redazione il torinese

I complimenti di Gianduja

Da Michele Franco, il Gianduja della Famija Turinesisa, le congratulazioni ai reporter del Torinese Lella Valloti e Francesco Levante per i servizi realizzati in occasione della festività di San Giovanni

 

“Siete semplicemente splendidi! Vi ringrazio. Veramente ben fatto l’articolo, ineccepibile… complimenti per la vostra serietà e capacità di essere presenti sul territorio e creare informazione con contenuti, livello giornalistico, fotografia, ritmo di montaggio altamente professionali. A risentirci, un sincero augurio da Gianduja, Giacometta, la Famija turineisa e da Michele Franco a voi tutti de Il Torinese per le Vostre attività!”

“Clinica legale”: Università e Comune insieme

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO – Come funziona realmente il diritto, in contesti veri, concreti? Con il metodo clinico-legale si vuole insegnare il diritto affrontando casi reali. Già consolidato all’estero, in Italia il metodo si sta diffondendo in questi anni, in particolare a Torino, dove, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino, sono attive “Cliniche legali” che si occupano di detenuti ed ex detenuti, rifugiati e migranti, persone senza fissa dimora, persone con disabilità e vittime della tratta. Strutturate come corsi universitari, le Cliniche torinesi forniscono nozioni approfondite di diritto, ma, allo stesso tempo, promuovono giustizia sociale e favoriscono l’accesso concreto ai diritti e alla giustizia, con un approccio interdisciplinare.Nella seduta  delle Commissioni Legalità, Quarta e Diritti e Pari opportunità, presieduta da Carlotta Tevere, sono intervenuti docenti e studenti della Clinica legale per le vittime di tratta.Partita in maniera pionieristica nel 2015-2016 dallo stimolo di un gruppo di studenti e docenti – ha spiegato la docente Cecilia Blengino – la Clinica legale anti tratta è entrata a regime lo scorso anno e coinvolge ora dieci studenti, che lavorano a coppie in otto enti, tra cui il Comune di Torino, nell’ambito del progetto regionale “Anello forte”, senza alcun costo per gli enti coinvolti. Sinora gli studenti hanno incontrato 19 vittime di tratta e stanno definendo 6 memorie legali, di cui non si conosce ancora l’esito.“L’Università – ha affermato la professoressa Blengino – vuole perseguire in maniera attiva la terza missione: ovvero la restituzione dei saperi al territorio. Assumendo contemporaneamente compiti di didattica, ricerca e anche di impegno civile”.La clinica legale torinese – ha chiarito l’avvocato Alessandra D’Angelo – collabora con otto associazioni che si occupano delle vittime di tratta su tutto il territorio piemontese e con la Procura della Repubblica. Vengono organizzati colloqui con presunte vittime di tratta, sempre alla presenza di un mediatore culturale, per capire se possano usufruire della protezione internazionale prevista. Viene ricostruita la storia della vittima e viene quindi preparata una memoria legale. Alle associazioni vengono forniti anche pareri legali per approfondire le tematiche della tratta.Secondo i dati 2016 dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) – ha detto l’avv. D’Angelo – delle 11mila donne nigeriane sbarcate in Sicilia dalla Libia, l’80% è vittima di tratta.L’obiettivo della Clinica per i prossimi anni è quello di mettere a sistema tutte le collaborazioni avviate, in primo luogo con l’Ufficio Stranieri del Comune di Torino.Stella Spatafora e Luca Rondi, due degli studenti universitari coinvolti nel progetto, hanno raccontato in Commissione la propria esperienza, evidenziando le difficoltà iniziali nel mettere in pratica le nozioni teoriche imparate a Giurisprudenza, ma anche le soddisfazioni nel costruire un rapporto di fiducia con ragazze vittime della tratta, alle quali sono poi riuscite a fornire assistenza legale. “È stato un lavoro difficile – hanno detto – che però ci ha permesso di sperimentare sul campo quanto imparato sui libri, scoprendo e superando criticità emerse in concreto, non prevedibili sulla carta”.“Sin dalle prime sedute – ha dichiarato la presidente della Commissione Legalità Carlotta Tevere – abbiamo voluto approfondire il tema della tratta degli essere umani e continueremo a tenere il faro puntato su questo vergognoso fenomeno criminale”.“L’encomiabile lavoro svolto dai dipendenti dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino e dagli uomini e dalle donne della Polizia Municipale distaccati in Procura, unitamente all’impegno di operatori e operatrici coinvolti, – ha concluso Tevere – è prezioso e continueremo a sostenerli nell’affrontare le difficoltà oggettive in cui operano ogni giorno. Per contrastare il fenomeno della tratta è inoltre fondamentale mantenere e rafforzare la rete e le sinergie create tra i diversi enti e associazioni coinvolti”.Al dibattito in Commissione, oltre alla presidente Tevere, sono intervenuti i consiglieri Canalis, Grippo, Artesio, Ferrero e Tresso e il commissario Fabrizio Lotito dalla sezione Tratta e sfruttamento della prostituzione della Polizia Municipale di Torino, struttura di eccellenza attiva in città dal 2011.

