GATTO PANCERI, E’ TEMPO DI ‘PELLE D’OCA E LIVIDI’

Dal 25 maggio in radio il singolo presentato a Sanremo 2018 che anticipa l’omonimo album di inediti in uscita lo stesso giorno nei negozi di dischi e in tutti i digital stores. Pubblica l’etichetta ‘Hit Rainbow Srl’ di Roby Facchinetti, distribuzione ‘Artist First’

‘Pelle d’oca e lividi’: un brano in cui il “NOI”, detto nel senso più sociale, impera. Un testo dal grande potere identificativo ed evocativo insieme. Un’istantanea schietta e sincera delle condizioni morali in cui vive la maggior parte della gente nel mondo di oggi. Musicalmente, una ballad in cui Gatto Panceri cantautore risulta a questo giro più rock che in passato. Si avvertono anche gustose influenze strumentali e corali di ispirazione soul, con in più una parte sul finale addirittura rappata da Gatto: ovviamente lo fa a modo suo, da vero cantante di razza. Nel testo viene sottointesa (servita da una rima baciata fatta apposta) anche una parolaccia, che però non viene pronunciata dalla voce dell‘artista, ma più garbatamente urlata dalle note di una chitarra distorta, e rivolta a un uomo probabilmente reo di violenza di genere femminicida. E’ questa la canzone che il cantautore e hit maker lombardo ha presentato per Sanremo 2018, e che ora in molti sono curiosi di ascoltare.

Ma ‘Pelle d’oca e lividi’ è anche ribadire che la vita è fatta di gioie alternate a dolori, di vittorie e sconfitte, di delusioni e nuove speranze: tappe che determinano la trama della vita di ogni essere umano.Il pezzo è inserito in un album con altre 18 tracce. Un cd monumentale, pregiato ma anche diretto e radiofonico, con testi di assoluto spessore e impatto emotivo Pubblicato grazie anche a Roby Facchinetti, voce anima dei Pooh, nell’inedita veste di discografico che ha scelto in prima persona di credere nel progetto e di pubblicarlo attraverso la propria etichetta discografica, la ‘Hit Rainbow Srl’ coadiuvato anche dall’esperienza di un grande Editore Musicale come Athos Poma.L’album (in tutto, 19 tracce) é stato realizzato in quasi 4 anni di duro e intenso lavoro, e vede l’artista non solo autore di tutti i testi e di tutte le musiche ma stavolta anche arrangiatore, produttore unico artistico e esecutivo. Un’opera titanica, in cui il pluristrumentista Gatto Panceri, per la prima volta, vestendo i panni di One Man Band, ha fatto quasi tutto da solo nel suo studio il “Bordo’ Studio Dimension”, location brianzola delle foto dell’intera copertina. I mixaggi li ha realizzati al fianco del valente e richiestissimo Roberto Guarino, (produttore dei dischi migliori di Samuele Bersani e molti altri).Sono però comunque tanti i nomi di spicco che hanno collaborato attivamente alla riuscita del lavoro. Tra questi ottimi 15 musicisti che hanno suonato alternandosi nei 19 brani figurano Diego Corradin, Filadelfo Castro, Simone Aiello, Patrick Dijvas, giusto per fare qualche nome.Gatto ha curato anche gli scatti fotografici della copertina e l’artwork del cd, e figura anche Primo editore dell‘album con la sua neonata ‘VIVO PER LEI Edizioni’. Investendo personalmente un cospicuo recording budget (inusuale per i tempi di vacche magre della discografia) è riuscito così a confezionare un disco curatissimo in ogni dettaglio, con un livello di qualità di suono che si può comparare alle migliori produzioni internazionali del momento.’Pelle D’oca e lividi’: un inno alla vita. A chi lotta ogni giorno con costanza, coraggio e onestà e crede con fermezza in un ideale. Un cd in cui Gatto Panceri rivela una sorprendente e raggiunta ricercatezza e maturità vocale come mai prima d’ora. Un lungo racconto di musica e parole suonate e scritte dalla mente di chi, ancora, crede che la vera musica sia fatta di strumenti veri, sudore sulla pelle e lunghe notti e giorni passati con la penna in mano a cercare, nel cuore, una frase che resti nel tempo.19 tracce per una durata di 74 minuti globali, un record assoluto per un cd singolo in Italia; praticamente un materiale che solitamente si pubblicherebbe in doppio cd ma che, per volere dell’artista, è stampato e venduto al prezzo di uno.Nel disco, dei 19 brani in totale, 16 sono inediti. I 3 editi sono: il remake modernamente ricantato e riarrangiato di ‘Un qualunque posto fuori o dentro di te’, uno dei suoi primi successi targato all’origine 1992 ( brano definito a quei tempi da Vasco Rossi come una delle più bella canzoni d’amore di sempre), ‘Pensa a vivere’, versione elaborata di ‘Vieni a vivere’, un brano pubblicato solo come singolo nell’estate 2015, e ‘Il giorno che la musica finì’, canzone scritta e cantata in duetto con Franco Fasano, autore dalla firma prestigiosa come Gatto. BUON ASCOLTO!

