redazione il torinese

Emodinamica al San Giovanni Bosco. La replica dell’Asl

Di seguito la comunicazione dell’ ASL Città  di Torino in risposta alla notizia sull’Emodinamica dell’ospedale San Giovanni Bosco pubblicata dal “Torinese” nella sezione Politica

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“Nella mattina dell’8 agosto si è resa necessaria la riparazione di un angiografo, per il quale la Ditta produttrice ha immediatamente identificato da remoto il guasto e spedito il pezzo di ricambio per la riparazione, che potrebbe avvenire già oggi.​ Nessun paziente è incorso in alcun problema né è stato trasferito. La Direzione Sanitaria del San G. Bosco ha doverosamente avvertito il 118 e le Direzioni degli altri ospedali dell’impossibilità temporanea ad accettare pazienti per angioplastica primaria. La Dottoressa Patrizia Noussan, Direttore della Cardiologia del S.G. Bosco precisa che “non vi è stato alcun problema assistenziale ed è già in corso una programmazione che prevede il rinnovamento e il potenziamento delle tecnologie e degli spazi attualmente in uso all’Emodinamica e alla Radiologia interventistica del San G. Bosco”.

Ufficio Stampa 

ASL Città di Torino

​Silvana Patrito

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AGGIORNAMENTO La ASL Città di Torino comunica che, come previsto, il guasto all’angiografo  è  stato riparato nella mattinata odierna e dalle ore 13.30 odierne l’Emodinamica del San Giovanni Bosco​ è nuovamente in funzione per tutti i pazienti interni ed esterni. Come da prassi, il 118 e le Direzioni degli altri ospedali sono stati avvisati della regolare ripresa dell’attività.

 

Refrigerio alla fontana

FONTANAPer trovare un po’ di refrigerio cosa c’è di meglio della fontana di piazza Castello? La foto ci è stata inviata dal lettore Federico Catalano.

IL TAEG NON E’ CHIARO? SDL OTTIENE GIUSTIZIA DALL’ARBITRO BANCARIO

Importante pronuncia ottenuta a Bari dall’azienda di Serafino Di Loreto 

E’ bene prestare sempre massima attenzione quando si firma per una qualsivoglia linea di credito. La banca non aveva incluso il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) all’interno del costo complessivo della polizza assicurativa di un finanziamento personale, contratto nel 2009 da un cittadino del Sud. Con l’ulteriore aggravante che l’istituto di credito avrebbe rappresentato al cliente in oggetto la possibilità di stipulare, per sua maggior tutela, anche una copertura assicurativa, data contrattualmente dall’istituto come accessoria e facoltativa, ma che in realtà, per legge, aveva invece natura obbligatoria. E, dunque, con il chiaro obbligo di una determinazione del TAEG stesso al suo specifico interno che nel caso di specie, con l’inclusione degli stessi costi assicurativi, ha toccato quota globale 11,40%, superando così di gran lunga il tasso del 10,78% previsto dal contratto.

Il Collegio di Bari dell’Arbitro Bancario e Finanziario cui il consumatore protagonista della vicenda ha opposto reclamo, ha evidenziato l’efficacia delle contestazioni specifiche avanzate dal cittadino in questione all’istituto di credito, suffragate da perizie risultate attendibili ed efficaci al buon esito della controversia. Che, grazie alla professionalità del pool di esperti di SDL Centrostudi Spa’, dal 2010 la prima azienda italiana leader nella lotta alle iniquità di banche e Fisco ingiusti fondata da Serafino Di Loreto, ha potuto ottenere giustizia. L’Arbitro, infatti, ha promulgato una sentenza favorevole al cittadino, disponendo con effetto immediato che l’istituto di credito rideterminasse il piano di ammortamento applicando il tasso sostitutivo di legge. E generando, dunque, un consistente rimborso al ricorrente per l’eccedenza indebitamente percepita, per un importo complessivo di € 12.435,23. “Casi come questi sono più diffusi di quel che si pensi”, commenta soddisfatto Serafino Di Loreto. “Banche e finanziarie vanno combattute sul loro stesso terreno, quello dell’analisi dei dati. Solo così è possibile ottenere efficacemente giustizia nei confronti di tutte quelle vessazioni nascoste nei conti correnti a insaputa dei risparmiatori, che non fanno altro che arricchirle senza titolo”, conclude serafico il fondatore di SDL Centrostudi Spa’

