La situazione finanziaria della Regione Piemonte al termine dell’anno 2017 è migliorata rispetto a quella degli esercizi precedenti. Così afferma la Corte dei Conti nel Giudizio di Parificazione del rendiconto generale 2017. Il disavanzo complessivo passa da 7.562.571.136,50 euro dell’esercizio 2016 a 6.930.540.919,68 euro risultanti dal rendiconto dello scorso anno. L’assessore al Bilancio Aldo Reschigna commenta: “è un dato positivo, pur nelle oggettive difficoltà. Siamo in anticipo sul piano di risanamento dei conti che prevedeva per lo scorso anno di arrivare a circa 7 miliardi e 100 milioni di disavanzo, partendo dagli 8 miliardi e 250 milioni trovati all’inizio del mandato nel 2014”. Criticità per quanto riguarda la voce di spesa maggiore, la Sanità. La Corte dei Conti ha “bacchettato” la Regione in relazione ai controlli su Finpiemonte, la partecipata sulla quale è stata aperta un’inchiesta per la “sparizione” di 6 milioni di euro. Nella vicenda è stato coinvolto l’ex presidente della società, Fabrizio Gatti, arrestato e di recente rimesso in libertà. Per il governatore Sergio Chiamparino l’obiettivo è “far tornare i conti continuando a essere utili alla comunità piemontese”.
Ballantini al Parco Dora Live
Grande musica e cabaret sul palco della rassegna estiva gratuita più grande del Piemonte
Proseguono gli appuntamenti di rilievo a Torino (nell’area eventi tra Via Livorno e Via Treviso) del cartellone di eventi del ‘#Parco Dora Live’, la kermesse estiva di spettacoli gratuiti di musica, teatro e cabaret più grande del Piemonte. Per il gran finale di un calendario di azzeccatissimi shows tutti ‘sold-out’ settimana (8 weekend in tutto, per un totale di ben 24 shows), venerdì 20 luglio è la volta del divertentissimo spettacolo ‘Cab 41 Show’, affidato alle punte di diamante dell’umorismo e delle risate d’autore torinesi. Sabato 21 Luglio, invece, arriva il bravo e simpaticissimo Antonello Costa. Domenica 22 Luglio, invece, introdotto e presentato dal conduttore radiotelevisivo Wlady, grande protagonista per la musica con cui si chiude alla grande la rassegna è il poliedrico Dario Ballantini, con l’attesissimo spettacolo: ‘Da Balla a Dalla: Storia di un’emozione vissuta’, un omaggio che l’artista rende all’amico e grande cantautore bolognese, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica. E’ uno spettacolo intenso e ricco di emozioni che ricorda l’indimenticato Lucio Dalla attraverso il racconto di vita vera che lo stesso Dario Ballantini, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore fino all’incontro di vent’anni dopo in cui i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati facendo sì che Lucio diventasse un sostenitore del successo di Dario, come pittore e trasformista. Tutti gli spettacoli sono gratuiti, e iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it, e sulla relativa pagina Facebook. La prestigiosa rassegna culturale sostiene il Comitato Locale di Moncalieri della ‘Croce Rossa Italiana’.
La Sala Rossa ricorda Cardetti
DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO
In Sala Rossa, a dieci anni dalla sua scomparsa (20 luglio 2008), si è svolta la commemorazione di Giorgio Cardetti, sindaco di Torino dal 2 agosto 1985 al 5 maggio 1987
L’evento è stato voluto dalla Città di Torino e dall’Associazione Consiglieri Emeriti della Città di Torino, in collaborazione con l’Istituto Salvemini e l’Associazione ex allievi Liceo Ginnasio Cavour.
