redazione il torinese

Ridurre la sperimentazione animale. Proposta di M5S

* Il Piemonte è tra le prime regioni italiane a dotarsi di una legge per la riduzione e la sostituzione, ove possibile, della sperimentazione sugli animali

Il provvedimento, presentato dal M5s e approvato questa mattina dal Consiglio regionale con emendamenti e ad amplissima maggioranza, è stato illustrato all’Assemblea dai relatori di minoranza Francesca Frediani (M5s) e di maggioranza Paolo Allemano (Pd). “Scopo della legge – ha dichiarato Frediani – è rendere possibile un cambio di mentalità, dal momento che in Italia non si investe su sperimentazioni sostitutive all’utilizzo di cavie. Auspichiamo che gli enti pubblici comincino a credere in tipi di ricerca più moderni che non contemplano l’uso di animali e hanno validi fondamenti etici e scientifici”. “Pur condividendo sostanzialmente lo spirito della legge – ha osservato Allemano – l’eliminazione della sperimentazione animale è un obiettivo al momento irrealistico, se si pensa che per la farmacologia rappresenta un obbligo di legge. Per questo abbiamo proposto alcuni emendamenti che tendono piuttosto a una sua limitazione”. Il provvedimento stanzia 350mila euro – 100mila euro rispettivamente per gli esercizi finanziari 2018 e 2019 e 150mila per l’esercizio finanziario 2020 – per pagare borse di studio agli studenti piemontesi presso università europee ,che insegnino metodi sostitutivi all’uso di animali. Ma anche per sostenere linee di ricerca finalizzate alla realizzazione di una rete regionale sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale utilizzati nei Paesi esteri. Si prevede la sottoscrizione da parte della Regione di appositi protocolli d’intesa con università, istituti scientifici ed enti di ricerca pubblici e privati piemontesi: serviranno a promuovere la rete di ricerca alternativa alla sperimentazione animale e a sostenere la formazione degli studenti universitari tramite borse di studio all’estero. È inoltre prevista la costituzione di un Comitato etico regionale, istituito presso l’Assessorato alla Sanità, con il compito di promuovere metodologie sostitutive alla sperimentazione animale, incaricato di predisporre una relazione annuale alla Giunta regionale e alla Commissione consiliare Sanità.Nel corso della discussione generale sul provvedimento i consiglieri Gian Paolo Andrissi e Davide Bono (M5s) hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto in Commissione mentre il consigliere Vittorio Barazzotto (Pd) si è dichiarato convintamene contrario a ogni sperimentazione su animali.

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(* Notizie dagli uffici stampa della Regione Piemonte e della Città di Torino)

Performing arts

Cross Festival 2018 a Verbania. Prima del gran finale, domenica sera 1° luglio, presentazione da parte delle autorità, al Teatro Maggiore, con la presenza del neo Ministro alla Cultura Alberto Bonisoli


Un evento internazionale, dedicato alle arti figurative, organizzato LIS LAB Performing Arts e diretto da Antonella Cirigliano: da giovedì 28 fino a Domenica 1° luglio, con la chiusura – performance della compagnia sud coreana Art Project BORA.”Se introduciamo una venatura culturale nel nostro sistema paesaggistico” ha detto tra l’altro il Ministro “possiamo percorrere e ben completare un cammino già tracciato con le vostre attività turistiche”; il tipo di festival, Cross ossia contaminazione, è un modo di operare che ci piace molto.””Sono un grillino” ha detto poi scherzosamente Bonisoli, seduto tra la Sindaca Silvia Marchionini e il vice presidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna (entrambi del PD) ” ma sono ben contento di operare e collaborare con le amministrazioni locali, che pure non sono del mio partito”.”La collaborazione tra Ministero e Regione, è un segno di forte attenzione al tema dei beni culturali “ha confermato Reschigna “si chiude un festival, ma si aprono altri progetti. Le risorse messe a disposizione per questi interventi culturali innovativi, per il 2018, ammontano a 450.000 euro: il ruolo della cultura è fondamentale.” Anche Massimo Terzi, presidente del Museo del paesaggio di Verbania, è in sintonia con gli altri: “Abbiamo già collaborato con CROSS in precedenti eventi e siamo ben felici di continuare: uno dei compiti del governo è di dare garanzie di programmazione agli enti preposti al Turismo e alla Cultura”. Tornando allo spettacolo del balletto, in Tail Language i protagonisti sono cinque personaggi delle favole orientali con i quali si vuole raccontare il lato comico dell’essere umano. Questo lavoro rivela quanto il linguaggio del corpo risulti essere più primitivo e lucido rispetto al testo e alle parole, e lo fa attraverso un processo di smantellamento e ricombinazione di movimenti strutturali come l’intersezione di linee e forme. I gatti (per esempio) usano infatti il Tail Laguage (linguaggio della coda) per esprimere le loro emozioni: proprio da qui parte la ricerca artistica di Art Project BORA.

