redazione il torinese

A PIANEZZA, CON ‘ZERO’ È DI SCENA IL GRANDE JAZZ

Prosegue con successo l’opera di mecenatismo culturale lungamente intrapresa da Cristiano Bilucaglia, ingegnere biomedico e informatico, già ideatore del baratto fra impresa in Italia (con cui è stato possibile salvare oltre 3mila PMI dalla crisi), patron di ‘ZERO’, il primo social utility network della storia capace di azzerare le bollette di luce e gas (canone RAI e accise incluse), distribuendo quasi 3 milioni di sconti dal 2015 a oggi a oltre 20mila persone sparse in tutta la Penisola. Dopo aver donato un candelabro per i 150 anni della Basilica di Maria Ausiliatrice, aver sostenuto la ‘Mensa dei Poveri’ di Don Adriano Gennari, aver prodotto in moneta complementare un super tour ad Andrea Mingardi, fatto da partner allo ‘Zero Festival Beer’ di Pianezza dell’estate scorsa e finanziato il monumento nazionale al generale Carlo Alberto dalla Chiesa alla storica Certosa di Collegno ora è la volta del Jazz d’autore. Cristiano Bilucaglia, imprenditore generoso e attento ai fermenti culturali del territorio piemontese, è tra i partner e primi promotori dell’attesissimo concerto di Flavio Boltro, trombettista di fama internazionale nato a Torino e stimato in tutto il mondo che vanta collaborazioni con stelle di prima grandezza come Dado Moroni, Stefano Di Battista, Billy Cobham, Roberto Gatto e la coppia Sandra Mondaini-Raimondo Vianello: sua infatti il memorabile assolo di tromba nella sigla della sitcom ‘Casa Vianello’, che tutti amano e ricordano con affetto. Il celebre musicista si esibirà sul sagrato dello storico Santuario di San Pancrazio a Pianezza domenica 23 settembre alle ore 21.30, accompagnato per l’occasione da un’Orchestra Jazz d’eccezione diretta dal Maestro Sergio Chiricosta. Ingresso a euro 15, informazioni e prenotazioni all’indirizzo e-mail info@filarmonicajazzband.it

 

De Ruggiero: «anche sulla tratta Avigliana-Torino si usi la linea storica»

Si è svolta lunedì pomeriggio in Prefettura la 269sima seduta dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino Lione. All’ordine del giorno la presentazione da parte dei tecnici di RFI del progetto di adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana. Proprio partendo dal lavoro svolto in questi ultimi anni dall’Osservatorio e da RFI, il
Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha fatto rilevare che fino al 2011, a detta dei
responsabili di RFI e dell’Osservatorio, pareva impossibile che su tale tratta si potesse
utilizzare la linea storica e che occorreva invece realizzarne una nuova. Oggi prendiamo
atto che la linea Torino-Lione correrà lungo i binari, certamente rimodernati e adeguati ai
nuovi standard di sicurezza, che già oggi vengono utilizzati. De Ruggiero ha quindi sollecitato nuovamente l’Osservatorio affinché proceda senza indugi a intervenire anche sulla capacità e sulla sicurezza della tratta Avigliana-Torino in modo da evitare la realizzazione di ulteriori nuove linee ferroviarie. «Si prenda atto con sano realismo – ha detto de Ruggiero – che l’ipotesi di una nuova
linea che preveda un tunnel sotto la Collina Morenica di Rivoli e l’attraversamento di aree
agricole rivaltesi è ormai da abbandonare, ipotesi che pare ormai scartata anche dal
nostro saggio Presidente della Regione Sergio Chiamparino».

Boccia: “La Tav? Vale 52mila posti di lavoro”

“La Torino-Lione vale 9 miliardi di ricadute e 52 mila posti di lavoro. Ci auguriamo che si riesca ad aprire un confronto con dati oggettivi e che il governo decida con buon senso, realismo e pragmatismo”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a proposito della Tav, durante il   convegno a Torino a sostegno dell’alta velocità organizzato dagli industriali piemontesi. “Il ritorno dell’investimento  non riguarda soltanto le opere in cantiere ma  una Italia aperta all’Europa e  un corridoio che passa attraverso l’Italia e non attraverso altre aree, cosa che non farebbe l’interesse dell’Italia. Bene che il governo si preoccupi della felicità degli italiani, ma la felicità passa attraverso la crescita occupazionale,

