redazione il torinese

Gtt revoca 260 licenziamenti

E’ stato raggiunto l’accordo raggiunto fra Gtt e organizzazioni sindacali (tranne Usb) che revocano quindi lo  sciopero dei mezzi pubblici il prossimo  21 settembre. L’intesa è stata firmata nell’incontro nel corso del quale il presidente e amministratore delegato uscente Walter Ceresa hanno annunciato il ritiro dei 260 licenziamenti in un primo tempo previsti dal piano industriale, inseriti nel piano per il risanamento dell’azienda del trasporto pubblico torinese. Da oggi è in carica il nuovo cda  di Gtt, presidente  Paolo Golzio e Giovanni Foti amministratore delegato.

 

(foto: il Torinese)

IL CAMPUS CINOFILO UISP A BARDONECCHIA

Da venerdì 28 a domenica 30 settembre a Bardonecchia si terrà il primo Campus Cinofilo.  Tante attività ludiche e sportive per gli amici a 4 zampe. Per poter partecipare il cane deve avere:
Età fra 1 e 10 anni
No problemi ortopedici, cardiaci, respiratori
Ottime condizioni di salute
Prima dell’iscrizione verrà fatta una valutazione caratteriale gr
atuita da uno degli istruttori.
L’esito della valutazione è vincolante ai fini dell’iscrizione.  Attrezzatura  consigliata  per  i  cani:  pettorina,  guinzaglio  o  linea  da  montagna  da  1,5m,  ciotola ed acqua, giochi, premietti per tre giorni, lunghina 5m. Per  gli  umani:  bastone  da  passeggio,  scarpe  da  trekking,  cappello,  impermeabile,  zaino. Istruttori cinofili presenti: Mirko Barrera, Francesca Mezzapesa, Enrico Bombonato. Info e iscrizione:equestriecinofile.piemonte@uisp.it

L’assedio di Idlib

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

Sembra l’atto finale della guerra siriana l’offensiva scatenata da Putin e Assad su Idlib nel nord-ovest del Paese, l’ultima roccaforte dei ribelli e delle milizie qaediste che da sette anni e mezzo combattono contro il regime di Damasco. E sembra anche uno sgarbo rivolto a Trump che poche ore prima aveva intimato a russi e siriani di astenersi da qualsiasi intervento militare. Invece, aerei russi e siriani hanno ripreso i raid attorno a Idlib dopo oltre tre settimane di sosta. I missili dei jet russi hanno colpito diverse postazioni dei jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham e un’area in mano a ribelli filo turchi.

L’attacco ordinato da Mosca e da Damasco è il segnale che potrebbe annunciare l’offensiva di terra, i cui piani sono al centro del vertice di Teheran tra russi, iraniani e turchi. Oltre 120.000 soldati siriani e russi sono pronti ad andare all’assalto di 60.000 insorti in quella che si presenta come una campagna militare ancora più cruenta e terribile di quelle viste ad Aleppo e nella Ghouta orientale, alle porte di Damasco. Si prevede la fuga di centinaia di migliaia di civili verso la Turchia che ha inviato rinforzi per bloccare l’ondata di profughi che si riverseranno lungo la frontiera. Le mosse di Ankara nei confronti dei suoi alleati a Idlib e verso Putin saranno decisive. Erdogan ritirerà i suoi soldati dalle zone contese e lascerà al loro destino le fazioni ribelli che sostiene? Staffan de Mistura, l’inviato dell’Onu per la Siria, ha chiesto a Putin e al presidente turco di fare di tutto per trovare un accordo ed evitare un bagno di sangue nella provincia di Idlib. Uno scontro su larga scala porterebbe a un nuovo massiccio esodo di civili verso il Paese della Mezzaluna. Un’eventualità che preoccupa Erdogan, già in difficoltà sul piano interno per la grave crisi economica. Nella guerra infinita siriana (circa 400.000 morti) si rischia una nuova catasfrofe umanitaria. Gli accorati appelli del Papa alla comunità internazionale per fermare la macchina bellica sembrano caduti nel vuoto. Il Vicino Oriente torna a infiammarsi.

