top One. Hanno mandato in delirio tutti i concorrenti del Game Show. Ma nel team c’è anche l’unica pilota donna, italianissima, orgoglio del nostro paese, ricercatissima in tutto il mondo come controfigura, una vera temeraria colei che ha è riuscita a fare un salto con l’auto da una riva all’alta di un fiume. Il suo nome è Lena. La sua specialità sarà sfrecciare con le auto cabrio o esibire acrobazie da capogiro. Avete mai visto un camion su due ruote dal vivo ? No ? allora non perdetevi questo fantastico emozionante momento live. Sulla pista dell’EXTREME MOTOR SHOW la vedrete in azione. Potrete inoltre ammirare l’automobilismo acrobatico con autovetture BMW con a bordo i piloti verranno eseguiti esercizi in sincrono dalle vetture che, simultaneamente sfrecceranno davanti ai vostri occhi a pochi centimetri una dall’altra, testa coda a marcia indietro con ripartenza simultanea in avanti e parcheggi veloci. Ma ci sono anche i campioni sulle 2 ruote. Solitamente nel grande show dei motori ogni anno viene presentata una sola novità eclatante, all’EXTREME MOTOR SHOW invece ce ne sono per tutti i gusti. Non sarà da meno vedere da vivo uno degli effetti più belli del cinema internazionale…ovvero l’uomo torcia. Uno dei piloti si darà fuoco per poi percorrere un tratto della pista tra le fiamme. E ancora nello spettacolo dell’estremo una serie di crash di incidenti veri e proprio che lasceranno i presenti per alcuni momenti con il fiato tirato. I piloti, campioni di varie specialità faranno il possibile per riuscire ad eseguire alla perfezione tutti gli esercizi. E poi tanti mezzi protagonisti del mondo della tv bambine come il mastodonti Baze Mega Machine o Herbie il maggiolino tutto matto il famoso numero 53! Li vedrete dal vivo in tutto il loro splendore. I numeri dell’EXTREME MOTOR SHOW un’ora e mezza di emozionante spettacolo, uno staff di 30 persone tra piloti, meccanici, coordinatori, assistenti, operatori e attrezzisti; 12 sono i Tir impiegati per il trasporto di tutti i mezzi e attrezzature per questo grande “show”. 30 le auto impegnate in ogni spettacolo, 12 camper attrezzati, 10 torri faro per l’illuminazione, 8 container ad uso: ufficio, biglietteria, officina, carrozzeria, gommista, elettricità e regia fonica, una centrale elettrica che sviluppa 100Kw, una mensa mobile per tutto il personale. Oltre 1200 posti a sedere in comode poltroncine per tutti gli spettatori. Questi sono i numeri di questa rassegna motoristica itinerante che, da diversi anni sta riscuotendo un enorme successo in Italia e all’estero. Auto e moto, sport e spettacolo sono i temi dell’EXTREME motor show a due o quattro ruote, piccoli o grandi, per un’ora e mezza, i motori saranno gli indiscussi protagonisti di questo spettacolo.

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LEINI PARCHEGGI CARREFOUR VIA CASELLE DAL 30 MAGGIO AL 3 GIUGNO Spettacoli: Tutti i giorni ore 17,30 e ore 21,00 Domenica ore 11,00 – 16,00 e 18,30

Disagi a Caselle per il disinnesco della bomba al Lingotto

La chiusura dello spazio aereo su Torino per evitare rischi connessi alla messa in sicurezza dell’ordigno bellico trovato al Lingotto sta creando disagi ad alcune centinaia di passeggeri a Caselle. Sono una ventina i voli ritardati o cancellati. Alcuni passeggeri lamentano di non essere stati avvertiti dalle compagnie aeree.

