Era in cerca di funghi Vittorio Parotto di 77 anni morto in valle di Susa, a Condove. E’ scivolato da un dirupo per cinquanta metri, i vigili del fuoco, impegnati nelle ricerche da ieri sera hanno trovato il corpo oggi. Sarebbe morto a causa di un grave trauma cranico. I carabinieri indagano sulla vicenda.
Il noto Legale ha scritto un libro di grande successo curato dal giornalista Maurizio Scandurra
Anche i Vip sono oggetto di truffe. Lo racconta il libro ‘La sola dei famosi’ – il cui titolo è una divertente parodia del nome di un noto reality show, scritto da Patrizia Polliotto. Uno tra gli avvocati italiani più famosi, che divide la propria brillante carriera tra incarichi al vertice in alcune fra le più importanti società italiane (è stata in ‘Compagnia di San Paolo’, nel gruppo ‘IREN’, nel gruppo ‘Finmeccanica’, attualmente in ‘Juventus’, ‘Igea Banca’, ‘Zucchi’, nel Cda del Fondo ‘Nb Aurora’ e nel Comitato Etico della Onlus ‘Costruire!’), e un’autentica passione nella difesa dei diritti dei più deboli: i consumatori italiani, cui questo libro è dedicato. Un ricco vademecum che, attraverso il racconto degli imbrogli subiti dai personaggi famosi, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica a una corretta cultura del consumerismo. Il libro, infatti, è consigliato dall’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più antica associazione di categoria italiana, di cui l’Avvocato Polliotto presiede il Comitato Regionale del Piemonte. ‘La sola dei famosi’, curato dal giornalista Maurizio Scandurra, reca due prefazioni. “La prima è di Enrico Ruggeri, che racconta di una singolare disavventura occorsa a due sue zie campionesse di longevità: 91 e 94 anni ciascuna. Convocate entrambe in banca, a una di queste viene fatto sottoscrivere un piano di risparmio pluridecennale che, secondo quanto proposto, avrebbe fruttato denaro dopo almeno vent’anni, ad ampio superamento della soglia del secolo di vita. Pura follia“. Prosegue l’Avvocato Polliotto: “La seconda prefazione l’ha firmata la showgirl Simona Tagli. Narra di come più volte nel corso della carriera, a sua insaputa, impresari da strapazzo e senza scrupoli abbiano illecitamente reclamizzato la sua presenza in vari eventi di spettacolo, in nome di una non meglio precisata forma di beneficenza“, spiega Patrizia Polliotto.
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Nel libro, che raccoglie ben oltre 100 casi di truffe accadute ai vip, c’è anche il caso di “Mara Venier, e l’amata coppia Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Nel 1994, la signora della domenica fu vittima di un commercialista truffaldino che disonorava le tasse, intascando illecitamente il denaro versato dalla conduttrice. A seguito di quell’episodio fu varata la ‘Legge Venier’ n° 423 del 1995. Grazie a essa, il contribuente non può subire sanzioni tributarie di alcun genere se è dimostrato che la responsabilità dei fatti contestati è di una terza persona: in questo caso, del consulente. Appena un anno prima, stessa sorte era ingiustamente toccata a Sandra e Raimondo, che si videro frodare ben 316 milioni delle vecchie lire“, precisa l’autrice. “E Red Canzian? Aveva cercato in passato un buon consiglio per investire bene i propri onesti risparmi. Cifre con parecchi zeri, raccolti in anni di onorata carriera artistica. Si rivolse così a un funzionario di una nota banca trentina che aveva fama di essere un vate della finanza, ma poi indagato per truffa. Nel frattempo, però, il denaro di Canzian sparì“.
Esistono numerosi casi legati anche “al cosiddetto furto d’identità, diffusosi con il dilagare di internet, che ha colpito il bel Gabriel Garko. Fu vittima di un delinquente che, spacciandosi per lui, abbordava sul web ragazzine dall’ormone impazzito e dallo spogliarello in webcam a dir poco facile“, aggiunge Patrizia Polliotto. “E Belen Rodriguez? Fu ignara vittima di un raggiro da parte di ignoti che nel dicembre del 2011 avevano pubblicizzato un sito sul quale, al costo della modica cifra di 5 euro, si sarebbero potute vedere foto intime della nota showgirl. Ovviamente, una bufala“. Dalle truffe non è rimasta immune neanche Rita Dalla Chiesa. “Fu un vero scossone quello che fece tremare Forum il 28 marzo del 2011. Avanti al giudice togato della nota trasmissione apparve una signora – in tutto e per tutto una falsa litigante – dichiaratasi “terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa”. Pretendeva dal marito, avendo lei inscenato una finta causa di separazione, un contributo una tantum al posto degli alimenti per poter ricostruire la propria boutique, andata distrutta nel terribile sisma del 2009 che colpì l’Abruzzo e L’Aquila“.