Elio Motella

 

OLIMPIADI 2026, FLUTTERO E TRONZANO (FI): MOVIMENTO 5 STELLE HA ISOLATO TORINO

 

“E’ evidente che il Movimento Cinque Stelle sta isolando Torino relegando il capoluogo piemontese ad un ruolo del tutto subalterno alle altre città del Nord Italia. Sulla Tav e sulle Olimpiadi i pentastellati stanno tumulando la nostra città lasciando a chi succederà loro solo macerie”. Ad affermarlo il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Andrea Fluttero e Andrea Tronzano.


“Siamo sbigottiti nel veder definire come imbarazzante il dossier presentato dal sindaco di Torino. A dirlo sono suoi compagni di partito, una situazione surreale – spiegano gli esponenti di Forza Italia -. C’è chi nel Movimento non ha ancora compreso che quando siedi in una istituzione non sei al ‘Bar Sport”, le tue parole hanno un peso e possono penalizzare gli investimenti della Città che rappresenti e con loro migliaia di lavoratori o potenziali occupabili”.


Concludono Fluttero e Tronzano: “Forza Italia appoggerà la candidatura di Torino con convinzione. Deve essere chiaro che però se Torino non si vedrà assegnata le Olimpiadi a causa dei continui attacchi interni alla maggioranza, l’unica soluzione saranno le dimissioni per il sindaco Appendino”.

LA NUOVA GIUNTA DI ORBASSANO: ECCO I NOMI DEGLI ASSESSORI

“Tra continuità e rinnovamento, presentiamo la squadra al servizio della Città”

Sono state decretate oggi, martedì 3 luglio, le nomine degli Assessori che, insieme al neo eletto Sindaco, Cinzia Maria Bosso, andranno a comporre la Giunta comunale della Città di Orbassano.  Una squadra che ha il sapore della continuità, con nomi che sono già stati al servizio della Città negli anni scorsi, ma anche del rinnovamento, con ingresso di nuovi componenti.  Ecco, a seguire, la nuova Giunta comunale:

 

Cinzia Maria Bosso, Sindaco con deleghe a

Bilancio Tributi Polizia Locale

Personale

Gemellaggio

Rifiuti (TRM e COVAR) Progetti strategici legati alla Mobilità (TAV, FM5)

Sanità

Mense e Alimentazione

Pari Opportunità

Anziani

Integrazione Etnica

Azienda Speciale S. Giuseppe

Quartieri

Protezione Civile

Informatizzazione e Comunicazione

 

Stefania Mana, Assessore e vice Sindaco con deleghe a

Cultura Istruzione

Turismo e Promozione Politiche per la Multiculturalità

 

 

Luciano Loparco, Assessore con deleghe a

Lavori Pubblici Manutenzione Viabilità Commercio Attività Produttive Promozione produzione Agricola

