redazione il torinese

La Violenza contro le donne: la tratta per sfruttamento sessuale

Associazione Iroko Onlus è molto lieta di invitarvi all’incontro che si terrà il prossimo 8 ottobre alle ore 17, presso il Centro Culturale Dar al Hikma, Via Gianfrancesco Fiochetto, 15, a Torino.

La tratta di esseri umani è un fenomeno di genere. Secondo i dati dell’ultimo rapporto IOM, “nel mondo si stima che circa il 51% delle vittime di tratta siano donne, mentre gli uomini rappresentano il 21% ed i minori il 28%. Nel caso in cui le vittime siano donne, lo sfruttamento è soprattutto sessuale (nel 72% dei casi)”. Nel solo 2016 in Italia le vittime di tratta identificate erano 6.599 – dato estremamente parziale -, rispetto alle 2.195 del 2014-15. Circa l’80% delle migranti nigeriane -nazionalità prevalente – arrivate via mare nel 2016 è probabile vittima di tratta destinata allo sfruttamento sessuale in Italia o in altri paesi dell’Unione Europea. La tratta per fini di sfruttamento sessuale è, altresì, un fenomeno strettamente correlato alla domanda di servizi sessuali: è la prostituzione che accresce i numeri di donne trafficate. In una cornice politica internazionale e locale estremamente delicata, che vede in aumento il numero di donne e minori vittime di tratta a fini sessuali, quali strumenti politici occorre mettere in campo per affrontare e arginare il problema?

Ci confronteremo su questo con:

Giampiero Leo, Vice-Presidente Comitato Regionale Diritti Umani e Portavoce Coordinamento Interconfessionale ‘Noi siamo con Voi’

Sen. Anna Rossomando,  Vice-Presidente del Senato

On. Fabiana Dadone, Presidente Comitato per la Legislazione

On. Daniela Ruffino, Commissione Ambiente

e Rachel Moran, attivista e autrice del libro Stupro a pagamento: La verità sulla prostituzione

Il libro, edito e tradotto nel 2017 da Round Robin, ​è il racconto della sua esperienza di violenza, solitudine, sfruttamento e abusi: la sua storia svela il costo emotivo della vendita del proprio corpo,  della perdita di autostima e di contatto con la società in cui vive. Non solo: il libro è anche, soprattutto, una preziosa e lucida riflessione sulla prostituzione come forma di violenza sessuale, psicologica e sociale, incompatibile con la difesa dei diritti umani e frutto dei meccanismi di una società patriarcale.Per la prima volta è la voce di una sopravvissuta alla prostituzione che, attraverso il movimento SPACE International, denuncia le violenze subite, ponendosi come soggetto politico che chiede l’abolizione del sistema prostituente.

 

