redazione il torinese

Conoscete il museo urbano dell’aerospazio?

Il Museo Urbano dell’Aerospazio inizia all’ingresso da Corso Marche in Torino e si sviluppa attraverso le seguenti tappe:

– Fermata Metro Marche – Nespolo
– Ingresso ALTEC–IXV
– THALES
– Aeroporto Torino – Aereitalia Campo Volo Collegno
– Percorso nello Spazio
– Rotonda Manlio Quarantelli – AMX
– Rotonda Columbus
– Rotonda Exomars
– Punto Astronomico nel Parco della Dora

Le foto sono di Mario Alesina

Quando Ho Chi Minh cucinava alla Trattoria della Pesa

PESA 2PESAPESA3La tradizione popolare vuole che il futuro presidente vietnamita lavorasse come cuoco proprio in quel locale

Il Ristorante “Antica Trattoria della Pesa” è espressione della grande tradizione gastronomica lombarda, in particolare milanese. Antipasto misto di salumi e sottaceti, risotto alla milanese e al salto, pasta e fagioli, bolliti, cassoeula con polenta, ossobuco e cotoletta. Insomma, come dire la tradizione meneghina a tavola. Situato proprio dove nell’Ottocento le merci giungevano da fuori città per essere “pesate” dal dazio, il locale si trova a Garibaldi, poco distante dall’omonima stazione, in uno dei quartieri più vivaci di Milano, al n.10 di Viale Pasubio. Dove un tempo c’erano i cortili degli artigiani, attorniati dalla case di ringhiera, oggi s’incontrano gli ateliers di grandi artisti e le gallerie d’arte. L’Antica Trattoria della Pesa offre un atmosfera del tutto particolare, dagli arredi al pavimento in granigliato rosso e grigio, comune a quello di molte case milanesi di inizio secolo, per non parlare delle splendide stufe in maiolica che rimandano ai tempi in cui i locali venivano riscaldati a legna. Insomma, basta uno sguardo per cogliere quel calore che apparteneva esclusivamente ai ristoranti di un tempo, in cui spesso ci si ritrovava seduti ai lunghi tavoli dell’800 con persone mai viste prima.

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Appena fuori dalla trattoria si trova la vecchia “pesa” rettangolare in ferro, da cui 130 anni fa ha preso il nome il locale che all’epoca si trovava nei pressi  del confine tra la città e le campagne circostanti. Ma c’è anche una curiosità, testimoniata da una lapide posta sulla facciata fuori dall’ingresso. L’epigrafe ricorda che quella stessa casa fu frequentata da Ho Chi Minh negli anni ’30, durante le sue missioni internazionali “ in difesa delle libertà dei popoli”. Ma l’epigrafe pare non sia esaustiva. La tradizione popolare vuole che il futuro presidente vietnamita lavorasse come cuoco proprio in quella trattoria. La storia ci dice che nel giugno del 1931 Ho Chi Minh venne arrestato a Hong Kong dalla polizia britannica  per attività sovversiva e la Francia ne chiese l’estradizione. Per evitare la pressione diplomatica sul governatore della colonia inglese, i suoi amici diffusero la falsa notizia della sua morte. Scarcerato nel gennaio del 1933, riprese le sue missioni in giro per il mondo e per un certo periodo prese abitazione proprio a Milano, in una caratteristica casa popolare “di ringhiera” tra viale Pasubio e via Maroncelli ( nei pressi dell’Osteria della Pesa). Quella di Ho Chi Minh (in realtà uno pseudonimo poiché il vero nome anagrafico era Nguyen Tat Thanh) tra i fornelli è cosa del tutto plausibile. Nel 1912, partito per gli Stati Uniti a bordo di una nave,  lavorò come cuoco. A New York visse facendo il panettiere e altri mestieri legati sempre legati alla cucina e nel 1915 a Londra  – all’hotel Carlton – il leader vietnamita divenne chef pasticciere sotto la guida del famoso cuoco Auguste Escoffier ( ribattezzato il “Cuoco dei re, re dei cuochi“). Chissà se il tradizionale prodotto del sud-est asiatico, cioè il riso, lo cucinava con lo zafferano, alla milanese, o alla “Pesa” si occupava solo della lista dei dolci?