Con EasyJet nuovo volo per Berlino

EasyJet amplia l’offerta internazionale per i passeggeri in partenza da e per l’aeroporto di Torino con il nuovo volo Torino – Berlino Schoenefeld. Il volo è in vendita da oggi sul sito easyJet.com, sull’app mobile e sui canali GDS
easyJet volerà da Torino a Berlino Shoenefeld con 3 frequenze settimanali – il martedì, il giovedì e la domenica – a partire dal prossimo 28 ottobre. La novità è parte della strategia di espansione del network easyJet, volta a garantire una maggiore offerta per i passeggeri piemontesi, sempre più connessi con le principali destinazioni europee. Con Berlino Schoenefeld, infatti, salgono a 6 i collegamenti di easyJet messi a disposizione dei viaggiatori in partenza da Torino: Bristol, Londra Gatwick, Londra Luton, Manchester e il nuovo collegamento per Napoli operativo tutti i giorni dal prossimo 3 settembre. Un collegamento importante per l’Aeroporto di Torino, che sarà connesso con la capitale tedesca con volo conveniente e con frequenze adeguate sia per il traffico business che leisure, oltre a offrire nuove opportunità di turismo verso il Piemonte per i residenti nel Nord Est della Germania.

Da Torino Operativo da/a                           Voli settimanali
Berlino Schoenefeld 28/10/2018                3 (mar, gio, dom)

Bmw richiama 300 mila veicoli

La BMW richiama in Europa 324.000 vetture diesel per il rischio di incendi legato a un modulo di ricircolo dei gas di scarico. Il difetto è nelle serie 3, 4, 5, 6 e 7, nella serie X3 e  X6 equipaggiate con i motori diesel a 4 cilindri, vetture  prodotte da aprile 2015 a settembre 2016 e quelle con motori diesel a 6 cilindri dal luglio 2012 al giugno 2015. Il componente potenzialmente difettoso deve essere controllato ed eventualmente sostituito per evitare il rischio che piccole quantità di liquido di raffreddamento possano miscelarsi a fuliggine e tracce di olio creando una miscela  che potrebbe incendiarsi a temperature elevate.

SANITÀ, TRONZANO (FI): “EMODINAMICA PARALIZZATA  AL S. GIOVANNI BOSCO”

Da martedì un guasto al macchinario del reparto di Emodinamica del S. Giovanni Bosco ha bloccato l’attività dei medici e i pazienti sarebbero stati dirottati al Maria Vittoria. “Si tratta di una situazione surreale. Il S. Giovanni Bosco ha un solo macchinario di quel tipo. La rottura è avvenuta mentre si operava su un paziente, per fortuna non ci è scappato il morto. Se il San Giovanni bosco è un hub allora così deve essere trattato. Oggi invece è finanziato come una Asl e non come una azienda ospedaliera ovvero non ha i soldi per avere strutture adeguate a servire un bacino ampio come gli si richiede. Le due emodinamiche sarebbero il minimo necessario per un ospedale di quel tipo. Mi chiedo che tipo di strategia abbiano la giunta e l’assessore. Sulla sanità non si deve fare campagna elettorale ma si deve avere una strategia che non c’è nel modo più assoluto.” A dichiararlo il capogruppo di Forza Italia in Commissione Sanità Andrea Tronzano. Aggiunge Andrea Fluttero, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte ed ex Sindaco di Chivasso: “Ritengo inaccettabile quanto successo. Non ho mai sostenuto posizioni campanilistiche e quindi penso che sia possibile chiedere ai chivassesi di fare dei chilometri – dopo la chiusura del reparto di Emodinamica – ma a fronte di un servizio di qualità migliore, con meno rischi per i pazienti grazie ad apparecchiature all’avanguardia. Quello che è accaduto ieri invece dimostra che l’assessore alla Sanità non ha provveduto a investire in modo adeguato sulle apparecchiature degli ospedali nei quali ha spostato centinaia di pazienti. Stiamo parlando del reparto di Emodinamica dove si trattano pazienti critici. All’Ospedale Giovanni Bosco serve il raddoppio dell’emodinamica, altrimenti è giusto pretendere la riapertura di tale reparto anche a Chivasso”.

