redazione il torinese

Questa casa (di bambole) non è un albergo

I controlli dell’Asl e della polizia municipale alla LumiDolls, la prima casa d’appuntamenti con bambole sexy d’Italia, aperta in zona Mirafiori lo scorso 3 settembre avrebbero rilevato che l’attività di ospitalità non è a norma di legge. In sostanza si tratterebbe di esercizio abusivo dell’attività di affittacamere. I titolari saranno diffidati dal proseguire. Intanto saranno effettuati  controlli per verificare se il sistema di pulizia delle bambole è  a norma o meno. 

PERIFERIE, FORZA ITALIA: NON SI GOVERNA CON PROMESSE VAGHE

“CONTRO LA PRESA IN GIRO DEL GOVERNO”

Dichiara l’on. Osvaldo Napoli, responsabile Enti locali del gruppo FI alla Camera:

 Il governo ha mandato segnali di fumo per quanto riguarda il ripristino dei fondi per il bando periferie ma quasi nessuno dei sindaci presenti al vertice con il presidente Conte ha visto l’arrosto dietro Il fumo. Con l’eccezione del sindaco Appendino, evidentemente spettatrice di un altro film, i primi cittadini ricevuti ieri a Palazzolo Chigi hanno capito che il fondo di 1,6 miliardi non sarà ripristinato con un emendamento nel decreto Milleproroghe, come sarebbe stato logico, ma dovrebbe essere affrontato con un decreto ad hoc non si sa quando. È un comportamento inaccettabile per i sindaci e per quelli in particolare che hanno impegnato capitoli di spesa per le periferie. Forza Italia contrasterà in tutti gli organi e con ogni mezzo questa presa in giro, se il Governo non restituirà agli Enti Locali quanto a loro garantito. Se non ci si può più fidare degli accordi firmati da parte di un’istituzione, come può il cittadino sentirsi sicuro? Se la firma dello Stato non vale più nulla, allora tanto più qualsiasi firma e qualsiasi accordo perderà di valore. Le parole del Presidente Conte, già inesistente, già Presidente del Consiglio fantasma, sono generiche e prendono in giro i 96 Sindaci e i 96 comuni che si sono visti bloccare i fondi del bando periferie. Come per tutti i provvedimenti dell’attuale Governo, anche per questo arriveranno numerosi ricorsi e sono certo che li vinceranno. Il problema vero è che al Presidente del Consiglio interessa poco.

Asti-Cuneo, nessuna novità

L’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, su richiesta del gruppo consiliare di Forza Italia, ha riferito oggi in Commissione sull’avanzamento dei lavori per il completamento dell’Asti-Cuneo. “Non ci sono novità di alcun genere – ha affermato Balocco – da tre mesi il presidente Chiamparino attende una risposta dal ministro delle Infrastrutture Toninelli per avere un’incontro su questo argomento”. Il consigliere Mauro Campo (M5s) ha precisato che alla fine di settembre il ministro incontrerà per questo motivo il presidente della provincia di Cuneo. Il secondo argomento all’ordine del giorno della Commissione è stato il Piano regionale per la mobilità e i trasporti. L’assessore Balocco ha precisato che il Piano, approvato dal Consiglio regionale a gennaio, sta proseguendo nella sua procedura di attuazione. Il consigliere Federico Valetti (M5s) ha chiesto alcune precisazioni a cui l’assessore ha risposto: “Prima di essere approvato il testo del Piano sarò presentato ai membri della Commissione Trasporti. Adesso è stato costituito il Nucleo tecnico, i piani di settore verranno gestiti in maniera trasversale perchè le esigenze di mobilità e di sicurezza riguardano sia le persone che le merci, inoltre si stanno raccogliendo i dati per l’attuazione delle politiche di mobilità”.