Il disco è disponibile in distribuzione fisica sul portale www.musicfirst.it e sul sito www.amazon.it.

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BIOGRAFIA BREVE

Luigi Giovanni Maria Panceri, in arte Gatto Panceri, è nato a Monza: è autore, compositore, cantautore, chitarrista e musicista diplomato in Armonia e Composizione al Conservatorio di Milano. Debutta fra le ‘Nuove Proposte’ a Sanremo 1986, ma il suo vero esordio è da considerare la sua partecipazione al Festival del 1992 con la hit “L’amore va oltre”. Ha pubblicato ben 12 dischi di inediti (i primi con la supervisione di Patrick Dijivas della PFM, suo primo mentore artistico), incidendo per etichette di primo piano, quali, nell’ordine, PolyGram, Universal Music Italia, Do It Yourself e SoloMusicaItaliana, riscontrando sempre lusinghieri consensi di critica e pubblico.

Al suo attivo, inoltre, anche un album live. Suoi sono anche successi senza tempo come Un qualunque posto fuori o dentro di te, Abita in te, Le tue mani, Mia, E’ solo musica, Stellina, Io sto bene dove sto, Accarezzami domani, Di Te, Dove dov’è (presentata da Gatto Panceri al Festival di Sanremo, a cui ha partecipato 3 volte come Big e ben 8 come autore per affermati colleghi). Ha scritto anche la strafamosa Vivo per Lei, brano da oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo, portato al successo dalla coppia Giorgia-Andrea Bocelli.

In carriera (autore in esclusiva, in passato, per Universal Music Publishing ed Edizioni Curci) ha firmato evergreen per artisti di prim’ordine quali Mina, Giorgia (8 brani), Mietta, Syria, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Fausto Leali, Riccardo Fogli, Paolo Meneguzzi, Raffaella Carrà e molti altri. Gatto Panceri ha fondato nel 2017 la ‘Vivo Per Lei Edizioni Musicali’, sua prima Casa Editrice Musicale ed etichetta indipendente.

1) PELLE D’OCA E LIVIDI

“Credimi, la vita è fatta di…/di pelle d’oca e lividi/la loro conseguenza ne determina la trama”
“Credimi, il mondo è un po’ così/è un purgatorio d’angeli/col paradiso in testa ma con l’inferno tra le mani”

Il brano inizia e finisce coi rintocchi delle campane più famose del mondo, quelle della ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone (IS). Di sottofondo ad esse si origlia il vociare confuso di gente che vocifera, come fuori da una chiesa: gente che parla, paure, speranze, confessioni, cattiverie e pettegolezzi…Insomma il sottofondo sonoro umano in cui viviamo. Nel mezzo scorre così, nota dopo nota, parola dopo parola la canzone che descrive i viaggi estremi della vita, decretandone i punti di partenza e i traguardi, il Bello e il Buono, il Bene e il Male. Tra disincanti e disinganni, la poesia del testo si cuce sulla pelle attraverso il sound rock/ soul del brano graffiando il cuore di chi lo ascolta. Nel testo viene sottointesa (servita da una rima baciata fatta apposta) anche una parolaccia; che però non viene pronunciata dalla voce dell‘artista, ma più garbatamente urlata dalle note di una chitarra distorta. Anche gli strumenti hanno il dono della parola in questo brano. La parolaccia è intesa rivolta ad un uomo probabilmente reo di violenza di genere femminicida. E’ una canzone per chi ha bisogno di ripartire con un abbraccio confortante, dopo l’ennesima delusione.