Nato il 25 giugno del 1943 in un piccolo comune del veronese, entrò come giornalista in RAI nel 1969, e nel 1979 fu il primo speaker del TG3 Piemonte. Eletto in Consiglio comunale per la prima volta per la lista del PSI nel 1974 (era della corrente lombardiana), assessore nel 1975 nella prima giunta Novelli, Cardetti fu il primo sindaco socialista di Torino. Raccolse in questa veste l’eredità dell’era Novelli interpretando le dinamiche di rinnovamento della Città, soprattutto nell’urbanistica, chiamando ad una riprogettazione della Città i migliori architetti e urbanisti italiani. La ristrutturazione del Lingotto, la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia, e soprattutto il nuovo Piano Regolatore Generale, avviarono una decisiva trasformazione della Città. Parlamentare, rivestì incarichi importanti anche come deputato, tra il 1987 e il 1992. Nel 2006 fu tra i fondatori della “Rosa nel pugno”. La passione civile non lo abbandonò neppure durante la sua lunga malattia e fino alla morte. In una Sala Rossa al massimo della sua capienza, presente la vedova di Cardetti, signora Adriana Corti, e molti suoi famigliari, Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, ha aperto la cerimonia e la serie di interventi, moderati da Giancarlo Quagliotti. Nel decennale della sua scomparsa, ha detto Lavolta, lo ricordiamo per la serietà, l’impegno personale, il carattere sereno e la sua disposizione al confronto. Fu giornalista Rai ma prevalse la scelta politica, prima Consigliere (nel 1974) e poi assessore nella giunta Novelli. Fu sindaco dal 1985 al 1987 e seppe elaborare una strategia di sviluppo per la città, una grande progettualità che si realizzò, tra le molte opere, nei collegamenti con gli aeroporti di Caselle e Malpensa.
Giancarlo Quagliotti, Presidente dell’Associazione Consiglieri emeriti Città di Torino dà centralità nel suo intervento all’abbinamento in Cardetti di passione politica e rigore morale: “Fu il primo ad essere eletto trentenne in Consiglio comunale nel 1974”. “Cardetti fu riformista e non massimalista, pensò sempre alle prospettive del socialismo con tenacia, riaffermandone i valori in ogni circostanza, anche rivolto all’Europa”.
Secondo Giuseppe Garesio, già Consigliere comunale e parlamentare i due anni da sindaco furono il momento centrale della vita politica di Giorgio Cardetti, che seppe portare innovazione alla Città. “Credeva in una città che non fosse solo industria ma comunità e giustizia sociale. Fu il padre del Piano Regolatore. Spero che presto Torino intitoli una via in suo ricordo”. Luciano Borghesan, Presidente del circolo della stampa rievoca i giorni dell’85, dopo lo scandalo Zampini e le dimissioni della giunta Novelli. “Mi resi conto che a Torino era finita un’epoca, la città aveva bisogno di una svolta e i 100 giorni di Cardetti alla guida dell’amministrazione come sindaco, la impostarono. Scrisse un documento, Torino come metropoli e comunità, in cui esprimeva la sua idea di città. Un segno della sua personalità: quando si candidò in Parlamento si batté contro l’immunità parlamentare”.
Augusto Cagnardi, architetto, ricorda che il suo studio fu chiamato per redigere il Piano regolatore di Torino. “Aveva slancio e convinzione, quel che serviva per fare qualcosa di importante per Torino. In tre mesi fu approvata la delibera programmatica sul Piano regolatore Ricordo la sua apertura e l’andare sempre verso i problemi senza nasconderli sotto il tappeto”.
Magda Negri, già parlamentare evoca la rivista fondata nel 1991 assieme a Domenico Carpanini e Giorgio Cardetti: Democrazia e socialismo. “Affrontò i problemi posti dalla difficile evoluzione della sinistra italiana nel quadro internazionale trasformato dalla fine dell’Unione sovietica. Nata con mezzi esigui seppe raccogliere contributi di tanti prestigiosi collaboratori: Bobbio, Salvatori, Napolitano, Borgogno, Rufolo, Cerfeda, Pelikan”.
Eugenio Beconcini, ex dirigente politico, ricostruisce soprattutto gli anni dell’adesione allo Sdi di Boselli e dell’accordo con radicali e liberali per formare con loro la Rosa nel pugno. Un Cardetti ricordato sia nelle veste di politico che di amico. Forte la sua commozione mentre ricorda gli ultimi mesi di lavoro e di malattia di Cardetti.