“La succursale di via Perrone è stata oggetto del mio impegno e del mio lavoro negli ultimi mesi ed è un caso tipico di un patrimonio scolastico cittadino che necessita interventi urgenti. La mia solidarietà va anche alla Circoscrizione 1, che dovrà probabilmente ridimensionare i servizi ospitati nel complesso di via Meucci”
Dicembre 2017-dicembre 2018: dodici mesi. Se tutto andrà bene, tanto ci vorrà perché 80 ragazzi della succursale di via Perone dell’Istituto Bosso Monti possano tornare a frequentare le lezioni in aule loro appositamente dedicate (quelle che si stanno predisponendo nella sede di via Meucci con i 100mila euro messi a disposizione della Città Metropolitana). Al momento, causa caduta dell’intonaco lo scorso dicembre, gli alunni delle cinque aule inagibili sono divisi in diversi ambienti del complesso di via Meucci e nella struttura di via Perrone, oggetto di un mio sopralluogo all’inizio di quest’anno. In via Perrone trecentocinquanta ragazzi divisi in quindici classi seguono, ogni mattina, le lezioni in aule spesso anguste e inadeguate, in condizioni di sicurezza non certo ottimali. Gravi risultano soprattutto le condizioni di alcuni ambienti e di alcuni controsoffitti, così come dei servizi igienici; alcune aule sono solo parzialmente agibili; del tutto precluso, invece, è l’accesso all’ultimo piano. Parliamo di Istituto Bosso-Monti in quanto tale, ma anche in quanto esempio di quanto succede in diversi altri istituti torinesi. Esprimo la mia solidarietà anche alla Circoscrizione 1 e al suo Presidente Massimo Guerrini. La Circoscrizione sarà infatti, probabilmente, costretta a ridimensionare i servizi relativi alla Sottocommissione Disabilità e agli Uffici Cultura, Sport e Bilancio, già ospitati in via Meucci.
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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Politiche giovanili, passa il ddl
È passato in giunta regionale il disegno di legge sulle politiche giovanili che ha come obiettivo quello di finanziare le associazioni di under 30, di sostenere la mobilità internazionale, di favorire la partecipazione attiva dei ragazzi piemontesi alla vita democratica del nostro Paese. Adesso approderà in Commissione consiliare. Un passo in più verso l’approvazione e il suo divenire legge. “Già in questi anni ho lavorato per rendere più attivi i centri di aggregazione, in tutto 60, abbiamo assegnato solo lo scorso anno più di 180mila euro di fondi regionali per il loro funzionamento. E nei prossimi mesi apriremo un bando per distribuire nuove risorse”, spiega l’assessora regionale alle Politiche giovanili, Monica Cerutti. Per l’attuazione della legge, se dovesse passare al vaglio del Consiglio, sono previsti quasi 750mila euro nel triennio 2018-2020.
Ma quali sono i punti più salienti di questa norma voluta dall’assessorato, e che dovrebbe sostituire quella ormai obsoleta del 1995? Nel testo si prevede:
1 l’istituzione del registro delle associazioni giovanili. Chi si iscriverà potrà ricevere finanziamenti e ogni altro incentivo regionale previsto dalla presente legge. Se la norma sarà approvata, nel giro di qualche mese, il registro sarà attivo. Qui si potranno iscrivere le associazioni senza scopo di lucro, costituite in prevalenza da ragazzi, che si ispirano a principi di democrazia, uguaglianza, libertà;
2 l’impegno della Regione a favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica del Paese, sostenendo gli enti locali che vogliano promuovere processi di e-democracy, open government e creare le condizioni affinché i giovani siano sempre più coinvolti nei processi decisionali, anche grazie alle nuove tecnologie;
3 l’impegno a promuove lo sviluppo di luoghi d’incontro per i giovani dove sperimentare e realizzare attività educative, artistiche, culturali, sportive, ricreative e interculturali;
4 l’impegno a rendere più facile l’accesso alle informazioni riguardanti il mondo giovanile: i siti degli Informagiovani saranno tutti collegati in rete e al Portale Piemonte Giovani. Qui si troveranno anche i siti delle associazioni giovanili e tutte le informazioni interessanti per il target di utenti.
