redazione il torinese

Tifosi in festa accolgono i giocatori bianconeri alla Continassa

Erano trecento i tifosi  che ieri hanno atteso e ricevuto  alla Continassa i giocatori  della Juventus alla ripresa dell’attività. Gli  juventini hanno voluto accogliere in un clima di festa i calciatori reduci dalla  tournée statunitense, riunitisi al gruppo di ritorno dal mondiale. Data la presenza numerosa la polizia ha chiuso al traffico via Traves. Ora l’attività riprende a ranghi completi, manca solo il  francese Matuidi.

Agosto al Museo Egizio

Dalle origini all’epoca delle piramidi

Giovedì 9 agosto alle ore 15:40, il Museo Egizio propone la vista guidata  “Dalle origini all’epoca delle piramidi”.

Il percorso si articola in modo specifico al Secondo Piano espositivo. La visita guidata illustra le caratteristiche delle comunità di villaggio che abitavano l’antica Valle del Nilo in Epoca Predinastica, ripercorrendo in sintesi le dinamiche che hanno condotto alla complessa unificazione del regno. Vengono esaminati i reperti più rappresentativi della cultura materiale del IV millennio a.C., generalmente sconosciuti al grande pubblico. Le più antiche tradizioni cultuali sono indagate nella loro evoluzione storica, fino all’analisi dei corredi e delle sepolture private di importanti personaggi legati all’ambiente di corte e funzionari (Tomba di Ignoti e Tomba di Iti e Neferu).

 

INFORMAZIONI UTILI

Dalle origini all’epoca delle piramidi

Pubblico: adulti

Data e orari: 9 agosto 2018, ore 15:40

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

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“Museo Egizio Nascosto”: una visita guidata alla scoperta del Museo, della sua fondazione e dei reperti che custodisce

 

Venerdì10 agosto alle ore 19:00, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – propone la una nuova visita guidata Museo Egizio Nascosto, un percorso per mettere in luce le curiosità più interessanti sulla fondazione del Museo.

La visita guidata, della durata di 90 minuti, ha come obiettivo quello di raccontare  il Museo Egizio, dalle origini della sede che lo ospita, alla natura dell’esposizione permanente. Durante il percorso, la descrizione dei reperti è accompagnata dalla narrazione di alcuni aneddoti che consentono di scoprire le meraviglie e gli aspetti più insoliti della cultura materiale egizia custoditi dal Museo

 

 

INFORMAZIONI UTILI

Museo Egizio nascosto

Pubblico: adulti

Data e orari: 10 agosto 2018, ore 19

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

 

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Al Museo Egizio appuntamento con “Geroglifici: che emozione!” per conoscere l’affascinante scrittura dell’antica civiltà dei faraoni

 

Sabato 11 e domenica 12 agosto, alle ore 10:10, il Museo Egizio propone ai bambini dai 6 agli 11 anni, accompagnati dai genitori, l’opportunità di intraprendere un viaggio alla scoperta dell’affascinante scrittura dei faraoni: i geroglifici.

La visita guidata, intitolata “Geroglifici: che emozione!”, offrirà ai piccoli visitatori la possibilità di conoscere in prima persona il profondo sapere faraonico celato nelle misteriose iscrizioni.

Aiutati dall’egittologo museale, i giovani visitatori e i loro accompagnatori saranno coinvolti nella scoperta del funzionamento base dell’affascinante scrittura geroglifica. Approfittando dell’occasione, inoltre, potranno osservare con attenzione i reperti egizi distribuiti lungo tutto il percorso della visita, alla ricerca di nomi e formule legate alle superstizioni e ai desideri degli antichi Egizi, talvolta sorprendentemente simili ai nostri.

Un percorso intrigante, capace di dare vita ai messaggi trasmessi da alcuni dei protagonisti della civiltà nilotica, che punta l’attenzione sul fascino della scrittura geroglifica, un’arte rivelata a pochi eletti grazie ad un lungo e complicato insegnamento.

 

INFORMAZIONI UTILI

Geroglifici: che emozione!

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: 11-12 agosto, ore 10:10

Durata: 90 minuti

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

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SESHEN: LUCE DI VITA ETERNA

 Appuntamento al Museo Egizio per conoscere i miti e i significati del fiore di loto

Sabato 11 e domenica 12 agosto, alle ore 15:00, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – organizza la visita guidata “Seshen: luce di vita eterna”.