Marco Brunazzi, vicepresidente dell’Istituto Gaetano Salvemini ricostruisce gli anni della formazione, nel 1961, del circolo Nuova Resistenza e della sua rivista diretta da Aldo Agosti. Un Cardetti “ragazzo maturo” che veniva dalle fila del partito socialdemocratico e che con gli altri giovani fondatori cercava strade nuove e alternative agli schieramenti politici di quegli anni.
Marziano Marzano, politico e presidente dell’Associazione ex allievi Liceo Cavour ha parlato di una lunga amicizia e di una lunga militanza comune, nata sui banchi del liceo Cavour “Nonostante allora noi socialisti, con i comunisti, considerassimo i socialdemocratici socialtraditori”. E anche lui si commuove ricordando di avergli presentato quella che divenne sua moglie.
Adriana Corti, psicoterapeuta, vedova di Giorgio Cardetti ringrazia tutti “in questa giornata di calura estrema vedervi tutti qui e vedervi rimanere fino a quest’ora mi dice del vostro affetto. Tutti avete sottolineato la sua incontenibile passione per la politica, sola a ingelosirmi, nonostante fosse un uomo bello e corteggiato”. Corti si dice dispiaciuta per il basso numero di giovani presenti. “Avrebbero avuto tanto da imparare se fossero stati qui”.
I migliori pizzaioli sono a Mondovicino
Gran finale con un tuffo nel territorio per Pizza in Langa. Sabato 21 e domenica 22 luglio gli show cooking tenuti dai titolari di tre rinomati locali di Mondovì e dintorni. E tornano di scena i formaggi dop di Beppino Occelli
I protagonisti degli ultimi show cooking di “Pizza in Langa“, la kermesse gastronomica che per oltre un mese ha fatto di Mondovicino Outlet Village (Mondovì) la più grande pizzeria d’Italia, sono i migliori pizzaioli cuneesi, appassionati, curiosi, creativi. E, sempre per valorizzare il terroir, torneranno di scena i formaggi Dop di Beppino Occelli, produttore e affinatore di prodotti tipici e di nicchia.
***
Sabato 21 luglio dalle ore 12.30 alle 13.30 e dalle ore 15 alle 16, la lezione di cucina sarà tenuta da Andrea Brunetti, titolare del locale “Acqua e Farina”, a Priola (Cuneo). Da sempre innamorato della pizza, Andrea ha deciso di trasformare questa sua passione in professione: dopo gli studi all’Accademia italiana Chef di Bologna, si è perfezionato con i maestri pizzaioli come Antonio Esposito. Dal 2017 ha aperto il proprio locale, con un unico obiettivo: portare la vera pizza della tradizione napoletana nel monregalese. Uno staff di giovani qualificati lo affianca nel servizio. La pizza di Brunetti è preparata solo con materie di prima scelta e presidi Slow Food, per perseguire la più alta qualità possibile degli ingredienti a cominciare dall’olio delle colline caiatine, dalla Bufala “La Cilentana”, dal pomodoro dell’Agro Nocerino Sarnese.
***
Domenica 22 luglio, sempre dalle ore 12.30 alle 13.30 e dalle ore 15 alle 16, sarà la volta dei locali Mondofood, di Mondovì, e Pizzeria Area 6, di Mondovicino. Caruso e Pittavino (Mondofood) spiegheranno come rendono unica la loro pizza, dagli impasti (definiti dopo mesi di perfezionamenti) alla miscela delle farine (tutte rigorosamente macinate a pietra), alle ricette (create con la giusta attenzione alle tipicità e alla stagionalità del territorio italiano). La pizza di “Mondofood” è leggera, croccante e altamente digeribile: pizza tonda a cena, “pizza in pala alla romana” a pranzo, servite a tranci per valorizzare le farciture e rendere piacevole la degustazione. La Pizzeria Area 6 di Mondovicino è più di un locale gastronomico. In collaborazione con l’associazione “Farina del Tuo Sacco”, promuove il “made in Italy” attraverso la lavorazione del prodotto pizza. Nascono così i corsi di formazione professionale e amatoriali di cucina, pasticceria, pizzeria, panificazione e di salubrità alimentare. Un bagaglio che si arricchisce giorno dopo giorno, un mestiere che si plasma tra le mani di quanti, per curiosità, per passione o per necessità sono pronti a cogliere la sfida. I docenti sono Gianfranco Azzola (presidente dell’Associazione, maestro pizzaiolo laureato in economia aziendale e specializzato nel settore del Tourism and Business Management) e Aniello Mareschi, docente esperto e professionista affermato nel mondo della ristorazione e pizzeria, nonché pluripremiato campione italiano ed europeo di pizza senza glutine.