Nica Mammì

Alleanze trasversali per Torino

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Quante parole spese e politiche abbozzate e lasciate a metà. Quante parole sul rapporto o non rapporto tra Torino e Milano. Forse Milano invidia la nostra bellezza. Sicuramente noi torinesi invidiamo la briosità di Milano e le tante occasioni che offre. Eravamo capitale della moda. Indiscutibile, ora lo è Milano. Se ne parlo bene molti amici torinesi mi apostrofano: ti sbagli. Dici così perché  l’erba del vicino è sempre più verde.  Ad oggi siamo stati più bravi nel Salone del Libro. Ed anche qui i conti non tornano mettendo in dubbio le future edizioni. Vero, sul cibo e sul vino continuiamo ad avere un certo primato. Langhe Astigiano e Monferrato ci danno una mano. Ma, come si dice, non c’ è mai limite al peggio. Sui una cosa noi torinesi siamo d accordo : la decrescita felice è una sonora stupidaggine. La nostra città ha bisogno di lavoro che non arriva.  Può essere vero che l’Appendino è stata presa in giro dai romani – dal Coni al Governo – sulla vicenda olimpica. Illusa. Ma la presunzione si paga.  Non penso di ricordare male. Inizialmente il sindaco di Milano ha proposto un accordo sulle Olimpiadi invernali. Prontamente rispedito al mittente.  Encomiabili sono i tentativi di Sergio Chiamparino di salvare il salvabile. Dobbiamo e vogliamo essere ottimisti, ma la vediamo molto ma molto dura. Poi avere eletto amministratori nettamente contrari alla Tav rischia di rendere la città non credibile 
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Esagero? Non mi pare proprio. La situazione è drammaticamente oltre il limite consentito.  Fiat (scusate, ma mi piace continuare a chiamarla così) che non produce più. La bocciatura del Coni. Decrescita più che felice chiaramente infelice. Che cosa deve ancora succedere? Possiamo riconsiderare il nostro rapporto con Milano? La classe dirigente locale se vuole fare realmente gli interessi di Torino e del Piemonte deve tornare a fare politica. Viceversa la partita è persa. Ci vogliono alleanze trasversali. Si veda il caso del terzo valico. Il capogruppo della Lega alla Camera Molinari è alessandrino. Non credo che approvi l’atteggiamento del latitante ministro Toninelli. Sergio Chiamparino fa il suo dovere istituzionale appellandosi all’evanescente Presidente del Consiglio Conte. Ma i parlamentari dem dell’opposizione perché non cercano di coinvolgere i colleghi leghisti? Chiaro che verso i pentastellati sarebbe tempo perso. E’ contro l’ideologia del PD? Il lavoro non ha colore politico. Il lavoro è essenziale per le persone e per la democrazia.  Chiara Appendino ha accusato la Lega di aver appoggiato il Veneto di Zaia ed il Pd il sindaco di Milano Sala. Non penso che sia andata cosi. Ma se anche fosse così i cittadini di Milano sono contenti di avere un sindaco come Sala e i veneti di aver le olimpiadi a Cortina. Come i torinesi sono decisamente stufi d essere considerati gli ultimi. 

Berenguer premia il Toro

Per il Torino è la seconda vittoria consecutiva. I granata hanno sconfitto il Frosinone  per 3-2  nel primo anticipo della ottava giornata di campionato. Ora sono a 12 punti,  con Lazio e Genoa. La partita ha visto un primo tempo guidato dal Toro, con un palo di Belotti e il gol di Rincon al 20′. Nel secondo tempo il raddoppio di Baselli al 1′. Il Frosinone ha pareggiato con Galdaniga e Ciano. Ma al 26′ è arrivata la rete  di Berenguer a premiare i granata.

 

(foto Luca Tonatto)