 

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L’Iran sposta i missili in Siria e in Iraq per minacciare Israele e l’Arabia Saudita. Israele lancia i suoi missili contro basi iraniane al di là del Golan e il ministro della difesa Lieberman non esclude di colpire obiettivi persiani anche in Iraq. Nell’infuocata polveriera siriana le forze islamiste dell’Isis e di al Qaeda si riorganizzano e tornano a minacciare l’Occidente. Idlib conta oggi almeno 500.000 abitanti, la maggior parte dei quali sono siriani fuggiti da tante altre zone in cui si combatteva. Sembrava un’isola felice nella tragedia siriana ma oggi la situazione è cambiata. A Idlib sono presenti, secondo l’Onu, 10.000 foreign fighters e la popolazione della provincia è passata da uno a tre milioni di abitanti, quasi tutti sfollati e tutti a rischio con l’offensiva siro-russo-iraniana contro i ribelli jihadisti e filo-turchi che potrebbe causare un numero altissimo di vittime e di profughi. Oltre 700.000 civili sono intrappolati tra russi e turchi e potrebbero fuggire dalla Siria e raggiungere l’Europa in qualsiasi momento. Per aiutarli a fuggire da Idlib si sta cercando, con grande fatica, di aprire “corridoi umanitari” ma il tempo stringe. Rispunta anche la paura di possibili attacchi chimici da entrambe le parti. Francia, Gran Bretagna e Regno Unito minacciano di rispondere con la forza in caso di un attacco chimico da parte dei siriani contro Idlib. Si riaffaccia intanto lo spettro della pulizia etnica. Non mancano infatti le preoccupazioni per una possibile “pulizia etnica” da parte di sciiti e alawiti (il clan di Assad al potere) contro i sunniti, la maggioranza della popolazione, e dei curdi contro i cristiani nel nord-est del Paese. Il 60% della provincia di Idlib è controllato dai qaedisti di Hayat Tahrir al-Sham (ex Fronte al Nusra) mentre il resto del territorio è conteso da milizie jihadiste, rivali tra loro, e da altri gruppi riuniti nell’ “Esercito libero siriano” armato dalla Turchia. Assad vuole chiudere la guerra prima possibile e avviare la ricostruzione del Paese. Dopo la riconquista di Aleppo e Raqqa e nel sud della Ghouta orientale e Douma, le truppe del rais di Damasco marciano verso la riconquista delle aree settentrionali che ancora sfuggono al suo controllo.

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Dopo la riconquista di Idlib rimarebbero escluse solo alcune zone curde nel nord e nel settore centro-orientale dove hanno trovato riparo i soldati del Califfo. Nel caos siriano anche al Qaeda e l’Isis tornano a far paura come dimostrano i recenti appelli a continuare la guerra santa contro l’Occidente di Al Baghdadi e di Al Zawahiri, leader di al Qaeda. Tra Siria e Iraq sarebbero, secondo le Nazioni Unite e i servizi segreti americani, circa 30.000 i combattenti dell’Isis ancora operativi e pronti a colpire in Occidente e alcune centinaia di miliziani sarebbero già tornati nei Paesi europei da cui erano partiti per combattere nel Levante. La ferocia di questi miliziani è riemersa nuovamente a fine luglio nel massacro di Suweida nel sud-ovest della Siria contro la locale comunità drusa (oltre 250 vittime) e nella recente decapitazione di uno degli ostaggi sequestrati nel corso dell’incursione jihadista. Lo stesso regime siriano, che nonostante i crimini commessi contro la popolazione negli ultimi anni, è stato indegnamente nominato nei giorni scorsi alla presidenza di turno della Conferenza internazionale sul disarmo, ha messo in guardia i Paesi europei sul ritorno in patria di una folta pattuglia di combattenti reduci dal Siraq e potenzialmente pronti a colpire. La chiesa siriana osserva con angoscia gli sviluppi della situazione e ringrazia Papa Francesco per i suoi appelli a favore della pace in Siria. Manifesta però anche forti timori per la situazione dei cristiani siriani che dopo essere stati uccisi e cacciati dalle loro terre dagli estremisti islamici dell’ex Stato islamico sono ora perseguitati dai curdi. Una sorta di “pulizia etnica” in atto già da tempo nelle regioni nordorientali della Siria. La denuncia arriva da Jacques Behnam Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassakè, nel nord est della Siria, secondo cui è in atto un tentativo da parte dei curdi di cancellare la presenza cristiana in queste zone del Paese. Alcune scuole cristiane, siriaco-ortodosse e armene, sono state chiuse dalle autorità curde scatenando le critiche delle associazioni cristiane che accusano i curdi di violare di diritti umani nel silenzio del mondo. Nel dramma siriano forse l’unica buona notizia è la prossima riapertura del monastero di Santa Tekla a Maalula, occupato e saccheggiato dai miliziani islamisti tra il 2013 e il 2014. Maalula, 50 km a nord est di Damasco, è famoso per essere uno dei luoghi al mondo in cui si parla ancora l’aramaico, la lingua del tempo di Gesù.

