Ancora una volta le ragioni costituzionali, cioè i valori e i principi della nostra Costituzione, sono al centro del dibattito politico ed istituzionale del nostro paese. Certo, mai avremmo immaginato di trovarci in una situazione del genere. Come mai avremmo pensato che la figura del Presidente della Repubblica diventasse l’oggetto della divisione verticale, e violenta, nella politica italiana. E, nello specifico, proprio la figura di Sergio Mattarella. Ora, senza ergersi a paladini del Quirinale e senza esercitarsi nella difesa d’ufficio di Mattarella, non possiamo non dire che l’attuale Capo dello Stato ha dimostrato, in tutti i tornanti decisivi del suo alto magistero – a cominciare dal come ha affrontato concretamente la difficile situazione politica che si è venuta a creare dopo il voto del 4 marzo – una feconda e rispettosa fedeltà alla prassi e al dettato legislativo scolpiti nella Costituzione. Nessuna deroga, nessuna forzatura e, soprattutto, nessun privilegio politico o di schieramento. Anzi, rispetto rigoroso e puntuale del pluralismo e delle indicazioni provenienti dal corpo elettorale. E sempre nella cornice del quadro costituzionale. Ma, in secondo luogo, quello che mi preme sottolineare in questo frangente delicato e complesso per la nostra vita pubblica, e’ che il rigoroso rispetto dei principi costituzionali – favorito dal comportamento istituzionale ineccepibile dell’attuale Presidente della Repubblica – e’ la cornice e la ragione essenziale per un rinnovato impegno politico dei cattolici italiani. Del resto, il recente appello del Presidente della Cei, cardinale Bassetti ad uscire dal letargo e dall’afasia per intraprendere e rilanciare un nuovo cammino politico dei cattolici, si intreccia anche con la necessità di far rivivere quel “cattolicesimo politico” che trova proprio nella difesa e nella promozione della Costituzione uno dei suoi principali obiettivi. Ecco perché nell’alto magistero istituzionale, concreto e quotidiano, del Presidente Mattarella noi ritroviamo anche le ragioni politiche e culturali per la riscoperta di una tradizione che è sempre stata decisiva in tutte le fasi storiche del nostro paese. Un rinnovato impegno che, adesso, non può più avere alibi per giustificare il distacco dalla vita pubblica.
Il trenino viaggia nella Reggia
La bella foto di Mihai Bursuc ci mostra il trenino nelle vicinanze della Reggia di Venaria. Un’autentica attrazione per i numerosi turisti.
La cultura profuma di formaggio
BOCUSE D’OR EUROPE OFF 2018
Un calendario ricco di percorsi espositivi, dialoghi, incontri, spettacoli, laboratori, attività e degustazioni di ogni tipo. Il formaggio protagonista di appuntamenti speciali
Non poteva che essere il castelmagno, formaggio piemontese dal gusto ben definito, uno degli ingredienti del concorso di alta cucina Bocuse d’Or Europe, per la prima volta in Italia, a Torino, l’11 e 12 giugno. E al formaggio sono dedicati alcuni appuntamenti del Bocuse d’Or Europe OFF 2018, il calendario di eventi culturali rivolti al grande pubblico in programma a Torino dall’8 al 16 giugno, con anticipazioni nelle settimane precedenti, collegato al prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or Europe, per la prima volta in Italia.
Tra gli oltre cento eventi in calendario gli appassionati di gastronomia e di cultura del cibo possono seguire un ideale percoso dedicato al formaggio, che inizia lunedì 28 maggio al Circolo dei lettori di Torino, dove, alle 18, i giornalisti Clara e Gigi Padovani chiudono il ciclo di incontri dedicati ai tre prodotti protagonisti della finale europea del Bocuse d’Or con “Sua Maestà il Castelmagno: il formaggio”. La storia narra che sui monti della Val Grana esiste da secoli un cacio che in occitano è chiamato lou Chastelmanh: prese questo nome perché un giorno, secondo la leggenda, fu portato ad Acquisgrana al sovrano del Sacro Romano Impero, Carlo Magno. Mucche d’alpeggio per un ottimo latte e qualche piccola aggiunta di latte ovino e caprino contribuiscono a produrre un formaggio regale protetto dalla Dop e per una più piccola produzione solo d’alpeggio dal Presìdio Slow Food. All’incontro partecipano: Evanzio Fiandino, presidente Assopiemonte Dop e Igp, Piero Sardo presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità Onlus, Marcello Trentini chef del Ristorante Magorabin di Torino con una stella Michelin. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Martedì 29 alle 19,00 Edit con Accademia Bocuse d’Or Italia organizzano, presso le Edit Kitchen, il “Workshop sui formaggi”. Una serata per una degustazione speciale che aiuterà i partecipanti ad approfondire la conoscenza dei formaggi tipici a pasta bianca e a pasta blu del territorio in abbinamento alle birre Edit e una selezione di vini che ne valorizzano il sapore. Guidano l’appuntamento l’affinatore Eros Butatti della Casera di Verbania e il mastro birraio Marco Cerino. Ingresso € 30. Prenotazione obbligatoria sul sito.
Sabato 9 giugno alle 18,30 a Palazzo Birago di Borgaro l’ONAF Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio conduce gli appassionati di storia della gastronomia in un viaggio tra i documenti degli Archivi Storici facendo emergere notizie e curiosità del Regno Sabaudo, con particolare riferimento al formaggio, al suo uso e alle tipologie più di use al tempo. L’incontro si conclude con una degustazione guidata. Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria torino@onaf.it
“NASCE IL COMITATO SPONTANEO “INSIEME PER AURORA”
Un gruppo di cittadini ha costituito nei giorni scorsi il Comitato spontaneo denominato “insieme per Aurora”.