A PIANEZZA, CON ‘ZERO’ È DI SCENA IL GRANDE JAZZ

Prosegue con successo l’opera di mecenatismo culturale lungamente intrapresa da Cristiano Bilucaglia, ingegnere biomedico e informatico, già ideatore del baratto fra impresa in Italia (con cui è stato possibile salvare oltre 3mila PMI dalla crisi), patron di ‘ZERO’, il primo social utility network della storia capace di azzerare le bollette di luce e gas (canone RAI e accise incluse), distribuendo quasi 3 milioni di sconti dal 2015 a oggi a oltre 20mila persone sparse in tutta la Penisola. Dopo aver donato un candelabro per i 150 anni della Basilica di Maria Ausiliatrice, aver sostenuto la ‘Mensa dei Poveri’ di Don Adriano Gennari, aver prodotto in moneta complementare un super tour ad Andrea Mingardi, fatto da partner allo ‘Zero Festival Beer’ di Pianezza dell’estate scorsa e finanziato il monumento nazionale al generale Carlo Alberto dalla Chiesa alla storica Certosa di Collegno ora è la volta del Jazz d’autore. Cristiano Bilucaglia, imprenditore generoso e attento ai fermenti culturali del territorio piemontese, è tra i partner e primi promotori dell’attesissimo concerto di Flavio Boltro, trombettista di fama internazionale nato a Torino e stimato in tutto il mondo che vanta collaborazioni con stelle di prima grandezza come Dado Moroni, Stefano Di Battista, Billy Cobham, Roberto Gatto e la coppia Sandra Mondaini-Raimondo Vianello: sua infatti il memorabile assolo di tromba nella sigla della sitcom ‘Casa Vianello’, che tutti amano e ricordano con affetto. Il celebre musicista si esibirà sul sagrato dello storico Santuario di San Pancrazio a Pianezza domenica 23 settembre alle ore 21.30, accompagnato per l’occasione da un’Orchestra Jazz d’eccezione diretta dal Maestro Sergio Chiricosta. Ingresso a euro 15, informazioni e prenotazioni all’indirizzo e-mail info@filarmonicajazzband.it

 

De Ruggiero: «anche sulla tratta Avigliana-Torino si usi la linea storica»

Si è svolta lunedì pomeriggio in Prefettura la 269sima seduta dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino Lione. All’ordine del giorno la presentazione da parte dei tecnici di RFI del progetto di adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana. Proprio partendo dal lavoro svolto in questi ultimi anni dall’Osservatorio e da RFI, il
Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha fatto rilevare che fino al 2011, a detta dei
responsabili di RFI e dell’Osservatorio, pareva impossibile che su tale tratta si potesse
utilizzare la linea storica e che occorreva invece realizzarne una nuova. Oggi prendiamo
atto che la linea Torino-Lione correrà lungo i binari, certamente rimodernati e adeguati ai
nuovi standard di sicurezza, che già oggi vengono utilizzati. De Ruggiero ha quindi sollecitato nuovamente l’Osservatorio affinché proceda senza indugi a intervenire anche sulla capacità e sulla sicurezza della tratta Avigliana-Torino in modo da evitare la realizzazione di ulteriori nuove linee ferroviarie. «Si prenda atto con sano realismo – ha detto de Ruggiero – che l’ipotesi di una nuova
linea che preveda un tunnel sotto la Collina Morenica di Rivoli e l’attraversamento di aree
agricole rivaltesi è ormai da abbandonare, ipotesi che pare ormai scartata anche dal
nostro saggio Presidente della Regione Sergio Chiamparino».

Boccia: “La Tav? Vale 52mila posti di lavoro”

“La Torino-Lione vale 9 miliardi di ricadute e 52 mila posti di lavoro. Ci auguriamo che si riesca ad aprire un confronto con dati oggettivi e che il governo decida con buon senso, realismo e pragmatismo”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a proposito della Tav, durante il   convegno a Torino a sostegno dell’alta velocità organizzato dagli industriali piemontesi. “Il ritorno dell’investimento  non riguarda soltanto le opere in cantiere ma  una Italia aperta all’Europa e  un corridoio che passa attraverso l’Italia e non attraverso altre aree, cosa che non farebbe l’interesse dell’Italia. Bene che il governo si preoccupi della felicità degli italiani, ma la felicità passa attraverso la crescita occupazionale,