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dal settimanale “La Voce e il Tempo”

Come prendersi cura degli amici felini

Viridea propone a partire dal 15 settembre un ciclo di incontri gratuiti dedicati alla vita con i gatti: quali sono le loro esigenze e come poterle soddisfare al meglio tra le mura domestiche, anche attraverso momenti di gioco. Gli incontri, della durata di due ore, saranno tenuti da Irene Scagliola, consulente della relazione felina. Dopo una prima parte introduttiva, dedicata alle tre anime feline (predatore, preda, enigmista) l’esperta illustrerà nel dettaglio i principali bisogni del gatto, e attraverso un’attività ludica spiegherà ai presenti come soddisfare queste esigenze tra le mura domestiche. La seconda parte dell’incontro sarà dedicato al gioco con il gatto, attraverso la realizzazione pratica di due giochi: una “cannetta con le piume”, creata con i materiali disponibili nel punto vendita, e un gioco di attivazione mentale realizzato con la scatola di cartone Viridea. Sarà inoltre illustrato come trasformare la stessa scatola in una comoda cuccia per il proprio micio. Al termine, Irene Scagliola resterà a disposizione dei presenti per rispondere a domande e curiosità. I corsi sono completamente gratuiti, non richiedono iscrizione e si terranno secondo il calendario seguente, con una durata di due ore: Viridea Garden Center Collegno (TO): sabato 15 settembre, ore 15 – tel. 011/4536401 Viridea Garden Center Rodano (MI): sabato 22 settembre, ore 15 – tel. 02/95957301 Viridea Garden Center Torri Di Quartesolo (VI): sabato 29 settembre, ore 15 – tel. 0444/261301 Viridea Garden Center Cusago (MI): sabato 6 ottobre, ore 10 – tel. 02/90390787 Viridea Garden Center Rho (MI): sabato 6 ottobre, ore 15 – tel. 02/93208201 Viridea Garden Center Settimo Torinese (TO): sabato 13 ottobre, ore 15 – tel. 011/8211488 Viridea Garden Center Montebello della Battaglia (PV): sabato 20 ottobre, ore 10 – tel. 0383/892253 Viridea Garden Center San Martino Siccomario (PV): sabato 20 ottobre, ore 15 – tel. 0382/496701. Viridea è il Garden Center italiano dedicato alle piante, alla casa e agli animali.

Vicini in festa a Mirafiori Sud

La Festa dei Vicini di Mirafiori sud è in programma domenica 16 settembre alla Casa nel Parco. L’iniziativa è promossa da Mirafiori Social Green, Casa nel Parco, Locanda nel Parco, Cooperativa Patchanka, Associazione CentroX100 e Essere Anziani a Mirafiori sud in collaborazione con la Fondazione Mirafiori. La festa è inserita nella rassegna Slow Food Mirafiori H24 (programma all’indirizzo https://www.fondazionemirafiori.it/salonedelgustoterramadre2018).
Il programma della Festa prevede:

– dalle 15.00 alle 17.00: preparazione collettiva delle orecchiette (vedi volantino allegato)