Nato in una zona caratterizzata da diffusa criminalità e mancato rispetto delle regole di civile convivenza, il Comitato promuove ogni iniziativa idonea a rendere il quartiere più sicuro, pulito e vivibile da tutti. Questo Comitato si distingue per avere l’orgoglio di essere composto da persone sinceramente libere e unite solo dall’interesse comune, anche se con diverso credo politico. Per il perseguimento degli scopi comuni, oltre a sollecitare in ogni sede gli interventi delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, redigerà e diffonderà materiale informativo anche attraverso internet. Le adesioni al Comitato saranno sempre gratuite e assolutamente libere.Tutti i cittadini interessati potranno interagire attivamente con il Comitato utilizzando una speciale piattaforma web che, oltre a comunicare le iniziative e le notizie relative al quartiere, metterà a disposizione diversi canali di comunicazione.
comitatoinsiemeperaurora@gmail.com
GATTO PANCERI, E’ TEMPO DI ‘PELLE D’OCA E LIVIDI’
Dal 25 maggio in radio il singolo presentato a Sanremo 2018 che anticipa l’omonimo album di inediti in uscita lo stesso giorno nei negozi di dischi e in tutti i digital stores. Pubblica l’etichetta ‘Hit Rainbow Srl’ di Roby Facchinetti, distribuzione ‘Artist First’
‘Pelle d’oca e lividi’: un brano in cui il “NOI”, detto nel senso più sociale, impera. Un testo dal grande potere identificativo ed evocativo insieme. Un’istantanea schietta e sincera delle condizioni morali in cui vive la maggior parte della gente nel mondo di oggi. Musicalmente, una ballad in cui Gatto Panceri cantautore risulta a questo giro più rock che in passato. Si avvertono anche gustose influenze strumentali e corali di ispirazione soul, con in più una parte sul finale addirittura rappata da Gatto: ovviamente lo fa a modo suo, da vero cantante di razza. Nel testo viene sottointesa (servita da una rima baciata fatta apposta) anche una parolaccia, che però non viene pronunciata dalla voce dell‘artista, ma più garbatamente urlata dalle note di una chitarra distorta, e rivolta a un uomo probabilmente reo di violenza di genere femminicida. E’ questa la canzone che il cantautore e hit maker lombardo ha presentato per Sanremo 2018, e che ora in molti sono curiosi di ascoltare.
Ma ‘Pelle d’oca e lividi’ è anche ribadire che la vita è fatta di gioie alternate a dolori, di vittorie e sconfitte, di delusioni e nuove speranze: tappe che determinano la trama della vita di ogni essere umano.Il pezzo è inserito in un album con altre 18 tracce. Un cd monumentale, pregiato ma anche diretto e radiofonico, con testi di assoluto spessore e impatto emotivo Pubblicato grazie anche a Roby Facchinetti, voce anima dei Pooh, nell’inedita veste di discografico che ha scelto in prima persona di credere nel progetto e di pubblicarlo attraverso la propria etichetta discografica, la ‘Hit Rainbow Srl’ coadiuvato anche dall’esperienza di un grande Editore Musicale come Athos Poma.L’album (in tutto, 19 tracce) é stato realizzato in quasi 4 anni di duro e intenso lavoro, e vede l’artista non solo autore di tutti i testi e di tutte le musiche ma stavolta anche arrangiatore, produttore unico artistico e esecutivo. Un’opera titanica, in cui il pluristrumentista Gatto Panceri, per la prima volta, vestendo i panni di One Man Band, ha fatto quasi tutto da solo nel suo studio il “Bordo’ Studio Dimension”, location brianzola delle foto dell’intera copertina. I mixaggi li ha realizzati al fianco del valente e richiestissimo Roberto Guarino, (produttore dei dischi migliori di Samuele Bersani e molti altri).Sono però comunque tanti i nomi di spicco che hanno collaborato attivamente alla riuscita del lavoro. Tra questi ottimi 15 musicisti che hanno suonato alternandosi nei 19 brani figurano Diego Corradin, Filadelfo Castro, Simone Aiello, Patrick Dijvas, giusto per fare qualche nome.Gatto ha curato anche gli scatti fotografici della copertina e l’artwork del cd, e figura anche Primo editore dell‘album con la sua neonata ‘VIVO PER LEI Edizioni’. Investendo personalmente un cospicuo recording budget (inusuale per i tempi di vacche magre della discografia) è riuscito così a confezionare un disco curatissimo in ogni dettaglio, con un livello di qualità di suono che si può comparare alle migliori produzioni internazionali del momento.’Pelle D’oca e lividi’: un inno alla vita. A chi lotta ogni giorno con costanza, coraggio e onestà e crede con fermezza in un ideale. Un cd in cui Gatto Panceri rivela una sorprendente e raggiunta ricercatezza e maturità vocale come mai prima d’ora. Un lungo racconto di musica e parole suonate e scritte dalla mente di chi, ancora, crede che la vera musica sia fatta di strumenti veri, sudore sulla pelle e lunghe notti e giorni passati con la penna in mano a cercare, nel cuore, una frase che resti nel tempo.19 tracce per una durata di 74 minuti globali, un record assoluto per un cd singolo in Italia; praticamente un materiale che solitamente si pubblicherebbe in doppio cd ma che, per volere dell’artista, è stampato e venduto al prezzo di uno.Nel disco, dei 19 brani in totale, 16 sono inediti. I 3 editi sono: il remake modernamente ricantato e riarrangiato di ‘Un qualunque posto fuori o dentro di te’, uno dei suoi primi successi targato all’origine 1992 ( brano definito a quei tempi da Vasco Rossi come una delle più bella canzoni d’amore di sempre), ‘Pensa a vivere’, versione elaborata di ‘Vieni a vivere’, un brano pubblicato solo come singolo nell’estate 2015, e ‘Il giorno che la musica finì’, canzone scritta e cantata in duetto con Franco Fasano, autore dalla firma prestigiosa come Gatto. BUON ASCOLTO!