5 È poi prevista la valorizzazione degli Youth worker, operatori che si occupano di animazione socio-educativa dei ragazzi. La Regione attiverà corsi per formare questi animatori socio educativi, le cui competenze saranno certificate.
6 La nuova norma intende anche favorire la mobilità internazionale. “La Regione promuove, – si legge nel testo – d’intesa con le amministrazioni europee, statali e locali preposte, le attività legate alla mobilità, in ingresso ed in uscita, delle persone giovani mediante le politiche del volontariato e degli scambi in particolare con i Paesi dell’Unione europea e con quelli dell’area del Mediterraneo, nonché su tutto il territorio regionale e nazionale, nei settori dell’istruzione, della formazione e della cittadinanza attiva”.
7 Sarà infine istituito presso la Presidenza del Consiglio regionale il Forum regionale giovani quale organismo stabile di riferimento, confronto e discussione tra le giovani generazioni, la Regione e gli enti locali.
“In questi anni vi è stata, da parte delle istituzioni, minor attenzione alle politiche giovanili rispetto al passato. Di queste si è parlato solo in relazione al problema della disoccupazione, considerando secondario investire in politiche di cittadinanza attiva. Noi crediamo, invece, che sia importante farlo. Vogliamo puntare sui giovani, sono loro il nostro futuro. Con questo disegno di legge vogliamo prevenire atti di vandalismo e di noia, come quelli a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi. A partire dal lancio di uova contro i cittadini di Moncalieri fino alle panchine distrutte a Villar Perosa”, commenta l’assessora regionale alle Politiche giovanili, Monica Cerutti. La Regione stessa ha coinvolto i giovani, nell’iter formativo del disegno di legge, raccogliendo durante un ciclo di incontri, i loro suggerimenti.
Blitz della polizia a Borgo Aurora
Un blitz della polizia a Torino è stato effettuato ieri sera in corso Principe Oddone nel Borgo Aurora. Sequestrate una quarantina di dosi di eroina, crack e cocaina che erano nascoste tra le aiuole. Il quartiere è molto “caldo” per quanto riguarda lo spaccio e la criminalità e da tempo sono attivi comitati e associazioni di cittadini che chiedono l’intervento delle istituzioni. Nell’operazione di polizia cinque stranieri sono stati accompagnati all’ufficio immigrazione per la verifica della regolarità loro posizione in Italia.
La Mole e la luna

Foto Augusto Bizzi – Archivio
La nazionale italiana di tiro di campagna è da oggi a Spormaggiore (Trento) per l’ultimo raduno in preparazione ai Mondiali di specialità. Il collegiale si concluderà lunedì 3 settembre e nella stessa giornata gli azzurri arriveranno a Cortina, teatro dell’evento iridato dal 4 al 9 settembre. Sono ufficiali i convocati e nella lista – 18 arcieri Senior e 10 Junior suddivisi nelle tre divisioni olimpico, compound e arco nudo – compaiono anche diversi arcieri piemontesi. Nell’olimpico Senior c’è il torinese Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia), mentre nell’olimpico Junior figura l’altra torinese Aiko Rolando (Arcieri Iuvenilia). Nel compound Senior vestiranno la maglia azzurra Giuseppe Seimandi e Irene Franchini, in questi giorni agli Europei targa, entrambi tesserati per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi; nella stessa divisione Junior è convocato Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno). Piemonte presente anche nello staff tecnico della nazionale, con il Responsabile Tecnico di settore Giorgio Botto e il tecnico Matteo Fissore (l’elenco di tutti gli arcieri convocati e dei membri dello staff a questo link).