– dalle 17.30 alle 18.30: presentazione dei corsi e delle attività autunnali e invernali alla Casa nel Parco
– dalle 18.30 alle 19.00: presentazione dei risultati raggiunti dalla Casa nel Parco nel 2017
– dalle 19.00 alle 23.00: cena con orecchiette alle cime di rapa e torta per festeggiare i 10 anni di attività della Fondazione Mirafiori.
La partecipazione a tutte le iniziative in programma è gratuita ma è necessario prenotare per partecipare alla cena telefonando allo 011 6825390 o scrivendo a info@fondazionemirafiori.it.
 In occasione della diciassettesima edizione della Settimana Europea della Mobilità 2018 dal 16 al 22 settembre, sono previsti i seguenti servizi per favorire l’accessibilità alla Festa dei Vicini:
– per chi ha 65 anni o più e abita nell’area di via Negarville – via Roveda, è disponibile un servizio di navetta elettricain andata e ritorno. Appuntamento alle 17.30 in via Negarville 14 (davanti alla Parrocchia San Luca). Contributo richiesto: 1,70 euro a corsa. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria telefonando al 331 3899523 o scrivendo aessereanzianimirafiorisud@gmail.com.
– per chi abita nell’area compresa tra corso Unione Sovietica, strada Castello di Mirafiori, strada delle Cacce e via Barbera, è disponibile un servizio gratuito di bici taxi in andata e ritorno. Appuntamento alle 17.20 e alle 18.00 in via Farinelli 40 (davanti al Centro Commerciale E13).  Posti limitati. Prenotazione obbligatoria telefonando al 331 3899523 o scrivendo a essereanzianimirafiorisud@gmail.com.

Barricalla aperta per il 30° compleanno

L’impianto d’eccellenza in Europa per lo smaltimento di rifiuti speciali apre le sue porte ai visitatori

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Come funziona un impianto di smaltimento di rifiuti speciali all’avanguardia? Come evitare che i rifiuti pericolosi diventino un danno per la collettività? E ancora: da cosa vengono prodotti i rifiuti speciali e come possiamo ridurli? Tutte queste domande sono il tema di Porte aperte a Barricalla, la giornata di visita dell’impianto di eccellenza per lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di Collegno, a un passo da Torino, che si tiene il 14 settembre in occasione dell’inaugurazione del V lotto, la quinta vasca appena costruita per accogliere e stoccare i rifiuti stabilizzati e resi inerti. L’appuntamento è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore le tematiche ambientali e vogliono rendersi conto in prima persona di come funziona e come viene gestito un impianto così importante e articolato, all’avanguardia in Europa, ed è condotto da Battista Gardoncini, giornalista scientifico che da lungo tempo si occupa di scienza e ambiente. L’occasione è speciale: l’attuale stato di lavorazione di Barricalla consente di comprendere, in una sola visita, l’intero percorso del ciclo di lavorazione dei rifiuti, dall’invaso ancora vuoto, passando per i lotti terminati in corso di chiusura, per concludere la visita con le aree già sigillate e ora destinate a campo fotovoltaico. L’appuntamento inoltre segna l’avvio delle attività per celebrare i trent’anni di Barricalla: un anniversario che rimarca l’importanza, oggi più che mai, delle discariche modello come Barricalla, una delle più importanti garanzie per la conservazione dell’ambiente stesso e la tutela della salute della collettività.Sono previste due visite per il pubblico nel pomeriggio (ore 16,15 e ore 17,30). Per entrambe la durata è di circa un’ora. Il ritrovo è nel piazzale interno di Barricalla (Via Brasile 1, Collegno). È indispensabile la prenotazione all’indirizzo porteaperte@barricalla.com indicando nome, cognome e comune di residenza e attendendo quindi esplicita conferma, sempre via mail, dell’avvenuta iscrizione. La conferma è necessaria poiché, trattandosi di un impianto industriale, per ragioni di sicurezza occorre rispettare un tetto massimo di partecipanti. Il criterio di scelta è stabilito dall’ordine cronologico di prenotazione. L’appuntamento inoltre segna l’avvio delle attività per i trent’anni di Barricalla: un anniversario che rimarca l’importanza, oggi più che mai, delle discariche modello come Barricalla, una delle più importanti garanzie per la conservazione dell’ambiente stesso e la tutela della salute della collettività.

Per info:

BARRICALLA SpA – Via Brasile, 1 – 10093 Collegno (TO)

Tel. 011 4559898 – Fax 011 4559938

E-mail: porteaperte@barricalla.com

Sito web: www.barricalla.com – Seguici su twitter@barricalla

QUALCHE INFORMAZIONE SU BARRICALLA

Barricalla SpA gestisce la principale discarica italiana di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, sita in Collegno, alle porte di Torino, nei pressi dell’ingresso della tangenziale e dell’impianto del gruppo IREN (sorto successivamente). Nasce nel 1984 ed è una società a capitale misto pubblico e privato.