Il disco è disponibile in distribuzione fisica sul portale www.musicfirst.it e sul sito www.amazon.it.
***
BIOGRAFIA BREVE
Luigi Giovanni Maria Panceri, in arte Gatto Panceri, è nato a Monza: è autore, compositore, cantautore, chitarrista e musicista diplomato in Armonia e Composizione al Conservatorio di Milano. Debutta fra le ‘Nuove Proposte’ a Sanremo 1986, ma il suo vero esordio è da considerare la sua partecipazione al Festival del 1992 con la hit “L’amore va oltre”. Ha pubblicato ben 12 dischi di inediti (i primi con la supervisione di Patrick Dijivas della PFM, suo primo mentore artistico), incidendo per etichette di primo piano, quali, nell’ordine, PolyGram, Universal Music Italia, Do It Yourself e SoloMusicaItaliana, riscontrando sempre lusinghieri consensi di critica e pubblico.
Al suo attivo, inoltre, anche un album live. Suoi sono anche successi senza tempo come Un qualunque posto fuori o dentro di te, Abita in te, Le tue mani, Mia, E’ solo musica, Stellina, Io sto bene dove sto, Accarezzami domani, Di Te, Dove dov’è (presentata da Gatto Panceri al Festival di Sanremo, a cui ha partecipato 3 volte come Big e ben 8 come autore per affermati colleghi). Ha scritto anche la strafamosa Vivo per Lei, brano da oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo, portato al successo dalla coppia Giorgia-Andrea Bocelli.
In carriera (autore in esclusiva, in passato, per Universal Music Publishing ed Edizioni Curci) ha firmato evergreen per artisti di prim’ordine quali Mina, Giorgia (8 brani), Mietta, Syria, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Fausto Leali, Riccardo Fogli, Paolo Meneguzzi, Raffaella Carrà e molti altri. Gatto Panceri ha fondato nel 2017 la ‘Vivo Per Lei Edizioni Musicali’, sua prima Casa Editrice Musicale ed etichetta indipendente.
1) PELLE D’OCA E LIVIDI
“Credimi, la vita è fatta di…/di pelle d’oca e lividi/la loro conseguenza ne determina la trama”
“Credimi, il mondo è un po’ così/è un purgatorio d’angeli/col paradiso in testa ma con l’inferno tra le mani”
Il brano inizia e finisce coi rintocchi delle campane più famose del mondo, quelle della ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone (IS). Di sottofondo ad esse si origlia il vociare confuso di gente che vocifera, come fuori da una chiesa: gente che parla, paure, speranze, confessioni, cattiverie e pettegolezzi…Insomma il sottofondo sonoro umano in cui viviamo. Nel mezzo scorre così, nota dopo nota, parola dopo parola la canzone che descrive i viaggi estremi della vita, decretandone i punti di partenza e i traguardi, il Bello e il Buono, il Bene e il Male. Tra disincanti e disinganni, la poesia del testo si cuce sulla pelle attraverso il sound rock/ soul del brano graffiando il cuore di chi lo ascolta. Nel testo viene sottointesa (servita da una rima baciata fatta apposta) anche una parolaccia; che però non viene pronunciata dalla voce dell‘artista, ma più garbatamente urlata dalle note di una chitarra distorta. Anche gli strumenti hanno il dono della parola in questo brano. La parolaccia è intesa rivolta ad un uomo probabilmente reo di violenza di genere femminicida. E’ una canzone per chi ha bisogno di ripartire con un abbraccio confortante, dopo l’ennesima delusione.
2) AVERE O NON AVERE
“Il problema è/avere o non avere/1 euro in un bicchiere/o degli amici veri“
Un micro brano sperimentale e psichedelico, con un testo che affronta verità universali comuni agli uomini di tutte le epoche. Si potrebbe considerare il prologo logico preludio a “IO HO”: il pezzo che, incalzando, segue in track-list.
3) IO HO
“Avrò scarpe e vestiti per 10 persone…/3 cellulari e il navigatore/ma a volte mi manca quella voglia di uscire/perché ho un po’ la nausea dell’apparire“
Una canzone intrisa di elettronica e sperimentazione mista a progressive rock (Gatto iniziò la carriera proprio prodotto da Patrick Dijvas della PFM). La brama del possesso che si fa ossessione, conquista, meta e scopo crescente fine a sé stesso. Avere, ma in modo incompleto: l’attenzione al superfluo e all’inutile diventano accumulo smanioso e incessante, alimentati dalle sirene ammiccanti delle mode. E, intanto, il cuore muore e le cose di cui avremmo veramente bisogno mancano.
4) ERO POLVERE
“La vita insegna…senza pietà…ci toglie e…e non sempre ridà/e quando poi non hai più sogni…se chiudi gli occhi non dormi. E lontano soli non si va (non si va)/E’ questo il senso dell’umanità…“
Un pianoforte modernamente incalzante nella prima parte e poi progressiva l’esplosione dei suoni fino al pieno, all’apoteosi. E’ l’unione tra esseri umani che muove il mondo: rilucida la mente, ridona fiato all’anima e al corpo e ridesta da un immobilita apatica che, spesso, da soli è impossibile vincere. In questa canzone c‘è il coraggio di confessare di essersi sentiti inutili come polvere, e l’umiltà di ammettere che la stessa polvere fra due mani che s’incrociano può nuovamente tornare a essere materia vitale e florida…”ERO polvere/Io senza di te“.
5) BOMBAY
“Ti seguirei a piedi fino a Bombay!/Per te che sei, decisamente sei, entrata dentro tutta nei pensieri miei“
Che cosa non si è disposti a fare, per amore? Persino le cose più impossibili e impensate…Come andare a piedi fino a Bombay, dopo aver sfornato per far colpo pane alle noci, e aver scritto un canto a due voci per l’amata, e mille altre inedite pensate. La dichiarazione d’amore più allegra e spensierata mai firmata e interpretata sinora da Gatto Panceri.
