La sindaca Chiara Appendino è convinta: “Torino e le sue montagne hanno tutte le carte in regola per essere la candidatura più forte secondo i nuovi principi del Cio”. Ma dall’incontro con il presidente Malago’ del CONI al quale la prima cittadina ha partecipato insieme con il governatore Chiamparino e’ trapelata la possibilità di formulare per i Giochi invernali del 2026 una candidatura italiana formato “trittico” , che veda partecipi Torino, Milano e Cortina insieme. Mentre la sindaca pare non gradire molto tale soluzione, più possibilista sembra essere il presidente della Regione. Domani il Coni annuncerà la propria scelta.
Lungo Dora di sera
Roberto Barranca ci ha inviato questo suggestivo scatto serale realizzato in Lungo Dora. E dietro i tetti spunta la Mole.
Comprare frutta e verdura con un click
Dopo Roma, Milano, Firenze e Lecce sbarca anche a Torino il servizio di ORTO E PORTO, la startup che ha creato una piccola rete di agricoltori e permette ai “cittadini” di acquistare frutta e verdura direttamente dal campo, con un click. Moncalieri, Trofarello, Chieri, Cambiano, Envie: arrivano dalle campagne torinesi i prodotti genuini che da oggi possono essere acquistati anche a Torino, in base alla stagione e alla disponibilità. E’ la spesa agricola 2.0, economica, tecnologica, genuina e due volte green. Perché le startup che si sono unite nel progetto sono due e sono entrambe a vocazione green: ORTO E PORTO E TAKE MY THINGS. Il modello di business è semplice: Orto e Porto permette ai piccoli agricoltori di vendere i propri prodotti sul web e Take my Things si occupa di trasportarli a casa dei clienti. Orto e Porto è una startup leccese che mette in contatto produttori agricoli e consumatori attraverso una piattaforma innovativa, disponibile via web e su app, che promuove un’alimentazione di qualità ed ecosostenibile. Km0, filiera corta, niente sprechi, niente intermediari, pochissime emissioni CO2. I piccoli produttori agricoli aderenti possono ricreare sul web il loro banco del mercato virtuale, esponendo i propri prodotti, evidenziando prezzi, offerte e servizi speciali. Chi compra inserisce con pochi click la lista della spesa, seleziona l’orario e l’indirizzo desiderati e le consegne vengono garantite nell’arco di 24 ore. Take My Things è un delivery network in perfetto stile sharing economy che sfrutta la rete per trasportare velocemente oggetti in tutta Italia. L’idea è nata per i trasporti tra privati ma il servizio funziona così bene (è veloce, dinamico, economico e 24 ore su 24) che anche alcuni negozi e realtà commerciali
stanno iniziando ad utilizzarla. E da oggi anche frutta e verdura viaggiano con Take my Things. Nel caso di Orto e Porto il cliente non deve occuparsi di nulla, ci pensa la piattaforma. Ma se ho bisogno di trasportare un oggetto? Scaricare la App Take My Things è gratuito, iscriversi semplice e veloce. Basta inserire l’oggetto, l’indirizzo di presa e di consegna, la data e l’ora massima per la consegna, la cifra che si è disposti a pagare. Fatto questo Take My Things incrocia i dati inseriti creando una rete in grado di soddisfare le esigenze di trasporto 24 ore su 24. Guardandola da un altro punto di vista Take My Things è un’opportunità di business. Semplice e remunerativo. Perfetto per chi sta ancora studiando e vuole arrotondare con un piccolo lavoretto ma ancor di più per tutti quelli che non hanno un lavoro fisso e possono provare a guadagnare qualcosa. La transazione è lineare, l’accordo avviene in fase di match. L’offerta è chiara ed è il trasportatore a decidere se accettarla. Ancora un dettaglio. Take my Things è green, perché consente di ottimizzare gli spostamenti e di fare del peer-to-peer un’opportunità.


Gli industriali: “La Tav non deve morire”
Gli industriali non desistono: fermare i lavori della Tav sarebbe una richiesta irrituale, oltre che “irresponsabile e illegittima”. Con l’Unione industriale torinese anche i costruttori edili che, durante una conferenza stampa hanno chiesto ieri al governo che i lavori proseguano. Un centinaio i presenti, esponenti delle categorie economiche, produttive e del mondo politico piemontese. “Bloccare l’opera vuol dire rendere inutile l’intero Corridoio Mediterraneo, condannare il Piemonte al tutto su gomma, tenersi una linea ferroviaria di oltre 150 anni fa”, dice il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli. “E’ in gioco il futuro delle nostre aziende e dei nostri figli. Torino potrebbe diventare un binario morto”, osserva Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi.