2) AVERE O NON AVERE

Il problema è/avere o non avere/1 euro in un bicchiere/o degli amici veri

Un micro brano sperimentale e psichedelico, con un testo che affronta verità universali comuni agli uomini di tutte le epoche. Si potrebbe considerare il prologo logico preludio a “IO HO”: il pezzo che, incalzando, segue in track-list.

 

3) IO HO

Avrò scarpe e vestiti per 10 persone…/3 cellulari e il navigatore/ma a volte mi manca quella voglia di uscire/perché ho un po’ la nausea dell’apparire

Una canzone intrisa di elettronica e sperimentazione mista a progressive rock (Gatto iniziò la carriera proprio prodotto da Patrick Dijvas della PFM). La brama del possesso che si fa ossessione, conquista, meta e scopo crescente fine a sé stesso. Avere, ma in modo incompleto: l’attenzione al superfluo e all’inutile diventano accumulo smanioso e incessante, alimentati dalle sirene ammiccanti delle mode. E, intanto, il cuore muore e le cose di cui avremmo veramente bisogno mancano.

 

4) ERO POLVERE

La vita insegna…senza pietà…ci toglie e…e non sempre ridà/e quando poi non hai più sogni…se chiudi gli occhi non dormi. E lontano soli non si va (non si va)/E’ questo il senso dell’umanità…

Un pianoforte modernamente incalzante nella prima parte e poi progressiva l’esplosione dei suoni fino al pieno, all’apoteosi. E’ l’unione tra esseri umani che muove il mondo: rilucida la mente, ridona fiato all’anima e al corpo e ridesta da un immobilita apatica che, spesso, da soli è impossibile vincere. In questa canzone c‘è il coraggio di confessare di essersi sentiti inutili come polvere, e l’umiltà di ammettere che la stessa polvere fra due mani che s’incrociano può nuovamente tornare a essere materia vitale e florida…”ERO polvere/Io senza di te“.

 

5) BOMBAY

Ti seguirei a piedi fino a Bombay!/Per te che sei, decisamente sei, entrata dentro tutta nei pensieri miei

Che cosa non si è disposti a fare, per amore? Persino le cose più impossibili e impensate…Come andare a piedi fino a Bombay, dopo aver sfornato per far colpo pane alle noci, e aver scritto un canto a due voci per l’amata, e mille altre inedite pensate. La dichiarazione d’amore più allegra e spensierata mai firmata e interpretata sinora da Gatto Panceri.

6) TU MAI

Ho paura…tu, mai?/Di soffrire…tu, mai?Io mi scaldo, ma poi? Tremo al sole…tu, mai?…Tu, mai? Tu chi sei? Come stai? Io me lo chiedo, sai…se ti senti, mai, fragile come me…

Quante volte poniamo agli altri domande che non comprendono, quasi fossimo alieni. Il desiderio di una stessa risposta di fronte agli interrogativi che rivelano comuni fragilità e altrettanto uguali speranze. E, spesso, chi è più sensibile spera che, un giorno, anche l’altro possa provare le medesime, intense emozioni…E commuoversi anche per un niente. Proprio come sanno fare gli angeli.

7) SUBLIME

Sublime…l’aggettivo è per te/per descriverti parola più giusta non c’è…/tu ti sposi con le rime…e diventi poesia/una rosa senza spine…sublime follia

Un brano che è un capolavoro in versi. Di ricerca naturale ed estrema insieme del Bello, in una trama di equilibri setati e sottili in cui tutto si fa Eleganza…Sublime. In un gioco continuo di echi e rimandi, delicati e preziosi intarsi e intrecci vocali in cui Gatto Panceri dà prova di una vocalità matura, sorprendente e inedita: una tessitura melodica che ricorda le orme vocali di Pino Mango, maestro del belcanto e fine artigiano sperimentatore di suoni e intense movenze musicali, al cui gusto questo inedito è un omaggio appassionato e sincero.

8) AUMENTERA’

Non sono un saggio economista/ e neanche un dotto esistenzialista/Ma se mi chiedi cosa accadrà/Io ti rispondo: “Aumenterà“.