Marco Travaglini

Le vittime piemontesi del crollo di Genova

Sono sei le vittime piemontesi fino ad ora accertate nella tragedia  del ponte crollato sull’autostrada di Genova. Distrutte una famiglia del Pinerolese e una di Arquata Scrivia. Morta anche un’infermiera siciliana, Marta Danisi, che da alcuni mesi si era trasferita in Piemonte e lavorava all’Asl di Alessandria. Andrea Vittone, di 49 anni, con la fidanzata  Claudia Possetti di 48 anni e i due figli di lei, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, abitavano a Pinerolo. I loro corpi sono stati recuperati senza vita tra le macerie. Gli alessandrini invece erano Alessandro Robotti, 50enne, e Giovanna Bottaro, 43 anni. Quest’ultima è ufficialmente ancora dispersa.  Risultano altri tre dispersi, una coppia di Oleggio con la loro bambina di 9 anni.

 

 

Tfr, ecco le novità da conoscere

Di Patrizia Polliotto*
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Dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro non sono più tenuti ad inserire il cosiddetto tfr in busta paga QuIR nel cedolino del dipendente che ne ha richiesto l’erogazione mensile. Termina così la sperimentazione voluta dal governo Renzi nel 2015 e portata avanti per tre anni. Ad annunciare lo stop definitivo è l’Inps con il messaggio n. 2791 del 10 luglio 2018. Ecco i cambiamenti in atto. A partire dalla mensilità di luglio, i lavoratori non potranno più ricevere il rateo di liquidazione maturato mensilmente assieme allo stipendio, o Quir (quota integrativa della retribuzione) . Il tfr maturato verrà accantonato presso l’azienda, e non verrà più quindi erogato ai dipendenti di mese in mese. L’accantonamento porterà ad accumulare la bsomma che sarà versata al dipendente quando lascerà l’azienda a termine rapporto di lavoro. Non sono stati i molti i lavoratori che hanno deciso nei tre anni sperimentali di aderire all’iniziativa, soprattutto per via della mancata applicazione della tassazione agevolata sul trattamento di fine rapporto pagato assieme alla retribuzione. A differenza del tfr liquidato al termine del rapporto, che beneficia della tassazione separata, il tfr pagato ogni mese era infatti assoggettato alla tassazione ordinaria, nella generalità  dei casi più pesante. Solo negli ultimi tempi l’opzione per la Quir stava iniziando a destare un maggiore interesse nei lavoratori, per via dell’incremento della retribuzione (seppure esiguo). Pertanto, d’ora in poi il lavoratore potrà ora accantonare il tfr come avviene nella normalità dei casi, esclusivamente all’interno dell’azienda, al Fondo di Tesoreria INPS, o in ultima analisi a una forma pensionistica complementare di destinazione.

*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte
dell’Unione Nazionale Consumatori

 

dei casi più pesante. Solo negli ultimi tempi l’opzione per la Quir stava iniziando a destare un
maggiore interesse nei lavoratori, per via dell’incremento della retribuzione (seppure esiguo).
Pertanto, d’ora in poi il lavoratore potrà ora accantonare il tfr come avviene nella normalità dei
casi, esclusivamente
all’interno dell’azienda,
al Fondo di Tesoreria INPS, o in ultima analisi
a una forma pensionistica complementare di destinazione.

La città a colori

Nell’originale scatto di Roberto Barranca, realizzato nei pressi di piazza Carlina,  ecco come si può rendere più colorata la città!

 

Per il controllo dei ponti c’è anche la “scatola nera”

Dopo la tragedia di Genova anche in Piemonte le società autostradali avvieranno una serie di controlli aggiuntivi su ponti e viadotti. Si attiveranno anche le istituzioni e gli enti territoriali, per quanto di loro competenza. Da un paio di mesi sul raccordo autostradale Torino-Caselle e’ già  stata avviata la sperimentazione della prima scatola nera ideata dalla  Sysdev, in collaborazione con l’Anas. Un primo strumento è stato attivato sotto il ponte del torrente Stura al confine tra Torino e Mappano. La centralina  dispone di una serie di sensori wireless per misurare in tempo reale la deformazione, l’eventuale spostamento, la variazione di temperatura e l’inclinazione della struttura. Tutti i dati sono trasmessi direttamente  a una piattaforma software dedicata.