Toro – Chapecoense, calcio e solidarietà
Un incontro amichevole per aiutare la squadra brasiliana Chapecoense dopo il tragico disastro aereo del 28 novembre 2016, presso Medellin, nel quale persero la vita 71 persone. L’obiettivo è aiutare la squadra a risollevarsi dopo la disgrazia. La partita si terrà il primo agosto tra Torino e Chapecoense, “uniti dal destino, per sempre amici”, e si chiamerà Sportpesa Cup, un’amichevole internazionale il cui incasso sarà destinato al club brasiliano come aiuto per la ricostruzione. Alla partita dell’Olimpico Grande Torino saranno presenti due dei tre sopravvissuti della squadra, Allan Ruschel e Jakson Follmann
Esotica tartare di avocado
L’avocado si rivela spettacolare per un insolito antipasto
L’avocado e’ un frutto tropicale, sicuramente un frutto curioso, una forma a goccia con all’interno un unico grande seme pesante, colori vivaci, polpa burrosa, sapore morbido ed avvolgente, ottima fonte di antiossidanti e ricco di “grassi buoni”. L’avocado presente ormai anche sulle nostre tavole utilizzato fresco prevalentemente per salse, come il guacamole o in insalata, si rivela spettacolare per un insolito antipasto.
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Ingredienti
1 avocado maturo
2 piccole zucchine chiare
3 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di olio evo
1 piccolo pezzo di cipolla
4 foglie di basilico fresco
fette di pancarre’ q.b.
mandorle a lamelle q.b.
sale q.b.
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Tagliare l’avocado in tutta la sua lunghezza, pelarlo e schiacciare la polpa con la forchetta. Tritare le zucchinette con il basilico e la cipolla, aggiungere il sale, l’olio, il limone, il pesto di avocado e mescolare il tutto. Con un coppapasta ricavare dalle fette di pancarre’ tanti dischi quanti sono i commensali, distribuire l’avocado cosparso di mandorle a lamelle e a piacere zeste di limone.
Paperita Patty
Un incontro con i carabinieri su truffe e sicurezza
Venerdì 27 luglio il salone del Comune di Moransengo ha ospitato un incontro con la popolazione sul tema delle truffe e della sicurezza che aveva come relatore il comandante della stazione carabinieri di Cocconato. Il maresciallo Natoli ha illustrato e messo in guardia sugli espedienti, sempre nuovi e fantasiosi, escogitati dai malviventi per truffare, soprattutto, gli anziani e le persone più indifese. Alla serata si è registrata una notevole partecipazione, al di sopra delle aspettative della vigilia, ed il dibattito ha spaziato dai consigli per difendersi dalle truffe alla tematica più ampia della sicurezza. I numerosi interventi e le domande sul funzionamento del nuovo numero di emergenza 112, la richiesta di maggior sicurezza sino ad arrivare a sfiorare argomenti come la legittima difesa e la certezza della pena, sono state
occasione per approfondimenti, senza dimenticare il ruolo fondamentale che riveste la presenza sul territorio della stazione dei carabinieri i Cocconato con la sua sistematica opera di vigilanza. L’amministrazione di Moransengo, in particolare il sindaco Massimo Ghigo ed il vice Piera Seria, hanno ringraziato il maresciallo Natoli ed i militari dell’Arma per l’opportunità di confronto su argomenti tanto sentiti. Moransengo è un comune che si trova in una particolare posizione geografica, a cavallo della Provincia di Asti, cui appartiene, con la Città Metropolitana di Torino, con la quale confina. Da alcuni anni ha attivato, nell’ambito della sicurezza partecipata un programma di Controllo del Vicinato in collaborazione con l’omonima Associazione, che oggi ha come presidente, a livello nazionale, un piemontese, Ferdinando Raffero di San Mauro Torinese.
Massimo Iaretti
Il Siulp sulla vicenda Polfer e sul caso Daisy
“Un poliziotto spara per difendersi dall’aggressione di un uomo di colore e nel contempo una donna italiana di colore, viene colpita in un occhio da un uovo lanciato dal finestrino di un auto in corsa: due fatti spiacevoli, ma guai a non distinguerli.”