Tifosi in festa accolgono i giocatori bianconeri alla Continassa

Erano trecento i tifosi  che ieri hanno atteso e ricevuto  alla Continassa i giocatori  della Juventus alla ripresa dell’attività. Gli  juventini hanno voluto accogliere in un clima di festa i calciatori reduci dalla  tournée statunitense, riunitisi al gruppo di ritorno dal mondiale. Data la presenza numerosa la polizia ha chiuso al traffico via Traves. Ora l’attività riprende a ranghi completi, manca solo il  francese Matuidi.

Agosto al Museo Egizio

Dalle origini all’epoca delle piramidi

Giovedì 9 agosto alle ore 15:40, il Museo Egizio propone la vista guidata  “Dalle origini all’epoca delle piramidi”.

Il percorso si articola in modo specifico al Secondo Piano espositivo. La visita guidata illustra le caratteristiche delle comunità di villaggio che abitavano l’antica Valle del Nilo in Epoca Predinastica, ripercorrendo in sintesi le dinamiche che hanno condotto alla complessa unificazione del regno. Vengono esaminati i reperti più rappresentativi della cultura materiale del IV millennio a.C., generalmente sconosciuti al grande pubblico. Le più antiche tradizioni cultuali sono indagate nella loro evoluzione storica, fino all’analisi dei corredi e delle sepolture private di importanti personaggi legati all’ambiente di corte e funzionari (Tomba di Ignoti e Tomba di Iti e Neferu).

 

INFORMAZIONI UTILI

Dalle origini all’epoca delle piramidi

Pubblico: adulti

Data e orari: 9 agosto 2018, ore 15:40

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

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“Museo Egizio Nascosto”: una visita guidata alla scoperta del Museo, della sua fondazione e dei reperti che custodisce

 

Venerdì10 agosto alle ore 19:00, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – propone la una nuova visita guidata Museo Egizio Nascosto, un percorso per mettere in luce le curiosità più interessanti sulla fondazione del Museo.

La visita guidata, della durata di 90 minuti, ha come obiettivo quello di raccontare  il Museo Egizio, dalle origini della sede che lo ospita, alla natura dell’esposizione permanente. Durante il percorso, la descrizione dei reperti è accompagnata dalla narrazione di alcuni aneddoti che consentono di scoprire le meraviglie e gli aspetti più insoliti della cultura materiale egizia custoditi dal Museo

 

 

INFORMAZIONI UTILI

Museo Egizio nascosto

Pubblico: adulti

Data e orari: 10 agosto 2018, ore 19

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

 

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Al Museo Egizio appuntamento con “Geroglifici: che emozione!” per conoscere l’affascinante scrittura dell’antica civiltà dei faraoni

 

Sabato 11 e domenica 12 agosto, alle ore 10:10, il Museo Egizio propone ai bambini dai 6 agli 11 anni, accompagnati dai genitori, l’opportunità di intraprendere un viaggio alla scoperta dell’affascinante scrittura dei faraoni: i geroglifici.

La visita guidata, intitolata “Geroglifici: che emozione!”, offrirà ai piccoli visitatori la possibilità di conoscere in prima persona il profondo sapere faraonico celato nelle misteriose iscrizioni.

Aiutati dall’egittologo museale, i giovani visitatori e i loro accompagnatori saranno coinvolti nella scoperta del funzionamento base dell’affascinante scrittura geroglifica. Approfittando dell’occasione, inoltre, potranno osservare con attenzione i reperti egizi distribuiti lungo tutto il percorso della visita, alla ricerca di nomi e formule legate alle superstizioni e ai desideri degli antichi Egizi, talvolta sorprendentemente simili ai nostri.

Un percorso intrigante, capace di dare vita ai messaggi trasmessi da alcuni dei protagonisti della civiltà nilotica, che punta l’attenzione sul fascino della scrittura geroglifica, un’arte rivelata a pochi eletti grazie ad un lungo e complicato insegnamento.