Fiere

Spettacoli e Attrazioni Viaggianti

Artigianato

Raccolta Rifiuti Sport

Tutela e Protezione Animali

Barriere architettoniche
Ettore Puglisi, Assessore con deleghe a

Politiche sociali Assistenza Famiglia Statistiche Casa

Trasporti Locali e Metropolitani

Giovani

Politiche dell’Impresa e del lavoro
Antonino Russo, Assessore con deleghe a

Verde

Parchi Ambiente

Asili Nido

Cooperazione Pace

Servizi Cimiteriali

Arredo Urbano

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“Abbiamo costituito una squadra che, ne sono certa, saprà dare il massimo per il bene della nostra Città – dichiara il Sindaco, Cinzia Maria Bosso -. Un gruppo di lavoro coeso, che saprà mettere in atto le buone prassi acquisite in questi anni di azioni sul territorio, sviluppando al tempo stesso progetti e pratiche innovative grazie a diversi punti di vista. Proprio per questo abbiamo riconfermato, all’interno della Giunta, alcuni Assessori che già negli scorsi anni hanno messo le proprie competenze e il proprio tempo al servizio degli orbassanesi, inserendo nuovi componenti che sapranno dare il proprio contributo in termini di professionalità e legame con il territorio. Principi cardine del nostro lavoro saranno il dialogo e la disponibilità all’incontro: vogliamo infatti costruire con i cittadini un legame diretto, fatto di momenti di scambio e occasioni di confronto. A breve la nomina del quinto Assessore con competenze all’Urbanistica. Un sentito ringraziamento ai Consiglieri che hanno accettato di rimanere in Consiglio per creare la continuità con il gruppo dei Consiglieri giovani neo eletti. Nasce una squadra dove tutti avranno dei compiti e incarichi da seguire così da garantire a tutti la giusta visibilità in base all’impegno”.

Boniperti: novant’anni in bianconero

Giampiero Boniperti nasce il 4 luglio 1928 a Barengo, un borgo arroccato sulle prime ondulazioni delle colline novaresi dominate dal massiccio del Monte Rosa. Il padre Agapito, podestà del paese, gli dà questo nome come esige la moda del momento

Il pallone tra i piedi è presto suo, ma il fratello Gino pare portato per il calcio più di lui. Il destino deciderà altrimenti. A diciassette anni Giampiero fa un primo provino con una squadra dilettantistica di Novara. i genitori tentennano: prima gli studi, dicono, e lui sta faticando a diplomarsi come geometra. Il ragazzino è però consapevole dei propri mezzi e ritenta con la Juventus. Si mette al centro dell’attacco di una formazione giovanile ed entusiasma i talent scout: dribbling, stop, tiro con entrambi i piedi. Il trasferimento a Torino è cosa fatta.Nel 1947, a diciotto anni, esordisce in serie A contro il Milan e viene subito convocato in Nazionale. Il giovanotto è tanto fortunato quanto talentuoso. Intorno a lui gli Agnelli costruiscono una grande squadra che ha l’obiettivo di ripetere le imprese dei cinque campionati consecutivi vinti tra il 1930 e il 1935. Quello che si conclude nel 1950 ricuce lo scudetto sulla casacca bianconera dopo qualcosa come quindici anni. È la Juventus degli scandinavi John Hansen e Praest, di Parola e Muccinelli. Boniperti, poco più che ventenne, è già un idolo indiscusso. Si narra – ma pare sia storia vera – che quando Gianni Agnelli parla di premi, lui non chieda denaro, ma di poter scegliere alcune vacche frisone di proprietà della Famiglia. Vacche, vedi caso, sempre giovani e gravide.

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Il ciclo è tuttavia breve, le milanesi prendono a vincere per buona parte del decennio. Quando gli Agnelli decidono di tornare a fare sul serio, gli acquisti si chiamano John Charles e Omar Sivori. È il 1957: Boniperti smette i panni del centravanti, arretra e nasce il grande regista che i vecchi tifosi bianconeri ancora ricordano. Ma anche chi non l’ha mai visto calcare i campi da gioco ha sentito descrivere almeno una volta il suo innato senso del gol, la classe purissima, il carattere forte e risoluto. La palla passa inesorabilmente tra le sue scarpette bullonate e va a Sivori, estroso opportunista d’area o a Charles, colpitore di testa micidiale. Quando oggi si nominano grandi attaccanti quali Messi, Neymar e Ronaldo, bisognerebbe conservare la memoria storica di quel trio che segnò un’epoca. La Juventus torna a dominare il campionato italiano: dal 1957 al ’61 ne mette in fila tre. Boniperti è il capitano, la bandiera. L’ennesima sequela di successi termina quando il Nostro, giunto a trentatré anni, sente che la carriera sta imboccando la fase discendente. Ha chiuso in bacheca cinque scudetti, un paio di Coppe Italia, e dopo 443 presenze e 178 reti decide di smettere. Si dice che abbia fatto voto di non toccare più un pallone e manterrà la parola. La Juventus ha, però, ancora bisogno di lui. Nel 1971 viene eletto presidente e, in queste vesti, sarà l’artefice di una lunghissima stagione di trionfi che durerà quasi ininterrottamente fino alla prima metà degli anni Novanta.