 

 

(Foto di Mario Alesina)

La carica dei 101. Assunzioni all’Asl To4

Nuove assunzioni annunciate dalla direzione generale dell’Asl To4 di Chivasso, Ivrea e Settimo,  che ha disposto l’inserimento di 101 operatori sanitari per far fronte alla carenza di personale. Si tratta di 85 infermieri, 6 medici urgentisti, 5 medici anestesisti e 5 pediatri. Per quanto riguarda gli infermieri, sono assunti a tempo indeterminato con il concorso pubblico attivato dall’azienda. I medici sono  assunti a tempo determinato in attesa dello svolgimento del concorso. Sono state predisposte le procedure concorsuali, che “necessitano di tempi più lunghi per assumere urgentisti, anestesisti e pediatri in modo indeterminato”, afferma il direttore generale dell’azienda, Lorenzo Ardissone.

 

(foto Asl To4)

Cultura a Ferragosto, Torino aperta per ferie

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO 

Torino è aperta a Ferragosto per chi arriva e per chi resta. Ci sono, anche quest’anno, molti motivi per visitare la città: musei aperti, eventi, mostre, offerte culturali. Anche nei giorni più caldi dell’anno Torino non perde la capacità di proporre una ricca offerta culturale ai tanti cittadini e cittadine che non lasciano la città e ai numerosi turisti che sempre più spesso scelgono la nostra città come meta del proprio viaggio. Ecco una piccola guida della città ferragostana, che non ha la pretesa di essere completa ma che sicuramente è ricca di spunti e suggerimenti per passare una piacevole giornata di festa.Le informazioni che seguono potranno subire variazioni, che prontamente verranno segnalate aggiornandone l’elenco sul sito www.comune.torino.it

MUSEI E COLLEZIONI
Ingresso a un euro per le principali collezioni della Fondazione Musei 
Il giorno di Ferragosto Gam, Palazzo Madama, Mao e Rocca del Borgo Medievale saranno accessibili al costo di un euro (anche per i possessori dell’Abbonamento Musei). Aggiungendo un’altra moneta da un euro si potranno visitare ance le mostre temporanee ospitate alla Gam (Suggestioni d’Italia), a Palazzo Madama (Carlo Magno va alla guerra) e al Mao (Orienti). Un euro il costo per visitare l’Orto Botanico (dalle 10 alle 19).


Palazzo Madama
In corso la mostra “8 Scenografie per Macbeth”, in una libera passeggiata tra progetti e lavori realizzati dagli studenti del Politecnico che hanno frequentato il workshop di scenografia e musica organizzato dalla facoltà di Architettura e dal Teatro Regio di Torino: fonte di ispirazione, il Macbeth di Giuseppe Verdi in scena al Teatro Regio la scorsa stagione.
Gam – Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino
La Galleria propone a Ferragosto un affascinante itinerario guidato per presentare i suoi capolavori del Novecento. Costo: 5 euro + euro 1 biglietto d’ingresso alla mostra, biglietto d’ingresso gratuito per aventi diritto. Info e prenotazioni 011.5211788 o prenotazioniftm@arteintorino.com.
Museo Egizio
Per tutta la settimana di Ferragosto, da lunedì 13, il Museo Egizio osserverà l’orario 9-21. Soltanto venerdì 17 l’orario sarà prolungato alle 22,30 e l’ingresso dopo le 18,30 costerà 5 euro, anche per i possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card.
Musei Reali
Domenica 12 agosto ci sarà un’apertura speciale, oltre che della Galleria Sabauda, di Palazzo Reale e Armeria, anche della Biblioteca Reale (con orario 9-13; 15-19). Sarà possibile, in questa occasione, visitare la mostra “La cucina di buon gusto”, con ricettari antichi, documenti e suppellettili, che evidenziano la passione dei Savoia per la buona tavola.
Martedì 14 si entrerà in tutti i musei dalle 20 alle 23 con 3 euro, stesso prezzo per le visite in notturna (21-24) a Ferragosto. 
La Venaria Reale
La vigilia di Ferragosto la Reggia di Venaria sarà teatro di una Festa che, a fianco delle collezioni permanenti e delle mostre temporanee (“Easy Rider”, “Genesi” di Salgado, “La fragilità della bellezza” e “Preziosi strumenti, illustri personaggi”), dei giardini e del Bucintoro dei Savoia, offrirà alcuni momenti “speciali”: Una “Sera d’Estate” extra con il videomapping “Illuminare il Barocco” sulla facciata della Galleria Grande (a partire dalle 22 tre proiezioni) e le coreografie musicali del Teatro d’Acqua della Fontana del Cervo, nella Corte d’Onore (alle 19 e alle 23.15). Lunedì e martedì consueta apertura ore 10/17, cancelli riaperti per la festa del 14 agosto alle 19 e chiusi alle 23,30, al prezzo d’ingresso di 10 euro. Il 15 agosto orario festivo: 10/19,30.
Fondazione Merz
Aperto anche a Ferragosto, in mostra “Mario Merz Sitin”. Via Limone 24, orario 11-19, lunedì 13 chiuso. http://www.fondazionemerz.org/. 
Castello di Rivoli
Il 15 agosto apertura 10-19 con le rassegne “Metamorfosi” e “Giorgio De Chirico”. Attivo il servizio navetta Rivoli Express con biglietto a 3 euro, che dà diritto all’ingresso ridotto al museo.
Museo del Risorgimento
Aperto con il consueto orario 10/18 anche lunedì 13, il museo propone le Visite guidate teatrali: alle ore 14.30 e alle ore 16. Costo: 5 euro per la visita teatrale da aggiungere al prezzo del biglietto di ingresso. Ancora i corso la mostra fotografica “Arma il prossimo tuo”. Prenotazione allo 011 5621147.
Pinacoteca Albertina
Apertura straordinaria per Ferragosto con orario 10/18. Mostra in corso: “Cesare Ferro Milone. La magia del colore tra Torino e Bangkok”.
Museo del Cinema
Apertura straordinaria il 14 agosto, con il consueto orario 9/20. Mostra in corso: “#Soundframes, cinema e musica in mostra”.
Per l’orario d’apertura degli altri musei e collezioni consultare la tabella allegata.