La fiducia nell’arrivo di tempi migliori. L’attesa verso l’alba di un nuovo sole che volga al meglio l’orizzonte. E gli occhi protesi verso il domani, come un bimbo che, fiducioso, aspetta il futuro del mondo.

9) LA SOLA AL MONDO

Io ti troverò in ogni cassetto che aprirò/In ogni stanza che mi sembra più fredda senza te

Nel cuore della track-list, la genuina intensità di un’orchestra di voci dal suono argentino … i primi due minuti sono di sole voci di Gatto sovraincise , senza nessun altro strumento intorno . Formano un tappeto corale su cui si adagia un testo delicato come una carezza: poi entra un pianoforte come dal nulla, e parte inaspettata una ritmica dal sapore H&B. Sul finale ancora solo voci come ad abbassare lo sguardo sul giorno ormai spento, nella drammatica ammissione che l’amore davvero grande forse lo si prova una volta sola in una intera vita: è quindi, unico. Di certo, incancellabile. Probabilmente irripetibile…amaro, se lo si è perso irrimediabilmente.

10) NOTE BASSE

C’è troppa gente al mondo/che urla quando parla/e io non ho nessuna intenzione di imitarla/…cantare note basse…farlo sottovoce…mi piace…/mi piace anche star zitto avvolto nel silenzio/rapito dal rumore di ciò che accade dentro…”

Probabilmente è la canzone italiana con tessitura melodica vocale più bassa mai stata incisa sinora. In certi punti il canto di Gatto Panceri tocca il MI basso a tre tagli sotto il rigo (la sesta corda della chitarra a vuoto, per intenderci!) Forse solo il suo grande amico Mario Biondi è in grado di arrivare laggiù. Un invito intimo e schietto a riscoprire il valore del silenzio, dell’ascolto come forma di rispetto e prevenzione del disagio. Un invito anche ad accettare i momenti bassi e quelli alti del nostro umore nel loro altalenante oscillare da un polo all’altro.

 

11) UN QUALUNQUE POSTO FUORI O DENTRO DI TE 2018

“….vorrei esserti ogni giorno/Nella piega che hai nel collo/Tra i capelli come un nodo/O piantato come un chiodo/Alle pareti del cuore/Con un martello indolore

Che dire di un brano che già, quando uscì nel 1992, scalò le classifiche di vendita e radiofoniche (senza peraltro essere mai stato insignito del ruolo di singolo dalla sua discografia di allora, ma solo segnalato da alcuni arguti deejay delle radio più importanti che di fatto lo fecero diventare una hit, programmandolo di loro iniziativa). Solo chi possiede il candore nell’anima può ricantare sé stesso con ancora più forza nel tempo. Difficile replicare il successo di un brano di successo in una nuova versione ventisei anni dopo e riuscire a fare di esso una creatura quasi inedita, nata a nuova vita una seconda volta. Proprio come la fenice di Araba memoria. Sta di fatto che nel mese di febbraio questo brano mandato alle radio come assaggio del nuovo cd è stato per tre settimane secondo nelle classifiche dei singoli più venduti in Amazon. E’ da sottolineare che qui Gatto Panceri ha suonato tutti gli strumenti ed eseguito da solo anche le parti corali presenti nell’incisione.

12) PETER PAN CERI

E’ bello al mattino svegliarsi bambino con un ritornello in testa a martello che non se ne va

Proviamo ad ascoltare più spesso il bambino che è in noi. Non zittiamolo sempre. Lo diceva anche Giovanni Pascoli, nella poetica del fanciullino. Un divertissement in musica, in cui Gatto Panceri, oltre a giocare con il proprio cognome nel titolo, si trasforma anche nel proprio alter ego di matrice musicale classica: il tenore Raul Cedine che compare in modo discolo, simpaticamente citato come improbabile featuring nel libretto, accanto al testo di questo brano. Del resto, i più piccoli lo sanno bene: tutto è possibile, nel mondo delle favole. Anche riscoprirsi un po’ Peter Pan…Ceri! Perché no?