Il capitale pubblico per il 30% è detenuto da Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., il capitale privato (70%) è suddiviso in egual misura tra Sereco Piemonte S.p.A. e Ambienthesis S.p.A.. L’impianto, costruito dopo una attenta valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), è operativo dal 1988 e occupa una superficie di circa 150.000 metri quadri, con un volume complessivo di 1.318.000 metri cubi. È suddiviso in cinque lotti, due dei quali sono esauriti e sono stati riqualificati in un parco fotovoltaico. L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi standard di sicurezza passiva.  rifiuti, dopo rigidi controlli di laboratorio, eseguiti su ogni partita di materiale in ingresso, vengono conferiti in discarica mediante una coltivazione a strati. Raggiunta la capacità massima della vasca si procede alla sua sigillatura idraulica con l’impiego di materiali impermeabili quali argilla e HDPE (high-densitypolyethylene – Polietilene ad alta densità) ed alla riqualificazione con terreno agrario e vegetazione autoctona. All’interno e nelle immediate vicinanze dell’impianto è attiva una fitta rete di sensori che permettono un monitoraggio ambientale integrato a suolo, acqua e aria per prevenire ogni forma di contaminazione da parte delle attività della discarica. Dal momento della sua entrata in attività, Barricalla non ha mai generato alcuna emergenza, divenendo anzi un punto di riferimento nella tutela ambientale. Oggi Barricalla, grazie ai 4.680 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla cima dei lotti già terminati, produce1,12 GWh di energia elettrica pari al consumo annuo di circa 400 famiglie, con circa 700 tonnellate/anno di CO2 non emessa.

Educazione finanziaria. “Il denaro al servizio di me”

Dopo i corsi di Educazione sentimentale contro la violenza sulle donne 

Le donne vittime di violenza spesso non hanno la libertà di poter decidere cosa comperare per se stesse e i figli. Non hanno nessuna disponibilità economica e a volte perdono persino la capacità di gestire il proprio denaro. A dirlo sono gli esperti dei centri antiviolenza. Per questo, per renderle autonome, la Regione Piemonte ha organizzato un ciclo di incontri formativi con le operatrici di quattro case rifugio, in collaborazione con la cooperativa Labins, grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo. Le operatrici hanno poi lavorato con le donne vittime di violenza sui temi legati alla tenuta della contabilità della spesa, la gestione del risparmio, la pianificazione economica e il rapporto col denaro. Per condividere i risultati ottenuti, è stato organizzato per questo pomeriggio alle 14, un seminario che si terrà nella Sala Multimediale della Regione Piemonte in Corso Regina Margherita 174, dalle 14 alle 17.30.  Prenderà parte all’incontro l’assessora regionale alle Pari Opportunità, Monica Cerutti, Giorgio Bertola dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, Patricia Pulido della Cooperativa Labins. Ci saranno anche Silvia Pirro di Compagnia di San Paolo e Susanna Piccioni di Rete italiana di Microfinanza Ritmi. Racconteranno le loro esperienze l’associazione Svolta Donna Casa Rifugio di Pinerolo, la Casa rifugio Casa Benefica di Torino, Anteo cooperativa sociale di Biella. “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo progetto che mira a ridare autonomia e fiducia in sé stesse alle donne vittime di violenza. – afferma Monica Cerutti – È stata una sorta di sperimentazione. Adesso vorremmo che queste buone pratiche fossero estese ad altre case rifugio e centri antiviolenza regionali”. “L’obiettivo del progetto “Economia di Casa” – spiega Patricia Pulido, Direttrice dell’Area di Educazione Finanziaria della Cooperativa Labins – è offrire alle operatrici delle case rifugio della Regione Piemonte strumenti metodologici e formativi che permettano, all’interno dei percorsi di autonomia della donna, di approcciare anche la dimensione economica. Una educazione finanziaria deve ricostruire un nuovo rapporto col denaro, aiutare a far scoprire e valorizzare le proprie capacità, a ricostruire un nuovo progetto di vita dove il denaro non è una unità di misura o un strumento di giudizio o potere su di me, ma è uno strumento realizzativo che è al servizio di me, dei miei bisogni ei miei desideri”. Le donne sono state rese partecipi della gestione delle spese  della casa rifugio. Questo ha avuto una ricaduta forte e positiva sulla autostima delle donne partecipanti, diventando una buona pratica da diffondere nel territorio. Tutto il lavoro che viene fatto insieme alla donna nel costruire la lista della spesa – spiega Alessandra Musicò, Responsabile della Casa Rifugio “Per Ricominciare” gestita dalla Cooperativa Anteo di Biella – la aiuta a rendersi autonoma nella gestione economica, imparando a calcolare e a dare priorità alle spese da affrontare quotidianamente, facendo delle scelte indipendenti.” Le donne che hanno partecipato all’attività di educazione finanziaria – aggiunge Manuela Scalco, operatrice della Casa Rifugio “Per Ricominciare” –  si sono sperimentate in un percorso, volto a renderle più sicure e consapevoli nell’affrontare la loro nuova quotidianità”.