RASSEGNE
Cinema a Palazzo Reale
Le proposte del cinema all’aperto nel cortile d’onore del Palazzo Reale: martedì 14 “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Malcolm McDonagh; mercoledì 15 “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson. Inizio ore 22, biglietto a 6 euro (ridotto Abbonamento Musei, universitari e under 18, 5 euro. Pensionati e convenzioni 4 euro). Info: www.distrettocinema.it, info@distrettocinema.com, tel. 324.8868183.
Festa per chi resta
Mercoledì 15 agosto ore 21: al Mausoleo della Bela Rosin, in strada castello di Mirafiori 148/7, nell’ambio della “Festa con chi resta” Assemblea Teatro propone “Viva la vida!”, scritto da Pino Cacucci, interpretato da Annapaola Bardeloni, con la partecipazione di Luisella Tamietto; montaggio video di Marco Pejrolo, regia di Giovanni Boni e Renzo Sicco. Ingresso 3 euro. Nelle serate precedenti la compagnia teatrale torinese propone “L’albero di Anna” lunedì 13 e “Paolino” martedì 14, sempre con inizio ore 21. Info: www.assembleateatro.com.
Per essere aggiornati su tutte le iniziative e gli eventi disponibili nel mese di agosto, si può consultare il sito https://www.torinoestate.it/ che presenta i programmi di Tutta Mia la Città e Torino Estate.