Europei Master di nuoto, le medaglie piemontesi

La cittadina slovena di Kranj ha ospitato nelle scorse due settimane i Campionati Europei Master di varie discipline acquatiche. Dopo la pallanuoto, i tuffi e il sincro, nei giorni scorsi si sono svolte le gare di nuoto in vasca e di nuoto di fondo in acque libere (nel lago di Bled); gare nelle quali diversi atleti piemontesi hanno conquistato titoli e medaglie. Tre ori per Giannantonio Scaramel (Derthona Nuoto), classe 1952 e appartenente alla categoria M65-69, primo nei 3000 e nei 5000 metri in 40’07”6 e 1h14’06”70 rispettivamente e negli 800 in 11’04”09, con largo margine sui più dirette inseguitori. Il “maratoneta dell’acqua” tortonese ha poi portato a casa l’argento dei 400 stile libero, in 5’15”95 alle spalle dello spagnolo Rojas, e dei 200 farfalla, in 3’05”98 dietro il francese Cadiat. Ha gareggiato anche nei 200 rana e nei 200 misti, chiudendo ai piedi del podio. Grande protagonista la compagna di squadra Sabina Vitaloni (Derthona Nuoto), classe 1970 e inserita nella categoria F45-49. L’atleta piemontese ha completato una splendida tripletta nella rana, aggiudicandosi i 50, i 100 e i 200 in 35”48, 1’18”82 e 2’58”95. Per lei anche il secondo posto nei 200 misti, in 2’38”84 alle spalle della britannica Latty.

A Kranj ha brillato anche Giorgio Perondini (Sisport Spa), atleta classe 1937 e categoria M80-84, veneziano di origine ma trasferitosi in Piemonte da ragazzo, azzurro alle Olimpiadi di Melbourne 1956 e Roma 1960. Giorgio è giunto secondo nei 50 stile libero in 34”94 alle spalle dello svedese Bergengren ma nei 100 stile libero si è preso la “rivincita” nei confronti dello stesso avversario scandinavo, conquistando il titolo europeo in 1’20”48. Ha poi raccolto l’argento dei 50 rana in 44”17, dietro lo svedese Forslund. L’ottava medaglia d’oro piemontese è di Igor Piovesan (Natatio Master Team), classe 1974, primo nei 5000 della categoria M40-44 in 57’41”. Nel lago di Bled Igor ha vinto anche il bronzo dei 3000 in 33’00”5, salendo sul terzo gradino del podio dietro gli altri azzurri Nicola Nisato (DLF Nuoto Livorno) e Andrea Marcato (CN Stra).

Il nostro comitato regionale ha raccolto altri due bronzi con Simonetta Cavallero (Swimming Club Alessandria) e Christian Coscia (Derthona Nuoto). Simonetta ha chiuso terza nei 200 misti F55-59 in 3’01”65, nella gara vinta dalla belga Michel davanti all’olandese Remmits. Stesso piazzamento per Christian nei 100 rana M40-44, in 1’11”80 dietro l’olandese De Wildt e il russo Borstov. Da segnalare infine i quarti posti di Simona Baravalle (Vivisport UISP Fossano) nei 200 misti F35-39, di Valentina Lugano (Derthona Nuoto) nei 3000 metri F35-39, e della stessa Simonetta Cavallero nei 200 dorso.

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https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180911165907&area=7&menu=agonismo&read=master

www.federnuoto.piemonte.it

 

Anema e core

Oggi si parla di un brano napoletano, dalle dinamiche tanto nostalgiche quanto delicate. Struggente e malinconica melodia del musicista Salve D’Esposito e del paroliere Tito Manlio, Anema e core fu composta nel 1950, riscuotendo fin da subito un grande successo sia in Italia che all’estero. Il titolo originale della canzone doveva essere Che matenata ‘e sole, ma il compositore Salve D’Esposito pensò che, dopo il successo di Me so ‘mbriacato ‘e sole, sarebbe stato meglio abbandonare quel soggetto. Fu così che, anche grazie all’ispirazione fornita da un episodio personale (l’autore Tito Manlio aveva avuto un piccolo alterco con la moglie, a cui era poi seguita la pace) Na matenata ‘e sole divenne Anema e core. Anema e core, con cui Salve diede inizio a un nuovo discorso musicale, è uno slow, un ritmo lento e sincopato. Fu battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico e artista eccellente che, con la sua voce e la sua dizione chiara e perfetta, ne fece un autentico capolavoro: nello stesso periodo la cantò alla radio, per la prima volta accompagnato da Salve D’Esposito (da questo momento non più Salvatore). Le parole di Anema e core sembrano ispirate ad un bisogno, insoddisfatto e crescente, senza tregua, di dolcezza e di tenerezza. La melodia è comparabile ad un bacio purissimo o ad una capigliatura di donna che un amante accarezza innamorato e timoroso.