Elliott Erwitt. Personae

FINO AL 24 FEBBRAIO 2019

Pochi elementi colti in men che non si dica, per fissare un amabile flash della Provenza d’antan. In un click che dura una frazione di secondo. Fra l’inaspettata visione del soggetto “irripetibile” nello spazio e nel tempo e il pigiare dell’indice sul pulsante di scatto della macchina fotografica. Siamo nel 1955: una vecchia bicicletta che sembra andar da sola sul rettilineo di una strada alberata disegnata nel silenzio della campagna provenzale, porta a spasso senza fretta un uomo (mani al manubrio) e un bambino che, aggrappato all’uomo e sistemato sul seggiolino posteriore, si volta a guardare incuriosito il signor fotografo. Entrambi hanno ben calato in testa il basco nero francese, il béret basque tanto caro ad artisti e rivoluzionari d’ogni epoca; dietro al bimbo, ben fissata allo schienale del seggiolino, una tipica baguette dalla forma allungata e dalla crosta tanto ruvida da sembrare un nodoso minaccioso bastone. Immagine catturata al volo, di calda e briosa poesia. Di quelle che non puoi stare un attimo a pensarci su, ché basta ancor meno di un attimo a fartela sgusciar di mano. E di vista. Fortuna. Piatto caldo servito al momento giusto e nel posto giusto. Ma anche bravura, tanta ma proprio tanta bravura, del grande fotografo. “France, Provence” (così bella da essere usata anche nel manifesto pubblicitario della mostra) è una delle oltre 170 immagini che compongono la retrospettiva di Elliott Erwitt, fra i fotografi più celebrati e irriverenti e indisciplinati del Novecento, ospitata nelle Sale dei Paggi della Reggia di Venaria. Retrospettiva amplissima e assolutamente “peculiare” – come sottolinea la curatrice Biba Giacchetti – poiché unisce per la prima volta un grande corpus di immagini a colori (molte inedite) alle sue icone, più volte esposte a livello internazionale, in bianco e nero. Organizzata da Civita Mostre con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, su progetto grafico di Fabrizio Confalonieri e in collaborazione con Sudest57, la mostra mette in piena evidenza (al di là del dato tecnico di assoluta levatura) la profonda umanità di Erwitt, considerato il “fotografo della commedia umana”, ma soprattutto quella sua voglia di ironia e perfino di barzellettiera comicità che troviamo ad esempio in “Prado Museum” del ’95 – con il fitto gruppo di maschietti che osserva rapito la Maya Desnuda accanto all’unica femminuccia che guarda invece la Maya Vestida– o in alcuni divertenti ritratti dei suoi amatissimi cani, che sono poi “come gli uomini– afferma lo stesso artista – solo con più capelli”. C’è un innato piacevolissimo senso di adesione alla vita quotidiana degli individui nelle foto dell’artista americano (di qui il titolo “Personae” dato alla mostra), ma anche la bizzarria della “maschera” e del “teatro”, che si manifesta soprattutto in alcune foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor, il bisbetico alter ego che predilige tutto ciò che Elliott detesta: il digitale e il photoshop, la gratuita nudità e l’eccentricità fine a sé stessa. Una maschera dissacrante attraverso cui irridere certi artisti e certa arte. Non mancano in mostra le foto (numerosissime quelle scattate in più di settant’anni di attività) dedicate alle celebrities: da Marilyn Monroe, bellissima e sensuale in The Misfits, a Che Guevara, Sophia Loren, fino ad Arnold Schwarzenegger e a John Kennedy. Passata alla storia quella del ’59 in cui Richard Nixon punta il dito contro Nikita Khrushchev: fra i due nessuna importante baruffa, ma il gesto del primo fu cristallizzato in un’ icona di così forte aggressività da essere in seguito usata dallo staff di Nixon nella campagna presidenziale. Erwitt si infuriò non poco per l’incauto scippo e portò avanti una fiera battaglia sul diritto d’autore che certamente contribuì a produrre importanti effetti sul piano giuridico-legale, fino ad arrivare alle sacrosanti leggi del copyright oggi in vigore. Nato a Parigi nel 1928, da genitori russi emigrati, Elliott Herwitt (nato Elio Romano Erwitz) ha da poco compiuto 90 anni. Fino a 10 anni   ha vissuto a Milano e, a seguito delle leggi razziali, si è trasferito prima a Parigi e successivamente a New York e, nel ’41, a Los Angeles. Negli States inizia la sua avventura e la lunga love story con l’arte della fotografia. Studia e lavora. Nel ’53 l’incontro fondamentale della vita con il grande Robert Capa, che lo porta in Magnum Photos, di cui diventa presidente nel ’68, ricoprendo la carica per tre nomine. Sicuramente – non fosse per quelle novanta primavere così pesanti anche per un gigante come lui – gli sarebbe piaciuto eccome presenziare all’inaugurazione della sua mostra alla Venaria. E a noi sarebbe di certo piaciuto non meno vederlo aggirarsi (e raccontare!) fra le sue immagini senza tempo, storie autentiche di uomini e donne – ma non solo – più o meno celebri, più o meno di ispirata ed ispirante empatia. E allora lo immaginiamo, appoggiato al suo bastone famoso quanto lui, con quella simpatica trombetta – si racconta – applicata sopra e che Elliott suona per far scansare la gente. Geniale. Ironico. Istrionesco mattatore. Inimitabile e irraggiungibile anche sulla scena della vita.

Gianni Milani

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“Elliot Erwitt. Personae”

Reggia di Venaria – Sale dei Paggi, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (To), tel.011/4992333- www.lavenaria.it – Fino al 24 febbraio 2019

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. – dom. e festivi 10/19,30

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Foto

– “France. Provence”, 1955, Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
– “Spain. Madrid. Prado Museum”, 1995, Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
– “USA. New York”, 1999, Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
– “USA. Reno, Nevada. Marilyn Monroe during The Misfits”, 1960, Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
– “USSR. Moscow. Nikita Khrushchev and Richard Nixon”, 1959, Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS