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Nell’Era Boniperti la Juventus vince tutti i trofei cui una squadra di calcio può ambire: nove scudetti, coppe nazionali ed internazionali (Uefa, Coppa delle Coppe, dei Campioni, Supercoppa Europea e Intercontinentale). Una squadra che, indossata la maglia azzurra della Nazionale, sarà il blocco su cui erigere il monumentale titolo mondiale del 1982 in Spagna. I nomi dei calciatori che la composero restano scolpiti a caratteri d’oro nella memoria di ogni tifoso: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi. E lui è sempre in prima linea, competente come pochi, a dettare le regole di uno stile sobrio ed educato, dedito interamente al lavoro, dentro e fuori dal campo di gioco. Per tutti i tifosi bianconeri Boniperti resta il Presidente per antonomasia. Quello che si allontanava dallo stadio durante l’intervallo e ascoltava alla radio il resto della partita. Quello che, di fronte alle avversità, stirava un sorriso a salvadanaio e scuoteva il capo con aria sorniona. Quello che, prima che il calcio prendesse la piega commerciale ed affaristica che sappiamo, prima che la Juventus provasse l’onta dello scandalo Calciopoli e la serie B, scelse di ritirarsi a vita privata. Stavolta per sempre.Giampiero Boniperti ha fatto il suo tempo, non prima di aver fatto la storia del calcio.

Paolo Maria Iraldi

 

 

 

Paolo Maria Iraldi

Torino Factory sbarca nei quartieri

GLOCAL VIDEO & LAB CONTEST PER FILMMAKER UNDER 30

1 contest – 8 troupe – 8 quartieri – 8 video

 

 

In occasione delle riprese cinematografiche che si stanno svolgendo in queste settimane nelle diverse circoscrizioni torinesi, per la FASE 2 – LAB del progetto Torino Factory, le troupe al lavoro e i loro tutor incontrano le realtà dei vari quartieri interessati.  Torino Factory è un progetto cinematografico che vuole sviluppare e accogliere la creatività dei giovani filmmaker, raccontando le diverse anime, tendenze e aspirazioni di Torino e mettendoli in rapporto con il tessuto urbano, così che la città, i cittadini, le associazioni e le imprese locali diventino soggetti attivi in modo inclusivo e partecipato.  La FASE 1, il VIDEO CONTEST aperto a tutti gli under 30, riservato a cortometraggi a tema libero ambientati per almeno l’80% in una o più delle 8 circoscrizioni torinesi, della durata massima di 3 minuti, ha visto la partecipazione di 43 i lavori. Tra questi, il regista e direttore artistico del progetto Daniele Gaglianone ha selezionato 8 videoche sono approdati alla fase successiva.  La FASE 2 – LAB che prevede la prova sul campo delle troupe selezionate affiancate da tutor professionisti del cinema, è attualmente in corso: con i laboratori di Torino Factory, 8 tutor stanno seguendo le troupe nella realizzazione di 8 cortometraggi nelle 8 circoscrizioni torinesi.

 

 

I tutor professionisti e le troupe selezionate con le rispettive aree di azione

Rossella Schillaci – Emanuele Marini – Circoscrizione 1

Luca Pastore – Niccolò Buttigliero – Circoscrizione 2

Francesco Ghiaccio – Omar Es Sahhal e Stefano Guerri – Circoscrizione 3

Massimiliano De Serio – Anna Bossi – Circoscrizione 4

Enrico Giovannone – Gabriele Pappalardo – Circoscrizione 5

Andrea Parena – Luigi Federico Bissacco – Circoscrizione 6

Enrico Bisi – Giovanni Mauriello, Beatrice Surano, Riccardo Calisti, Morena Terranova, Letizia Salerno Pittalis, Dunja Lavecchia – Circoscrizione 7

Alessandro Castelletto – Lorenzo Gaglianò, Matteo Salussolia, Francesco Miceli – Circoscrizione 8

Fino a settembre i laboratori avranno un Presidio cinematografico permanente nei quartieri e coinvolgeranno abitanti, realtà pubbliche e private della zona, associazioni e attività commerciali, sia a livello organizzativo che di fruizione, in un continuo dialogo tra addetti ai lavori e spettatori, teso a riportare il cittadino al centro del circuito culturale e a sostenere la cultura cinematografica di base.