Periferie, il sindaci chiedono aiuto al prefetto

Secondo i sindaci del Torinese la conversione in legge dell’Articolo 13 del Decreto Milleproroghe, se approvata in Parlamento, toglierà ai territori i finanziamenti necessari per importanti progetti di riqualificazione urbana. Gli amministratori hanno consegnato quindi al prefetto di Torino Renato saccone una lettera nella quale si legge: “l decreto “Milleproroghe” prevede il rinvio delle convenzioni del cosiddetto “Bando Periferie”, contiene misure che a nostro parere potrebbero, se convertite in Legge, ingenerare una serie di ricorsi al TAR e alla Corte Costituzionale da parte degli Enti Locali beneficiari dei finanziamenti. Enti Locali a loro volta passibili di azioni legali da parte di soggetti pubblici e privati con cui abbiamo assunto impegni peraltro legittimi. La normativa contabile in vigore consente, infatti, dopo l’assunzione del parere della Corte di Conti sul disegno legislativo, di sottoscrivere gli atti convenzionali sulla base dei quali gli Enti sono autorizzati ad iscrivere in Bilancio gli stanziamenti di spesa e ad assumere i conseguenti impegni contrattuali con le parti terze”. Sono concordi il Presidente di Legautonomie Piemonte e Sindaco di Collegno Francesco Casciano con Marco Orlando, direttore di Anci Piemonte; Marco Marocco, Vicesindaco Città Metropolitana di Torino; Maurizio Piazza, Sindaco di Beinasco; Claudio Gambino, Sindaco di Borgaro Torinese; Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco; Eugenio Gambetta, Presidente del Consiglio Comunale di Orbassano; Franco Dessì, Sindaco di Rivoli; Fabrizio Puppo, Sindaco di Settimo Torinese; Marco Bongiovanni, Sindaco di San Mauro Torinese; Roberto Falcone, Sindaco di Venaria Reale; Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino.  “Abbiamo apprezzato la disponibilità del Prefetto che ha preso atto della forte preoccupazione di tutta la cintura torinese della Città metropolitana e comunicherà al Governo quanto oggi ascoltato con particolare rilievo sugli effetti sull’area torinese – ha dichiarato il  Sindaco di Collegno Francesco Casciano – . Auspichiamo che si comprenda appieno la portata di questo provvedimento che causerebbe moltissimi problemi sia sotto l’aspetto legale sia per le implicazioni sociali e per la necessità urgente di riqualificare le periferie urbane”

Nedved: “Con Ronaldo oltre i sette scudetti”

“L’acquisto di Ronaldo era  nella testa del direttore sportivo, lo ha proposto a me ed al presidente Agnelli”. Così Pavel Nedved racconta il percorso dell’affare Cristiano Ronaldo  alla televisione ceca Idnes Tv.  “Non era un’idea folle – ha detto il vicepresidente bianconero  – e la reazione fu entusiasta: era l’acquisto necessario per compiere un ulteriore passo in avanti dopo sette scudetti consecutivi. Quando scoprimmo l’entità della clausola abbiamo deciso di tentare”.