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Tenimmoce accussì, anema ‘e core,

nun ‘nce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora,

‘stu desiderio ‘e te, me fà paura…

Campa cu tte sempe cu tte pe’ nun murì!…

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Perdersi, riprendersi, fuggire e ritornare, l’amore che ci unisce è più forte dell’orgoglio, delle parole amare e delle ingiurie, amarci è l’unica soluzione possibile per poter sopravvivere

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Che ce dicimmo a ffà, parole amare,

si ‘o bbene po’ campà cu nu respiro?

Si smanie pure tu pe’ chist’ammore,

tenimmoce accussì… anema e core.

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Tra gli aneddoti che Salve, commosso, raccontava spesso, c’era questo: un giorno giunse una telefonata dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), che lo avvertiva del fatto che era arrivata una cartolina indirizzata a suo nome. Ritira la lettera incuriosito, lesse: “In piena Giava ci siamo fermati ed abbiamo pianto, da lontano ci giungevano le note di Anema e core. Grazie maestro!”. Era firmata da quattro ufficiali della Marina italiana, che per ragioni di lavoro, si trovavano su una nave in quel lontano punto della terra! Anche la famiglia reale inglese si innamorò di Anema e core e quando la squadra italiana di calcio si recò in Inghilterra per un incontro, venne accolta da una banda militare proprio con le note di quella stessa canzone. Nel 1955 si venne a sapere che Anema e core aveva battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia. A chi gli chiedeva “Cosa ha determinato il successo di Anema e core?”, Salve D’Esposito rispondeva: “12 versi e 32 battute“. Vi suggerisco un ascolto in chiave un po’ blasfema della canzone originale …mi piace cosi tanto!!

https://www.youtube.com/watch?v=lx0M4j_fxY8

Chiara De Carlo

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Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Bimbo non vaccinato tenuto lontano dai compagni di scuola

Il bimbo di 4 anni non è vaccinato ed è così rimasto fuori dalla classe, anche se non dalla scuola. E’ da solo con una insegnante in un’aula dell’asilo privato Arcimboldo di Settimo Torinese, lontano dai compagni di classe. Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, scrive l’Ansa,  aprirà nelle prossime ore un fascicolo inerente l’esposto presentato dal padre del piccolo e successivamente verranno eseguiti gli accertamenti preliminari per verificare  ipotesi penalmente rilevanti. Il padre  del bambino ha detto di avere prenotato le vaccinazioni il 21 settembre.

Olimpiadi 2026, Appendino: “Governo garante economico”

Il tema del brand olimpico non è quello fondamentale, secondo la sindaca Chiara Appendino che afferma: “C’è stata una concentrazione su questo tema che qualche territorio ha posto, ma noi ribadiamo che il tema non è il brand in quanto tale ma che il modello sia effettivamente low cost e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e che ci siano ricadute importanti sul territorio. E, aggiunge, “Le garanzie devono essere date dal governo”. La prima cittadina ha parlato dopo l’incontro congiunto tra i rappresentanti dei territori e città candidati alle Olimpiadi invernali del 2026 e il Governo, svoltosi  a Palazzo Chigi. “Riteniamo che in caso di candidatura a tre debba essere il Governo a gestire il processo, – osserva la sindaca – quindi con pari dignità. Il soggetto garante sarebbe il governo dal punto di vista economico e finanziario,  non a carico degli Enti locali”.