6) TU MAI
“Ho paura…tu, mai?/Di soffrire…tu, mai?Io mi scaldo, ma poi? Tremo al sole…tu, mai?…Tu, mai? Tu chi sei? Come stai? Io me lo chiedo, sai…se ti senti, mai, fragile come me…“
Quante volte poniamo agli altri domande che non comprendono, quasi fossimo alieni. Il desiderio di una stessa risposta di fronte agli interrogativi che rivelano comuni fragilità e altrettanto uguali speranze. E, spesso, chi è più sensibile spera che, un giorno, anche l’altro possa provare le medesime, intense emozioni…E commuoversi anche per un niente. Proprio come sanno fare gli angeli.
7) SUBLIME
“Sublime…l’aggettivo è per te/per descriverti parola più giusta non c’è…/tu ti sposi con le rime…e diventi poesia/una rosa senza spine…sublime follia“
Un brano che è un capolavoro in versi. Di ricerca naturale ed estrema insieme del Bello, in una trama di equilibri setati e sottili in cui tutto si fa Eleganza…Sublime. In un gioco continuo di echi e rimandi, delicati e preziosi intarsi e intrecci vocali in cui Gatto Panceri dà prova di una vocalità matura, sorprendente e inedita: una tessitura melodica che ricorda le orme vocali di Pino Mango, maestro del belcanto e fine artigiano sperimentatore di suoni e intense movenze musicali, al cui gusto questo inedito è un omaggio appassionato e sincero.
8) AUMENTERA’
“Non sono un saggio economista/ e neanche un dotto esistenzialista/Ma se mi chiedi cosa accadrà/Io ti rispondo: “Aumenterà“.
La fiducia nell’arrivo di tempi migliori. L’attesa verso l’alba di un nuovo sole che volga al meglio l’orizzonte. E gli occhi protesi verso il domani, come un bimbo che, fiducioso, aspetta il futuro del mondo.
9) LA SOLA AL MONDO
“Io ti troverò in ogni cassetto che aprirò/In ogni stanza che mi sembra più fredda senza te“
Nel cuore della track-list, la genuina intensità di un’orchestra di voci dal suono argentino … i primi due minuti sono di sole voci di Gatto sovraincise , senza nessun altro strumento intorno . Formano un tappeto corale su cui si adagia un testo delicato come una carezza: poi entra un pianoforte come dal nulla, e parte inaspettata una ritmica dal sapore H&B. Sul finale ancora solo voci come ad abbassare lo sguardo sul giorno ormai spento, nella drammatica ammissione che l’amore davvero grande forse lo si prova una volta sola in una intera vita: è quindi, unico. Di certo, incancellabile. Probabilmente irripetibile…amaro, se lo si è perso irrimediabilmente.
10) NOTE BASSE
“C’è troppa gente al mondo/che urla quando parla/e io non ho nessuna intenzione di imitarla/…cantare note basse…farlo sottovoce…mi piace…/mi piace anche star zitto avvolto nel silenzio/rapito dal rumore di ciò che accade dentro…”
Probabilmente è la canzone italiana con tessitura melodica vocale più bassa mai stata incisa sinora. In certi punti il canto di Gatto Panceri tocca il MI basso a tre tagli sotto il rigo (la sesta corda della chitarra a vuoto, per intenderci!) Forse solo il suo grande amico Mario Biondi è in grado di arrivare laggiù. Un invito intimo e schietto a riscoprire il valore del silenzio, dell’ascolto come forma di rispetto e prevenzione del disagio. Un invito anche ad accettare i momenti bassi e quelli alti del nostro umore nel loro altalenante oscillare da un polo all’altro.
11) UN QUALUNQUE POSTO FUORI O DENTRO DI TE 2018
“….vorrei esserti ogni giorno/Nella piega che hai nel collo/Tra i capelli come un nodo/O piantato come un chiodo/Alle pareti del cuore/Con un martello indolore“
Che dire di un brano che già, quando uscì nel 1992, scalò le classifiche di vendita e radiofoniche (senza peraltro essere mai stato insignito del ruolo di singolo dalla sua discografia di allora, ma solo segnalato da alcuni arguti deejay delle radio più importanti che di fatto lo fecero diventare una hit, programmandolo di loro iniziativa). Solo chi possiede il candore nell’anima può ricantare sé stesso con ancora più forza nel tempo. Difficile replicare il successo di un brano di successo in una nuova versione ventisei anni dopo e riuscire a fare di esso una creatura quasi inedita, nata a nuova vita una seconda volta. Proprio come la fenice di Araba memoria. Sta di fatto che nel mese di febbraio questo brano mandato alle radio come assaggio del nuovo cd è stato per tre settimane secondo nelle classifiche dei singoli più venduti in Amazon. E’ da sottolineare che qui Gatto Panceri ha suonato tutti gli strumenti ed eseguito da solo anche le parti corali presenti nell’incisione.
12) PETER PAN CERI
“E’ bello al mattino svegliarsi bambino con un ritornello in testa a martello che non se ne va“
Proviamo ad ascoltare più spesso il bambino che è in noi. Non zittiamolo sempre. Lo diceva anche Giovanni Pascoli, nella poetica del fanciullino. Un divertissement in musica, in cui Gatto Panceri, oltre a giocare con il proprio cognome nel titolo, si trasforma anche nel proprio alter ego di matrice musicale classica: il tenore Raul Cedine che compare in modo discolo, simpaticamente citato come improbabile featuring nel libretto, accanto al testo di questo brano. Del resto, i più piccoli lo sanno bene: tutto è possibile, nel mondo delle favole. Anche riscoprirsi un po’ Peter Pan…Ceri! Perché no?