Soggiorno divino

Vacanza, questo il pensiero corrente nella mente di moltissime persone

Partire, prendersi una meritata pausa dopo un anno di lavoro, di attività ed impegno, viaggiare, sospendere ogni routine alla ricerca di riposo e svago. Tanti sognano spiagge bianche e incontaminate, altri si immaginano su vette altissime a fare passeggiate tra i boschi e radure godendosi il fresco, lontano dall’ afa e dalla folla, e poi ancora vacanze culturali, avventurose, percorsi spirituali alla ricerca di se stessi e di pace. Il tema delle nostre conquistate e sacrosante vacanze lo scegliamo noi in base ai nostri gusti, ai nostri desideri e bisogni, rispettando preferenze e inclinazioni, cercando benessere, energia, salute e perché no anche bellezza. Proprio la bellezza è la protagonista di una vacanza speciale, di soggiorni che promettono rilassamento, trattamenti e cure a base di vino, la vinoterapia. Massaggi esfolianti all’uva, bagni al vino rosso, creme detossinanti, terapie al mosto, rituali prodigiosi che già Romani e Greci apprezzavano, capaci di contrastare l’invecchiamento della pelle grazie a principi attivi derivati dalla fermentazione dell’uva: acidi organici, flavonoidi o polifenoli. L’uva inoltre è remineralizzante, vitalizzante e antietà, un condensato di benessere, un insieme di proprietà antiossidanti che mantengono tonica la pelle. In Italia, in Francia, Spagna o Argentina, importanti paesi produttori di vino, questo tipo di vacanza è stata riscoperta di recente e si sta diffondendo molto, tanti sono i resort le Spa infatti che propongono questo tipo di trattamenti. Il periodo migliore per godersi una vacanza terapica al vino è fine estate inizio autunno, le strutture specializzate si possono trovare in tutta in Italia, vediamone alcune.

 

Villa Althea, in provincia di Cuneo, nell’alta Langa, propone l’ampeloterapia (cura dell’uva) dalle proprietà ricostituenti e rinfrescanti e la possibilità di fare trattamenti ai polifenoli, antiradicali liberi e disintossicanti.

Località Luigi, 18, 12056 Mango (CN)

 

Tre Vaselle, nel borgo medievale di Torgiano, in Umbria. Dal massaggio a quattro mani al vino, all’applicazione di nettare di vino sul cuoio capelluto, al bendaggio freddo al vino, al bagno nel vino Sangiovese accompagnato da un calice da bere.

Via P. Tiradossi 28-40, Torgiano (PG)

 

Vivosa Apulia Resort, una Spa di 800 mq dove per i trattamenti di bellezza sono utilizzati prodotti pregiatissimi del territorio, Primitivo di Manduria e Negramaro. Inoltre sauna finlandese, hammam e docce emozionali.

Via Vicinale Fontanelle   – 73059 Marina di Ugento (LE)

 

Weingut Klosterhof, un Bed&Breakfast, suite e appartamenti, wine bar, piscina esterna e Wine-Spa. Trattamenti al guscio di semi d’uva e alle cellule staminali dell’uva, l’olio di vinaccioli e la viniferina ecosostenibili e non testati sugli animali.