13) 1 EURO IN UN BICCHIERE

Questo è il set…/di un addio…/la serata…è nervosa…/e io e te…/due relitti…/piatti rotti…/i sogni e poi…

Un ultimo tintinnio, e poi più nulla. Questa è la fine dolente che fanno molte storie d’amore: come un euro che cade accidentalmente in un bicchiere, diventano inutili, aride e sterili. Puri cocci da spazzare via sul pavimento, e niente più. Atmosfera psichedelica e nervosamente calma nella prima parte, poi un’esplosione rock piena di rabbia, suoni forti e risentimento nella seconda. Sembra tutto a pezzi, tutto crollato: ma si apre, inaspettata, una piccola finestra di speranza sul finale attraverso le ultime quattro righe del testo:” Questo film di noi due/ricomincia…/se lo vuoi…/dalla sigla di coda“. Gatto Panceri, una possibilità positiva, ci tiene a farla trovare sempre nei sui brani: anche nei più dolorosi Se no, non li incide.

 

14) AL SOLE

Non dimenticarti che ci sei/…ci sei anche tu al mondo/Dopo tante raffiche di pioggia e bagni di dolore/vatti ad asciugare…al sole…al sole…al sole

Se l’autostima, presente in ogni uomo, potesse cantare, probabilmente userebbe questi altri versi: “Dicono… che pensi in grande ma sei troppo piccolo/e i sogni tuoi sprezzanti li deridono/dicono… che sei ipersensibile e ridicolo/ ma gli arroganti e gli aridi/ non parlano mai al sole… al sole… al sole…/tu fai tutto alla luce… e con amore“. Un richiamo quasi evangelico a volersi più bene, ad amarsi e ad amare il prossimo, a non trattare nessuno come un nemico, a non sentirsi persi neanche nella disperazione dei momenti più bui. Se tutto viene fatto alla luce, e ogni cosa la si fa e la si tratta con amore, ci sarà sempre un po’ di sole fuori e dentro di noi.

15) PENSA A VIVERE

Fai un passo e non avere paura / e sarai in simbiosi con la natura / …. da me non vieni a convivere /vieni a vivere / … pensa a vivere “.

 

La natura, gli animali e la musica: i tre grandi amori di Gatto Panceri hanno ispirato questa canzone, la più veloce, solare e ritmata del cd. Un incitamento a vivere pienamente le cose belle, le più semplici, che sono poi le più importanti. Un invito a pensare a vivere pienamente: quindi, e non soltanto, a sopravvivere.

16) POTESSE PARLARE

A ME NON IMPORTA SE SEI FAMOSO O RICCO…/E NON HO MAI DESIDERATO AVERE UN PADRONE DIVERSO DA TE/…IO NON MI STANCO MAI DI AVERTI VICINO…/Queste sono le parole che sento ogni notte nel respiro del mio cane…”

Alzi la mano chi non ha mai immaginato di ipotizzare le parole che, se solo potesse, gli direbbe il proprio cane. Dopo ‘Super il mio cane tu sei ’ (contenuta nel disco ‘S.O.S.’, del 2009), Gatto Panceri sigla un altro inno alla immortale amicizia fraterna che lo lega al suo cane ormai undicenne (al quale, stavolta, ha addirittura dedicato non solo questo brano, ma l’intero lavoro, fatto testimoniato da uno scritto posto di suo pugno e visibile sull‘ultima pagina del libretto interno della copertina). Un pezzo intriso di dolcezza e di disarmante, reciproca , dichiarata e sincera gratitudine tra un essere umano e il proprio amico a quattro zampe: è così forte il messaggio, che la sua enfasi potrebbe essere compresa anche da chi non ha mai amato un cane.

17) S.T.R.O.N.Z.O.

Sono uno stronzo che voleva conoscerti/tu non gli hai dato modo e tempo di viverti/tu vuoi cambiare forse tutto di me/ma guarda te…/che fai la santarella invece poi pubblichi / fotografie che sono esche per uomini…

Quello che, potenzialmente e in apparenza, suona come un insulto di uso comune, è invece l’appellativo coraggioso che si dà un uomo: capace, al di là del romanticismo, della passione e della tenerezza, di ribadire che, quello che sbaglia, per una volta, non è solo lui. I due protagonisti nel testo si punzecchiano a vicenda. Ma poi, come in ogni comune diverbio uomo/donna, capiscono che la ragione sta in entrambi i lati, e così la faccenda tramuta in pace. Finale buono, quindi, che fa rima con reciproco perdono: “Meritiamo amore (amore) … meritano amore (amore) … anche…due stronzi…come noi!“.