“Seshen” è il nome con il quale gli antichi egizi chiamavano il fiore di loto. Si tratta di un simbolo fortemente connesso alla luce del sole e presente in molti miti faraonici: si narra, infatti, che fu proprio un loto, emerso dalle acque primordiali, a diventare la culla in cui ogni mattina nasce il sole.

 

Durante questa visita, il pubblico sarà guidato attraverso le sale del Museo, alla scoperta dei reperti più significativamente connessi a questo elemento: raffigurato nei corredi funerari, nell’architettura e nei prodotti artigianali, il fiore di loto simboleggiava per gli antichi egizi la rinascita dopo la morte, la vita eterna, il rinnovamento e la connessione con il sole.

 

 INFORMAZIONI UTILI

Seshen: luce di vita eterna!

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: 11-12 agosto

Durata: 120 minuti

Prezzo al pubblico: € 8,00 (biglietto di ingresso escluso)

 

Petto di pollo agrumato

pollo cinese

Gusto intrigante, aspro ma non troppo, molto gradevole al palato

L’ingrediente principe di questo semplice arrosto di pollo sono i “kumquat”, conosciuti anche come mandarini cinesi, piccoli agrumi  di forma ovale con buccia liscia molto dolce, polpa succosa ed aspra, molto profumati ed aromatici, versatili ingredienti per  realizzare sfiziose ricette e piatti innovativi.

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Ingredienti per 6 persone:

1 grosso petto di pollo intero

200gr. di kumquat (mandarini cinesi)

1 spicchio di aglio

1 rametto di rosmarino

2 bicchieri di vino bianco secco

Olio, sale, pepe q.b.

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Lavare molto bene i kumquat. In un tegame scaldare l’olio con l’aglio, adagiare il petto di pollo e lasciarlo rosolare molto bene da tutti i lati a fuoco vivace, sfumare con il vino bianco. Abbassare la fiamma, cuocere per circa 10 minuti, salare, pepare unire i kumquat interi. Proseguire la cottura per altri 30/40 minuti sino a quando i kumquat saranno morbidi, quasi disfatti.

Gusto intrigante, aspro ma non troppo, molto gradevole al palato.

 

Paperita Patty

Camp des Milles : la memoria della deportazione ai tempi di Vichy

camp de milles2Il Memoriale è l’unico luogo di internamento, di transito e di deportazione ancora intatto e aperto al pubblico in Francia, dove la memoria e la storia della Shoah s’incrocia e sovrappone ai crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale dal governo collaborazionista e filonazista di Vichy

Al Chemin de la Badesse, distante pochi chilometri da Aix-en-Provence, si trova il Memoriale del Camp des Milles. Siamo nel sud della Francia, dipartimento delle Bocche del Rodano, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il Memoriale è l’unico campo di internamento, di transito e di deportazione ancora intatto e aperto al pubblico in Francia, dove la memoria e la storia della Shoah s’incrocia e sovrappone ai crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale dal governo collaborazionista e filonazista di Vichy e alle assurdità della prigionia degli “indesiderabili”.Il cielo è coperto ma l’autunno è ancora dolce attorno alla grande fornace di Les Milles dove, tra il ’39 e il ’42, vennero internati migliaia di antifascisti d’ogni nazionalità, e, in seguito, gli ebrei avviati allo sterminio. Le alte ciminiere, come sentinelle mute, stanno ancora lì, circondate dalla campagna provenzale. Dentro l’antico refettorio dei guardiani del campo, si vedono ancora le pitture murali, opera degli artisti antifascisti che vi furono imprigionati.Nell’edificio vennero prima reclusi, in condizioni sempre più dure, migliaia di persone che sicamp de milles1 erano rifugiate in Francia, la maggior parte in fuga dal totalitarismo, dal fanatismo e le dalla persecuzione di alcuni paesi dell’Europa. La sua storia si articola in diverse fasi corrispondenti alle diverse categorie di internati che vi soggiornarono: cittadini del Reich e legionari, stranieri che desideravano emigrare e gli ebrei prima di essere deportati. Dal settembre 1939 a giugno 1940 fu un campo per “stranieri nemici”.