INFORMAZIONI TURISTICHE
Percorsi nella città barocca
Nella pagina http://www.comune.torino.it/musei/percorsi/ vengono offerti alcuni suggerimenti per conoscere la città e apprezzare i suoi monumenti e i suoi musei, oltre alla piacevolezza delle passeggiate nel centro città.
Pacchetti turistici
Alla pagina www.turismotorino.org/it/pacchetti sono invece disponibili i pacchetti turistici offerti da Turismo Torino, pensati dalle agenzie incoming per le diverse esigenze di chi sceglie Torino per trascorrervi il weekend di Ferragosto.
City Sightseeing Torino
Scoprire Torino da un alto punto di vista con il bus turistico della città. Informazioni presso https://www.city-sightseeing.it/it/torino/ 
La cucina tipica piemontese in… estate
Ogni week end da luglio a settembre è possibile chiedere e gustare le ricette della tradizione nei ristoranti e nelle trattorie aderenti: per vivere un’esperienza indimenticabile. Info: https://www.turismotorino.org/it/la-cucina-tipica-piemontese-estate 
Visite guidate “La tua prima volta a Torino”
Ogni sabato mattina alle ore 10 una visita guidata alla scoperta degli oltre 2000 anni di storia di Torino, dall’epoca romana ai fasti del Regno fino ai nostri giorni. Un percorso “regale”, nella magnificenza della Prima Capitale d’Italia, tra chiese barocche, piazze auliche e gli splendidi palazzi del Patrimonio Unesco. Visite plurilingue, durata due ore, partenza dall’Ufficio Turismo di piazza Castello. Info: https://www.turismotorino.org/it/la-tua-prima-volta-torino 
Merenda Reale
Tutti i week-end una deliziosa pausa in un caffè storico o nella caffetteria di alcune Residenze Reali. In estate la prenotazione è obbligatoria e alcuni caffè potrebbe ro essere chiusi per ferie. Info: https://www.turismotorino.org/it/il-tuo-viaggio/dove-mangiare/merenda-realer 
Royal e-Bike tour
Turismo Torino propone i tour con le bici a pedalata assistita per raggiungere senza sforzo, lungo le piste ciclabili della città, luoghi famosi e meno noti con accompagnatori cicloturistici che illustrano i luoghi attraversati raccontando aneddoti e curiosità. Info: https://www.turismotorino.org/it/il-tuo-viaggio/i-prodotti-turistici/shop-online/royal-e-bike-tour-shop-online 
Torino Coffee Card
Il pass per bere il caffè in un percorso unico tra i locali storici di Torino: cinque caffè per sostenere le attività di ricerca della Fondazione Molinette. In agosto alcuni caffè potrebbero essere chiusi per ferie. Info: https://www.turismotorino.org/it/torino-coffee-card 
Torino+Piemonte Card
Tantissime possibilità di visita e di attività a cui poter accedere con la Torino+Piemonte Card durante il soggiorno in città. Info: https://www.turismotorino.org/it/il-tuo-viaggio/le-nostre-card/torinopiemonte-card

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(mm – Ufficio stampa – www.comune.torino.it)

Perché è difficile denunciare un abuso

di  Davide Berardi *

 

Per quale ragione non si denuncia una ingiustizia? Come mai non si racconta un abuso? Perché la prima cosa che fa la vittima spesso non è raccontare? Nel momento in cui esce una notizia di una violenza di qualsiasi tipo sia, bullismo, abuso sessuale, stalking, mobbing, cyber bullismo, la prima cosa non è denunciare, non è urlare al mondo la prepotenza subita, perché non ci si ribella alla violazione immediatamente? La maggior parte delle risposte a queste domande è vergogna, ma cosa è la vergogna? Quel senso di inadeguatezza che porta a sentire un essere umano non degno, non consono, non idoneo a “non” ricevere un abuso. Un turbamento interiore profondo e scomodo da elaborare. Addirittura la vergogna fa sì che perdutamente si inizia a sentire anche di meritarlo quell’abuso, “forse è colpa mia”. La vergogna del raccontare, di essere “sporchi di violenza” poiché le persone allontanano, tengono distante da loro le cose “sporche”, le vergogne. L’essere umano gradisce il pulito, il profumato. Oggi ci sono perfino contraccettivi di vari colori e odori. Prodotti per il corpo di ogni genere. Tendiamo ad ovattare, a confezionare, quasi incravattare il nostro istinto primordiale, i nostri umori più incontrollabili, i nostri “cattivi odori mentali”, prima che fisici. Ebbene sì, mentali, dato che un comportamento, di qualsiasi gesto si parli, prende vita, inizialmente, da un atteggiamento mentale e dunque da un pensiero, giusto o sbagliato che sia.