Durante il weekend non mancheranno inoltre le attività per i più piccoli con “Piccoli Pizzaioli crescono”: il laboratorio per pizzaioli in erba si terrà sabato e domenica alle ore 11.30 e 17.00 e sarà condotto da Marilena Miccù in collaborazione con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani.
Fino al 22 luglio nel grande villaggio della pizza a Mondovicino Outlet Village si potranno degustare e acquistare le specialità dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani tutti i giorni dalle 10 alle 20. Tra i forni del villaggio della pizza due novità consentiranno la preparazione di pizze ancora più buone: “Neapolis” è un forno elettrico, studiato per cuocere la pizza napoletana, che funziona però come un forno a legna; “Proven”, è un forno professionale miniaturizzato che raggiunge i 400° per consentire la cottura della pizza a casa.
E per gli amanti degli animali, il 21 e il 22 luglio c’è una sorpresa in più: l’outlet si trasformerà nel regno degli amici a quattro zampe con il Dogs Day, il tradizionale evento aperto a tutti i cani di razza e meticci, con esposizioni canine nazionali, internazionali e amatoriali, esibizioni per tutti i gusti, attività ed il consueto spazio dedicato alla solidarietà con il progetto “Confido: 4 zampe in Corsia”.
Proseguono intanto i saldi di Mondovicino Outlet Village, con tante occasioni di acquisti scontati fino al 70% dal prezzo outlet. Per vivere una giornata all’insegna dello shopping in tutta tranquillità, domenica 22 luglio potrà inoltre raggiungere l’outlet con il comodo servizio di navette gratuite da Torino, Genova, Savona e Sanremo.
Per informazioni e prenotazioni navette:
DA TORINO
ZALUN VIAGGI
Corso Racconigi 136/C – Torino
Tel. 011/19704670 – info@zalunviaggi.com
Sabato: orario 9.30-12.30.
Il Monviso e la Sacra dal Colle del Lys
Montagne maestose fanno da scenario alla Sacra di San Michele. Il Monviso domina il paesaggio. La magnifica immagine è stata scattata da Valerio Minato dal Colle del Lys.
Un pacco abbandonato in strada a Venaria Reale, in via De Amicis, ha insospettito i carabinieri. All’interno c’era un pitone, privo di chip identificativo. Ora è affidato al personale della facoltà di veterinaria dell’Università di Torino. I militari dell’Arma stanno indagando per identificare il proprietario del serpente.
MIGRANTI, BOETI: “BENE APPELLO DI NOSIGLIA”
«Il grido d’allarme contro l’indifferenza lanciato da Mons. Cesare Nosiglia non può lasciarci indifferenti e, soprattutto, non può lasciare inerti le istituzioni e la politica. Di fronte all’ostilità crescente contro i migranti e i più deboli, di fronte alle nuove forme di razzismo, di fronte all’indifferenza e all’apatia, è necessario reagire.Come presidente del Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale accolgo l’appello dell’Arcivescovo: e sono disponibile ad incontrarlo quanto prima per costruire insieme le azioni utili a riaffermare i valori della solidarietà e della tolleranza, valori che non appartengono solo alla comunità dei credenti ma a tutti i cittadini che si riconoscono nei principi della nostra Costituzione».
Nino Boeti
Presidente Consiglio Regionale del Piemonte
Presidente Comitato Diritti Umani Regione Piemonte
La banda era dedita ai furti di moto Bmw, in particolare modelli Gs1000 o 1200 Adventure. Venivano smontate e i pezzi di ricambio erano venduti su siti di ecommerce. I malviventi sono stati scoperti dalla polizia stradale di Torino che ha notificato cinque misure cautelari nell’ambito di un’operazione contro il riciclaggio e il traffico di stupefacenti. A capo del gruppo un trentenne di Venaria Reale che dagli arresti domiciliari gestiva l’attività illecita, poichè aveva il permesso di recarsi al lavoro in una rivendita di moto di Collegno, dove pubblicava gli annunci sul web
ARTISSIMA NUMERO 25
LA LETTERA / Dicono che Marie Antoine Carême, padre nobile della grande cucina francese vissuto all’epoca di Napoleone, affermasse ” Le belle arti sono cinque e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica e l’architettura, che ha come ramo principale la pasticceria.”