Da lunedì 2 luglio si terranno gli incontri tra le troupe e le realtà del territorio: i giovani registi saranno ospitati dalle Rete delle Case del Quartiere, dal Polo del 900 e dalla sede della Circoscrizione 3 per raccontare i loro progetti, che proprio in questi giorni vengono girati nei quartieri di Torino. Un’occasione per stringere nuove collaborazioni e fare rete in cui ognunopotrà essere protagonista e mecenate del progetto grazie a una “chiamata alla città” che non sarà solamente economica, ma creativa.

Il calendario degli incontri

Lunedì 2 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 8 alla Casa del Quartiere di San Salvario

Martedì 3 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 5 alla Casa del Quartiere Vallette

Mercoledì 4 luglio, ore 18.30: incontro con la Circoscrizione 7 alla Hub Cecchi Point

Giovedì 5 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 2 alla Casa nel Parco – Casa del Quartiere di Mirafiori Sud

Venerdì 6 luglio, ore 19: incontro con la Circoscrizione 6 alla Bagni Pubblici di Via Agliè

Mercoledì 11 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 4 alla Più Spazio4

Mercoledì 18 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 1 al Polo del 900

Mercoledì 25 luglio, ore 18: incontro con la Circoscrizione 3 alla sede della Circoscrizione.

Bella ciao

Nella serata del 4 luglio si assisterà al più grande spettacolo del folk revival italiano, riallestito cinquanta anni dopo, da un’idea di Franco Fabbri. Le canzoni di BELLA CIAO conservano la loro potenza espressiva e acquisiscono una nuova urgenza nel mondo globalizzato, per i loro valori libertari, pacifisti e civili. L’innovazione di questo riallestimento si trova nel lavoro di arrangiamento che instaura un dialogo più sofisticato fra suoni e significati, per una sinfonia popolare ricca.

BELLA CIAO, nel 1964, segna l’inizio del folk revival italiano che, a distanza di cinquanta anni, viene riproposto sul palco di “Estate Reale” sottolineando come la sua eco originaria non s’è mai spenta. Lo spettacolo presentato conserva la forte intensità ed espressività con cui ha conquistato migliaia di appassionati ma è stato riallestito nel 2014 sulla base delle evoluzioni e degli sviluppi che il folk revival ha subito in questo lungo arco di tempo. Bella Ciao però era e rimane uno spettacolo di canzoni popolari e la centralità del canto viene confermata dalla presenza di alcune delle voci più importanti della musica popolare e del canto sociale italiani negli ultimi trent’anni, che di BELLA CIAO sono i figli diretti: Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Alessio Lega.

Riccardo Tesi, organettista e personalità tra le più brillanti di questo stile musicale, porta avanti l’innovazione di questo spettacolo insieme ad alcune delle più importanti voci della musica sociale dando vita ad una sinfonia popolare ricca, un romanzo storico costruito attraverso suoni, parole e musica.

Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Luisa Cottifogli, voci
Alessio Lega, Maurizio Geri, voci e chitarra
Gigi Biolcati, voce e percussioni
Riccardo Tesi, maesto concertatore e organetto

Torino, 1911. La “grande expo”

TORINO115

Lungo le rive del Po al tramonto della Belle Époque

Per sei mesi, dal 29 Aprile al 31 Ottobre  del 1911, Torino conobbe il più grande evento della sua storia, prima che il capoluogo subalpino ospitasse la grande Expo di “Italia ‘61” ed i XX° Giochi olimpici invernali del 2006. Quella del cinquantenario dell’Unità d’Italia fu un’occasione straordinaria per celebrare lo sviluppo sociale, economico e culturale compiuto dall’intera nazione. Torino, prima capitale d’Italia, insieme alle altre “capitali” – Firenze e, ovviamente,Roma –  ospitò una delle tre esposizioni internazionali che ottennero un grande successo e segnarono un’epoca. Se quelle all’ombra del Colosseo e della piazza della Signoria, rispettivamente, furono incentrate sulla storia delle regioni e sul ritratto italiano, quella lungo il Po fu imperniata sul progresso industriale e manifatturiero. L’ Esposizione internazionale dell’Industria e delTORINO 113 Lavoro (Expo Torino,1911) venne organizzata nel Parco del Valentino, confermando il luogo dove si erano già svolte tutte le esposizioni internazionali ospitate dalla città sabauda, nel 1884 (di cui c’è traccia nel Borgo Medievale), nel 1898, nel 1902 e in quella successiva del 1928. L’occasione di celebrare il quinto decennio dalla proclamazione del Regno d’Italia, venne sfruttata a dovere, a partire dall’inaugurazione dell’evento alla presenza di Vittorio Emanuele III e dei rappresentanti dei 31 paesi ospiti.