Maserati Grugliasco, stop per un’altra settimana

Il sindacato Fismic rende noto che l’attività produttiva dello stabilimento Maserati di Grugliasco  del gruppo Fca si fermerà per una ulteriore settimana dall’8 al 12 ottobre prossimi. Nello  stabilimento,  fermo dal 27 settembre, saranno coinvolti tutti i 2.700 dipendenti per i quali verranno utilizzati i contratti di solidarietà. Sono in programma corsi di formazione per circa 400 lavoratori. Alla Comau è stata invece aperta una procedura di mobilità per 72 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco,  su base volontaria e con incentivo, per lavoratori che otterranno la pensione entro due anni. All’Automotive Ligthing di Venaria, del gruppo Magneti Marelli, verrà applicata la cassa integrazione dal 29 ottobre al 2 novembre.

 

(foto: il Torinese)

Sfoglia ai porri di Cervere

E’ un ortaggio dal fusto lungo e sottile, un prodotto unico dal sapore delicato e dolce

 porro

Il porro di Cervere, tipico del territorio in provincia di Cuneo e’ un ortaggio dal fusto lungo e sottile, un prodotto unico dal sapore delicato e dolce, piu’ tenero e piu’ digeribile del porro comune che in cucina si presta a mille preparazioni. Provatelo cosi’…

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Ingredienti (per 6 persone)

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare o tonda

2 porri di Cervere (o in alternativa 1 porro comune)

200gr. di ricotta fresca

1 fetta di prosciutto cotto da 100gr.

1 uovo intero

2 cucchiai di grana grattugiato

sale, pepe, olio q.b.

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Pulire i porri, tagliarli a rondelle sottili e stufarli a fuoco lento con poco olio. In una terrina mescolare la ricotta con il grana, il prosciutto ridotto a dadini, l’uovo intero, i porri cotti, il pepe e aggiustare di sale. Stendere la pasta sfoglia un una teglia foderata con carta forno, versare l’impasto, livellare e cuocere in forno per 30 minuti a 200 gradi. Servitela tiepida, vi catturera’.

 

 Paperita Patty

Il sorriso di Pippi Calzelunghe per Portici di Carta

Sabato 6 ottobre 2018 e domenica 7 ottobre 2018. Dalle ore 10.30 alle ore 18. Piazza San Carlo, Torino

Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli torna a collaborare con Portici di Carta coinvolgendo il pubblico in una grande azione di pittura collettiva, in cui ritrovare tutti i dettagli che hanno caratterizzato il personaggio di Pippi Calzelunghe e arricchito l’immaginario di molti, dai più piccoli ai più grandi. Una storia che dal 1958 riaffiora sempre fresca, divertente e irriverente. “I suoi capelli color carota erano stretti in due treccioline, ritte in fuori; il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di lentiggini. E sotto il naso si apriva una bocca decisamente grande, con due file di denti bianchissimi e forti. Il suo vestito era originalissimo: Pippi se l’era cucito da sola. Veramente la sua idea sarebbe stata di farlo blu, ma poi, non bastandole la stoffa, ci aveva applicato qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe, una marrone e l’altra nera, le copriva le gambe magre. E non bisogna dimenticare le sue scarpe nere, lunghe esattamente il doppio dei piedi: gliele aveva comperate il suo papà nel Sud America, grandi così perché i piedi di Pippi potessero crescervi a loro agio, e lei non ne aveva mai volute altre” (Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe).  Insieme, in piazza, in collaborazione con le Biblioteche Civiche, oltre all’azione di pittura si realizza la serigrafia, ormai oggetto da collezione legato a ogni edizione di Portici di Carta che ognuno potrà portare con sé.  Un nuovo segno creato da Paola Zanini e donato dal Dipartimento Educazione per l’occasione, lo renderà riconoscibile e come per le precedenti edizioni connoterà l’evento.

Iscriviti alle Biblioteche e avrai una serigrafia di Portici di Carta
Si ripete la tradizione della serigrafia ideata dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea e realizzata in piazza San Carlo insieme al pubblico di Portici di Carta. Quest’anno è riservata a tutti quanti si iscriveranno ai servizi delle Biblioteche Civiche.