Via Klavenz 40 – Caldaro sulla Strada del Vino (BZ)

 

Therasia Resort Sea & Spa, sull’isola di Vulcano. Uno resort a cinque stelle con vista sull’arcipelago delle Eolie, realizzato con pietra lavica dell’Etna, cotto siciliano, e legno di cedro. Le più avanzate tecniche di massaggio con aromi naturali. Tra queste scrub fatti con sale, vino Malvasia, miele e qualche goccia di limone, idromassaggio in Jacuzzi con olio essenziale di vinaccioli e massaggi distensivi con creme a base di cappero e Malvasia.

Località Vulcanello – Isola di Vulcano (ME)

 

Maria La Barbera

 

 

 

Anpas, sei nuove ambulanze

Alla Margaria del Castello di Racconigi la Giornata del Soccorso 2018

 

La Fondazione Crt ha assegnato sei nuove ambulanze e quattro mezzi di protezione civile alle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte vincitrici dei due bandi 2018. La cerimonia di premiazione si è svolta il 22 giugno alla Margaria del Castello di Racconigi, in occasione della Giornata del Soccorso.Andrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: «Un grazie alla Fondazione Crt per i contributi a sostegno delle associazioni di volontariato che si occupano di emergenza 118 e protezione civile. Anpas quest’anno ha ottenuto dieci automezzi che a breve saranno operativi e al servizio della popolazione».

Le Pubbliche Assistenze Anpas premiate con sei nuove ambulanze sono:

Croce Verde Mombercelli (At), Croce Bianca Fossano (Cn), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (To), Croce Verde Rivoli (To), Croce Verde Verbania (Vb), Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià (Vc).Le Pubbliche Assistenze Anpas premiate con quattro nuovi mezzi di protezione civile sono:Pubblica Assistenza Volontari del Soccorso Cusio Sud Ovest di San Maurizio d’Opaglio (No), Anpas Sociale di Grugliasco (To), Croce Verde Gravellona Toce (Vb) e Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese (Vc).Il bando Missione Soccorso, operativo nel campo dell’emergenza sanitaria, assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza. Il progetto Missione Soccorso garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili, circa un quinto del totale, operanti sul territorio per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.Il bando Mezzi di protezione civile è destinato alle organizzazioni di volontariato non profit che svolgono attività di Protezione Civile nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta per l’acquisto di automezzi idonei al trasporto di persone e attrezzature sul territorio regionale e nazionale.L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Music tales. La rubrica musicale

La profondità appartiene a chi conosce le profondità. A chi conserva le cicatrici come cartoline di posti lontani dove non tornare mai più. Quanto profondo possa essere un amore non ci è dato a sapere ma nel lontano 1977, qualcuno cercò di musicare un sentimento tanto forte all’interno dei baccanali disco di Saturday Night Fever….posto, quello, in cui un lentone d’atmosfera era assolutamente d’obbligo. D’altronde, prima ancora che per i ritmi sexy e per i loro inconfondibili falsetti, i Bee Gees erano famosi in tutto il mondo per le splendide ballate romantiche e per l’inconfondibile impasto vocale dei tre fratelli Gibb; doti messe in luce magistralmente in questa composizione How Deep Is Your Love, senz’altro una delle loro migliori del loro repertorio per quanto mi riguarda. Questo fu il primo singolo tratto dalla soundtrack del film ed andò a posizionarsi dritto e sicuro al numero 1, per ben 17 settimane, nella top ten aprendo la strada per il botto di Stayin’ Alive. E’ bene sapere che i Gibb l’avevano scritta per Yvonne Elliman ma, su insistenza di Robert Stigwood, manager nonché produttore del film, finirono per cantarla loro stessi. Vennero portati in tribunale qualche anno dopo, nel 1983, da un songwriter di Chicago che sosteneva gli avessero “rubato” la melodia del suo brano Let It End; nonostante un primo giudizio sfavorevole ai Bee Gees per un vizio di procedura, la sentenza venne rovesciata poco dopo. Una delle tante cover realizzate di questo brano, quella dei Take That del 1996 che fu anche l’ultimo singolo pubblicato dopo l’abbandono di Robbie Williams.
Conosco I tuoi occhi al sole del mattino
sento che mi tocchi sotto la pioggia torrenziale
e quando ti allontani da me
voglio sentirti ancora tra le mie braccia”
Dovreste rispolverarla…è un incanto
Chiara De Carlo