Europei Master di nuoto, le medaglie piemontesi

La cittadina slovena di Kranj ha ospitato nelle scorse due settimane i Campionati Europei Master di varie discipline acquatiche. Dopo la pallanuoto, i tuffi e il sincro, nei giorni scorsi si sono svolte le gare di nuoto in vasca e di nuoto di fondo in acque libere (nel lago di Bled); gare nelle quali diversi atleti piemontesi hanno conquistato titoli e medaglie. Tre ori per Giannantonio Scaramel (Derthona Nuoto), classe 1952 e appartenente alla categoria M65-69, primo nei 3000 e nei 5000 metri in 40’07”6 e 1h14’06”70 rispettivamente e negli 800 in 11’04”09, con largo margine sui più dirette inseguitori. Il “maratoneta dell’acqua” tortonese ha poi portato a casa l’argento dei 400 stile libero, in 5’15”95 alle spalle dello spagnolo Rojas, e dei 200 farfalla, in 3’05”98 dietro il francese Cadiat. Ha gareggiato anche nei 200 rana e nei 200 misti, chiudendo ai piedi del podio. Grande protagonista la compagna di squadra Sabina Vitaloni (Derthona Nuoto), classe 1970 e inserita nella categoria F45-49. L’atleta piemontese ha completato una splendida tripletta nella rana, aggiudicandosi i 50, i 100 e i 200 in 35”48, 1’18”82 e 2’58”95. Per lei anche il secondo posto nei 200 misti, in 2’38”84 alle spalle della britannica Latty.

A Kranj ha brillato anche Giorgio Perondini (Sisport Spa), atleta classe 1937 e categoria M80-84, veneziano di origine ma trasferitosi in Piemonte da ragazzo, azzurro alle Olimpiadi di Melbourne 1956 e Roma 1960. Giorgio è giunto secondo nei 50 stile libero in 34”94 alle spalle dello svedese Bergengren ma nei 100 stile libero si è preso la “rivincita” nei confronti dello stesso avversario scandinavo, conquistando il titolo europeo in 1’20”48. Ha poi raccolto l’argento dei 50 rana in 44”17, dietro lo svedese Forslund. L’ottava medaglia d’oro piemontese è di Igor Piovesan (Natatio Master Team), classe 1974, primo nei 5000 della categoria M40-44 in 57’41”. Nel lago di Bled Igor ha vinto anche il bronzo dei 3000 in 33’00”5, salendo sul terzo gradino del podio dietro gli altri azzurri Nicola Nisato (DLF Nuoto Livorno) e Andrea Marcato (CN Stra).

Il nostro comitato regionale ha raccolto altri due bronzi con Simonetta Cavallero (Swimming Club Alessandria) e Christian Coscia (Derthona Nuoto). Simonetta ha chiuso terza nei 200 misti F55-59 in 3’01”65, nella gara vinta dalla belga Michel davanti all’olandese Remmits. Stesso piazzamento per Christian nei 100 rana M40-44, in 1’11”80 dietro l’olandese De Wildt e il russo Borstov. Da segnalare infine i quarti posti di Simona Baravalle (Vivisport UISP Fossano) nei 200 misti F35-39, di Valentina Lugano (Derthona Nuoto) nei 3000 metri F35-39, e della stessa Simonetta Cavallero nei 200 dorso.

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https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180911165907&area=7&menu=agonismo&read=master

www.federnuoto.piemonte.it

 

Anema e core

Oggi si parla di un brano napoletano, dalle dinamiche tanto nostalgiche quanto delicate. Struggente e malinconica melodia del musicista Salve D’Esposito e del paroliere Tito Manlio, Anema e core fu composta nel 1950, riscuotendo fin da subito un grande successo sia in Italia che all’estero. Il titolo originale della canzone doveva essere Che matenata ‘e sole, ma il compositore Salve D’Esposito pensò che, dopo il successo di Me so ‘mbriacato ‘e sole, sarebbe stato meglio abbandonare quel soggetto. Fu così che, anche grazie all’ispirazione fornita da un episodio personale (l’autore Tito Manlio aveva avuto un piccolo alterco con la moglie, a cui era poi seguita la pace) Na matenata ‘e sole divenne Anema e core. Anema e core, con cui Salve diede inizio a un nuovo discorso musicale, è uno slow, un ritmo lento e sincopato. Fu battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico e artista eccellente che, con la sua voce e la sua dizione chiara e perfetta, ne fece un autentico capolavoro: nello stesso periodo la cantò alla radio, per la prima volta accompagnato da Salve D’Esposito (da questo momento non più Salvatore). Le parole di Anema e core sembrano ispirate ad un bisogno, insoddisfatto e crescente, senza tregua, di dolcezza e di tenerezza. La melodia è comparabile ad un bacio purissimo o ad una capigliatura di donna che un amante accarezza innamorato e timoroso.