13) 1 EURO IN UN BICCHIERE
“Questo è il set…/di un addio…/la serata…è nervosa…/e io e te…/due relitti…/piatti rotti…/i sogni e poi…“
Un ultimo tintinnio, e poi più nulla. Questa è la fine dolente che fanno molte storie d’amore: come un euro che cade accidentalmente in un bicchiere, diventano inutili, aride e sterili. Puri cocci da spazzare via sul pavimento, e niente più. Atmosfera psichedelica e nervosamente calma nella prima parte, poi un’esplosione rock piena di rabbia, suoni forti e risentimento nella seconda. Sembra tutto a pezzi, tutto crollato: ma si apre, inaspettata, una piccola finestra di speranza sul finale attraverso le ultime quattro righe del testo:” Questo film di noi due/ricomincia…/se lo vuoi…/dalla sigla di coda“. Gatto Panceri, una possibilità positiva, ci tiene a farla trovare sempre nei sui brani: anche nei più dolorosi Se no, non li incide.
14) AL SOLE
“Non dimenticarti che ci sei/…ci sei anche tu al mondo/Dopo tante raffiche di pioggia e bagni di dolore/vatti ad asciugare…al sole…al sole…al sole“
Se l’autostima, presente in ogni uomo, potesse cantare, probabilmente userebbe questi altri versi: “Dicono… che pensi in grande ma sei troppo piccolo/e i sogni tuoi sprezzanti li deridono/dicono… che sei ipersensibile e ridicolo/ ma gli arroganti e gli aridi/ non parlano mai al sole… al sole… al sole…/tu fai tutto alla luce… e con amore“. Un richiamo quasi evangelico a volersi più bene, ad amarsi e ad amare il prossimo, a non trattare nessuno come un nemico, a non sentirsi persi neanche nella disperazione dei momenti più bui. Se tutto viene fatto alla luce, e ogni cosa la si fa e la si tratta con amore, ci sarà sempre un po’ di sole fuori e dentro di noi.
15) PENSA A VIVERE
“Fai un passo e non avere paura / e sarai in simbiosi con la natura / …. da me non vieni a convivere /vieni a vivere / … pensa a vivere “.
La natura, gli animali e la musica: i tre grandi amori di Gatto Panceri hanno ispirato questa canzone, la più veloce, solare e ritmata del cd. Un incitamento a vivere pienamente le cose belle, le più semplici, che sono poi le più importanti. Un invito a pensare a vivere pienamente: quindi, e non soltanto, a sopravvivere.
16) POTESSE PARLARE
“A ME NON IMPORTA SE SEI FAMOSO O RICCO…/E NON HO MAI DESIDERATO AVERE UN PADRONE DIVERSO DA TE/…IO NON MI STANCO MAI DI AVERTI VICINO…/Queste sono le parole che sento ogni notte nel respiro del mio cane…”
Alzi la mano chi non ha mai immaginato di ipotizzare le parole che, se solo potesse, gli direbbe il proprio cane. Dopo ‘Super il mio cane tu sei ’ (contenuta nel disco ‘S.O.S.’, del 2009), Gatto Panceri sigla un altro inno alla immortale amicizia fraterna che lo lega al suo cane ormai undicenne (al quale, stavolta, ha addirittura dedicato non solo questo brano, ma l’intero lavoro, fatto testimoniato da uno scritto posto di suo pugno e visibile sull‘ultima pagina del libretto interno della copertina). Un pezzo intriso di dolcezza e di disarmante, reciproca , dichiarata e sincera gratitudine tra un essere umano e il proprio amico a quattro zampe: è così forte il messaggio, che la sua enfasi potrebbe essere compresa anche da chi non ha mai amato un cane.
17) S.T.R.O.N.Z.O.
“Sono uno stronzo che voleva conoscerti/tu non gli hai dato modo e tempo di viverti/tu vuoi cambiare forse tutto di me/ma guarda te…/che fai la santarella invece poi pubblichi / fotografie che sono esche per uomini…“
Quello che, potenzialmente e in apparenza, suona come un insulto di uso comune, è invece l’appellativo coraggioso che si dà un uomo: capace, al di là del romanticismo, della passione e della tenerezza, di ribadire che, quello che sbaglia, per una volta, non è solo lui. I due protagonisti nel testo si punzecchiano a vicenda. Ma poi, come in ogni comune diverbio uomo/donna, capiscono che la ragione sta in entrambi i lati, e così la faccenda tramuta in pace. Finale buono, quindi, che fa rima con reciproco perdono: “Meritiamo amore (amore) … meritano amore (amore) … anche…due stronzi…come noi!“.
QUESTO E’ IL PROBLEMA
“Questo è il problema…/Avere o non avere…questo è il problema“.
La parte musicale è stata concepita da Gatto dopo aver acquistato delle APP da smartphone di strumenti musicali virtuali per pura curiosità. Pur riconoscendo la fonte sintetica e finta di codesti suoni, si è dimostrato aperto di mente come al solito (forse lo è ancora di più da quando è Produttore artistico autonomo di sé stesso), e ha voluto arrangiare un brano con essi. Scaturisce così un assemblaggio di suoni e effetti vocali, programmati e poi emessi esclusivamente dal suo telefono cellulare. Una geniale e sorprendente pazzia, che risulta tuttavia gradevole o perlomeno attuale. Quel tipo di sonorità elettroniche le abbiamo ormai nel Dna e sono, tutto sommato, già state assimilate dal gusto musicale corrente. Il testo, sinteticissimo, é in perfetta simmetria con l’incipit del concept album. Ritorna l’antico, costante e ancora non fugato dilemma… ma la vita è più “Pelle d’oca”, o più “lividi”?. E’ forse proprio nelle dicotomie, nei contrari, negli opposti apparentemente inconciliabili che si cela la vera natura delle cose del mondo. Compresi ESSERE e AVERE.