Una storia tutta sbagliata e attori che non convincono

Nelle sale “La ragazza dei tulipani” di Justin Chadwick

 Non credo davvero che il pasticciaccio che è diventato La ragazza dei tulipani sia soltanto il fatto di essersi ritrovato invischiato nel terremoto del pianeta Weinstein – giunto con l’occasione al capolinea del suo tragitto di produttore arrapato e onnipotente -, qualcuno alla fine deve essersi per forza accorto che il tessuto cinematografico non era dei migliori. Per carità, la gestazione del progetto è stata lunga e stiracchiata. Un progetto che veniva alla luce nel 2004, che vedeva John Madden dietro la macchina da presa e Spielberg produttore, la coppia Jude Law/Natalie Portman nelle vesti dei due giovani innamorati: stoppato a poche settimane dalle riprese a causa dell’abolizione della legge sulle agevolazioni fiscali in Inghilterra, colpevoli di aggiungere una buona fetta al budget iniziale. Il tycoon hollywoodiano, colui che fece man bassa di Oscar per Shakespeare in love, ricomprò i diritti del romanzo di Deborah Moggach nel 2013, dando il via alla nuova avventura.

 

Che è la classica ciambella venuta davvero male. Navigando all’interno del secolo d’oro olandese (siamo ad Amsterdam, nel 1634), in atmosfere che tentano di farci intravedere in grande lontananza il mondo di Vermeer e quel piccolo capolavoro della Ragazza con l’orecchino di perla – il film come il libro della Chevalier – Justin Chadwick tiene dietro ad un plot che più surreale non si potrebbe, condanna il per altre volte geniale sceneggiatore Tom Stoppard al vituperio perpetuo, non sa, con grande imbarazzo, che strada narrativa scegliere, se abbracciare gli elementi pittorici o la commedia o il dramma amoroso, naufraga, con gran disastro, nel feuilleton finale, strizza l’occhiolino provocatore ad una nuova avventura tra il boccaccesco e il più drammatico “la sventurata risposa” di manzoniana memoria. Avendo voglia di entrare più nel dettaglio e accantonando per un attimo il desiderio di dimenticare tutto al completo, c’è la giovane orfana che, risucchiata dal convento, va sposa ad un mercante ricco quanto vecchio, che esige un figlio e che per tramandare ai posteri la bellezza della sposa (e l’immagine delle proprie sostanze) chiama un giovane pittore a ritrarre la coppia. Colpo di fulmine tra i due giovani che cercando di approfittare delle febbre dei tulipani che ha invaso cuori e saccocce, prima speculazione della storia, tentano di arraffare il grosso gruzzolo e fuggirsene via: mentre in un gran bailamme è tutta un’invenzione di gravidanze e doglie e parti della serva della signora, di darla a bere al vecchione (che ha visto “crescere” la pancia della sua signora) che la pargoletta nuova arrivata sia sua, della fedigrafa pronta a farsi chiudere in una bara pur di raggiungere il ritrattista di turno e di pentirsene subito dopo amaramente, dell’occasione di una spiccia badessa a ricongiungere le due anime belle verso un domani di cui nemmeno vogliamo sapere. Se non fosse la Moggach di oggi sarebbe la Carolina Invernizio di ieri, poco importa. Ovvero si corre verso il ridicolo, le sottostorie appesantiscono e a volte rubano spazio alla trama principale dove i giovani Alicia Vikander (che ci accorgiamo sempre più sopravvalutata) e Dane De Haan (espressivo quanto un foglio di carta bianco) non funzionano e non riescono a farci respirare emozioni. Christoph Waltz come l’intera vicenda non riesce a prendere corpo, soltanto una sempre grande Judy Dench si fa ammirare nel suo piccolo personaggio a lato. A volte, si ha – per finire con i peccatacci di Chadwick – l’impressione di ritrovarci in una confusione mentale che scomoda anche gli intermezzi comici (il ginecologo, l’amico ubriacone che non arriverà mai con il guadagno) per posizionarli malamente, ci si imbatte in un montaggio, di Rick Russell, a singhiozzo, e in una voce fuori campo, fastidiosa, superflua come tante pagine del film. Possiamo le scenografie e i costumi: ma rimangono davvero ben poca cosa.