QUESTO E’ IL PROBLEMA

Questo è il problema…/Avere o non avere…questo è il problema“.

La parte musicale è stata concepita da Gatto dopo aver acquistato delle APP da smartphone di strumenti musicali virtuali per pura curiosità. Pur riconoscendo la fonte sintetica e finta di codesti suoni, si è dimostrato aperto di mente come al solito (forse lo è ancora di più da quando è Produttore artistico autonomo di sé stesso), e ha voluto arrangiare un brano con essi. Scaturisce così un assemblaggio di suoni e effetti vocali, programmati e poi emessi esclusivamente dal suo telefono cellulare. Una geniale e sorprendente pazzia, che risulta tuttavia gradevole o perlomeno attuale. Quel tipo di sonorità elettroniche le abbiamo ormai nel Dna e sono, tutto sommato, già state assimilate dal gusto musicale corrente. Il testo, sinteticissimo, é in perfetta simmetria con l’incipit del concept album. Ritorna l’antico, costante e ancora non fugato dilemma… ma la vita è più “Pelle d’oca”, o più “lividi”?. E’ forse proprio nelle dicotomie, nei contrari, negli opposti apparentemente inconciliabili che si cela la vera natura delle cose del mondo. Compresi ESSERE e AVERE.

Bonus Track: IL GIORNO CHE LA MUSICA FINI’ ( duetto con Franco Fasano)

Piano un gran silenzio ci circondò/come l’anello di Saturno/e una falsa pace lì poi regnò in ogni cuore/l’ultima sirena che si sentì /sembrava fosse in fin di vita/e anche il mare grosso si ammutolì/il giorno che la musica finì”

E se, d’improvviso, ogni suono cessasse? Ogni nota sparisse, e persino le campane smettessero di suonare? Fortuna che è solo uno scenario impossibile, un brutto sogno, un incubo narrato dal pathos di due grandi cantautori innamorati della musica, e altrettanto raffinati interpreti: Gatto Panceri e Franco Fasano, avvolti in questa sintesi a due voci da note senza tempo: come quelle che hanno scritto per sé, o donato reciprocamente ad altrettanti illustri colleghi. Hanno scritto a quattro mani questa canzone (l’unica nel cd a non essere firmata interamente da Gatto Panceri). I due autori dapprima l’avrebbero voluta proporre a Renato Zero, ma poi si sono innamorati di come era venuto il provino cantato da loro due (il demo serviva per farla ascoltare agli addetti ai lavori). Così la incisero in bella copia. Fasano la pubblicò nel 2012 nel suo album “Fortissimissimo”. E Gatto, a sua volta, la ristampa, orgoglioso, in una versione rimasterizzata quest’anno in questo suo nuovo cd.

 

LA COPERTINA

La foto di copertina, volutamente didascalica è un primo piano di Gatto che si sfiora la pelle d’oca e i lividi, come li avesse sul viso, con entrambe le mani. Sullo sfondo le pareti color bordeaux del suo studio di registrazione il “Bordo’ Studio Dimension”, la location di tutte le 28 foto contenute nel booklet. Aprendo la confezione sembrerà di entrare in uno studio di registrazione in piena attività, in un mondo inondato di strumenti musicali, e dal nobile riflesso che emana il bordeaux. Una copertina che risulta rock, ma con classe, insomma, da musicista e autore pregiato. Sul retro esterno, la track-list con i 19 titoli scritti di lato al logo principale di tutto il concept-copertina-libretto: una paletta di chitarra fatta a mosaico, con pezzi di vetro. La stessa protagonista della serigrafia dell’intero cd. Il libretto è di ben 20 pagine, con riportati tutti i testi. Testi scritti su 19 fotografie diverse, che ne intensificano suggestione e significato. L‘idea artistica del concept è nata da Gatto, la grafica è stata affidata a Mattia Danelli e le 28 fotografie impiegate sono scatti e addirittura autoscatti dello stesso Panceri realizzati con apparecchiature altamente professionali, e con la collaborazione di Emanuele Colombo.

 

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