Bonus Track: IL GIORNO CHE LA MUSICA FINI’ ( duetto con Franco Fasano)
“Piano un gran silenzio ci circondò/come l’anello di Saturno/e una falsa pace lì poi regnò in ogni cuore/l’ultima sirena che si sentì /sembrava fosse in fin di vita/e anche il mare grosso si ammutolì/il giorno che la musica finì”
E se, d’improvviso, ogni suono cessasse? Ogni nota sparisse, e persino le campane smettessero di suonare? Fortuna che è solo uno scenario impossibile, un brutto sogno, un incubo narrato dal pathos di due grandi cantautori innamorati della musica, e altrettanto raffinati interpreti: Gatto Panceri e Franco Fasano, avvolti in questa sintesi a due voci da note senza tempo: come quelle che hanno scritto per sé, o donato reciprocamente ad altrettanti illustri colleghi. Hanno scritto a quattro mani questa canzone (l’unica nel cd a non essere firmata interamente da Gatto Panceri). I due autori dapprima l’avrebbero voluta proporre a Renato Zero, ma poi si sono innamorati di come era venuto il provino cantato da loro due (il demo serviva per farla ascoltare agli addetti ai lavori). Così la incisero in bella copia. Fasano la pubblicò nel 2012 nel suo album “Fortissimissimo”. E Gatto, a sua volta, la ristampa, orgoglioso, in una versione rimasterizzata quest’anno in questo suo nuovo cd.
LA COPERTINA
La foto di copertina, volutamente didascalica è un primo piano di Gatto che si sfiora la pelle d’oca e i lividi, come li avesse sul viso, con entrambe le mani. Sullo sfondo le pareti color bordeaux del suo studio di registrazione il “Bordo’ Studio Dimension”, la location di tutte le 28 foto contenute nel booklet. Aprendo la confezione sembrerà di entrare in uno studio di registrazione in piena attività, in un mondo inondato di strumenti musicali, e dal nobile riflesso che emana il bordeaux. Una copertina che risulta rock, ma con classe, insomma, da musicista e autore pregiato. Sul retro esterno, la track-list con i 19 titoli scritti di lato al logo principale di tutto il concept-copertina-libretto: una paletta di chitarra fatta a mosaico, con pezzi di vetro. La stessa protagonista della serigrafia dell’intero cd. Il libretto è di ben 20 pagine, con riportati tutti i testi. Testi scritti su 19 fotografie diverse, che ne intensificano suggestione e significato. L‘idea artistica del concept è nata da Gatto, la grafica è stata affidata a Mattia Danelli e le 28 fotografie impiegate sono scatti e addirittura autoscatti dello stesso Panceri realizzati con apparecchiature altamente professionali, e con la collaborazione di Emanuele Colombo.
#PARCO DORA LIVE seconda edizione
Torna a Torino, sino a fine luglio, la kermesse estiva gratuita del Centro Commerciale ‘Parco Dora’. Attesi, tra gli altri Fabio Concato, Pino Insegno, Teo Teocoli, Mietta e Antonella Ruggiero
Dopo il successo della prima edizione, che ha visto sfilare sul palco, a colpi di ‘tutto esaurito’, stelle di prim’ordine del firmamento nazionale, tra i tanti, come Marco Berry, Gabriele Cirilli, Enzo Iacchetti, Rettore, Silvia Mezzanotte, Francesco Baccini e il gran finale di Alexia, dal 1° Giugno al 22 Luglio, a Torino, è di nuovo tempo di ‘#Parco Dora Live’. La prestigiosa e ricca kermesse estiva, infatti, andrà in scena ogni fine settimana per ben 8 weekend consecutivi.“Molte le novità in programma nell’Edizione 2018“, spiega E. Manca, Direttore del Centro Commerciale ‘Parco Dora’ (presso la cui piazzetta esterna, nell’area compresa tra Via Livorno e Via Treviso, avranno luogo gli spettacoli) e Coordinatore della rassegna. “Quest’anno, dato il successo dello scorsa estate, abbiamo aggiunto una serata in più: al venerdì e alla domenica, rispettivamente dedicati ai volti noti del cabaret e della musica italiana, si unisce anche il sabato, in cui troveranno posto sul palcoscenico noti artisti teatrali, ad ampliare così un’offerta culturale e totalmente gratuita già di per sé ricca e variegata, in grado di attrarre potenzialmente pubblici tra loro differenti e soddisfare le esigenze ricreative dei torinesi di ogni età“.