FLAUTO & VARIAZIONI

L’Accademia “Flauto e Variazioni” APS nasce a Ferrara nel 2015 da un’idea dei flautisti Emmanuela Susca e Filippo Mazzoli. Lo scopo è quello di offrire, attraverso lezioni magistrali, un perfezionamento per il flauto nel suo repertorio solistico, cameristico e d’orchestra

 

L’esigenza nasce dal fatto di coprire un bacino di utenza abbastanza scarso di offerte di questo tipo. Se si esclude l’esclusiva Accademia “Incontri col Maestro” di Imola (Bo) i giovani flautisti delle province di Ferrara, Ravenna, Rimini e anche Rovigo terminati gli studi tradizionali del Conservatorio, fino ad oggi non avevano la possibilità di perfezionarsi vicino a casa senza dover aggiungere oltre ai costi del Corso quello del viaggio, del vitto e dell’alloggio. “Flauto&Variazioni” offre lezioni individuali con il maestro principale (Mazzoli), lezioni specifiche di tecnica con l’assistente (Susca) oltre a master class dove vengono invitati i principali flautisti italiani ed europei (Francesco Loi, Matteo Evangelisti solo per citarne alcuni). I 6 incontri annuali si svolgono a Ferrara normalmente il sabato e la domenica, per un totale di almeno 12 lezioni individuali oltre alle attività di gruppo: concerti, seminari e conferenze a cui tutti gli iscritti possono liberamente partecipare. Durante le lezioni individuali è sempre a disposizione un pianista accompagnatore per lo studio del repertorio e dei passi d’orchestra. L’anno accademico si sviluppa normalmente da gennaio a luglio, mentre nel mese di dicembre si riapre e festeggia con un concerto degli allievi e la consegna della borsa di studio per lo studente più meritevole. Nel maggio del 2018 è partita una collaborazione con uno studio pianistico romagnolo: la “Ceroni Piano School”. Unendo le forze si è creato un laboratorio di musica da camera (duo flauto e pianoforte) il cui risultato finale è stata l’esibizione dei migliori allievi presso il Teatro Comunale “Dante Alighieri” di Ravenna in un concerto pubblico. Durante i mesi primaverili ed estivi “Flauto&Variazioni” ha fondato “Festival&Variazioni” che da la possibilità ai suoi iscritti di partecipare a diverse collaborazioni con altre istituzioni pubbliche e private del territorio, qualifica zone della città dove la musica non arriva con semplicità e propone concerti ed eventi che escono dalla musica classica. Il festival partirà dal 29 Ottobre ore 21 presso il Consorzio Factory Grisù a Ferrara con un concerto jazz del Duo Rubin-Brunelli (pianoforte e contrabbasso) per poi proseguire per tutto l’anno.

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Le iscrizioni alla masterclass sono aperte dal 1 al 15 Gennaio (MAX 8 ISCRITTI)

Per info: flautovariazioni@gmail.com

FB: Flauto&Variazioni

 

 

 

 

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Informazione commerciale

Le tutele della rete dallo strapotere dei colossi. Nuova normativa europea

In questi giorni è in corso alla Camera dei Deputati la discussione sulla SIAE, del diritto d’autore e media. Una riforma equa in tal senso sarebbe quanto mai auspicabile, ma nel frattempo al Parlamento Europeo sarà all’ordine del giorno, a partire dal 12 settembre, una discussione, per certi versi, simile ma molto più importante che dovrebbe tutelare artisti e autori dalle manipolazione e strapotere dei colossi della rete (Facebook, google ecc). Non solo per la tutela degli internauti è in corso la petizione regionale lanciata dalla Società Italiana degli Autori ed Editori diretta ai deputati del Parlamento europeo per richiedere la modifica delle attuali leggi che regolano Internet e in particolare gli articoli riguardanti il Copyright che favoriscono sempre di più i giganti della tecnologia a scapito degli utenti “semplici” come i cittadini. La petizione è regionale, quindi rivolta ai cittadini dell’Italia Nord Occidentale.  A pochi giorni dal voto in Europa, dopo la presa di posizione di editori e giornalisti, è nata Europe for creators, movimento composto da cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della direttiva Europea per il copyright, la cosiddetta Direttiva Barnier. Il movimento ha lanciato un sito web e un account su Twitter (@EUForCreators), con l’hashtag #EuropeForCreators. Sappiamo tutti che, ora, per i colossi della rete il pagamento equo non esiste. Speriamo che dal prossimo 12 settembre lo diventi quando vengono utilizzate le loro opere. La nostra preoccupazione è che invece, come per il regolamento per la tutela della privacy, recentemente entrato in vigore, sia un modo come un altro per affossare i più piccoli mentre i colossi continueranno imperterriti. Il voto serve per aggiornare le regole sul copyright nel 21° secolo, per garantire che musicisti, artisti e chiunque produca musica e altri contenuti che ci piace vedere e condividere su piattaforme come Facebook e YouTube, ottengano un pagamento equo quando vengono utilizzate le loro opere.  Attualmente, i giganti della tecnologia raccolgono la maggior parte dei profitti.