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Le nazioni partecipanti coprivano i vari continenti: dagli Usa del presidente William Howard Taft TORINO112all’impero Austro-ungarico di Francesco Giuseppe, dalla Cina  – dove era prossimo il tramonto della dinastia Manciù – ai turchi dell’impero Ottomano passando per il Regno Unito di Giorgio V ( che era anche l’imperatore d’India) e la Francia repubblicana di Raymond Poincaré. Le strutture dell’area espositiva, realizzate in modo da poter essere facilmente smontate, così che alla fine della manifestazione tutto tornasse allo stato originario, ospitarono una quantità impressionante di eventi. Altrettanto numerosi furono quelli, per così dire, “collegati” all’esposizione come le mostre, le rassegne musicali ( cinque concerti dell’orchestra del Teatro Regio furono diretti da Arturo Toscanini),i congressi (come quello Interparlamentare della Pace, tenutosi in ottobre),concorsi come quello cinematografico, dimostrazioni di nuove apparecchiature elettriche e meccaniche ed anche gare sportive. Tra queste merita d’essere ricordata la “Gara d’aviazione Roma-Torino“, tenuta tra il 4 ed il 10 giugno con un premio in denaro al vincitore consistente in ben duecentocinquantamila lire (una somma tutt’altro che disprezzabile per l’epoca),TORINO117 che coincise con l’inaugurazione del campo volo di Mirafiori.

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L’Esposizione torinese, la più importante e la più ambiziosa di tutte, puntò le sue carte sulle tecnologie che s’affacciavano in quell’epoca dove la Belle Époque s’avviava al tramonto: dal lavoro manifatturiero alla nascente industria automobilistica, dalla potenza dell’energia elettrica ai trasporti che – con i nuovi tram e i nuovi treni – riducevano distanze e tempi di percorrenza. Le stesse ferrovie, in occasione dell’esposizione, fecero delle offerte a prezzo ridotto per i biglietti da e per Torino.  Sulle rive del “grande fiume”si  diede appuntamento quel mondo che solo qualche anno dopo sarebbe stato incendiato dalla prima, grande guerra mondiale. Le cartoline d’epoca rimandano l’immagine di questa grandiosità, quasi che Torino volesse riflettere nelle acque del Po la sua vocazione alla ricerca, all’innovazione, al coraggio di spingersi oltre i confini della scienza e della tecnica.

Marco Travaglini

 

Annega nel sottopasso allagato dal temporale

E’ morto annegato in un sottopasso. La vittima è  Guido Zabena, operaio di 51 anni, di Favria. La tragedia è avvenuta nella notte, attorno alle 2, nel sottopassaggio della ferrovia Canavesana tra Feletto e Rivarolo. Stava rientrando  a casa dopo il turno di lavoro ed è morto annegato,  bloccato con la propria auto Fiat Punto mentre sulla zona si stava abbattendo un violento temporale. Il sottopassaggio si è improvvisamente allagato e Zabena non è riuscito a uscire dalla vettura. 

 

(foto archivio il Torinese)

Cassa integrazione per i lavoratori Italiaonline

I 400 esuberi annunciati per i lavoratori di Italiaonline, ex gruppo  Seat Pagine Gialle, sono stati trasformati in cassa integrazione per riorganizzazione. Il percorso durerà per i prossimi 6 mesi, a partire dal 12 luglio, fino  all’11 gennaio 2019). E’ i lrisultato dell”accordo raggiunto al ministero del Lavoro. Inoltre, entro il 30 ottobre prossimo, circa 250 dipendenti potranno decidere di utilizzare o meno l’ incentivazione all’esodo volontario e altri 150 verranno  ricollocati in varie funzioni.