***
Anche quest’anno, innanzi al grande e moderno palcoscenico coperto e dotato di ledwalls, sono disponibili posti a sedere e/o in piedi che, sino a esaurimento, sono prenotabili gratuitamente ritirando l’apposito ticket all’Infopoint sito nella Galleria all’interno del Centro Commerciale, donando anche il proprio contributo volontario a favore della ‘Croce Rossa Italiana’, che verrà destinato al Comitato Locale di Moncalieri. Lo stesso tagliando, presentato presso i punti di ristorazione sponsor dell’evento e dislocati attorno all’area spettacoli, dà diritto presso gli stessi a uno sconto del 10% sulle consumazioni. Media partner del cartellone di spettacoli è il network nazionale ‘Radio Juke Box’. A condurre le serate di cabaret, sul palco, gli artisti del ‘Cab 41’, storico ritrovo della risata d’autore in Torino. E’ invece Wlady – il volto televisivo e la voce radiofonica più famosi del Piemonte – a introdurre i big della musica leggera che si avvicenderanno in concerto lungo tutto l’arco della rassegna. Molti, e prestigiosi, gli artisti in programma. Tra i cantautori, attesi Fabio Concato, l’ex Pooh Dodi Battaglia, Gatto Panceri (presenta dal vivo il nuovo album ‘Pelle d’oca e lividi’, anticipato al pianoforte dalle note del Maestro Giorgio Bolognese) e Luca Carboni (con il firmacopie dell’ultimo cd fresco di stampa ‘Sputnik’). Le signore della musica che quest’anno animeranno la rassegna sono invece Mietta, Antonella Ruggiero e Jo Squillo. Completano gli ospiti musicali Teo Teocoli (che si esibirà, con il suo show “Restyling”, in veste di cantante con la band, per un omaggio rivolto prevalentemente ad Adriano Celentano) e Dario Ballantini, protagonista dello spettacolo ‘Da Balla a Dalla’, pronto a ripercorrere le orme del celebre cantautore bolognese attraverso la riproposizione dei suoi più grandi successi accompagnato dal vivo da un gruppo di musicisti di tutto rispetto. Sul versante cabaret, teatro e dintorni, a esibirsi sul palco del ‘#Parco Dora Live’ sono, nell’ordine: Paolo Ruffini e Gianpiero Perone, Duo Full House, Pino Insegno, Fabio Cassini, Antonio Ornano, l’inedita coppia Max Pisu & Roberto Ciufoli, Alberto Farina, Fubelli & Impastato, Pino e Gli Anticorpi, Marta e Gianluca, I Panpers, Claudio Lauretta e Antonello Costa. Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it e sulla pagina FB del Centro Commerciale ‘Parco Dora’.
***
‘#PARCO DORA LIVE 2018’: Il Calendario completo
PRIMA SETTIMANA: 01/06 Paolo Ruffini e Gianpiero Perone presentano ‘Cab 41 Show’; 02/06 Duo Full House (all’ interno della XVII Ed. Rassegna Lunathica); 03/06 Mietta;
SECONDA SETTIMANA: 08/06 Pino Insegno; 09/06 Dario Cassini; 10/06 Fabio Concato;
TERZA SETTIMANA: 15/06 Antonio Ornano; 16/06 Max Pisu & Roberto Ciufoli; 17/06 Teo Teocoli;
QUARTA SETTIMANA: 21/06 Festa Europea della Musica (con il firmacopie di Luca Carboni e il gruppo Jazz Se7tima Alterata); 22/06 Alberto Farina; 23/06 Gatto Panceri (firmacopie e minilive);
QUINTA SETTIMANA: 29/06 Fubelli & Impastato; 30/06 Dado; 01/07 Jo Squillo;
SESTA SETTIMANA: 06/07 Pino e Gli Anticorpi, 07/07 Marta e Gianluca; 08/07 Antonella Ruggiero;
SETTIMA SETTIMANA: 13/07 i Panpers presentano Apertura Straordinaria; 14/07 Claudio Lauretta; 15/07 Dodi Battaglia;
OTTAVA SETTIMANA: 20/07 ‘Cab 41 Show’; 21/07 Antonello Costa; 22/07 Dario Ballantini.
Alle Molinette eccezionale intervento al cuore
Nei giorni scorsi è stato effettuato un eccezionale ed innovativo intervento non invasivo di rimozione di massa atriale destra del cuore mediante l’ausilio di un sistema di circolazione extracorporea veno – venosa ad alti flussi, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. La procedura è stata condotta senza aprire il torace e senza praticare incisioni chirurgiche.Il paziente, 61 anni, è stato portato all’attenzione dell’équipe di Cardiochirurgica (diretta dal professor Mauro Rinaldi) per riscontro occasionale, durante accertamenti, di sospetta formazione di grosse dimensioni (circa 3×2 cm) nell’atrio destro del cuore. La sola terapia medica non ha modificato le dimensioni della massa ed è stata pertanto valutata la possibilità di rimozione della stessa per via chirurgica mini – invasiva, ma le comorbidità e la patologia neoplastica pregressa hanno reso necessario l’impiego di un sistema di aspirazione (dispositivo AngioVac (Angiodynamics) da impiantare per via percutanea a torace totalmente chiuso ed a cuore battente, considerato l’elevato rischio chirurgico.Il presidio utilizzato consente di creare un bypass extracorporeo veno – venoso, in grado di trattare trombosi venose profonde, embolie polmonari massive e rimozione di masse intracardiache.Attraverso la vena femorale destra è stata introdotta una cannula di aspirazione dotata alla sua estremità di una struttura espansibile, in modo da poter aspirare meglio il materiale trombo – embolico. Questa è stata connessa ad una pompa centrifuga standard per la circolazione extracorporea collegata ad un contenitore con filtro per la raccolta del materiale aspirato. Il sangue è stato immediatamente e continuativamente reimmesso nel paziente attraverso una seconda cannula inserita nella vena giugulare destra. Il posizionamento delle cannule non ha previsto incisioni chirurgiche permettendo un pieno e rapido recupero funzionale del paziente.La procedura, durata circa due ore, si è svolta presso le sale di emodinamica della Cardiologia universitaria ed ha visto l’alternarsi continuo di diverse figure specialistiche cardiochirurghi (Mauro Rinaldi e Davide Ricci), anestesitsti (Giancarlo Fornaro), emodinamisti (Maurizio D’Amico), ecocardiografisti (Walter Grosso Marra) e tecnici perfusionisti e tecnici di sala di emodinamica.Terminato l’intervento il paziente è stato immediatamente trasferito direttamente in reparto degenti in ottime condizioni generali. La dimissione è prevista nei prossimi giorni senza necessità riabilitative.
Come rilegare un libro
Si svolgerà sabato 2 e domenica 3 giugno nel laboratorio della BOTTEGA FAGNOLA in via Orvieto 19 a Torino, un corso intensivo per realizzare con le proprie mani la rilegatura di un libro a partire dalla carta di rivestimento. L’obiettivo è quello di riuscire a capire il lavoro che c’è dietro una carta e una rilegatura, facendolo con le proprie mani, per acquisire quelle competenze che permettono diriconoscere una carta o una legatura antica dalla loro manifattura.