Chiara vi segnala i tre eventi da lei scelti per la settimana…mancare sarebbe un sacrilegio! Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Israeliani e cinesi salvano i lavoratori Embraco

L’Embraco di Riva di Chieri, stabilimento del gruppo Whirlpool con i suoi 417 lavoratori sarà trasferito dal 16 luglio sotto la responsabilità del  gruppo israeliano-cinese Ventures, che produce robot per la pulizia di pannelli fotovoltaici. In futuro si occuperà anche di sistemi per la depurazione delle acque. L’accordo, siglato all’Amma di  Torino, prevede che 90 lavoratori  rientreranno subito, con  le stesse condizioni contrattuali e salariali.  La cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione e riorganizzazione sarà richiesta per 24 mesi. Tutti i dipendenti saranno assorbiti tramite articolo 47 – cessione di ramo d’azienda – entro luglio 2020.

Olimpiadi, ok incontro tra Appendino e Giorgetti

All’indomani della infuocata riunione tra la sindaca Appendino e i suoi consiglieri pentastellati, alcuni dei quali contrari alla nuova eventuale avventura olimpica del 2026, oggi la prima cittadina si e’ recata a Roma per incontrare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio , il leghista Giancarlo Giorgetti, proprio per parlare di Giochi invernali sotto la Mole. La sindaca ha detto che “L’incontro è andato bene”, senza rilasciare al momento  alcuna altra dichiarazione.

Le richieste di Cia Torino ai parlamentari

Il presidente Roberto Barbero: «Vogliamo portare a Roma le istanze del buon senso»


 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Sei riforme a costo zero per far ripartire l’agricoltura. E’ l’impegno che il presidente della Confederazione italiana agricoltori di Torino, Roberto Barbero, chiede ai neo parlamentari del Torinese e del Piemonte che dichiarano di avere a cuore le istanze degli imprenditori agricoli.Il primo incontro si è svolto nella sede del sindacato a Torino, con i deputati della Lega Marzio Liuni, membro della Commissione Agricoltura della Camera, e Elena Maccanti. Assenti giustificati (che hanno comunque dato la loro disponibilità a sostenere le istanze espresse da Cia Torino) il deputato Alessandro Benvenuto, presidente della Commissione Ambiente della Camera, e il senatore Giorgio Bergesio, capogruppo della Lega nella Commissione Agricoltura del Senato.«Si tratta di interventi che sollecitiamo ai rappresentanti locali in Parlamento perché portino a Roma le istanze del buon senso – spiega Barbero –; qui la politica dei partiti c’entra poco o niente, vogliamo lavorare sul territorio, dove è più facile intendersi sulle azioni di governo che avrebbero la massima efficacia, con il minimo sforzo».

RIMBORSI IVA. La prima richiesta riguarda l’abolizione del limite dei 5 mila euro per il rimborso o la compensazione dei crediti Iva trimestrali. Una soglia definita inaccettabile, che penalizza fortemente le aziende agricole più “strutturate”, impegnate a investire e creare occupazione.

«Dobbiamo poter usufruire liberamente del credito Iva – osserva Barbero -, abolendo così anche l’odioso visto di conformità che costa alle imprese che hanno bisogno di richiedere i rimborsi oltre i 5 mila euro, almeno tre o quattro mila euro».

Per un allevatore che stia costruendo una stalla, fa notare Cia Torino, vuol dire decine di migliaia di euro, “soldi suoi, che non può utilizzare, mentre nello stesso tempo è magari costretto a rivolgersi alle banche per pagare i dipendenti”.

«E’ assurdo che lo Stato si tenga in mano questi soldi – rileva il presidente -, tanto più considerando l’assoluta celerità con cui esige il pagamento dei debiti».