Grande profeta! Effettivamente negli ultimi decenni il cuoco è diventato il protagonista e la star della cultura e dell’arte. Con buona pace dell’antropologia culturale che vede giustamente nel cibo e nella sua preparazione una componente della “cultura” dell’uomo, ho l’impressione che si sia dato vita ad una “consacrazione intellettuale” eccessiva a questa pur nobile disciplina e mi domando se questo non sia accaduto ( oltre che per il gigantesco businnes che ci sta dietro ) anche a causa del vuoto e del nulla che caratterizza la smisurata offerta delle arti visive contemporanee, affannosamente all’inseguimento, ormai da troppi anni, di piccole idee senza pensiero e manipolate da bolle speculative che la grande cupola che le manovra fa nascere e morire. Leggo oggi su “La Repubblica” l’ambizioso progetto per Artissima numero 25 ” Musica, cibo e voglia di futuro” e il commovente proclama della Direttrice Ilaria Bonaccossa, già Fondazione Sandretto… ” e ho detto tutto” ( Totò), che così recita “Ci interessa mescolare le varie arti, scommettiamo nella transdisciplinarietà”. La sinistra assonanza di “transdisciplinarietà” con “transavanguardia” ( uno dei più deplorevoli e sintomatici esempi di costruzione dal “nulla” del “nulla”) già mi inquieta e mi conferma che al peggio non c’è mai limite. La “Fiera” otterrà senza dubbio pagine e pagine di servile risonanza mediatica ed una fiumana di visitatori la maggior parte dei quali, uscendo esausta, bisbiglierà di aver visto una montagna di stupidaggini per poi sostenere, nei contesti più o meno ufficiali, che l’esperienza è stata interessante e “divertente”. Obiettivo raggiunto e complimenti all’organizzazione!!!
L’arte deve essere divertente.
Non so se la pensavano così Cézanne, Rothko o Tàpies, ma non importa, questa è roba vecchia.
Roberto Demarchi
SALSASIO RICORDA L’INCENDIO DEL 1944
CARMAGNOLA Sabato 21 luglio 2018 a Borgo Salsasio di Carmagnola si terrà la commemorazione del 74esimo anniversario dell’incendio che subì il borgo per rappresaglia dei nazifascisti il 25 luglio 1944. Il giorno di San Giacomo, così come viene ricordato dai borghigiani essendo il 25 luglio la memoria di San Giacomo, del 1944 in piena guerra Salsasio vide infatti una normale giornata del borgo di campagna quale era, trasformata in una tragedia. Un gruppo di partigiani in bicicletta, passando per Salsasio si imbatterono con un camion carico di tedeschi dando così spazio ad una sparatoria in cui morirono alcuni tedeschi. I tedeschi allora per rappresaglia decisero di prendere alcuni borghigiani come ostaggi al fine di giustiziarli ma grazie al pronto intervento del parroco Canonico Giovanni Bella, i tedeschi decisero di non giustiziare nessuna vita umana ma come rappresaglia di bruciare tutte le case del borgo. E così avvenne. Per ricordare questo avvenimento nel 74esimo anniversario, sabato 21 luglio presso la chiesa antica di Borgo Salsasio verrà celebrata la S. Messa che sarà presieduta dal Parroco don Iosif Patrascan in ricordo dell’allora Parroco Canonico Giovanni Bella e in ringraziamento alla Madonna per ricordare il rinnovo del voto che in quella occasione venne fatto all’Immacolata di Carmagnola. A seguito della Messa sul piazzale antistante l’asilo e la chiesa di Salsasio (piazza XXV luglio) si terrà un momento di ricordo dell’accaduto con la lettura di una testimonianza di chi quel giorno lo ha vissuto.
Ivan Quattrocchio