In Piemonte gli anziani, così definiti per età anagrafica (dai 65 anni in su), sono il 25,1% della popolazione (dati ISTAT 2017). Ora, con l’aumentare dell’aspettativa di vita, si distinguono due fasce d’età: gli anziani giovani (quelli fino ai 75 anni d’età) e gli anziani veri e propri. Il 48,7% delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più, di cui il 17,0% delle persone ha un’età compresa fra i 65 e i 74 anni; il 20,7% delle persone fra i 75 e gli 84 anni; l’11,1% persone con più di 85 anni (dati Istat 2015). “L’esperienza di solitudine – afferma Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte) -, connotata da profonda sofferenza, non può lasciare indifferenti le istituzioni, i servizi sociali, come neanche i comitati di quartieri, l’associazionismo, i vicini di casa. Diversi però sono i fattori che concorrono, accanto alla solitudine, verso una riduzione del benessere e della qualità di vita delle persone anziane: la crisi economica e lavorativa che ha comportato in diversi casi la fuoriuscita dal mercato del lavoro prima dell’età pensionabile; la configurazione della famiglia come mononucleare (composta cioè da una sola persona); il perpetuarsi di un welfare familistico in cui “i nonni” sono ancora gli unici ad essere da un lato deputati alla cura dei nipoti, dall’altro detentori di un bacino economico a cui i giovani è negato il raggiungimento”. “Occorre agire per individuare progetti volti alla socializzazione, incrementare ruolo attivo dell’anziano nella società tutta (contesti intergenerazionali), incoraggiare protagonismi, non solo legati all’associazionismo, e aumentare le opportunità formative (Life Long Learning)”.
(foto: il Torinese)
Tra i parchi zoologici riconosciuti dalla legge in Italia, circa una cinquantina, il Safari Park Lago Maggiore (Pombia-Novara) si impegna a portare avanti i progetti legati alla tutela degli animali
Uno di questi si chiama SOS Elefanti Onlus, una fondazione senza fini di lucro istituita nel luglio 2011 con lo scopo di promuovere la conservazione degli elefanti del Borneo. La missione di SOS Elefanti Onlus è quella di fornire supporto tecnico e finanziario ai programmi di gestione e protezione degli elefanti presenti nelle loro rispettive aree. SOS Elefanti si occupa inoltre dell’assistenza nella gestione di zone protette per elefanti e del supporto alle iniziative di riproduzione in cattività e ai programmi di ricerca condotti nei Paesi di origine dell’elefante del Borneo. Una parte dell’incasso dell’ingresso al parco viene destinata proprio al finanziamento di SOS Elefanti per l’acquisto di equipaggiamento, nutrimento e tutto ciò che è necessario per la tutela e la conservazione degli elefanti. Grazie a SOS Elefanti Onlus, lo scorso giugno al Safari Park Lago Maggiore è arrivata Maya, un bell’elefante femmina di razza indiana, la più comune delle quattro sottospecie di elefante asiatico che arriva a misurare fino a 6,5 m di lunghezza per 3 metri di altezza e 5 tonnellate di peso.
Classe 1968, Maya sembra portare dentro lo spirito e il carattere forte di chi lotta per conquistare i propri diritti… e lei ci è riuscita! Liberata a Marsiglia, Maya è arrivata in Italia al Safari Park Lago Maggiore denutrita, con un’artrosi agli arti posteriori ed una brutta infezione all’arto posteriore destro. Da subito nutrita e curata, Maya ha ora una casa e tutto l’amore che fino a pochi mesi fa gli è stato negato. Grazie ad SOS Elefanti nuove stalle e alloggi sono stati costruiti per ospitare Maya, un luogo accogliente in cui si può muovere in tutta libertà senza essere disturbata dal pubblico. In futuro, solo
quando Maya sarà pronta, altri elefanti che come lei non sono stati fortunati nella vita, arriveranno a
farle compagnia. Lo staff esperto di Safari Park Lago Maggiore che già negli anni passati si è occupato delle cure e del reinserimento nel proprio habitat di alcune specie animali (ricordiamo il caso delle tigri siberiane Drako e Kuma), sta riservando a Maya una dieta a base di verdure ed integratori che in poco tempo la renderanno più forte. Safari Park Lago Maggiore non ha voluto comunicare immediatamente l’arrivo di Maya per tutelarne la sua incolumità e per proteggerla dall’occhio curioso di un pubblico che, seppur affettuosamente, non vede l’ora di conoscerla e di fare il tifo per lei. Maya ha bisogno dell’appoggio e dell’incoraggiamento di ognuno di noi! Presto sarà attiva una pagina a lei dedicata sul sito www.safaripark.it. Seguitela anche sulla pagina Facebook del parco: @pombiasafaripark. E non dimenticate gli hashtag #sosteniamomaya #soselefanti.