FATTURAZIONE ELETTRONICA. La richiesta sulla fatturazione elettronica, così come sull’incalzante informatizzazione dei procedimenti amministrativi e fiscali a carico delle aziende, è lapidaria, quanto disarmante: se ne riparli quando anche le aree rurali saranno messe nelle stesse condizioni di acceso alla rete web del resto del Paese: «Le nostre aziende non lavorano in piazza San Carlo a Torino – dice Barbero – e nemmeno in piazza Navona a Roma. In campagna e in montagna il segnale telefonico, così come la copertura web, il più delle volte è insufficiente, se non inesistente. Chiedere alle aziende che operano in quei luoghi di adeguarsi alla fatturazione elettronica, come ai vari “click day”, non solo è ingiusto, ma dannoso, perché costringe quegli imprenditori a ricorrere a nuove e costose consulenze, con evidenti penalizzazioni sul piano della loro competitività. La soluzione non può che essere una proroga, auspicando che questa sia di stimolo allo Stato per modernizzare tutto il Paese».

LEGGE CAPORALATO. La nuova legge sul caporalato è fonte di grande preoccupazione per il mondo datoriale agricolo, soprattutto in merito al reato di sfruttamento del lavoro, in quanto “si rischia di trattare con lo stesso rigore punitivo chi, con violenza e minaccia, sfrutta i lavoratori e li sottopone a trattamenti disumani e degradanti e i datori di lavoro che assumono e assicurano regolarmente i propri dipendenti, ed occasionalmente possono incorrere in violazioni lievi e meramente formali della normativa legale e contrattuale”: «Siamo diventati tutti caporali – afferma Barbero – e questo non va bene. Chi dimentica le scarpe antinfortunistiche deve poter contare su una legge che non lo tratterà come un caporale del lavoro».

PAGAMENTI IN CONTANTI. L’imminente entrata in vigore del provvedimento che vieta a datori di lavoro e committenti di corrispondere la retribuzione ai lavoratori per mezzo di denaro contante, in realtà crea una serie di problemi logistici per l’apertura e la gestione di conti correnti, oltre che adempimenti e costi inutili per entrambe le parti: «Non si capisce perché da un lato viene concesso a chiunque l’uso di una liquidità di tremila euro in contanti e poi si impedisce al datore di lavoro di usare quei soldi per pagare il dipendente. Di fatto, è un provvedimento che non serve all’imprenditore, né al lavoratore, ma solo alle banche».

IMU E TASI. Un’infinità di errori di valutazione e contestazioni in sede di calcolo di Imu e Tasi nascono dal fatto che i Caaf sono costretti ad inseguire e incrociare i dati non solo delle delibere comunali, ma anche dei singoli regolamenti. Un carico di burocrazia che sfugge a qualsiasi logica di semplificazione fiscale, quando basterebbe “semplicemente” che tutti i dati utili venissero contenuti in un’unica delibera.

ANTIMAFIA GSE. Il Gestore dei servizi energetici (Gse), ente pubblico, continua ogni anno a chiedere ai titolari degli impianti fotovoltaici e di biogas la certificazione antimafia, una pratica fine a se stessa, che però ha mediamente un costo intorno ai 150 euro. La sua abolizione risolverebbe immediatamente un problema di tempo e di costi.

RICHIESTA AGGIUNTIVA. In chiusura, Barbero ha chiesto che “il Governo e il Parlamento non ostacolino il recente disegno di legge delle Province autonome di Trento e Bolzano sul contenimento del lupo, ma che, anzi, lo assumano come cardine nella definizione del Piano lupo nazionale, una normativa che non può più essere rimandata, nell’interesse di chi vive e frequenta la montagna”.

Su questo tema, Cia Torino il 5 maggio scorso aveva organizzato a Fenestrelle un affollatissimo convegno per fare il punto sul da farsi di fronte alla crescente diffusione del lupo. Erano intervenuti centinaia di allevatori, insieme a parlamentari, consiglieri regionali e della Città Metropolitana, oltre ad amministratori locali, tecnici faunistici, ambientalisti e cacciatori.