Il corso, della durata di 14 ore (10 – 13,30 / 14,30 – 18), partirà con la creazione della carta marmorizzata attraverso una tecnica di origine antica, arrivata in Europa attraverso la Turchia, dove i colori fluttuano a pelo d’acqua su un bagno viscoso e permettono di creare linee e motivi decorativi. Proseguirà con la realizzazione di legature, rigide o semi-rigide, rivestite con le carte marmorizzate preparate il giorno prima. Si imparerà come confezionare la legatura a cartella, nata nel tardo XVIII sec. in area germanica ed arrivata fino a noi come il “cartonato” editoriale e la legatura alla rustica, una legatura “povera” settecentesca, ottenuta utilizzando una carta con i lembi esterni rimboccati, per aumentarne la resistenza.
Condurrà il workshop Paola Fagnola, che si è laureata in Conservazione e restauro dei beni culturali alla Scuola d’Alta Formazione dell’ICRCPAL a Roma e ha perfezionato le sue conoscenze sulla rilegatura artigianale, sulle tecniche di restauro, decorazione della pelle e della carta, legatura artistica, cartotecnica, doratura e arti del libro al Centro del Bel Libro di Ascona (CH).
Il corso è dedicato sia agli appassionati – calligrafi, illustratori, origamisti – ma anche ai conservatori professionisti della carta e dei libri – bibliotecari, librai antiquari, storici del libro, restauratori e studenti di queste discipline -, che al termine delle due giornate riceveranno una dispensa creata per il corso con istruzioni, schemi e bibliografia di approfondimento, oltre, naturalmente, alle carte e alle legature create durante il corso.
***
Il costo del corso di 2 giorni è di € 210,00
Solo carte marmorizzate (sabato 2 mattina): € 60,00
Solo legature (sabato pomeriggio, domenica): 150,00 €
****Offerta Early Bird: corso intero 175,00 € fino al 20/5****
Appendino: “Ci vuole il cambiamento”
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ieri sera, dopo l’affossamento mattarelliano del governo del prof. Giuseppe Conte ha postato su Facebook: “Questo Paese ha bisogno di un cambiamento vero e ne ha bisogno il prima possibile. Ringrazio Luigi Di Maio, il MoVimento 5 Stelle e tutti quelli che fino ad oggi si sono battuti per questo obiettivo. E che sono sicura continueranno a farlo, fino alla svolta”. la prima cittadina – come le compete, nel suo ruolo istituzionale – non ha ovviamente protestato contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ci hanno pensato gli attivisti pentastellati che nella serata di ieri, davanti alla prefettura si sono riuniti per manifestare la loro contrarietà alla decisione del capo dello Stato.
(foto: il Torinese)

Icona vivente dell’epoca d’oro dello swing, Norma Miller, classe 1919, sabato scorso ha incantato e commosso il pubblico torinese con la sua straordinaria carica vitale al Centro Accademico Carma. Per la Miller è la sua prima volta a Torino in qualità ambasciatrice del Lindy Hop nel mondo in occasione dell’anniversario della nascita di Frankie Manning, ballerino e coreografo americano, amico e suo compagno di ballo per settanta anni. Tra una risata contagiosa e brani jazz improvvisati invitando il pubblico a battere il tempo, Norma ha indugiato generosamente sugli episodi più insoliti che hanno costellato la sua carriera condivisa con nomi del calibro di Louis Armsrtrong, CountBasie, Cab Calloway, Duke Ellington, Chick Webb, Sammy Davis Jr., solo per citarne alcuni. Appena dodicenne entrò nel Savoy Ballroom di Harlem per uscirci da star qualche anno dop. Unica sala da ballo dove bianchi e neri potevano incontrarsi, il Savoy Ballroom era il tempio indiscussodella musica swing, dove tutte le Big Band si sfidavano e i ballerini più bravi si scatenavano in coreografie molto più licenziose e acrobatiche di
quelle del Cotton Club dove solo i bianchi potevano accedere. Il precoce talento di Norma non sfuggì agli impresari e così giovanissima si ritrovò a esibirsi in tutto il mondo con la compagnia di ballo swing più famosa al mondo, i Whitey’sLindyHoppers, con i quali partecipò a film hollywoodiani come “A day at the race” (Un giorno alle corse) dei fratelli Marx e il famoso “Hellzapoppin”, che contiene una leggendaria scena di ballo acrobatico, un cult assoluto per gli amanti dello swing. Tra le donne che le sono rimaste nel cuore Ella Fitzgerald. Una curiosità: a sedici anni tra un set e l’altro era solita giocare a carte con Ella che, proprio mentre stropicciava le carte canticchiando, pare avesse dato vita a una delle sue specialità vocali, il bop-scat. Ricorda anche di come fosse difficile per una donna, soprattutto se nera, affermarsi ad Hollywood: “Noi siamo
quelli che abbiamo aperto tante porte, perché lo swing aveva contribuito ad abbattere le barriere razziali, e se molti oggi le trovano aperte è anche grazie a noi” e aggiunge “ oggi le cose sono molto cambiate: la sposa del principe d’Inghilterra è di sangue misto e al matrimonio sono state invitate Serena Williams e Oprah Winfrey, ma c’è ancora molto da fare!”. Norma è tutt’ora molto attiva, ha composto diverse canzoni, è autrice di libri, l’ultimo presentato ieri dal titolo “Swing, baby swing!”, è tra i protagonisti del film “Captiva Island” (1995) e nel 2015 John Biffar ha prodotto il favoloso documentario sulla sua vita dal titolo “The Queen of Swing”. Saluta il pubblico cantando una canzone composta da lei accompagnata da musicisti ed esclamando “Keep swinging!”
Giuliana Prestipino