Una vicenda tragica e vergognosa, iniziata sotto la Terza Repubblica, all’inizio della seconda guerra mondiale, quando il governo francese decise di internare cittadini teschi in fuga dal nazismo e rifugiatisi in Francia. Considerati alla stregua di “soggetti nemici”, gli internati furono vittime di una miscela di xenofobia, assurdità amministrative al punto di vivere,  in condizioni  sempre più precarie, come appesi ad un filo. La scelta, nel sud-est francese, cadde su questo complesso industriale, trasformato in campo di internamento sotto il comando militare francese. Poi, nel  giugno del 1940 si aprì la seconda “fase”,  con l’invasione tedesca della Francia, la capitolazione di Parigi e la firma dell’armistizio. La Francia venne divisa in una zona militare di occupazione a nord e lungo le coste dell’Atlantico, mentre a sud fu instaurato un governo camp de milles3collaborazionista, la Repubblica di Vichy, guidata dal generale Pétain. In breve, sotto il regime di Vichy, il campo raggiunse i 3500 internati. Durante quel periodo vennero trasferiti al Camp des Milles anche gli anziani delle Brigate internazionali in Spagna e gli ebrei espulsi dal Palatinato e dal Baden- Württemberg. A partire dal novembre 1940, il campo passò sotto l’autorità del Ministero degli Interni. Le condizioni di internamento si deteriorarono: parassiti, malattie, promiscuità, mancanza di cibo, privazioni di ogni genere.

E, tra l’agosto e il settembre del 1942, si giunse alla “terza fase”, la più drammatica. Il governo filonazista di Vichy , impegnatosi a consegnare gli ebrei alle forze d’occupazione tedesche, accettò che venissero deportati anche i loro figli sotto i sedici anni. La storia del Camp des Milles mostrò il volto peggiore, con le intolleranze, gli ingranaggi, l’ideologia xenofoba e antisemita che portò alla deportazione di più di duemila uomini, donne e bambini ebrei dal campo in Provenza  al lager di Auschwitz, attraverso Drancy e Rivesaltes. Con l’aiuto del pastore protestante Henri Manen e dell’ex guardiano Auguste Boyer (insigniti del titolo di “giusti” dello Stato di Israele) alcuni poterono fuggire. La maggioranza non fece più ritorno. Tra i bambini c’erano Jean Krauss, età: un anno; Danielcamp de milles4 Kaminsky, due anni; Jürgen Schild, due; Noëmie Kaminsky, sette; Maria Kleinkopf, quattro; Rachel Rosner, cinque; Willy Zwirn, sei; Isaac Strumer, nove. All’esterno del Memoriale, su un binario morto, c’è ancora un vagone ferroviario di quell’epoca, a ricordarli. Inaugurato a settembre 2012, il Camp des Milles ora è un memoriale dove il percorso di visita, distribuito su 15 mila metri quadri, si sviluppa attorno alle tematiche della storia, della memoria e della riflessione. In quello che viene soprannominato il “Ve’ l’ d’ Hiv” del sud ( nel Vélodrome d’Hiver di Parigi, vennero internati 12.884 ebrei , dopo la retata del 16 luglio del ‘42– tra i quali 5.802 donne e 4.051 bambini – tutti deportati nei lager nazisti,vittime della “soluzione finale“), oggi si fa didattica della memoria e ci vengono le scuole con i loro studenti e docenti. Per non dimenticare la storia e ciò che può insegnare, per sconfiggere ignoranza ,indifferenza e razzismo. Per tener ben desta la ragione ed evitare che il suo sonno generi ancora i mostri che fecero del Camp des Milles, nonostante la bellezza del paesaggio attorno, dipinto nei quadri di Paul Cézanne, un luogo che restituì a chi fu costretto a viverci tanto dolore e sofferenza .