E’ il Segretario del SIULP di Torino che nel commentare e giustificare la reazione del poliziotto della Polfer di Torino che si è visto costretto a sparare contro un giovane Somalo la cui intenzione era quella di colpirlo con una forchetta da barbecue, come aveva fatto poco prima con il suo collega, ribadisce l’importanza di dotare le forze dell’ordine di strumenti in grado di neutralizzare le aggressioni: il taser, opportunamente voluto in via sperimentale dal Ministro dell’Interno, è sicuramente uno di questi. “Si chiuda in fretta continua Eugenio Bravo, la sperimentazione del taser (anche per definire le sue potenzialità), si addestrino i poliziotti e i carabinieri all’uso e si distribuisca a tutti i pattuglianti questa “pistola elettrica”; siamo stufi di assistere a ferimenti continui di poliziotti e carabinieri impegnati a garantire il controllo del territorio”.Nello stesso tempo il Segretario del SIULP esprime la propria solidarietà all’atleta italiana di colore ferita all’occhio dal lancio di un uovo da parte di un “imbecille”; “ i due fatti sono chiaramente distinti e separati, dichiara Bravo, anche se il denominatore comune è il colore della pelle: in un caso trattasi di un malintenzionato di colore, nel caso dell’atleta ferita trattasi di una biasimevole comportamento dispregiativo verso una donna di colore che passeggiava in area equivoca. Tuttavia per il Segretario del SIULP di Torino, “Il peggior servizio che si possa fare verso chi lavora contro il razzismo è quello di dar sfogo ad errate istintive strumentalizzazioni dettate dalla schizofrenia di dimostrare che gli atteggiamenti avverso persone di colore debbano essere sempre e comunque interpretati come razzistici, senza capire che i pregiudizi possono rischiare di trasfigurare la realtà dei fatti e, una volta che questi siano smentiti dalle indagini, non potranno che ingenerare un pregiudizio al contrario, rendendo sempre meno credibili le denunce razzistiche e sempre più contestabili”. Gli atti razzistici vanno perseguiti e repressi senza indugi, purché siano realmente dettati dall’odio razziale e non da imbecillità comprovata e per questo, prima di pronunciarsi, è sempre meglio attendere l’esito delle indagini.
Siulp Torino
Esercito, concluso l’Anno Accademico
Gli Ufficiali del 195° corso “Impeto” pronti per i reparti operativi
Ha avuto luogo oggi, presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale la cerimonia di consegna delle pergamene di Laurea specialistica in Scienze Strategiche, agli Ufficiali del 195° corso “Impeto” e agli studenti che hanno completato l’iter formativo presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.
L’evento, reso ancor più solenne dalla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, ha visto la partecipazione del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, del Presidente della Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Strategiche (SUISS) Prof. Edoardo Greppi, di Autorità Istituzionali civili e militari, del Corpo degli insegnanti civili, dei docenti militari e di numerosi familiari ed amici dei neo laureati.
Il Generale Farina nel suo intervento ha sottolineato “Arriverete ai reparti con una missione importante ed una preparazione che ritengo fondamentale…abbiate la responsabilità, la consapevolezza e quindi anche il coraggio delle vostre azioni…partecipate, parlate, ascoltate…affidatevi anche ai consigli dei vostri subalterni… ”. Il Capo di SME ha inoltre premiato l’Ufficiale del 195° corso Primo Classificato negli studi universitari. Nel corso della cerimonia è stato conferito dal Comandante dell’Istituto, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, il titolo onorifico di “Benemerito della Scuola” alla Professoressa Simonetta Ronchi della Rocca, già insegnante di fondamenti di Informatica presso la Scuola di Applicazione e già Presidente della SUISS.
Il Generale Fungo ha messo in luce l’unicità del sistema formativo torinese nel quale Esercito ed istituzioni Accademiche operano in stretta sinergia garantendo una proposta didattica moderna, flessibile e come tale di grande interesse anche per i numerosi studenti civili attratti da possibili sbocchi professionali nei settori della sicurezza, difesa e cooperazione internazionale.
La giornata del laureato è un evento che coniuga il culto per le tradizioni militari con la vocazione innovativa della Scuola di Applicazione dell’Esercito e dell’Università di Torino nel campo della Formazione. Crescente internazionalizzazione degli studi e reciproca osmosi di saperi fra mondo militare e realtà civili sono le chiavi del successo di un Istituto presso il quale, ogni anno, si formano oltre mille studenti militari e civili, italiani e stranieri.