 

Contatti Dipartimento Educazione Castello di Rivoli

educa@castellodirivoli.org Tel. 011.9565213 www.castellodirivoli.org/dipartimento-educazione
Fanpage facebook Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Twitter @EdRivoli

Librolandia, un notaio alla guida

E’ il notaio torinese Giulio Biino il nuovo presidente del Circolo dei Lettori di Torino che si attiverà per organizzare il Salone del Libro edizione 2019, in sostituzione del dimissionario Massimo Bray. Ne dà notizia il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che ricorda le importanti competenze che Biino ” ha voluto mettere al servizio di questa istituzione regionale. Siamo sicuri – dice – che saprà fare un ottimo lavoro di squadra con gli altri organi della Fondazione”.        (foto: il Torinese)

FIAT Torino basket: in attesa della prima di campionato!

Dopo lo sfortunato epilogo della prima in Eurocup, conclusasi con la vittoria all’overtime dei tedeschi del Fraport di Francoforte, ci si appresta a vivere un nuovo esordio in trasferta della nuova FIAT Torino basket

Bisogna proprio dire che quest’anno la “sorte dei sorteggi” non ha di certo favorito la crescita progressiva della squadra, in quanto ogni esordio è sempre lontano da casa e, diciamolo pure, non proprio con avversari morbidi.Si dice che i tedeschi fossero non proprio fortissimi, ma il tempo dirà chi aveva ragione. Di sicuro la FIAT ha avuto poco, pochissimo tempo per allenarsi insieme e quindi tra qualche tempo avremo la possibilità di valutare in maniera più completa una squadra dal potenziale molto alto, di sicuro nel gruppo dei 6 stranieri, mentre il lato “italiano” deve ancora prendere completamente in mano la propria condizione fisica per poter finalmente dare un contributo sostanziale alla causa cestistica di Torino. Ora incalza la prima di campionato contro una delle due potenze economiche del campionato: quella Reyer Venezia che due anni fa vinse lo scudetto e che quest’anno sembra aver investito molto (e tanto per “strappare” a Torino due vecchi idoli dei tifosi quali Washington e Mazzola) pur di cercare di tornare a quel livello. Ha, come Milano, una squadra composta quasi solo da titolari che si alternano in campo, differenziandosi solo per caratteristiche ma non per qualità. Torino ha dalla sua la capacità innovativa di essere tornata a far vedere un basket che piace, aggressivo (ma mai violento) in difesa e grintoso, atipico e incisivo in attacco. Ci è mancato ancora l’acuto, ma il tempo passato allenandosi insieme è veramente poco. “The Human Legend” Larry Brown sta instillando poco a poco il suo credo nei giocatori e sembra proprio che stia piano piano crescendo. Sono tutti molto giovani, e i margini di crescita sia di esperienza che di rendimento fisico sono ancora ampissimi. Il tempo però fa come l’Auxilium: corre! E quindi bisogna muoversi in fretta per non dover sentire i classici “rimbrotti” dei tifosi da divano che dicono “io lo sapevo”, ma soprattutto per trovare forza e condizione nei propri mezzi. Si sa che le vittorie aiutano a vincere e quindi una sana affermazione vale molto più di tante belle parole, ma è anche vero che non osservare quanto succede e come sia successo sarebbe un’imprudenza di un osservatore di basso profilo. Il lavoro, di chi è in campo e di chi esegue fuori tutto il necessario affinché tutto accada nel migliore dei modi, ha trovato quest’anno difficoltà elevate in tanti ambiti, ed essere pronti ai nastri di partenza con una squadra che il mondo cestistico in toto aspetta con grande curiosità è sicuramente un merito della società e della proprietà in particolare. Il mondo cestistico torinese è pronto ad osservare “la prima” dai vari canali mediatici e i più fortunati e “coraggiosi” già in trasferta al Talliercio di Venezia, ma la prossima settimana si parte con Eurocup (mercoledì sera) e Campionato con Trieste (sabato sera ore 20.45): siamo tutti in attesa di vedere un campionato che si prospetta interessante, con una squadra composta per fare bene e con una voglia di fare veramente coinvolgente. E che siano in tanti ad essere coinvolti è una speranza che farà sì che il circolo virtuoso che conduce alla vittoria e all’ampliamento degli orizzonti internazionali della FIAT Torino Basket possa completarsi nel più breve tempo possibile. Nel frattempo: Go AUX, e che la vittoria sia con te!

Paolo Michieletto