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Tenimmoce accussì, anema ‘e core,

nun ‘nce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora,

‘stu desiderio ‘e te, me fà paura…

Campa cu tte sempe cu tte pe’ nun murì!…

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Perdersi, riprendersi, fuggire e ritornare, l’amore che ci unisce è più forte dell’orgoglio, delle parole amare e delle ingiurie, amarci è l’unica soluzione possibile per poter sopravvivere

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Che ce dicimmo a ffà, parole amare,

si ‘o bbene po’ campà cu nu respiro?

Si smanie pure tu pe’ chist’ammore,

tenimmoce accussì… anema e core.

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Tra gli aneddoti che Salve, commosso, raccontava spesso, c’era questo: un giorno giunse una telefonata dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), che lo avvertiva del fatto che era arrivata una cartolina indirizzata a suo nome. Ritira la lettera incuriosito, lesse: “In piena Giava ci siamo fermati ed abbiamo pianto, da lontano ci giungevano le note di Anema e core. Grazie maestro!”. Era firmata da quattro ufficiali della Marina italiana, che per ragioni di lavoro, si trovavano su una nave in quel lontano punto della terra! Anche la famiglia reale inglese si innamorò di Anema e core e quando la squadra italiana di calcio si recò in Inghilterra per un incontro, venne accolta da una banda militare proprio con le note di quella stessa canzone. Nel 1955 si venne a sapere che Anema e core aveva battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia. A chi gli chiedeva “Cosa ha determinato il successo di Anema e core?”, Salve D’Esposito rispondeva: “12 versi e 32 battute“. Vi suggerisco un ascolto in chiave un po’ blasfema della canzone originale …mi piace cosi tanto!!

https://www.youtube.com/watch?v=lx0M4j_fxY8

Chiara De Carlo

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Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Bimbo non vaccinato tenuto lontano dai compagni di scuola

Il bimbo di 4 anni non è vaccinato ed è così rimasto fuori dalla classe, anche se non dalla scuola. E’ da solo con una insegnante in un’aula dell’asilo privato Arcimboldo di Settimo Torinese, lontano dai compagni di classe. Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, scrive l’Ansa,  aprirà nelle prossime ore un fascicolo inerente l’esposto presentato dal padre del piccolo e successivamente verranno eseguiti gli accertamenti preliminari per verificare  ipotesi penalmente rilevanti. Il padre  del bambino ha detto di avere prenotato le vaccinazioni il 21 settembre.

Olimpiadi 2026, Appendino: “Governo garante economico”

Il tema del brand olimpico non è quello fondamentale, secondo la sindaca Chiara Appendino che afferma: “C’è stata una concentrazione su questo tema che qualche territorio ha posto, ma noi ribadiamo che il tema non è il brand in quanto tale ma che il modello sia effettivamente low cost e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e che ci siano ricadute importanti sul territorio. E, aggiunge, “Le garanzie devono essere date dal governo”. La prima cittadina ha parlato dopo l’incontro congiunto tra i rappresentanti dei territori e città candidati alle Olimpiadi invernali del 2026 e il Governo, svoltosi  a Palazzo Chigi. “Riteniamo che in caso di candidatura a tre debba essere il Governo a gestire il processo, – osserva la sindaca – quindi con pari dignità. Il soggetto garante sarebbe il governo dal punto di vista economico e finanziario,  non a carico degli Enti locali”.