Io sto con Mattarella

Io sto con il Presidente della Repubblica. Sta solo facendo il suo dovere e come si dice sta solo realizzando le prerogative del Capo dello Stato. Qualcuno a Di Maio e Salvini ha spiegato cos’è una Repubblica italiana democratica? Ma loro rispondono: noi abbiamo vinto le elezioni. Appunto, avete vinto, non state  occupando i posti di potere dello Stato. Che poi nel pensarci bene non avete vinto un bel niente .Semplicemente vi siete conquistati una posizione “privilegiata” per formulare una proposta al Presidente della Repubblica. Il presidente incaricato in accordo con il Mattarella  formulerà una proposta alle Camere. Eppure dovrebbero conoscere la nostra Costituzione. Fieramente hanno votato no al referendum proprio per difenderla dal piano renziano. Anche se il sospetto che l’abbiano fatto per contrarietà e che non l’abbiano mai letta c’è tutto. Personalmente preferisco la cultura idealista di Benedetto Croce che il revanscismo neoborbonico.  Preferisco un Matteo Salvini che si autodefinisce comunista padano che scimmiottare i fascisti di Casa Pound. Sono preferenze, opinioni e giudizi, come tali opinabili. Discutere e mettere in discussione le proprie certezze è il sale della democrazia. Si possono cambiare le regole. Ma a bocce ferme. Tant’è che Matteo Renzi … per la prima volta mi è simpatico. Lui voleva cambiare le regole, ma a bocce ferme .Non ha ottenuto i  due terzi dei consensi in parlamento, ha indetto il referendum. Per  intanto si gioca con queste regole. È Gigino insiste: 12 milioni d italiani ci hanno votato per il cambiamento. Cosa c’entra?  Attenti  a non contrabbandare l’eventuale richiesta di cambiamento con la legittimità di stravolgere le regole del gioco mentre il gioco è in corso. C’è dell altro? Spero di no. Vedo troppi fascismi addentrarsi sull’ accordo giallo verde. Ma spero di sbagliarmi e che la causa di tutto sia solo ignoranza, anche se soprattutto per chi vuole governare l’ ignoranza è una colpa imperdonabile.  Continuano nel confidare nel Presidente della Repubblica.  In questi mesi ha avuto nervi saldi .Il compito era tutt’ altro che semplice e lo sta realizzando con competenza. Sarà iniziata la terza repubblica ma la nazione continua ad affidarsi a uomini politici formati nella prima Repubblica. Con un mio personale invito a Gigino e Matteo – ora leader non solo del Nord – di leggere il filosofo tedesco idealista Fitche. Sulle dissertazioni e diversità tra Stato e nazione. Con una ultima raccomandazione: se volete ascoltare un consiglio per una volta – almeno per una volta – non attaccatevi al computer ma entrate in una libreria o in una biblioteca. Lì potrete sentire l’odore dei libri, del sapere e del conoscere. Ne
avete bisogno.
Patrizio Tosetto

BARDONECCHIA VA IN ROSA COL GIRO 2018

Dopo l’oscuro e turisticamente dannosissimo baillamme che ne ha fatto una presenza fissa per settimane nei primi titoli dei Tg e della stampa per l’essersi sostanzialmente trasformata in un hub per immigrati in attesa di valicare clandestinamente le Alpi, Bardonecchia ritrova finalmente colore, col vivido della Maglia Rosa conquistata da Christopher Froome nella Tappa della 101ma edizione del Giro d’Italia con arrivo in quota allo Jafferau.


Ho testato la mattina della gara metà del percorso della Tappa in bici munito di 52×11/39×32 (che ho adoperato non di rado) fino alla mia salita-palestra ciclistica dello Jafferau (da 45 anni, da quando, lasciandomi “ragazzino basito”, ivi l’immenso Merckx raggiunse e superò Fuente all’ultimo Chilometro, dove ancor oggi la strada è divisa in due da un larice) al cui culmine, a 2100 metri, ho aspettato fra tantissimi tifosi ai 75 m dall’arrivo Froome, in fuga per 82 km inseguito da Tom Dumoulin, alla guida di un gruppetto composto anche Thibaut Pinot, Richard Carapaz e Miguel Angel Lopez. Molta neve a fianco dello sterrato sulla Cima Coppi del Colle delle Finestre, dove Froome ha staccato tutti e dove la Maglia Rosa fino ad allora -Simon Yates- è andato in crisi nera( arriverà a Bardonecchia con 40 minuti di distacco), e financo ancora sulle piste alte a Sestriere. Clima comunque semiestivo ideale per la più bella corsa a detta di tuti degli ultimi 25 anni, con Froome che conquista la Maglia Rosa e, sostanzialmente il Giro, staccando di 3 minuti e più Dumoulin e compagnia.


Ottima l’organizzazione( e meritato il ritorno di immagine), che ha fatto sì che il percorso prima dell’attacco della salita si dispiegasse anche fra le strade del Centro di Bardonecchia, così come la logistica per la carovana e per i tifosi, a cui è stata riservata una navetta fino al piazzale dell’ovovia dello Jafferau( ticket andata e ritorno fino al traguardo in quota 7 ragionevoli Euro). Da un punto di vista tecnico-meccanico dei mezzi usati dai corridori in gara, questo Giro sancisce definitivamente l’utilizzo del freno a disco e del cambio wireless: bellissima cosa per gli amatori, se non fosse che ora una bici come quella di Froome costa più di 10 mila Euro.