Tommaso Lo Russo

 

Che fare in caso di sisma?

Il forte boato del terremoto seguito dal suono degli allarmi di appartamenti e auto segnaleranno l’inizio dell’esercitazione di protezione civile “Terremoto 2018, diamoci una scossa”, che si terrà a Bricherasio il 14 e 15 settembre e che coinvolgerà l’intera popolazione del territorio.

L’esercitazione è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Bricherasio in collaborazione con Anpas Comitato Regionale Piemonte, la Squadra Aib – Protezione Civile Bricherasio, la Croce Verde di Bricherasio, la Polizia Locale, tecnici del settore, la Pro loco e alcuni gruppi sportivi della zona per testare il nuovo Piano comunale di protezione civile.

Ilario Merlo, sindaco di Bricherasio: «Vorrei innanzitutto ringraziare il dirigente scolastico e le insegnanti che hanno colto il nostro invito a coinvolgere i ragazzi della scuola elementare in questa esercitazione. Credo sia fondamentale la partecipazione dei bambini delle scuole per portare il messaggio alle famiglie sulle problematiche della protezione civile. L’efficienza di un piano di protezione civile dipende molto dalla corretta e puntuale informazione che si riesce a trasmettere ai cittadini. L’obiettivo di questa esercitazione e anche questo».

Marco Lumello, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: È una esercitazione sul rischio sismico particolare perché rispetto a quelle che genericamente vengono fatte è rivolta quasi esclusivamente a una verifica reale del Piano comunale di protezione civile e punta al coinvolgimento della cittadinanza in un programma di formazione e informazione, con il supporto dei volontari Anpas e delle associazioni locali. Il fine è quello di verificare non solo la funzionalità del Piano di protezione civile in caso di terremoto, ma anche la resilienza del Comune in attesa della colonna dei soccorsi».

Protagonisti della giornata di venerdì 14 settembre saranno i bambini della scuola primaria di Bricherasio, gli insegnanti, i genitori e tutto il personale scolastico. In seguito alle scosse di terremoto simulate, la scuola verrà immediatamente evacuata, e come definito dal Piano di protezione civile, le persone coinvolte si sposteranno al punto di ammassamento presso il Salone polivalente di piazza Don Morero a Bricherasio. Si testeranno quindi sia le procedure di evacuazione sia quelle di gestione e consegna dei bambini ai genitori, nonché quelle di apertura e di attività del Coc (Centro operativo comunale) con i relativi compiti e funzioni.Sempre presso l’area del Centro polivalente verrà allestito un campo di accoglienza con la collaborazione di Anpas Piemonte che metterà a disposizione tende per la segreteria e per il pernottamento di cittadini e volontari, una cucina mobile, la tensostruttura mensa con tavoli e sedie, oltre a materiali e attrezzature di protezione civile.L’esercitazione sarà anche un momento di informazione per la popolazione, soprattutto per i bambini ai quali i volontari Anpas spiegheranno le diverse attività e le operazioni che metteranno in atto durante l’intera simulazione. In programma inoltre alcune attività relative ai piani di evacuazione presso la casa di riposo di Bricherasio.Nella notte tra il 14 e il 15 settembre verranno ospitati al campo alcuni residenti e una scolaresca per verificare la funzionalità del campo a livello notturno e le modalità di assistenza alla popolazione.L’esercitazione proseguirà anche sabato 15 settembre con l’evacuazione di un quartiere di Bricherasio. Verrà chiesto ai residenti di presentarsi al campo di accoglienza, quindi verranno fatti controlli sui dati anagrafici. Previsti anche una serie di eventi casuali come persone scomparse e imprevisti di varia natura per verificare le risposte che verranno messe in atto.A tutti i volontari impegnati nell’esercitazione verrà offerto un pasto caldo tramite le strutture di Anpas in collaborazione con la Pro loco.L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 79 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.