 

Attira in una trappola il vicino e lo accoltella in cantina

Aveva chiamato il vicino di casa in cantina, e nel frattempo aveva anche tagliato i fili del contatore della luce. Poi lo ha aggredito con un coltello da cucina. Un uomo di 59 anni è stato arrestato dalla polizia per lesioni aggravate. Gli agenti lo hanno sorpreso nella sua abitazione di Rivoli, dove aveva pulito pavimento e coltello dalle tracce di sangue. Il fatto è accaduto nella notte in un condominio di via Tevere, si ritiene per futili dissapori di vicinato. La moglie dell’uomo aggredito, spaventata dalle urla del marito ha dato l’allarme. Il ferito è stato medicato in ospedale,per ferite da taglio a un polso e a una mano.

Questo Pd ha paura di fare i conti con sé stesso. Altro che Zapatero

Si è arenato l’effetto Salizzoni, Ivrea al centrodestra . Con poche parentesi il centro sinistra governava la città dal 1975. Un’ altra ” piccola Stalingrado” cede il passo ad altri. Ovviamente auguri di buon lavoro a chi ha vinto. Non bisogna essere dei fenomeni d’ analisi politica per capire cosa sta succedendo. In particolare nella logica del ballottaggio. Centrodestra e grillini si alleano in “disprezzo” ai candidati in qualche modo legati al Pd. Ed il Pd fa ciò che da alcuni anni gli è congeniale : perde le elezioni, con il Piemonte e la nostra Provincia che non sfuggono a questa logica. Il tutto  condito dal ritorno del non voto, intorno al 50%. Dunque un pezzo di votanti di sinistra non sono andati a votare. E qui la sconfitta del Pd è duplice. elettorale e politica.  Politica perché il Pd non attrae più.  Non attrae più come elettori e come capacità di alleanze. Un partito che di fatto non vuole andare a congresso .Perché? Forse ha paura di fare i conti con se stesso. Che qualcosa abbia sbagliato è indubbio. Mi permetto di sottolineare un punto: la propria essenza e la coerenza di chi aderisce al partito. Ma se il Pd decidesse di affrontare la sua vera essenza non sarebbe più il Pd che abbiamo conosciuto in questi anni. Per un semplice fatto: sono gli stessi da più di 30 anni. Anni fa ho letto il libro scritto da Zapatero. Descriveva come è perché il partito socialista aveva perso le elezioni vinte dai popolari. Descriveva come è perché era stato scelto come segretario dei socialisti. Poi, vincendo, dopo le elezioni divenne Premier. 
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In sintesi: in cosa aveva sbagliato la sinistra? Tutto. In cosa dovevano cambiare? In tutto. Prima su tutto e tutti cambiare chi dirigeva il partito. Scelto Zapatero scelse nuovi collaboratori, si creò una nuova piattaforma politica e fecero due congressi. Vinsero le elezioni. Il Pd o almeno una parte del Pd Non ne vuole sapere, appunto, di congresso. Sono lapalissiano? Si, credo persino anche un po’ banale. Ma ci sarà un motivo che tutti ma proprio tutti gli scottanti problemi (dall’ emigrazione al lavoro ) si ritorcano contro il Pd. Il successo degli altri non può essere ascritto alla loro propaganda. Mi si obbietta; porti ad esempio Zapatero di decenni fa.  Vero, ma come è vero che non sceglierò il Pd sta decretando la sua estinzione. Vedo solo una soluzione. Una separazione consensuale. Ma c’ è un altro motivo. La speranza di raccogliere l’ eventuale malcontento di un elettorato deluso dalle mancate promesse non realizzate di pentastellati e leghisti. E per me la delusione si tradurrà in un non voto. Europee e Regionali sono alle porte. Mi sembra – anche qui – che questo Pd sia in difficoltà se non in uno stato di confusione. Almeno nella nostra regione. Difficolta perché non riescono a trovare un candidato comune e gradito a tutto il centro sinistra. Confusi perchè non sanno che metodo utilizzare. Il caos regna sovrano.  Anche per questo i delusi dal presente non verranno intercettati da questo partito  senza bussola e senza  rotta.
Patrizio Tosetto