Poli, crescono le preimmatricolazioni
Si conferma il trend positivo degli studenti che scelgono il Politecnico di Torino: sono 12.400 (+4% rispetto al 2017/18) e sono sempre più preparati. Negli ultimi cinque anni i preimmatricolati sono cresciuti del 50%
Sempre più studenti scelgono il Politecnico di Torino per il proprio percorso di studio, confermando un trend ormai pluriennale; per il 2018/2019 è stata raggiunta la quota di 12.400 iscritti ai test per i corsi di Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione dell’Ateneo, con un incremento globale del +4% rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda gli aspiranti ingegneri, il numero dei preimmatricolati provenienti da Regioni italiane diverse dal Piemonte e dall’estero continua a essere superiore rispetto a quello dei residenti in Piemonte: sono il 60% e arrivano dalle Regioni storicamente più legate all’Ateneo come Sicilia, Puglia, Lazio, Liguria, Sardegna, Calabria.
I Paesi stranieri più rappresentati sono la Turchia e la Cina: in quest’ultimo Paese per il terzo anno consecutivo sono state organizzate sessioni in loco del test di ammissione, un’azione mirata a incentivare la partecipazione ai test d’ingresso da parte degli studenti stranieri che risiedono in Paesi geograficamente più lontani. Nonostante l’introduzione della soglia minima e del test obbligatorio anche per chi ha studiato all’estero, per quest’anno il numero degli studenti stranieri che intendono iscriversi al Politecnico si mantiene in linea con lo scorso anno. Fra i corsi di laurea in crescita, nell’area dell’Architettura spicca Design e Comunicazione Visiva con+18,5% rispetto allo scorso anno; nell’area dell’ingegneria invece Ingegneria Aerospaziale (+18%),Ingegneria Biomedica (+16%), Matematica per l’ingegneria (+15%), Ingegneria Chimica e Alimentare(+14%), Ingegneria Gestionale (+13%). Gli iscritti al test nazionale per l’accesso al corso di laurea in Architettura sono 674, sostanzialmente in linea con lo scorso anno.
Particolarmente significativo quest’anno è l’aumento della qualità degli studenti che hanno sostenuto il test nelle sezioni anticipate: il 50% di loro ha ottenuto un punteggio superiore al 50/100 (lo scorso anno era il 40%) il 30% ha raggiunto la soglia di 60 (lo scorso anno era il 23%). Di contro, gli studenti che hanno ottenuto un punteggio inferiore alla soglia del 20% sono solo il 5% (lo scorso anno erano il 10%). Gli iscritti ai test che hanno ottenuto un voto alla maturità pari a 100 e 100 e lode sono il 25% (stabile rispetto allo scorso anno).
“Gli studenti e le loro famiglie continuano a scegliere il nostro Ateneo, che offre percorsi di studi riconosciuti a livello internazionale e apprezzati dalle aziende”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che prosegue: “A questi ragazzi che entreranno a settembre nelle nostre aule noi garantiremo un modello formativo fortemente innovativo, con percorsi di apprendimento sempre più incentrati sullo studente, per favorirne l’autonomia nello studio e la maturazione di senso critico, capacità progettuale e responsabilità sociale, elementi essenziali per confrontarsi in modo ancora più proficuo con il mondo del lavoro e per rispondere alle nuove sfide poste dalla società. Per questo, proporremo forme flessibili e personalizzate di insegnamento, con modalità innovative e multimediali, e miriamo ad aprire al più presto un Teaching Lab, un centro per il miglioramento continuo della didattica sull’esempio di analoghi centri di molte scuole internazionali”.
Il 30 e 31 agosto si svolgerà l’ultima sessione dei test per Ingegneria, Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale e Design e Comunicazione visiva; il 6 settembre, toccherà invece agli aspiranti architetti sostenere la prova di accesso regolata dal Ministero. Come di consueto i risultati dei test saranno pubblicati sulla pagina personale degli studenti.