 

Paolo Turati

 

Torino alla conquista della Russia

Un nuovo protocollo d’intesa sarà siglato a settembre a Torino, tra la Città e San Pietroburgo. La sindaca Appendino, lo fa sapere dalla Russia dove ha partecipato all’International Economic Forum. A San Pietroburgo la prima cittadina ha incontrato il governatore Georgy Poltavchenko. “Con il Politecnico, l’Università e le imprese – commenta la sindaca  – possiamo sviluppare e disegnare un nuovo modello di industria 4.0, puntando sull’innovazione, l’eccellenza e il know how del nostro territorio”. La collaborazione tra le due città riguarderà settori come l’automotive e le aziende, la guida autonoma in città, l’innovazione e l’industria 4.0, il  farmaceutico, e la nuova linea della metropolitana. 

EndeavorX arriva in Italia

Si è tenuto nei giorni scorsi il primo Selection Day del percorso promosso dalla Fondazione CRT

 

Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR)

Con il primo Selection Day alle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino, è approdato mercoledì 23 maggio in Italia EndeavorX: il programma lanciato da Endeavor Italia, in partnership con Fondazione CRT, per gli imprenditori che dimostrano di avere il potenziale per essere parte della rete internazionale di Endeavor e giocare un ruolo di primo piano nell’ecosistema imprenditoriale locale.

 

Già introdotto con successo in altri Paesi, tra cui Brasile e Grecia, il percorso si rivolge agli imprenditori le cui aziende non hanno ancora raggiunto le dimensioni necessarie per superare il rigoroso processo di selezione del network internazionale (e.g. fatturato annuale tra i 500.000 e 1 milione di euro).Un panel composto da mentor della rete di Endeavor ha selezionato oggi i 6 partecipanti a EndeavorX tra i 12 candidati precedentemente identificati dal team di Endeavor Italia con il supporto di B Heroes ed EY.

 

Gli imprenditori scelti avranno l’opportunità di intraprendere un percorso di mentorship personalizzata di sei mesi, partecipare a eventi di networking con top business leader internazionali, accedere al capitale tramite la rete di investitori che collaborano con Endeavor. Obiettivo finale del programma: accelerare la crescita degli imprenditori e della loro azienda, e renderli pronti per affrontare gli ulteriori step di selezione previsti dal modello Endeavor, fino all’International Selection Panel (ISP), la valutazione finale della loro candidatura a entrare nel network da parte di un panel internazionale di venture capitalist e imprenditori di successo.

 

“Scopo di Endeavor è promuovere la crescita economica di lungo periodo attraverso la selezione, il mentoring e l’accelerazione di imprenditori ad alto potenziale”, spiega Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia. “Con EndeavorX abbiamo l’opportunità di farlo anche con imprenditori provenienti da realtà più piccole ma dalle grandi potenzialità, capaci e intenzionati a migliorare, per accompagnarli verso un modello di sviluppo positivo e fruttuoso non soltanto per loro stessi ma anche per tutta l’economia italiana e internazionale”.

 

“Insieme a Endeavor lanciamo la prima iniziativa legata allo sviluppo dell’imprenditoria ad alto potenziale presso le OGR”, afferma Massimo Lapucci, Direttore Generale OGR e Segretario Generale della Fondazione CRT. “Insieme ad altri partner, tra cui anche acceleratori d’impresa internazionali, vogliamo creare un ‘ecosistema tech’ e posizionare sulla mappa Torino come luogo ideale per le startup e la ricerca e come centro di connessione tra talenti e capitali”.

 

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About Endeavor Italia

Endeavor Italia nasce nel 2016 grazie a una rete locale di donatori e fa parte di Endeavor Global, l’organizzazione non-profit che dal 1997 supporta imprenditori ad “alto potenziale” nell’accesso a talento, mercati e capitali su scala globale attraverso il proprio network. Ad oggi Endeavor ha selezionato oltre 1.658 imprenditori in 30 paesi che hanno generato 700.000 posti di lavoro per un fatturato complessivo, nel solo 2016, di 10 miliardi di dollari.
Per informazioni: www.endeavoritaly.org