 

INFORMAZIONI UTILI

Geroglifici: che emozione!

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: 11-12 agosto, ore 10:10

Durata: 90 minuti

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

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SESHEN: LUCE DI VITA ETERNA

 Appuntamento al Museo Egizio per conoscere i miti e i significati del fiore di loto

Sabato 11 e domenica 12 agosto, alle ore 15:00, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – organizza la visita guidata “Seshen: luce di vita eterna”.

“Seshen” è il nome con il quale gli antichi egizi chiamavano il fiore di loto. Si tratta di un simbolo fortemente connesso alla luce del sole e presente in molti miti faraonici: si narra, infatti, che fu proprio un loto, emerso dalle acque primordiali, a diventare la culla in cui ogni mattina nasce il sole.

 

Durante questa visita, il pubblico sarà guidato attraverso le sale del Museo, alla scoperta dei reperti più significativamente connessi a questo elemento: raffigurato nei corredi funerari, nell’architettura e nei prodotti artigianali, il fiore di loto simboleggiava per gli antichi egizi la rinascita dopo la morte, la vita eterna, il rinnovamento e la connessione con il sole.

 

 INFORMAZIONI UTILI

Seshen: luce di vita eterna!

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: 11-12 agosto

Durata: 120 minuti

Prezzo al pubblico: € 8,00 (biglietto di ingresso escluso)

 

Petto di pollo agrumato

pollo cinese

Gusto intrigante, aspro ma non troppo, molto gradevole al palato

L’ingrediente principe di questo semplice arrosto di pollo sono i “kumquat”, conosciuti anche come mandarini cinesi, piccoli agrumi  di forma ovale con buccia liscia molto dolce, polpa succosa ed aspra, molto profumati ed aromatici, versatili ingredienti per  realizzare sfiziose ricette e piatti innovativi.

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Ingredienti per 6 persone:

1 grosso petto di pollo intero

200gr. di kumquat (mandarini cinesi)

1 spicchio di aglio

1 rametto di rosmarino

2 bicchieri di vino bianco secco

Olio, sale, pepe q.b.

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Lavare molto bene i kumquat. In un tegame scaldare l’olio con l’aglio, adagiare il petto di pollo e lasciarlo rosolare molto bene da tutti i lati a fuoco vivace, sfumare con il vino bianco. Abbassare la fiamma, cuocere per circa 10 minuti, salare, pepare unire i kumquat interi. Proseguire la cottura per altri 30/40 minuti sino a quando i kumquat saranno morbidi, quasi disfatti.

Gusto intrigante, aspro ma non troppo, molto gradevole al palato.

 

Paperita Patty

Camp des Milles : la memoria della deportazione ai tempi di Vichy

camp de milles2Il Memoriale è l’unico luogo di internamento, di transito e di deportazione ancora intatto e aperto al pubblico in Francia, dove la memoria e la storia della Shoah s’incrocia e sovrappone ai crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale dal governo collaborazionista e filonazista di Vichy

Al Chemin de la Badesse, distante pochi chilometri da Aix-en-Provence, si trova il Memoriale del Camp des Milles. Siamo nel sud della Francia, dipartimento delle Bocche del Rodano, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il Memoriale è l’unico campo di internamento, di transito e di deportazione ancora intatto e aperto al pubblico in Francia, dove la memoria e la storia della Shoah s’incrocia e sovrappone ai crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale dal governo collaborazionista e filonazista di Vichy e alle assurdità della prigionia degli “indesiderabili”.Il cielo è coperto ma l’autunno è ancora dolce attorno alla grande fornace di Les Milles dove, tra il ’39 e il ’42, vennero internati migliaia di antifascisti d’ogni nazionalità, e, in seguito, gli ebrei avviati allo sterminio. Le alte ciminiere, come sentinelle mute, stanno ancora lì, circondate dalla campagna provenzale. Dentro l’antico refettorio dei guardiani del campo, si vedono ancora le pitture murali, opera degli artisti antifascisti che vi furono imprigionati.Nell’edificio vennero prima reclusi, in condizioni sempre più dure, migliaia di persone che sicamp de milles1 erano rifugiate in Francia, la maggior parte in fuga dal totalitarismo, dal fanatismo e le dalla persecuzione di alcuni paesi dell’Europa. La sua storia si articola in diverse fasi corrispondenti alle diverse categorie di internati che vi soggiornarono: cittadini del Reich e legionari, stranieri che desideravano emigrare e gli ebrei prima di essere deportati. Dal settembre 1939 a giugno 1940 fu un campo per “stranieri nemici”.