Marco Travaglini

A.P.R.I. onlus ricevuta dal sindaco di Giaveno

Martedì 7 Agosto il sindaco di Giaveno Carlo Giacone ha ricevuto in Municipio una delegazione ufficiale di cittadini disabili visivi aderenti all’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I.-onlus). I non vedenti erano rappresentati dal presidente APRI-onlus Marco Bongi e dal delegato zonale Valter Perosino. Nel corso del cordiale colloquio si sono affrontate, col primo cittadino, una serie di problematiche vissute dalla categoria sul territorio: dall’abbattimento delle barriere sensoriali ai servizi di trasporto, dalle questioni socio-assistenziali alla possibile collaborazione in progetti comuni. L’associazione si è inoltre messa a disposizione dei tecnici comunali per valutare insieme le soluzioni di accessibilità nei futuri progetti relativi al rifacimento di viabilità ed arredo urbano. In particolare, per quanto riguarda il territorio giavenese, si è valutata l’opportunità di predisporre una cartellonistica tattile che possa rappresentare e descrivere i principali monumenti della città. “Abbiamo trovato una persona molto sensibile e disponibile” – ha commentato il presidente di APRI-onlus Marco Bongi – “Carlo Giacone conosceva molto bene, tra l’altro, la nostra ex-vicepresidente Eleonora Manzin, una poetessa non vedente giavenese. E’ al corrente dunque dei problemi della categoria e si è mostrato molto ben disposto alla collaborazione”.  L’associazione ha infine chiesto ufficialmente al primo cittadino, così come sta facendo in molti comuni piemontesi, l’intitolazione di una via o giardino pubblico al grande educatore Louis Braille (1809 – 1852), l’inventore dell’alfabeto tattile utilizzato dai non vedenti in tutto il mondo. Sarebbe un gesto di attenzione che non costa nulla economicamente ma avrebbe un alto valore morale.

Addio a Giagnoni, l’allenatore col colbacco

Sul sito del Torino calcio si dà l’annuncio della morte, a 85 anni, dell’ex ct granata che allenò anche Milan e Roma

“Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club – dirigenti, dipendenti, allenatori, calciatori, settore giovanile – profondamente addolorati, – si legge nel comunicato –  esprimono il commosso cordoglio e la vicinanza ai famigliari di Gustavo Giagnoni, mancato all’affetto dei suoi cari e dei suoi tantissimi amici”. Si legge ancora sul sito del Toro: ” Apprezzato professionista del nostro calcio, Giagnoni resterà nel cuore dei tifosi anche per la sua profonda umanità e per il temperamento sanguigno: erano gli anni del tremendismo granata e lui, l’allenatore con il colbacco, seppe esaltare quell’orgoglioso senso di appartenenza sfiorando con il Toro lo scudetto nella stagione 1971-72 e ponendo le basi per la vittoria del campionato nel 1976. In carriera ha forgiato generazioni di giocatori: nel 1982-83, a Cagliari, anche Walter Mazzarri che oggi lo ricorda con grande riconoscenza”

Tajani e Chiamparino: “Con la Tav lavoro e crescita”

Il presidente del Parlamento Europeo è oggi in Valle di Susa. Al centro della visita la questione Tav “Fare oppure no la Tav ha dei costi – ha detto Tajani – , ma se non si fa sfumano 15 mila posti di lavoro e non si hanno benefici ambientali come la riduzione  delle emissioni”, inoltre “continuerebbero a circolare le merci pericolose sulle strade come insegna purtroppo  l’incidente di Bologna”. La visita di Tajani è accompagnata dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino e dall’eurodeputato Alberto Cirio. Per il governatore del Piemonte la Torino – Lione è “la principale opera europea, che favorisce la crescita, il risparmio di energia e la tutela dell’ ambiente”. Il premier Giuseppe Conte interviene a distanza da Roma: “”La Tav è all’ordine del giorno nell’agenda del governo e come anticipato da Toninelli stiamo esaminando costi e benefici, con l’impegno a una revisione integrale su questo punto”.

Madre denuncia figlio rapinatore

I carabinieri hanno arrestato i due rapinatori che lo scorso 20 settembre presero d’assalto la tabaccheria ‘Rivella’ di Rivoli. Si tratta di due giovani di 26 e 18 anni. Sono stati individuati grazie alle telecamere di sorveglianza del negozio e alle impronte digitali. La madre di uno dei ragazzi, il 26 enne,  aveva già segnalato il comportamento del figlio alle forze dell’ordine, spiegando che il figlio si drogava, spacciava e aveva nascosto alcuni  passamontagna in casa.

Violentata dal figlio drogato? La procura indaga

Le pagine torinesi de La Stampa riportano la vicenda di una donna che ha dichiarato di essere stata violentata dal figlio drogato di crack. Lei, 50enne, ha denunciato il figlio di 30, che è stato arrestato dalla polizia. Ora la procura sta indagando. Il figlio, interrogato, si è detto innocente. La madre è stata accompagnata al centro anti violenza del Sant’Anna.