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E raccontare un “assoggettamento” subito è giusto? Libera? Fa sentire meglio? Beh’, la violenza resta, ma fa sentire senza dubbio meno soli. Perché ciò che uccide, dopo il gesto subito, è la solitudine di portarlo con sé come un segreto, come un cesto di panni sporchi da nascondere per paura del giudizio dell’altro, per terrore che l’altro possa pensare che sia stato un gesto istigato, meritato e che dunque ne potremmo essere responsabili insieme al nostro aguzzino di turno. Un gesto di bullismo che fa perdere un occhio, un comportamento di stalking che fa smarrire il sonno, un’azione di mobbing che lancia un giaccone di uno sventurato collega da una finestra di un ufficio, un “luogo” di nonnismo dettato da gerarchie emotive egoiste e personali all’interno del quale trova sfoga la propria frustrazione individuale su chi è più debole o più indifeso o tremendamente più sfortunato di noi. Cosa si cela dietro ciò? Vigliacchi? Prepotenti seriali? Persone psicotiche o psicologicamente individui non in grado di elaborare i propri vissuti sani o feroci che siano e che, dunque, evacuano la loro esperienza, “vomitandola” sulla vita di un altro essere umano. Non vigliacchi o per lo meno non solo vigliacchi, ma individui disturbati dalla loro di vita stessa, deboli e non giustificabili. Persone che, probabilmente, a loro volta, non sono state aiutate quando dovevano esserlo e che continuano a non farsi aiutare. Individui che non accettano un dato di realtà, loro, personale, causato dalla vita. Perché piaccia o no viviamo tutti sotto la scia di un destino anarchico e, se non si riesce a tollerare questo dato di realtà, allora bisogna imparare, umanamente, non a sfogarsi su un l’altro ma a chiedere aiuto. Chiedere aiuto significa condividere la propria sofferenza con un’altra persona, significa puntare sull’empatia che dovremmo avere verso l’altro, poiché la condivisione alleggerisce dei pesi propri e altrui e, non soltanto condividendo in rete, riempiendo le bacheche dei nostri social network. La condivisione accogliente, calda, scioglie la sofferenza e permette a quel blocco sul cuore di ripartire ma, se ciò non avviene, allora l’evacuazione psicologica e fisica avverrà, spesso, nel più orribile e più facile dei modi, “violentando” il più debole, sporcandolo nell’anima. Bulli, violenti, prepotenti, stalker, mobber, non rappresentano altro che forme in cui può sfociare la fragilità umana non accolta.

 

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La violenza chiama violenza e chiama vendetta, ma le ferite non si cancellano, anzi, spesso vengono soffocate dai nostri pregiudizi contro chi ha atteggiamenti diversi dai nostri. Ciò porta la vittima a nascondere l’abuso subito, ma non si può nascondere una ferita così profonda come la violazione dell’animo umano. Allora leggiamo di suicidi, di “contro violenze”, di gesti apparentemente gratuiti, che ledono la figura dell’altro, di sfruttamento da parte di familiari verso componenti della loro stessa famiglia, sangue contro sangue, beh è importante sapere che il rapporto di parentela non determina l’affettività, ma sentenziare su una vittima di abuso, di qualunque natura sia, indubbiamente non migliora le cose, anzi dona ancora più forza e legittimità a chi compie gesti inumani solo perché non piace la spazzatura dentro casa, sul marciapiede, nel palazzo accanto. Fa paura sapere e prendere consapevolezza che l’uomo può arrivare a compiere infime atrocità, poiché siamo tutti esseri umani. Spaventa essere accumunati biologicamente ad un altro essere cattivo al punto tale da mostrarsi feroce e folle, “puzza” tutto ciò, poiché ricorda di cosa possiamo essere in grado di fare. E allora ne parliamo solo quando capita? No! Parlate di quello che vi succede, raccontate quello che vi accade, il pregiudizio o il timore di essere giudicati non sono atteggiamenti sani, non lasciate che vinca il qualunquismo o la pena per certe cose che accadono. Non siamo tutti uguali, non la pensiamo tutti allo stesso modo. Non omologate un vostro pensiero di sensibilità. Nessuno merita di subire prepotenze e chi ne rimane vittima deve sapere che non c’è vergogna nell’essere stati soggetti in un momento di offesa. Togliamo la maschera ai comportamenti scorretti, alla luce sarà più facile affrontarli e faranno meno paura. Facciamo prendere aria alla stanza della nostra intimità, il sapore e l’odore delle emozioni è il nostro, non di qualcun altro, la vergogna blocca, la condivisione libera e di qualsiasi cosa si tratti, farlo sotto la luce del sole renderà tutto meno buio di quello che è. Nessun sopruso deve impedire a qualcuno di smettere di volersi bene. Vogliatevi bene, è un obbligo emotivo.

 

*Dott. Davide Berardi, Psicologo – Psicoterapeuta

Psicologo, Psicoterapeuta ad Indirizzo Relazionale Sistemico, Docente Corsi di Accompagnamento al parto, Psicologo della riabilitazione e del sostegno nella terapia individuale e familiare, Terapeuta del coraggio emotivo.

davide_berardi_78@yahoo.it      

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