Una vicenda tragica e vergognosa, iniziata sotto la Terza Repubblica, all’inizio della seconda guerra mondiale, quando il governo francese decise di internare cittadini teschi in fuga dal nazismo e rifugiatisi in Francia. Considerati alla stregua di “soggetti nemici”, gli internati furono vittime di una miscela di xenofobia, assurdità amministrative al punto di vivere,  in condizioni  sempre più precarie, come appesi ad un filo. La scelta, nel sud-est francese, cadde su questo complesso industriale, trasformato in campo di internamento sotto il comando militare francese. Poi, nel  giugno del 1940 si aprì la seconda “fase”,  con l’invasione tedesca della Francia, la capitolazione di Parigi e la firma dell’armistizio. La Francia venne divisa in una zona militare di occupazione a nord e lungo le coste dell’Atlantico, mentre a sud fu instaurato un governo camp de milles3collaborazionista, la Repubblica di Vichy, guidata dal generale Pétain. In breve, sotto il regime di Vichy, il campo raggiunse i 3500 internati. Durante quel periodo vennero trasferiti al Camp des Milles anche gli anziani delle Brigate internazionali in Spagna e gli ebrei espulsi dal Palatinato e dal Baden- Württemberg. A partire dal novembre 1940, il campo passò sotto l’autorità del Ministero degli Interni. Le condizioni di internamento si deteriorarono: parassiti, malattie, promiscuità, mancanza di cibo, privazioni di ogni genere.

E, tra l’agosto e il settembre del 1942, si giunse alla “terza fase”, la più drammatica. Il governo filonazista di Vichy , impegnatosi a consegnare gli ebrei alle forze d’occupazione tedesche, accettò che venissero deportati anche i loro figli sotto i sedici anni. La storia del Camp des Milles mostrò il volto peggiore, con le intolleranze, gli ingranaggi, l’ideologia xenofoba e antisemita che portò alla deportazione di più di duemila uomini, donne e bambini ebrei dal campo in Provenza  al lager di Auschwitz, attraverso Drancy e Rivesaltes. Con l’aiuto del pastore protestante Henri Manen e dell’ex guardiano Auguste Boyer (insigniti del titolo di “giusti” dello Stato di Israele) alcuni poterono fuggire. La maggioranza non fece più ritorno. Tra i bambini c’erano Jean Krauss, età: un anno; Danielcamp de milles4 Kaminsky, due anni; Jürgen Schild, due; Noëmie Kaminsky, sette; Maria Kleinkopf, quattro; Rachel Rosner, cinque; Willy Zwirn, sei; Isaac Strumer, nove. All’esterno del Memoriale, su un binario morto, c’è ancora un vagone ferroviario di quell’epoca, a ricordarli. Inaugurato a settembre 2012, il Camp des Milles ora è un memoriale dove il percorso di visita, distribuito su 15 mila metri quadri, si sviluppa attorno alle tematiche della storia, della memoria e della riflessione. In quello che viene soprannominato il “Ve’ l’ d’ Hiv” del sud ( nel Vélodrome d’Hiver di Parigi, vennero internati 12.884 ebrei , dopo la retata del 16 luglio del ‘42– tra i quali 5.802 donne e 4.051 bambini – tutti deportati nei lager nazisti,vittime della “soluzione finale“), oggi si fa didattica della memoria e ci vengono le scuole con i loro studenti e docenti. Per non dimenticare la storia e ciò che può insegnare, per sconfiggere ignoranza ,indifferenza e razzismo. Per tener ben desta la ragione ed evitare che il suo sonno generi ancora i mostri che fecero del Camp des Milles, nonostante la bellezza del paesaggio attorno, dipinto nei quadri di Paul Cézanne, un luogo che restituì a chi fu costretto a viverci tanto dolore e sofferenza .

Marco Travaglini